Il grande Evangelista, nessuno sapeva gestire la pressione come lui.eddie v. ha scritto:bazzecole...Torricelli fu il migliore in una finale...balbysauro ha scritto: intanto Pelè non è mai stato il migliore in campo in una semifinale di Champions, Sturaro sì
Storie di calcio e non...
Re: Storie di calcio e non...
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Re: Storie di calcio e non...
ThePiper ha scritto:Il grande Evangelista, nessuno sapeva gestire la pressione come lui.eddie v. ha scritto:bazzecole...Torricelli fu il migliore in una finale...balbysauro ha scritto: intanto Pelè non è mai stato il migliore in campo in una semifinale di Champions, Sturaro sì
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Re: Storie di calcio e non...
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Re: Storie di calcio e non...
Raimondo Vianello in un passaggio del film "I Maniaci"
Ah, il film e' del 1964!
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Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
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Re: Storie di calcio e non...
ma a me veramente sembra che dica seSSantaquattro. Forse lo rivincerà nel 2064 (beh magari anche prima, ma comunque il 2064 segniamocelo!)
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Re: Storie di calcio e non...
Ma il film e' del '64, non avrebbe senso dire una cosa del genere.dsdifr ha scritto:ma a me veramente sembra che dica seSSantaquattro.
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
Re: Storie di calcio e non...
Era devastante.
Lanciato nello spazio sembrava una palla di cannone.
Forza e velocità lo rendevano quasi imprendibile.
Come quasi imprendibili erano i palloni che partivano dai suoi piedi.
Calciava indifferentemente di destro e sinistro con una precisione e una forza che gli procurarono paragoni con i grandi del nostro calcio.
Gigi Riva disse più volte di rivedersi in lui:
"Chiesa mi somiglia nella velocità dell’esecuzione e nella potenza del tiro. È un giocatore completo. C’è una cosa che mi piace di lui: è un introverso, come lo ero io. Parla poco, ma ha le idee chiare.".
Eppure Enrico Chiesa è stato uno degli attaccanti più sottovalutati del calcio italiano. Penalizzato dall'essere nato nell'epoca dei fenomeni e dal mancato approdo in una delle "grandi", nonostante Parma e Fiorentina in quel periodo giocassero per lo scudetto.
All'inizio della sua carriera era centrocampista:
"Avevo piedi buoni e poca voglia di correre e per gli allenatori la soluzione era giocare da regista".
Poi però la voglia arriva e gli allenatori lo spostano più avanti per poter sfruttare meglio il suo tiro.
La sua esplosione ci fu nella Samp quando la sua fame di gol si incastra con gli assist visionari di Roberto Mancini.
22 reti in 27 partite lo rendono l'uomo mercato in Serie A e Tanzi, pur di portarlo al Parma, spende tanti tanti miliardi.
Cambia squadra e cambia anche tipologia di partner d'attacco: da uno tecnico come Mancini passa a un attaccante d'area come Crespo, con il quale forma il braccio armato di un grande Parma capace di vincere nello stesso anno Coppa Uefa e Coppa Italia.
Proprio nella finale Uefa del 99 contro il Marsiglia c'è un gol con il quale si può comprendere bene cosa fosse quel Parma e anche cosa fosse Enrico Chiesa: cross da destra di Veron, velo di Crespo e missile di Chiesa che per poco non strappa la rete.
E' sempre stato uno spettacolo guardare giocare Enrico Chiesa, il bomber che sembrava sempre con la faccia triste.
Una tristezza che sembrava sparire solo al momento del gol.
Sarà per questo che ne ha sempre realizzati tanti...
Tanti auguri Enrico
Lanciato nello spazio sembrava una palla di cannone.
Forza e velocità lo rendevano quasi imprendibile.
Come quasi imprendibili erano i palloni che partivano dai suoi piedi.
Calciava indifferentemente di destro e sinistro con una precisione e una forza che gli procurarono paragoni con i grandi del nostro calcio.
Gigi Riva disse più volte di rivedersi in lui:
"Chiesa mi somiglia nella velocità dell’esecuzione e nella potenza del tiro. È un giocatore completo. C’è una cosa che mi piace di lui: è un introverso, come lo ero io. Parla poco, ma ha le idee chiare.".
Eppure Enrico Chiesa è stato uno degli attaccanti più sottovalutati del calcio italiano. Penalizzato dall'essere nato nell'epoca dei fenomeni e dal mancato approdo in una delle "grandi", nonostante Parma e Fiorentina in quel periodo giocassero per lo scudetto.
All'inizio della sua carriera era centrocampista:
"Avevo piedi buoni e poca voglia di correre e per gli allenatori la soluzione era giocare da regista".
