Storie di calcio e non...

Ora manca solo il ritorno di PippoePotito!
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Nasty
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Nasty »

eddie v. ha scritto:
Johnny Rex ha scritto:Anche attore, per altro, Vinnie

F.F.
lock & stock e the snatch
li adoro quei due film :oops: :oops: :oops:
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Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"
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Pitone
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Pitone »



Questo non è neanche troppo violento alla fine, non di nota mai un'esplusione, era un po' più rude il calcio allora :D
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balbysauro
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da balbysauro »

mi fa molto ridere l'esaltazione di questi scarpari macellai :roll:

non da parte di pitone, eh
più in generale
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Monheim
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

"Costacurta è l’unico giocatore, in quasi 30 anni di Milan, che entrava in sede e firmava il contratto in bianco, vi giuro che è la verità.
Gli altri fingevano di firmare il contratto in bianco ma in realtà battagliavano.
L’unico che firmava il contratto in bianco e mi diceva di mettere io la cifra era Billy perché sapeva che mi metteva in grande difficoltà.
Lui veniva a sapere quanto era il suo contratto solo quando gli davamo la sua copia”.
[Adriano Galliani]

"La mia forza è stata quella di sognare di giocare a San Siro. Senza quel sogno forse avrei finito la carriera nel Varese e non nel Milan.
Ho avuto la fortuna di giocare insieme a 14 palloni d’oro.
Avevamo probabilmente la più forte difesa del calcio moderno. Sotto la guida di un genio come Sacchi abbiamo imparato a muoverci come una persona sola. Tutto iniziava con Van Basten e Gullit, i primi a farsi un mazzo così.
Steaua Bucarest-Milan 0-4 è la finale più bella tra quelle vinte. Non c’è mai stata una partita in cui i tifosi abbiano influito così tanto.
Li avremmo battuti anche in undici contro ventidue”.

Alessandro Costacurta compie oggi 55 anni, di cui 27 passati con la casacca del Milan, diventando una delle grandi bandiere.
Tanti auguri "Billy".
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Johnny Rex »

balbysauro ha scritto:mi fa molto ridere l'esaltazione di questi scarpari macellai :roll:

non da parte di pitone, eh
più in generale
Nel vasto programma di celebrazione del passato . Bruno uomo vero farà parte di questo discorso.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur Finkelstein
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Non so voi, ma ogni volta che ascolto Notti magiche provo fortissime emozioni sebbene all'epoca avessi solo cinque anni.


Passavo un periodo un po’ brutto, lui negli spogliatoi mi provocava e scherzava. Io ero seduto e stavo leggendo il giornale, lui con la gamba continuava a colpire il giornale. Io gli dicevo ‘basta, finiscila! Una, due, tre volte. Alla quarta mi sono alzato e ad un certo punto gli ho mollato una testata. Trapattoni si presentò con i guantoni e scherzando disse ‘la prossima volta usate questi'. Fortunatamente tutto è finito in quel momento, io e Roby siamo diventati amici visto che giocavamo insieme anche nella Juventus.

Il Mondiale? Giocarlo in Italia è stato fantastico, la canzone (Notti Magiche) sembrava scritta per me. E' stata una favola, ho esaudito un sogno che avevo fin da bambino. L’ultimo convocato ero io e mi sono conquistato la panchina, poi per fortuna, nella prima partita sono subentrato nella ripresa e da lì è iniziata la mia avventura mondiale ma non mi aspettavo di ottenere tutto questo successo. Poi ho avuto molte difficoltà ad affrontare tutta questa popolarità. Il calcio mi ha aiutato ad allontanarmi dalle cattive amicizie e ho inseguito quell’avventura".

Il racconto di Schillaci su quel famoso screzio con Baggio. In campo però ci regalarono tante emozioni.

