Doping, malattie e morti sospette

Ora manca solo il ritorno di PippoePotito!
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dsdifr
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Re: Doping, malattie e morti sospette

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beh, sì, però per i disturbi elettrici bene o male c'è già l'ecg da sforzo con il cicloergometro: se lo fai per bene, se c'hai una Brugada o una WPW lo vedi, eh.
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da dsdifr »

ripesco questo articolo del 27 giugno 2008:


(repubblica.it)

Thuram, malformazione cardiaca Ha rischiato la vita, il Psg lo ferma
di MATTIA CHIUSANO


Lilian Thuram
Campione del mondo, campione europeo, recordman di presenze (142) nella nazionale francese, ambasciatore antirazzismo. Trentasei anni vissuti al massimo, con una scomoda compagna di viaggio: una malformazione cardiaca. Cresciuta col tempo, fino a diventare pericolosa ora che Lilian Thuram si preparava a firmare un comodo contratto di fine carriera al Paris Saint Germain.

Il previsto incontro coi giornalisti si è tenuto regolarmente, ma il difensore non ha annunciato il suo passaggio al club della capitale: "Se tengo questa conferenza stampa non è per annunciare il mio ingaggio al Psg, ma per dirvi che i medici mi hanno scoperto una malformazione cardiaca. Sembra che sia la stessa malattia che è costata la vita a mio fratello qualche anno fa su un campo di basket". Un ricordo dolorosissimo, la morte di Antonio Thuram, quando Lilian giocava ancora nel Monaco. Ora lo staff medico del Psg continuerà gli esami, per raggiungere un verdetto certo: se la malformazione sarà confermata, l'ex campione del mondo dovrà chiudere la sua lunghissima carriera.

Com'è potuto succedere? Il caso Thuram getta un' ombra sui controlli medici attuati da club professionistici di primo livello. Il giocatore ha debuttato nel Monaco nel '90, rimanendo sulla costa azzurra fino al '96, anno dell'inizio della sua avventura italiana: cinque anni nel Parma di Tanzi, poi il trasferimento ricchissimo alla Juventus. Altri cinque anni (due scudetti più uno revocato per Moggiopoli), prima di passare al Barcellona che l'ha lasciato libero di chiudere la carriera in Francia. In tutti questi anni uno dei calciatori più conosciuti al mondo sapeva che il suo cuore non era di dimensioni normali, che il problema cardiaco era congenito, "ma ora" spiega, "le cose si sono evolute e corro davvero un rischio". Sopratutto in questi ultimi anni l'ipertrofia poteva costargli carissima. Ancora pochi giorni fa Thuram era in campo agli Europei, annunciando il suo ritiro dopo l'eliminazione dei Bleus con l'Italia.

Nel '96 l'Inter si accorse che il giovane Nwankwo Kanu, medaglia d'oro con la Nigeria alle Olimpiadi di Atlanta, soffriva di una disfunzione cardiaca congenita non scoperta, o rivelata, dall'Ajax che lo aveva ceduto. Invece di strappare il contratto, Moratti pagò di tasca propria l'intervento chirurgico per la sostituzione di una valvola aortica, e Kanu giocò nell'Inter. Alla Confederations Cup del 2003 Marc-Vivien Foé si accasciò all'improvviso sul campo di Lione: inutili i soccorsi di medici e giocatori, il centrocampista del Camerun perse la vita un'ora più tardi. L'autopsia rivelò che la causa della morte era stata la dimensione sproporzionata del ventricolo sinistro, che aveva provocato un attacco cardiaco. Anche in questo caso i club che avevano messo sotto contratto il giocatore non aveva rilevato nulla.

Da Renato Curi ad Antonio Puerta, nazionale spagnolo morto il 28 agosto 2007, la lista è lunga. In questi anni Thuram non si è limitato a dare il massimo nel calcio, ma è stato spesso impegnato in campagne a sfondo politico, contro il o le condizioni sociali nelle banlieues parigine. S'è costruito una credibilità assoluta sfruttando l'impatto mediatico del calcio, che negli ultimi anni l'ha esposto a rischi troppo elevati, anche per un super professionista.

