Principali campionati europei a confronto

Ora manca solo il ritorno di PippoePotito!
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parca85
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Principali campionati europei a confronto

Messaggio da parca85 »

Leggendo un post di Roberto sul topic del Milan mi è venuta l'idea di aprire questo nuovo argomento.
Mi sembra indubbia la superiorità di altri paesi in fatto di stadi, cultura sportiva ecc mentre sono in disaccordo con Roberto sul giudizio tecnico che lui da del nostro campionato. Per me la Serie A di quest'anno non è affatto di basso livello. E' almeno pari alla Premier e alla Liga.
Abbiamo fatto molti passi avanti rispetto agli anni in cui l'Empoli ed il Chievo si giocavano un posto in Champions. Ora anche le squadre di seconda fascia hanno ottimi giocatori(Lavezzi,Hamsik,Cassano,Di Natale,Quagliarella,Milito,Zarate,Pandev) ed oltre alle tre grandi ci sono Roma, Fiorentina, Napoli, Genoa, Udinese, Palermo, Lazio: francamente mi sembra veramente un bel campionato.
Che ne pensate?
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Che Liga e Premier League sono di un altro pianeta rispetto al nostro campionato, nel quale ci sono partite veramente inguardabili.
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tennisfan82 ha scritto:Che Liga e Premier League sono di un altro pianeta rispetto al nostro campionato, nel quale ci sono partite veramente inguardabili.

Per me solo la Premier ci sta sopra. La Liga addirittura la ritengo inferiore a noi.

In Spagna escluse 4 squadre sfido chiunque a guardarsi ad es. Almerìa - Recreativo o Gijon - Maiorca e sostenere che siano PARTITE.

Per assurdo prendendo le squadre di media classifica (4° - 8° posto) italiane e confrontandole con le pari spagnole siete così sicuri che siano più forti? E non ho preso squadre come la Lazio o l'Udinese che al Valladolid, al Santander al Gijon come si dice a Roma "je danno 'na pista!!!"


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Facile anche che Fulham-Wigam 0 a 0 dell'altro giorno non sia stata 'sta gran partita, eh.
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Messaggio da Mp1 »

Penso che la Serie A sia il prodotto peggio sfruttato al mondo, sportivamente parlando. Non ho mai visto cotanto ben di Dio mandato a pùttane così. In un'era fatta di brand, di marketing, di contorni, la Serie A senza trucco sembra una cenerentola in Europa. E di questo dobbiamo ringraziare lorsignori. Si, sempre loro. I Matarrese, la casta della Federazione, il letame ben conservato dei Palazzi che contano.
Per essere belli agli occhi del pubblico bisogna essere appariscenti. Investimenti richiamano investimenti. Se si investe negli stadi e nella sicurezza, torna il pubblico. Se si investe nel prodotto (leggi marketing) i broadcaster stranieri lo acquistano. Una pioggia di denaro così consistente potrebbe far rifiorire un sistema logoro, antiquato. Ma i circoli virtuosi nei palazzi non sanno manco cosa sono, si continua a pensare al proprio orticello.
Tutto questo discorso per dire che la Serie A sarebbe nettamente più appetibile di Premier League e Liga, con una strategia efficiente. Gli inglesi coccolano il loro prodotto, e fanno bene, ma le scalate (o gli acquisti a pieno titolo) dei loro club da parte di facoltosi milionari possono creare un danno importantissimo, ma ancora non l'hanno capito. Chissà perché. Insomma, la via di mezzo è sempre la migliore, leggi Liga. Il calcio, quello vero. Stadi belli, puliti. Sicurezza a livelli di guardia ma non d'allarme (ci devono lavorare di più), club di proprietà di imprenditori locali. Anche in questo, l'Italia deve guardare alla Spagna, ad un contesto più vicino al nostro, l'Inghilterra è un modello impossibile da avvicinare, sopratutto per mentalità.
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
Pitone ha scritto:Non serve schifare, basta evitare.
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parca85
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Messaggio da parca85 »

mah, infatti anch'io tutto questo spettacolo nelle partite di Premier non lo vedo francamente. O almeno non vedo tutta sta differenza con la Serie A.
Roberto74
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Messaggio da Roberto74 »

Tutto è relativo eh, non che io pensi che in serie A giochino solo scarpari.

Ma, benché non siano Empoli e Chievo a giocarsi il posto in Champions, questa serie A mi sembra solo lontana parente di quella di fine anni 80-inizio anni 90 ed anche di quella di 10 anni più tardi.

Prova ne è che - se non vado errato - gli ultimi due successi internazionali targati Italia siano le due Champions vinte dal Milan nel 2003 e nel 2007.

