Religione
Re: Religione
Sì Gios, tutto bello e poetico e affascinante, ma rimane che si crede perchè si spera nell'aldilà. Togli la fede in una vita eterna migliore di quella terrena, in una giustizia divina che in qualche modo ripari alle imperfezioni di quella umana e alle religioni resterebbero 10 fedeli in tutto il mondo.
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Re: Religione
Tutto meraviglioso e:Gios ha scritto:
Per qualche motivo l'homo religiosus segna il passaggio tra il fare la guerra tirandosi la merda e stinchi di bue, e la sensazione di posare il patriarca morto in battaglia sotto terra, raggomitolato nella terra palestinese col volto verso oriente (non meno, a pensarci, di quel primo latifondista sumero che de-limitò il proprio campo con un termine, cippo da cui nacque la geometria per misurare il campo e l'aritmetica per contare le derrate alimentari: la civiltà e l'identità di Eulero provengono, orrore degli orrori, da un capitalista di destra, che da piccolo avrà avuto un padre piuttosto apprensivo, credo. Che gioia e che orgoglio in quel sublime verso del Gilgamesh che racconta di Uruk, estesa per tre miglia quadrate, senza contare le terre coltivate!)
Ovviamente nell'uomo dedito alla religione ci sono diverse sfumature. Tra la nonnina che aggiunge un fascio di legnetti al rogo di Jan Hus e Tommaso d'Aquino c'è una certa differenza (ma se ci pensiamo, meno che tra la colta ed elegante prospettiva platonica e un fedele di Orfeo), e quindi assottigliare il fenomeno religioso in un quadro economizzabile in poche righe, risulta difficile. Particolarmente se si inizia a credere che la vecchietta fosse superstiziosa, e Tommaso religioso.
Quello che si può dire, è che buona parte dell'umanità (forse sbagliando, chi lo sa) abbia ritenuto, e ritenga, non così stupido credere che un trascendente possa esserci: siano i sentieri cantati dagli aborigeni ("Ma io e te che ce dovemo dì, abboriggeno?") siano gli effimeri mandala buddhisti, sia la sanguigna fiducia nel Corpo di Cristo di Bernardino da Siena. Sul fatto che una maggioranza porti alla verità, come osservate spesso (e senza citare la poco elegante metafora delle mosche) mi pare corretto dubitare: ma è ragionevole immagino pure dubitare del contrario, ed insomma un dubbio metodico potrebbe essere una forma di uscirne. Se poi questa della religione sia una malattia dello spirito o, se si preferisce, una affezione della psiche, non lo saprei dire.
Su motivi che portarono o portano a questa malattia o affezione, fatico ad esprimermi, non essendo uno storico delle religioni o un antropologo, appunto. Mi viene che possano essere diverse: la testa lucida e severa di un sacerdote di Anubi; la ragazza che la sera va al rosario e vuoi starci vicino e ci vai anche te e una cosa tira l'altra; la curiosità per entrare nel club dell'upper class gnostica dei misteri eleusini; la lettura di una pagina di Sant'Agostino o Ermete il tre volte saggio; la flessuosa e atletica posa tra una kora e una saltatrice in alto della Diamond League che è la Katie Ishtar ¥o-landi immortalata da Damien Hirst; la consuetudine tradizionale che i padri e i lari facevano così.
Non mi sentirei di escludere (perdonate) neppure che qualcuno possa essere incappato in una effettiva ierofania, per non dire, addirittura, una epifania, fino ad arrivare al vertice d'ogni cosa, una teofania. In quanto uomini di ragione sarebbe poco generoso escludere tesi poco percorribili, fosse Mosè col roveto, Maddalena col sepolcro vuoto o Paride/Alessandro cui tre dee sbattono le tette in faccia (e perché non Faust, che evocò la sua ierofania duale?): l'agnizione è in fondo l'espediente letterario ultimo del Deus Absconditus.
Che la morte e la riflessione sulla morte siano una componente essenziale, mi sembra evidente (come ci insegna il pietoso sepolcro del patriarca tumulato citato sopra), che sia fatto per timore della morte lo pensavano gli antropologi dell'Ottocento che, affascinati dalla locomotiva, immaginavano gli uomini primitivi o di recente civiltà terrorizzati dal futuro e angosciati dalla precarietà della vita. Sembra che oggi gli antropologi la vedano un po' diversamente, e pare che fondare la religione sull'essere dei cagasotto, se Dio vuole, pare tesi un poco superata.