Il Mondiale del '90, dolce e amaro <3

Fonte: Vieni da Me, Rai1
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

26 Aprile 1998. Stadio “Delle Alpi” di Torino.
La corsa scudetto è una storia a due.
Juventus contro Inter, Zidane contro Ronaldo.

La classifica recita: Juventus 66, Inter 65.
Mancano tre gare al termine della stagione.
Siamo alla resa dei conti.

Tutta Italia è incollata alla tv, forse tutta Europa. La tensione si taglia con il coltello.
La Juventus trova il primo vantaggio con Alex Del Piero. La gara è spesso interrotta da falli al limite del regolamento.

L’arbitro grazia più volte Davids e Colonnese.
È il 70’. Qui si scrive una fetta importante della storia di questa stagione.

Ripartenza fulminea dell’Inter, Ronaldo è velocissimo, Zamorano lo assiste. Entrano in area di rigore, il “Fenomeno” sposta la palla,
Mark Iuliano lo travolge.

“Rigore, è rigore” urlano un po’ tutti i nerazzurri, l’arbitro Ceccarini li ignora.

I calciatori interisti perdono la testa,
si disinteressano dell’azione e circondano l’arbitro, ma nel frattempo la Juve è ripartita,
Taribo West stende Del Piero in area.

Ceccarini questa volta fischia, è calcio di rigore per la Juventus. Del Piero sbaglierà quel rigore, la partita finirà 1-0 per la Juve che in seguito si laureerà campione d’Italia, ma questa è un’altra storia.

Sono passati ventitré anni da quella partita,
ventitré anni di polemiche e di moviole.
Ventitré lunghissimi anni in cui la verità, forse, non verrà mai a galla.

Per la Juve, fu un intervento involontario.
Per l’Inter il peccato originale bianconero.
Per gli altri, beh. Probabilmente nostalgia.

#JuventusInter

Clicca sul link, segui la pagina su Instagram

https://instagram.com/calcionostalgiaep ... 34bm0zs5ar
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da parca85 »

Monheim ha scritto:26 Aprile 1998. Stadio “Delle Alpi” di Torino.
La corsa scudetto è una storia a due.
Juventus contro Inter, Zidane contro Ronaldo.

La classifica recita: Juventus 66, Inter 65.
Mancano tre gare al termine della stagione.
Siamo alla resa dei conti.

Tutta Italia è incollata alla tv, forse tutta Europa. La tensione si taglia con il coltello.
La Juventus trova il primo vantaggio con Alex Del Piero. La gara è spesso interrotta da falli al limite del regolamento.

L’arbitro grazia più volte Davids e Colonnese.
È il 70’. Qui si scrive una fetta importante della storia di questa stagione.

Ripartenza fulminea dell’Inter, Ronaldo è velocissimo, Zamorano lo assiste. Entrano in area di rigore, il “Fenomeno” sposta la palla,
Mark Iuliano lo travolge.

“Rigore, è rigore” urlano un po’ tutti i nerazzurri, l’arbitro Ceccarini li ignora.

I calciatori interisti perdono la testa,
si disinteressano dell’azione e circondano l’arbitro, ma nel frattempo la Juve è ripartita,
Taribo West stende Del Piero in area.

Ceccarini questa volta fischia, è calcio di rigore per la Juventus. Del Piero sbaglierà quel rigore, la partita finirà 1-0 per la Juve che in seguito si laureerà campione d’Italia, ma questa è un’altra storia.

Sono passati ventitré anni da quella partita,
ventitré anni di polemiche e di moviole.
Ventitré lunghissimi anni in cui la verità, forse, non verrà mai a galla.

Per la Juve, fu un intervento involontario.
Per l’Inter il peccato originale bianconero.
Per gli altri, beh. Probabilmente nostalgia.

