wiper ha scritto: Attualmente no, ma il più forte di tutti è stato Bierhoff
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Re: Liga 2011/2012
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Liga 2011/2012
Forte, ma Kenneth Anderson era meglio.wiper ha scritto:Attualmente no, ma il più forte di tutti è stato Bierhoff
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Liga 2011/2012
Non sottovaluterei Darko Kovacevic. Ricordo uno scontro aereo in cui rubò palla a Peruzzi: saltò quasi da fermo più in alto delle sue braccia
Quando c'era Lele i treni arrivavano in orario
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Re: Liga 2011/2012
Mi sarebbe piaciuto vederlo in un duello aereo con Portanova.parca85 ha scritto:Non sottovaluterei Darko Kovacevic. Ricordo uno scontro aereo in cui rubò palla a Peruzzi: saltò quasi da fermo più in alto delle sue braccia
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Liga 2011/2012
non credo, bierhoff era micidiale, segnava da ogni posizione ed in qualsiasi situazione!!Nickognito ha scritto:Forte, ma Kenneth Anderson era meglio.wiper ha scritto:Attualmente no, ma il più forte di tutti è stato Bierhoff
ricordo un suo gol di testa da fuori area
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Re: Liga 2011/2012
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giovedì, ottobre 27, 2011
Il miglior Real Madrid.
Con i primi 45 minuti di Málaga-Real Madrid, sabato scorso, pensavamo di aver visto il miglior calcio prodotto finora nella Liga 2011-2012. Bene, appena tre giorni e i primi 20 minuti del Real Madrid contro il Villarreal, più concentrati più intensi più vertiginosi, fanno impallidire anche quel ricordo. I merengues superano loro stessi in un periodo di rara ispirazione, partito dalla goleada al Betis e passato per la vittoria in scioltezza sul Lione in Champions League.
L’aspetto più positivo, al di là dello spettacolo, è la varietà di registri mostrata dai merengues, nettamente più maturi e completi dell’anno scorso. Contropiedi ultraveloci alternati a fraseggi elaborati a difesa schierata. Sia che l’avversario tenti il pressing alto (Betis, Málaga) sia che invece rimanga appollaiato tutto nella propria metacampo (un Lione esageratamente conservatore), quelli vestiti di bianco trovano sempre una linea di passaggio in più.
Molto merito, per quanto suoni strano a chi continuerà eternamente a inserirlo nel girone dei “difensivisti” o dei “grandi comunicatori” (il modo più elegante per dire che non sa allenare) spetta a Mourinho. L’assetto dal Madrid è assai cambiato rispetto alla scorsa stagione: lì era Marcelo ad avviare spesso l’azione portando palla nella metacampo avversaria, per poi dialogare con Cristiano Ronaldo o Xabi Alonso (questo il circuito principale); ora invece il brasiliano è stato escluso dalla sequenza iniziale di passaggi, e per quanto l’esteta rimpianga le sue zingarate palla al piede, c’è da dire che il Real Madrid ha guadagnato un giocatore, se non due, in più in mezzo al campo.
Marcelo e l’altro terzino (ora Arbeloa, con Ramos centrale) partono altissimi, e i primi passaggi vengono gestiti dai due difensori centrali più Xabi Alonso, che retrocede per avviare la manovra. Quella “difesa alla La Volpe” che Guardiola già cercò senza successo di trapiantare nel Barça, e che qui funziona perché a differenza di Busquets Xabi Alonso da “falso difensore” vede il primo passaggio e apre verso le fasce con lanci di 40 metri, ma superata questa fase poi si aggiunge al centrocampo incidendo come suo costume. Col basco così ispirato, è come se il Real Madrid giocasse in 12.
