Pablito
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Pablito
Uno dei piu' grandi attaccanti che abbia mai visto.
Non solo lo straordinario fiuto del gol, ma una tecnica ed una mobilita' fuori dal comune.
Lo vidi per la prima volta in un LAZIO-Vicenza, era il '78 e fu devastante; perdemmo 3-1, tripletta di un giocatore imprendibile.
In quella partita mi impressiono' anche Filippi che poi non mantenne quelle promesse.
Poi le nottate argentine ed il Mondiale, alla faccia di chi lo aveva incastrato due anni prima.
Una gioia immensa anche perche' credevo in una tua rinascita, nonostante le critiche feroci delle prime gare.
Per me e per chi ha avuto la fortuna di vederti giocare e' un altro pezzettino di vita che se ne va.
Ciao Paolo, ti voglio bene!
Non solo lo straordinario fiuto del gol, ma una tecnica ed una mobilita' fuori dal comune.
Lo vidi per la prima volta in un LAZIO-Vicenza, era il '78 e fu devastante; perdemmo 3-1, tripletta di un giocatore imprendibile.
In quella partita mi impressiono' anche Filippi che poi non mantenne quelle promesse.
Poi le nottate argentine ed il Mondiale, alla faccia di chi lo aveva incastrato due anni prima.
Una gioia immensa anche perche' credevo in una tua rinascita, nonostante le critiche feroci delle prime gare.
Per me e per chi ha avuto la fortuna di vederti giocare e' un altro pezzettino di vita che se ne va.
Ciao Paolo, ti voglio bene!
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
Re: Pablito
Quanto l'ho amato in quel mondiale! Ricordo i 3 gol con il Brasile come fosse ieri.
L'ho visto giocare dal vivo in un'amichevole estiva (mi pare Vicenza-Fiorentina, a Livorno). Era già famoso e si vedeva quanto fosse rapido di movimenti e di pensiero.
L'ho visto giocare dal vivo in un'amichevole estiva (mi pare Vicenza-Fiorentina, a Livorno). Era già famoso e si vedeva quanto fosse rapido di movimenti e di pensiero.
Re: Pablito
Tipicamente, in Italia, pagine su Maradona e neanche lo straccio di un topic sul grandioso Pablito.
Bravo Alga!
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"Senza Xavi e Iniesta Messi non ha mai vinto niente".
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Re: Pablito
ho saputo chi fosse per la prima volta a 6 anni grazie alla videocassetta "Italia ai Mondiali". L'avrò vista mille volte.
E così diventò un mio idolo anche se già si era ritirato da qualche anno.
Mio babbo è di Prato e ricordo l'aneddoto di un suo amico il quale mi raccontò che, dopo la partita col Brasile, lui ed altri erano andati in "pellegrinaggio" sotto casa del babbo di Rossi, nella frazione di Santa Lucia.
Per me per anni è sempre rimasto un mito visto in videocassetta fino a che non cominciò a fare l'opinionista, per la prima volta mi sembra in una partita di Champions tra Inter e Lokomotiv Mosca; forse era il 2002-03, il secondo anno di Cuper all'Inter. C'è rimasto per diversi anni a Sky.
Che grande tristezza.
E così diventò un mio idolo anche se già si era ritirato da qualche anno.
Mio babbo è di Prato e ricordo l'aneddoto di un suo amico il quale mi raccontò che, dopo la partita col Brasile, lui ed altri erano andati in "pellegrinaggio" sotto casa del babbo di Rossi, nella frazione di Santa Lucia.
Per me per anni è sempre rimasto un mito visto in videocassetta fino a che non cominciò a fare l'opinionista, per la prima volta mi sembra in una partita di Champions tra Inter e Lokomotiv Mosca; forse era il 2002-03, il secondo anno di Cuper all'Inter. C'è rimasto per diversi anni a Sky.
Che grande tristezza.
