La satira ha un senso se colpisce i potenti, se va contro un malcostume, contro un modo di fare, contro uno stereotipo più o meno aderente alla realtà ecc.
Sinceramente non capisco invece il senso di una vignetta che non è informazione, non fa ridere, non è nulla.
E' solo un'offesa gratuita a persone comuni che sono morte e ai loro familiari. Non è satira, in nessuna accezione di questo termine.
Se le persone fossero morte per le mancanze dello Stato, dei soccorritori o altro allora avrebbe avuto un suo perchè. Di cattivo gusto, ma sensato.
NK7 ha scritto:La satira non è che può andar bene a giorni alterni o a seconda della nazionalità dei morti. O la si accetta in toto o inutile poi frignare je suix charlie.
non c'entra nulla: la solidarietà era perchè i redattori sono stati ammazzati, non per difendere il loro diritto di pubblicare brutte vignette.
Come dicevo ad una mia amica, io posso augurarmi che i redattori di Charlie Hebdo crepino tutti. Sono sullo stesso piano del loro cattivo gusto.
Ben diverso è se li minaccio di morte (è reato, tra l'altro). Non parliamo dell'andare al loro giornale con un mitra in braccio.
comunque, non trovo di meglio della risposta che ha fatto una mia amica artista, su richiesta del sindaco di Amatrice
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