(27 giugno 2008)
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da RussianTennisGods »

Guarda, per quel poco che ne so WPW compare sempre ma Brugada e QT lungo ad un ECG di routine possono risultare silenti.

* Mi correggo: la Brugada è diagnosticabile con l'ECG a riposo.
Ildiavolovestemilan wrote:
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bogix
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da bogix »

Stavo pensando al caso Cassano...ha giocato a Bari, Roma, Real Madrid, Sampdoria e Milan e nessuno s'è mai accorto del foro all'interno del cuore (scusate il linguaggio non appropriato).
Presumo che con un eco-cardio questo sarebbe stato facilmente accertato e risolto no? Evidentemente non era mai stato sottoposto a tale esame...
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dsdifr
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da dsdifr »

no, quello penso che ci stia di non vederlo anche con un ecocolordoppler.

Comunque è una cosa statisticamente meno pericolosa:
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=f ... MA&cad=rja
cioè, anche se hai il forame ovale pervio (e secondo alcuni cardiologi ce l'avremmo in tanti) comunque poi devono sussistere le condizioni per cui tu vada incontro a un'embolia (che è quello che non si capisce bene del caso Cassano... ma insomma, sapranno quello che fanno).
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bogix
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da bogix »

Si, più che altro appunto mi chiedevo se è normale che non gli sia stato riscontrato precedentemente
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da bogix »

Su Sky ne stan parlando e sono abbastanza convinti sulla natura neurologica e non cardiaca della morte.
Il ragazzo è stato rianimato per più di un'ora ma non è stata registrata nessuna attività, nè cardiaca, nè respiratoria. Anche l'assenza di coordinazione al momento del tragico evento han detto che fan pensare ad un'aneurisma.
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Re: Doping, malattie e morti sospette

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Purtroppo stamattina è venuto a mancare anche Carlo Petrini #1#
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da Burian siberiano »

e come avevo detto difetto genetico per Morosini.
"sull’accertamento di difetti cardiaci come alterazioni strutturali dell’organo e su difetti genetici che coinvolgono la conduzione elettrica del cuore. "
Il giorno in cui Federer appenderà la racchetta al chiodo capiremo la differenza.Quelli che si commuoveranno saranno coloro che amano il tennis.Tutti gli altri no.Tutti gli altri avranno visto sempre e solo due persone che si scambiano una pallina gialla.
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da bogix »

Burian siberiano ha scritto:e come avevo SPARATO difetto genetico per Morosini.
"sull’accertamento di difetti cardiaci come alterazioni strutturali dell’organo e su difetti genetici che coinvolgono la conduzione elettrica del cuore. "
(ANSA) - ROMA, 16 APR - Sulle cause della morte di Piermario Morosini, l'attenzione dei medici sarebbe concentrata sull'accertamento di difetti cardiaci come alterazioni strutturali dell'organo e su difetti genetici che coinvolgono la conduzione elettrica del cuore. Secondo il medico legale, sarebbero esclusi aneurisma e infarto. Il nullaosta per il trasferimento della salma, intanto, potrebbe essere consegnato in serata. Questo fara' si' che la salma potra' partire per Livorno soltanto nella mattinata di domani.
Sono ipotesi, visto che sono state escluse cause palesi quali aneurisma o infarto.
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da Burian siberiano »

bogix ha scritto:
Burian siberiano ha scritto:e come avevo SPARATO difetto genetico per Morosini.
"sull’accertamento di difetti cardiaci come alterazioni strutturali dell’organo e su difetti genetici che coinvolgono la conduzione elettrica del cuore. "
Sono ipotesi, visto che sono state escluse cause palesi quali aneurisma o infarto.