Poi però la voglia arriva e gli allenatori lo spostano più avanti per poter sfruttare meglio il suo tiro.
La sua esplosione ci fu nella Samp quando la sua fame di gol si incastra con gli assist visionari di Roberto Mancini.
22 reti in 27 partite lo rendono l'uomo mercato in Serie A e Tanzi, pur di portarlo al Parma, spende tanti tanti miliardi.
Cambia squadra e cambia anche tipologia di partner d'attacco: da uno tecnico come Mancini passa a un attaccante d'area come Crespo, con il quale forma il braccio armato di un grande Parma capace di vincere nello stesso anno Coppa Uefa e Coppa Italia.
Proprio nella finale Uefa del 99 contro il Marsiglia c'è un gol con il quale si può comprendere bene cosa fosse quel Parma e anche cosa fosse Enrico Chiesa: cross da destra di Veron, velo di Crespo e missile di Chiesa che per poco non strappa la rete.
E' sempre stato uno spettacolo guardare giocare Enrico Chiesa, il bomber che sembrava sempre con la faccia triste.
Una tristezza che sembrava sparire solo al momento del gol.
Sarà per questo che ne ha sempre realizzati tanti...
Tanti auguri Enrico
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Storie di calcio e non...
Tanti gol al Milan, fra l'altro
F.F.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Storie di calcio e non...
Gareth Bale:
"Se non fosse per gli infortuni, il mio nome sarebbe nello stesso dibattito con Cristiano Ronaldo e il nome di Lionel Messi".
"Negli allenamenti del Real Madrid ero il miglior tiratore di calci di punizione, il miglior finisher, ma Cristiano era preferito per tirare i calci di punizione e tutti i palloni morti tranne i calci d'angolo, ma in allenamento ero sempre sopra di lui nella percentuale di realizzazione di calci di punizione. "
"Nelle finali di Champions League sono andato alla grande, in particolare contro l'Atletico Madrid eravamo a due minuti dalla sconfitta, ma indovinate chi li ha salvati, siamo andati a vincere 4-1, ma il mio nome è dimenticato".
"Contro il Liverpool in finale ho segnato un gol clamoroso ma nessuno vuole ammettere che è stato il miglior gol in Champions League solo perché mi chiamo Gareth Bale"
"Se non fosse per gli infortuni, il mio nome sarebbe nello stesso dibattito con Cristiano Ronaldo e il nome di Lionel Messi".
"Negli allenamenti del Real Madrid ero il miglior tiratore di calci di punizione, il miglior finisher, ma Cristiano era preferito per tirare i calci di punizione e tutti i palloni morti tranne i calci d'angolo, ma in allenamento ero sempre sopra di lui nella percentuale di realizzazione di calci di punizione. "
"Nelle finali di Champions League sono andato alla grande, in particolare contro l'Atletico Madrid eravamo a due minuti dalla sconfitta, ma indovinate chi li ha salvati, siamo andati a vincere 4-1, ma il mio nome è dimenticato".
"Contro il Liverpool in finale ho segnato un gol clamoroso ma nessuno vuole ammettere che è stato il miglior gol in Champions League solo perché mi chiamo Gareth Bale"
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Storie di calcio e non...
Sugli ultimi tre capoversi ha ragione, non sul primo.
Re: Storie di calcio e non...
Van der Meyde, il cecchino olandese dell'Inter: alcol, droga e cammelli
https://www.goal.com/it/notizie/van-der ... vtfn78ge60
A Milano infatti la sua prima moglie Diana aveva una grande passione per gli animali: ma non il gattino...
"Avevo uno zoo nel giardino di casa: cavalli, cani, zebre, pappagalli, tartarughe. Diana era la vera malata. Per lei rifiutai un trasferimento al Monaco: a Montecarlo ci sono solo appartamenti, mi disse, dove li mettiamo i nostri animali? Una sera scesi in garage, al buio, intravidi una sagoma imponente e udii suoni strani. Aveva comprato un cammello...".
https://www.goal.com/it/notizie/van-der ... vtfn78ge60
A Milano infatti la sua prima moglie Diana aveva una grande passione per gli animali: ma non il gattino...
"Avevo uno zoo nel giardino di casa: cavalli, cani, zebre, pappagalli, tartarughe. Diana era la vera malata. Per lei rifiutai un trasferimento al Monaco: a Montecarlo ci sono solo appartamenti, mi disse, dove li mettiamo i nostri animali? Una sera scesi in garage, al buio, intravidi una sagoma imponente e udii suoni strani. Aveva comprato un cammello...".
