...) Se a causa del riscaldamento del pianetone si sposta tutto 500 km a Nord. In Baviera coltiveranno la vite. Tanto per loro bere vino o birra è uguale. Basta bere. Noi in Lombardia faremo le nuove case senza i caloriferi come in Sicilia. In Tunisia rimane tutto uguale, deserto è e deserto rimane. Al limite salterà per terra di più qualche dromedario per colpo di sole. Se adesso capita 100 al mese, passeranno a 1.500. (...)
potente questo Milani! Peccato che NON dica che dovrebbero fare quelli che abitano in Sicilia, col deserto 500 km più a nord...... oltre che votare FI , naturalmente.
Credo che ti risponderebbe che c'è il mare di mezzo, quindi non vale
Col deserto a 500 km più a nord è inutile andare a Sharm a farsi dilaniare dalle granate, basta S.Benedetto del Tronto.
Vedi che il problema non è il clima, ma gli immigrati.
E' interessante l'idea che S.Benedetto del Tronto diventa come Sharm El Sheik, e Trieste come Taormina.
Invece a Nova Gorica, che non essendo Italia si scalda quattro volte di meno, rimane un po' freddo. Uguale Montecarlo. L'Istria invece diventa anche lei come la Sicilia, lì anche le pietre parlano italiano.
Sintesi di un articolo del Corriere della Sera del 15 settembre a firma di Alessandra Arachi:
Franco Prodi, oltre ad essere il fratello del nostro Presidente del Consiglio, è il più importante climatologo italiano e dirige l'istituto di scienze dell'atmosfera e del clima del CNR. Interessante il suo parere sulla conferenza sul clima, organizzata dal solerte ministro dell'ambiente Alfonso Pecoraro Scanio.
"E' stata una conferenza impostata male. Gli è stato dato un titolo e un'impronta scientifica, ma non hanno invitato nessuno scienziato. E hanno sbagliato a leggere i dati."
"E' stato detto che in Italia la temperatura è aumentata quattro volte in più rispetto al resto del pianeta: ma come hanno potuto? Eppure i dati arrivano dal CNR. E dicono che a fronte di un aumento di temperatura di sette decimi di grado per secolo, in Italia è aumentata di un grado. Ovvero, l'Italia è assolutamente in linea rispetto al resto delle terre emerse dove, si sa, la temperatura è sempre superiore."
"Hanno dato per scontato e misurato il contributo antropico all'aumento della temperatura. Ma non è così: è assai probabile che ci sia il contributo dell'uomo nell'aumento di temperatura. Ma quantificarlo è, invece, il problema di questo secolo. E dare un messaggio distorto in questo senso è assolutamente nocivo perché blocca il desiderio dei giovani per la ricerca."
-----------------------------------------------------------------------------------------------
Clima, scambio di accuse tra Pecoraro e Franco Prodi
Il ministro: parole strumentalizzate. Il fratello del premier: falso, ribadisco tutto
ROMA - Sempre più calda le polemica sul clima. Il ministro dell' Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, accusato da Franco Prodi, uno dei più autorevoli fisici dell' atmosfera e fratello del premier, di non aver invitato alla Conferenza sui cambiamenti del clima proprio gli scienziati che indagano l' evoluzione del clima, offrendo la tribuna a quelli che ne studiano i disastrosi effetti, si difende. «Alla Conferenza - replica il ministro - erano presenti i climatologi del "Focal point" locale dell' Ipcc, l' organizzazione mondiale che studia i cambiamenti climatici, inoltre c' erano i maggiori esperti mondiali». C' erano esponenti del Cnr, ricordano al ministero dell' Ambiente, e una delle allieve di Prodi ha avuto un ruolo rilevante. «Inviterò il professor Franco Prodi - aggiunge Pecoraro Scanio - a chiarirsi con i climatologi presenti. Penso che le sue parole siano state strumentalizzate». Lo scienziato, intervistato dal Corriere della Sera, aveva segnato con la matita blu vari errori.
