Addio Pibe de Oro

[tennisfan82]

Camera ardente alla Casa Rosada, il palazzo presidenziale argentino.

Oggi i funerali, prevista la presenza di oltre un milione di persone

[Johnny Rex]

Le considerazioni sociali antropologiche forse è meglio farle altrove.

Come i soliti confronti con Pelè,per dire.
Almeno Oggi, dai.

F.F.

[Nickognito]

purtroppo il suo funerale rischia di diventare una tragedia

[alessandro]

purtroppo il suo funerale rischia di diventare una tragedia

Vero, ma fuori da questo periodo, frase da quotare e mettere in firma

[alessandro]

Jordan è diventato un fenomeno di marketing.
Non è che fuori dal campo dica cose straordinarie.
Diciamo che è ancora simbolo di successo.

Per dire, le scarpe più vendute per il tempo libero sono le Stan smith della adidas, nessuno dei ragazzini che le indossano sanno chi sia Stan smith.

Tutti sanno chi è Jordan ma la Nike ha spinto il marchio oltre. È diventata una icona pop. Anche per chi non ha mai visto una partita dell nba.

Maradona era spettacolo puro, intervistato il suo più grande rimorso è stato aver “azzoppato” il calciatore Maradona con l’uomo Maradona.
“Che giocatore sarei potuto essere senza cocaina, che grande giocatore...”.

Diciamo anche che il mondiale del 90 lo meritava.
Non per essere complottista, ma una spintona al senso di unificazione della Germania, fooorse... ha indirizzato la decisione per quel rigore (e io quel giorno tifavo Germania).

[paoolino]

https://www.radioradio.it/2020/11/le-pr ... a-di-d10s/

Pezzo di un mio amico, tifoso del Napoli e di Maradona e anche forumista col nickname "paposcio".

[Burian siberiano]

Quanto di più distante da Federer fuori dal suo sport, quanto di più vicino a Federer nel suo sport.

[Nasty]

Quanto di più distante da Federer fuori dal suo sport, quanto di più vicino a Federer nel suo sport.

No, mi spiace. McEnroe è Maradona, non Federer. McEnroe è il genio puro.


Federer è la perfezione tecnica totale di Pelè.

[alessandro]

Quanto di più distante da Federer fuori dal suo sport, quanto di più vicino a Federer nel suo sport.

No, mi spiace. McEnroe è Maradona, non Federer. McEnroe è il genio puro.


Federer è la perfezione tecnica totale di Pelè.

Si, credo pure io che il più vicino a Maradona nel tennis fosse McEnroe
Federer è la perfezione tecnica con lampi di genio, McEnroe si è inventato un suo tennis tutto geniale come Maradona

Federer, si, come Pelé che è un esempio di successo pure fuori dal campo.
Come Jordan.

[Burian siberiano]

Quanto di più distante da Federer fuori dal suo sport, quanto di più vicino a Federer nel suo sport.

No, mi spiace. McEnroe è Maradona, non Federer. McEnroe è il genio puro.


Federer è la perfezione tecnica totale di Pelè.

Non ho detto che Federer è il Maradona del tennis.
Ho detto che è vicino..non il pù vicino!

[Rosewall]

[Ace Man]

Le considerazioni sociali antropologiche forse è meglio farle altrove.

Come i soliti confronti con Pelè,per dire.
Almeno Oggi, dai.

F.F.

Questo è un topic celebrativo, credo che ognuno sia giusto che almeno qui si senta libero di recuperare ricordi sensazioni e paragoni senza che arrivi qualcun altro a dirgli "Stai Sbagliando".
Almeno oggi, dai.

[chiaky]

Quanto di più distante da Federer fuori dal suo sport, quanto di più vicino a Federer nel suo sport.

No, mi spiace. McEnroe è Maradona, non Federer. McEnroe è il genio puro.


Federer è la perfezione tecnica totale di Pelè.

Si. Si era già fatto il paragone tempo fa.