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: Storie di calcio e non...
"A Basilea, in Champions, capii che era senza speranze. L'intensità nei suoi allenamenti era calata. Il suo comportamento peggiorato. Non c'erano frizioni tra di noi, anzi. Ho provato ad aiutarlo e a lodarlo pubblicamente, ma alla fine ho capito che Mourinho aveva ragione: è ingestibile. Ha il potenziale per diventare uno dei migliori al mondo, ma non ce la farà mai per colpa della sua mentalità e anche delle persone che ruotano attorno a lui. È un ritardatario, vuole sempre attenzioni, dice cose sbagliate sui social media, non lavora abbastanza durante gli allenamenti. Insomma, Balotelli è una battaglia persa"
(S. Gerrard)
Chissà se avrà pensato la stessa cosa Roberto Mancini il 3 Gennaio 2013 quando arrivò a mettere le mani addosso a Balotelli...
(S. Gerrard)
Chissà se avrà pensato la stessa cosa Roberto Mancini il 3 Gennaio 2013 quando arrivò a mettere le mani addosso a Balotelli...
Ultima modifica di Monheim il sab gen 09, 2021 1:34 am, modificato 1 volta in totale.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: Storie di calcio e non...
su quella finale il migliore di tutti e sato DiMaria una spanna sopra a tutti ha messo tanto cuoreMonheim ha scritto:Gareth Bale:
"Se non fosse per gli infortuni, il mio nome sarebbe nello stesso dibattito con Cristiano Ronaldo e il nome di Lionel Messi".
"Negli allenamenti del Real Madrid ero il miglior tiratore di calci di punizione, il miglior finisher, ma Cristiano era preferito per tirare i calci di punizione e tutti i palloni morti tranne i calci d'angolo, ma in allenamento ero sempre sopra di lui nella percentuale di realizzazione di calci di punizione. "
"Nelle finali di Champions League sono andato alla grande, in particolare contro l'Atletico Madrid eravamo a due minuti dalla sconfitta, ma indovinate chi li ha salvati, siamo andati a vincere 4-1, ma il mio nome è dimenticato".
"Contro il Liverpool in finale ho segnato un gol clamoroso ma nessuno vuole ammettere che è stato il miglior gol in Champions League solo perché mi chiamo Gareth Bale"
Re: Storie di calcio e non...
"Non ho mai legato con Zaccheroni, ma i problemi più grossi li ho avuti con Marco Branca, direttore tecnico. Uno che non ho mai capito come potesse lavorare nel calcio.
Proprio non mi piaceva, aveva l'atteggiamento sbagliato, faceva il superiore senza particolari motivi.
A quei tempi, nei vari ritiri avevo l'abitudine di cazzeggiare. Lo facevo anche con Cuper e nessuno si lamentava...
In particolare c'era un gag che mi piaceva.
Mi divertivo ad aggiungere al programma sulla lavagna (pranzo, riposo, riunione tecnica) considerazioni personali del tipo "Dirigenti date le dimissioni", "fate ridere" "state rubando i soldi"...
Si scherzava, ridevano un po' tutti, tutti sapevano che ero io a scrivere e nessuno si era mai offeso.
Fino alla trasferta di Kiev nel 2003.
Con una vittoria superiamo il girone di Champions, se pareggiamo retrocediamo in Europa League, se perdiamo, tutti a casa a meditare sulla vita e l'universo.
Arriviamo in Ucraina e al controllo passaporti, una trafila lunga e snervante, ci ritroviamo in coda con i giornalisti. In albergo infierisco sulla solita lavagna scrivendo "Mai visto uno squadra fare la fila dietro ai giornalisti alla vigilia di una gara tanto importante. Date le dimissioní".
La sera dopo giochiamo e pareggiamo.
Dopo cena a tavola rimaniamo in 5 o 6, scazzatissimi.
E in quel momento arriva Branca tutto serio.
"Volevo sapere una cosa: chi ha scritto quelle cose sulla lavagna?".
Pure i muri lo sapevano che ero io a scrivere.
Alzo la mano "Sono stato io". E lui "Preferirei che la smettessi".
"Sono anni che lo faccio". Finisce lì.
Ma capisco che qualcosa bolle in pentola.
Due giorni dopo Zaccheroni mi chiama nel suo ufficio e mi dice "Bobo sono cambiate un po' di cose. Fissiamo nuove regole.".
"Bene mister sono d'accordo".
"Bobo domenica a Bologna non ti faccio giocare"
"E' per la lavagna?"
"Sì"
"Ma che roba è? Mi dici basta e io la smetto. Va beh, per me è assurdo ma fa quello che vuoì"...
