Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
Diciamo che normalmente non diventi smodatamente ricco se non sei fissato col diventare ricco o fissato sul lavoro che fai.
Uno parte per arricchirsi, non so, avere 10 milioni e però poi non si ferma, come un tennista che parte per vincere un torneo e poi ne vince 50 60 e più ma non si ferma e ci mette tutto l’impegno per arrivare a 70 80...
Di solito uno che si accontenta non ci arriva nemmeno vicino.
Quelli ricchissimi che si accontentano sono di solito gli ereditieri che spesso sputtanano tutto.
Uno parte per arricchirsi, non so, avere 10 milioni e però poi non si ferma, come un tennista che parte per vincere un torneo e poi ne vince 50 60 e più ma non si ferma e ci mette tutto l’impegno per arrivare a 70 80...
Di solito uno che si accontenta non ci arriva nemmeno vicino.
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
Ho letto che di solito ci vogliono 6-8 giorni per la traversata atlantica, pero' immagino esistano navi particolarmente veloci... comunque e' un dettaglio, il punto era che piu' o meno per andare dall'Europa all'America o con l'aereo o con la nave consumi piu' o meno lo stesso e non e' che ci siano altre alternative, a meno di non essere Soldini e di andarci a vela.alessandro ha scritto:Cosa c’è di illiberale nel limitare pratiche che danneggiano la società?uglygeek ha scritto:Se ci pensi questa frase e' veramente illiberale.alessandro ha scritto:D’altronde hanno vietato i caminetti classici, limiteranno anche i voli.
Come sparare ai panda o ai bisonti.
Come circolare con auto euro0
Probabilmente si andrà verso una ecotassa sui voli o voli con velivoli più Verdi , magari elettrici.
Anche le navi da crociera che girano a vuoto con gente presa a mangiare e bere 18 ore al giorno bruciando milioni di litri di gasolio è un modello insostenibile.
Gli aerei sono responsabili del 20% dei gas serra e inquinamento prodotto dall’uomo, una nave da crociera con anche 3500 passeggeri e piscine teatri negozi peso e ingombri incredibili e consumo proporzionali non c’è la possiamo più permettere.
Meno viaggi ma per tempo più lungo, (parlo di vacanze).
Poi se uno deve andare in America a lavorare prenderà l’aereo come si faceva anche 50 anni fa.
La traversata atlantica ho letto che la fanno in 4 giorni
Quindi il discorso diventa, viaggiare non e' eco-sostenibile quindi state a casa
"Ma io voglio andare a visitare New York e vedere gli US Open!"
"Stai a casa lo stesso, e' un ordine."
Per questo parlavo di pensiero illiberale. Gli esseri umani devono vivere in un modo che non danneggi la societa', vero, ma a tutto c'e' un limite. C'e' una ragione per non sparare ai panda: sono praticamente estinti, c'e' una ragione per mettere al bando auto euro0: esistono motori molto meno inquinanti. Se non esistessero la gente userebbe ancora le euro0, non andrebbe in bicicletta.
Qui vuoi mettere una ecotassa sui voli, ok ha anche senso, ma cosi' togli ai piu' poveri la liberta' di viaggiare e la lasci solo ai ricchi. Non e' una cosa cosi' giusta.
(Anche i veicoli elettrici, poi, consumano elettricita' che deve essere prodotta in qualche modo, e non credo che tutti i modi di produzione siano cosi' ecologici, ma questo sarebbe un altro dibattito).
Il punto e' che la societa' non dovrebbe imporre troppi vincoli alla liberta' delle persone. Perche' allora, rilancio io, invece di vietare i viaggi non si interviene su una delle cause piu' importanti di questo problema, che e' l'espansione demografica esponenziale? Perche' non facciamo come faceva la Cina e OBBLIGHIAMO ogni donna a non avere piu' di un figlio? Partendo magari dai paesi a piu' alta natalita' come l'India?
A cosa serve avere presto 10 miliardi di abitanti nel pianeta se devono fare una vita di merda?
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
E chi lo dice che gli indiani siano meno felici dei tedeschi?
Poi bisogna essere d’accordo sul punto di partenza:
Se continuiamo a bruciare petrolio a questo ritmo moriremo tutti a causa del cambiamento climatico.
Se partiamo da questo presupposto, i governi possono, anzi devono fottersene se non puoi permetterti di prendere un aereo per andare da milano a New York 3 giorni a vedere gli us open.