Re: Pablito
Se ne parlava di là, ecco,questo è:
Lo sapete cosa c'è che non va? Che se muoiono Maradona e Paolo Rossi sentiamo paura di morire noi, noi della mia età, ci accorgiamo che d'improvviso, proditoriamente, la vita è passata. E per quanto vogliamo illuderci, non è ancora finita, da fare ne resta, sentiamo nel profondo che non funziona. Non è così. E questi calciatori che schiantano ancor giovani ci vengono incontro come un treno di destino: quanto avevano? Dieci anni più di noi, cinque? Insomma, meno di una generazione. Stanno sparendo tutti, vuol dire che, dopo, saremo i prossimi. E mi guardo indietro e conto le volte che ho riguardato quelle partite, decine, centinaia di volte e ho sempre saputo che non era l'esaltazione del trionfo, era quel rincorrere un'età, che dico?, un momento, un istante di pura gioia. Quel tempo in cui pensi di poterti ancora rifare. Muore Paolo Rossi e muore quel mondiale e muoiono quegli attimi e tutto pesa, ogni singolo giorno di una vita che non avrei voluto così, che non rivivrei. Che a sentirmela scorrere addosso fa paura. Che non mi pare neanche mia. Ora io non lo so se sia la depressione o il realismo più nudo, so che sabato era l'anniversario della scomparsa di mio padre, domenica è morto uno zio, ed io mi sorprendo ad inseguire fantasmi su youtube: il match tra Ali e Frazier del 1975, che ormai conosco a memoria, ogni singolo pugno, ogni finta e ogni gesto, e mi pare tutto così lontano. Così irrimediabilmente svanito. Morti tutti gli eroi, mi sorprendo a ritrovarmi tra i pochi con la memoria storica, tra quelli che possono parlarne, raccontare: intorno a me, una desolazione di consapevolezze, il deserto dei sospetti: fatti irripetibili, pagine di sport più enormi, da poema omerico si disperdono e mi ritrovo tra gli ultimi custodi: per cosa, per chi? Oggi tutti parlano di Rossi, domani tocca a un altro e già è svanito Maradona. Il mondo che custodisco si consuma in me, non so a chi lasciarlo. Sì, io ho paura di morire. Neanche paura, è una sensazione raggelante come lama, una desolazione d'impotenza: ma come ha fatto a sparire tutto così in fretta, come ha potuto morire Paolo Rossi? E invece è la vita, è lei che sparisce sempre troppo in fretta e ti fotte. Non ho paura di morire, ma di sparire; di non essere mai stato, di tornare al buio che cancella tutto il mio amore, tutto il mio dolore. Appena ieri, non trentasei anni fa, dico proprio ieri, Paolo Rossi che esulta contro il Brasile mi regalava un fremito d'eternità, oggi m'agghiaccia come un presentimento.
Massimo Del Papa
Lo sapete cosa c'è che non va? Che se muoiono Maradona e Paolo Rossi sentiamo paura di morire noi, noi della mia età, ci accorgiamo che d'improvviso, proditoriamente, la vita è passata. E per quanto vogliamo illuderci, non è ancora finita, da fare ne resta, sentiamo nel profondo che non funziona. Non è così. E questi calciatori che schiantano ancor giovani ci vengono incontro come un treno di destino: quanto avevano? Dieci anni più di noi, cinque? Insomma, meno di una generazione. Stanno sparendo tutti, vuol dire che, dopo, saremo i prossimi. E mi guardo indietro e conto le volte che ho riguardato quelle partite, decine, centinaia di volte e ho sempre saputo che non era l'esaltazione del trionfo, era quel rincorrere un'età, che dico?, un momento, un istante di pura gioia. Quel tempo in cui pensi di poterti ancora rifare. Muore Paolo Rossi e muore quel mondiale e muoiono quegli attimi e tutto pesa, ogni singolo giorno di una vita che non avrei voluto così, che non rivivrei. Che a sentirmela scorrere addosso fa paura. Che non mi pare neanche mia. Ora io non lo so se sia la depressione o il realismo più nudo, so che sabato era l'anniversario della scomparsa di mio padre, domenica è morto uno zio, ed io mi sorprendo ad inseguire fantasmi su youtube: il match tra Ali e Frazier del 1975, che ormai conosco a memoria, ogni singolo pugno, ogni finta e ogni gesto, e mi pare tutto così lontano. Così irrimediabilmente svanito. Morti tutti gli eroi, mi sorprendo a ritrovarmi tra i pochi con la memoria storica, tra quelli che possono parlarne, raccontare: intorno a me, una desolazione di consapevolezze, il deserto dei sospetti: fatti irripetibili, pagine di sport più enormi, da poema omerico si disperdono e mi ritrovo tra gli ultimi custodi: per cosa, per chi? Oggi tutti parlano di Rossi, domani tocca a un altro e già è svanito Maradona. Il mondo che custodisco si consuma in me, non so a chi lasciarlo. Sì, io ho paura di morire. Neanche paura, è una sensazione raggelante come lama, una desolazione d'impotenza: ma come ha fatto a sparire tutto così in fretta, come ha potuto morire Paolo Rossi? E invece è la vita, è lei che sparisce sempre troppo in fretta e ti fotte. Non ho paura di morire, ma di sparire; di non essere mai stato, di tornare al buio che cancella tutto il mio amore, tutto il mio dolore. Appena ieri, non trentasei anni fa, dico proprio ieri, Paolo Rossi che esulta contro il Brasile mi regalava un fremito d'eternità, oggi m'agghiaccia come un presentimento.
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Re: Pablito
Inizia ora Italia Brasile ' 82 su Rai 2. Io me la rivedo
Solo l'amare, solo il conoscere conta, non l'aver amato, non l'aver conosciuto.
Dà angoscia il vivere di un consumato amore. L'anima non cresce piu'. (P.P.P.)
