Religione

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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Hakaishin
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Re: Religione

Messaggio da Hakaishin »

Nickognito ha scritto:

non so se ho capito bene cosa intendi, ma per me e' quasi il contrario: penso che non serva essere spirituali per constatare la presenza di questi opposti. Certo, occorre non ignorare la realta'. Forse definirei come spirituale chi pensa invece a cosa c'e' di 'non opposto', cosa c'e' dietro questi opposti (che poi non 'chi pensa', quello e' un filosofo metafisico, magari, diciamo 'chi acquisisce consapevolezza').

Mi sembra che tu sia un po' esigente con te stesso se cerchi tutte le cose che hai descritto nel tuo post. Ti auguro ovviamente di riuscirci, a me non riesce nemmeno la prima parte :)

Come arrivare a questo stato? Penso che ognuno abbia il suo modo, pero' se vuoi posso consigliare qualche lettura, che a me magari aiuta solo un po', ma a qualcuno piu' pronto di me potrebbe aiutare di piu'.
non è tanto il constatare l'esistenza ma accettare questi contrasti, l'esempio della morte sempre più confinata in luoghi specifici e sempre meno accettata dai "vivi"
pensavo fosse stato abbastanza chiaro ma evidentemente non mi sono espresso bene.

la sostanza voleva essere questa: se non sono felice e non ho capito i meccanismi più materiali e li ho fatti miei, come posso elevarmi a un livello superiore?
se la mia vita mi fa schifo, raggiungere un livello successivo lo vedo altamente improbabile se non impossibile.

sì mi reputo uno molto esigente con me stesso, se trovo qualcosa che mi appassiona non esiste un critico più feroce con aspettative più alte del sottoscritto

se vuoi girarmi qualche lettura via mp, prenderò in considerazione la cosa
tifare inter e tifare ferrari sono due cose incompatibili
balbysauro ha scritto:Dietro a ogni grande uomo c'è una grande donna.
Dietro a ogni grande donna c'è Hakaishin che le guarda il culo.
Cmq avete creato dei mostri osceni e inguardabili.
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Re: Religione

Messaggio da Nick »

Nickognito ha scritto:
Nick ha scritto:Non la voglio spiegare, la interpreto.
Ma quella è.
Non so tu a quale epicureismo alludi.
.
Non son francamente cosa tu stia dicendo. :D

Esiste solo un epicureismo, e' una scuola presente in un certo luogo e in una certa data, con una certa documentazione e determinate interpretazioni di studiosi.
E' una filosofia di vita che si basa su principi più che su pratiche, o meglio dei principi che portano poi a dei modi di vivere e pensare.
Il cui opposto è lo stoicismo.
Tanto è vero che sono due aggettivi.
Poi se tu vuoi l'esatto epicureo del V a, C. e quello che faceva esattamente accanto ad Epicuro non lo so.

Quella di platone è una speculazione filosofica ben precisa.
Quella di epicuro non è una speculazione filosofica, è più una filosofia di vita con principi ben cristallizzati.
Socrate non fa una speculazione filosofica ben precisa, è un magma di principi precisi, filosofia di vita un pò fumosa e di indirizzi e idee notevolissime da seguire e completare.
Alcuni come platone o aristotele ne hanno tratto molti spunti per arrivare a speculazioni filosofiche.
Altri come Epicuro per cristallizzare alcuni principi che in somma fanno una filosofia di vita.
Ultima modifica di Nick il gio dic 06, 2018 5:08 pm, modificato 2 volte in totale.
Hakaishin
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Re: Religione

Messaggio da Hakaishin »

alessandro ha scritto:ma la meditazione fa parte anch edi un vivere materialista inteso come un mondo immanente senza trascendente.
L

Hakaishin ha una sua visione di spiritualita', l'apprezzare il qui ed ora, le persone, gli affetti, le cose.
non parla di trascendenza, e è una spiritualita' ad esempio di segno completamente opposto a quella orientale, dove la spiritualità si raggiunge superando e abbandonando, cancellando da se' ogni legame con le persone, gli affetti e le cose materiali.
la spiritualità penso che vado molto plasmata attorno al contesto sociale in cui si è immersi e ai suoi valori. applicare un modello asiatico/orientale a tutto campo e a secco in italia col nostro retaggio culturale la vedo molto dura.
il mio elenco voleva essere forse più una serie di requisiti più o meno di base per raggiungere una centralità esterna per poi provare ad andare oltre
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balbysauro ha scritto:Dietro a ogni grande uomo c'è una grande donna.
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Re: Religione

Messaggio da Pindaro »

