Storie di calcio e non...

Ora manca solo il ritorno di PippoePotito!
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koufax75
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da koufax75 »

L'altro grande disegnatore era Paolo Samarelli.

I gol di Rossi a cura di Carmelo Silva

Il gol di Tardelli a cura di Carmelo Silva.

Quale preferite?
Leo Durocher: You don't save a pitcher for tomorrow. Tomorrow it may rain.
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Alga
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Alga »

koufax75 ha scritto:Inserisco qui una mia piccola storia personale sul calcio. Da bambino, tra le mie letture preferite c'erano i manuali. Ne avevo diversi. I più belli erano quelli sportivi, tra cui spiccavano questi due scritti da Vezio Melegari.

Immagine
Ce l'ho!

Bellissimo, i disegni di Silva strepitosi!
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koufax75
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da koufax75 »

Poi con Youtube, ho potuto vedere molti di quei gol che avevo solo immaginato grazie ai disegni di Silva. Oggi poi ho finalmente visto il gol di George Mutch.
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Monheim
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Non l'ho mai apprezzato particolarmente.
Anzi, da grande appassionato del Barcellona di Guardiola, non lo ritenevo all'altezza di quel Dream Team.
Poi con il passare del tempo ho capito che era il tipo di portiere che serviva a Pep e al Barça per attuare quel tipo di gioco. Infatti, quello che tanti hanno chiamato "tiki-taka" richiedeva un portiere che fosse bravo nelle uscite e molto bravo con i piedi.
E Victor Valdes aveva le due abilità richieste, tanto che Demetrio Albertini parlando del Barcellona disse che "Con i piedi che ha, in Italia il portiere Victor Valdes potrebbe fare la mezza punta".
Tra i pali non era un mostro eppure Guardiola su di lui non ha mai avuto mezzo dubbio: "E' un portiere che sa accendersi anche per due sole volte in 90 minuti, senza bisogno di essere bombardato di tiri".
Se Pep stravedeva per lui, lo stesso non si poteva dire della stampa spagnola e della stampa catalana, che non perdevano occasione per criticarlo. Ma ad ogni critica giungeva subito la difesa di un compagno di squadra.
Da Puyol a Iniesta, passando per Messi, Busquets e Xavi che lo definì “Un grandissimo portiere con un grandissimo carattere, non ho mai visto un calciatore criticato quanto lui”.
Sì, lo ammetto, tra i critici inizialmente c'ero anche io.
Ma nel tempo l'ho rivalutato.
E ho apprezzato tanto il suo modo di chiudere la carriera, annunciata via social prima di eliminare ogni suo account, come promesso in un'intervista del 2015:
“Quando la luce si spegnerà, un giorno accadrà, io starò con i miei bambini, insegnando a loro cosa può accadere quando si accende la luce."
Tanti auguri Victor Valdes


Immagine
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Burano »

"Un giorno stavamo vincendo 2-0 e feci entrare Baggio 10 minuti prima del fischio finale.

Mi disse: "Mister, ma non è meglio un difensore per coprirci!?"

Gli dissi: "Robbè, a me la vita me deve insegnà solo a morì. Fatte da quella palla e non farla vede più agli avversari."

Entrò in campo, si mise a disposizione e per 10 minuti la palla ce l'aveva sempre lui. Questo era Baggio. Un talento naturale, un campione universale, che pensava solo al bene della squadra. Quando hai un giocatore del genere in squadra, non servono difensori per amministrare il risultato. Basta mettere la palla chiusa a chiave in cassaforte. Palla a Baggio e buonanotte a tutti."

Carlo Mazzone


a me la vita me deve insegnà solo a morì. :D
Mi ricorda un tipo abbonato vicino al mio posto, fine anni 90, partita tirata, palla a Zidane come in cassaforte "bravo zizou fai salire bravo bravo"..3 o 4 volte questo elogio. Poi la palla arriva a Pippo Inzaghi che ovviamente la perde subito: " fai salireeeeee porco xxxxx!!!!!".
Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Burano ha scritto:"Un giorno stavamo vincendo 2-0 e feci entrare Baggio 10 minuti prima del fischio finale.