Il mio pensiero è ben sintetizzato da tennisfan82.
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Nasty
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Messaggio da Nasty »

Liga din un altro pianeta? Come livello non credo proprio, come spettacolarità forse sì, adesso.

Seguo da oltre 15 anni il campionato inglese, la Premier , dal punto di vista dello spettacolo, ci stava sopra anche allora.
Pertanto ritengo che non sia dovuto al livello tecnico del campionato ( nei primi anni 90 la serie A poteva permettersi TUTTI i migliori giocatori del mondo ).

La Premier è più bella per due motivi fondamentali, a mio avviso:

1. Stadi moderni, stadi con concezione completamente diversa da quella italiana, pubblico vicino al prato, cori dei tifosi cantati da tutto lo stadio all'unisono, sportività anche nella sconfitta. L'aspetto estetico dello stadio aiuta molto, televisivamente. Basta guardare gli sponsor che appaiono sui campi di A , e quelli che appaiono in Premier: SIAMO PROVINCIALI!

2. Arbitri che fischiano 15 falli in meno a partita, se non 20. La morte dello spettacolo è il calcio spezzettato.
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Messaggio da Mp1 »

Nasty ha scritto:La Premier è più bella per due motivi fondamentali, a mio avviso:

1. Stadi moderni, stadi con concezione completamente diversa da quella italiana, pubblico vicino al prato, cori dei tifosi cantati da tutto lo stadio all'unisono, sportività anche nella sconfitta. L'aspetto estetico dello stadio aiuta molto, televisivamente. Basta guardare gli sponsor che appaiono sui campi di A , e quelli che appaiono in Premier: SIAMO PROVINCIALI!

2. Arbitri che fischiano 15 falli in meno a partita, se non 20. La morte dello spettacolo è il calcio spezzettato.

Sono proprio questi due punti che rendono la Premier il campionato con più appeal.
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
Pitone ha scritto:Non serve schifare, basta evitare.
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Messaggio da Mp1 »

Ancic Fan ha scritto:
tennisfan82 ha scritto:Che Liga e Premier League sono di un altro pianeta rispetto al nostro campionato, nel quale ci sono partite veramente inguardabili.

Per me solo la Premier ci sta sopra. La Liga addirittura la ritengo inferiore a noi.

In Spagna escluse 4 squadre sfido chiunque a guardarsi ad es. Almerìa - Recreativo o Gijon - Maiorca e sostenere che siano PARTITE.

Per assurdo prendendo le squadre di media classifica (4° - 8° posto) italiane e confrontandole con le pari spagnole siete così sicuri che siano più forti? E non ho preso squadre come la Lazio o l'Udinese che al Valladolid, al Santander al Gijon come si dice a Roma "je danno 'na pista!!!"


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Ancic, io mi guardo Almeria vs Recreativo, tu però ti spari un bel Reggina vs Chievo. :)

Comunque le 5 spagnole da zona Champions sono leggermente più forti delle nostre.
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
Pitone ha scritto:Non serve schifare, basta evitare.
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Messaggio da tennisfan82 »

Mp1 ha scritto:Penso che la Serie A sia il prodotto peggio sfruttato al mondo, sportivamente parlando.


"Anche se non sembra mi sento uno di voi e mi interessa il prodotto del calcio italiano. E devo dire che all'estero è un prodotto che non piace. Penso anche a Paesi come l'Asia, dove non è venduto molto. Di questo, in prospettiva futura, noi ci dobbiamo occupare".

Josè Mourinho.

Quando ha pronunciato queste frasi durante la consegna della Panchina d'Oro a Mancini tutti lo guardavano come fosse un matto fuori di testa.

In Spagna si gioca un calcio frizzante, divertente. Anche le squadre provinciali vanno a giocarsi le partite senza paura e cercando di fare gioco. In Inghilterra già l'atmosfera che c'è durante le partite le rende belle da vedere.

Da noi escluso qualche caso c'è una noia mortale. Spesso è il festival dei lanci lunghi, giocatori sempre per terra, 60 falli a partita. E poi stadi tristemente vuoti, ieri Udinese-Bologna sembrava una partita in campo neutro, non c'era NESSUNO!!!
Ultima modifica di tennisfan82 il lun feb 09, 2009 12:19 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Ancic Fan »

Nasty ha scritto:Liga din un altro pianeta? Come livello non credo proprio, come spettacolarità forse sì, adesso.

Ma solo perchè non esiste il pressing, è una parola che in Spagna proprio non conoscono e allora pare spettacolare. Ce credo ognuno fino ai 25 metri fa come je pare!!! Il livello continuo a sostenerlo è mediocre. Hanno molto da lavorare per raggiungerci.