[alessandro]

Secondo me dove si è sempre comportato male, è stato con le donne.
Soprattutto rifiutandosi sempre di riconoscere i figli avuti fuori dal matrimonio (poi fatta giustizia solo grazie al dna).

[paoolino]

I due più famosi gol della storia del calcio nel male e nel bene (nella stessa partita e a distanza di 5 minuti) e il primo video virale senza una partita in corso:

https://www.espn.com/soccer/italian-ser ... ing-tricks

[chiaky]

Giancarlo Dotto per il Corriere della Sport




Alla fine ce l’ha fatta. Lui moriva a ripetizione, tre, quattro, cinque volte, e i medici ogni volta lo tenevano in vita. Curvi sul suo strematissimo cuore, a lavorarlo di bisturi, o sulla sua enorme pancia dove ha stipato tutta la sua enorme vita, schifezze e cose sublimi. Cercava la morte in modo anche fantasioso, un genio anche qui, una volta facendosi mordere in faccia dal suo cane.



Operato, ricoverato e salvato. Il suo ascensore ha toccato paradisi reali e artificiali ma, da diversi anni in qua, puntava spedito all’inferno. “Il peggior nemico di se stesso”, secondo Emir Kusturica, l’amico che ne ha filmato la grandezza, la miseria e la follia.





I suoi eccessi hanno riempito per quarant’anni le nostre vite e, ora che non c’è più, sappiamo che ha vissuto anche per noi. Eccessi da raccontare, non da giudicare. A farne l’indico analitico non basterebbe una pagina. Quando calciava era dio, quando si ammazzava era il demone, quando cantava era un usignolo, a tavola era un orco, quando mangiava e quando straparlava, da allenatore era uno sciamano e un pazzo disforico, da tifoso un matto col botto. Un invasato.





Ha rischiato di morire anche in tribuna, a tifare la sua Argentina, l’amico grassone che si aggrappava alla grande pancia di Diego per impedirgli di prendere il volo e la sera la notizia che fosse morto. Ma Diego non moriva, tutt’al più mancava, sveniva, collassava. E nessuno, anche adesso, ci crede davvero alla storia che sia morto.





Gli piaceva avere le folle ai suoi piedi e, qualora fosse davvero morto, continuerà ad averle. Lui che di piede ne aveva solo uno, ma che enormità, enorme anche il cabezon sul tronco da nano. Questo maniaco della palla. Uno che somigliava agli antropofagi mozzati di Shakespeare, la testa sotto le spalle.




Era già estremo a nove anni, Diego. Lui in un campo sterrato, il frangettone, magro come un chiodo, che recitava a memoria le sue ambizioni, già realizzate prima di sognarle: giocare un mondiale e vincerlo. Fatto. Strafatto.



Eccessivo sempre, Diego è stato un uomo felice finché ha avuto una palla tra i piedi. Un talento barbaro e poi barbaro e basta. Uno che si tatua Che Guevara sul braccio e Fidel Castro sul polpaccio, per morire poi il suo stesso giorno, lo stesso di George Best. Anche la maglia un eccesso. Lui come Pelè. Non ha avuto altra maglia che la numero 10. Quella rossa, taglia small, dell’Argentino Juniors e la scritta “Usar agua fria e jabonar suavemente”, quelle del Boca, del Barcellona, del Napoli, del Siviglia, della Nazionale argentina.





Abbiamo passato tutta la vita a chiederci se Maradona fosse meglio di Pelè e di Messi, quando bastava solo sapere che era unico. Mondiale 1986, Inghilterra. L’uomo che ha inventato il gol del secolo e la truffa del secolo nella stessa partita, da quel giorno amato anche da irlandesi e scozzesi. L’uomo che gli hanno fatto il museo itinerante da vivo. Eccessivo anche questo, in mezzo a tutte le reliquie di Napoli, il cravattino di seta rossa di Freddie Mercury, le t-shirt di Bono e Juantorena, il casco di Schumacher, il pugnale d’oro degli sceicchi che, per un’amichevole, lo pagarono 250 mila dollari, 2777 dollari per ogni minuto giocato.