Mi disse: "Mister, ma non è meglio un difensore per coprirci!?"

Gli dissi: "Robbè, a me la vita me deve insegnà solo a morì. Fatte da quella palla e non farla vede più agli avversari."

Entrò in campo, si mise a disposizione e per 10 minuti la palla ce l'aveva sempre lui. Questo era Baggio. Un talento naturale, un campione universale, che pensava solo al bene della squadra. Quando hai un giocatore del genere in squadra, non servono difensori per amministrare il risultato. Basta mettere la palla chiusa a chiave in cassaforte. Palla a Baggio e buonanotte a tutti."

Carlo Mazzone


a me la vita me deve insegnà solo a morì. :D
Mi ricorda un tipo abbonato vicino al mio posto, fine anni 90, partita tirata, palla a Zidane come in cassaforte "bravo zizou fai salire bravo bravo"..3 o 4 volte questo elogio. Poi la palla arriva a Pippo Inzaghi che ovviamente la perde subito: " fai salireeeeee porco xxxxx!!!!!".
Idolo Carletto.


Proprio ieri sera guardavo sto video non senza essere pervaso da qualche brivido.

Son curioso di sapere come sarebbe stata la percezione di R. Baggio se quel maledetto Mondiale fosse stato vinto.

La colonna sonora Lux Aeterna di Clint Mansell, originariamente del bellissimo Requiem for a dream poi usata qui e là, fa sempre la sua porca figura.


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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da ThePiper »

A me pare comunque alta la percezione di Baggio. Poi col mondiale sarebbe stata ancora maggiore, ma parliamo di un giocatore molto in alto nelle varie classifiche che dai 27 in poi veniva spesso impiegato malvolentieri nelle squadre di club più forti.
Per me è un mondiale che gli ha dato comunque tanto pensa a cosa si direbbe di lui senza il gol con la Nigeria.

Come forza e periodo storico probabilmente il mondiale di Baggio era quello del 90, c'erano condizioni più adatte a lui, ma venne impiegato relativamente poco. Poi negli anni successivi i 10 nei 4-4-2 faticarono di più.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Alga »

I tifosi napoletani hanno molto apprezzato il gesto di Fares cha ha regalato un nuovo motorino ad un rider che era stato picchiato e derubato del mezzo mentre stava lavorando.

Non potendo rimanere insensibile al momento di grande difficolta' di un suo collega, ha deciso di ripetere quel nobile gesto regalando un altro motorino ad ibanez in modo che potra' finalmente riuscire a correre dietro a Lazzari.

Siamo certi che anche i tifosi romanisti apprezzeranno la grande solidarieta' del nostro giocatore.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

La vita spericolata di Bendtner: “Quella notte che tra alcol e Casinò persi 450 mila euro”

https://www.fanpage.it/sport/calcio/la- ... a-euro/p3/
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Posto che le statistiche di Bican, Pelé e probabilmente anche Romario non son proprio superattendibili, questa pare essere la situazione riguardo ai più grandi marcatori di tutti i tempi dopo il gol di CR7 di ieri sera col Napoli.


1) CR7 760 gol in 1038 incontri media 0,73
2) Josef Bican 759 in 495 1,53
3) Pelé 757 in 812 0,93
4) Romario 743 in 961 0,77
5) Messi 719 in 895 0,80


Fonte: profilo Instagram del promettente sito Cronache di spogliatoio


Ronaldo, senti in Repubblica Ceca: «Bican miglior marcatore di sempre»
https://www.cronachedispogliatoio.it/ro ... di-sempre/
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da dsdifr »

madonna che palle 'sto Ronaldo.
Si è sempre detto che Pelé ne ha fatti 1281 quindi ne ha fatti 1281. Ok?
:D


Giornalisti leccaculo.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

dsdifr ha scritto:madonna che palle 'sto Ronaldo.
Si è sempre detto che Pelé ne ha fatti 1281 quindi ne ha fatti 1281. Ok?
:D


Giornalisti leccaculo.
Zì, badrone. Ho sbagliato topic!