E magari 6 mesi dopo gli australian open.
O lo vieti o fai in modo che chi prende questi voli paghi i danno che ptovoca, magari con accise Verdi che facciano costare il volo 10 volte di più.
Se un volo ti costa 8000 euro e non 800 magari diventa il viaggio della vita e il tennis lo vedi a Roma o Montecarlo e in America per svago ci vai una volta nella vita.
I voli diventerebbero o tornerebbero ad essere una cosa eccezionale o abitudinaria solo per i ricchi.
Se invece pensi che, ok i voli inquinano ma alla fine cambia poco e (questo è vero) con quei prezzi uccidi parte dell’econoMia, allora no. Limitare non ha senso.
Come se sei un ciccione malato di diabete e ti dicono di non mangiare i krapfen alla crema se no muori, è diverso che se ti dicono che sei in sovrappeso e se mangi i krapfen ingrassi.
Poi bisogna essere d’accordo sul punto di partenza:
Se continuiamo a bruciare petrolio a questo ritmo moriremo tutti a causa del cambiamento climatico.
Se partiamo da questo presupposto, i governi possono, anzi devono fottersene se non puoi permetterti di prendere un aereo per andare da milano a New York 3 giorni a vedere gli us open.
E magari 6 mesi dopo gli australian open.
O lo vieti o fai in modo che chi prende questi voli paghi i danno che ptovoca, magari con accise Verdi che facciano costare il volo 10 volte di più.
Se un volo ti costa 8000 euro e non 800 magari diventa il viaggio della vita e il tennis lo vedi a Roma o Montecarlo e in America per svago ci vai una volta nella vita.
I voli diventerebbero o tornerebbero ad essere una cosa eccezionale o abitudinaria solo per i ricchi.
Se invece pensi che, ok i voli inquinano ma alla fine cambia poco e (questo è vero) con quei prezzi uccidi parte dell’econoMia, allora no. Limitare non ha senso.
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
Diciamo che è uno di quei (tanti) casi in cui ce ne sbattiamo allegramente dell'interesse collettivo e anteponiamo la nostra comodità ad altre considerazioni. L'aereo è più veloce, si va in aereo e del clima chissene. Un po' come chi acquista i libri su Amazon e pazienza se la libreria sottocasa chiude*
*prendo i popcorn che ora parte in quarta Lui
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
Sicuramente, ma mi ci metto anch’io.NK7 ha scritto:Diciamo che è uno di quei (tanti) casi in cui ce ne sbattiamo allegramente dell'interesse collettivo e anteponiamo la nostra comodità ad altre considerazioni. L'aereo è più veloce, si va in aereo e del clima chissene. Un po' come chi acquista i libri su Amazon e pazienza se la libreria sottocasa chiude*
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Deve esserci qualcosa dall’alto.
Perché io devo rinunciare ad andare 3 giorni a Londra per far risparmiare il carburante dei miei 80 kg?
Che cosa cambia?
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
Questo cade a fagiolo:
LE 203 NAVI DA CROCIERA IN EUROPA INQUINANO VENTI VOLTE DI PIÙ DI TUTTE (TUTTE) LE AUTO DEL CONTINENTE, CHE SONO 260 MILIONI.
https://rep.repubblica.it/pwa/generale/ ... 227980970/
https://www.dagospia.com/rubrica-29/cro ... 205222.htm
LE 203 NAVI DA CROCIERA IN EUROPA INQUINANO VENTI VOLTE DI PIÙ DI TUTTE (TUTTE) LE AUTO DEL CONTINENTE, CHE SONO 260 MILIONI.
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
È insostenibile, da cancellare.uglygeek ha scritto:Questo cade a fagiolo:
LE 203 NAVI DA CROCIERA IN EUROPA INQUINANO VENTI VOLTE DI PIÙ DI TUTTE (TUTTE) LE AUTO DEL CONTINENTE, CHE SONO 260 MILIONI.
https://rep.repubblica.it/pwa/generale/ ... 227980970/
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Lasciare solo i traghetti.
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
Sarebbe auspicabile, sì. Ma come fai? Distruggi un intero settore d'industria, decine di migliaia di posti di lavoro che saltano.
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
Come dicevo è un rapporto costi/benefici.NK7 ha scritto:Sarebbe auspicabile, sì. Ma come fai? Distruggi un intero settore d'industria, decine di migliaia di posti di lavoro che saltano.