DIVISI - Il mondo della scienza appare diviso. «Ho trovato la conferenza sul clima molto interessante, mi è piaciuta», afferma il Nobel per la Medicina, Rita Levi Montalcini. Ma i fisici dell' atmosfera non si accontentano dell' apertura di Pecoraro Scanio. E soprattutto non hanno cambiato idea sull' attendibilità della Conferenza. «Non voglio alimentare la polemica - dice Franco Prodi confermando tutto - ma ribadisco che ho parlato a nome del gruppo di ordinari della Scienza della terra e del clima e come direttore dell' Istituto di Scienze dell' atmosfera e del clima del Cnr, e che l' invito alla conferenza non c' è stato. Al convegno c' erano esperti di adattamenti agli effetti del clima, mentre io penso che ci sia bisogno di ulteriore ricerca». «E poi - continua Franco Prodi - le conferenze scientifiche hanno altre procedure. A Pecoraro Scanio rispondo che nessuno ha strumentalizzato le mie parole, non voglio entrare nella querelle catastrofisti o anticatastrofisti. I dati non corretti? L' aumento di un grado di temperatura in un secolo non è poco ed è innegabile l' apporto antropico, ma la lettura dei dati è stata sbagliata». «Sul nucleare - conclude - sostengo che è inevitabile per chi vuole un aumento dell' uso di energia, non io, che punto ad un umanesimo con consumi più consapevoli. Lo dico a titolo personale, mio fratello non c' entra».
CRITICHE - L' incontro non è piaciuto neppure al climatologo Guido Visconti, altro escluso, docente di Fisica dell' atmosfera all' università dell' Aquila: «Non siamo stati invitati perché avremmo cambiato le carte in tavola». «Il convegno - spiega Visconti - alla fine ha assunto lo scopo politico di sensibilizzare il governo e nel far questo si è esagerato. Insomma non si è rispettata la verità scientifica o quel poco che si conosce: nel nostro Paese manca da sempre un approccio sperimentale».
mantequilla ha scritto:Insomma, i Prodi sono buoni tutti fuorchè quello vche è presidente del consiglio..
Perché dovrei far ricadere le colpe di un fratello su tutta la famiglia?
Poi, quello che conta in questo caso, è la veste professionale di Franco Prodi, non il fatto che sia parente del primo ministro.
Si noti bene, Franco Prodi ha chiesto chiarimenti a Fabio Mussi sul perché non hanno ritenuto opportuno far partecipare professori universitari alla conferenza, e alla giornalista che chiedeva perché non si fosse rivolto direttamente al fratello ha risposto: "Ma va là! Mica vado a chiedere a mio fratello perché Pecoraro Scanio non mi ha invitato alla conferenza. Lo chiedo a Mussi, che è il mio ministro di riferimento."
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
Oggi ne ho sentito una super: dovesse accadere che tutto si riscalda ecceccecc, la corrente del Golfo cambia, gira, non so di preciso, non tocca più le coste europee, e BAM, freddo boia dappertutto.
Gios ha scritto:Oggi ne ho sentito una super: dovesse accadere che tutto si riscalda ecceccecc, la corrente del Golfo cambia, gira, non so di preciso, non tocca più le coste europee, e BAM, freddo boia dappertutto.
hanno visto "the day after tomorrow" una volta di troppo...
comunque è una teoria assolutamente non campata in aria, dovesse cambiare la salinità delle acque (per lo scioglimento delle calotte polari), le correnti, che sono una specie di corsi d'acqua interni agli oceani poiché hanno minore salinità rispetto alle masse oceaniche, sarebbero interessate di primo acchito. come per tutte quante le cose relative al riscaldamento globale però, prevedere l'esito è assai complesso e in ogni modo, non accadrebbe certo in un "BAM"...
A lot of people say, "Yeah, I like Dennis Rodman," but they don't really mean that. I'm a big Dennis Rodman fan. I've been a Rodman fan since 1998 when he was in all his controversy, so that's never going to change.