Ha vinto una Champions League segnando il gol decisivo in finale e sfiorato la vittoria del mondiale con la sua nazionale.
Ha conquistato in totale 22 trofei in carriera, oltre ad essere considerato da molti come uno degli olandesi più forti della sua generazione.
Ma c’è una cosa più di tutte che rimane e rimarrà impressa nelle menti di chi lo ha ammirato e continua a farlo: la “giocata alla Robben”.
“Qual è il segreto della mia giocata e perché nessuno riesce a contrastarla? Credo che muoversi al momento giusto faccia la differenza. Il tempo è la chiave. Mia moglie a volte mi dice che ne posso essere orgoglioso, perché la gente lo riconosce come un mio marchio di fabbrica.” E come dare torto a lady Robben...
Una giocata, passata alla storia come la “der Robben-move”, una giocata tutta sua.
Una giocata tanto bella quanto prevedibile, ma che nonostante ciò nessuno o quasi è riuscito mai a fermare. Uso il quasi perché se non ci sono stati difensori capaci di bloccarlo, a fermare l’ala olandese erano spesso i suoi “muscoli di seta”.
In molti si sono chiesti cosa sarebbe stato senza i ripetuti stop, senza questo grande tallone d’Achille che ha influito e non poco in quello che poteva essere il suo definitivo salto da grandissimo giocatore a campione leggendario.
Ha saltato negli anni quasi il 50% degli incontri totali, precludendogli purtroppo la possibilità di essere accostato a gente come Messi o Cristiano Ronaldo.
Ma anche se non è riuscito ad arrivare a competere con i più grandi per premi come il Pallone d'Oro, Arjen Robben rimarrà sempre quel giocatore fenomenale che da destra partiva palla al piede ad una velocità supersonica, per poi accentrarsi sul sinistro, dribblare il suo avversario, e metterla all'angolino.

Stessa giocata, stesso copione.

Tutti lo sapevano, nessuno lo prendeva.

#buoncompleannoArjen
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da tennisfan82 »

Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Grande Eric. :D


25 Gennaio 1995, Selhurst Park
Crystal Palace - Manchester United.

Ad inizio ripresa un fan del Crystal Palace, Matthews Simmons, si precipita giù di ben 11 file di poltroncine per andare a insultare Eric Cantona che stava rientrando negli spogliatoi dopo essere stato espulso:
“Vaffanculo, tornatene a casa tua, francese figlio di puttana!”.
Eric "non gradì" molto e ricambiò le offese con un calcio stile kung fu e altre "gentilezze" interrotte dall'arrivo dei compagni di squadra e alcuni membri dello staff tecnico dello United.
In seguito Il tifoso sarà condannato a 24 ore in carcere mentre Cantona sarà squalificato per 9 mesi e subirà una condanna a 120 ore di servizio civile.
Eppure da allora non un passo indietro, non un pentimento da parte di ErIc:

"Credo che sia un sogno di molte persone prendere a calci questo tipo di individui. L'ho fatto anche per i tifosi, quindi sono felice. E' come se li avessi liberati. E' stato uno dei momenti salienti della mia carriera, una grande emozione...
Ho avuto tanti bei momenti, ma quello che preferisco è il calcio che ho dato a quell'hooligan del Crystal Palace."
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Johnny Rex »

Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur Finkelstein
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

“Aveva un potere magico, differente da qualsiasi altro tecnico: davanti a lui, ti convincevi che avresti potuto sfidare il mondo. E che per lui l’avresti fatto. José ti entra dentro e non ti molla più.” [Javier Zanetti - Sportweek]