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Re: Pablito
per me il Brasile la vince facileameba ha scritto:Inizia ora Italia Brasile ' 82 su Rai 2. Io me la rivedo
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Re: Pablito
Come ho scritto nell'altro topic... Questa è la partita di esordio di Rossi dopo la squalifica. Ricordo quella partita per un motivo: mio padre portò mio fratello e me a giocare la schedina (una colonna a testa). Partita: Udinese vs Juventus... Misi 1 fisso! Vittoria dell'Udinese! Mio fratello mise X. Dopo pochi minuti, l'Udinese segnò! E io ero felicissimo! Avevo indovinato il pronostico! Poi, la partita andò diversamente. Ma il gol all'Udinese gli portò fortuna ai Mondiali, quindi va bene lo stesso...
Leo Durocher: You don't save a pitcher for tomorrow. Tomorrow it may rain.
Re: Pablito
se non annullassero ad Antognoni per fuorigioco improbabile il gol di del 4-2 vivrei gli ultimi 5 minuti più tranquillamente, seppure in replica quarant'anni dopo.balbysauro ha scritto:per me il Brasile la vince facileameba ha scritto:Inizia ora Italia Brasile ' 82 su Rai 2. Io me la rivedo
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luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Pablito
Siccome fatalmente invecchiamo ,e i nostri idoli giovanili erano/sono per forza di cose più vecchi di noi, è inevitabile andando avanti vederli scomparire One By One . Siccome poi ,come spesso osservato altrove, gli eroi degli anni 70'90',della Visibilità/ma non ipervisibilità , esposti/ma non sovraesposti sono quelli più entrati nella memoria collettiva, è inevitabile collegare la loro perdita alla perdita del ricordo per eccellenza. Dieguito sarà sempre quello del Gol che chiunque avrebbe voluto fare, Pablito quello della Settimana da Dio che chiunque avrebbe voluto vivere.chiaky ha scritto:Se ne parlava di là, ecco,questo è:
Lo sapete cosa c'è che non va? Che se muoiono Maradona e Paolo Rossi sentiamo paura di morire noi, noi della mia età, ci accorgiamo che d'improvviso, proditoriamente, la vita è passata. E per quanto vogliamo illuderci, non è ancora finita, da fare ne resta, sentiamo nel profondo che non funziona. Non è così. E questi calciatori che schiantano ancor giovani ci vengono incontro come un treno di destino: quanto avevano? Dieci anni più di noi, cinque? Insomma, meno di una generazione. Stanno sparendo tutti, vuol dire che, dopo, saremo i prossimi. E mi guardo indietro e conto le volte che ho riguardato quelle partite, decine, centinaia di volte e ho sempre saputo che non era l'esaltazione del trionfo, era quel rincorrere un'età, che dico?, un momento, un istante di pura gioia. Quel tempo in cui pensi di poterti ancora rifare. Muore Paolo Rossi e muore quel mondiale e muoiono quegli attimi e tutto pesa, ogni singolo giorno di una vita che non avrei voluto così, che non rivivrei. Che a sentirmela scorrere addosso fa paura. Che non mi pare neanche mia. Ora io non lo so se sia la depressione o il realismo più nudo, so che sabato era l'anniversario della scomparsa di mio padre, domenica è morto uno zio, ed io mi sorprendo ad inseguire fantasmi su youtube: il match tra Ali e Frazier del 1975, che ormai conosco a memoria, ogni singolo pugno, ogni finta e ogni gesto, e mi pare tutto così lontano. Così irrimediabilmente svanito. Morti tutti gli eroi, mi sorprendo a ritrovarmi tra i pochi con la memoria storica, tra quelli che possono parlarne, raccontare: intorno a me, una desolazione di consapevolezze, il deserto dei sospetti: fatti irripetibili, pagine di sport più enormi, da poema omerico si disperdono e mi ritrovo tra gli ultimi custodi: per cosa, per chi? Oggi tutti parlano di Rossi, domani tocca a un altro e già è svanito Maradona. Il mondo che custodisco si consuma in me, non so a chi lasciarlo. Sì, io ho paura di morire. Neanche paura, è una sensazione raggelante come lama, una desolazione d'impotenza: ma come ha fatto a sparire tutto così in fretta, come ha potuto morire Paolo Rossi? E invece è la vita, è lei che sparisce sempre troppo in fretta e ti fotte. Non ho paura di morire, ma di sparire; di non essere mai stato, di tornare al buio che cancella tutto il mio amore, tutto il mio dolore. Appena ieri, non trentasei anni fa, dico proprio ieri, Paolo Rossi che esulta contro il Brasile mi regalava un fremito d'eternità, oggi m'agghiaccia come un presentimento.
Massimo Del Papa
Quando sono scomparsi i Meazza e i Di Stefano hanno avuto celebrazioni, ma non un lutto così collettivo , non erano stati nè tanto visibili nè tanto esposti, sarà interessante vedere quali saranno le reazioni alla scomparsa dei miti sportivi di adesso (sovraesposti ed ipervisibili) .
Diciamo anche un altra cosa; Italia-Brasile era 38 anni fa, Maradona 30 anni fa . Non è stato proprio così in fretta, non è propriamente stato ieri , è la nostra percezione del tempo forse ad essere cambiata.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Pablito
Beh lo abbiamo visto con Kobe, nei fattisarà interessante vedere quali saranno le reazioni alla scomparsa dei miti sportivi di adesso (sovraesposti ed ipervisibili) .