Non avevo sparato, era facilmente deducibile.
:D
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bogix
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da bogix »

Ma deducibile cosa se ancora NON si conoscono le ragioni della morte?
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dsdifr
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da dsdifr »

ma ti sembra il caso di metterti a tirartela su questa vicenda qui? #1#
l'esame autoptico non ha praticamente detto NIENTE. Grazie al cazzo che sono difetti genetici, sia le cardiomiopatie che le aritmie sono in larga parte genetiche. Nessuno qui ha detto che dipende dal doping, la questione qui dibattuta è un'altra, cioè se era una causa (genetica) evidenziabile con i dovuti esami o no :roll:

fra l'altro il dottor D'Ovidio, autore dell'autopsia, ha anche detto:
«Ora sono necessari ulteriori approfondimenti anche di carattere tossicologico».
Quindi insomma al momento non sappiamo granché più di ieri, sennonché non è stato né un infarto (che infatti era estremamente improbabile) né un aneurisma cerebrale.
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da danser »

Io non comprendo tutto questo casìno per un calciatore (mi spiace per lui) nemmeno famoso, quando qualche settimana fa se ne andò via Bovolenta (uno dei grandi della pallavolo nazionale) ci furono dei trafiletti nei giornali.
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da Burian siberiano »

Non me la sto tirando, sono stato contestato perchè ho detto che a mio avviso la componente genetica era decisiva in questo caso, mi è stato evidenziato il contrario, cosa devo dirvi oggi???
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da RussianTennisGods »

Un difetto cardiaco genetico correlabile con la sindrome di Down da cui è affetta la sorella, con la condizione del fratello "spinoleso" (cit. Burian) e con il padre morto per patologie cardiovascolari.
E' tutto collegato...
Burian ti prenoto l'aereo per Stoccolma, tu comprati lo smoking.
Ildiavolovestemilan wrote:
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da parca85 »

Abbiamo qui dei medici, perché dobbiamo parlare di cose che non conosciamo?
Ho imparato più leggendo qualche intervento qui che in minuti e minuti di letture di giornali, Sky Sport 24, servizi vari.

Per ora gli esami hanno solo escluso delle cose percui non vedo quali correlazioni siano state evidenziate da questi esami con le altre problematiche della famiglia.

I grossi temi sono due mi sembra. A) Capire il perché. E qui mi rivolgo a chi è esperto del settore. È scontato che si riesca a risalire alla causa? I miei amici medici insistono spesso sul concetto che il più delle volte si tratta di andare ad escludere cose più che ad individuarle con precisione.
B) Se rispondiamo al punto A), esistevano esami "semplici" che potevano rilevare il tutto?
Quando c'era Lele i treni arrivavano in orario
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da Burian siberiano »

RussianTennisGods ha scritto:Un difetto cardiaco genetico correlabile con la sindrome di Down da cui è affetta la sorella, con la condizione del fratello "spinoleso" (cit. Burian) e con il padre morto per patologie cardiovascolari.
E' tutto collegato...

E ti sembra che un disastro del genere possa essere solo associato alla sfortuna o al caso???
Per me se su 5 persone in famiglia 5 sono malate, non è un caso, è una questione genetica e di incroci "sfortunatamente sbagliati".
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da RussianTennisGods »

Ma ti rendi conto del mischione che hai fatto senza avere uno straccio di dato?!
Ildiavolovestemilan wrote:
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da Ombra84 »

RussianTennisGods ha scritto:Ma ti rendi conto del mischione che hai fatto senza avere uno straccio di dato?!
Ma no, ci arrivava pure Bobby, il suo cane (cit.)
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da dsdifr »

Burian: di tutto quello che è venuto fuori sulla famiglia di Morosini, l'unica cosa attinente è il padre. Il fatto che la sorella sia Down non c'entra niente, un figlio Down può capitare a qualunque coppia indipendentemente dal loro patrimonio genetico; il rischio è influenzato dall'età della madre e dalle anomalie cromosomiche (cromosomiche, non genetiche) dei due genitori.

