klaus ha scritto:
sveglia nickognito.
Lo fa ancora con i mezzi di ora negando di averlo fatto prima e di farlo adesso.
E tu hai abboccato in pieno.
sveglia!
sei tu che hai abboccato in pieno, solo per entrare in mezzo a queste diatribe.
a me non interessa cosa dice ora la Chiesa del suo passato. Per inciso, la Chiesa ha fatto ammenda di mille cose, ma è del tutto ininfluente.
La Chiesa oggi non interpreta più i testi sacri in senso scientifico.
Ma sinceramente, non importa tanto cosa pensi la Chiesa, cosa pensino i cristiani, o gli scienziati.
Quello che importa è che il pensiero del XXI secolo ci ha fatto capire che scienza e fede sono su due piani diversi, e quindi non ci possono essere contrasti fra loro.
Se qualcuno dice che un contrasto c'è, che sia il Papa (e non mi risulta) o un cristiano, o uno scienziato ateo, poco importa. O meglio, gli va ribattuto che non esiste. I cristiani che si oppongono agli scienziati in nome della fede, o gli atei che si oppongono alla fede in nome della scienza, sono personaggi del passato, che abboccano a delle diatribe del passato, che per qualcuno sono ancora attuali.
Per cui, una cosa so di sicuro: che chi sta da una parte, e chi sta dall'altra, tutti sono solo persone che dovrebbero aggiornarsi. Hanno torto entrambi.
Se poi la Chiesa ha torto ed è antiquata in questo, oppure no, francamente non mi interessa. La Chiesa è garante solo delle verità di fede, non di mille questioncine su cui comunque ha certo il diritto di dire la sua, ma su cui è fallibile come tutti. Sta a noi, cristiani o meno che siamo, avere la nostra opinione, e, magari, se siamo cristiani, creare indirizzi nuovi di pensiero nella Chiesa. Sta a noi creare uno stato libero da influenze indesiderate, sta a noi lasciare allo stato quel che è dello stato e alla chiesa quel che è delle chiese. Sapendo che in ogni istituzione ci sono tate mele marce, forse la maggioranza. Sta a noi a non abboccare a polemiche antidiluviane.
Ogni persona intelligente, ateo o cristiano che sia, sa che la sua vita ha necessariamente a che fare con la scienza, con le grandi domande a cui le religioni danno alcune delle possibili risposte, e con le istituzioni di ogni tipo, che necessariamente degradano i valori a cui sono ispirati.
Non esiste un cristiano che puo' fregarsene della scienza, o uno scienziato che puo' fregarsene di porsi certe domande, e non esistono troppe sicurezze, in nessun campo. Non si puo' continuare a creare un'opposizione insensata tra due aspetti della vita, entrambi necessari.
Poi sono il primo a sperare che la gente che va al family day in piazza un giorno diventi intelligente all'improvviso. Boh, proviamoci, i cambiamenti partono sempre dal basso. E come minimo spero si possa partire, atei e religiosi, tutti d'accordo, a dire che scienza e fede non hanno nulla a che spartire, e non c'è modo di utilizzare una , per screditare l'altra, né oggi, né ra mille anni.
Mille anni fa, sì, però viviamo oggi.
c.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)