E non diciamo, ah però so campioni d'europa, ah però il Barcellona. Io intendo il campionato intero. Anzi sopratutto facendo i confronti con le squadre medio-piccole. Sono quelle che fanno la differenza per me.
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Messaggio da Mp1 »

Roberto74 ha scritto:Tutto è relativo eh, non che io pensi che in serie A giochino solo scarpari.

Ma, benché non siano Empoli e Chievo a giocarsi il posto in Champions, questa serie A mi sembra solo lontana parente di quella di fine anni 80-inizio anni 90 ed anche di quella di 10 anni più tardi.

Prova ne è che - se non vado errato - gli ultimi due successi internazionali targati Italia siano le due Champions vinte dal Milan nel 2003 e nel 2007.

Il mio pensiero è ben sintetizzato da tennisfan82.

Gli inglesi spendono perché hanno investito, ecco perché in Champions loro ne piazzano 3/4 in semifinale. Il 2003 fu un caso isolato per l'Italia: il Valencia meritava di passare a scapito dell'Inter.

E comunque non è corretto citare (come si fa SEMPRE per screditare il torneo) Empoli e Chievo a giocarsi i posti Champions. Anche in Inghilterra, in un campionato anomalo, sarebbe successa la stessa cosa, è nella anormalità di un campionato rivoluzionato da uno scandalo.
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
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Messaggio da Johnny Rex »

tennisfan82 ha scritto:
Mp1 ha scritto:Penso che la Serie A sia il prodotto peggio sfruttato al mondo, sportivamente parlando.


"Anche se non sembra mi sento uno di voi e mi interessa il prodotto del calcio italiano. E devo dire che all'estero è un prodotto che non piace. Penso anche a Paesi come l'Asia, dove non è venduto molto. Di questo, in prospettiva futura, noi ci dobbiamo occupare".

Josè Mourinho.


Pensa te
Dover concordar con Josè :)

F.F.

Dai,che Domenica al "Meazza" si respirerà l'atmosfera del grande evento
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Messaggio da Mp1 »

tennisfan82 ha scritto:
Mp1 ha scritto:Penso che la Serie A sia il prodotto peggio sfruttato al mondo, sportivamente parlando.


"Anche se non sembra mi sento uno di voi e mi interessa il prodotto del calcio italiano. E devo dire che all'estero è un prodotto che non piace. Penso anche a Paesi come l'Asia, dove non è venduto molto. Di questo, in prospettiva futura, noi ci dobbiamo occupare".

Josè Mourinho.

Quando ha pronunciato queste frasi durante la consegna della Panchina d'Oro a Mancini tutti lo guardavano come fosse un matto fuori di testa.

In Spagna si gioca un calcio frizzante, divertente. Anche le squadre provinciali vanno a giocarsi le partite senza paura e cercando di fare gioco. In Inghilterra già l'atmosfera che c'è durante le partite le rende belle da vedere.

Da noi escluso qualche caso c'è una noia mortale. Spesso è il festival dei lanci lunghi, giocatori sempre per terra, 60 falli a partita. E poi stadi tristemente vuoti, ieri Udinese-Bologna sembrava una partita in campo neutro, non c'era NESSUNO!!!

Concordo su tutto.
E' un campionato potenzialmente stupendo, violentato da una manica di inbecilli.
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Mp1 ha scritto:Ancic, io mi guardo Almeria vs Recreativo, tu però ti spari un bel Reggina vs Chievo. :)

Comunque le 5 spagnole da zona Champions sono leggermente più forti delle nostre.

Sulla prima parte posso darti ragione :wink:

Ma boh sarò di parte ma per me Roma e Fiorentina nettamente più forti di tutte e 5 le spagnole. Le altre se la giocherebbero facendo anche una bella figura.
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Messaggio da parca85 »

Allora per comodità posto le squadre dei tre principali campionati europei

Premier: Man Utd, Liverpool, Aston Villa, Chelsea, Arsenal, Everton, Wigan, West Ham, Man City, Fulham, Sunderland, Hull, Newcastle, Bolton, Tottenham, Portsmouth, Stoke, Blackburn, Middlesbrough, W.B.A.