Comunque sia scusate ma qui mi sembra che le prospettive siano cambiate tra ieri e oggi:

http://www.repubblica.it/sport/calcio/s ... -33451880/

Nessuno utilizzò defibrillatore per tentare di salvare Morosini
PESCARA - Non è stato usato nessun defibrillatore per tentare di salvare la vita di Piermario Morosini nei drammatici e concitati minuti successivi a quel maledetto trentunesimo minuto di gioco di Pescara-Livorno. Non sono stati utilizzati i due defibrillatori che pure erano disponibili in campo, e non è stato usato il defibrillatore presente all'interno dell'autoambulanza, in quel viaggio disperato (iniziato anche con cinque minuti di ritardo a causa del blocco causato dall'auto dei vigili di Pescara). Sono due i medici presenti al momento dei soccorsi a confermare il mancato utilizzo dei tre defibrillatori. E le loro testimonianze assieme al risultato dell'autopsia potrebbero diventare decisive per l'inchiesta appena avviata dalla procura di Pescara con l'ipotesi di "omicidio colposo". Già perché ora dopo l'esame del medico legale Cristian D'Ovidio si sa che Morosini è rimasto in vita almeno altri dieci minuti. "Si muoveva, aveva le convulsioni" racconta Marco uno dei soccorritori del 118. Morosini - ha stabilito l'autopsia - anche se aveva il "cuore fermo", era vivo. Nessun aneurisma. Nessun infarto. Niente di fulminante. Il giovane calciatore è stato vittima di un arresto cardiaco, il cuore ha smesso di pompare provocando "l'azzeramento della gettata cardiaca e l'annullamento della profusione dei vari organi". È morto, quindi, tra le braccia dei suoi soccorritori che cercavano di rianimarlo. Ma ora si dovrà far luce sulla "qualità"
di quell'intervento in emergenza. Racconta Ernesto Sabatini, medico del Pescara: "Quando sono arrivato sul terreno di gioco per soccorrerlo c'era già in azione lo staff del Livorno insieme al nostro massaggiatore. Io mi sono occupato solo del massaggio cardiaco. Il defibrillatore? Non è stato usato, non sapevo nemmeno che ci fosse".

In base alla ricostruzione del personale del 118 presente a bordo del campo era il medico del Livorno in quel momento il sanitario "guida" colui che avrebbe dovuto dirigere i soccorsi. E a cui sarebbe toccato il compito di decidere se utilizzare o meno il defibrillatore. Poi c'è stato il "pasticcio" dell'autoambulanza ed è a quel punto che è arrivato sulla "scena" dell' ermergenza il primario dell'ospedale civile di Pescara Leonardo Paloscia che è salito con il giocatore sull'autombulanza. E anche lì, nessuno ha utilizzato il defibrillatore. "Si è vero, non è stato utilizzato" risponde Paloscia "ma non so quanto possa essere influente considerando che il tragitto fino all'ospedale è stato molto breve, appena tre minuti". Solo in ospedale, dopo ben oltre i dieci minuti forse decisivi per Morosini un defibrillatore è stato collegato al corpo del povero ragazzo.

Intanto, il corpo del ragazzo questa mattina è in viaggio per essere riconsegnato alla famiglia per consentire i funerali, ma il suo cuore invece resterà a Pescara, almeno per il momento. È stato necessario asportare l'organo per consentire esami più approfonditi. Il medico legale Cristian D'Ovidio - che ha esaminato per oltre cinque ore il cadavere del ragazzo - vuole verificare con attenzione la "leggera" malformazione congenita che pare emergere da una prima "ricognizione visiva". E per fare questo occorre un esame specifico che richiede tempo. Resta poi un altro fattore da chiarire. Sempre durante la "ricognizione visiva" D'Ovidio ha individuato nello stomaco del giovane "un elemento esterno", probabilmente ingerito poco tempo prima della partita: si tratta di "filamenti" che saranno analizzati e verificati attraverso un esame tossicologico. A seguire l'autopsia c'era anche un perito tossicologico, la dottoressa Simona Martello che nei prossimi giorni consegnerà la sua relazione nelle mani della procura di Pescara. Anche i successivi esami del dna - che saranno effettuati presso l'università Cattolica di Roma - potrebbero contribuire a fare chiarezza su un aspetto centrale: se l'arresto cardiaco fosse o no riattivabile. In sostanza, la procura punta a saperne di più non solo sui tempi dei soccorsi, ma sulla loro qualità. Certo è che l'esito dell'autopsia ha colto di sorpresa gli stessi inquirenti, soprattutto perché i commenti "a caldo" di diversi medici intervenuti sul posto raccontavano di una morte "sul colpo". Ora si sa che non è andata così. Questa novità farà definitivamente decollare l'inchiesta della procura per omicidio colposo, per ora contro ignoti.