Hakaishin ha scritto: se la mia vita mi fa schifo, raggiungere un livello successivo lo vedo altamente improbabile se non impossibile.
La felicità credo possa essere contemplata nella propria vita a prescindere da livelli da raggiungere.
Premesso, per quanto mi riguarda, che la felicità è una definizione priva di senso.
Se vuoi approfondire il senso della vita e dell'esistenza, non puoi essere felice guardandoti attorno e rendendoti conto di cosa sono gli umani, di cos'è il mondo, di cos'è in sostanza la vita dell'uomo.
Se non approfondisci e ti accontenti di mangiare, dormire e copulare non hai raggiunto la felicità. Rifuggi soltanto la ricerca della felicità e di conseguenza il rischiare di sprofondare nel versante opposto.
Poi c'è chi ambisce a mangiare, dormire e copulare e possedere. E ritiene sia quella la felicità. Cadendo solo nell'errore di cui sopra. O meglio dell'inconsapevolezza di cui sopra. Nulla di male eh. Si può vivere senza pensare e senza chiedersi nulla. Lo fanno quasi tutti.
L'unico livello da raggiungere sarebbe quello di vivere serenamente delle piccole cose che possiamo cogliere e e anche conservare lungo la nostra esistenza. Senza ansia e senza invidia. Qualche sera fa sono andato in cima al monticello vicino casa. Ho visto un cielo spettacolare. Ero lì, solo a contemplare. Ero felice? No. Ma mi son sentito sereno.
Non so che cazzo ho scritto.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Religione

Messaggio da Nickognito »

Nick ha scritto:
E' una filosofia di vita che si basa su principi più che su pratiche, o meglio dei principi che portano poi a dei modi di vivere e pensare.
Il cui opposto è lo stoicismo.
Tanto è vero che sono due aggettivi.
Poi se tu vuoi l'esatto epicureo del V a, C. e quello che faceva esattamente accanto ad Epicuro non lo so.
Che vuol dire che sono due aggettivi? O perche' lo stoicismo dovrebbe essere l' opposto? Sul ruolo delle pratiche spirituali, dell'influenza delle religioni asiatiche, francamente un po' su tutto, visto l'epoca di cui si parla, ci sono diverse posizioni da parte degli studiosi, anche negli ultimi anni.

La posizione per cui delle pratiche spirituali fossero assenti e' del tutto minoritaria e personalmente la ritengo incompatibile con quel periodo storico e il tipo di vita e insegnamenti della scuola, si puo' anche proporre ovviamente se la si argomenta come studioso, non certo darla per scontata o addirittura esemplare.

Poi posso dire anche che Epicuro e' uguale alla fisica del Novecento perche' parla di atomi o a un bordello perche' parla di piacere, ma insomma, penso che non ci sia bisogno di commentare un tale modo di parlarne.

Ma in generale in filosofia antica (o cristiana nelle prime fasi, o buddista) si puo' parlare quanto contino i principi e quanto le pratiche spirituali, piu' che se. Peraltro Epicuro raccomandava di rispettare i riti religiosi tradizionali come utili per raggiungere la felicita' e anche gli epicurei avevano loro riti. Poi posso dire che era materialista come concezione dell'anima, per dire, ma questo e' un altro discorso.

Che nemmeno e' cosi' importante, continuo a non vedere la necessita' di usare questi termini che confondono piuttosto che chiarire. Se lo fai per partito preso, io finisco qui.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Religione

Messaggio da Nick »

Ti stai fissando con le pratiche che facevano gli epicurei che non servono a niente per capire la filosofia di epicuro.

Il fatto che parlasse di atomi non era per anticipare qualcosa scoperto nel novecento o perchè era uno scienziato.
Che ne sapeva lui o come lo poteva dimostrare? Tra l'altro lo ha preso a prestito da Democrito.
Era solo per negare l'esistenza di Dio o di una qualunque forma superiore. O meglio che era inutile interessarsene.
E' quello il principio, insieme a tanti altri, che ha tramandato e che insieme a tanti altri ne fanno una filosofia di vita.

L'epicureismo è la somma di Socrate di Democrito, di Eraclito, che però alla fine fa anche una summa che è filosofia di vita completa, cosa che non sono democrito eraclito o socrate cioè una filosofia di vita completa e non sono neanche una speculazione filosofica completa cosa che sarà il lavoro di Platone per esempio.
Ultima modifica di Nick il gio dic 06, 2018 5:29 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Religione

Messaggio da Nickognito »

Non mi sto fissando con nulla e posso solo confermare che non ho nessun interesse di parlare con te degli epicurei in questo modo.
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Re: Religione

Messaggio da Nickognito »

Hakaishin, non sono io un buon esempio, ma non sono così sicuro che la consapevolezza che esista una impermanenza dietro i contrasti sia un passo impossibile per chi i contrasti non li ha accettati. Forse è un modo per accettarli.
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Re: Religione

Messaggio da alessandro »

Hakaishin ha scritto:
alessandro ha scritto:ma la meditazione fa parte anch edi un vivere materialista inteso come un mondo immanente senza trascendente.
L