Era il dio del calcio, Maradona, ed era quel sublime avanzo umano, stordito da droghe e alcol, a caccia ovunque di euro e di dollari, che sparava la faccia allucinata alle telecamere e un giorno sparò davvero ai giornalisti con un fucile a pallini come fossero piccioni. Che devastava alberghi quando già si parlava di necrosi al cervello e si scagliava contro i potenti, da Bush ad Havelange e Blatter. I guai col fisco, le notti in guardina, le corse disperate in ambulanza, ricoverato più volte in terapia intensiva.



La decadenza di Diego non è mai stata un lussuoso boulevard al tramonto, la cosmetica ridondante delle vite da star, ma scene domestiche o di suburra, spesso pornografiche per l’insieme di squallore e apatia.





Proteggerlo da se stesso? Impossibile. La strada era segnata. E anche il verso. Un suicidio distillato negli anni. Maradonesco. Più sfarzoso di una palla brutale in testa alla Cesare Pavese. Una sfilza di prodezze nel teatro dell’autodistruzione.



L’ultimo Diego. La disfatta. Quel balletto debosciato, rubato a casa sua da uno dei tanti che si spacciavano amici, Diego in ciabatte e canotta, perso, ubriaco, allacciato come un vecchio orango alla sua poco affabile bionda. Lui che mostra il suo sedere molle al mondo, non avendo più nulla da mostrare e nessuno da dribblare. Nemmeno se stesso.





Lui disperso, memorie sparse. Napoli, la sua città. La città degli eccessi. Unica come lui. Dove truccano i cadaveri come fossero bambole. La sera del suo arrivo con Ferlaino, la cena a Capri, lui che seminato il panico ordinando al maitre del “Quisisana” la pasta con il tartufo. E tutti a inventarsi un tartufo che non c’era. Quanto diverso e quanto uguale quel Diego, gonfio come una rana, che salì un giorno caracollando le scalette dell’aereo per raggiungere il suo amico Fidel Castro a Cuba, non sapendo ancora se a salvarsi o a dannarsi. Napoli che sa amare e dannare. Le amicizie pericolose. La cocaina, l’altro inferno truccato da estasi. Moggi che lo va a recuperare da una notte molto viziosa per trasferirlo a Mosca con un aereo privato e lasciarlo in panchina ottanta minuti per punizione a patire il freddo.





Diego che fa sapere, quattordici anni dopo i mondiali del ‘90, Argentina-Brasile, d’aver messo non so quanti roipnol, un potente narcotico, nella borraccia generosamente offerta al boccheggiante Branco, che da lì in poi si trascina come una larva per il campo e il suo tenuto sinistro diventa una cicca spenta, un fucile a tappo.



Lo dice il Vangelo, dare da bere agli assetati è uno dei sette tipi di elemosina corporale, ma Diego non aveva letto il Vangelo. Diego, lo scandalo permanente. Il suo matrimonio con Claudia in una Buenos Aires torturata dalla crisi economica, l’ostentazione sfrenata di macchine, vestiti e anelli grandi come meloni. Insieme ai fiori e ai confetti, volarono sputi e pomodori marci verso gli sposi. Maradona che dice di sé: “Sono più famoso del Papa”.





Maradona che finisce come Buffalo Bill ad allenare squadre improbabili, dopo aver allenato la sua Argentina. Quel giorno che si presentò in panchina, mondiali in Sudafrica, con l’abito delle nozze, perché disse che gli portava fortuna.



Non gli portò fortuna. Diego come una rockstar. Che muore come Elvis ingozzandosi di tutto, con tutta quella carne addosso. Diego e le tante donne, i tanti figli, non si sa quanti, riconosciuti e mai conosciuti. Diego a cinquantasei anni, il cuore già grosso come quello di un bufalo e il cervello bruciato dalla cosa che si rifà il viso e le labbra per somigliare da vivo a una bambola, prima che ci pensassero da morto i suoi amici napoletani. Diego che sibila “Hijios de Puta” agli italiani che lo fischiano e non ha mai smesso di amare i napoletani che lo amano. E tanto altro. Troppo altro.