Nei prossimi giorni, i magistrati Cristina Tedeschini e Valentina D'Agostino interrogheranno (insieme agli agenti della Digos) tutto il personale medico che è intervenuto in soccorso del ragazzo e ricostruiranno la vicenda nei minimi dettagli. Sebbene siano ancora accese e in primo piano le polemiche sulla vicenda dell'automobile della polizia municipale parcheggiata in divieto di sosta - quella che ha ostacolato per alcuni minuti l'accesso dell'ambulanza allo stadio durante i soccorsi - per il momento il caso resta un fatto "secondario" per l'inchiesta: questo perché il primo soccorso al giocatore è stato portato dal personale a bordo del campo. Intanto, il collegio disciplinare del Comune di Pescara ha attivato nei confronti del vigile responsabile un procedimento disciplinare. Sono previsti un contraddittorio con processo interno e una sanzione disciplinare, che va da una sospensione minima di undici giorni fino a un massimo di sei mesi. La decisione sarà presa il 7 maggio. Fino a quella data l'ufficiale della polizia municipale non sarà in servizio: si è autosospeso





Cioè: due giorni fa ho letto, non ricordo su che giornale, che sugli spalti c'era per caso un cardiologo di Pescara che s'era portato il defibrillatore, che appena successo il fattaccio è sceso in campo e che avevano provato a rianimare Morosini con quello.
Ora, se le cose fossero state così, l'effetto dell'ostacolo all'ambulanza sarebbe stato evidentemente nullo. MA se invece, come risulta adesso, in campo NON avevano il defibrillatore o comunque non l'hanno usato, allora sì che il ritardo dell'ambulanza potrebbe essere stato decisivo.

Comunque veramente il volume di informazioni che leggiamo in questi giorni confermano che veramente per il pubblico estraneo alla vicenda non c'è verso un'idea precisa delle cose leggendo i giornali. O scrivono il falso (come sopra, questa favola del cardiologo che era nello stadio con il defibrillatore) o non riportano quello che è importante riportare: "una leggera malformazione cardiaca che risulta da una prima valutazione visiva"? Ma scusate, ma D'Ovidio l'ha pesato il cuore o no?? Bah.

Intanto nessuno pare sia andato a ricercare quali esami cardiologici ha fatto Morosini e quando.
Non c'è verso di capirci un cazzo.
L'unica deduzione che si può fare è che le autopsie fatte sui corpi dei calciatori morti in campo negli anni passati fuori dall'Italia sono stati attribuiti a cardimiopatie (anomalie quindi rilevabili con l'ecocuore e nella maggior parte dei casi congenite, con una certa familiarità - e ciò tornerebbe con il padre di Morosini morto giovane) e che quindi, ripeto, fossi io il giornalista credo che le cose più importante siano: uno, andare a vedere che esami ha fatto Morosini, in particolare quando ha fatto l'ultimo ecocuore e leggere il referto; due, farsi spiegare che cos'è questa "leggera malformazione che risulta da una prima valutazione visiva" (più leggo 'sta frase e più la mia faccia diventa così :o ma da chi cavolo ci facciamo raccontar le cose??)
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da Rosewall »

sarebbe assurdo. Che non l'avessero collegato ad un defibrillatore, dico.
Ipotizzo che non fosse defibrillabile, e che quindi nella ricostruzione giornalistica sia diventato "non è stato usato il defibrillatore". Altrimenti è assurdo.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da dsdifr »

ecco, qua, sempre Repubblica di due giorni fa, domenica 15. A pagina 2, articolo di G. Caporale:

"...Il destino ha voluto che il primario di cardiologia dell'ospedale di Pescara, Leonardo Paloscia, fosse sugli spalti. Il medico in pochi minuti ha raggiunto il rettangolo di gioco ed anche lui ha tentato di rianimarlo con il defibrillatore: l'ho fatto quattro o cinque volte... niente..." racconta adesso con gli occhi lucidi e la voce rotta dal pianto Paloscia".

oggi, ri-quoto, dal sito dello stesso giornale, articolo dello stesso giornalista:
Racconta Ernesto Sabatini, medico del Pescara: "Quando sono arrivato sul terreno di gioco per soccorrerlo c'era già in azione lo staff del Livorno insieme al nostro massaggiatore. Io mi sono occupato solo del massaggio cardiaco. Il defibrillatore? Non è stato usato, non sapevo nemmeno che ci fosse".