Hakaishin ha una sua visione di spiritualita', l'apprezzare il qui ed ora, le persone, gli affetti, le cose.
non parla di trascendenza, e è una spiritualita' ad esempio di segno completamente opposto a quella orientale, dove la spiritualità si raggiunge superando e abbandonando, cancellando da se' ogni legame con le persone, gli affetti e le cose materiali.
la spiritualità penso che vado molto plasmata attorno al contesto sociale in cui si è immersi e ai suoi valori. applicare un modello asiatico/orientale a tutto campo e a secco in italia col nostro retaggio culturale la vedo molto dura.
il mio elenco voleva essere forse più una serie di requisiti più o meno di base per raggiungere una centralità esterna per poi provare ad andare oltre
Si, non era una critica, era una riflessione che mi era venuta pensando ai modi differenti di meditazione e consapevolezza occidentale ed orientale.
Apprezzare le piccole o grandi cose o disinteressarsi delle piccole o grandi cose.

È che siamo programmati per vivere senza pensare troppo e non pensare alla morte.
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Re: Religione

Messaggio da Nickognito »

Non ho mai capito questo rifiuto della morte nella nostra societa'. La capirei in un mondo dove tutti sono felici. Improvvisamente ricordarsi che tutto finisce. Ma in un mondo dove la gente sta male e gia' tutto finisce presto (tranne i figli, che in genere non finiscono, prima della morte), pensare alla morte non mi sembra questo gran problema. Piu' alla sofferenza, anche perche' chi sta male magari andrebbe aiutato, chi e' morto chi se ne frega.

@ Nick, non intendevo offenderti prima eh, nemmeno dire che su Epicuro hai detto tutte cazzate: hai un modo di usare il termine per me in eccessiva parte non storico che trovo ininfluente nella discussione, visto che non e' un topic di storia della filosofia. E' un tema che ho approfondito molto e quindi mi sembra poco sensato parlarne in questo modo, nulla di personale.
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Re: Religione

Messaggio da Nick »

Si parlavamo due lingue diverse.

Io veramente cercavo di stare in topic.
Si parlava di felicità o benessere attraverso la religione ed ho portato in campo una filosofia di vita, quella epicurea, legata alla felicità giocando anche di interpretazione, con qualche inesattezza, ma volevo andare all'uso e alle interpretazione che sono state fatte nei secoli e che hanno ispirato nel tempo, anche a marx tanto per dire ma anche ad altri, per cui le inesattezze non avevano importanza.
Per Marx Epicuro è il filosofo della casualità del non intervento di Dio nel mondo ed è un punto d'ispirazione nelle sue teorie.
Poco importa se Epicuro in realtà non negava l'esistenza dei Dei e dicessi ai suoi allievi di seguire i riti come prevede la legge.

Tu l'hai letta come se parlassimo di filosofia, o storia della filosofia, e andavi giustamente a confutare le inesattezze.

Ritornando al punto.

Sono d'accordo con l'ultimo punto di cui discutono alessandro e hakaskin.
E' difficile da occidentali prendere piena consapevolezza della spiritualità orientale per ragione culturali e cosi via..

In questo senso più facile, a parte se sia materialista o meno, per un occidentali avvalersi di alcuni filosofi ma anche pensatori o scrittori occidentali che hanno molti punti in comune con le religioni orientali.
Per me Epicuro ne ha molti.
Ma anche Cristo in buona parte del vangelo ha molti punti in comune con filosofie o religioni orientali.
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Re: Religione

Messaggio da Nickognito »

In generale credo che spesso sia piu' facile per un occidentale avvicinarsi al buddismo che non al cristianesimo o all'islam.

Abbiamo soprattutto meno preconcetti. Almeno in Europa, ecco. Il Cristianesimo si porta dietro un tale ammasso di storia, vicende personali e teologia, che diventa difficile cogliere molto altro.

Di Epicuro e altre filosofie puo' colpire qualcosa, ma per me il problema dell'uomo occidentale di oggi e' che crede troppo per fede. Nella scienza e nella morale che hanno loro insegnato. Il ragionamento filosofico oggi conta zero, ma chi e' che cambia un'idea importante nella vita perche' qualcuno spiega loro un 'idea filosofica? Ma nessuno. Invece oggi le persone sono molto piu' in grado di progredire attraverso dei modi non razionali, secondo me.

Del resto la filosogia e' diventata quasi solo accademica da secoli, come pretendere che insegni molto?

Anche di Epicuro io sono piuttosto convinto che qualcuno magari ci si ritrovi, ma chi e' che, veramente, prima di leggere il suo pensiero aveva paura della morte e invcece dopo, leggendo, si e' convinto che no, non ha senso e quindi veramente gli passa la paura della morte?