Se chi se ne frega, non succede quasi nulla, ok.
Se ci uccide tutti si chiude.
Come si è chiuso il settore di produzione dell’amianto e del ddt .
O troveranno il modo di fare navi meno inquinanti, magari più piccole e leggere.
È un discorso simile all’ilva, se la chiudi uccidi l’economia della zona se la lasci aperta uccidi le persone che ci abitano vicino o ci lavorano.
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
Poi non ho le soluzioni ma credo che siano i problemi cruciali da affrontare in questo momento.
Ameno che il riscaldamento globale dovuto all’inquInamento non sia una bufala.
Ameno che il riscaldamento globale dovuto all’inquInamento non sia una bufala.
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
Simile all'Ilva ma moltiplicato per 1000 per volume d'affari, si parla di una fetta rilevante del turismo a livello mondiale. È come dire chiudiamo tutti gli impianti sciistici.
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
Boh, ho letto solo il titolo, devo approfondire.alessandro ha scritto:È insostenibile, da cancellare.uglygeek ha scritto:Questo cade a fagiolo:
LE 203 NAVI DA CROCIERA IN EUROPA INQUINANO VENTI VOLTE DI PIÙ DI TUTTE (TUTTE) LE AUTO DEL CONTINENTE, CHE SONO 260 MILIONI.
https://rep.repubblica.it/pwa/generale/ ... 227980970/
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.
Ma una grande nave quanto naviga? Quanto rimane acceso il motore? Quanto più della media di ognuna di quelle automobili? Perchè una singola nave non credo inquini un milione di volte più di un'automobile. Un milione 1 * 10^6 è un numero tanto grande
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
Per me l' aereo che costa poco (che posso permettermi) e' fondamentale per mantenere rapporti familiari di qua e la'.
Capisco il problema, diciamo che, come singolo, rinuncerei a diversi anni di vita, forse, pur di fare cosi'. Pero' capisco che altri non rinuncerebbero ai loro per farmi contento.
Il problema per me e' anche culturale, la sostenibilita' e' culturale. Trovare lavoro all' estero e viaggiare per visitare genitori anziani o malati per me e' diverso da farsi un weekend di vacanza. Ovviamente ognuno fa le sue scelte, ad esempio io potrei stare sempre con i miei e poi farmi piu' vacanze e lavorare peggio in Italia. Per qualcuno viaggiare e' anche la cosa piu' importante della vita.
Diciamo che, pero', oggi c'e' molto anche una moda che si debba viaggiare sempre e tutti e con tutte le comodita'. E lo stesso debbano fare tutte le merci. E' forse un po' eccessivo. Per me e' proprio un discorso di quantita'. E non solo per l' inquinamento, anche per l'affollamento eccessivo di turisti. In molti luoghi il turismo non e' sostenibile, capito che porta soldi e lavoro, ma c'e' un limite a tutto.
Se fai delle leggi che succede? Vieti gli aerei? Ovviamente no. Li fai piu' cari? Ok, quindi che succede, che i ricchi vanno in vacanza ogni settimana e l' immigrato non torna a trovare i figli che non ha soldi. Se cambia la cultura, e' piu' difficile, ma magari si vive un po' piu' a misura d' uomo e rispettando piu' l' ambiente.
Capisco il problema, diciamo che, come singolo, rinuncerei a diversi anni di vita, forse, pur di fare cosi'. Pero' capisco che altri non rinuncerebbero ai loro per farmi contento.
Il problema per me e' anche culturale, la sostenibilita' e' culturale. Trovare lavoro all' estero e viaggiare per visitare genitori anziani o malati per me e' diverso da farsi un weekend di vacanza. Ovviamente ognuno fa le sue scelte, ad esempio io potrei stare sempre con i miei e poi farmi piu' vacanze e lavorare peggio in Italia. Per qualcuno viaggiare e' anche la cosa piu' importante della vita.
Diciamo che, pero', oggi c'e' molto anche una moda che si debba viaggiare sempre e tutti e con tutte le comodita'. E lo stesso debbano fare tutte le merci. E' forse un po' eccessivo. Per me e' proprio un discorso di quantita'. E non solo per l' inquinamento, anche per l'affollamento eccessivo di turisti. In molti luoghi il turismo non e' sostenibile, capito che porta soldi e lavoro, ma c'e' un limite a tutto.