Tuttavia, ecco, non saprei dire, e mi sembrerebbe ingeneroso esprimermi sugli altri. Posso esprimermi personalmente, ed in maniera molto banale, secondo la mia attitudine. I Vangeli sono gli unici testi che io abbia mai letto che sembrano conoscermi meglio di me stesso. Dicono cose di me che io non so. Ogni volta che confronto il Vangelo e me, devo ammettere (spesso a malincuore) che il Vangelo ha ragione, ed io ho torto. Sento che il Vangelo completa ogni mio desiderio, e anzi soddisfa anche desideri che non sapevo di avere (e che non saprò di avere). Non è la tiepida consolazione di avere ragione: è il terremoto di scoprire qualcosa di nascosto, la perla nel campo.
Questa è la prima base (quella razionale, diciamo) della mia religiosità: la seconda è un atto di fiducia, che non può essere spiegato e che comprendo bene che per l'uomo, e per l'uomo contemporaneo, sia stoltezza degli uomini: ovvero credere che il carpentiere galileo è quel qualcosa di sfuggente, immanente e semanticamente impreciso che è Dio. Questo, ovviamente, credo non si possa giustificare, ma solo sperare attraverso una intuizione.
Capisco perfettamente la si possa ritenere una stupidaggine, e non ho armi (ma nemmeno il desiderio di impugnarle) per controbattere.
Che la morte e la riflessione sulla morte siano una componente essenziale, mi sembra evidente (come ci insegna il pietoso sepolcro del patriarca tumulato citato sopra), che sia fatto per timore della morte lo pensavano gli antropologi dell'Ottocento che, affascinati dalla locomotiva, immaginavano gli uomini primitivi o di recente civiltà terrorizzati dal futuro e angosciati dalla precarietà della vita. Sembra che oggi gli antropologi la vedano un po' diversamente, e pare che fondare la religione sull'essere dei cagasotto, se Dio vuole, pare tesi un poco superata.
Tesi superata e tanto tanto tanto superficiale.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Religione
Non so mica, sai?NK7 ha scritto:Sì Gios, tutto bello e poetico e affascinante, ma rimane che si crede perchè si spera nell'aldilà. Togli la fede in una vita eterna migliore di quella terrena, in una giustizia divina che in qualche modo ripari alle imperfezioni di quella umana e alle religioni resterebbero 10 fedeli in tutto il mondo.
Gli ebrei sono andati avanti un bel pezzo con un aldilà piuttosto inquietante (e per molto tempo, senza nessun aldilà, essendo l'unico modo di far sopravvivere l'Io la procreazione e la stirpe: YHWH ad Abramo non promette, come Cristo al Ladrone, l'Aldilà, ma conferma una figliolanza numerosa come le stelle del cielo), uno sheol persino peggiore dell'Ade che fa dire quelle parole disperate ad Achille, preferirei essere l'ultimo dei servi ma vivo, piuttosto che Achille tra i morti. Discorso analogo per la semiciclicità dell'epica nordica (il Valhalla è esclusiva delle rockstar della battaglia), mentre il Buddha vede proprio nell'iterarsi della vita l'anello da spezzare, e nell'annullamento la liberazione.
Accanto a queste visioni della vita dopo la morte (negative o para-negative), si accostano quelle positive della Resurrezione della carne dei cristiani, e ovviamente, il Firdaws arabo o la cosmica speranza navale del Libro dei Morti egizio.
Insomma il quadro è variopinto: molti hanno creduto nel trascendente nonostante il dopo fosse un posto del cazzo o un nessun posto.
Re: Religione
Ma il meccanismo è lo stesso, se credi ti garantisco X vantaggi. Non sarà il tuo caso ma quasi sempre si crede per tornaconto (o per paura o per sperare in una condizione migliore di quella attuale). E in certi casi è giustissimo credere, a un bambino malato che abbia un'aspettativa di vita di pochi anni, a un condannato a morte o alla galera a vita che si può dare se non la fede a cui aggrapparsi? Rimane che se si guarda alla storia le religioni hanno probabilmente creato più problemi di quanti ne abbiano risolti.Gios ha scritto:Non so mica, sai?NK7 ha scritto:Sì Gios, tutto bello e poetico e affascinante, ma rimane che si crede perchè si spera nell'aldilà. Togli la fede in una vita eterna migliore di quella terrena, in una giustizia divina che in qualche modo ripari alle imperfezioni di quella umana e alle religioni resterebbero 10 fedeli in tutto il mondo.