“Sono stufo, stufo, di dover andare in giro per il mondo a difendere José e a dire a tutti che è una persona magnifica, una delle migliori nel mondo del calcio. La vita non è corretta e nel calcio è lo stesso: a volte chi merita rispetto non lo ottiene. Jose è uno di questi: tutti i giocatori che ha avuto hanno lottato per lui e per lui erano disposti a morire”.” [Samuel Eto’o - BBC]

"Perché Mourinho piace a chi gioca per lui? Perché un conto è l'immagine che si può dare in tv e un conto è la conoscenza che deriva dal contatto quotidiano. Mourinho ti è vicino, ti difende, comunica.” [Luis Figo - gazzetta dello sport]

Ci sono due Mourinho, quello mediatico che è sotto gli occhi di tutti e il Josè padre di famiglia, amico e confidente che abbiamo avuto la fortuna di conoscere in pochi. E posso assicurarvi che quest'ultimo, il Mourinho "umano" è davvero speciale. [Gabriele Oriali - Avvenire]

“Mourinho è quello che più mi ha impressionato e ha avuto più influenza su di me. Mi ha impressionato per la sua etica del lavoro. Conosceva perfettamente gli avversari, sapeva i loro punti di forza e debolezza. Incredibile nella cura per i dettagli e con i giocatori è sempre stato molto chiaro.“ [Patrick Vieira - Times]

“Secondo me, José Mourinho è il “diavolo”. È un diavolo d’astuzia e di scaltrezza, un diavolo per il quale provo una fascinazione strepitosa. [...] Sono un grande appassionato di intelligenza, e l'intelligenza di José Mourinho è qualche cosa di soprannaturale, per me. È un tipo di intelligenza astuta, è un tipo di intelligenza anche cattiva: il modo in cui Mourinho solletica il mio "lato oscuro" è fantastico.” [Paolo Condò - Casa Inter]

Un allenatore che non ha mai avuto paura di dire la sua, nel bene e nel male.
Un allenatore per molti arrogante e presuntuoso, per altri idolo ed estremamente intelligente.
Un allenatore che divide, o lo odi o lo ami.

José Mourinho: sicuramente uno degli allenatori più vincenti e influenti della storia. “José ti entra dentro e non ti molla più”.

#BuoncompleannoMou
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Appena arrivato al Real ho perso 12 kg, ma uno degli sponsor della squadra era Nutella e ogni mese ce ne regalavano 5 kg.

La mangiavo dal vasetto, facevo schifo e sono ingrassato 14 kg.


Antonio Cassano
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Johnny Rex »

La Sigaretta spenta addosso a Carletto Mazzone, negli spogliatoi di Avellino, nei ruspanti anni 80'



Altro che Tanti auguri Victor Valdes e gli altri fortunelli delle notti europee, qui c'erano i Bastardi Senza gloria :P

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

"Il mio fisico non regge più. Avrei voluto continuare, ma non è possibile. Penso a una giocata e non riesco a realizzarla. Il mio tempo è scaduto. Ma diavolo se è stato bello!”.
Annuncerà così il suo addio al calcio giocato in un’intervista alla UEFA.
E già: Diavolo se è stato bello!
Dire “è stato uno dei più forti di sempre” spesso è un grande, grandissimo complimento.
Ma con lui no.
Con lui sarebbe riduttivo.
Perché no, non è stato solo uno dei più forti.
È stato un insieme di emozioni, un misto tra passione, esaltazione, sentimento, immedesimazione.
È stato quel giocatore a cui ispirarsi quando si giocava nel campetto sotto casa. Si provavano i doppi passi, le accelerazioni palla al piede, le sue esultanze...

È stato il Calcio in tutto il suo significato.

Riusciva a rendere semplici cose impossibili, faceva gol o giocate impensabili, ti spiazzava con le sue accelerazioni palla al piede e ti veniva spontaneo pensare: "no, non può essere umano questo qui!"

Per la prima volta ho creduto all'esistenza degli alieni.