La posizione di partenza più bassa di Xabi Alonso ha poi chiamato leggermente indietro i trequartisti: sia Özil (partendo al centro o a destra, sempre più centrocampista rispetto alle sue prime uscite madridiste) che Kaká si devono abbassare per ricevere dalla linea dei tre che inizia l’azione, liberi di accentrarsi grazie anche ai movimenti citati di Marcelo e Arbeloa, che mantengono costante il riferimento in ampiezza.
Kaká sempre più importante, nella gestione più matura del gioco di questo Madrid anche lui fa la sua parte. Parlando dei merengues l’anno scorso avevamo rilevato un difetto nella sua indole talvolta eccessivamente verticale: cioè la propensione ad attaccare subito lo spazio avanti, con e senza palla come nella ricerca immediata del passaggio filtrante, anche quando non ci sono le condizioni ideali e magari se rischi la giocata perdi palla e ti trovi la squadra spezzata in due in transizione difensiva.
Ecco, Kakà assieme al miglior Özil rappresenta quel passaggio in più che permette alla squadra di schierarsi meglio quando serve, senza perdere la capacità di ribaltare il gioco con una velocità che forse non ha eguali in Europa. Velocità che Kaká ha perso sul piano individuale, ma il fatto che ci si debba scordare del giocatore dei tempi del Milan non ne cancella l’importanza: contro difese schierate, la capacità di palleggio del brasiliano e l’intelligenza nel cercarsi lo spazio, favorendo combinazioni più elaborate, rimane un’arma preziosa.
Col nuovo assetto, un Cristiano Ronaldo più stabilmente accentrato, anche in partenza: anzi, quando di punta gioca Benzema, con la sua storica tendenza a svariare e a svuotare l’area, è Cristiano a rimanere più avanzato e muoversi fra i centrali avversari.
Altro beneficiato da questa mini-rivoluzione tattica è l’ormai ex socio di Xabi Alonso: nelle prime uscite aveva sorpreso favorevolmente l’adattamento di Coentrão, che proprio in virtù della sua ignoranza del ruolo di mediano, con i suoi movimenti in sovrapposizione, aggiungeva ritmo e imprevedibilità ai movimenti offensivi madridisti. Infortunato Coentrão, Khedira sta brillando ugualmente nelle ultime partite: un Khedira diverso però, più simile a quello dell’ultimo mondiale che a quello della scorsa stagione per la maggior propensione a inserirsi in appoggio all’attacco. Partendo davanti alla linea dei tre che iniziano l’azione, Khedira può arrivare, scambiandosi con Kaká, fino ai limiti dell’area avversaria, oppure tagliando verso l’esterno portare via l’uomo a Di María e aprirgli lo spazio per le sue devastanti diagonali palla al piede (vedi la partita di Málaga in particolare). Niente a che vedere coi movimenti del duo Xabi Alonso/Khedira dell’anno scorso.
Insomma, è un Real Madrid che manda in frantumi la teorica rigidità del 4-2-3-1 di partenza, si dispone su molte più linee per aumentare la scelta di chi porta palla e avvolgere l’avversario. Il pressing feroce delle ultime partite (e anche la fisicità di Sergio Ramos e Pepe nell’alzare la linea difensiva) richiama l’attenzione, ma in realtà il Real Madrid l’uomo in più nella zona della palla ce l’ha già prima di perderla.
giovedì, ottobre 27, 2011
Il miglior Real Madrid.
Con i primi 45 minuti di Málaga-Real Madrid, sabato scorso, pensavamo di aver visto il miglior calcio prodotto finora nella Liga 2011-2012. Bene, appena tre giorni e i primi 20 minuti del Real Madrid contro il Villarreal, più concentrati più intensi più vertiginosi, fanno impallidire anche quel ricordo. I merengues superano loro stessi in un periodo di rara ispirazione, partito dalla goleada al Betis e passato per la vittoria in scioltezza sul Lione in Champions League.
