Ma quando Kobe Bryant fini' nei guai per una vicenda simile ne parlavano moltissimo nella stampa e tv sportiva americana (Sport Illustrated, ESPN). E ne parlavano anche i quotidiani non sportivi.captain ha scritto:Ma perchè appunto non è un argomento sportivo ed i tifosi non ne dovrebbero parlare.
Invece prendi la gazzetta e ci sono gli articoli indagatori, ascolti QSVS e c'è ospite una penalista, prendi un altro giornale e lo trovi sbattuto in prima pagina come il peggior serial killer. Ma chissenefrega!! Ci saranno indagini e vi sarà una sentenza, e allora dopo si potrà discuterne ed eventualmente condannarlo se risultasse colpevole, altrimenti si sta zitti e lo si guarda giocare a calcio come sempre fatto.
Piu' di recente, solo nella NFL, ricordo i casi di Ray Rice, che aveva dato un pugno alla moglie, di Adrian Peterson, che frustava i figli con un ramo, di Michael Vick, che faceva combattere ed uccideva cani... tutte beghe con la giustizia che fecero un enorme polverone sulla stampa sportiva, con dibattiti su quali dovessero essere le conseguenze sul piano sportivo e non solo giudiziario. Perche' in tutti i casi questi giocatori vennero squalificati dalla lega prima ancora di essere condannati dalla giustizia. Rice non ebbe conseguenze penali ma non gioco' mai piu'. (!)
Immagina... come se il presidente dell'UEFA o della FIGC dicessero: "Non sappiamo se Ronaldo sara' o no condannato per queste accuse di stupro, ma le prove ci sembrano credibili quindi non puo' giocare in Champions League o in Serie A per due anni". Fantascienza, ovviamente, ma solo per spiegare che non e' vero che sia normale che questi non sono argomenti sportivi, non c'e' un muro cosi' impenetrabile tra la vita privata degli sportivi e la loro attivita'. Tanto meno in un tempo in cui l'immagine conta quasi come i risultati.