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Pablito
Da una parte è anche bello che si abbia ancora una memoria. Celebrare personaggi in auge 40 anni fa è certamente sinonimo di memoria ed è positivo.Johnny Rex ha scritto:Siccome fatalmente invecchiamo ,e i nostri idoli giovanili erano/sono per forza di cose più vecchi di noi, è inevitabile andando avanti vederli scomparire One By One . Siccome poi ,come spesso osservato altrove, gli eroi degli anni 70'90',della Visibilità/ma non ipervisibilità , esposti/ma non sovraesposti sono quelli più entrati nella memoria collettiva, è inevitabile collegare la loro perdita alla perdita del ricordo per eccellenza. Dieguito sarà sempre quello del Gol che chiunque avrebbe voluto fare, Pablito quello della Settimana da Dio che chiunque avrebbe voluto vivere.chiaky ha scritto:Se ne parlava di là, ecco,questo è:
Lo sapete cosa c'è che non va? Che se muoiono Maradona e Paolo Rossi sentiamo paura di morire noi, noi della mia età, ci accorgiamo che d'improvviso, proditoriamente, la vita è passata. E per quanto vogliamo illuderci, non è ancora finita, da fare ne resta, sentiamo nel profondo che non funziona. Non è così. E questi calciatori che schiantano ancor giovani ci vengono incontro come un treno di destino: quanto avevano? Dieci anni più di noi, cinque? Insomma, meno di una generazione. Stanno sparendo tutti, vuol dire che, dopo, saremo i prossimi. E mi guardo indietro e conto le volte che ho riguardato quelle partite, decine, centinaia di volte e ho sempre saputo che non era l'esaltazione del trionfo, era quel rincorrere un'età, che dico?, un momento, un istante di pura gioia. Quel tempo in cui pensi di poterti ancora rifare. Muore Paolo Rossi e muore quel mondiale e muoiono quegli attimi e tutto pesa, ogni singolo giorno di una vita che non avrei voluto così, che non rivivrei. Che a sentirmela scorrere addosso fa paura. Che non mi pare neanche mia. Ora io non lo so se sia la depressione o il realismo più nudo, so che sabato era l'anniversario della scomparsa di mio padre, domenica è morto uno zio, ed io mi sorprendo ad inseguire fantasmi su youtube: il match tra Ali e Frazier del 1975, che ormai conosco a memoria, ogni singolo pugno, ogni finta e ogni gesto, e mi pare tutto così lontano. Così irrimediabilmente svanito. Morti tutti gli eroi, mi sorprendo a ritrovarmi tra i pochi con la memoria storica, tra quelli che possono parlarne, raccontare: intorno a me, una desolazione di consapevolezze, il deserto dei sospetti: fatti irripetibili, pagine di sport più enormi, da poema omerico si disperdono e mi ritrovo tra gli ultimi custodi: per cosa, per chi? Oggi tutti parlano di Rossi, domani tocca a un altro e già è svanito Maradona. Il mondo che custodisco si consuma in me, non so a chi lasciarlo. Sì, io ho paura di morire. Neanche paura, è una sensazione raggelante come lama, una desolazione d'impotenza: ma come ha fatto a sparire tutto così in fretta, come ha potuto morire Paolo Rossi? E invece è la vita, è lei che sparisce sempre troppo in fretta e ti fotte. Non ho paura di morire, ma di sparire; di non essere mai stato, di tornare al buio che cancella tutto il mio amore, tutto il mio dolore. Appena ieri, non trentasei anni fa, dico proprio ieri, Paolo Rossi che esulta contro il Brasile mi regalava un fremito d'eternità, oggi m'agghiaccia come un presentimento.
Massimo Del Papa
Quando sono scomparsi i Meazza e i Di Stefano hanno avuto celebrazioni, ma non un lutto così collettivo , non erano stati nè tanto visibili nè tanto esposti, sarà interessante vedere quali saranno le reazioni alla scomparsa dei miti sportivi di adesso (sovraesposti ed ipervisibili) .
Diciamo anche un altra cosa; Italia-Brasile era 38 anni fa, Maradona 30 anni fa . Non è stato proprio così in fretta, non è propriamente stato ieri , è la nostra percezione del tempo forse ad essere cambiata.
F.F.
Quelli di oggi...boh, bisogna anche vedere nei prossimi 30 anni se resteranno sulla cresta dell'onda per vari motivi. E se le emozioni date ai ragazzi di oggi saranno state così intense. Glielo auguro.
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Re: Pablito
koufax75 ha scritto:
Come ho scritto nell'altro topic... Questa è la partita di esordio di Rossi dopo la squalifica. Ricordo quella partita per un motivo: mio padre portò mio fratello e me a giocare la schedina (una colonna a testa). Partita: Udinese vs Juventus... Misi 1 fisso! Vittoria dell'Udinese! Mio fratello mise X. Dopo pochi minuti, l'Udinese segnò! E io ero felicissimo! Avevo indovinato il pronostico! Poi, la partita andò diversamente. Ma il gol all'Udinese gli portò fortuna ai Mondiali, quindi va bene lo stesso...