Se fai delle leggi che succede? Vieti gli aerei? Ovviamente no. Li fai piu' cari? Ok, quindi che succede, che i ricchi vanno in vacanza ogni settimana e l' immigrato non torna a trovare i figli che non ha soldi. Se cambia la cultura, e' piu' difficile, ma magari si vive un po' piu' a misura d' uomo e rispettando piu' l' ambiente.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
Ecco, bravo. Leggi, approfondisci e poi vieni a commentare.Nasty ha scritto:
Boh, ho letto solo il titolo, devo approfondire.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
Si, ma è cultura anche voler trovare un lavoro in linea con le proprie aspettative e le proprie ambizioni.Nickognito ha scritto: Il problema per me e' anche culturale, la sostenibilita' e' culturale. Trovare lavoro all' estero e viaggiare per visitare genitori anziani o malati per me e' diverso da farsi un weekend di vacanza. Ovviamente ognuno fa le sue scelte, ad esempio io potrei stare sempre con i miei e poi farmi piu' vacanze e lavorare peggio in Italia. Per qualcuno viaggiare e' anche la cosa piu' importante della vita.
Perchè vuoi per forza fare il ricercatore in California? Solo perchè ti piace la biologia? Non pensi che se rimanessi in Campania a lavorare in call center avresti la possibilità di stare vicino alla tua famiglia e non vivere i disagi della lontananza?
Lavoro e affetti a km zero. Anche questa può essere cultura, o ideologia, come preferisci.
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
Senza dubbio.Grass ha scritto:
Si, ma è cultura anche voler trovare un lavoro in linea con le proprie aspettative e le proprie ambizioni.
Perchè vuoi per forza fare il ricercatore in California? Solo perchè ti piace la biologia? Non pensi che se rimanessi in Campania a lavorare in call center avresti la possibilità di stare vicino alla tua famiglia e non vivere i disagi della lontananza?
Lavoro e affetti a km zero. Anche questa può essere cultura, o ideologia, come preferisci.
Pero' la sostenibilita' e' qualcosa che riguarda grandi numeri. Chiaro che se l' inquinamento aereo fosse causato principalmente da immigrati che tornano a casa dai familiari, allora la cultura andrebbe cambiata. Uno potrebbe decidere di stare disoccupato a casa, o magari di sentire la famiglia solo su Skype.
Lo stesso sui viaggi di lavoro, quanti sono? Se sono pochi, pazienza, se sono tanti non e' sostenibile. E lo stesso per le vacanze. La sostenibilita' e' richiesta in quei casi. In pura teoria e' uguale andare a Venezia o a Enna. Pero' in pratica vanno tutti a Venezia e un numero chiuso di turisti lo metti li' e non a Enna.
Poi bisogna considerare le alternative: l' alternativa tra fare il ricercatore in California a 5mila euro di stipendio o il call center part time a 600 a nero e' di un certo tipo. L' alternativa a prendere l' aereo per vedere la famiglia e' spesso non vederla proprio, non puoi andare a trovarla a meta' strada. L' alternativa alla vacanza in aereo lontana e' spesso una vacanza in un altro posto.
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
Non si può tornare indietro ormai, non è limitabile il movimento umano.
L'unica strada da percorrere per renderlo sostenibile è studiare soluzioni, investire in tecnologia.
Il percorso che stanno facendo le automobili da quando il motore a scoppio bruciava ed immetteva direttamente nell'atmosfera passando per le marmitte catalitiche fino agli ibridi è da esempio, credo sia un po' troppo lento per motivi economici ma la strada è quella.
Altro punto importante è quello dei mezzi pesanti.
Anche qui la loro elasticità di utilizzo non è equiparabile a nulla, tantomeno il trasporto su rotaia che può solo essere un supporto, sono indispensabili.
Ci sarebbero però modifiche che aiuterebbero in un minor utilizzo, tipo far si che le produzioni locali vengano utilizzate sul posto e le importazioni concesse solo in caso di mancanza del prodotto. Sappiamo però che ad esempio a livello di comunità europea non sarebbe concesso.
Faccio un esempio, in Sardegna nel periodo delle arance sui banchi non dovrebbero essere vendute quelle spagnole, ma neanche quelle siciliane ad esempio, si abbatterebbero inutili trasporti.