Ora può unirsi a Carlos Gardel ed a Evita Peron, la trinità laica della sua terra. Finalmente, è riuscito a fregare i medici e tutti quelli, inclusi noi, che si ostinavano a volevo vivo.

[Lothar]

Questo è un topic celebrativo, credo che ognuno sia giusto che almeno qui si senta libero di recuperare ricordi sensazioni e paragoni senza che arrivi qualcun altro a dirgli "Stai Sbagliando".
Almeno oggi, dai.

[Paolo79]

https://video.corriere.it/maradona-amic ... tura_hp%7c

[Johnny Rex]

Questo è un topic celebrativo, credo che ognuno sia giusto che almeno qui si senta libero di recuperare ricordi sensazioni e paragoni senza che arrivi qualcun altro a dirgli "Stai Sbagliando".
Almeno oggi, dai.

Ma che me ne frega adesso di Jordan e delle vendite, su, o di Pelè, o anche del Poverello di Assisi.
Mi concentro su Maradona fenomeno (quasi) unico e globale , e oggetto di un affatto sincero e sentito, anche nelle sue miseire, come pochi altri poi fate tutti i paralleli che volete, non mi interessa.

F.F.

[CAPELLINO]

Ci vuole parecchio sforzo per scrivere qualcosa, non ce l ho fatta sui social, ci provo qua.
Inizio con la frase forse più gettonata "Oggi è morto il calcio", si, per me, per quelli degli anni 80 sicuramente si, è stato il personaggio più iconico di questo sport, da quel punto di vista c è poco da aggiungere, è stato detto tutto non solo ieri ma negli anni.
Il problema è che per quelli per cui il calcio è stato tema totalizzante di una vita intera, nata seguendo il proprio padre, continuata nei vicoli di città, proseguita nei campetti di periferia e poi negli stadi (con figure ahimè diverse), la morte di Maradona, e quindi la morte del Calcio, di quel tipo di calcio, delle figurine, degli spogliatoi pieni di terra, dell' acqua fredda, delle risse, della sporcizia, è una bella botta.
Maradona è il calcio in quanto il calcio è qualcosa di periferico, di ignorante, di istintuale, di animalesco, e lui lo ha rappresentato sia come calciatore che come uomo.
Mi fanno sorridere le distinzioni fra l' uomo e lo sportivo, per me sono la stessa cosa, era un uomo della strada che sul campo da calcio ha fatto cose inimmaginabili e irripetibili, era un uomo della strada con i suoi difetti e le sue debolezze squisitamente umane, non era un eroe, non trascendeva l aspetto calcistico, non voleva essere un capopopolo, era "uno di noi" un talento finito in un bar, dedito agli stravizi, con la sola differenza che era il più forte di tutti.
La mia immagine del profilo lo ritrae in un gesto che avremmo fatto tutti, che abbiamo fatto tutti, che vorremmo continuare a fare domenicalmente contro quello che per quelle due ore è l' unico nemico da sconfiggere a ogni costo, magari nel modo più sadico, più irridente possibile.

[Ombra84]

Questo è un topic celebrativo, credo che ognuno sia giusto che almeno qui si senta libero di recuperare ricordi sensazioni e paragoni senza che arrivi qualcun altro a dirgli "Stai Sbagliando".
Almeno oggi, dai.

Eh, quindi per l appunto evitare di fare la punta allo str...o su come sia celebrato a Napoli. Saranno cavoli loro.

[koufax75]

Se dovessi scegliere una partita del 1986 dell'Argentina, sceglierei la semifinale contro il Belgio. Fece due gol clamorosi, in particolare il primo su passaggio di Burruchaga.

Ecco qua i gol dell'Argentina ai mondiali del 1986 con il commento di Jose Maria Munoz, una delle voci storiche della radio-televisione argentina.