Liga: Barca, Real Madrid, Siviglia, Valencia, Villareal, Atletico Madrid, Malaga, Deportivo, Valladolid, Atl. Bilbao, Racing, Gijon, Getafe, Betis, Almeria, Recreativo, Osasuna, Numancia, Espanol, Maiorca

Serie A: Inter, Juventus, Milan, Fiorentina, Genoa, Roma, Palermo, Napoli, Cagliari, Atalanta, Lazio, Udinese, Siena, Catania, Sampdoria, Bologna, Lecce, Torino, Chiedo, Reggina

Come livello medio per me la Serie A è superiore alla Liga e circa pari alla Premier
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parca85 ha scritto:Come livello medio per me la Serie A è superiore alla Liga e circa pari alla Premier
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Messaggio da Pindaro »

parca85 ha scritto:
Come livello medio per me la Serie A è superiore alla Liga e circa pari alla Premier


Ne avremo la conferma dopo gli ottavi di Champions.
Ah già, la Champions non conta.
A seconda della teoria che si vuole confutare.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Messaggio da Ancic Fan »

PINDARO ha scritto:
parca85 ha scritto:
Come livello medio per me la Serie A è superiore alla Liga e circa pari alla Premier


Ne avremo la conferma dopo gli ottavi di Champions.
Ah già, la Champions non conta.
A seconda della teoria che si vuole confutare.

Non vedo l'ora di andare a riprendere i miei post datati dicembre...
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Messaggio da Pindaro »

Ancic Fan ha scritto:Non vedo l'ora di andare a riprendere i miei post datati dicembre...


Lascia perdere ti prego.
Non sai quello che ti potrebbe capitare.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Messaggio da Nickognito »

ad alto livello è la Champions che fa capire in quale campionato giocano le piu' forti. Negli ultimi anni, è il campionato inglese, avanti in modo molto netto.

A livello medio penso che siamo a livelli simili. Per motivi che avete già elencato però, pur essendo simili di livello, siamo meno spettacolari.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Messaggio da RussianTennisGods »

Nickognito ha scritto:ad alto livello è la Champions che fa capire in quale campionato giocano le piu' forti. Negli ultimi anni, è il campionato inglese, avanti in modo molto netto.

A livello medio penso che siamo a livelli simili. Per motivi che avete già elencato però, pur essendo simili di livello, siamo meno spettacolari.
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Messaggio da djagermaister »

Campionato inglese davanti a tutti.
Dietro l'Italia davanti alla Spagna e un pò più distanti in ordine Germania,Francia e Olanda.

Secondo me l'unica differenza che possiamo trovare è che quello italiano è l'unico campionato regredito negli ultimi 5 anni mentre tutti gli altri sono in continua e costante crescita.
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Messaggio da dsdifr »

i due che hanno appena segnato giocano in una squadra che in premier league è esima. Come livello medio la Premier è la serie A dei primi anni '90.
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Messaggio da Johnny Rex »

Nasty ha scritto:Seguo da oltre 15 anni il campionato inglese, la Premier , dal punto di vista dello spettacolo, ci stava sopra anche allora.


Perchè?
Perchè potevi vedere l'idolo PALLISTER ? :P
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Messaggio da Johnny Rex »

La liga stessa non pare proprio un grande splendore.
Non lo dice solo l'umiliazione del Real ma i punteggi da pallottoliere inanellati con impressionante, eccessiva facilità dal Barcellona in autunno ed inverno,a prescindere dal valore dei catalani.

F.F.
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Messaggio da Maxim79 »

Johnny Rex ha scritto:La liga stessa non pare proprio un grande splendore.
Non lo dice solo l'umiliazione del Real ma i punteggi da pallottoliere inanellati con impressionante, eccessiva facilità dal Barcellona in autunno ed inverno,a prescindere dal valore dei catalani.

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Si effettivamente..
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Johnny Rex ha scritto:
Nasty ha scritto:Seguo da oltre 15 anni il campionato inglese, la Premier , dal punto di vista dello spettacolo, ci stava sopra anche allora.


Perchè?
Perchè potevi vedere l'idolo PALLISTER ? :P


:lol:
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Messaggio da wiper »

djagermaister ha scritto:Campionato inglese davanti a tutti.
Dietro l'Italia davanti alla Spagna e un pò più distanti in ordine Germania,Francia e Olanda.

Secondo me l'unica differenza che possiamo trovare è che quello italiano è l'unico campionato regredito negli ultimi 5 anni mentre tutti gli altri sono in continua e costante crescita.
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Messaggio da paranoid »

Il peggior Manchester della stagione ha battuto 2-0 la miglior Inter della stagione; traete un po' voi le conclusioni...
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Sarà rimasto ancora qualcuno ad osannare il miglior campionato del Mondo?

Chissà, forse Maurizio Mosca...

I dati sono IMPLACABILI!
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Messaggio da danser »

paranoid ha scritto:Il peggior Manchester della stagione ha battuto 2-0 la miglior Inter della stagione; traete un po' voi le conclusioni...


Perchè il peggior Manchester della stagione, se tutti lo davano in formissima?
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Messaggio da Johnny Rex »

Nasty ha scritto:Sarà rimasto ancora qualcuno ad osannare il miglior campionato del Mondo?

Chissà, forse Maurizio Mosca...