L’aspetto più positivo, al di là dello spettacolo, è la varietà di registri mostrata dai merengues, nettamente più maturi e completi dell’anno scorso. Contropiedi ultraveloci alternati a fraseggi elaborati a difesa schierata. Sia che l’avversario tenti il pressing alto (Betis, Málaga) sia che invece rimanga appollaiato tutto nella propria metacampo (un Lione esageratamente conservatore), quelli vestiti di bianco trovano sempre una linea di passaggio in più.
Molto merito, per quanto suoni strano a chi continuerà eternamente a inserirlo nel girone dei “difensivisti” o dei “grandi comunicatori” (il modo più elegante per dire che non sa allenare) spetta a Mourinho. L’assetto dal Madrid è assai cambiato rispetto alla scorsa stagione: lì era Marcelo ad avviare spesso l’azione portando palla nella metacampo avversaria, per poi dialogare con Cristiano Ronaldo o Xabi Alonso (questo il circuito principale); ora invece il brasiliano è stato escluso dalla sequenza iniziale di passaggi, e per quanto l’esteta rimpianga le sue zingarate palla al piede, c’è da dire che il Real Madrid ha guadagnato un giocatore, se non due, in più in mezzo al campo.
Marcelo e l’altro terzino (ora Arbeloa, con Ramos centrale) partono altissimi, e i primi passaggi vengono gestiti dai due difensori centrali più Xabi Alonso, che retrocede per avviare la manovra. Quella “difesa alla La Volpe” che Guardiola già cercò senza successo di trapiantare nel Barça, e che qui funziona perché a differenza di Busquets Xabi Alonso da “falso difensore” vede il primo passaggio e apre verso le fasce con lanci di 40 metri, ma superata questa fase poi si aggiunge al centrocampo incidendo come suo costume. Col basco così ispirato, è come se il Real Madrid giocasse in 12.
La posizione di partenza più bassa di Xabi Alonso ha poi chiamato leggermente indietro i trequartisti: sia Özil (partendo al centro o a destra, sempre più centrocampista rispetto alle sue prime uscite madridiste) che Kaká si devono abbassare per ricevere dalla linea dei tre che inizia l’azione, liberi di accentrarsi grazie anche ai movimenti citati di Marcelo e Arbeloa, che mantengono costante il riferimento in ampiezza.
Kaká sempre più importante, nella gestione più matura del gioco di questo Madrid anche lui fa la sua parte. Parlando dei merengues l’anno scorso avevamo rilevato un difetto nella sua indole talvolta eccessivamente verticale: cioè la propensione ad attaccare subito lo spazio avanti, con e senza palla come nella ricerca immediata del passaggio filtrante, anche quando non ci sono le condizioni ideali e magari se rischi la giocata perdi palla e ti trovi la squadra spezzata in due in transizione difensiva.
Ecco, Kakà assieme al miglior Özil rappresenta quel passaggio in più che permette alla squadra di schierarsi meglio quando serve, senza perdere la capacità di ribaltare il gioco con una velocità che forse non ha eguali in Europa. Velocità che Kaká ha perso sul piano individuale, ma il fatto che ci si debba scordare del giocatore dei tempi del Milan non ne cancella l’importanza: contro difese schierate, la capacità di palleggio del brasiliano e l’intelligenza nel cercarsi lo spazio, favorendo combinazioni più elaborate, rimane un’arma preziosa.
Col nuovo assetto, un Cristiano Ronaldo più stabilmente accentrato, anche in partenza: anzi, quando di punta gioca Benzema, con la sua storica tendenza a svariare e a svuotare l’area, è Cristiano a rimanere più avanzato e muoversi fra i centrali avversari.