A Bologna, a quindici minuti dalla fine mi scaldo ed entro...
Finisce la gara e me ne vado dritto nello spogliatoio.
Entro e la prima persona che vedo è Branca.
Non ci vedo più e lo insulto. Lo prendo per la cravatta, gli vado addosso. Per fortuna Cotti, il fisioterapista, conoscendomi bene mi aveva seguito. Mi salta sulle spalle e cerca di fermarmi. Nel frattempo arriva il resto della squadra, mi bloccano, finisce tutto.
Branca lascia lo spogliatoio e io vado a farmi la doccia.
Passa qualche settimana c'è la Coppa Italia ad Udine: sono fuori causa per una contrattura ma Zac mi convoca lo stesso. La fa apposta è chiaro...
Chiamo Branca "Io resto qui a curarmi, se vado ad Udine perdo due giorni di lavoro. Diglielo tu al tecnico" e chiudo la comunicazione.
Dopo qualche giorno il team manager mi dà un foglio e dice "Firma qui". E' una multa di diecimila euro, la manda Branca".
Io la strappo, rido, cazzeggio.
"Manda un messaggio a Branca: la multa se la può mettere dove dico io."
Un passo del libro di Bobo Vieri per gli auguri ad un dirigente che non ha mai amato
Proprio non mi piaceva, aveva l'atteggiamento sbagliato, faceva il superiore senza particolari motivi.
A quei tempi, nei vari ritiri avevo l'abitudine di cazzeggiare. Lo facevo anche con Cuper e nessuno si lamentava...
In particolare c'era un gag che mi piaceva.
Mi divertivo ad aggiungere al programma sulla lavagna (pranzo, riposo, riunione tecnica) considerazioni personali del tipo "Dirigenti date le dimissioni", "fate ridere" "state rubando i soldi"...
Si scherzava, ridevano un po' tutti, tutti sapevano che ero io a scrivere e nessuno si era mai offeso.
Fino alla trasferta di Kiev nel 2003.
Con una vittoria superiamo il girone di Champions, se pareggiamo retrocediamo in Europa League, se perdiamo, tutti a casa a meditare sulla vita e l'universo.
Arriviamo in Ucraina e al controllo passaporti, una trafila lunga e snervante, ci ritroviamo in coda con i giornalisti. In albergo infierisco sulla solita lavagna scrivendo "Mai visto uno squadra fare la fila dietro ai giornalisti alla vigilia di una gara tanto importante. Date le dimissioní".
La sera dopo giochiamo e pareggiamo.
Dopo cena a tavola rimaniamo in 5 o 6, scazzatissimi.
E in quel momento arriva Branca tutto serio.
"Volevo sapere una cosa: chi ha scritto quelle cose sulla lavagna?".
Pure i muri lo sapevano che ero io a scrivere.
Alzo la mano "Sono stato io". E lui "Preferirei che la smettessi".
"Sono anni che lo faccio". Finisce lì.
Ma capisco che qualcosa bolle in pentola.
Due giorni dopo Zaccheroni mi chiama nel suo ufficio e mi dice "Bobo sono cambiate un po' di cose. Fissiamo nuove regole.".
"Bene mister sono d'accordo".
"Bobo domenica a Bologna non ti faccio giocare"
"E' per la lavagna?"
"Sì"
"Ma che roba è? Mi dici basta e io la smetto. Va beh, per me è assurdo ma fa quello che vuoì"...
A Bologna, a quindici minuti dalla fine mi scaldo ed entro...
Finisce la gara e me ne vado dritto nello spogliatoio.
Entro e la prima persona che vedo è Branca.
Non ci vedo più e lo insulto. Lo prendo per la cravatta, gli vado addosso. Per fortuna Cotti, il fisioterapista, conoscendomi bene mi aveva seguito. Mi salta sulle spalle e cerca di fermarmi. Nel frattempo arriva il resto della squadra, mi bloccano, finisce tutto.
Branca lascia lo spogliatoio e io vado a farmi la doccia.
Passa qualche settimana c'è la Coppa Italia ad Udine: sono fuori causa per una contrattura ma Zac mi convoca lo stesso. La fa apposta è chiaro...
Chiamo Branca "Io resto qui a curarmi, se vado ad Udine perdo due giorni di lavoro. Diglielo tu al tecnico" e chiudo la comunicazione.
Dopo qualche giorno il team manager mi dà un foglio e dice "Firma qui". E' una multa di diecimila euro, la manda Branca".
Io la strappo, rido, cazzeggio.
"Manda un messaggio a Branca: la multa se la può mettere dove dico io."