Detto questo, la mia idea e' che questa 'conversione razionale' non e' mai del tutto accaduta nemmeno 2 o 3 mila anni fa, e che avvenivano in seguito a pratiche spirituali contemporanee, pero' credo accadesse piu' di adesso, e anche nel MedioEvo. Ovviamente tra persone di una certa cultura, quindi per quel poco che conta, ma oggi le persone acculturate sono tantissime, per cui avrebbe un peso diverso.

La cosa piu' interessante da notare e' che il 'mercato della felicita', cioe' fare soldi rendendo le persone felici (che sarebbe una classica win win situation e un ovvio slittamento del mercato del lavoro una volta che beni materiali sono prodotti piu' facilmente in altro modo), davvero langue. Forse perche' e' troppo semplice essere felici, ecco, come metodologia.

Perche' insomma, mettiamo che uno di mestiere facesse 'l'eliminatore della paura della morte'. Non sarebbe male.
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Re: Religione

Messaggio da Nick »

Su epicuro diciamo che uno è già predisposto e quando lo incontra ci si ritrova a trova anche qualcos'altro.
Non è che gli passa la paura della morte.

Si più facile avvicinarsi alle filosofie orientali.
Intendevo più difficile entrarci completamente, soprattutto nella pratica, capirle profondamente.
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Re: Religione

Messaggio da Pindaro »

Nickognito ha scritto:
Perche' insomma, mettiamo che uno di mestiere facesse 'l'eliminatore della paura della morte'. Non sarebbe male.
O della sopravvalutazione della vita? Non è sarcasmo il mio eh.
Stavo riflettendo sul suicidio ( non in quanto aspirante suicida) e pensavo che al netto del pensiero del dolore che si lascia in dote a chi ti circonda,
il poter scegliere come disporre della propria morte sia un "superpotere" dell'essere umano. Definirlo "dono" potrebbe apparire eccessivo e stucchevole.
Ma in fondo lo è. Un dono.
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Messaggio da Johnny Rex »

alessandro ha scritto:È che siamo programmati per vivere senza pensare troppo e non pensare alla morte.
Mah.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Messaggio da Pindaro »

Johnny Rex ha scritto:
alessandro ha scritto:È che siamo programmati per vivere senza pensare troppo e non pensare alla morte.
Mah.
Ho detto "mah" pure io, anche senza intervenire. :)
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
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Re: Religione

Messaggio da Johnny Rex »

Alessandro, è che per natura queste Generalizzazioni proprio non le capisco. Nel Mio caso alla Morte non ci penso (male o bene non so) ma di pensieri ne ho sempre avuti sin troppi ,e non credo proprio di essere in minoranza.
Un conto è se vogliamo dire che "Non pensare troppo può fare vivere meglio che l'inverso" in cui esprimiamo una nostra idea, ma che l'uomo sia programmato per questo proprio no.

E alla Morte si è pensato per secoli, Millenni anzi, sin dall'alba dell'Umanità vi è stato culto ed interesse per i defunti, perché dopo tutto ciò sia calato, e adesso realmente quasi rimosso, non ha evidentemente a che fare con programmazioni di base ma con fenomeni avvenuti negli ultimi secoli (o decenni) .

Il DNA ,già che siamo in tema Programmazioni, è un Magnifico strumento ed una chiave di lettura di molti aspetti dell'essere umano,ma non facciamone un Dio o chissà cos'altro, perché nella Costruzione dell'individuo vi sono tutta una serie di cose che col DNA o altro c'entrano ben poco, l'ambiente in cui ci si sviluppa, le relazioni interpersonali ,Le ambizioni/desideri che si creano in conformità od opposizione a questi, e mille altre ancora.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Messaggio da Pindaro »

Johnny Rex ha scritto:"Non pensare troppo può fare vivere meglio che l'inverso"
Beh, potrebbe essere vero anche il contrario.
Chi intende la felicità come mero e avido possesso, sia esso di persone, soldi, ricchezze, in assenza di queste cade nella disperazione.
Ma se pensasse che basta magari alzarsi il mattino presto e passeggiare in attesa che sorga il sole per sentirsi vivo e che questa sensazione vale tutti i denari e le ricchezze di questo mondo, forse vivrebbe meglio. Anzi, sicuramente.
L'uomo pensa, eccome se pensa. Spesso lo fa in maniera sbagliata. Penso sia quello il punto.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
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Re: Religione

Messaggio da Nickognito »

Per non pensare troppo credo si intenda quel costante identificarsi nei nostri flussi di pensiero. Sulla morte, beh, oggi per me chiaramente ci si pensa troppo poco, non penso che ci siano tizi e cai che si svegliano la mattina per programmarci al riguardo, di certo per me e' che il non pensare alla morte e' una conseguenza dell'illusione che questa vita con i nostri obiettivi materiali sia bella cosi' e si faccia finta sia eterna, e quando qualcosa va storto se ne fa un grande dramma. Il pensiero della caducita' delle cose, per dire, collegato con la consapevolezza della morte, aiuterebbe certo di piu' a godere del passeggero, ad essere meno preoccupati, ma ad accumulare molto meno beni di proprieta'.