Parlavo di trasporto su rotaia di supporto, sarebbe un progetto importante non sostenibile però dalle strade ferrate attuali, servirebbe un'arteria dedicata con hub di stoccaggio dove localmente i mezzi pesanti (piu piccoli meno inquinanti) caricherebbero per la distribuzione.
Credo negli stati uniti ci sia questa formula, i famosi treni merci lunghi decine e decine di vagoni.
Sarebbe un grande progetto a livello europeo che rilancerebbe l'economia per decenni (edilizia, lavoro) e rivoluzionerebbe il trasporto su gomma in modo più sostenibile.
L'unica strada da percorrere per renderlo sostenibile è studiare soluzioni, investire in tecnologia.
Il percorso che stanno facendo le automobili da quando il motore a scoppio bruciava ed immetteva direttamente nell'atmosfera passando per le marmitte catalitiche fino agli ibridi è da esempio, credo sia un po' troppo lento per motivi economici ma la strada è quella.
Altro punto importante è quello dei mezzi pesanti.
Anche qui la loro elasticità di utilizzo non è equiparabile a nulla, tantomeno il trasporto su rotaia che può solo essere un supporto, sono indispensabili.
Ci sarebbero però modifiche che aiuterebbero in un minor utilizzo, tipo far si che le produzioni locali vengano utilizzate sul posto e le importazioni concesse solo in caso di mancanza del prodotto. Sappiamo però che ad esempio a livello di comunità europea non sarebbe concesso.
Faccio un esempio, in Sardegna nel periodo delle arance sui banchi non dovrebbero essere vendute quelle spagnole, ma neanche quelle siciliane ad esempio, si abbatterebbero inutili trasporti.
Parlavo di trasporto su rotaia di supporto, sarebbe un progetto importante non sostenibile però dalle strade ferrate attuali, servirebbe un'arteria dedicata con hub di stoccaggio dove localmente i mezzi pesanti (piu piccoli meno inquinanti) caricherebbero per la distribuzione.
Credo negli stati uniti ci sia questa formula, i famosi treni merci lunghi decine e decine di vagoni.
Sarebbe un grande progetto a livello europeo che rilancerebbe l'economia per decenni (edilizia, lavoro) e rivoluzionerebbe il trasporto su gomma in modo più sostenibile.
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
Non c' e' solo l' inquinamento, i prodotti locali spesso hanno migliore qualita' e minore costo ed il turismo in certe zone le rovina e stravolge interamente. Il turismo e' evidentemente una calamita', oltre certi livelli non sostenibili, inquinamento o meno. Ma e' solo un esempio. Per dire, e' chiaro che se tutti fossimo pendolari o avessimo bisogno di tre ore al giorno per raggiungere il posto di lavoro, questo non sarebbe sostenibile per la societa', anche se ci vai con mezzi non inquinanti.Pitone ha scritto:Non si può tornare indietro ormai, non è limitabile il movimento umano.
Ma non credo che quel che dici sia sbagliato in generale.
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
E' invece culturalmente migliorabile.Pitone ha scritto:Non si può tornare indietro ormai, non è limitabile il movimento umano.
Ci si sposta spesso inutilmente, si usano i mezzi spesso inutilmente.
E come dice giustamente Nickognito, il turismo è una calamità.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
Non è fattibile, parlare di turismo come calamità c'è da discutere ma facciamo che va bene, ma nella realtà dei fatti non è li che è possibile agire, intendo nel limitare un'aspetto che tocca la sensibilità di ognuno di noi.Pindaro ha scritto:E' invece culturalmente migliorabile.Pitone ha scritto:Non si può tornare indietro ormai, non è limitabile il movimento umano.
Ci si sposta spesso inutilmente, si usano i mezzi spesso inutilmente.
E come dice giustamente Nickognito, il turismo è una calamità.
Voi avete la sensibilità di ragionarci su, ma siete (siamo) pochi, e siamo ancor meno che di priverebbero.
Io parlo quindi di azioni tecniche fattibili, per me ragionare in teorie sociali non porta a nulla.
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
Beh, sul turismo si fa gia' qualcosa, Venezia adesso ha progettato di farsi pagare a seconda di quanta gente gia' c'e', e si parla di decine di milioni di euro, eh.
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
Perfetto ma non è un'azione per allontanare il turista, il turista arriva quanto prima e fa gli stessi "danni" di prima. In questo caso si decide di sfruttarlo, però quei milioni di euro per logica andrebbero poi investiti nel rendere sostenibile quella massa di turismo.