Gli ebrei sono andati avanti un bel pezzo con un aldilà piuttosto inquietante (e per molto tempo, senza nessun aldilà, essendo l'unico modo di far sopravvivere l'Io la procreazione e la stirpe: YHWH ad Abramo non promette, come Cristo al Ladrone, l'Aldilà, ma conferma una figliolanza numerosa come le stelle del cielo)
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Re: Religione
NK7 ha scritto:Ma il meccanismo è lo stesso, se credi ti garantisco X vantaggi. Non sarà il tuo caso ma quasi sempre si crede per tornaconto (o per paura o per sperare in una condizione migliore di quella attuale). E in certi casi è giustissimo credere, a un bambino malato che abbia un'aspettativa di vita di pochi anni, a un condannato a morte o alla galera a vita che si può dare se non la fede a cui aggrapparsi?Gios ha scritto:Non so mica, sai?NK7 ha scritto:Sì Gios, tutto bello e poetico e affascinante, ma rimane che si crede perchè si spera nell'aldilà. Togli la fede in una vita eterna migliore di quella terrena, in una giustizia divina che in qualche modo ripari alle imperfezioni di quella umana e alle religioni resterebbero 10 fedeli in tutto il mondo.
Gli ebrei sono andati avanti un bel pezzo con un aldilà piuttosto inquietante (e per molto tempo, senza nessun aldilà, essendo l'unico modo di far sopravvivere l'Io la procreazione e la stirpe: YHWH ad Abramo non promette, come Cristo al Ladrone, l'Aldilà, ma conferma una figliolanza numerosa come le stelle del cielo)
Oddio, sai, l'esperienza religiosa è polytropos: Abramo mercanteggia con JHWH per Sodoma, e lo stesso fa Prometeo con Zeus (per non parlare degli esseri secondari: quale mercanteggiare è più fedele di quello del vagabondo con i resti dei Tuatha De Danaan irlandesi, o del pellegrino arabo che incrocia il Djinn?), ma è solo una parte di questa esperienza. Sia Abramo, sia Prometeo, sia il vagabondo sia il pellegrino fanno molto altro oltre che a mercanteggiare nel loro rapporto con l'Altro.
Forse ridurre il tutto a questa funzione sostanzialmente apotropaica ("libera nos a malo" è solo una delle proposizione del Pater) è un po' riduttivo. Il mondo è grande. Soprattutto trovo un po' rischioso immedesimarsi nell'indole religiosa di molti altri (e nell'indole in generale).
Come molte grandi cose che hanno accompagnato il genio dell'umanità, nel nome delle religioni sono state compiuti atti di misericordia, di ferocia, di miseria e di nobiltà, di bellezza e di degrado. Non saprei dare (ma forse è futile chiederselo: il progresso e il problem solving sono attitudine sostanzialmente introdotte dall'idea di tempo lineare portata avanti dal cristianesimo, in fondo) una valutazione in merito, personalmente.NK7 ha scritto:Rimane che se si guarda alla storia le religioni hanno probabilmente creato più problemi di quanti ne abbiano risolti.
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Re: Religione
Per la precisione YHWH è il Dio di Giacobbe (Israele) non di Abramo.
Lui segue solo i discendenti di Giacobbe, non degli altri fratelli e cugini che sono suoi rivali ed hanno altro Dio (se è un Dio...).
Lui segue solo i discendenti di Giacobbe, non degli altri fratelli e cugini che sono suoi rivali ed hanno altro Dio (se è un Dio...).
Re: Religione
Ellamadonna, neanche in seminario ti fanno una correzione del genereNick ha scritto:Per la precisione YHWH è il Dio di Giacobbe (Israele) non di Abramo.
Lui segue solo i discendenti di Giacobbe, non degli altri fratelli e cugini che sono suoi rivali ed hanno altro Dio (se è un Dio...).
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In seminario infatti non te la fanno.Gios ha scritto:Ellamadonna, neanche in seminario ti fanno una correzione del genereNick ha scritto:Per la precisione YHWH è il Dio di Giacobbe (Israele) non di Abramo.