#JuventusInter

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Partita in cui il rigore mancato fu solo la punta dell’iceberg. Davids e Iuliano avrebbero dovuto essere espulsi un paio di voltw a testa
Quando c'era Lele i treni arrivavano in orario
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Ricordo che una volta, durante una serata tra amici, dopo una lunga giornata di lavoro e pensando di dover lavorare anche il giorno seguente, un mio amico disse:

"Se potessi rinascere, mi piacerebbe fare la vita di..."
E tutti ad anticiparlo "Messi? George Best? Gianni Agnelli??"
E lui con semplicità "No, no... Troppo impegnativo!"
"E allora chi vorresti essere?"
"Valerio Fiori"
"Valerio Fiori? Che cazzo dici?"
"Certo! Un bellissimo stipendio, i premi partita, la vita nello spogliatoio vicino a tanti campioni... e zero stress. Tanto non giocava mai"...

92 minuti di applausi e risate.

Tanti auguri Valerio Fiori
Per tanti anni ottimo portiere di Serie A, entrato poi a fine carriera nell'immaginario collettivo come "il terzo portiere" per eccellenza.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

#177# :oops:


"A 14 anni avevo iniziato a lavorare e giocavo nel settore giovanile di una squadra di prima categoria per cui gli allenamenti mi consentivano di lavorare senza problemi. Mi allenavo due volte a settimana.
Era un divertimento, la mia più grande passione: non mi pesava.
Ingaggio? Dopo la partita andavamo al bar e ci offrivano un panino e una bibita, non esistevano ingaggi.
Dopo la prima categoria feci un anno di Interregionale, l'attuale Serie D, e poi andai a Crema in C2, e Fano, prima C2 poi C1. A Cesena cominciai a capire cosa significava veramente il professionismo.
Fino ad arrivare all'esordio in Serie A...
Una favola. Io ero abituato a giocare davanti a 15-20 mila persone. Trovarsi in uno stadio fantastico come San Siro davanti a 80 mila persone, tutto esaurito, già di per sé era una grandissima soddisfazione. Se poi aggiungi che segnai all'esordio in serie A puoi capire perché lo considero uno dei momenti più belli della mia vita: non lo scorderò mai."

E anche in Serie A continuò il "rito" della sigaretta...

"Era una specie di sfogo contro il nervosismo e mi caricava.
A fine primo tempo ascoltavo quello che aveva da dirci l'allenatore e poi andavo in bagno e fumavo. C'era chi si beveva un thè, chi i sali minerali e io invece mi ricaricavo così. Facevo 3 o 4 tirate e poi la buttavo via"

Ancora oggi è l'unico, insieme a Protti, ad aver vinto la classifica dei bomber in C, B, e A.
Un bomber in grado di segnare in tutti i modi: di testa, di forza, di piede, di rapina.
Un grande attaccante che forse avrebbe potuto fare di più, come ricordava sempre il presidente Corioni, esagerando parecchio:
“Se Hübner avesse fatto una vita da atleta, senza grappa e sigarette, sarebbe stato il calciatore italiano più forte di tutti i tempi”.
Ma Hubner probabilmente non è un tipo da rimpianti.
E' il tipo che, dopo aver smesso di giocare, torna "al paese", si apre un bar e torna a giocare con gli amici nei dilettanti.
Ovviamente senza mai smettere di far gol.

Tanti auguri a Darione Hubner
Tanti auguri Tatanka
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Storie di calcio e non...

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Calcutta gli ha dedicato l'omonima canzone.

Con lo Smart non lo so fare.
Quando sarò a casa la posto dal PC.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Nick ha scritto:Calcutta gli ha dedicato l'omonima canzone.

Con lo Smart non lo so fare.
Quando sarò a casa la posto dal PC.
Ti risparmio la fatica.

tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
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Re: Storie di calcio e non...

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Grazie sei un amico.
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Re: Storie di calcio e non...

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:lol:

Esagerato.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Nick »

Ah non ti interessa la mia amicizia.

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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

:D


28 aprile 2004

A Genova, Roberto Baggio gioca la sua ultima partita in Nazionale.
Un lungo applauso lo saluta al momento della sostituzione...
Un applauso lunghissimo che, dalla Sicilia alle Alpi, unisce tutti gli sportivi italiani...
Perché nessuno ha unito gli italiani come lui.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Storie di calcio e non...