Tra l'altro, anche il gol contro l'Italia fu una chicca. Certo ci fu la collaborazione di Galli, ma comunque fu un tocco di una bellezza clamorosa.

[tennisfan82]

Stasera su RAI3 il film di Kapadia

[ThePiper]

Il mondiale 86 fu qualcosa di irripetibile credo. A parte i gol, assist, serpentine, gol mancati di poco... Pazzesco.

[Ombra84]

ah dai indubbiamente il Maradona del mondiale 86 è come picco di qualità il migliore di sempre. Poi sulla carriera nel complesso ci sta discuterne e non vederlo primo.

[tennisfan82]

Forse solo lui poteva riuscirci.

[Burian siberiano]

La sensazione che ho io è che anche nascesse oggi un giocatore con una carriera di 25 anni ad alto livello, che fa manbassa di champions league e mondiali, che vince 10 palloni d'oro dopo aver segnato 3000 gol dei quali la metà in rovesciata da centrocampo, la sensazione mia è che sarebbe popolarmente riconosciuto sempre sotto a Maradona. Può essere che mi sbaglio ma Diego sarà sempre punto di riferimento nel calcio, "ho fatto un gol alla Maradona, o Maradona è meglio di Pelè"

[chiaky]

ah dai indubbiamente il Maradona del mondiale 86 è come picco di qualità il migliore di sempre. Poi sulla carriera nel complesso ci sta discuterne e non vederlo primo.

Esatto. Quello è stato l'apogeo. Mai nessuno ha fatto un torneo a quel livello. Andiamo, non se ne ricorda un altro. Era toccato dalla grazia. Al punto che la sua mania di dribblare tutti (io ho un concetto di calcio molto più basato sul gioco di prima e decisamente meno barocco e solipsistico) fu, in virtù dello stato di forma disumano, il fatto vincente. davvero vedere Diego che si porta dietro l'intera squadra avversaria, e non solo nel famoso gol contro l'Inghilterra, è una cosa credo irripetibile.
Penso che se quel mondiale non fosse esistito avremmo un diverso concetto di questo giocatore. Li ha fatto vedere di cosa era capace al suo apogeo.
Al di fuori di quel mondiale è stato meno continuo di quello che si potrebbe pensare. Ovviamente a Napoli giocò partite incredibili e fu spesso un trascinatore, ma ricordo anche molte partite decisamente anonime. Cosa che, comunque, non ha impedito a questo giocatore di essere il simbolo di quel Napoli e il giocatore più importante. Anche una sola invenzione in una partita era in grado di cambiare volto alla gara.
A Barcellona fece sostanzialmente un buco nell'acqua. Negli altri mondiali non fu così decisivo. Quello dell'82 molto ben marcato, quello del 90 sottotono pur con qualche invenzione sempre ben decisiva e quello del 94 sappiamo bene come andò a finire.

[chiaky]

La sensazione che ho io è che anche nascesse oggi un giocatore con una carriera di 25 anni ad alto livello, che fa manbassa di champions league e mondiali, che vince 10 palloni d'oro dopo aver segnato 3000 gol dei quali la metà in rovesciata da centrocampo, la sensazione mia è che sarebbe popolarmente riconosciuto sempre sotto a Maradona. Può essere che mi sbaglio ma Diego sarà sempre punto di riferimento nel calcio, "ho fatto un gol alla Maradona, o Maradona è meglio di Pelè"

Si, ma questo esime dal calcio.
Maradona è stato il migliore perchè è stato il peggiore.
E' uno dei pochi casi in cui artista/sportivo e personaggio sono la stessa cosa. Nessuno sarà mai un personaggio del genere, e in questo il calcio c'entra solo nella misura in cui si unisce al personaggio.

[chiaky]

Va anche detto che il Maradona è meje Pelè è oramai un Mantra, talmente radicato, che persino chi non ha mai visto giocare nè l'uno nè l'altro lo ripete a pappagallo senza peritarsi di verificare se sia vero eh.
Qui siamo ben oltre al calcio e al calciatore, siamo al fanatismo e alla Divinità Pagana.