La strada è questa, a Venezia la gente arriverà sempre di più.
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
No, non credo, ci sono appunto limiti di sostenibilita' per cui la gente del posto si ribella e i turisti vanno altrove perche' e' troppo pieno.Pitone ha scritto:Perfetto ma non è un'azione per allontanare il turista, il turista arriva quanto prima e fa gli stessi "danni" di prima. In questo caso si decide di sfruttarlo, però quei milioni di euro per logica andrebbero poi investiti nel rendere sostenibile quella massa di turismo.
La strada è questa, a Venezia la gente arriverà sempre di più.
Ad Amsterdam stanno credo decidendo di proibire affitti a breve termine per scoraggiare i turisti a venire. Lo stesso a Palma di Mallorca, a Barcellona hanno vietato di aprire nuovi alberghi per evitare che vengano altri turisti.
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
Pindaro ha scritto:Ecco, bravo. Leggi, approfondisci e poi vieni a commentare.Nasty ha scritto:
Boh, ho letto solo il titolo, devo approfondire.
Boh, mi sembra molto molto strano questo dato.Per capirci: 203 navi da crociera in Europa inquinano 20 volte più di tutte le automobili - sono 260 milioni - che circolano nel continente.
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
Esatto.Pitone ha scritto:Perfetto ma non è un'azione per allontanare il turista, il turista arriva quanto prima e fa gli stessi "danni" di prima. In questo caso si decide di sfruttarlo, però quei milioni di euro per logica andrebbero poi investiti nel rendere sostenibile quella massa di turismo.
La strada è questa, a Venezia la gente arriverà sempre di più.
Poi bisogna vedere l’alternativa.
Se invece dei turisti per vivere si aprono concerie o industrie metallurgiche magari inquinano meno i turisti.
Cosa sarebbe la Sardegna senza turismo? Già oggi è in difficoltà, se togli quei milioni di persone che da maggio ad ottobre arrivano per riversare milioni ai luoghi di vacanza, ristoranti ma anche negozi supermercati etc. e tutto l’indotto?
Ma anche tutti i luoghi di montagna senza turismo?
L’italia In generale. Poi che in alcuni luoghi particolari, piccole città come Venezia e Firenze dove poi i luoghi visitati sono concentrati in qualche centinaio di metri, ok.
Ma queste stesse città cosa sarebbero oggi senza turismo?
Firenze sarebbe tipo Prato ma senza il tessile e Venezia una Treviso senza industrie e con costi di trasporto e vita in generale a costi altissimi, poi le decine di migliaia di fiorentini e veneziani disoccupati che almeno non si lamentano della troppa gente che c’era una volta.
Con prezzi per i trasporti più alti forse si tornerebbe a un turismo più attento e sostenibile, con vacanze più lunghe ma di numero minore, ad esempio non si farebbero più 10 fine settimana a Parigi, Londra, Mosca, Barcellona, Sassari etc. ma magari un mese di vacanza in Francia.
In corrispondenza investire sul minor consumo dei mezzi di trasporto.
Poi, uno andrebbe comunque in America a lavorare, anche con aerei molto più cari.
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- alessandro
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
C’è da dire che le grandi navi sono quasi sempre in movimento e anche da ferme hanno riscaldamento o aria condizionata, elettricità, motori per l’acqua etc.Nasty ha scritto:Pindaro ha scritto:Ecco, bravo. Leggi, approfondisci e poi vieni a commentare.Nasty ha scritto:
Boh, ho letto solo il titolo, devo approfondire.Boh, mi sembra molto molto strano questo dato.Per capirci: 203 navi da crociera in Europa inquinano 20 volte più di tutte le automobili - sono 260 milioni - che circolano nel continente.
Le automobili sono ferme per il 90% del tempo.
Io uso la macchina per una media di 50 minuti al giorno, meno del 5% e non tutti i giorni.
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
Una soluzione doverosa sarebbe impedire aria condizionata sotto i 25 gradi.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
L'aria condizionata sotto i 25 gradi è un crimine contro l'umanità, e non fa neanche bene.Nickognito ha scritto:Una soluzione doverosa sarebbe impedire aria condizionata sotto i 25 gradi.