Pure io me lo ricordo.
A parte che aspettavo con ansia il suo ritorno.
Quella domenica con mio padre ritornavo in Calabria dalla Sicilia.
Ha segnato esattamente quando eravamo in fila per prendere il traghetto fermi ed io mangiavo una briosce con gelato presa all'ottimo bar a Messina di fronte alla Caronte e ascoltavamo Calcio minutoxminuto.
Allora ottimo ora non lo so, è da tempo che non prendo qualcosa in attesa del traghetto, ma il bar c'è sempre.
Inizio secondo tempo mi pare, quindi all 15:45 più o meno.
ps;
Sempre nello stesso posto, sempre con mio padre, sempre di domenica ma dieci anni dopo e guidavo io e più tardi, erano le 17:00 o 18:00, abbiamo ascoltato le prime notizie della strage di Capaci.
No brioche però.
Re: Pablito
Bravo Alga.
Porta l’amante a casa e trova la moglie a letto con due uomini. Tecnicamente è un full.
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Re: Pablito
Ace Man ha scritto:Tipicamente, in Italia, pagine su Maradona e neanche lo straccio di un topic sul grandioso Pablito.
Bravo Alga!
No no, è stato ricordato nella maniera adeguata.
Ma Pablito non è un personaggio eccezionale come Maradona.
Non esiste in Italia un calciatore-personaggio paragonabile a Maradona.
E' stato un grandissimo giocatore, uno dei migliori italiani di sempre.
Ed è legato ad un evento eccezionale del calcio italiano e dell'Italia.[*]
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Re: Pablito
Rossi aveva il 20 ai mondiali ed è morto nel 2020.
In 10 giorni se n'è andato il calcio anni ottanta.
I protagonisti del mondiale 1982 e 1986.
In 10 giorni se n'è andato il calcio anni ottanta.
I protagonisti del mondiale 1982 e 1986.
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Re: Pablito
Ah dimenticavo che l'ho visto dal vivo due settimane dopo a Catanzaro nell'ultima giornata di campionato dove si decise lo scudetto con la Fiorentina.Nick ha scritto:koufax75 ha scritto:
Come ho scritto nell'altro topic... Questa è la partita di esordio di Rossi dopo la squalifica. Ricordo quella partita per un motivo: mio padre portò mio fratello e me a giocare la schedina (una colonna a testa). Partita: Udinese vs Juventus... Misi 1 fisso! Vittoria dell'Udinese! Mio fratello mise X. Dopo pochi minuti, l'Udinese segnò! E io ero felicissimo! Avevo indovinato il pronostico! Poi, la partita andò diversamente. Ma il gol all'Udinese gli portò fortuna ai Mondiali, quindi va bene lo stesso...
Pure io me lo ricordo.
A parte che aspettavo con ansia il suo ritorno.
Quella domenica con mio padre ritornavo in Calabria dalla Sicilia.
Ha segnato esattamente quando eravamo in fila per prendere il traghetto fermi ed io mangiavo una briosce con gelato presa all'ottimo bar a Messina di fronte alla Caronte e ascoltavamo Calcio minutoxminuto.
Allora ottimo ora non lo so, è da tempo che non prendo qualcosa in attesa del traghetto, ma il bar c'è sempre.
Inizio secondo tempo mi pare, quindi all 15:45 più o meno.
ps;
Sempre nello stesso posto, sempre con mio padre, sempre di domenica ma dieci anni dopo e guidavo io e più tardi, erano le 17:00 o 18:00, abbiamo ascoltato le prime notizie della strage di Capaci.
No brioche però.
L'azione del rigore è stata proprio nella curva dov'ero io, lui colpisce il palo di testa e poi nella continuazione dell'azione in area di rigore c'è il fallo di mano da cui il famoso rigore di Brady.
Credo l'unica volta che l'ho visto dal vivo.
Adesso non ricordo negli anni precedenti e successivi se ho visto il vicenza il perugia o la Juve forse si il Catanzaro era in serie A.
Ultima modifica di Nick il ven dic 11, 2020 9:26 am, modificato 1 volta in totale.
Re: Pablito
quando il giocatore preferito del tuo sport diventa più giovane di te diventi davvero uomo.
quando muore il tuo idolo se ne va un gran pezzo della tua innocenza
quando muore il tuo idolo se ne va un gran pezzo della tua innocenza
tifare inter e tifare ferrari sono due cose incompatibili
Cmq avete creato dei mostri osceni e inguardabili.balbysauro ha scritto:Dietro a ogni grande uomo c'è una grande donna.
Dietro a ogni grande donna c'è Hakaishin che le guarda il culo.
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Re: Pablito
Platini sarà contentissimo di leggerti ,e così altriNick ha scritto:Rossi aveva il 20 ai mondiali ed è morto nel 2020.
In 10 giorni se n'è andato il calcio anni ottanta.