Lui segue solo i discendenti di Giacobbe, non degli altri fratelli e cugini che sono suoi rivali ed hanno altro Dio (se è un Dio...).
Ti raccontano solo di YHWH e di un Dio unico da Abramo in poi.
Re: Religione
Il processo del passaggio da enoteismo a monoteismo di Israele (che quindi sarebbe di nuovo Giacobbe insomma, di quelli là) è molto interessante, mi piacerebbe approfondirlo oltre il bignami, direi.Nick ha scritto:In seminario infatti non te la fanno.Gios ha scritto:Ellamadonna, neanche in seminario ti fanno una correzione del genereNick ha scritto:Per la precisione YHWH è il Dio di Giacobbe (Israele) non di Abramo.
Lui segue solo i discendenti di Giacobbe, non degli altri fratelli e cugini che sono suoi rivali ed hanno altro Dio (se è un Dio...).
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Re: Religione
l'enoteismo potrebbe interessarmi
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balbysauro ha scritto:l'anoteismo potrebbe interessarmi
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Re: Religione
siete tutti dei repressi sessuali, comincio a dare ragione a NK
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Re: Religione
A parte il discorso bignami, io mica faccio lo studioso di religioni.Gios ha scritto:Il processo del passaggio da enoteismo a monoteismo di Israele (che quindi sarebbe di nuovo Giacobbe insomma, di quelli là) è molto interessante, mi piacerebbe approfondirlo oltre il bignami, direi.Nick ha scritto:In seminario infatti non te la fanno.Gios ha scritto:
Ellamadonna, neanche in seminario ti fanno una correzione del genere
Ti raccontano solo di YHWH e di un Dio unico da Abramo in poi.
Comunque da quello che so è complicato ci sono traduzione diverse della Bibbia con tutte le interpretazioni.
Diciamo che gli studiosi ebrei sono i più "precisi" sull'Antico Testamento.
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Re: Religione
molto spirituale.balbysauro ha scritto:l'enoteismo potrebbe interessarmi
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Religione
più spirito che nel vino...Nickognito ha scritto:molto spirituale.balbysauro ha scritto:l'enoteismo potrebbe interessarmi
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Re: Religione
O Beloved, upon this river of wine, launch our boat-shaped cup,
And into this river throw those weeping with envy, too.
Winebringer, throw a cask of wine into my boat,
For without that–for forty days and nights on the open sea–
I will die of thirst.
I am lost in this city and can no longer find the Winehouse door.
Please help me to find that street again where Love resides.
Bring me a cup of wine that is dark red and smells like musk.
Don’t bring me that expensive brand that tastes like money
and smells like lust.
Even though I am drunk and worthless, be kind to me,
And on this dark heart shine the light of Your smile.
If it’s sun at midnight that you desire, throw the veil from
The face of the rose, and you will have all the light you need.
If I die, don’t let them bury me in a dusty grave;
Take my corpse to the Winehouse and throw me into a cask of wine!
Hafiz, if you have had enough of this world and all its violence,
Then take up the cup, and from the inside let this liquid love make peace.
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If it’s sun at midnight that you desire, throw the veil from
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Re: Religione
Sembra un blues semi-gospel mischiato ad Anacreonte.
Re: Religione
Mi riferivo a me, eh, non a te.Nick ha scritto:A parte il discorso bignami, io mica faccio lo studioso di religioni.Gios ha scritto:Il processo del passaggio da enoteismo a monoteismo di Israele (che quindi sarebbe di nuovo Giacobbe insomma, di quelli là) è molto interessante, mi piacerebbe approfondirlo oltre il bignami, direi.Nick ha scritto:
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Re: Religione
Quindi tu sei ebreo e laziale.Nick ha scritto: Diciamo che gli studiosi ebrei sono i più "precisi" sull'Antico Testamento.
Chissà quali conflitti interiori.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Religione
Da quando in qua sono ebreo?
Laziale, simpatizzo per la Lazio in maniera moderata.
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Re: Religione
Stavo scherzando.Nick ha scritto:Da quando in qua sono ebreo?
Laziale, simpatizzo per la Lazio in maniera moderata.
Mica volevo insultarti!
( dandoti del laziale).
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Religione
La storia del calcio è quasi tutta documentata, è così recente, poi gli storici la girano a loro piacimento aiutati dalla propaganda costante dei mass media.