Altro beneficiato da questa mini-rivoluzione tattica è l’ormai ex socio di Xabi Alonso: nelle prime uscite aveva sorpreso favorevolmente l’adattamento di Coentrão, che proprio in virtù della sua ignoranza del ruolo di mediano, con i suoi movimenti in sovrapposizione, aggiungeva ritmo e imprevedibilità ai movimenti offensivi madridisti. Infortunato Coentrão, Khedira sta brillando ugualmente nelle ultime partite: un Khedira diverso però, più simile a quello dell’ultimo mondiale che a quello della scorsa stagione per la maggior propensione a inserirsi in appoggio all’attacco. Partendo davanti alla linea dei tre che iniziano l’azione, Khedira può arrivare, scambiandosi con Kaká, fino ai limiti dell’area avversaria, oppure tagliando verso l’esterno portare via l’uomo a Di María e aprirgli lo spazio per le sue devastanti diagonali palla al piede (vedi la partita di Málaga in particolare). Niente a che vedere coi movimenti del duo Xabi Alonso/Khedira dell’anno scorso.
Insomma, è un Real Madrid che manda in frantumi la teorica rigidità del 4-2-3-1 di partenza, si dispone su molte più linee per aumentare la scelta di chi porta palla e avvolgere l’avversario. Il pressing feroce delle ultime partite (e anche la fisicità di Sergio Ramos e Pepe nell’alzare la linea difensiva) richiama l’attenzione, ma in realtà il Real Madrid l’uomo in più nella zona della palla ce l’ha già prima di perderla.
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Re: Liga 2011/2012
Anche se non è più il giocatore di qualche anno fa il recupero di Kakà è davvero tanta roba.
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Re: Liga 2011/2012
Già, non è più irritante.
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Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Liga 2011/2012
Le rinascite di Kaka e Benzema. Di chi sarà mai il merito?
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Re: Liga 2011/2012
Di Kaka , forse , che è sempre stato un gran giocatore di suo.
Deliri a parte.
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Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Liga 2011/2012
ahahahahahaparca85 ha scritto:Le rinascite di Kaka e Benzema. Di chi sarà mai il merito?
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"
Re: Liga 2011/2012
Kaka è stato l'ombra di stesso negli ultimi 3 anni.
Benzema sembrava un coniglietto impaurito nel primo anno e mezzo a Madrid.
Sarà merito di Guardiola, ovvio.
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Re: Liga 2011/2012
Se la ricorda la manita Jose, oh se se la ricorda.
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Re: Liga 2011/2012
Mou e sempre ottimo nella gestione dei giocatori, con benzema e stato straordinario, bene anche con kaka, che peraltro non poteva continuare a giocare cosi male, e bene, fin qui, a gestire una rosa cosi ampia. Il problema per me e stato il mercato. La difesa e troppo debole, non ha riserve. Il Real Madrid e stato costrutito per battere chiunque dominando nel gioco, e al momento e favorito contro chiunque tranne una. Il problema e che quell una se la ritrova ovunque, e l anno scorso mou decise di giocarla difensivamente, spostando pepe a centrocampo. Quest anno il Madrid non ha un centrocampista difensivo paragonabile a pepe messo a centrocampo, e ha solo due difensori e mezzo, pepe compreso, di grande livello. Quindi una tattica come quella di un anno scorso non ha gli uomini giusti, nemmeno quest anno, contro i rivali. e non ha nemmeno un centrocampo rinforzato come qualita. La squadra e ottima, ma non e adatta a giocare contro il barcellona e nulla e stato fatto nel mercato per rimediare al problema. Questo penso sia il principale limite di mou fin qui.
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Re: Liga 2011/2012
si potrebbe ribattere: e della loro precedente morte, di chi sarà stata la colpa?parca85 ha scritto:Le rinascite di Kaka e Benzema. Di chi sarà mai il merito?
Re: Liga 2011/2012
Kaka faceva letteralmente pietà già nell'ultimo anno in rossonero. Da tanti anni non lo si vedeva a questi livelli.dsdifr ha scritto:si potrebbe ribattere: e della loro precedente morte, di chi sarà stata la colpa?parca85 ha scritto:Le rinascite di Kaka e Benzema. Di chi sarà mai il merito?
Benzema ce lo ricordiamo tutti il primo anno al Real? E lì c'era il buon Pellegrini eh...