Si percepiva un qualcosa di sovrannaturale in lui, soprattutto quando mostri sacri come Maldini, Nesta, Cannavaro, Thuram, Puyol o Stam provavano in tutti i modi ad arginarlo, quasi sempre senza successo.
Solo quei terribili e ripetuti infortuni lo riportavano tra i comuni mortali.
Il tallone d'Achille, o meglio, "il ginocchio di Ronaldo".
Quando ha smesso di fare il calciatore un brivido ha attraversato il mio corpo.
Non potevo credere che una parte della mia adolescenza potesse morire con il suo addio al calcio.
Ma poi ripensandoci bene, posso solo che essere felice.
Felice di aver vissuto la sua epoca.
Felice di averlo potuto ammirare.
Felice di poterlo raccontare.
Nel giorno di San Valentino di dieci anni fa lasciava il calcio colui che ha fatto innamorare e sognare ad occhi aperti un’intera generazione.
Lasciava uno “diverso”, uno speciale.

Dieci anni fa appendeva ufficialmente le scarpe al chiodo Ronaldo, il “Fenomeno”: l'extraterrestre che ha cambiato il calcio.

#r9
#romanzocalcistico

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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Il 18 febbraio 1995 Massimo Moratti acquista l'Inter rilevandola da Ernesto Pellegrini.
Giusto ricordarlo con la cosa probabilmente migliore fatta per il calcio italiano: l'acquisto di Ronaldo.
La leggenda racconta che quando comprò Ronaldo, sua moglie Milly commentò:
«Tutti questi soldi!? Avremmo potuto aiutare tanta gente che soffre».
E Moratti rispose «E chi soffre più di noi interisti?».
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

“La mia parata più bella è probabilmente su un colpo di testa di Bogarde, in un Juve-Ajax, semifinale del 1997. La più importante nella finale di Coppa Intercontinentale contro il River Plate, nel ’96. Servì a vincere quel trofeo a Tokyo. Quel giorno a fine partita io e Del Piero ci avvicinammo al palco per ricevere le coppe. Io come capitano e lui come miglior giocatore dovevamo alzare due coppe molto simili: ma sbagliammo a prenderle, ce le scambiammo, e i giapponesi cominciarono ad agitarsi, volevano che ce le passassimo di mano, ma noi non capivamo e la cosa andò avanti così per almeno 10 minuti in un clima che più surreale non avrebbe potuto essere.

L’Avvocato ogni tanto mi chiamava, sempre alle sette, sette e dieci: la prima volta risponde mia moglie e mi dice: ‘C’è uno che vuole prenderti in giro, dice che chiama da Casa Agnelli’, ho messo giù. Ma poi richiamano e rispondo io: dopo dieci minuti di attesa, venne davvero lui al telefono. Mi domandava sempre: ‘Quanto pesi?’ ed io spesso mentivo, anzi molto spesso. Una volta venne a vedere un allenamento con Gorbačëv e da dietro la porta mi chiese: ‘Quanti rigori pareresti a Platini?‘. Ed io: “Presidente, tre o quattro”. E lui mi fa: ‘Io penso nessuno’. Era innamorato di Platini, ma voleva bene anche a me”.

[Angelo Peruzzi]

Oggi compie 51 anni, Tanti Auguri Cinghialone!

#Peruzzi

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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Nasty »

Si ok, ma quanto pesava?

110?
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Alga »

Nasty ha scritto:Si ok, ma quanto pesava?

110?
Abbi pazienza, mo' je lo chiedo... :D
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

“Sono proprio quello che sapete, che scrivete, che pubblicizzate”

Ribelle, democratico, colto. Ognuno di questi aggettivi gli si addice come persona, difficile però trovarne di adeguati per il calciatore.

Alto quasi 2 metri, ma calzava un 38 scarso. Piedi piccoli ma fatati, interno di centrocampo di una intelligenza suprema. In quella che tutti, brasiliani compresi, descrivono come la nazionale Verdeoro più forte di sempre, siede al tavolo con Zico, Falcão e Cerezo con la fascia da capitano al braccio.