Quindi facilissimo apprezzare la Lazio prima vera squadra della capitale e dominatrice dei primi anni di calcio del centro-sud.
Poi il calcio è diventato soldi politica propaganda e consumo.
Quindi facilissimo apprezzare la Lazio prima vera squadra della capitale e dominatrice dei primi anni di calcio del centro-sud.
Poi il calcio è diventato soldi politica propaganda e consumo.
Re: Religione
Ti dirò che è la stessa cosa che capita a me.Monheim ha scritto:In merito alla religione vorrei capire se magari qualcuno ha mai avvertito/avverte la mia stessa sensazione.
Premettendo che non escludo sia un limite mio (per carità), il punto è che quando conosco una persona che trovo gradevole, stimolante eccetera (insomma "che ci sta dentro" ma anche di più) e poi scopro che è credente, la medesima perde un po' (?) quasi come se mi dicesse che il testo di canzone che ritiene migliore nella storia è "Meno male che Silvio c'è".
Per fare un esempio concreto, su questi lidi, pur non conoscendolo personalmente, il religioso membro Gios l'ho spesso apprezzato e ritengo sia un valido essere umano eppure "what's wrong with you?" in quello specifico ambito?
Intendiamoci: non che il requisito indispensabile affinché io rispetti/stimi qualcuno sia l'essere almeno agnostici tuttavia mi chiedo cosa porti menti brillanti e istruite a "prestare attenzione" a ciò quantomeno in termini di confessioni religiose dogmatiche e più o meno restrittive nella vita di tutti i giorni.
Ognuno ha il suo vissuto e ci mancherebbe, ma...
Fatico a comprendere come persone intelligenti possano essere "superstiziose", è una cosa che ho sempre collegato a menti semplici e a zone "depresse". Le processioni con le Madonne nei paesini siculi, calabresi o campani, le Madonne piangenti di Medjugorje, i mafiosi con i santini sul comodino, i narcotrafficanti sudamericani che si fanno il segno della croce, il Gesù che campeggia sulle favelas brasiliane, i San Gennaro fammi una grazia et similia, ma evidentemente le cose non stanno sempre esattamente così.
Sulla religione mi sfugge realmente qualche passaggio, che temo, pur riflettendoci parecchio su, non riuscirò mai a colmare.
"Amo Speranza" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
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Re: Religione
Anche quella è opera degli Elohim, secondo me.Nick ha scritto:La storia del calcio è quasi tutta documentata, è così recente, poi gli storici la girano a loro piacimento aiutati dalla propaganda costante dei mass media.
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Re: Religione
No, gli Elohim sono "persone" serie non si cimentano su queste cose.fabio86 ha scritto:Anche quella è opera degli Elohim, secondo me.Nick ha scritto:La storia del calcio è quasi tutta documentata, è così recente, poi gli storici la girano a loro piacimento aiutati dalla propaganda costante dei mass media.
Re: Religione
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Re: Religione
No, preferisco Storm dei Godspeed.
Cmq il pezzo spirituale più bello di sempre è questo:
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Re: Religione
uh, da quanto tempo non la incrociavo
Re: Religione
Anzitutto ringrazio Gios per la risposta circostanziata che leggerò con cura a breve.
Per il resto, completamente d'accordo con chiaky.
Un soggetto religioso che mi inquieta assai e di cui non so se avete mai parlato è tal Alessandro Meluzzi.
Per il resto, completamente d'accordo con chiaky.
Un soggetto religioso che mi inquieta assai e di cui non so se avete mai parlato è tal Alessandro Meluzzi.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Religione
Vi propongo una discussione specifica, da portare avanti a livello filosofico, per chi ne fosse interessato.
Non prendo in considerazione la religione in generale, perche' la fede e'vista in modo concettualmente molto diverso in diverse religioni.
Qua (e fuori da qua) ci sono molti che dicono: chi crede in una religione fa qualcosa di assurdo, lo stimo di meno, pensa in modo irragionevole, e cosi' via.
Il mio proposito qui e' quello di argomentare al riguardo sulla fede nella religione cristiana. Non se sia vera o falsa, nemmeno che sia dimostrabile falsa e nemmeno se parlare di fede in questo senso sia linguisticamente sensato.
La domanda, specifica, e': perche', per voi, la fede nella religione cattolica e' irragionevole e inaccettabile per una persona razionale, al contrario di altre cose che si credono?