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Re: Liga 2011/2012
si, ma mettiamo pure uno come huguain che se non gioca non fa storie. La gestione della squadra e ottima. Il problema e che l unico che fa la differenza e cristiano, e ce ne sono poi tantissimi ottimi ma non sempre decisivi, e quasi tutti in fase offensiva. Huigauin benzema kaka di maria ozil sahin.. Un tipo di distribuzione di talento non del tutto dissimile a quella della nazionale argentina, di cui conosciamo i risultati. Una squadra che o avesse questi talenti distribuiti in zone diverse del campo, o avesse, che so, 6 o 7 ottimi giocatori offensivi, ma due campionissimi, piu cristiano, le cose cambierebbero. ¨¨questo deriva da qualche errore di mercato, cioe dall aver pagato un campionissimo che non lo era piu, e aver preso per il resto troppi giocatori negli stessi ruoli. Insomma, se dai al barcellona alonso , benzema e ozil e in cambio prendi solo xavi, il madrid ci guadagna, il barcellona ci perde. Mentre magari l atalanta preferisce avere quei tre, rispetto al solo xavi
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Re: Liga 2011/2012
Visto che Kaka si è trasformato dopo aver sollevato il Pallone d'Oro circa, sarei curioso di sapere da Disfrì la risposta alla sua pseudo domanda retorica.dsdifr ha scritto:si potrebbe ribattere: e della loro precedente morte, di chi sarà stata la colpa?parca85 ha scritto:Le rinascite di Kaka e Benzema. Di chi sarà mai il merito?
A meno che seriamente non pensasse che il rendimento "non brillante" di Kaka nelle ultime 4 annate sia colpa di Josè Mourinho.
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Re: Liga 2011/2012
Sono curioso anche io, disfrì.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Liga 2011/2012
no, non lo penso seriamente.MattVince ha scritto:Visto che Kaka si è trasformato dopo aver sollevato il Pallone d'Oro circa, sarei curioso di sapere da Disfrì la risposta alla sua pseudo domanda retorica.dsdifr ha scritto:si potrebbe ribattere: e della loro precedente morte, di chi sarà stata la colpa?parca85 ha scritto:Le rinascite di Kaka e Benzema. Di chi sarà mai il merito?
A meno che seriamente non pensasse che il rendimento "non brillante" di Kaka nelle ultime 4 annate sia colpa di Josè Mourinho.
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Re: Liga 2011/2012
Siamo tutti un po' più sollevati, disfrì ( )
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
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Re: Liga 2011/2012
Kenneth Anderson era il numero uno in assoluto sui rilanci del portiere, gli avversari neanche lo marcavano più tanto non la prendevano, ma andavano sui suoi compagni per cercare di anticiparli sulle "spizzate" dello svedesewiper ha scritto:non credo, bierhoff era micidiale, segnava da ogni posizione ed in qualsiasi situazione!!Nickognito ha scritto:Forte, ma Kenneth Anderson era meglio.wiper ha scritto:Attualmente no, ma il più forte di tutti è stato Bierhoff
ricordo un suo gol di testa da fuori area
ma ho paura a parlarne perchè ora arriva Nasty e dice che facevano lo stesso su Kovacevic, che gli era decisamente inferiore di testa, però
Re: Liga 2011/2012
questo probabilmente si, però bierhoff la usava meglio la testabalbysauro ha scritto:Kenneth Anderson era il numero uno in assoluto sui rilanci del portiere, gli avversari neanche lo marcavano più tanto non la prendevano, ma andavano sui suoi compagni per cercare di anticiparli sulle "spizzate" dello svedese
ma ho paura a parlarne perchè ora arriva Nasty e dice che facevano lo stesso su Kovacevic, che gli era decisamente inferiore di testa, però
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Re: Liga 2011/2012