Il “Dottore”, come lo chiamavano per la sua laurea in medicina, era un democratico del calcio. Odiava i ritiri, gli allenamenti duri, adorava parlare di politica fino tarda notte, accompagnando il discorso con birra e sigarette. Pretendeva che i calciatori si pronunciassero sull’operato della dirigenza e dell’allenatore stesso. Era un rivoluzionario.

Al Corinthians da vita alla “Democrazia Corinthiana”, la squadra era autogestita, senza allenatore. Ogni decisione veniva votata democraticamente, con il voto del magazziniere che valeva come quello del presidente. Arrivarono a due scudetti così.

“Se in Brasile il prossimo presidente sarà votato dal popolo e non dalla dittatura, rifiuterò il trasferimento in Europa”.

Forse in quel momento la politica per lui contava di più del calcio, la sconfitta con l’Italia ai mondiali del 1982 ha pesato e non poco e la sua carriera era al tramonto. Così nel 1984 arrivò alla Fiorentina illudendo una città intera. Socrates sembrava in balia degli eventi. Si dimostrò troppo lento ed inadatto al calcio italiano. Cercò in ogni modo di smorzare i ritmi forsennati degli allenamenti, tentò di boicottare il ritiro in altura. Fu un clamoroso flop che nessuno si sarebbe mai aspettato.

Oltre il calcio e la politica, Socrates aveva un altro hobby: l’alcool. Mentre i primi due gli diedero fama e gloria, il terzo lo portò alla morte. Una gravissima cirrosi epatica dovuta all’alcolismo lo spense nel 2011, dopo che nel 2004 aveva rimesso gli scarpini a 50 anni per giocare una partita nella decima serie inglese.

Un personaggio su cui si potrebbero scrivere enciclopedie, ma io, come al solito, mi soffermo sul calciatore. Superbo piede destro del calcio di tutti i tempi.

Oggi avrebbe compiuto 67 anni, ovunque tu sia buon compleanno Dottore.


#Socrates

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Re: Storie di calcio e non...

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tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Morte Denis Bergamini: dopo 31 anni indagata l’ex fidanzata per concorso in omicidio
http://www.corriere.it/cronache/21_marz ... 7_amp.html
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Johnny Rex »

Monheim ha scritto:Morte Denis Bergamini: dopo 31 anni indagata l’ex fidanzata per concorso in omicidio
http://www.corriere.it/cronache/21_marz ... 7_amp.html
Vicenda sempre lugubre e poco chiara.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

In Argentina c'è una città che trasuda passione per il calcio e che dimostra una non comune concentrazione di talento.
Una città i cui figli hanno scritto pagine importanti della storia del calcio: Messi, Menotti, Bielsa, Di Maria e tanti altri con minor impatto.
Federico Buffa e Carlo Pizzigoni l'hanno definita a ragion veduta "una delle capitali del futbol mundial".
In questa "capitale", divisa tra l'amore per il Rosario Central e il Newell's Old Boys, c'è una leggenda che supera i limiti del tempo e in un certo senso del "tangibile": la leggenda di Tomas "El Trinche" Carlovich.
Un giocatore che, dopo qualche giovanile apparizione in Primera, ha trascorso la sua carriera nelle serie minori eppure talmente grande da diventare icona.
Non si hanno filmati delle sue partite, forse qualche spezzone ma nulla di particolare.
E come può un giocatore mai visto realmente infiammare gli animi di diverse generazioni di amanti del calcio (me compreso)?
È il potere della suggestione, frutto di racconti leggendari ma in un certo senso certificati dalla reputazione dei narratori, dalle parole di Maradona al suo arrivo a Rosario in avanti.
Alcuni esempi?

