ameba ha scritto:Abbocchiamo pure con facilità a questi tranelli che ci tendono, anche se Monheim mi dà l' idea di essere dei nostri o , comunque , di esserlo stato in un' altra vita
Interisti Stalinisti e
Interisti Esistenzialisti son due pagine Facebook pregevolmente sollazzanti, a differenza della
noia patrizia che posso immaginare in quelle delle altre due grandi italiche (pronto a essere smentito, comunque).
Forse sarà la folle sofferenza che da anni vi accompagna (
Pazza Inter penso sia un titolo di consapevolezza e di certo non è stata scritta dagli hater), in misura maggiore rispetto alle altre due, ad avervi reso soggetti più tormentati, sensibili, creativi, poetici e simpatici benché un po' suscettibili e paranoici.
Oppure l'essere in quel limbo tra (ben più) frequenti grotteschi scivoloni e rare epifanie
a pene eretto, come direbbe un altro illustre
compagno che ormai sembra abbia abbandonato il forum da tempo (spillo2), è condizione necessaria affinché la frase sopra sia possibile.
Perché poi se si inizia a vincere con disinvoltura e continuità si passa dalla parte dell'antipatia senza se e senza ma come zebre e diavoli.
Tra il serio e il faceto, eh, spero non si irrigidisca nessuno.
Come già scritto (
viewtopic.php?f=1&t=45817&start=1360 qualora te ne importasse qualcosa*), non me ne frega più nulla, specie in termini di tifo, da ormai quasi quindici anni.
Singolare che l'ultimo incontro visto allo stadio sia stato Juve-Inter 1-3 del 29 novembre 2003 che pose fine a una sequenza di bastonate nei
derby d'Italia precedenti a quello.
Ho i nonni materni interisti (entrambi tuttora vivi), che da bambino stuzzicavo un po', e i loro figli pure.
Ho diversi parenti ad Appiano Gentile, dove non son mai stato a mia memoria tranne magari per un matrimonio ab illo tempore, tra cui una sorella di mio nonno (leva 30 ancora viva) che ai tempi di Mazzola e compagnia gestiva col marito (passato a miglior vita da tempo) il ristorante in cui andavano a mangiare i calciatori.
A mia insaputa nell'89 (avevo quattro anni) mi pare che i miei zii mi abbiano caricato in auto per andare a festeggiare lo scudetto.
Dopodiché mio papà, prima di farmi traviare dagli stessi, decise bene di indirizzarmi verso la turpe via della Vecchia Baldracca evitandomi una fanciullezza calcistica di lagrime, sudore e sangue.
Quindi, sì, in un'altra vita chissà...
That's all folks.
* Naturalmente la parte sui calciatori più amati era una burla.