I protagonisti del mondiale 1982 e 1986.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Pablito
Johnny Rex ha scritto:Platini sarà contentissimo di leggerti ,e così altriNick ha scritto:Rossi aveva il 20 ai mondiali ed è morto nel 2020.
In 10 giorni se n'è andato il calcio anni ottanta.
I protagonisti del mondiale 1982 e 1986.
F.F.
Dai solo gli assoluti protagonisti dei mondiali anni 80.
Per quelli degli europei anni 80 quindi Platini e Van Basten e lontanamente Hrubesh, europeo 80, c''è ancora tempo.
Semmai è a rischio Lineker capocannoniere 1986.
Ma sono cose più da Balby queste, non mi date patenti alla Totò.
Re: Pablito
Il punto secondo me centrale per quanto riguarda Rossi non è tanto la sua grandezza assoluta come calciatore, quanto che per molti italiani (diciamo quelli che nel 1982 potevano avere dai 6 ai 10-11 anni) lui è stato letteralmente, per quanto metaforicamente, un compagno di giochi. Scendevamo in cortile e per un intero pomeriggio ci si divideva fra chi immaginava di essere lui e chi immaginava di passargli la palla.
E sì, sarà un luogo comune il classico "signora mia, una volta era tutto diverso", ma mi chiedo che cazzo abbiano sognato i bambini che avevano fra i 6 e i 10-11 anni nel 2006: di essere quello che insulta la sorella dell'avversario e rimedia una capocciata?
E sì, sarà un luogo comune il classico "signora mia, una volta era tutto diverso", ma mi chiedo che cazzo abbiano sognato i bambini che avevano fra i 6 e i 10-11 anni nel 2006: di essere quello che insulta la sorella dell'avversario e rimedia una capocciata?
Re: Pablito
Esattamente.scooter ha scritto:Il punto secondo me centrale per quanto riguarda Rossi non è tanto la sua grandezza assoluta come calciatore, quanto che per molti italiani (diciamo quelli che nel 1982 potevano avere dai 6 ai 10-11 anni) lui è stato letteralmente, per quanto metaforicamente, un compagno di giochi. Scendevamo in cortile e per un intero pomeriggio ci si divideva fra chi immaginava di essere lui e chi immaginava di passargli la palla.
E sì, sarà un luogo comune il classico "signora mia, una volta era tutto diverso", ma mi chiedo che cazzo abbiano sognato i bambini che avevano fra i 6 e i 10-11 anni nel 2006: di essere quello che insulta la sorella dell'avversario e rimedia una capocciata?
E aggiungo che Rossi, se si vuol tentare una analisi tecnica, è stato il Mondiale 82. Con la morte di Rossi è morto il mondiale del 1982, in cui certo, c'era uno straordinario Conti, un grandissimo Tardelli con il suo iconico urlo, Zoff che salva il culo contro il Brasile eccetera, ma quel mondiale è Pablito Rossi, che esplode come una stella cometa, dato per finito, dileggiato dai giornalisti e obiettivamente nello scetticismo generale della sua chiamata in nazionale.
Paolo che è stato un grandissimo cannoniere nel Vicenza e nel Perugia, ed è li che si compie, alla fin fine, la sua carriera, quando era integro e fuori da polemiche varie. E poi, naturalmente, clamorosamente con quel mondiale.
Da li in poi Paolo è stato molto intermittente.Il Paolo della Juve è un attaccante ancora letale in certe (poche) partite, soprattutto di coppa, ma nemmeno lontanamente paragonabile al Pablito del Vicenza e del Mundial, nonostante i rifornimenti continui di Le Roy, che non sempre riesce a trasformare in rete. Poi il Milan con 2 tristi gol, però segnati nel derby se ben ricordo, e un Mondiale 86 dove ancora una volta fu chiamato nello scetticismo generale e però quella volta non giocò. Ci provò Spillo a fare il Pablito, ma purtroppo la favola non si ripetè. E poi il ritiro ancora giovanissimo, per questa farfalla (come lo ha genialmente definito Michel ieri) che ha fatto sognare un intero paese in quelle folli notti mondiali e che non dimenticheremo mai.
In calce due parole sulla persona: gentile, riservata, timida, educata. Un signore. L'espressione del calcio migliore di quegli anni, mai così lontano.
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"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
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Re: Pablito
OT
Tardelli sempre stato(mi) tremendamente sul cazzo.
E al tempo stesso uno che in squadra vorrei sempre, perchè (purtroppo) vincente.
F.F.
Tardelli sempre stato(mi) tremendamente sul cazzo.
E al tempo stesso uno che in squadra vorrei sempre, perchè (purtroppo) vincente.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Pablito
E' un grande Tardelli, e che scherziamo...Johnny Rex ha scritto:OT
Tardelli sempre stato(mi) tremendamente sul cazzo.
E al tempo stesso uno che in squadra vorrei sempre, perchè (purtroppo) vincente.
F.F.
E' un tipo un pò burbero, ma credo sia anche lui una brava persona. E sul campo era grande.