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
e' un consumo mondiale di una entita' pazzesca e fa male, e tutto questo perche' alcuni paesi non se lo possono permettere. Avevo letto che se l' India si fa l' aria condizionata come in occidente, finisce proprio tutta l' energia disponibile, subito, nel mondo.sacco ha scritto:L'aria condizionata sotto i 25 gradi è un crimine contro l'umanità, e non fa neanche bene.Nickognito ha scritto:Una soluzione doverosa sarebbe impedire aria condizionata sotto i 25 gradi.
intendiamoci, anche il riscaldamento oltre i 25 gradi andrebbe proibito eh ma anche meno. Ma fortunatamente si usa poco.
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
Mi rendo conto di essere davvero ecosostenibile, non uso praticamente mai l'aria condizionata ne rinfrescano che riscaldarmi. Un viaggio come ne ho fatti parecchi Ventimiglia-Parigi per me neanche in discussione: treno.
Dalla Sardegna è più complicato, l'ultima volta Londra chiaramente aereo, ma fossi a Ventimiglia le opzioni avrebbero peso uguale, aggiungendo l'auto pure
Dalla Sardegna è più complicato, l'ultima volta Londra chiaramente aereo, ma fossi a Ventimiglia le opzioni avrebbero peso uguale, aggiungendo l'auto pure
Fuck off means naw, naw means mibbie, mibbie means aye n aye means anal...
Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
Il giorno che vietano le stufe a legna, preparatevi alla secessione del bellunese dal resto del mondo.
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
Checché se ne possa pensare, lo sviluppo tecnologico ed economico porta con se il crollo dei tassi di fecondità.
Già adesso circa la metà della popolazione mondiale vive in paesi in cui il tasso di fecondità medio è uguale o inferiore ai 2 figli per donna;
entro il 2030 circa i 2/3 della popolazione mondiale si troverà in questa situazione.
Entro 60-70 anni si vivranno al 100% gli effetti di questo: la contrazione demografica sarà una realtà distribuita equamente un po' ovunque.
Sarà pure una popolazione mondiale con molti anziani.
Quindi, diminuiranno i consumi, diminuiranno le necessità di spostarsi, diminuirà l'inquinamento etc., etc.
Basta aspettare.
Già adesso circa la metà della popolazione mondiale vive in paesi in cui il tasso di fecondità medio è uguale o inferiore ai 2 figli per donna;
entro il 2030 circa i 2/3 della popolazione mondiale si troverà in questa situazione.
Entro 60-70 anni si vivranno al 100% gli effetti di questo: la contrazione demografica sarà una realtà distribuita equamente un po' ovunque.
Sarà pure una popolazione mondiale con molti anziani.
Quindi, diminuiranno i consumi, diminuiranno le necessità di spostarsi, diminuirà l'inquinamento etc., etc.
Basta aspettare.
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
Esatto. Mi piacerebbe conoscere quel coefficiente, sul tempo di ferma dei mezzi in questione.C’è da dire che le grandi navi sono quasi sempre in movimento e anche da ferme hanno riscaldamento o aria condizionata, elettricità, motori per l’acqua etc.
Le automobili sono ferme per il 90% del tempo.
Io uso la macchina per una media di 50 minuti al giorno, meno del 5% e non tutti i giorni.
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
L'aria condizionata d'estatesacco ha scritto:L'aria condizionata sotto i 25 gradi è un crimine contro l'umanità, e non fa neanche bene.Nickognito ha scritto:Una soluzione doverosa sarebbe impedire aria condizionata sotto i 25 gradi.
Ovviamente ognuno vorrebbe risparmiare sulle cose che non gli servono e lasciare libero quello che piace
Io abolirei, anzi proibirei i formalismi degli abiti...in giro d'estate si va in canotta, bermuda e ciabatte..come al mare anche in ufficio e in qualsiasi luogo. Se vedi uno con giacca e cravatta una bella multa! Così si risparmia su condizionatori e ventilatori vari.
E fortuna che posso andare in ufficio in t-shirt, se facessi uno di quei lavori che ti costringono alla giacca o alla divisa (tipo forze dell'ordine) non saprei come fare
Io sarei più per proibire il riscaldamento (e le stufette elettriche) sotto i 18°
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
Proprio no. L'aria condizionata impatta sull' inquinamento in modo assolutamente eccezionale e, sotto certe temperature, e' oggettivamente non necessario per la salute, anzi fa oggettivamente male.maxredo ha scritto:L'aria condizionata d'estatesacco ha scritto:L'aria condizionata sotto i 25 gradi è un crimine contro l'umanità, e non fa neanche bene.Nickognito ha scritto:Una soluzione doverosa sarebbe impedire aria condizionata sotto i 25 gradi.