Insomma, se vivessimo con l'idea costante 'tutto cio' che hai lo puoi perdere da un momento all'altro e quindi vale poco', probabilmente ci sarebbero molti meno mutui con la banca, ecco :)
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Messaggio da Hakaishin »

PINDARO ha scritto:
Hakaishin ha scritto: se la mia vita mi fa schifo, raggiungere un livello successivo lo vedo altamente improbabile se non impossibile.
La felicità credo possa essere contemplata nella propria vita a prescindere da livelli da raggiungere.
Premesso, per quanto mi riguarda, che la felicità è una definizione priva di senso.
Se vuoi approfondire il senso della vita e dell'esistenza, non puoi essere felice guardandoti attorno e rendendoti conto di cosa sono gli umani, di cos'è il mondo, di cos'è in sostanza la vita dell'uomo.
Se non approfondisci e ti accontenti di mangiare, dormire e copulare non hai raggiunto la felicità. Rifuggi soltanto la ricerca della felicità e di conseguenza il rischiare di sprofondare nel versante opposto.
Poi c'è chi ambisce a mangiare, dormire e copulare e possedere. E ritiene sia quella la felicità. Cadendo solo nell'errore di cui sopra. O meglio dell'inconsapevolezza di cui sopra. Nulla di male eh. Si può vivere senza pensare e senza chiedersi nulla. Lo fanno quasi tutti.
L'unico livello da raggiungere sarebbe quello di vivere serenamente delle piccole cose che possiamo cogliere e e anche conservare lungo la nostra esistenza. Senza ansia e senza invidia. Qualche sera fa sono andato in cima al monticello vicino casa. Ho visto un cielo spettacolare. Ero lì, solo a contemplare. Ero felice? No. Ma mi son sentito sereno.
Non so che cazzo ho scritto.
vedi che però quella del mangiare bere scopare!! (maccio capatonda cit.) è la mera soddisfazione dei bisogni primari. assolutamente concorde sul paragrafo del vivere serenamente le piccole cose lungo il cammino della vita è a modo suo un qualcosa di spirituale perchè sei andato oltre alla mera condizione delle bestie (che comunque siamo)

io l'avevo messo giù dura e complicata tu sei stato molto più sintetico di me, in un certo senso in quei momenti sulla collina hai raggiunto un certo grado di spiritualità... non sei il dalai lama però lì sei riuscito a fare quello che diceva alessandro ad abbandonare per un momento il quotidiano che non va demonizzato ma va capito e interiorizzato per evitare che ti schiacci
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Messaggio da Hakaishin »

alessandro ha scritto:
Hakaishin ha scritto:
alessandro ha scritto:ma la meditazione fa parte anch edi un vivere materialista inteso come un mondo immanente senza trascendente.
L

Hakaishin ha una sua visione di spiritualita', l'apprezzare il qui ed ora, le persone, gli affetti, le cose.
non parla di trascendenza, e è una spiritualita' ad esempio di segno completamente opposto a quella orientale, dove la spiritualità si raggiunge superando e abbandonando, cancellando da se' ogni legame con le persone, gli affetti e le cose materiali.
la spiritualità penso che vado molto plasmata attorno al contesto sociale in cui si è immersi e ai suoi valori. applicare un modello asiatico/orientale a tutto campo e a secco in italia col nostro retaggio culturale la vedo molto dura.
il mio elenco voleva essere forse più una serie di requisiti più o meno di base per raggiungere una centralità esterna per poi provare ad andare oltre
Si, non era una critica, era una riflessione che mi era venuta pensando ai modi differenti di meditazione e consapevolezza occidentale ed orientale.
Apprezzare le piccole o grandi cose o disinteressarsi delle piccole o grandi cose.

È che siamo programmati per vivere senza pensare troppo e non pensare alla morte.
no problem volevo solo fare una piccola integrazione per cercare di far capire meglio il macello che in testa
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Messaggio da alessandro »

Intendevo con “programmati a non pensare alla morte” un meccanismo di difesa psicologico.
Tendiamo a non pensare alla morte. ( me compreso) e affaccendarci in mille piccole cose e preoccuparci e tribolare per queste. Qualche soldo in più, il bicipite più tonico, un abito migliore, una bevuta in più .
La psiche tende a negare l’idea della fine vicina ed inevitabile e definitiva.
Per chi crede è naturalmente diverso ma anche la religione può essere considerata una forma di negazione (negazione nel significato di meccanismo psicologico di difesa attraverso il negare un qualcosa che sarebbe troppo doloroso da accettare e vivere).
Per chi non ha fede, l’idea della fine, se analizzata seriamente è come un problema senza soluzione.