I dati sono IMPLACABILI!


quest'anno finalmente è un campionato vero, con tante squadre di livello, non una corsa a due con la Roma.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Messaggio da Paolo79 »

danser ha scritto:
paranoid ha scritto:Il peggior Manchester della stagione ha battuto 2-0 la miglior Inter della stagione; traete un po' voi le conclusioni...


Perchè il peggior Manchester della stagione, se tutti lo davano in formissima?


Perchè per un milanista se l'inter crea 6-7 palle gol è colpa dell'avversario, non merito suo.
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
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Messaggio da dsdifr »

http://calciospagnolo.blogspot.com/2009 ... chive.html

sabato, febbraio 21, 2009
Una Liga in tono minore/capitolo terzo. Ancora! Chi, bontà sua, legge questo blog sin dagli inizi comincerà ormai a pensare che il suo autore non sia altro che un noioso bastian contrario che non fa altro che sputare sul piatto dove mangia (…e magari fosse…). Dopo il Real Madrid 2006-2007, bollato dal sottoscritto come una delle squadre più sghangherate e improbabili mai viste, dopo una Liga 2007-2008 al ribasso, vinta senza il minimo demerito da un Real Madrid che tuttavia è parso più che altro la meno peggiore delle squadre in lizza, la storia, uguale si ripete anche quest’anno.
Certo, il Barça sta dominando la Liga nella maniera più brillante possibile, ma ciò non deve nascondere, e anzi indirettamente sottolinea, la povertà generale di contenuti che questa stagione ci sta offrendo. Non noiosa per quegli eccessi speculativi e di tatticismo intravisti gli anni scorso, ma anzi ricchissima di gol, gol che peraltro andando a vedere a fondo provengono in una preoccupante maggioranza dei casi da errori difensivi e papere dei portieri (queste ultime stanno incidendo in una misura davvero inquietante). Gol a buon mercato, ideali per qualche superficiale propaganda, ma negativi per la competitività dell’intero movimento.

Il problema, si badi bene, non è che il Barça (peraltro in calo nelle ultime partite: sono l’unico che pensa che giocando come contro il Betis ma anche come contro Racing e Numancia l’eliminazione dalla Champions non sia così improbabile?) asfalti di goleada in goleada le sue avversarie. A questo proposito va ricordato come già il miglior Barça di Rijkaard chiudesse spesso in anticipo le gare, ma preferisse a differenza di questo attuale gestire il vantaggio più che infierire (arrivati a questo punto invece il Barça è ingolosito sia dalla media dei tre gol a partita che dalle performances dei propri attaccanti nella classifica cannonieri), e va comunque ricordato come le squadre finora più ostiche per il Barça in questa Liga portino pur sempre i nomi di Numancia, Racing, Getafe, Osasuna e Betis.
Il problema vero è che fra Sevilla, Valencia, Atlético Madrid e Villarreal non si fa una squadra decente. Stupisce persino il punteggio del Real Madrid, a quota 50, un punteggio che in qualsiasi altro campionato gli varrebbe la leadership, senza un Super-Barça di mezzo. Cinquanta punti per una squadra che dall’inizio della stagione ha avuto tutte le sventure possibili e immaginabili fra infortuni, cambio d’allenatore e terremoto societario, e che solo adesso sta ricostruendo una propria identità (in questo senso la vittoria di Gijón è la prima vittoria pienamente convincente di Juande, la prestazione certamente più completa).
Ma lasciamo da parte il Real Madrid. Il vero valore aggiunto della Liga nel suo momento di maggior splendore, fra fine ’90 e inizio 2000, non era rappresentato né dai Galácticos né da un Barça che peraltro sotto Gaspart attraversava una delle sue epoche più buie, ma dal Valencia di Cúper e poi di Benítez, da quel Depor che fu il più meraviglioso dei perdenti nelle Champions di inizio secolo, anche da sorprese come Celta e Alavés (e, rimanendo all’ambito puramente domestico, non dimentichiamo l’exploit della Real Sociedad di Denoueix), fino al Villarreal Riquelme-centrico e al grande Sevilla bicampione-Uefa che in un certo senso ha chiuso un ciclo d’oro per il calcio spagnolo di club.