Lo scopo della domanda e'chiarire cosa uno pensi, perche' altrimenti l'accusa perde di valore.
Non prendo in considerazione la religione in generale, perche' la fede e'vista in modo concettualmente molto diverso in diverse religioni.
Qua (e fuori da qua) ci sono molti che dicono: chi crede in una religione fa qualcosa di assurdo, lo stimo di meno, pensa in modo irragionevole, e cosi' via.
Il mio proposito qui e' quello di argomentare al riguardo sulla fede nella religione cristiana. Non se sia vera o falsa, nemmeno che sia dimostrabile falsa e nemmeno se parlare di fede in questo senso sia linguisticamente sensato.
La domanda, specifica, e': perche', per voi, la fede nella religione cattolica e' irragionevole e inaccettabile per una persona razionale, al contrario di altre cose che si credono?
Lo scopo della domanda e'chiarire cosa uno pensi, perche' altrimenti l'accusa perde di valore.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Religione
Nick ha scritto:No, preferisco Storm dei Godspeed.
Questa, la migliore dell'ultimo album, l'hai sentita? Da 12:27 è puro orgasmo sonoro.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
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Re: Religione
Spero che abbia un seguito questa discussione.Nickognito ha scritto:Vi propongo una discussione specifica, da portare avanti a livello filosofico, per chi ne fosse interessato.
Non prendo in considerazione la religione in generale, perche' la fede e'vista in modo concettualmente molto diverso in diverse religioni.
Qua (e fuori da qua) ci sono molti che dicono: chi crede in una religione fa qualcosa di assurdo, lo stimo di meno, pensa in modo irragionevole, e cosi' via.
Il mio proposito qui e' quello di argomentare al riguardo sulla fede nella religione cristiana. Non se sia vera o falsa, nemmeno che sia dimostrabile falsa e nemmeno se parlare di fede in questo senso sia linguisticamente sensato.
La domanda, specifica, e': perche', per voi, la fede nella religione cattolica e' irragionevole e inaccettabile per una persona razionale, al contrario di altre cose che si credono?
Lo scopo della domanda e'chiarire cosa uno pensi, perche' altrimenti l'accusa perde di valore.
Risponderò con calma.
Risposte come Babbo Natale spero che vengano evitate.
E comunque far dipendere la stima di una persona a seconda che essa creda o meno credo sia di una superficialità assoluta.
A più tardi.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Religione
Credo che la sostanziale credibilità di un Dio (e di una religione) sia dettata dal senso comune da due parametri: improbabilità e rispettabilità.Nickognito ha scritto:Vi propongo una discussione specifica, da portare avanti a livello filosofico, per chi ne fosse interessato.
Non prendo in considerazione la religione in generale, perche' la fede e'vista in modo concettualmente molto diverso in diverse religioni.
Qua (e fuori da qua) ci sono molti che dicono: chi crede in una religione fa qualcosa di assurdo, lo stimo di meno, pensa in modo irragionevole, e cosi' via.
Il mio proposito qui e' quello di argomentare al riguardo sulla fede nella religione cristiana. Non se sia vera o falsa, nemmeno che sia dimostrabile falsa e nemmeno se parlare di fede in questo senso sia linguisticamente sensato.
La domanda, specifica, e': perche', per voi, la fede nella religione cattolica e' irragionevole e inaccettabile per una persona razionale, al contrario di altre cose che si credono?
Lo scopo della domanda e'chiarire cosa uno pensi, perche' altrimenti l'accusa perde di valore.
Abbiamo per assodato che, frequentemente, le culture umane sono colpite dalla malattia del linguaggio che prende il nome di "Dio", e questo in diverse forme: da grossolane forme semidemoniache, a briosi supratori olimpici, alla rarefatta divinità geometrica di Spinoza, a Gesù di Nazareth, alla Dea Ragione massonica di Place de la Bastille (che non è altro che Iside, in fondo), al Dio meccanico e assente di Einstein.
Parlo di "rispettabilità" perché i ragionamenti attorno ad un Dio possono essere più o meno acuti, ed avere interpreti più o meno acuti. Lo Xenu di Scientology ha avuto come narratore Ron Hubbard e come proselito Tom Cruise, che è un po' diverso dall'avere Giovanni Evangelista e Sant'Agostino. Per cui, nella caso della dottrina cristiana, vi è una grande rispettabilità, perché la riflessione attorno a Cristo nel corso di questi due millenni ha dato risultati incomparabili nel campo della speculazione e dell'arte.