Un passo del libro di Bobo Vieri per gli auguri ad un dirigente che non ha mai amato
Ultima modifica di Monheim il gio gen 07, 2021 8:51 am, modificato 1 volta in totale.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Storie di calcio e non...
dov'è Nasty quando serve?
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Re: Storie di calcio e non...
Beh Vieri ha un senso del cazzeggio abbastanza largo.
Insulta i dirigenti sulla lavagna.
Insomma.
Comunque in una cosa aveva ragione
Se erano anni che lo faceva, perchè lo hanno permesso per anni.
Insulta i dirigenti sulla lavagna.
Insomma.
Comunque in una cosa aveva ragione
Se erano anni che lo faceva, perchè lo hanno permesso per anni.
Re: Storie di calcio e non...
Penso che non potesse esistere un solo giocatore del Milan che osasse anche solo immaginare di poter scrivere cose del genere su una lavagna rivolgendosi a Galliani o Braida. Sarebbe stato sbattuto fuori da Milanello il giorno stesso.
Re: Storie di calcio e non...
Un passo che spiega bene come mai Vieri non abbia mai vinto nulla in neroazzurro
Quando c'era Lele i treni arrivavano in orario
Re: Storie di calcio e non...
captain ha scritto:Penso che non potesse esistere un solo giocatore del Milan che osasse anche solo immaginare di poter scrivere cose del genere su una lavagna rivolgendosi a Galliani o Braida. Sarebbe stato sbattuto fuori da Milanello il giorno stesso.
Tra l'altro 10000 + 22000 = 33000 secondo il dottor Galliani...
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: Storie di calcio e non...
Questa fù una scena pietosa, Alciato avrebbe dovuto sbattergli il microfono sul naso.Monheim ha scritto:
Tra l'altro 10000 + 22000 = 33000 secondo il dottor Galliani...
Re: Storie di calcio e non...
Quantomeno in Italia credo sia stato il primo. Altrove non saprei e andrebbe cercato con cura.
Da bambino comprai un paio di Kronos verdi dopo che iniziarono a esserci di tutti i colori: bianche, rosse, gialle, blu, verdi eccetera...
Le Valsport erano meravigliose: una volta ne acquistai un paio alla cifra ridicola di 30000 lire abbandonate lì alla cazzo in un negozio che neanche le scontava di brutto e credo siano state le più comode che abbia mai avuto.
Ricordo bene la sera del 24 maggio 1995.
Ero seduto sul divano pronto per vedere la partita più attesa dell'anno: la finale di Champions League.
E ricordo bene che quando Ajax e Milan entrarono in campo pensai: "Ma Marco Simone è entrato in campo scalzo?".
Sì perché il Milan quella sera indossava la divisa completamente bianca (maglia, pantaloncini e calzettoni bianchi) e Marco Simone completò il tutto con le Valsport bianche, cambiando una regola non scritta del calcio secondo la quale i calciatori utilizzavano solo le scarpette nere.
Da lì iniziò quel cambiamento che ci ha portato a scarpe di ogni colore sui campi da calcio.
Una "moda" lanciata con episodi sporadici negli anni precedenti e rinnovata da Marco Simone che, oltre ad essere stato un grande attaccante del super Milan di inizio anni '90, si potrà sempre vantare di essere stato probabilmente il "primo'" in mondovisione.
Tanti auguri Marco Simone
Da bambino comprai un paio di Kronos verdi dopo che iniziarono a esserci di tutti i colori: bianche, rosse, gialle, blu, verdi eccetera...
Le Valsport erano meravigliose: una volta ne acquistai un paio alla cifra ridicola di 30000 lire abbandonate lì alla cazzo in un negozio che neanche le scontava di brutto e credo siano state le più comode che abbia mai avuto.
Ricordo bene la sera del 24 maggio 1995.
Ero seduto sul divano pronto per vedere la partita più attesa dell'anno: la finale di Champions League.
E ricordo bene che quando Ajax e Milan entrarono in campo pensai: "Ma Marco Simone è entrato in campo scalzo?".
Sì perché il Milan quella sera indossava la divisa completamente bianca (maglia, pantaloncini e calzettoni bianchi) e Marco Simone completò il tutto con le Valsport bianche, cambiando una regola non scritta del calcio secondo la quale i calciatori utilizzavano solo le scarpette nere.
Da lì iniziò quel cambiamento che ci ha portato a scarpe di ogni colore sui campi da calcio.
Una "moda" lanciata con episodi sporadici negli anni precedenti e rinnovata da Marco Simone che, oltre ad essere stato un grande attaccante del super Milan di inizio anni '90, si potrà sempre vantare di essere stato probabilmente il "primo'" in mondovisione.