Ora, sebbene i fatti siano sempre in tempo per smentirmi, le prospettive future sembrano assai più anguste. Il rischio tangibilissimo è che la Liga si trasformi in una sorta di versione d’èlite del campionato scozzese, senza il fascino dei manzi che popolano i campi delle Highlands ma con qualche giocoliere in più, col duopolio Barça-Madrid a replicare Celtic e Rangers. Insomma, proprio quello che era la Liga prima di affermarsi come miglior campionato d’Europa all’inizio del ventunesimo secolo, ruolo già da un po’ di tempo perso in favore della Premier League, campionato che peraltro suonava sempre molto più “trendy” anche quando i valori tecnici erano inferiori (c’è poco da fare, un Owen riusciranno sempre a vendertelo come miglior giocatore d’Europa anche davanti al miglior Raúl).
Era quella dei duetti in mezzo metro di campo tra Valerón e Fran, del pazzo Djalminha, della coppia Albelda-Baraja che macinava palloni senza soluzioni di continuità, di Vicente che metteva tutti i terzini culo a terra, del Celta-spettacolo di Víctor Fernández che partiva sempre fortissimo e poi si sgonfiava (ma in mezzo ci stavano un 7-0 al Benfica e un 4-0 alla Juve), dell’Alavés che assieme al Liverpool allestiva una delle partite più belle della storia, di Karpin/López Rekarte e De Pedro/Aranzabal che ingozzavano di cross Kovacevic e facevano sognare l’impossibile a Donostia…era questa la Liga della quale mi innamorai, scusate l’attacco di sentimentalismo…

Si sta giocando una partita decisiva, al centro della quale c’è il Valencia. La squadra di Emery simboleggia al meglio lo spartiacque davanti al quale si trova il calcio spagnolo, fra calcio simil-scozzese e calcio competitivo in blocco. Il Valencia infatti è l’unica squadra che a breve termine ha il potenziale per raggiungere Barça e Madrid ad un livello di competitività da Champions: passato un anno necessariamente di transizione come questo, rinnovata e sfrondata la rosa dei rami secchi (quegli Albelda e Baraja che mi facevano impazzire anni fa e che ormai somigliano a degli zombi), un Valencia che si trovasse in Champions col quartetto offensivo Mata-Silva-Villa-Joaquín avrebbe tutte le carte in regola per impressionare l’Europa e magari dare la spinta ad un Rinascimento di tutto il movimento.
Su questa strada però gli ostacoli sono tanti e veramente ardui: il Valencia è economicamente allo sfascio, e forse soltanto in caso di qualificazione alla Champions ci sarebbe una minima possibilità di trattenere Silva e Villa. In caso contrario, Silva e Villa volerebbero via, se non verso Barça e Madrid verso le grandi della Premier, e comunque andasse sarebbe un impoverimento tremendo, una mazzata che accrescerebbe ulteriormente il divario fra il duopolio blaugrana/merengue e il resto, un ulteriore micidiale colpo alla credibilità della Liga.
Proprio da qui traggo lo spunto per un’altra osservazione/similitudine: a una Liga che si impoverisce corrisponde una nazionale che si arricchisce. L’esperienza che Xabi Alonso e Torres hanno acquisito nel campionato migliore del mondo (e comunque, al di là di questo, l’esperienza che hanno tratto dal confrontarsi con un calcio diverso) ha portato linfa nuova a una nazionale che tiene il campo con padronanza sempre maggiore (pesata l’importanza relativa di queste amichevoli, le Furie hanno convinto anche contro l’Inghilterra). Premesso che per la Ligue 1 un Messi non sarà mai accessibile dal punto di vista finanziario (perché il calcio francese assieme a quello tedesco è uno dei pochi seri sulla questione dei bilanci, onore a loro), questa situazione molto da lontano ricorda quella della Francia che arrivò sul tetto del mondo e dell’Europa basandosi integralmente sull’esportazione e la maturazione in altri campionati dei propri talenti. La Spagna non arriverà mai a questo, perché due entità come Madrid e Barça i giocatori li trattengono e anzi li attraggono, ma è una tendenza indubbiamente emergente degli ultimi anni di dittatura della Premier League. Anche nelle situazioni poco favorevoli si finisce col cogliere degli aspetti positivi.
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uglygeek
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Messaggio da uglygeek »

Secondo me i problemi sono tanti:

- ci sono meno soldi nel calcio italiano per attirare i campioni stranieri
- gli stadi sono posti orribili, dove si rischia sempre la pelle. Altrove non e' piu' cosi', o almeno, non e' la norma.
- gli ultimi campionati sono stati orribili, tra doping, arbitri controllati, monopoli del mercato, stadi chiusi, tifosi allo stato brado...
- il calcio italiano si e' ancora piu' incarognito. Si parla sempre e solo di arbitri. Prima era solo arbitri e mercato, ora con meno soldi non si parla nemmeno tanto piu' di mercato. Alla fine il calcio e' uno sport, bisognerebbe parlare ogni tanto anche dei calciatori.
- in italia sembra che la tecnica non conti nulla. Mai che si parli delle prodezze del singolo. Se si vince, e non e' merito dell'arbitro, e' sempre merito dello schema, dello spirito di squadra, del gruppo. Come se fosse una missione militare e non un gioco.