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Dalla pagina Facebook My Football Heroes:

"Spesso, a fine allenamento, Oliver si fermava con noi per tirare in porta. Aveva problemi di coordinazione, non era sciolto di bacino, aveva difficolta' a fare certi gesti tecnici, non usava il sinistro e calciava quasi solo di piatto. Saltava male, battendo a terra con tutti e due i piedi".
Questo è il racconto, di un componente dello staff tecnico dell'Ascoli, che spiega come fosse Oliver Bierhoff quando arrivò in Italia. Veniva da buoni campionati in Austria ma l'impatto con la Serie A è disastroso, con prestazioni pessime.
Ad Ascoli viene presto etichettato come un bidone, ma Bierhoff invece di andare via decide di lavorare sodo per migliorare e cambiare la sua carriera. L'occasione arriva con la retrocessione in B dei marchigiani. In tre anni segna 46 gol e si guadagna la chiamata dell'Udinese.
Ad attenderlo, oltre allo scetticismo dei tifosi, c'è Alberto Zaccheroni che lo schiera centrale nel tridente d'attacco e il tedescone lo ripaga con 17 gol. Quei gol che gli valgono la convocazione per gli Europei inglesi del 1996.
In quella competizione il brutto anatroccolo dei tempi di Ascoli diventa definitivamente cigno nella finale contro la Repubblica Ceca. Entra nella ripresa con la Germania sotto di un gol e con una doppietta regala il trofeo alla sua nazionale.
Nella stagione 96/97 gioca nel tridente delle meraviglie con Poggi e Amoroso che porta i friulani per la prima volta in Europa. L'anno successivo è quello della consacrazione con il terzo posto dell'Udinese e la vittoria della classifica cannonieri con 27 gol, superando due mostri come Ronaldo e Del Piero.
Nell'estate del 1998, il suo mentore Zaccheroni passa al Milan e lo vuole con sé. Dovrebbe essere un anno di transizione ma i gol di Bierhoff e Weah, gli assist di Boban e Leonardo regalano al Milan uno scudetto rocambolesco e inaspettato.
I tifosi del Milan si innamorano di quel tedesco, magari non bello da vedere, che però segna tanto e di testa è uno dei giocatori più forti di sempre.
Con l'arrivo di Shevchenko e con l'esonero di Zaccheroni, Bierhoff trova sempre meno spazio in squadra e decide di andare via, giocando prima nel Monaco e chiudendo poi la carriera al Chievo.
Ora è uno stimato dirigente della Federcalcio tedesca e sta dimostrando ottime qualità anche in questo ruolo.
Ma gli appassionati del calcio italiano ricorderanno soprattutto una sua qualità. Quando vedranno un giocatore fortissimo di testa non potranno che pensare a lui:
"Sembra Oliver Bierhoff"...

Tanti auguri al "Signor Colpo di Testa" Bierhoff
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Corrado Grabbi, da enfant prodige alla Juventus al flop in Premier League
http://www.goal.com/it/amp/notizie/corr ... rtg31jkalf

Storiaccia...
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da koufax75 »

Monheim ha scritto:Dalla pagina Facebook My Football Heroes:

"Spesso, a fine allenamento, Oliver si fermava con noi per tirare in porta. Aveva problemi di coordinazione, non era sciolto di bacino, aveva difficolta' a fare certi gesti tecnici, non usava il sinistro e calciava quasi solo di piatto. Saltava male, battendo a terra con tutti e due i piedi".
Questo è il racconto, di un componente dello staff tecnico dell'Ascoli, che spiega come fosse Oliver Bierhoff quando arrivò in Italia. Veniva da buoni campionati in Austria ma l'impatto con la Serie A è disastroso, con prestazioni pessime.
Ad Ascoli viene presto etichettato come un bidone, ma Bierhoff invece di andare via decide di lavorare sodo per migliorare e cambiare la sua carriera. L'occasione arriva con la retrocessione in B dei marchigiani. In tre anni segna 46 gol e si guadagna la chiamata dell'Udinese.
Ad attenderlo, oltre allo scetticismo dei tifosi, c'è Alberto Zaccheroni che lo schiera centrale nel tridente d'attacco e il tedescone lo ripaga con 17 gol. Quei gol che gli valgono la convocazione per gli Europei inglesi del 1996.
In quella competizione il brutto anatroccolo dei tempi di Ascoli diventa definitivamente cigno nella finale contro la Repubblica Ceca. Entra nella ripresa con la Germania sotto di un gol e con una doppietta regala il trofeo alla sua nazionale.
Nella stagione 96/97 gioca nel tridente delle meraviglie con Poggi e Amoroso che porta i friulani per la prima volta in Europa. L'anno successivo è quello della consacrazione con il terzo posto dell'Udinese e la vittoria della classifica cannonieri con 27 gol, superando due mostri come Ronaldo e Del Piero.
Nell'estate del 1998, il suo mentore Zaccheroni passa al Milan e lo vuole con sé. Dovrebbe essere un anno di transizione ma i gol di Bierhoff e Weah, gli assist di Boban e Leonardo regalano al Milan uno scudetto rocambolesco e inaspettato.
I tifosi del Milan si innamorano di quel tedesco, magari non bello da vedere, che però segna tanto e di testa è uno dei giocatori più forti di sempre.
Con l'arrivo di Shevchenko e con l'esonero di Zaccheroni, Bierhoff trova sempre meno spazio in squadra e decide di andare via, giocando prima nel Monaco e chiudendo poi la carriera al Chievo.
Ora è uno stimato dirigente della Federcalcio tedesca e sta dimostrando ottime qualità anche in questo ruolo.
Ma gli appassionati del calcio italiano ricorderanno soprattutto una sua qualità. Quando vedranno un giocatore fortissimo di testa non potranno che pensare a lui:
"Sembra Oliver Bierhoff"...

Tanti auguri al "Signor Colpo di Testa" Bierhoff
Il Colpo di Testa contro l'Inter...
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Re: Storie di calcio e non...

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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Dalla pagina Facebook Calcio Totale:

“Era il 5 maggio 1985, avevo diciotto anni, giocavo nel Vicenza e quel giorno giocavamo contro il Rimini di Arrigo Sacchi.
Feci una scivolata e sentii un dolore atroce.
Durò un secondo, poi sparì.
Un attimo dopo però realizzai che mi ero infortunato seriamente: il riscontro fu lesione al crociato sinistro e al menisco.
Si parlava di un anno di stop.
Avevo le graffette su tutta la gamba, il ginocchio era molto gonfio.
Mi misero 220 punti interni di sutura.
Avevo appena firmato un contratto con la Fiorentina pochi giorni prima, passando dalla C1 direttamente in Serie A.
Fu un dramma, mi cadde il mondo addosso.
Volevo lasciare perchè pensavo di non poter più camminare.
A mia madre dissi una cosa assurda: "se vuoi bene uccidimi", ma lei mi fece cambiare idea.
Capii che la vita impone di ripartire ogni giorno.
Accettare e superare le difficoltà.
Molti che avevano avuto il mio stesso infortunio smisero di giocare, e io lì ci andai molto vicino."
[Roberto Baggio]
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