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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da dsdifr »

a latere;
http://blog.guerinsportivo.it/blog/2012 ... alciatori/
QUESTO è un articolo scritto con cognizione di causa. Bravo Marani. Altro che improvvisare talk show con ospiti che sparano la prima cazzata che gli viene in mente, tipo Massimo Mauro.
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da Pitone »

dsdifr ha scritto:a latere;
http://blog.guerinsportivo.it/blog/2012 ... alciatori/
QUESTO è un articolo scritto con cognizione di causa. Bravo Marani. Altro che improvvisare talk show con ospiti che sparano la prima cazzata che gli viene in mente, tipo Massimo Mauro.
Massimo Mauro è un cazzòne, però per la SLA è in prima linea di brutto e le sue ospitate sono un passaggio obbligato in situazioni simili, poi c'è il limite dei suoi concetti però un po' di meriti non riesco a non darglieli.
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da dsdifr »

vero, mi ero dimenticato di quel settore estremamente meritevole dei suoi interessi... pensavo solo a quanto intravisto (molto intra) negli ultimi giorni.
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da Lyndon79 »

Wow, ne avevo sentito parlare, ma non sapevo nulla di specifico.
Una storia italiana, davvero. E inquietante.
C'è tutto dentro, e oserei dire, ci sono tutti dentro.

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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da tuborovescio »

Lyndon79 ha scritto:ne avevo sentito parlare, ma non sapevo nulla di specifico.
ecco appunto, precipitoso anche tu #113#
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Re: Doping, malattie e morti sospette

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http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=116388
Un attento lettore ci ha segnalato questo articolo dal Mattino di Padova di un paio di giorni fa : "Dal mondo del ciclismo è arrivato a quello del calcio, e di serie A. Per vie traverse, quella del doping. È la carriera di Antonio Salvi, 48 anni, abruzzese di Palombaro, sottufficiale della Forestale, di fatto massaggiatore ai massimi livelli calcistici (senza patentino). Nel Napoli, per lui, le porte erano spalancate. Grazie a una vecchia amicizia, quella del portiere Morgan De Sanctis, pure abruzzese, ora in Nazionale. Solo che Salvi «non si limitava a massaggiare i giocatori ma era disponibile a sostenerli con medicinali anche vietati (per esempio il Bentelan) e probabilmente con “flebo o capsule magiche”». È quanto si legge nella motivazione della sentenza pronunciata dal Tribunale antidoping del Coni che ha inflitto a Salvi la sanzione (sportiva) dell’inibizione per due anni a tesserarsi e a rivestire cariche nel Coni e in altri enti sportivi, a frequentare impianti o a partecipare a manifestazioni. Sul fronte penale i guai non sono da meno. La decisione dell’organismo di giustizia sportiva è stata adottata sulla base della documentazione trasmessa dal pm padovano Benedetto Roberti, uno dei maggior specialisti di doping. E dei reati che il magistrato contesta a Salvi: possesso, cessione e somministrazione di sostanze dopanti. È il 7 maggio 2010 quando durante una perquisizione nello studio e nella casa del massaggiatore vengono sequestrati molti farmaci dopanti. Che Salvi sia un “uomo del Napoli «non c’è dubbio. Attività da lui ammessa... e documentata dalle dichiarazioni rese da Alfonso De Nicola (medico sociale), Riccardo Bigon (direttore sportivo), Enrico D’Andrea (fisiatra), Morgan De Sanctis, Michele Pazienza e Salvatore Aronica (tutti giocatori all’epoca dei fatti)» si legge nella sentenza, «Praticò stabilmente la funzione di massaggiatore e fu autorizzato dai dirigenti a esercitare in locali della società». Nel dicembre 2009 fu De Sanctis a introdurlo nel giro: «Iniziò a praticare l’attività di massaggiatore a favore di ben 16 giocatori persino nello spogliatoio dello stadio (il San Paolo) risolvendo problemi a Cannavaro, Pazienza, De Sanctis e Lavezzi». Si ricorda la testimonianza di De Sanctis: «Ricordo che in occasione di un’infiammazione al ginocchio Salvi mi disse che, per farla passare, avrei dovuto fare un’unfiltrazione di Bentelan». Lo stesso De Sanctis nella telefonata dell’11 febbraio 2010 con il Salvi raccomanda che, se entrerà nel Napoli, farà solo il fisioterapista e non il dottore e non porterà “flebo o capsule magiche”. Conclude la sentenza: «Salvi non si limitava a massaggiare i giocatori ma era disponibile a sostenerli con prodotti medicinali vietati».
Lyndon79
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da Lyndon79 »