Kenneth Anderson non ha mai avuto la tutela degli arbitri perchè non ha giocato in squadre top. Lo picchiavano ferocemente, dall'inizio alla fine, perchè di testa era SEMPRE sua. Balbvy sfonda una porta aperta, sappiamo entrambi che sui rilanci del portiere lo svedese è stato il numero uno ( tra quelli che ho visto eh). D'altra parte questo era stato campione di salto in alto junior di una nazione che ai tempi era leader nel salto in alto, ed era anche 193 cm eh!wiper ha scritto:questo probabilmente si, però bierhoff la usava meglio la testabalbysauro ha scritto:Kenneth Anderson era il numero uno in assoluto sui rilanci del portiere, gli avversari neanche lo marcavano più tanto non la prendevano, ma andavano sui suoi compagni per cercare di anticiparli sulle "spizzate" dello svedese
ma ho paura a parlarne perchè ora arriva Nasty e dice che facevano lo stesso su Kovacevic, che gli era decisamente inferiore di testa, però
Eppure, amico balby, visto giocare dal vivo Darko ( anche nella leggendaria Perugia - Juve di Collina) ho visto coi miei occhi per la prima volta un allenatore che obbliga i suoi a NON ANDARE a saltare sui rilanci del portiere, e c'era Calori in squadra col Perugia eh, 191 cm, ci poteva provare, ma NO: Darko Kovacevic andava lasciato poichèp troppo dominante di testa.
Pregasi balbvy di riguardare il gol di Darko contro l'Inter ( Peruzzi in porta) : fu anche la prima pagina della gazzetta e di tutti i quotidiani sportivi quel gol in elevazione mostruosa.
Pii vabbè, il numero uno di tutti ( considerando l'altezza) è stato Roberto Fabian Ayala, che era un topo e la prendeva di testa sopra alle braccia protese di qualunque portiere.
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Re: Liga 2011/2012
E Kalle Riedle?Nasty ha scritto:
Pii vabbè, il numero uno di tutti ( considerando l'altezza) è stato Roberto Fabian Ayala, che era un topo e la prendeva di testa sopra alle braccia protese di qualunque portiere.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
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Re: Liga 2011/2012
Questa non la sa neanche Buffa.Nasty ha scritto:D'altra parte questo era stato campione di salto in alto junior di una nazione che ai tempi era leader nel salto in alto, ed era anche 193 cm eh!
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Re: Liga 2011/2012
Pitone ha scritto:Riddick Migliaccio.
Re: Liga 2011/2012
dai nasty lì sbagliò l'uscita peruzziNasty ha scritto:Kenneth Anderson non ha mai avuto la tutela degli arbitri perchè non ha giocato in squadre top. Lo picchiavano ferocemente, dall'inizio alla fine, perchè di testa era SEMPRE sua. Balbvy sfonda una porta aperta, sappiamo entrambi che sui rilanci del portiere lo svedese è stato il numero uno ( tra quelli che ho visto eh). D'altra parte questo era stato campione di salto in alto junior di una nazione che ai tempi era leader nel salto in alto, ed era anche 193 cm eh!wiper ha scritto:questo probabilmente si, però bierhoff la usava meglio la testabalbysauro ha scritto:Kenneth Anderson era il numero uno in assoluto sui rilanci del portiere, gli avversari neanche lo marcavano più tanto non la prendevano, ma andavano sui suoi compagni per cercare di anticiparli sulle "spizzate" dello svedese
ma ho paura a parlarne perchè ora arriva Nasty e dice che facevano lo stesso su Kovacevic, che gli era decisamente inferiore di testa, però
Eppure, amico balby, visto giocare dal vivo Darko ( anche nella leggendaria Perugia - Juve di Collina) ho visto coi miei occhi per la prima volta un allenatore che obbliga i suoi a NON ANDARE a saltare sui rilanci del portiere, e c'era Calori in squadra col Perugia eh, 191 cm, ci poteva provare, ma NO: Darko Kovacevic andava lasciato poichèp troppo dominante di testa.