È il giocatore più vincente nella storia del calcio, avendo conquistato nel corso della sua carriera 43 trofei ufficiali tra club e nazionale brasiliana.
È senza dubbio uno dei terzini destri più forti e completi della storia del calcio.
Nel 2002 approda nel calcio europeo giocando per 17 anni con le maglie di Siviglia, Barcellona, Juventus e Paris Saint-Germain vincendo praticamente tutto.
2 Coppe UEFA, 1 Supercoppa UEFA, 1 Coppa del Re e 1 Supercoppa di Spagna con il Siviglia.
6 campionati spagnoli, 4 Coppe del Re, 4 Supercoppe di Spagna, 3 UEFA Champions League, 3 Supercoppe UEFA, 3 Coppe del mondo per club FIFA con il Barcellona.
1 campionato italiano e 1 Coppa Italia con la Juventus.
2 campionati francesi, 1 Coppa di Francia, 1 Coppa di Lega francese e 2 Supercoppe di Francia con il Paris Saint-Germain.
Le statistiche della sua carriera sono impressionanti e sempre in continuo aggiornamento:
1021 presenze.
74 gol.
188 assist.
È stato inserito per 5 volte nella Squadra dell'anno UEFA e per 8 volte nel FIFA World XI.
Dal 2019 è ritornato in Brasile, veste tutt'ora la maglia del San Paolo e nonostante oggi compia 38 anni continua ad aggiornare i suoi record, proprio come fa un vero campione assetato di vittorie.
Buon compleanno Dani Alves! ❤
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Nasty »

Il più presente nel FIFA World XI di sempre ( tolti Cristiano Ronaldo e Messi )
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Lyndon79 »

Storie di calcio.
Gianluca Pagliuca.
«Quante liti, quante botte ci siamo dati. Però me la fa dire una cosa? Il più forte difensore con cui abbia mai giocato
A chi si riferisce?

Ovvio: VIERCHOWOD

:oops: :oops: :D :D :
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

In carriera ha segnato 88 gol dopo aver dribblato il portiere.
Considerando che in totale ne ha realizzati 414 (352 con squadre di club e 62 con la Nazionale brasiliana), più di una rete su cinque è arrivata dopo aver superato il portiere. E la più famosa di queste è sicuramente quella del 6 maggio 1998, esattamente ventitré anni fa, nella finale di Coppa Uefa tutta italiana tra Inter e Lazio.
Una rete indimenticabile, fenomenale, iconica.
Una rete diventata storia.


Immagine
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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uglygeek
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da uglygeek »

Un calciatore, un mito: :lol:
https://en.wikipedia.org/wiki/Carlos_Ka ... ootballer)

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Career
Years		  Team           Apps (Gls)
1979			Puebla          0	(0)
1981			Botafogo        0	(0)
1983			Flamengo        0	(0)
1986			Ajaccio         0	(0)
1987			Ajaccio         0	(0)
1988			Bangu           0	(0)
1988			Fluminense      0	(0)
1989			Vasco da Gama	0	(0)
1989			El Paso         0	(0)
1990			América (RJ)    0	(0)
Total					         0	(0)
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto:Un calciatore, un mito: :lol:
https://en.wikipedia.org/wiki/Carlos_Ka ... ootballer)

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1987			Ajaccio         0	(0)
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1988			Fluminense      0	(0)
1989			Vasco da Gama	0	(0)
1989			El Paso         0	(0)
1990			América (RJ)    0	(0)
Total					         0	(0)
Ma e' la storia di calcio piu' bella di sempre!
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da felipe »

Monheim ha scritto:Dalla pagina Facebook Calcio Totale:

“Era il 5 maggio 1985, avevo diciotto anni, giocavo nel Vicenza e quel giorno giocavamo contro il Rimini di Arrigo Sacchi.
Feci una scivolata e sentii un dolore atroce.
Durò un secondo, poi sparì.
Un attimo dopo però realizzai che mi ero infortunato seriamente: il riscontro fu lesione al crociato sinistro e al menisco.
Si parlava di un anno di stop.
Avevo le graffette su tutta la gamba, il ginocchio era molto gonfio.
Mi misero 220 punti interni di sutura.
Avevo appena firmato un contratto con la Fiorentina pochi giorni prima, passando dalla C1 direttamente in Serie A.
Fu un dramma, mi cadde il mondo addosso.
Volevo lasciare perchè pensavo di non poter più camminare.
A mia madre dissi una cosa assurda: "se vuoi bene uccidimi", ma lei mi fece cambiare idea.
Capii che la vita impone di ripartire ogni giorno.
Accettare e superare le difficoltà.
Molti che avevano avuto il mio stesso infortunio smisero di giocare, e io lì ci andai molto vicino."
[Roberto Baggio]
Circa un mese dopo la stagione si concludeva con la promozione in serie B *, con Roby in stampelle in tribuna, issato poi in spalle (mi sembra da Toto Rondon) a fare il giro di campo per i festeggiamenti

* l'anno seguente si venne a sapere degli illeciti operati dalla dirigenza biancorossa, tanto che la successiva e inaspettata promozione in A conquistata nel frattempo venne controbilanciata da una retrocessione d'ufficio, che di fatto la annullò
Proprio a me doveva toccarmi di essere come me?
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Nickognito ha scritto:
uglygeek ha scritto:Un calciatore, un mito: :lol:
https://en.wikipedia.org/wiki/Carlos_Ka ... ootballer)

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Ma e' la storia di calcio piu' bella di sempre!
https://it.wikipedia.org/wiki/Carlos_Henrique_Raposo

Non escludo di averlo già segnalato tempo fa. Non ricordo.

A ogni modo, il web è pieno di letteratura riguardo alla sua impresa di farsi acquistare da club professionistici senza esserne all'altezza.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Roda »

Monheim ha scritto:
Che roba che era. Ed all'epoca quei difensori entravano per far male eh, mica come adesso....
Porta l’amante a casa e trova la moglie a letto con due uomini. Tecnicamente è un full.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da balbysauro »



ho riso forse più del dovuto :D
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da ThePiper »

balbysauro ha scritto:

ho riso forse più del dovuto :D

:lol: :lol: :lol: :lol:
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

ThePiper ha scritto:
balbysauro ha scritto:

ho riso forse più del dovuto :D
:lol: :lol: :lol: :lol:
:lol: :lol: :lol:

Comunque poco saggi a farsi autogol non al 90esimo.

A ogni modo, perla assoluta eterna.

Di seguito il suo antenato colpevolmente mancato.

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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da marat77 »

:lol: :lol:
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

Adriano: "L'Inter è la mia squadra ancora oggi. Con Mourinho situazione insostenibile, sempre grato a Moratti"

https://m.fcinternews.it/in-primo-piano ... tti-367970

"Una volta, quando ero all’Inter, i giornalisti mi seguivano ovunque perché ogni volta volevano assillarmi con qualcosa. Erano accampati sotto casa mia e non volevano andarsene. Mi sentivo in trappola. Mia nonna all’epoca viveva con me, e sentii che stava in cucina mentre faceva bollire l’acqua sui fornelli". È uno degli aneddoti raccontati da Adriano, ex bomber dell'Inter, durante la lunga chiacchierata con The Players' Tribune. "Allora le ho chiesto: “Che succede nonna? Che stai cucinando?”. Lei mi ha risposto: “No, no. Non sto cucinando amore”. Però aveva un pentolone di quelli che si usano per fare la pasta. Ha detto: “Sto preparando un regalino per i nostri amici qua fuori”. Allora le ho detto: “Che? Nonna, che sei pazza. Non puoi fare così!!!” E lei: “No, no. Voglio solo fare un bel bagnetto ai nostri amici giornalisti! È bello caldo, vedrai che gli piace!” Ahahahahah! Cazzo! Era seria! L’ho dovuta calmare. Diceva tipo: “La devono smettere di rompere al mio bambino! Gli voglio dare una lezione!” Questa è mia nonna OK? Capite meglio adesso?!" racconta il brasiliano, che poi spende parole al miele per il club nerazzurro.