Tanti auguri Marco Simone
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: Storie di calcio e non...
Tre triplete.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Storie di calcio e non...
Quell'altro Triplete che saltò per una partita sola, 45 anni primaMonheim ha scritto:Tre triplete.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Storie di calcio e non...
"Gattuso stava impazzendo per colpa di Kaladze. Il compleanno di Rino è il 9 Gennaio.
Qualche giorno prima, all'inizio di un allenamento, Kaladze ci ha fermati tutti e ha chiesto la parola: "Mister, scusa ma devo dire una cosa importante."
"Prego Kakha"
"Mancano 3 giorni al compleanno di Gattuso"
Forse gli era saltata qualche rotella, ma abbiamo fatto finta di niente. La sera a cena, di nuovo "Scusate ragazzi devo parlarvi"
"Dicci Kakha"
"Mancano due giorni e quattordici ora al compleanno di Gattuso".
Il mattino seguente stessa scena. Ha alzato la mano e io non l'ho neanche lasciato parlare "Vai Kakha..."
"Mancano due giorni al compleanno di Rino Gattuso."
I compagni cominciavano a ridere, Rino a incazzarsi. Si sentiva tirato in mezzo. Il conto alla rovescia è diventato un tormentone fino alla notte dell'8 Gennaio:
"Ragazzi mancano 3 ore al compleanno di Gattuso"
Rino ormai non riusciva più a controllarsi.
L'avrebbe preso a bastonate.
Finalmente è arrivato il 9 Gennaio: niente. Zero. Tutti zitti.
Il silenzio dei giorni peggiori. Allora sono intervenuto io:
"Kakha, non è che per caso hai qualcosa da dire?"
"No mister, e perché mai dovrei parlare?"
"Ma non ti sei dimenticato niente?"
"Direi proprio di no."
Ho guardato Rino con la coda dell'occhio, era carico come una bomba, pronto ad esplodere. si è tenuto, pensava di aver vinto lui. Il 10 gennaio, a colazione, in ritiro, Kaladze si è avvicinato a me con una faccia tristissima. Sembrava che fosse successo qualcosa di grave: perciò mi sono preoccupato e ad alta voce gli ho chiesto: "Ma c'è qualcosa che non va?"
"Sì, mister, mancano 364 giorni al compleanno di Gattuso."
Boato in sala, eravamo di fronte a un genio.
Subito rincorso da Rino, che lo ha raggiunto e gli ha tirato un sacco di mazzate: credo sia lì che Kakha ha iniziato a sentire i primi scricchiolii al ginocchio."
C. Ancelotti
Qualche giorno prima, all'inizio di un allenamento, Kaladze ci ha fermati tutti e ha chiesto la parola: "Mister, scusa ma devo dire una cosa importante."
"Prego Kakha"
"Mancano 3 giorni al compleanno di Gattuso"
Forse gli era saltata qualche rotella, ma abbiamo fatto finta di niente. La sera a cena, di nuovo "Scusate ragazzi devo parlarvi"
"Dicci Kakha"
"Mancano due giorni e quattordici ora al compleanno di Gattuso".
Il mattino seguente stessa scena. Ha alzato la mano e io non l'ho neanche lasciato parlare "Vai Kakha..."
"Mancano due giorni al compleanno di Rino Gattuso."
I compagni cominciavano a ridere, Rino a incazzarsi. Si sentiva tirato in mezzo. Il conto alla rovescia è diventato un tormentone fino alla notte dell'8 Gennaio:
"Ragazzi mancano 3 ore al compleanno di Gattuso"
Rino ormai non riusciva più a controllarsi.
L'avrebbe preso a bastonate.
Finalmente è arrivato il 9 Gennaio: niente. Zero. Tutti zitti.
Il silenzio dei giorni peggiori. Allora sono intervenuto io:
"Kakha, non è che per caso hai qualcosa da dire?"
"No mister, e perché mai dovrei parlare?"
"Ma non ti sei dimenticato niente?"
"Direi proprio di no."
Ho guardato Rino con la coda dell'occhio, era carico come una bomba, pronto ad esplodere. si è tenuto, pensava di aver vinto lui. Il 10 gennaio, a colazione, in ritiro, Kaladze si è avvicinato a me con una faccia tristissima. Sembrava che fosse successo qualcosa di grave: perciò mi sono preoccupato e ad alta voce gli ho chiesto: "Ma c'è qualcosa che non va?"
"Sì, mister, mancano 364 giorni al compleanno di Gattuso."
Boato in sala, eravamo di fronte a un genio.