Pregasi balbvy di riguardare il gol di Darko contro l'Inter ( Peruzzi in porta) : fu anche la prima pagina della gazzetta e di tutti i quotidiani sportivi quel gol in elevazione mostruosa.
Pii vabbè, il numero uno di tutti ( considerando l'altezza) è stato Roberto Fabian Ayala, che era un topo e la prendeva di testa sopra alle braccia protese di qualunque portiere.
Re: Liga 2011/2012
parca85 ha scritto:Non sottovaluterei Darko Kovacevic. Ricordo uno scontro aereo in cui rubò palla a Peruzzi: saltò quasi da fermo più in alto delle sue braccia
Grande Nasty, sapevo ti saresti ricordato anche tu di quell'elevazione memorabile
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Re: Liga 2011/2012
No wiper, lì saltò parecchio il buon Darkowiper ha scritto: dai nasty lì sbagliò l'uscita peruzzi
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Re: Liga 2011/2012
convinto che se avesse scelto bene il tempo l'avrebbe presaparca85 ha scritto:No wiper, lì saltò parecchio il buon Darkowiper ha scritto: dai nasty lì sbagliò l'uscita peruzzi
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Re: Liga 2011/2012
Lui pensava di prenderla, e il tempo lo scelse discretamente bene, però Darko ando' su terribilmente, ero in un covo di interisti, ed esultati ferocemente. No dai, non ferocemente perchè comunque prese gol Peruzzi, e ogni volta che prendeva gol il cinghialone io stavo male, e poi c'erano anche juventini, càzzo dico.
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Re: Liga 2011/2012
Che spasso.
Nasty, ma esultasti più o meno di quella volta che ti bruciasti le ginocchia con la tappezzeria? Era la stessa volta che eri a casa di una qualche zia del tuo amico e tirasti delle cose dal balcone? Doveva aver segnato Dino Baggio.
Pagherei per avere i video di queste esultanze e di quella di Pocaluce nel derby, quando annullarono - credo - a Del Vecchio un gol del 4 a 3 in rimonta, e il fratello lo richiamò con compassione alla fine del corridoio.
Nasty, ma esultasti più o meno di quella volta che ti bruciasti le ginocchia con la tappezzeria? Era la stessa volta che eri a casa di una qualche zia del tuo amico e tirasti delle cose dal balcone? Doveva aver segnato Dino Baggio.
Pagherei per avere i video di queste esultanze e di quella di Pocaluce nel derby, quando annullarono - credo - a Del Vecchio un gol del 4 a 3 in rimonta, e il fratello lo richiamò con compassione alla fine del corridoio.
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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Re: Liga 2011/2012
Dunque, non è ovviamente paragonabile. Forse la classifica all time di mie esultanze calcistiche è:floyd10 ha scritto:Che spasso.
Nasty, ma esultasti più o meno di quella volta che ti bruciasti le ginocchia con la tappezzeria? Era la stessa volta che eri a casa di una qualche zia del tuo amico e tirasti delle cose dal balcone? Doveva aver segnato Paulo Sousa.
Pagherei per avere i video di queste esultanze e di quella di Pocaluce nel derby, quando annullarono - credo - a Del Vecchio un gol del 4 a 3 in rimonta, e il fratello lo richiamò con compassione alla fine del corridoio.
4° posto gol di Grosso contro la Germania, mentre tutti lo insultavano e alcune ragazze neanche lo conoscevano io lo stavo magnificando da un paio d'ore.
3° posto gol di Dino con annessa scivolata sulla moquette e annesso copioso sangunamento delle ginocchia contro la Spagna ad USA 94
2° posto gol di Dino contro la Norvegia ad USA 94, ricordo tuttora a memoria le parole di Pizzul, dal momento del cambio prima del calcio di punizione :" Entra Massaro, più volte al Milan lo hanno chimato provvidenza" è l'incipit. Eravamo sul terrazzo di casa di mio cugino, c'erano anche i genitori, eravamo minorenni. Quando vidi il gol di Dino in mezzo a quei giganti vichinghi presi la prima cosa che mi passo per mano e la lancia dal terrazzo: era lo stendino, con panni stesi.