Gios ha scritto:Oggi ne ho sentito una super: dovesse accadere che tutto si riscalda ecceccecc, la corrente del Golfo cambia, gira, non so di preciso, non tocca più le coste europee, e BAM, freddo boia dappertutto.
hanno visto "the day after tomorrow" una volta di troppo...
comunque è una teoria assolutamente non campata in aria, dovesse cambiare la salinità delle acque (per lo scioglimento delle calotte polari), le correnti, che sono una specie di corsi d'acqua interni agli oceani poiché hanno minore salinità rispetto alle masse oceaniche, sarebbero interessate di primo acchito. come per tutte quante le cose relative al riscaldamento globale però, prevedere l'esito è assai complesso e in ogni modo, non accadrebbe certo in un "BAM"...
Quindi un eventuale progetto per uno skilift a Montmartre è, come dire, precoce?
Signori, sono deluso. E MOLTO amareggiato. Vorreste darci dentro, di grazia, con quei suv?
In ossequio alle poche osservazioni di qualche pianticina e di qualche uccellino, oggi a Falcade, 1140 slm, nevica, ed è il 28 di settembre.
Ora, non dubito del fatto che l'inverno che c'aspetta sarà caldissimo, e non dubito nemmeno che Falcade sia un'enclave che poco significato ha per i climatologi.
Ne ho sentita una bella (qui la riportano dei mattacchioni), in cui si dice che un tale si è messo, s'è preso la briga (penosa, suppongo) di leggersi tutti i report sul clima delle riviste specialistiche negli ultimi tre anni , e ne è venuto fuori che:
- per il 7% la causa è antropica
- il 38% porta un consenso implicito
- il 6% dice che non centra nulla
- il resto la ignora.
Ora, o questo è scemo (in malafede eccecc ma neanche tanto furbo perché si fa presto a controllare) oppure il settore mi pare sia un po' alla càzzo di cane.
e in questo non ci sarebbe molto di male, se non per il fatto che c'è gente che parla come se fosse tutto sicuro.
ma il problema è mal posto: chi se ne frega qual è la causa. Ci importa cosa possiamo fare.
Se la causa è umana, ma non possiamo piu' rimediare, non prendiamo provvesimenti.
Se la causa non è antropica, e però un intervento antropico migliora le cose in modo decisivo, be' , interveniamo.
Non è detto che bisogna inquinare meno solo se è il nostro inquinamento ad aver avvelenato il mondo. Magari serve inquinare di meno anche solo se siamo nati in un periodo naturale sfigatissimo. Magari no. Ma non ne farei una questione di colpe, ma di ciò che possiamo fare, ecco.
c.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Ma perché periodo naturale sfigatissimo, perché fa più caldo?
I romani coltivavano la vite, nello Hampshire, mille e rotti anni dopo si crepava di freddo, oggi si sta benino, dicono. Piove un po', se volete, ma neanche tanto, a guardare le webcam.
Tra cinquant'anni non so.
Per capirsi: dire che si deve stare un po' più attenti perché è bene stare un po' più attenti, è una cosa, dir che bisogna riempire la Sardegna di pale eoliche perché altrimenti l'Italia verrà ricoperta dalle acque e dalle meduse urticanti, è un'altra.