Alla fine il risultato di tutta questa meschinita' e' che girano davvero meno soldi, il livello tecnico e' piu' basso, l'ambiente puzza e chi se lo puo' permettere sta ben lontano dalle squadre italiane. I risultati sono la conseguenza.
Roberto74
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Messaggio da Roberto74 »

uglygeek ha scritto:Secondo me i problemi sono tanti:

- ci sono meno soldi nel calcio italiano per attirare i campioni stranieri
- gli stadi sono posti orribili, dove si rischia sempre la pelle. Altrove non e' piu' cosi', o almeno, non e' la norma.
- gli ultimi campionati sono stati orribili, tra doping, arbitri controllati, monopoli del mercato, stadi chiusi, tifosi allo stato brado...
- il calcio italiano si e' ancora piu' incarognito. Si parla sempre e solo di arbitri. Prima era solo arbitri e mercato, ora con meno soldi non si parla nemmeno tanto piu' di mercato. Alla fine il calcio e' uno sport, bisognerebbe parlare ogni tanto anche dei calciatori.
- in italia sembra che la tecnica non conti nulla. Mai che si parli delle prodezze del singolo. Se si vince, e non e' merito dell'arbitro, e' sempre merito dello schema, dello spirito di squadra, del gruppo. Come se fosse una missione militare e non un gioco.

Alla fine il risultato di tutta questa meschinita' e' che girano davvero meno soldi, il livello tecnico e' piu' basso, l'ambiente puzza e chi se lo puo' permettere sta ben lontano dalle squadre italiane. I risultati sono la conseguenza.


Fotografia tanto impietosa tanto lucida.

A me piacerebbe che, finita la partita, si discutesse un'ora di questioni tecniche, poi stop.

Che non esistessero le trasmissioni di approfondimento.

Che i giornali sportivi non parlassero di calcio per il 90% del loro contenuto.

Ci son due problemi, però.

Il primo, più specifico, è che il calcio è sport (attualmente) diseducativo, e questo vale sia per i grandi palcoscenici, sia per i campetti di periferia: chi inganna l'avversario è ritenuto non sleale e disonesto, ma scaltro e furbo; chi applaude l'avversario è un alieno, perché l'avversario è in quanto tale è un nemico da distruggere.

C'è nel calcio, in sostanza, una componente intrinseca di disonestà: lo vedo continuamente quando i calciatori protestano contro l'arbitro perché sono stati sanzionati falli evidentissimi da loro commessi; quando tentano di ingannare i guardalinee, pur sapendo benissimo di essere stati gli ultimi a toccare il pallone; quando esultano per rigori concessi che sanno benissimo non esserci.

Il secondo, più generale, è che c'è tutto l'interesse, da parte della classe dirigente, a che di calcio si parli, e il più possibile; e che si sfoghino allo stadio tensioni che, alternativamente, potrebbero essere sfogate altrove.

Tre semplici regole per ripartire potrebbero essere:

- una di natura amministrativa, tale per cui ci si possa iscrivere al campionato solo in presenza di determinati requisiti societari e di bilancio: a Roma i tifosi sono diventati un fattore di pressione affinché le società della capitale non fallissero, nemmeno nello Zimbabwe si è arrivati a tanto: sei tecnicamente fallito? Fallisci, poi, se del caso, riparti;

- una di natura economica: tetto agli stipendi, come dice giustamente Della Valle ci sta che tutto l'ambiente potrebbe essere visto con maggiore distacco se smettessero di circolare certe cifre: siamo arrivati al paradosso di parlare di "scelte di cuore" di fronte ad un calciatore che s'intasca 9 milioni di euro all'anno per 4 anni, una cosa pazzesca;

- una di natura tecnica, per cui si provveda a sanzionare in maniera esemplare qualsiasi atteggiamento contrario alle regole della lealtà e della correttezza sportiva (es: 10 giornate di squalifica a chi insulta l'arbitro, simula un fallo, compie gesti violenti).
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Messaggio da Mp1 »

Ottima analisi, però la politica questo non lo permetterà mai.
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
Pitone ha scritto:Non serve schifare, basta evitare.
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Messaggio da Roberto74 »

Italian flop, allarme di Galliani: "I nostri club in caduta libera"

E l'Equipe parla di "disfatta dell'impero italiano"

MILANO - Adriano Galliani, allora avevano ragione gli inglesi: eravamo dei leoni e siamo diventati gattini senza denti?

«Sono tre anni che lancio allarmi sullo stato del calcio italiano. Adesso rischiamo di raccogliere i cocci».

Cosa c’è alla base dell’eliminazione in Champions League di tutte le squadre italiane?