Intendevo questo. Poi certo, tutti sanno di stare morendo, che poi diano mesi o anni, non modifica la sostanza.
Semplicemente non ci di pensa o se capita si alzano le spalle. Se l’argomenot esce tra amici, 9 volte su 20 si risponde con una battuta esorcizzante.

Di fatti, di solito, chi pensa alla morte costantemente è uno dentro o vicino alla depressione, il pensare alla morte spesso è uno dei sintomi della depressione. Una persona sana di norma non ci pensa se non raramente o se colpita da un lutto. Proprio perché questa negazione ci protegge.

Il pensiero e la presa di coscienza può avere diverse reazioni, dalla depressione (principio o causa che sia) al pensare “tutto è inutile perché tutto viene cancellato” al “chi vuol esser lieto sia...”. All’affidarsi a qualche credenza ultraterrena che è un altro modo per negare la morte nella sua irreversibilità definitiva ed inevitabile.
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Messaggio da Pindaro »

alessandro ha scritto: Per chi non ha fede, l’idea della fine, se analizzata seriamente è come un problema senza soluzione.
Io spero che la fine sia questa:

http://www.affaritaliani.it/Rubriche/ca ... ziato.html

https://www.money.it/Robert-Lanza-scopr ... ocentrismo
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Re: Religione

Messaggio da Kafelnikov 18 »

Gios
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Re: Religione

Messaggio da Gios »

Eh, il Maestro aveva un po' questa visione gnostica, della cosa :D
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alessandro
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Re: Religione

Messaggio da alessandro »

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Re: Religione

Messaggio da tuborovescio »

alessandro ha scritto:
Meglio vivere da atei che andare in Chiesa e poi odiare gli altri”
Papa Francesco
che quindi è quello che fa lui #100#
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uglygeek
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Re: Religione

Messaggio da uglygeek »

‘Harry Potter’ books burned at Catholic parish in Poland
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Re: Religione

Messaggio da s&v »

Sono un po' off topic, ma forse nemmeno troppo...

https://www.corriere.it/video-articoli/ ... 241b.shtml

Frustate donne con il burka perché ascoltavano musica in Afghanistan. Sono passati 20 anni e i talebani sono ancora forti, controllano una discreta porzione del territorio, per di più in crescita. Un paese davvero particolare...
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Re: Religione

Messaggio da Pindaro »

Agghiacciante.
Sempre che non ascoltassero musica classica.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Religione

Messaggio da uglygeek »

s&v ha scritto:Sono un po' off topic, ma forse nemmeno troppo...

https://www.corriere.it/video-articoli/ ... 241b.shtml

Frustate donne con il burka perché ascoltavano musica in Afghanistan. Sono passati 20 anni e i talebani sono ancora forti, controllano una discreta porzione del territorio, per di più in crescita. Un paese davvero particolare...
Gli americani stanno trattando con i talebani per ritirare le truppe che ancora stanziano in Afghanistan. Quindi i talebani, che avevano perso il potere solo in alcune aree del paese, torneranno a regnare sovrani. E tutti gli afghani che avevano approfittato della presenza americana per sfuggire un po' al controllo religioso, commettendo atti vietati da dio quali ad esempio votare o non vestire un burqa, verranno puniti barbaramente.
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Re: Religione

Messaggio da uglygeek »

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Re: Religione

Messaggio da Gios »

Onestamente credo ci siano forse cento donne al mondo capaci di portare i leggins con un risultato ottimo (e dieci i jeans a vita alta), per cui mi trovo d'accordo.
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Re: Religione

Messaggio da Nickognito »

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Re: Religione

Messaggio da Monheim »

In merito alla religione vorrei capire se magari qualcuno ha mai avvertito/avverte la mia stessa sensazione.

Premettendo che non escludo sia un limite mio (per carità), il punto è che quando conosco una persona che trovo gradevole, stimolante eccetera (insomma "che ci sta dentro" ma anche di più) e poi scopro che è credente, la medesima perde un po' (?) quasi come se mi dicesse che il testo di canzone che ritiene migliore nella storia è "Meno male che Silvio c'è".

Per fare un esempio concreto, su questi lidi, pur non conoscendolo personalmente, il religioso membro Gios l'ho spesso apprezzato e ritengo sia un valido essere umano eppure "what's wrong with you?" in quello specifico ambito?

Intendiamoci: non che il requisito indispensabile affinché io rispetti/stimi qualcuno sia l'essere almeno agnostici tuttavia mi chiedo cosa porti menti brillanti e istruite a "prestare attenzione" a ciò quantomeno in termini di confessioni religiose dogmatiche e più o meno restrittive nella vita di tutti i giorni.