1° posto gol di Del Perio su respinta di Pagliuca su calcio di rigore per fallo di Fresi, Rigore ribattuto poi Del Piero la butta dentro. Eravamo al bowling, io e mio cugino e non so chi altro, a Perugia. C'erano circa 300 persone davanti al maxischermo. Segna Del Piero esultanza globale dei tifosi bianconeri. Tutti in piedi, io fermo, seduto, ma presumo viola in volto. Mio cugino mi guarda strano e pensa :" oh oh..."
Al 3° o 4° replay del gol ( ormai erano tutti belli seduti e composti ) mi alzo in piedi ed inizio a gridare per un minuto abbondante, soprattutto insulti a Fresi, reo di essere scarso. Si creò il vuoto intorno a me. Sì, numero uno, sicruo.
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Re: Liga 2011/2012
io vorrei vivere una stagione calcistica guardando tutte le partite insieme a Pocaluce e Nasty.
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Re: Liga 2011/2012
se poi mi porti le arance a rebibbia, dove dovrò scontare un probabile omicidio preterintenzionale, si può fare!dsdifr ha scritto:io vorrei vivere una stagione calcistica guardando tutte le partite insieme a Pocaluce e Nasty.
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Re: Liga 2011/2012
lo sapevo che dovevo farmi i fatti mieiNasty ha scritto:Kenneth Anderson non ha mai avuto la tutela degli arbitri perchè non ha giocato in squadre top. Lo picchiavano ferocemente, dall'inizio alla fine, perchè di testa era SEMPRE sua. Balbvy sfonda una porta aperta, sappiamo entrambi che sui rilanci del portiere lo svedese è stato il numero uno ( tra quelli che ho visto eh). D'altra parte questo era stato campione di salto in alto junior di una nazione che ai tempi era leader nel salto in alto, ed era anche 193 cm eh!wiper ha scritto:questo probabilmente si, però bierhoff la usava meglio la testabalbysauro ha scritto:Kenneth Anderson era il numero uno in assoluto sui rilanci del portiere, gli avversari neanche lo marcavano più tanto non la prendevano, ma andavano sui suoi compagni per cercare di anticiparli sulle "spizzate" dello svedese
ma ho paura a parlarne perchè ora arriva Nasty e dice che facevano lo stesso su Kovacevic, che gli era decisamente inferiore di testa, però
Eppure, amico balby, visto giocare dal vivo Darko ( anche nella leggendaria Perugia - Juve di Collina) ho visto coi miei occhi per la prima volta un allenatore che obbliga i suoi a NON ANDARE a saltare sui rilanci del portiere, e c'era Calori in squadra col Perugia eh, 191 cm, ci poteva provare, ma NO: Darko Kovacevic andava lasciato poichèp troppo dominante di testa.
Pregasi balbvy di riguardare il gol di Darko contro l'Inter ( Peruzzi in porta) : fu anche la prima pagina della gazzetta e di tutti i quotidiani sportivi quel gol in elevazione mostruosa.
Pii vabbè, il numero uno di tutti ( considerando l'altezza) è stato Roberto Fabian Ayala, che era un topo e la prendeva di testa sopra alle braccia protese di qualunque portiere.
oh Alessà, risolto il problema dell'altezza di Migliaccio: si è professato, in diretta tv su sky, 1,80. Quindi al massimo è 1,77
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Re: Liga 2011/2012
Vedi che non è poco più di 170, te lo dicevo. Pazzini è appena più alto, e secondo me non è più scarso di lui di testa, anzi.
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Re: Liga 2011/2012
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHHAAH!!! EVVAI!
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