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Re: Pablito
Sulla persona lasciamo perdere.chiaky ha scritto:E' un grande Tardelli, e che scherziamo...Johnny Rex ha scritto:OT
Tardelli sempre stato(mi) tremendamente sul cazzo.
E al tempo stesso uno che in squadra vorrei sempre, perchè (purtroppo) vincente.
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E' un tipo un pò burbero, ma credo sia anche lui una brava persona. E sul campo era grande.
Uno dei tanti che nel 2006 ha sorriso a denti strettissimi perchè voleva ancora essere l'ultimo...
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Pablito
Eeee capirai, per così pocoJohnny Rex ha scritto:Sulla persona lasciamo perdere.chiaky ha scritto:E' un grande Tardelli, e che scherziamo...Johnny Rex ha scritto:OT
Tardelli sempre stato(mi) tremendamente sul cazzo.
E al tempo stesso uno che in squadra vorrei sempre, perchè (purtroppo) vincente.
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E' un tipo un pò burbero, ma credo sia anche lui una brava persona. E sul campo era grande.
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C'è gente che segna di mano, offre borracce avvelenate, non riconosce i figli, frequenta la camorra e viene santificata
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Re: Pablito
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Pablito
Ma che fallo è? Impazzito completamente.Nickognito ha scritto:
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Re: Pablito
Hai dimenticato fan sfegatato e amico fraterno di un dittatore che metteva oppositori e omosessuali in gattabuia.chiaky ha scritto:Eeee capirai, per così pocoJohnny Rex ha scritto:Sulla persona lasciamo perdere.chiaky ha scritto: E' un grande Tardelli, e che scherziamo...
E' un tipo un pò burbero, ma credo sia anche lui una brava persona. E sul campo era grande.
Uno dei tanti che nel 2006 ha sorriso a denti strettissimi perchè voleva ancora essere l'ultimo...
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C'è gente che segna di mano, offre borracce avvelenate, non riconosce i figli, frequenta la camorra e viene santificata
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: Pablito
E vabbè, ci sarebbe una sfilza di roba che non basterebbe un papiro, ho fatto un sunto.Monheim ha scritto:Hai dimenticato fan sfegatato e amico fraterno di un dittatore che metteva oppositori e omosessuali in gattabuia.chiaky ha scritto:Eeee capirai, per così pocoJohnny Rex ha scritto:
Sulla persona lasciamo perdere.
Uno dei tanti che nel 2006 ha sorriso a denti strettissimi perchè voleva ancora essere l'ultimo...
F.F.
C'è gente che segna di mano, offre borracce avvelenate, non riconosce i figli, frequenta la camorra e viene santificata
Diciamo che ci sono artisti e campioni che sono stati salvati dal carcere in quanto tali. E quindi ancor di più si deve apprezzare gente come Pablito o come altri gentiluomini dell'epoca, anche se, come dico sempre, il teatro e la vita non son la stessa cosa e un genio resta tale anche se è un avanzo di galera. Ma se è anche un gentiluomo è ancora più apprezzabile, ecco.
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Re: Pablito
Nickognito ha scritto:
Sempre apprezzate queste cose, basta coi tappetini rossi. Quelli che stendono ai recordman attuali.
Certo che Rivera era pure vecchio ai tempi, bah.
Re: Pablito
Chiedo ai vecchi, ma perchè Bearzot non chiamava mai Pruzzo in nazionale?
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Re: Pablito
Perchè preferiva attaccanti più moderni, più duttili.
Bettega, Graziani, Rossi, Altobelli.
Poi lo poteva chiamare ma Pruzzo non avrebbe accettato la panchina.
Pulici idem non era troppo moderno, però accettava la panchina e lo convocò e portò ai mondiali.
Beccalossi per andare ad un altro escluso di cui si parlava allora perchè troppo solista, un pò come Corso 15 anni prima.
Giordano vabbè era squalificato, forse anche troppo moderno, difficile che l'avrebbe chiamato.
Comunque Pruzzo è stato convocato qualche volta.
Poi c'era anche una pèreferenza caratteriale, per come facevano gruppo alcuni più di altri, beccalossi pruzzo erano difficilmente domabili.
Bettega, Graziani, Rossi, Altobelli.
Poi lo poteva chiamare ma Pruzzo non avrebbe accettato la panchina.
Pulici idem non era troppo moderno, però accettava la panchina e lo convocò e portò ai mondiali.
Beccalossi per andare ad un altro escluso di cui si parlava allora perchè troppo solista, un pò come Corso 15 anni prima.
Giordano vabbè era squalificato, forse anche troppo moderno, difficile che l'avrebbe chiamato.
Comunque Pruzzo è stato convocato qualche volta.
Poi c'era anche una pèreferenza caratteriale, per come facevano gruppo alcuni più di altri, beccalossi pruzzo erano difficilmente domabili.
Re: Pablito
Aggiungerei che Pruzzo fu troppo atipico (mobilità scarsa, in particolare) per essere chiamato in nazionale. Ci fu qualche polemica per le selezioni 1986, non 1982 quando era effettivamente chiuso da coloro che vennero inclusi.