«La principale ragione di questa crisi è economica. Il nostro più grande problema è la coabitazione e la mancanza di stadi di proprietà. Sa cosa fanno i più grandi sponsor internazionali quando vengono a sapere che San Siro cambia colori ogni tre giorni? Scappano. E’ svantaggioso montare e smontare di continuo cartelloni pubblicitari».

Gli inglesi in 15 anni hanno speso tre miliardi per rinnovare gli impianti.

«E noi neanche un euro. Il guaio è che oltre agli inglesi e agli spagnoli rischiamo di essere superati anche dai tedeschi che grazie ai Mondiali hanno rimodernato tutti i loro stadi».

L’Italia è ancora terza nel ranking europeo.

«E sarà dura di questo passo mantenere il coefficiente alto. La Bundesliga ha fatto il record di fatturato (930 milioni di euro ndr), dieci anni fa eravamo noi i leader, adesso siamo in caduta libera. Perché nessuno si chiede come mai i portoghesi, gli olandesi e realtà come la Stella Rossa non vincono più niente?».

Ce lo spieghi lei.

«Perché adesso le classifiche sportive coincidono con le classifiche dei fatturati. Esiste un campionato nuovo che si chiama Money League».

Rimedi?

«Pochi. Se non cambiano le leggi rischiamo di fare la fine di altri settori del nostro paese».

Forse abbiamo peccato di presunzione. Pensare di poter vincere scudetto e Champions League alla luce di ciò che è successo sembra un’utopia.

«Il Milan ha sempre messo la Coppa Campioni al primo posto dei propri obiettivi lasciando stare il campionato. Con questa filosofia dall’1989 al 2007 abbiamo fatto otto finali di Champions League».

Ha apprezzato le parole di Ferguson alla vigilia di Manchester-Inter?

«Certamente. Ci sono due dati che ci riempiono d’orgoglio. I Red Devils hanno perso con il Milan la semifinale del 2007 a San Siro, da quel giorno in poi ci sono state ben 21 gare in Champions senza una sconfitta. Inoltre l’ultima volta che il Manchester ha perso all’Old Trafford è stata in occasione dell’ottavo di finale nel 2005 sempre contro di noi, quando vincemmo uno a zero grazie ad un gol di Crespo. Questo vorrà pur dire qualcosa, ed ecco spiegato il perché Ferguson ci ha definito la squadra europea più forte dei tempi moderni».

Che impressione le ha fatto il Manchester?

«E’ una corazzata impressionante, soprattutto in attacco. L’ultimo acquisto fatto, Berbatov è costato 40 milioni di euro. I club italiani non possono permettersi certi investimenti».

Blatter è preoccupato per l’altissima concentrazione di talenti nella Premier League.

«I grandi campioni vanno dove ci sono più risorse economiche e non sarà certo il presidente della Fifa a fermarli. E’ la legge del mercato. Ricordo che nel 1990 quando il Barcellona ci chiese Van Basten il Milan fatturava molto più degli spagnoli, adesso non sarebbe più possibile e quindi se si riproponesse questa situazione perderemmo il giocatore».

Qual è la sua più grande paura?

«Se gli azionisti di maggioranza dei club italiani un giorno decidessero di non mettere più soldi e dovessimo andare avanti con le nostre risorse, chiuderemmo bottega».

Spiegate a Galliani, per favore, tre cose:

1. Se i quattrini non ci sono, prima di chiederne altri occorre chiedersi se quelli attuali siano impiegati al meglio: e se, visto che Berbatov è così forte, non fosse stato il caso di cedere un giocatore a 110 milioni per comprare tre Berbatov;

2. Il calcio italiano, con i soli talenti fatti in casa, negli ultimi 40 anni ha vinto due titoli Mondiali; disputato 2 finali e 2 semifinali ai Mondiali; vinto un Campionato europeo; disputato una finale e due semifinali ai Campionati europei. Questo per dire che, tendenzialmente, la scuola è buona e che fornisce continuamente materiale su cui poter lavorare. Tocca agli amministratori, poi, saper valorizzare quel materiale grezzo;

3. Il grande Milan cui fa sempre riferimento ebbe a fabbricare in economia giocatori come Baresi, Maldini, Galli, Costacurta, Evani ed Albertini; produsse altri ottimi giocatori come Battistini, Porrini, Pessotto, Toldo, Oddo, Stroppa; acquistò, giovanissimi e quindi prima che costassero molto di più, Tassotti e, più tardi, Simone.

Poi, che i soldi consentano di commettere molti errori senza che qualcuno se ne accorga, è indubbio. Ma è altrettanto indubbio che non siano i soldi l'unica soluzione possibile, se no la Champions abiterebbe in Via Durini da almeno un decennio.
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