:D

Pezzo esilarante all'interno di un'intervista più seria.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

La nuova vita di Comandini, eroe di Inter-Milan 0-6: dal giro del mondo alle serate
https://www.goal.com/it/notizie/comandi ... u95ywdf4rb
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Monheim »

“Talvolta i perdenti hanno insegnato più dei vincenti. Penso di aver dato qualcosa di più e di diverso alla gente”

“Io senza calcio non sto bene. Fosse per me arriverei a morire in tuta, a novant'anni, all'aria aperta, a insegnare pallone a qualche ragazzo che avesse ancora voglia di starmi a sentire”

“La grande popolarità che ha il calcio nel mondo non è dovuta alle farmacie o agli uffici finanziari, bensì al fatto che in ogni piazza, in ogni angolo del mondo, c'è un bambino che gioca e si diverte con un pallone tra i piedi”

“Il risultato è casuale, la prestazione no”

“Non importa quanto corri, ma dove corri e perché corri”

“Non conto mai le sigarette che fumo ogni giorno, altrimenti mi innervosirei e fumerei di più”

Oggi compie 74 anni il profeta boemo che voleva cambiare il calcio, la severa e visionaria mente dietro l’itinerante ‘Zemanlandia’, l’unico Zdeněk Zeman.
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da balbysauro »

“Non essendo un letterato, un fine oratore né un membro dell'Accademia della Crusca, quando Rino apriva bocca lo spogliatoio si trasformava nel Carnevale di Rio.
Pernacchie, trombette, trenini: le reazioni erano quelle, non gli lasciavamo finire le frasi, gli facevamo il verso. Il Maracanà a Milanello o a Coverciano, e lui parlava il portoghese senza saperlo. Parlava anche l'italiano senza saperlo.
De Rossi, prima delle partite dell'Italia lo aspettava in camera, anche per mezz'ora, nascosto sotto il letto. Gattuso arrivava, si lavava i denti, indossava il pigiama leopardato, si coricava, prendeva un libro e guardava le figure. Quando stava per addormentarsi, Daniele allungava le braccia da sotto il letto e gliele metteva sui fianchi. Io invece uscivo all'improvviso dall'armadio, come il peggiore degli amanti, facendo versi terrificanti. Rino la prendeva benissimo, dopo aver rischiato un collasso cardiocircolatorio: le dava prima a lui e poi a me, per par condicio.
Come quella volta che l'abbiamo innaffiato con un estintore. Tra un impegno e l'altro Lippi ci ha concesso una serata libera, a Firenze, siamo andati a cena quasi tutti insieme, Gattuso no, è rimasto in ritiro. Quando siamo tornati eravamo abbastanza ubriachi, anzi molto ubriachi, abbiamo chiacchierato nella hall, non avevamo sonno, dovevamo trovare qualcosa da fare per passare il tempo e l'idea è stata la stessa per tutti: "Andiamo a rompere i co**ioni a Rino".
Che stava già dormendo, con la papalina in testa.
Mentre salivamo le scale per raggiungerlo in stanza, De Rossi ha trovato un estintore e l'ha preso: "Vado a spegnere Gattuso". Abbiamo bussato, lui ha aperto, con gli occhi stropicciati, Daniele gli ha scaricato addosso tutto quello che c'era là dentro ed è scappato a nascondersi nella sua camera, che poi era anche la mia. Mi ha lasciato in balia di quel mostro in mutande e pieno di schiuma, che gridava concetti sconnessi; ascoltandolo però avevo capito che si era risvegliato completamente. Che aveva ritrovato una certa lucidità.
Ho tentato di scappare, ma ero spacciato in partenza, lo sapevo. Quando alle tue spalle c'è Gattuso che ti vuol fare del male, puoi correre finché vuoi, ma alla fine in qualche modo riuscirà a prenderti. Che tu sia gazzella o leone".
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Re: Storie di calcio e non...

Messaggio da Ombra84 »

Speriamo di buon augurio.
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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