"Lo stile rosarino sempre è stato uno stile di "gambeta", di tanta tecnica, abilità, meno rapido e Carlovich rappresentava al meglio la genetica di quella città. Giocava e teneva la palla come Roman Riquelme"
(C. Menotti)
"Era un giocatore fantastico. Marcelo Bielsa mi raccontava che per anni, ogni sabato andava a vedere El Trinche"
(J. Valdano)
"Mi prendevo del tempo per andare da Buenos Aires a Rosario per vederlo. Giocava a centrocampo, all'apparenza lento, ma veloce di testa e che aveva una zurda magica. Si potrebbe pensare a un Fernando Redondo"
(J. Pekerman)

Sorge spontanea la domanda: perché allora non ha fatto il giocatore ad alti livelli?
Un po' perché l'Argentina viveva la fase resultadista e dei preparatori atletici.
Ma soprattutto perché, come dicono quelli che lo hanno vissuto, non gli interessava giocare in Primera.
Lo descrivono come un tipo particolare, non amava gli allenamenti e ogni tanto scompariva per andare a pescare.
A lui bastava andare in campo la domenica per potersi divertire, non importava dove:

"Per me il potrero, la calle o lo stadio da 30mila persone erano uguali. Io giocavo allo stesso modo".

E giocava in un modo talmente sublime da rendere possibile l'impossibile.
Come nella famosa amichevole tra la Seleccion argentina che doveva andare ai mondiali del 1974 e una selezione rosarina composta "salomonicamente" da 5 giocatori del Central e 5 del Newell's, più un altro.
L'altro era El Trinche.
Alla fine del primo tempo, sul 3-0 per la selezione rosarina, l'allenatore della nazionale, tale Cap, si presentò dall'allenatore avversario implorandolo:
"Lo sostituisci per favore? Un giocatore sconosciuto non può umiliare così i nazionali".
Oppure come quella volta in cui prima di una partita aveva dimenticato il documento a casa e per questo non poteva fare il riconoscimento e giocare.
Un dirigente della squadra avversaria si precipitò nello spogliatoio dell'arbitro dicendo "Lo riconosco io, basta che lo fai giocare".
E probabilmente era lo stesso dirigente che aveva appeso fuori dalla gradinata il cartello:
"Esta noche juega el Trinche."

Già perché...

"Con Carlovich es un precio, sin Carlovich es otro"

Tanti auguri anche lassù Trinche
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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On Cong
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da On Cong »

da
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Nel corso degli anni, specialmente negli ultimi, abbiamo assistito a numerose indagini sul calcioscommesse.
Indagini che ci hanno colpito, schifato e un po' allontanato dal calcio.
Nel 2011 ci fu un'inchiesta iniziata da un atto di onestà e di coraggio.
Simone Farina, giocatore del Gubbio, venne contattato dal suo ex compagno nelle giovanili della Roma, Zamperini.
Le solite frasi fatte, qualche bel ricordo fino ad una proposta inaspettata: duecentomila euro per ‘aggiustare', perdendola con largo margine, la partita di Coppa Italia del Gubbio contro il Cesena. Farina, rifiuta la proposta e va a denunciare tutto alla giustizia sportiva:
"In quel momento mi è passata davanti tutta la mia vita di sacrifici, di lavoro e di passione che mi aveva portato a giocare in Serie B. Tutto quello l'avevo ottenuto con le mie forze e con l'aiuto della mia famiglia. Quei soldi mi avrebbero migliorato la vita ma non avrei potuto guardare più i miei figli negli occhi."
Dopo quel gesto, Farina fu celebrato da molti. Premiato dalla Fifa durante la cerimonia del "Pallone d'oro" e premiato dal ct della nazionale Prandelli con una convocazione "simbolica" in azzurro.
Sembrerebbe una bella storia, eppure non ci fu lieto fine...
Simone Farina dopo la fine del contratto con il Gubbio non riceve offerte, cosa strana per un 32enne.
Il mondo del calcio italiano gli aveva voltato le spalle.
Però all'estero non si erano dimenticati del suo gesto e l'Aston Villa gli offrì un ruolo all'interno del settore giovanile, con il compito di insegnare ai bambini i valori del calcio.
Per fortuna ora Simone è anche consigliere del Settore Giovanile e scolastico della Figc, potendo lavorare anche in Italia per migliorare un calcio che gli aveva voltato le spalle dopo aver fatto semplicemente la cosa giusta.
Tanti auguri Simone
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Alga »