Ovviamente ognuno vorrebbe risparmiare sulle cose che non gli servono e lasciare libero quello che piace °
Per dire, qua dove vivo, per motivi di salute, e' vietato mettere l' aria condizionata dieci gradi sotto la temperatura esterna. Ma quando fa molto caldo invece lo fanno tutti. Ed e' vietato metterla sotto i 21 gradi.
Poi ovviamente esistera' sempre qualcuno a cui piace mettere il riscaldamento a 35 gradi d'inverno e l' aria condizionata a 10 gradi d'estate, e dire che tutti i gusti son gusti e c'e' chi preferisce questo e chi preferisce un bagno in mare d' estate.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
Non parlo di impatto sull'ambiente ma di sensibilità sulla questioneNickognito ha scritto:Proprio no. L'aria condizionata impatta sull' inquinamento in modo assolutamente eccezionale e, sotto certe temperature, e' oggettivamente non necessario per la salute, anzi fa oggettivamente male.maxredo ha scritto:L'aria condizionata d'estatesacco ha scritto:
L'aria condizionata sotto i 25 gradi è un crimine contro l'umanità, e non fa neanche bene.
Ovviamente ognuno vorrebbe risparmiare sulle cose che non gli servono e lasciare libero quello che piace °
Per dire, qua dove vivo, per motivi di salute, e' vietato mettere l' aria condizionata dieci gradi sotto la temperatura esterna. Ma quando fa molto caldo invece lo fanno tutti. Ed e' vietato metterla sotto i 21 gradi.
Poi ovviamente esistera' sempre qualcuno a cui piace mettere il riscaldamento a 35 gradi d'inverno e l' aria condizionata a 10 gradi d'estate, e dire che tutti i gusti son gusti e c'e' chi preferisce questo e chi preferisce un bagno in mare d' estate.
Poi a me basta un filino di aria condizionata quando fa caldo...poi a casa dove posso stare mezzo nudo deve fare parecchio caldo.
Basterebbe usarla con moderazione. Ed essere più tolleranti sull'abbigliamento.
Ma dicevo che è facile privarsene per chi non soffre il caldo, non suda neanche a 30° o vive in posti poco caldo/umidi.
Non si può guardare solo l'impatto sull'ambiente ma anche quanto costa rinunciare ad una cosa.
Ci sono cose con impatto minore sull'ambiente ma veramente non necessarie
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
E' appena morto Enzo Micciomaxredo ha scritto:in giro d'estate si va in canotta, bermuda e ciabatte
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
ho capito, mo ho detto sotto i 25 gradi. Chi e' che non riesce a stare a 25 gradi, su, magari con camicia e pantaloni di lino leggerissimi.maxredo ha scritto:
Ma dicevo che è facile privarsene per chi non soffre il caldo, non suda neanche a 30° o vive in posti poco caldo/umidi.
Non si può guardare solo l'impatto sull'ambiente ma anche quanto costa rinunciare ad una cosa.
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Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
Dai su, si mette un ventilatore, si aprono le finestre, si abbassa un po' il finestrino, ci si veste leggeri, si beve molto.
L'aria condizionata fa malissimo a prescindere, è sempre o quasi fastidiosa.
Messa a temperature basse è un crimine, specie se lo si fa in luoghi pubblici ( uffici, supermercati etc).
Se uno soffre il caldo, che si trasferisca in Norvegia.
Non è che ogni esigenza giustifica spreco di energie, devastazione ambientale e danno alla salute.
L'aria condizionata fa malissimo a prescindere, è sempre o quasi fastidiosa.
Messa a temperature basse è un crimine, specie se lo si fa in luoghi pubblici ( uffici, supermercati etc).
Se uno soffre il caldo, che si trasferisca in Norvegia.
Non è che ogni esigenza giustifica spreco di energie, devastazione ambientale e danno alla salute.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
Mah io non vedo perchè demonizzarla così, se usata con moderazione, l'aria condizionata.
Migliora molto la qualità della vita, ci sono molte cose più inutili su cui ci si può concentrare...tipo elettricità sprecata inutilmente, luci che non servono
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