Subito rincorso da Rino, che lo ha raggiunto e gli ha tirato un sacco di mazzate: credo sia lì che Kakha ha iniziato a sentire i primi scricchiolii al ginocchio."
C. Ancelotti
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Re: Storie di calcio e non...
Molto carina questa.
Insomma Gattuso è laziale ma non lo sa. Ti aspettiamo Rino.
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- dsdifr
- Massimo Carbone
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Re: Storie di calcio e non...
Questa è stupenda, l'avevo già letta su fb tempo fa
Kaladze genio!
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Re: Storie di calcio e non...
"C'era uno zoo vicino casa mia e mi è venuta un'idea.
Il guardiano abitava lì dentro, così ho bussato alla sua porta e gli ho chiesto: "MI presteresti uno struzzo?"
Ovviamente mi aveva riconosciuto e alla fine me lo ha prestato.
L'ho messo in macchina e l'ho portato al campo d'allenamento del Tottenham.
Sono arrivato, ho annunciato ai miei compagni l'arrivo di un nuovo attaccante e l'ho fatto entrare in campo.
E' stato divertente.
I ragazzi facevano gli scatti e lo struzzo gli correva dietro.
Il vero problema è stato quando abbiamo dovuto prenderlo, avete presente quanto sono veloci gli struzzi??"
Paul Gascoigne
Il guardiano abitava lì dentro, così ho bussato alla sua porta e gli ho chiesto: "MI presteresti uno struzzo?"
Ovviamente mi aveva riconosciuto e alla fine me lo ha prestato.
L'ho messo in macchina e l'ho portato al campo d'allenamento del Tottenham.
Sono arrivato, ho annunciato ai miei compagni l'arrivo di un nuovo attaccante e l'ho fatto entrare in campo.
E' stato divertente.
I ragazzi facevano gli scatti e lo struzzo gli correva dietro.
Il vero problema è stato quando abbiamo dovuto prenderlo, avete presente quanto sono veloci gli struzzi??"
Paul Gascoigne
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Storie di calcio e non...
In questa frase c'è tuttoMonheim ha scritto:C'era uno zoo vicino casa mia e mi è venuta un'idea
Fuck off means naw, naw means mibbie, mibbie means aye n aye means anal...
Re: Storie di calcio e non...
Dando per vera la storia, mitologica assai.Pitone ha scritto:In questa frase c'è tutto
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Storie di calcio e non...
Gazza?Monheim ha scritto:Dando per vera la storia, mitologica assai.Pitone ha scritto:In questa frase c'è tutto
Nessun dubbio che sia vera.
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
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Re: Storie di calcio e non...
Lasciami sognare, una situazione normale, una casa con uno zoo nei paraggi, niente di impossibile.
Un'idea, che per tutto il mondo sarebbe dal portarci i bimbi a fare lezione fino l'organizzare qualcosa di utile per una raccolta fondi e invece no, il massimo che partorisce il tuo cervello è sequestrare uno struzzo usando la tua fama per farci a gara coi tuoi compagni di squadra. Magia
Comunque certamente per lo struzzo momenti di felicità il poter correre liberamente, quindi bel gesto, inconscio ma bello
Un'idea, che per tutto il mondo sarebbe dal portarci i bimbi a fare lezione fino l'organizzare qualcosa di utile per una raccolta fondi e invece no, il massimo che partorisce il tuo cervello è sequestrare uno struzzo usando la tua fama per farci a gara coi tuoi compagni di squadra. Magia
Comunque certamente per lo struzzo momenti di felicità il poter correre liberamente, quindi bel gesto, inconscio ma bello
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Re: Storie di calcio e non...
è una bella storia da non rovinare con la verità
ma lo struzzo è un animale selvatico e anche pericoloso
non è che lo metti nel cofano della macchina e poi lo porti al guinzaglio
ma lo struzzo è un animale selvatico e anche pericoloso
non è che lo metti nel cofano della macchina e poi lo porti al guinzaglio
Re: Storie di calcio e non...
ma che macchina c'aveva Gascoigne? Un camion?
lo struzzo è il più grande uccello vivente.
lo struzzo è il più grande uccello vivente.
Il problema non è l'acqua che beviamo, è l'acqua che mangiamo.
Re: Storie di calcio e non...
Dopo quello di chiaky.eddie v. ha scritto:ma che macchina c'aveva Gascoigne? Un camion?
lo struzzo è il più grande uccello vivente.
Anche il servalo della Dolga in teoria sarebbe un animale selvatico...balbysauro ha scritto:è una bella storia da non rovinare con la verità
ma lo struzzo è un animale selvatico e anche pericoloso
non è che lo metti nel cofano della macchina e poi lo porti al guinzaglio
A ogni buon conto, I want to believe and dream like Pyhton.