35 anni fa, il bello del calcio... :D

Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Burano »

Solo la sigla finale del novantesimo era SPETTACOLO.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Nasty »

Alga ha scritto:35 anni fa, il bello del calcio... :D

Me lo ricordo come fosse ieri... :oops:
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"
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balbysauro
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da balbysauro »

che pomeriggio quello :oops:
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Johnny Rex »

balbysauro ha scritto:che pomeriggio quello :oops:
Negretti e Barbas che vissero pomeriggio di Gloria :) , ma fu la AS Roma a fare corto circuito, dopo un girone di ritorno fantastico per qualità di gioco

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da balbysauro »

Johnny Rex ha scritto:
balbysauro ha scritto:che pomeriggio quello :oops:
Negretti e Barbas che vissero pomeriggio di Gloria :) , ma fu la AS Roma a fare corto circuito, dopo un girone di ritorno fantastico per qualità di gioco

F.F.
infatti non fu la partita in sè
è che fu il culmine di un anno "cinematografico", almeno per noi juventini

uno scudetto praticamente vinto nel girone di andata
poi la rimonta, che prima sembrava impossibile, poi si concretizzò in modo quasi incredibile
la certezza che ci sarebbe stato il sorpasso
l'incredibile accaduto contro una squadra retrocessa da un pezzo e per di più in casa e perfino dopo il vantaggio di 1-0 in pochi minuti

anzi, se ci avessero fatto un film, l'epilogo sarebbe stato poco credibile
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Oggi compie trentanove anni Kaká.

Voglio festeggiare il suo genetliaco con un altissimo e commovente momento di televisione.

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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da eddie v. »

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Il problema non è l'acqua che beviamo, è l'acqua che mangiamo.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

"Il 20 novembre 1988 giocai la mia prima partita contro il Wimbledon.
L'allenatore diede le ultime indicazioni ai miei compagni, sui giocatori avversari che avrebbero dovuto affrontare, poi venne da me e mi disse:
"Gazza il tuo avversario è...auguri".
E io gli dissi: "Come auguri... che vuol dire?"
E lui: "oggi te la vedrai con Vinnie Jones".
Uscendo dal tunnel, Vinnie iniziò a fissarmi e mi fece: "oggi sei mio, brutto grassone!"
Un bel saluto insomma!
Arrivati sul campo io lo guardai di nascosto e lui mi sussurrò: "stai a sentire grassone! Oggi io non giocherò a calcio e neanche tu!"
Fu proprio così.
Per tutta la partita non mi mollò mai, mi rimase sempre alle costole.
Un vero duro.
Passando i minuti, iniziai a guadagnare fiducia e a farmi valere.
In un'azione, io lo spinsi da dietro e lui mi diede una strizzata alle palle.
Non ci andò leggero. Pensai volesse portarsele via. Tornati nello spogliatoio, mi portarono delle rose e io gli dissi: "datele a Vinnie!"
Due minuti dopo, il fattorino ritornò da me con una spazzola per il gabinetto con i migliori saluti da parte di Vinnie.
Pensai: "ma vaffanculo!"
Dopo quel primo incontro, Vinnie ed io siamo diventati grandi amici".
[Paul Gascoigne]
Fonte: Documentario "Gascoigne" - Amazon.


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tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Johnny Rex »

Anche attore, per altro, Vinnie

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da eddie v. »

Johnny Rex ha scritto:Anche attore, per altro, Vinnie

F.F.
lock & stock e the snatch
li adoro quei due film :oops: :oops: :oops:
Il problema non è l'acqua che beviamo, è l'acqua che mangiamo.
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