Il centro del discorso è che tu puoi dire "non credo, quindi è tutto sbagliato", ma non puoi dire "ci sono inesattezze, e obsolescenze interne".
La tua visione di Gesù è parziale, inesatta e (come dicevo a Mante) rudimentale: lo si potrebbe definire "il Gesù di De Andrè"
, che ho molto amato anch'io, ma che è per quanto riguarda la comprensione dei testi e di Gesù inacettabile.
Nei vangeli Gesù vive coi peccatori, sana i lebbrosi e guarisce i ciechi, compie, in breve, dei segni, vive così con la sua famiglia, composta da tutti quelli che lo seguono, ma questi segni sono legati alla remissione dei peccati, che egli compie in accordo col Padre. Non è certo solo un maestro di morale come Confucio, o Socrate: egli RIPETUTAMENTE afferma la sua gloria, la sua potenza, la sua centralità nella storia ("La pietra di scarto e diventata testata d'angolo"), e in più episodi: pensiamo solo al suo sostituirsi al giorno del sabato ("Il Figlio dell'Uomo è Signore del sabato"), oppure la Trasfigurazione, dove parla con Elia e Mosè, oppure la peccatrice che non viene rimproverata per aver rotto il vasetto di nardo solo per lui, oppure l'espressione detta a Pilato, ricavata da Daniele, dove afferma che verrà in potenza alla destra del Padre, la bonaria apostrofe a Maria, che richiedeva che Marta fosse punita perché non si dava da fare e preferiva al lavoro la parola di Gesù. Questi solo alcuni tra i tanti: Gesù viene storicamente sconfitto sulla croce, che si trasforma però in trono, l'ultimo diventa il Primo: e per questo la vicenda terrena di Gesù si conclude con una vittoria, la più sfolgorante delle vittorie.
In breve, Gesù porta una parola nuova, ma il suo intento principale è portare se stesso, e permettere d'essere conosciuto dai popoli, attraverso il ministero apostolico, e Cefa, e quindi la Chiesa.
Insomma, sì, la Chiesa celebra un trionfo, deve dar da pensare alle "cose di lassù", pur rimanendo sempre vigile alle "cose di quaggiù".
Quindi il compito primo della Chiesa non è fare servizio sociale (seppure nell'importanza dell'aiuto ai poveri, ai bisognosi, ai miseri, cosa che peraltro fa splendidamente e con costanza) ma permettera la Sua conoscienza: salvare l'anima.
QUESTO, il Gesù che ci è dato conoscere dai vangeli (che non invento certo io, mi sono solo limitato a riportare alcune delle cose più note e consolidate), e che ripeto, almeno per averne una superificialssima infarinatura, basterebbe leggere dal primo all'ultimo in pochi giorni (per comprenderli appieno immagino non basti una vita di meditazione). Cacciari porta avanti solo una parte di quanto disse e fece Gesù: non a caso Socci l'ha definito l'Anticristo: perchè l'Anticristo non nascerà tra i maomettani, tra gli atei terribili, ma nascerà tra coloro che avranno grande stima di Gesù, ma non lo riconosceranno.
Quidni deciditi: o Gesù è matto da legare e faresti bene a compatirlo e disprezzarlo, o è il Figlio di Dio, quindi amalo e credi in lui.
Ora basta, però, ciao!
Edit: ho cambiato una cosa all'inizio.