Ognuno ha il suo vissuto e ci mancherebbe, ma...
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Religione

Messaggio da Pindaro »

Credevo di essere nel thread non c'è limite al (mio) peggio.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Religione

Messaggio da NK7 »

Monheim ha scritto:Intendiamoci: non che il requisito indispensabile affinché io rispetti/stimi qualcuno sia l'essere almeno agnostici tuttavia mi chiedo cosa porti menti brillanti e istruite a "prestare attenzione" a ciò quantomeno in termini di confessioni religiose dogmatiche e più o meno restrittive nella vita di tutti i giorni.
La paura della morte, che poi è il motivo per cui si crede nel novantanove virgola novantanove % periodico dei casi. Nella vita di tutti i giorni poi pochi, credo, seguano precetti e comandamenti vari in modo più o meno rigoroso, almeno tra i cristiani. Ci si augura semplicemente che basti come lasciapassare per rivedere i propri cari nell'aldilà o una roba simile. Non lo ammetteranno mai ma è una forma di superstizione.
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Re: Religione

Messaggio da uglygeek »

Gios ha scritto:
Onestamente credo ci siano forse cento donne al mondo capaci di portare i leggins con un risultato ottimo (e dieci i jeans a vita alta), per cui mi trovo d'accordo.
Si' anch'io ma per ragioni estetiche non di morale (religiosa o no).
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Re: Religione

Messaggio da Monheim »

NK7 ha scritto:
Monheim ha scritto:Intendiamoci: non che il requisito indispensabile affinché io rispetti/stimi qualcuno sia l'essere almeno agnostici tuttavia mi chiedo cosa porti menti brillanti e istruite a "prestare attenzione" a ciò quantomeno in termini di confessioni religiose dogmatiche e più o meno restrittive nella vita di tutti i giorni.
La paura della morte, che poi è il motivo per cui si crede nel novantanove virgola novantanove % periodico dei casi. Nella vita di tutti i giorni poi pochi, credo, seguano precetti e comandamenti vari in modo più o meno rigoroso, almeno tra i cristiani. Ci si augura semplicemente che basti come lasciapassare per rivedere i propri cari nell'aldilà o una roba simile. Non lo ammetteranno mai ma è una forma di superstizione.
Sì, infatti ho scordato anche di menzionare che mi lasciano perplesso gli stessi soggetti brillanti che sono (pure) superstiziosi.

Forse è anche un rifugio/una compagna di vita rispetto all'assurdità dell'esistenza.

Chiaro che i cristiani cattolici (le altre confessioni del Cristianesimo le conosco meno) rispettano poco o niente secondo loro libera interpretazione di comodo. Figuriamoci.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Religione

Messaggio da Gios »

Monheim ha scritto:In merito alla religione vorrei capire se magari qualcuno ha mai avvertito/avverte la mia stessa sensazione.

Premettendo che non escludo sia un limite mio (per carità), il punto è che quando conosco una persona che trovo gradevole, stimolante eccetera (insomma "che ci sta dentro" ma anche di più) e poi scopro che è credente, la medesima perde un po' (?) quasi come se mi dicesse che il testo di canzone che ritiene migliore nella storia è "Meno male che Silvio c'è".

Per fare un esempio concreto, su questi lidi, pur non conoscendolo personalmente, il religioso membro Gios l'ho spesso apprezzato e ritengo sia un valido essere umano eppure "what's wrong with you?" in quello specifico ambito?

Intendiamoci: non che il requisito indispensabile affinché io rispetti/stimi qualcuno sia l'essere almeno agnostici tuttavia mi chiedo cosa porti menti brillanti e istruite a "prestare attenzione" a ciò quantomeno in termini di confessioni religiose dogmatiche e più o meno restrittive nella vita di tutti i giorni.

Ognuno ha il suo vissuto e ci mancherebbe, ma...
NK7 ha scritto:
Monheim ha scritto:Intendiamoci: non che il requisito indispensabile affinché io rispetti/stimi qualcuno sia l'essere almeno agnostici tuttavia mi chiedo cosa porti menti brillanti e istruite a "prestare attenzione" a ciò quantomeno in termini di confessioni religiose dogmatiche e più o meno restrittive nella vita di tutti i giorni.
La paura della morte, che poi è il motivo per cui si crede nel novantanove virgola novantanove % periodico dei casi. Nella vita di tutti i giorni poi pochi, credo, seguano precetti e comandamenti vari in modo più o meno rigoroso, almeno tra i cristiani. Ci si augura semplicemente che basti come lasciapassare per rivedere i propri cari nell'aldilà o una roba simile. Non lo ammetteranno mai ma è una forma di superstizione.
Per qualche motivo l'homo religiosus segna il passaggio tra il fare la guerra tirandosi la merda e stinchi di bue, e la sensazione di posare il patriarca morto in battaglia sotto terra, raggomitolato nella terra palestinese col volto verso oriente (non meno, a pensarci, di quel primo latifondista sumero che de-limitò il proprio campo con un termine, cippo da cui nacque la geometria per misurare il campo e l'aritmetica per contare le derrate alimentari: la civiltà e l'identità di Eulero provengono, orrore degli orrori, da un capitalista di destra, che da piccolo avrà avuto un padre piuttosto apprensivo, credo. Che gioia e che orgoglio in quel sublime verso del Gilgamesh che racconta di Uruk, estesa per tre miglia quadrate, senza contare le terre coltivate!)