[Nick]

Ma perchè la personalità di Maradona era stupefacente già a 10 anni.

Io che c'ero e mi ricordo.
Maradona a 18 anni era già considerato il miglior giocatore al mondo.
A 23 quando lo compra il napoli e non ha vinto ancora niente e sta quasi fallendo come campione è considerato il miglior giocatore al mondo.
Il Napoli ha comprato il miglior giocatore al mondo questo si diceva e così si è presentato.
Non era neanche necessario quello che poi ha fatto per dargli questo titolo.
Era già considerato il più forte di sempre dopo Pelè, dopo Pelè perchè non aveva ancora vinto niente.
Poi quello che ha fatto è stato incredibile, vincere a Napoli e il Mondiale da solo e la frase dei napoletani appena arrivato a Napoli è meglio è Pelè è diventato per tutti è meglio e Pelè.

A 60 anni lui era ancora Maradona, non un pensionato.
Pelè da quando ha smesso di giocare ha cercato di essere ancora Pelè ma alla fine è stato un pensionato.

[chiaky]

Ma perchè la personalità di Maradona era stupefacente già a 10 anni.

Io che c'ero e mi ricordo.
Maradona a 18 anni era già considerato il miglior giocatore al mondo.
A 23 quando lo compra il napoli e non ha vinto ancora niente e sta quasi fallendo come campione è considerato il miglior giocatore al mondo.
Il Napoli ha comprato il miglior giocatore al mondo questo si diceva e così si è presentato.
Non era neanche necessario quello che poi ha fatto.
Era già considerato il più forte di sempre dopo Pelè, dopo Pelè perchè non aveva ancora vinto niente.
Poi quello che ha fatto è stato incredibile, vincere a Napoli e il Mondiale da solo e la frase dei napoletani appena arrivato a Napoli è meglio è Pelè è diventato per tutti è meglio e Pelè.

A 60 anni lui era ancora Maradona, non un pensionato.
Pelè da quando ha smesso di giocare è un pensionato.

A parte che non userei la parola stupefacente con Maradona
Ma no, fino al 1986 era considerato Platini il migliore, e anche Zico era più o meno al livello di Diego (a parte Napoli e limitrofi chiaramente). E' stato con il mondiale 1986 e il primo scudetto che Diego ha messo la freccia. Poi certo, un fenomeno lo è sempre stato ed è sempre stato considerato tale, ovvio.

[Burian siberiano]

La sensazione che ho io è che anche nascesse oggi un giocatore con una carriera di 25 anni ad alto livello, che fa manbassa di champions league e mondiali, che vince 10 palloni d'oro dopo aver segnato 3000 gol dei quali la metà in rovesciata da centrocampo, la sensazione mia è che sarebbe popolarmente riconosciuto sempre sotto a Maradona. Può essere che mi sbaglio ma Diego sarà sempre punto di riferimento nel calcio, "ho fatto un gol alla Maradona, o Maradona è meglio di Pelè"

Si, ma questo esime dal calcio.
Maradona è stato il migliore perchè è stato il peggiore.
E' uno dei pochi casi in cui artista/sportivo e personaggio sono la stessa cosa. Nessuno sarà mai un personaggio del genere, e in questo il calcio c'entra solo nella misura in cui si unisce al personaggio.

Be direi che Cassius Clay è stato come lui allora.
E anche Ayrton Senna.

[Nick]

Ma che messo freccia.
Platini e Zico vincevano e lui no.
Ma nonostante questo il miglior giocatore al mondo, tranne per i francesi brasiliani gli juventini e i tifosi del flamengo, per tutti era universalmente Maradona già nel 1979-80.

Così come Ronaldo il fenomeno già a vent'anni era il più forte del mondo rispetto ai suoi contemporanei.
E lo è stato sempre in carriera anche nei momenti bui.

Maradona addirittura veniva considerato gia tra i 19 e i 24 anni il più forte di sempre dietro Pelè, cioè con i suoi contemporanei non c'era battaglia.
Poi più di Pelè.