Forse già la sapete, ma pare proprio che i ricconi a Dubai prendano animali selvatici da tenere un po' per mettere foto e farsi vedere per poi disfarsene dopo poco tempo se non proprio abbandonarli in malo modo.
Indubbiamente si farà anche in altre parti del mondo, ma lì sembra che tale pratica sia più comune.
Fonte: un documentario visto tempo addietro su Youtube che a tempo debito vedo se ritrovo.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: Storie di calcio e non...
sì, ma non è vivente...Monheim ha scritto:Dopo quello di chiaky.eddie v. ha scritto:ma che macchina c'aveva Gascoigne? Un camion?
lo struzzo è il più grande uccello vivente.
Il problema non è l'acqua che beviamo, è l'acqua che mangiamo.
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Re: Storie di calcio e non...
Inserisco qui una mia piccola storia personale sul calcio. Da bambino, tra le mie letture preferite c'erano i manuali. Ne avevo diversi. I più belli erano quelli sportivi, tra cui spiccavano questi due scritti da Vezio Melegari.
Visto che siamo sul Forum Calcio, parlerò del primo. Vezio Melegari raccontava una serie di gol storici avvenuti in partite nazionali e internazionali con l'ausilio delle illustrazioni di Carmelo Silva.
La prima parte del manuale presentava la storia del calcio. La seconda invece presentava "La galleria dei gol d'autore". I gol erano divisi in categorie. L'ultima era "Rigori celebri e curiosi". Tra questi c'era quello della Finale di FA Cup del 1938 tra Preston North End e Huddersfield Town. La partita si chiuse 1-0 per il Preston grazie al rigore di George Mutch all'ultimo minuto del secondo tempo supplementare. La palla calciata da Mutch colpì la traversa e poi entrò in porta. Per celebrare l'eroe della partita, fu coniato lo slogan "THANK YOU VERY MUTCH!".
Oggi mi è tornato in mente questo episodio, quindi ho cercato delle immagini su Youtube. E ho trovato il canale British Pathé.
Altro filmato, questo con audio.
Visto che siamo sul Forum Calcio, parlerò del primo. Vezio Melegari raccontava una serie di gol storici avvenuti in partite nazionali e internazionali con l'ausilio delle illustrazioni di Carmelo Silva.
La prima parte del manuale presentava la storia del calcio. La seconda invece presentava "La galleria dei gol d'autore". I gol erano divisi in categorie. L'ultima era "Rigori celebri e curiosi". Tra questi c'era quello della Finale di FA Cup del 1938 tra Preston North End e Huddersfield Town. La partita si chiuse 1-0 per il Preston grazie al rigore di George Mutch all'ultimo minuto del secondo tempo supplementare. La palla calciata da Mutch colpì la traversa e poi entrò in porta. Per celebrare l'eroe della partita, fu coniato lo slogan "THANK YOU VERY MUTCH!".
Oggi mi è tornato in mente questo episodio, quindi ho cercato delle immagini su Youtube. E ho trovato il canale British Pathé.
Altro filmato, questo con audio.
Leo Durocher: You don't save a pitcher for tomorrow. Tomorrow it may rain.
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Re: Storie di calcio e non...
Silva (per altro tifoso milanista, e leggo attore per Ermanno Olmi) Leggenda Totale , già a fine anni 30' era lui la cronaca visiva della partita.
Bellissime le immagini dei difensori confusi e dei fallacci con le stelle attorno a chi li subiva
Capello a Wembley 1973
Meazza contro l'Austria, anni 30'
Baggio, Juventus-Parma 1990
F.F.
Bellissime le immagini dei difensori confusi e dei fallacci con le stelle attorno a chi li subiva
Capello a Wembley 1973
Meazza contro l'Austria, anni 30'
Baggio, Juventus-Parma 1990
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Storie di calcio e non...
Stupendi questi disegni! Anch'io li ho visti da quando ero bambino, ad esempio sugli Almanacchi Panini che uscivano tutti gli anni.
- Nasty
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Re: Storie di calcio e non...
Ero incantato dai disegni dei gol.
Quelli di Pelè erano lunghissimi, c'erano sempre svariati sombreri. Ricordo anche quelli dei gol di Fontaine, di Piola, di Meazza.
Le foto dei gol dei mondiali 1930
Quelli di Pelè erano lunghissimi, c'erano sempre svariati sombreri. Ricordo anche quelli dei gol di Fontaine, di Piola, di Meazza.
Le foto dei gol dei mondiali 1930
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"