Ovviamente nell'uomo dedito alla religione ci sono diverse sfumature. Tra la nonnina che aggiunge un fascio di legnetti al rogo di Jan Hus e Tommaso d'Aquino c'è una certa differenza (ma se ci pensiamo, meno che tra la colta ed elegante prospettiva platonica e un fedele di Orfeo), e quindi assottigliare il fenomeno religioso in un quadro economizzabile in poche righe, risulta difficile. Particolarmente se si inizia a credere che la vecchietta fosse superstiziosa, e Tommaso religioso.

Quello che si può dire, è che buona parte dell'umanità (forse sbagliando, chi lo sa) abbia ritenuto, e ritenga, non così stupido credere che un trascendente possa esserci: siano i sentieri cantati dagli aborigeni ("Ma io e te che ce dovemo dì, abboriggeno?") siano gli effimeri mandala buddhisti, sia la sanguigna fiducia nel Corpo di Cristo di Bernardino da Siena. Sul fatto che una maggioranza porti alla verità, come osservate spesso (e senza citare la poco elegante metafora delle mosche) mi pare corretto dubitare: ma è ragionevole immagino pure dubitare del contrario, ed insomma un dubbio metodico potrebbe essere una forma di uscirne. Se poi questa della religione sia una malattia dello spirito o, se si preferisce, una affezione della psiche, non lo saprei dire.

Su motivi che portarono o portano a questa malattia o affezione, fatico ad esprimermi, non essendo uno storico delle religioni o un antropologo, appunto. Mi viene che possano essere diverse: la testa lucida e severa di un sacerdote di Anubi; la ragazza che la sera va al rosario e vuoi starci vicino e ci vai anche te e una cosa tira l'altra; la curiosità per entrare nel club dell'upper class gnostica dei misteri eleusini; la lettura di una pagina di Sant'Agostino o Ermete il tre volte saggio; la flessuosa e atletica posa tra una kora e una saltatrice in alto della Diamond League che è la Katie Ishtar ¥o-landi immortalata da Damien Hirst; la consuetudine tradizionale che i padri e i lari facevano così.
Non mi sentirei di escludere (perdonate) neppure che qualcuno possa essere incappato in una effettiva ierofania, per non dire, addirittura, una epifania, fino ad arrivare al vertice d'ogni cosa, una teofania. In quanto uomini di ragione sarebbe poco generoso escludere tesi poco percorribili, fosse Mosè col roveto, Maddalena col sepolcro vuoto o Paride/Alessandro cui tre dee sbattono le tette in faccia (e perché non Faust, che evocò la sua ierofania duale?): l'agnizione è in fondo l'espediente letterario ultimo del Deus Absconditus.
Che la morte e la riflessione sulla morte siano una componente essenziale, mi sembra evidente (come ci insegna il pietoso sepolcro del patriarca tumulato citato sopra), che sia fatto per timore della morte lo pensavano gli antropologi dell'Ottocento che, affascinati dalla locomotiva, immaginavano gli uomini primitivi o di recente civiltà terrorizzati dal futuro e angosciati dalla precarietà della vita. Sembra che oggi gli antropologi la vedano un po' diversamente, e pare che fondare la religione sull'essere dei cagasotto, se Dio vuole, pare tesi un poco superata.


Tuttavia, ecco, non saprei dire, e mi sembrerebbe ingeneroso esprimermi sugli altri. Posso esprimermi personalmente, ed in maniera molto banale, secondo la mia attitudine. I Vangeli sono gli unici testi che io abbia mai letto che sembrano conoscermi meglio di me stesso. Dicono cose di me che io non so. Ogni volta che confronto il Vangelo e me, devo ammettere (spesso a malincuore) che il Vangelo ha ragione, ed io ho torto. Sento che il Vangelo completa ogni mio desiderio, e anzi soddisfa anche desideri che non sapevo di avere (e che non saprò di avere). Non è la tiepida consolazione di avere ragione: è il terremoto di scoprire qualcosa di nascosto, la perla nel campo.
Questa è la prima base (quella razionale, diciamo) della mia religiosità: la seconda è un atto di fiducia, che non può essere spiegato e che comprendo bene che per l'uomo, e per l'uomo contemporaneo, sia stoltezza degli uomini: ovvero credere che il carpentiere galileo è quel qualcosa di sfuggente, immanente e semanticamente impreciso che è Dio. Questo, ovviamente, credo non si possa giustificare, ma solo sperare attraverso una intuizione.
Capisco perfettamente la si possa ritenere una stupidaggine, e non ho armi (ma nemmeno il desiderio di impugnarle) per controbattere.
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