Parlo di "improbabilità" (e non di probabilità, perché attorno a "Dio" si manifesta l'improbabile, non il probabile) per quella che potrebbe essere la percezione della bassa verosimiglianza delle basi di una credenza religiosa. Da questo punto di vista il cristianesimo non se la passa bene: pur innestato nella corrente ebraica e supportato poi di aspetti tradizionali greco romani, la vicenda di base è che "il carpentiere Gesù di Nazareth, morì, risorse, ed è Dio" (provate a togliere la patina dei secoli ai termini "carpentiere", "Gesù" e "Nazareth" sostituendoli con "idraulico" "Gianluca" e "Foggia" e capite perché).
Re: Religione
Per me non è affatto inaccettabile. Anzi, accetto tranquillamente l'esistenza della religione e chi ci crede. Irragionevole? Diciamo che inconsciamente da una persona intelligente non mi aspetterei credenze che in qualche modo considero astratte. Probabilmente, in qualche modo, accosto la credenza religiosa all'essere rimasti al medioevo o anche prima, al fatto che sia molto comodo pensare che basti confessarsi per pulirsi una coscienza magari poco pulita, o trovare una consolazione alla morte pensando a un aldilà (cosa che lo ammetto, invidio ai credenti. Non credendo non ho alcuna speranza nel dopo-morte e mi dispiace un pò).Nickognito ha scritto:Vi propongo una discussione specifica, da portare avanti a livello filosofico, per chi ne fosse interessato.
Non prendo in considerazione la religione in generale, perche' la fede e'vista in modo concettualmente molto diverso in diverse religioni.
Qua (e fuori da qua) ci sono molti che dicono: chi crede in una religione fa qualcosa di assurdo, lo stimo di meno, pensa in modo irragionevole, e cosi' via.
Il mio proposito qui e' quello di argomentare al riguardo sulla fede nella religione cristiana. Non se sia vera o falsa, nemmeno che sia dimostrabile falsa e nemmeno se parlare di fede in questo senso sia linguisticamente sensato.
La domanda, specifica, e': perche', per voi, la fede nella religione cattolica e' irragionevole e inaccettabile per una persona razionale, al contrario di altre cose che si credono?
Lo scopo della domanda e'chiarire cosa uno pensi, perche' altrimenti l'accusa perde di valore.
Non ho ben capito cosa intendi quando dici "al contrario di altre cose che si credono". Quali sono le altre cose possibilmente irrazionali a cui si crede in genere?
Farò molta fatica a seguire le risposte perchè sono infognato a lavoro e poi devo subito ripartire per casa dato che ho problemi molto seri in famiglia in questi giorni...comunque quando posso, magari dal treno stanotte, provo a leggere e rispondere.
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"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
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Re: Religione
In bocca al lupo per i problemi familiari.
Anche credere nell'amore, nella giustizia, nella liberta', nella non violenza, nell'uguaglianza, nel rispetto, per parlare di termini astratti, lo consideri non proprio di una persona intelligente?
.chiaky ha scritto:
Irragionevole? Diciamo che inconsciamente da una persona intelligente non mi aspetterei credenze che in qualche modo considero astratte
Anche credere nell'amore, nella giustizia, nella liberta', nella non violenza, nell'uguaglianza, nel rispetto, per parlare di termini astratti, lo consideri non proprio di una persona intelligente?
ma perche'? In che senso oggi e'diverso?Probabilmente, in qualche modo, accosto la credenza religiosa all'essere rimasti al medioevo o anche prima
La fede religiosa puo' essere un wishful thinking. Ma io posso credere che l'antibiotico mi faccia passare la bronchite o che una zampa di coniglio me la faccia passare. E'un po' diverso. Una cosa comoda non e' necessariamente irragionevole. Forse intendi che e'poco probabile e che quindi e'irragionevole crederci?, al fatto che sia molto comodo pensare che basti confessarsi per pulirsi una coscienza magari poco pulita, o trovare una consolazione alla morte pensando a un aldil
Non ho specificato 'irrazionali'. Molti di quelli che trovano irragionevole la religione credono in altro (hanno dei valori, per esempio, credono nella giustizia, bonta', famiglia, boh).. Quali sono le altre cose possibilmente irrazionali a cui si crede in genere?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Religione
La rispettabilita' di cui parli potrebbe non valere per il passato (io posso sostenere che fosse ragionevole avere una fede cristiana nel 1300 e non oggi, il mondo e'cambiato). Pero'obiettivamente anche oggi questa rispettabilita'esiste, se pure in misura minore. Quindi ne deduco che chi la trova irragionevole non considera questo criterio.Gios ha scritto:
Per cui, nella caso della dottrina cristiana, vi è una grande rispettabilità,
Questo credo sia un punto centrale, ma appunto andrebbe spiegato meglio.Parlo di "improbabilità"
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Religione
Quoto sia Gios che chiaky.