Quindi i napoletani nel 1984 hanno aggiunto giusto "più di Pelè".
Per tutti gli altri era sotto solo a Pelè.

[Nick]

Ronaldo il fenomeno anche nei momenti massimi non è stato mai avvicinato a Pelè o Maradona.

Messi si, secondo opinione diffusa.

[Burian siberiano]

Ronaldo il fenomeno anche nei momenti massimi non è stato mai avvicinato a Pelè o Maradona.

Messi si, secondo opinione diffusa.

Oddio Ronaldo il fenomeno sta li eh..molti lo considerano addirittura più forte.

[Nick]

Ronaldo il fenomeno anche nei momenti massimi non è stato mai avvicinato a Pelè o Maradona.

Messi si, secondo opinione diffusa.

Oddio Ronaldo il fenomeno sta li eh..molti lo considerano addirittura più forte.

Mi riferisco alla vulgata generale, una sintesi di opinioni.
Tranne rari casi non ho mai sentito di Ronaldo il fenomeno accostamenti fino a Maradona o Pelè.
Certamente a 19-20 anni già prima dell'Inter era universalmente il numero 1 del mondo.

Messi più volte accostato ai due Re.

Negli ultimi anni soprattutto ex.giocatori tendono a dire che Ronaldo era più forte di Messi.
Sempre senza accostare Ronaldo a Pelè o Maradona.

[Burano]

Ma che messo freccia.
Platini e Zico vincevano e lui no.
Ma nonostante questo il miglior giocatore al mondo, tranne per i francesi brasiliani gli juventini e i tifosi del flamengo, per tutti era universalmente Maradona già nel 1979-80.

Così come Ronaldo il fenomeno già a vent'anni era il più forte del mondo rispetto ai suoi contemporanei.
E lo è stato sempre in carriera anche nei momenti bui.

Maradona addirittura veniva considerato gia tra i 19 e i 24 anni il più forte di sempre dietro Pelè, cioè con i suoi contemporanei non c'era battaglia.
Poi più di Pelè.

Quindi i napoletani nel 1984 hanno aggiunto giusto "più di Pelè".
Per tutti gli altri era sotto solo a Pelè.

nell'84 il migliore per tutti universalmente tranne per i francesi brasiliani gli juventini e i tifosi del flamengo era Maradona? Ma anche no. Era Platini, che in misura decisamente minore, ha fatto quello che fece Maradona nell'86 al mondiale all'Europeo (oltre a vincere scudetto e coppa coppe con la Juve). Dall'86 in poi, come dice correttamente Chiacky, "ha messo la freccia".

"Così come Ronaldo il fenomeno già a vent'anni era il più forte del mondo rispetto ai suoi contemporanei.
E lo è stato sempre in carriera anche nei momenti bui."

Anche qui, troppa grazia.

[chiaky]

Ma che messo freccia.
Platini e Zico vincevano e lui no.
Ma nonostante questo il miglior giocatore al mondo, tranne per i francesi brasiliani gli juventini e i tifosi del flamengo, per tutti era universalmente Maradona già nel 1979-80.

Così come Ronaldo il fenomeno già a vent'anni era il più forte del mondo rispetto ai suoi contemporanei.
E lo è stato sempre in carriera anche nei momenti bui.

Maradona addirittura veniva considerato gia tra i 19 e i 24 anni il più forte di sempre dietro Pelè, cioè con i suoi contemporanei non c'era battaglia.
Poi più di Pelè.

Quindi i napoletani nel 1984 hanno aggiunto giusto "più di Pelè".
Per tutti gli altri era sotto solo a Pelè.

Per me no, ma va benissimo.
Qua va celebrato Maradona.

[Nick]

Ma Platini e Zico erano consideratissimi.
Vincevano con le loro squadre e anche i palloni d'oro europei e sudamericano.

Ma sotto sotto nell'ambiente il titolo Migliore Giocatore del Mondo era sempre di Maradona.