Johnny Rex ha scritto:Quanto il Super Milan di Arrigo stette in vetta alla serie A
1987-88; 4 Giornate su 30 (la prima in coabitazione e le ultime 3)
1988-89; 3 Giornate su 34 (le prime in coabitazione )
1989-90: 10 giornate su 34 ( 5 da soli fra 26-30° turno e 5 in coabitazione)
1990-91; 9 giornate su 34 ( 5 da soli fra 3-6° e 16° turno e 4 in coabitazione)
Insomma, 26 giornate su 132 ,e solo la metà idi queste n testa da soli,una su 10 in pratica.. Per una possibile squadra migliore di sempre direi decisamente male, al netto della grande competitività di quel periodo.
F.F.
Penso che all'epoca un costante dominio in campionato fosse impossibile, adesso si è abituati ad assistere un pò ovunque a campionati dove in testa vi sono sempre le solite squadre (tranne in Inghilterra dove c'è un pò più di turnover) dalla prima all'ultima giornata, con distacchi abissali sulla seconda, e secondo me si perde sempre più di vista quella che era la realtà di quegli anni. Con gli occhi di adesso, semmbra quasi impossibile che quel Milan non fosse sempre in testa alla classifica, abituati alla Juve degli ultimi anni che domina incontrastata, o al Bayern in Germania, il PSG in Francia e via dicendo.
La qualità degli avversari era mediamente più elevata, sia per quanto riguarda gli avversari diretti per la conquista dello scudetto, sia per le squadre di medio/bassa classifica.
I 2 punti a vittoria permettevano di avere una classifica comunque sempre abbastanza corta.
I giocatori forti erano molto più distribuiti nelle varie squadre: un Maradona a Napoli oggi sarebbe impossibile, per dire, o un trio Vialli/Mancini/Cerezo alla Samp. Cioè, determinati giocatori in determinate squadre oggi sono impensabili, non so se ci si rende conto...
Vi era il limite degli stranieri tesserabili.
Le "bandiere" giocavano nelle proprie squadre di appartenenza.
Gli attaccanti erano molto meno tutelati.
Si parla di "grande Milan" per ciò che fece in Europa, avesse vinto campionati senza ottenere nulla in Europa non verrebbe ricordato in questa maniera. Penso che già all'epoca Berlusconi prediligesse il vincere in Europa piuttosto che in Italia.
Detto questo, effettivamente qualche giornata in più in testa alla classifica sarebbe stata consona al valore di quella squadra.