Ritengo la religione cristiana profondamente improbabile e quindi non credo.
Poi che sia un formidabile spunto per speculazioni filosofiche e per l’arte non c’è dubbio.
In fondo si parla di chi siamo, da dove veniamo, cosa siamo e perché , cosa c’è dopo la morte, il bene e il male , il giusto e lo sbagliato, promette salvezza e ristoro e compensa l’ingiustizia terrena.
Direi che di spunti interessanti ne offre.
Ritengo la religione cristiana profondamente improbabile e quindi non credo.
Poi che sia un formidabile spunto per speculazioni filosofiche e per l’arte non c’è dubbio.
In fondo si parla di chi siamo, da dove veniamo, cosa siamo e perché , cosa c’è dopo la morte, il bene e il male , il giusto e lo sbagliato, promette salvezza e ristoro e compensa l’ingiustizia terrena.
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Re: Religione
Improbabile in che senso? Nel senso da' a certe domande risposte piu' improbabili rispetto ad altre che gia' esistono?alessandro ha scritto:Quoto sia Gios che chiaky.
Ritengo la religione cristiana profondamente improbabile
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Re: Religione
Non mi è chiaro perchè ogni volta la risposta all'obiezione "non è possibile dimostrare che Dio esista" sia sempre beh allora non puoi credere nemmeno all'amore, all'amicizia, ai sentimenti ecc ecc eccNickognito ha scritto:In bocca al lupo per i problemi familiari.
.chiaky ha scritto:
Irragionevole? Diciamo che inconsciamente da una persona intelligente non mi aspetterei credenze che in qualche modo considero astratte
Anche credere nell'amore, nella giustizia, nella liberta', nella non violenza, nell'uguaglianza, nel rispetto, per parlare di termini astratti, lo consideri non proprio di una persona intelligente?
I sentimenti e le emozioni sono reazioni chimiche all'interno del nostro cervello in larga parte già spiegate dalla scienza con buona pace degli spiritualisti bibiliofili.
Che invece esistano gli dei è molto, molto più inverosimile, per cui è perfettamente comprensibile che credere all'esistenza di questi ultimi lasci basite le persone razionali.
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Re: Religione
faccio un po' fatica, da agnostico darwinista, a capire come si possano mettere insieme "credere nella giustizia" e "credere in Dio" (non parliamo poi di "credere nell'amore")
molti dei Valori con la V maiuscola hanno una loro logica ben precisa, tant'è che mutano a seconda dei tempi e delle latitudini e quello che era Giusto ieri non lo è oggi e quello che è Giusto per l'abbboriggeno non lo è per me
se credo in uno di questi Valori, alla fine, è perchè li riconosco positivi per il mio vivere personale e sociale
poi possiamo discutere da dove venga la mia credenza nel Giusto, ma non è un atto di fede
al massimo può essere qualcosa di talmente radicato nei miei geni che non riesco neanche a riconoscerlo come tale
credere in Dio è invece un atto di fede
cosa c'entrano giustizia, uguaglianza e libertà o amore?
molti dei Valori con la V maiuscola hanno una loro logica ben precisa, tant'è che mutano a seconda dei tempi e delle latitudini e quello che era Giusto ieri non lo è oggi e quello che è Giusto per l'abbboriggeno non lo è per me
se credo in uno di questi Valori, alla fine, è perchè li riconosco positivi per il mio vivere personale e sociale
poi possiamo discutere da dove venga la mia credenza nel Giusto, ma non è un atto di fede
al massimo può essere qualcosa di talmente radicato nei miei geni che non riesco neanche a riconoscerlo come tale
credere in Dio è invece un atto di fede
cosa c'entrano giustizia, uguaglianza e libertà o amore?