Vamos, Penna Bianca, continua cosi' :) :

http://it.eurosport.yahoo.com/notizie/l ... --sow.html

sara' vero? basterebbe chiedere, a questo punto agli altri giocatori.
Certo che l'idea di Ventrone .. :)
Nickognito
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da Nickognito »

vabbe', ravanelli, ha vinto tanto facendo cosi' da giocatore, normale voglia continuare da allenatore.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
madman 3
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da madman 3 »

beh vista la squadra, onestamente aveva le sue ragioni a volerli far dopare...
Lyndon79
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da Lyndon79 »

Nickognito ha scritto:vabbe', ravanelli, ha vinto tanto facendo cosi' da giocatore, normale voglia continuare da allenatore.
Sì, OK: ma è una cosa molto grave. Che le autorità vadano fino in fondo alla storia, c'è un denuncia chiara da parte di un giocatore, in apparenza. Chiedano agli altri giocatori, facciano altri tipi di controlli, facciano una indagine seria.
Nickognito
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da Nickognito »

senza dubbio, ma se i grandi club si stanno dopando con grande organizzazione, come senza dubbio e', non farei tante storieper ravanelli.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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bogix
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da bogix »

Ma perchè vi pare che la lotta al doping sia seria? :D
In Italia come all'estero, qualche cosetta di facciata perchè tutti possano continuare a prendere qualsiasi merdata...tra l'altro con il beneplacito dei giocatori, che buttano giù quel che gli propinano, spesso incapaci anche volendo di capire qualcosa di più, e che anche quando son malati si rifiutano di vuotare il sacco.
Burian siberiano
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da Burian siberiano »

bogix ha scritto:Ma perchè vi pare che la lotta al doping sia seria? :D
In Italia come all'estero, qualche cosetta di facciata perchè tutti possano continuare a prendere qualsiasi merdata...tra l'altro con il beneplacito dei giocatori, che buttano giù quel che gli propinano, spesso incapaci anche volendo di capire qualcosa di più, e che anche quando son malati si rifiutano di vuotare il sacco.
la lotta al doping è completamente inutile.
Io lo liberalizzerei proprio.
Il giorno in cui Federer appenderà la racchetta al chiodo capiremo la differenza.Quelli che si commuoveranno saranno coloro che amano il tennis.Tutti gli altri no.Tutti gli altri avranno visto sempre e solo due persone che si scambiano una pallina gialla.
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da Pindaro »

Burian siberiano ha scritto:
la lotta al doping è completamente inutile.
Io lo liberalizzerei proprio.
E tu di droghe te ne intendi.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Alga
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da Alga »

S'e' ammalato pure Bertini... #1#

L'ho saputo ora, ma sta male dall'anno scorso.
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
Apollo_Creed.
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Re: Doping, malattie e morti sospette

Messaggio da Apollo_Creed. »

"You can walk away from someone who doesn't love you. And you can walk away from someone you don't love. But when the love is mutual," Roy said. "The hardest thing is to walk away."
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