« Ci vorrebbe un lavoro a parte per star dietro a tutte le balle che si scrivono »
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Re: Pablito
Si molto più nell'86.gianlu ha scritto:Aggiungerei che Pruzzo fu troppo atipico (mobilità scarsa, in particolare) per essere chiamato in nazionale. Ci fu qualche polemica per le selezioni 1986, non 1982 quando era effettivamente chiuso da coloro che vennero inclusi.
82 anche perchè infortunatosi Bettega, squalificato Giordano, in teoria rimaneva Pruzzo per il quarto attaccante.
Si portò Selvaggi cha aveva fatto bene a Cagliari, ma insomma è come portare l'attaccante del Chievo e lasciare Pippo Inzaghi a casa.
Aggiungi che Rossi era "presunto" non giocava da due anni non dava nessuna garanzia.
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Re: Pablito
Cmq 1982 Pruzzo e Beccalossi erano i nomi sui cui la stampa spingeva.
1986 Pruzzo, alcuni dell'under21 che cominciavano ad affermarsi, lui portò solo Vialli De Napoli e Zenga.
Poi anche Baresi che rifiutando la panchina non è andato, in compenso è andato il fratello meno forte.
1986 Pruzzo, alcuni dell'under21 che cominciavano ad affermarsi, lui portò solo Vialli De Napoli e Zenga.
Poi anche Baresi che rifiutando la panchina non è andato, in compenso è andato il fratello meno forte.
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Re: Pablito
Sempre stato sur cazzo Bearzot, antipatia acuita dalla mancata chiamata di Beccalossi e dall'aver preferito Bellugi a Manfredonia che non fece mai entrare in Argentina.
Pero' alla fine il suo lavoro e' stato eccellente.
Pero' alla fine il suo lavoro e' stato eccellente.
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
Re: Pablito
Ah io non l'ho vissuta e posso solo leggere qualcosa.
Nel 82 Pruzzo era capocannoniere da due anni in una squadra forte, nell'86 pure fece capocannoniere anche se aveva 31 anni segnando 17 gol nelle ultime 15 di campionato.
Passi l'82, anche perchè vinsero, ma nell'86 Bearzot portò Rossi che aveva una media gol più bassa di Luther Blisset negli ultimi 2 anni e non giocò un minuto e Galderisi che credo da giovane promettesse di più rispetto alla carriera che poi effettivamente fece.
Galderisi era uno dei quesiti che avevo da bambino visto che era un 63 e praticamente dai 25(più o meno da quando inizio ad avere ricordi dal vivo) ha giocato quasi solo in B. In sostanza mi chiedevo come aveva fatto questo a giocare un mondiale da titolare giovanissimo battendo la concorrenza di fior di giocatori della sua generazione e di quella passata
Vedo Pruzzo con 6 presenze, 3 da subentrato e me lo son chiesto, Galderisi 10 e un mondiale da titolare. Boh, pensavo che, al di là della tattica, ci fosse qualche storia tipo Cassano col figlio di Lippi
Nel 82 Pruzzo era capocannoniere da due anni in una squadra forte, nell'86 pure fece capocannoniere anche se aveva 31 anni segnando 17 gol nelle ultime 15 di campionato.
Passi l'82, anche perchè vinsero, ma nell'86 Bearzot portò Rossi che aveva una media gol più bassa di Luther Blisset negli ultimi 2 anni e non giocò un minuto e Galderisi che credo da giovane promettesse di più rispetto alla carriera che poi effettivamente fece.
Galderisi era uno dei quesiti che avevo da bambino visto che era un 63 e praticamente dai 25(più o meno da quando inizio ad avere ricordi dal vivo) ha giocato quasi solo in B. In sostanza mi chiedevo come aveva fatto questo a giocare un mondiale da titolare giovanissimo battendo la concorrenza di fior di giocatori della sua generazione e di quella passata
Vedo Pruzzo con 6 presenze, 3 da subentrato e me lo son chiesto, Galderisi 10 e un mondiale da titolare. Boh, pensavo che, al di là della tattica, ci fosse qualche storia tipo Cassano col figlio di Lippi
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Re: Pablito
Ovviamente Bearzot fu molto conservativo nel 1986. Del resto e' molto comune far male un mondiale dopo averlo vinto. Lippi fece molto peggio.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Pablito
Per quanto mi stia sul cazzo Lippi, diciamo anche che Bearzot, oltre al mondiale, fece un girone di qualificazione ad Euro84 che definire vergognoso è pure riduttivo.Nickognito ha scritto:Ovviamente Bearzot fu molto conservativo nel 1986. Del resto e' molto comune far male un mondiale dopo averlo vinto. Lippi fece molto peggio.
Poi all'epoca immagino ci fossero altri parametri e un po' più di pazienza. Forse l'europeo era sentito un po' di meno ed essendo a 8 squadre non qualificarsi non era una cosa impossibile(anche se non in maniera così clamorosa).
A vederla col senno del poi, il tempo per aggiustare il tiro l'aveva, ma forse non aveva più troppi stimoli ma non ebbe la forza di dimettersi.