«non verità sconvenienti» in An Inconvenient Truth, la pellicola del premio oscar al gore L’Alta Corte boccia il suo film. «Troppi errori»
Il giudice inglese non ha trovato conferme scientifiche a molte affermazioni del documentario
LONDRA — Ha vinto un Oscar ed è diventato un cult della campagna contro il riscaldamento terrestre. Ma il film di Al Gore An Inconvenient Truth, una Verità scomoda, secondo l’Alta Corte di Londra, contiene delle «non verità sconvenienti». Il giudizio è stato sollecitato da un camionista del Kent padre di due studenti delle scuole medie dopo che il governo aveva deciso di inviare 3.500 copie del documentario agli istituti secondari di Inghilterra e Galles. Dopo averlo visto e studiato, il giudice ha osservato che il filmato è «largamente accurato», ma «in un contesto di allarmismo ed esagerazione» delle cause e degli effetti del cambiamento climatico. Utilizzando la sua popolarità carismatica, l’ex vicepresidente degli Stati Uniti avrebbe prodotto un’opera volutamente di parte per rafforzare il consenso alla sua causa (e le sue accuse all’amministrazione Bush). «Non è solo un documento scientifico, è un film politico» ha detto il magistrato chiamato a decidere se potesse essere mostrato nelle scuole del Regno. Nove gli errori individuati dall’Alta Corte. La previsione che il livello dei mari potrebbe innalzarsi di sei metri nel futuro prossimo «è allarmista, perché il consenso scientifico indica un periodo di millenni». E ancora, l’affermazione di Gore che la Corrente del Golfo potrebbe scomparire è stata definita «altamente improbabile». Il documentario attribuisce al cambiamento climatico la riduzione della superficie del lago Ciad, lo scioglimento delle nevi del Kilimangiaro e l’uragano Katrina, ma il giudice inglese non ha trovato conferme scientifiche. Secondo le fonti consultate dall’Alta Corte non è nemmeno vero che gli orsi polari stiano morendo annegati per la riduzione dei ghiacci polari: sono stati trovati solo quattro orsi morti dopo una tempesta.
Il giudice Michael Burton non è un negazionista del cambiamento climatico. Dà ragione ad Al Gore quando attribuisce la responsabilità dei fenomeni alle emissioni di gas serra dovute ai combustibili fossili. Ma non accetta la sua «visione apocalittica». Soprattutto, pensa che i ragazzi delle scuole medie non possano vedere il film acriticamente. Per questo, An Inconvenient Truth potrà essere proiettato nelle aule, ma gli insegnanti dovranno essere preparati a sottolineare le forzature politiche e a presentare anche pareri discordanti. Esattamente quello che voleva il camionista del Kent, che nel suo esposto aveva obiettato contro «la visione a senso unico e il rischio di lavaggio del cervello».
Guido Santevecchi
12 ottobre 2007
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
Dà ragione ad Al Gore quando attribuisce la responsabilità dei fenomeni alle emissioni di gas serra dovute ai combustibili fossili.
che poi i mari si alzino di 6 cm 0 di 6 metri, o che l acorrente del golfo possa rallentare ma e' improbabile ma non impossibil ech esi fermi, va bene.
senza corrente del golfo, a parigi ci sarebbe la temperatura di mosca e da Londra in su, quella glaciale dell asiberia, almeno stando alle latitudini.
Poi ho scoperto ch el'aumento della temperatura su marte e' una bufala.
Mi sa che saremo tutti d'accordo quando sara' troppo tardi, come sui telefonini, saremo tutti d'accordo ch eprovocano il cancro al cervello fra 10 anni, quando ci saranno migliaia di malati. quello che e' successo col fumo.
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
alessandro ha scritto: Mi sa che saremo tutti d'accordo quando sara' troppo tardi, come sui telefonini, saremo tutti d'accordo ch eprovocano il cancro al cervello fra 10 anni, quando ci saranno migliaia di malati. quello che e' successo col fumo.
Può essere. Sui telefonini da chi l'hia sentito?
alcol ha scritto:
floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
alessandro ha scritto: Mi sa che saremo tutti d'accordo quando sara' troppo tardi, come sui telefonini, saremo tutti d'accordo ch eprovocano il cancro al cervello fra 10 anni, quando ci saranno migliaia di malati. quello che e' successo col fumo.
Può essere. Sui telefonini da chi l'hia sentito?
Da una cugina di qualcuno, la signorina Todrara.
E' una che conosce tanta gente.
alessandro ha scritto: Mi sa che saremo tutti d'accordo quando sara' troppo tardi, come sui telefonini, saremo tutti d'accordo ch eprovocano il cancro al cervello fra 10 anni, quando ci saranno migliaia di malati. quello che e' successo col fumo.
Può essere. Sui telefonini da chi l'hia sentito?
secondo uno studio svedese confermato da altri 10 studi internazionali, l'uso del celulare per 1 ora al giorno (in media) per 10 anni aumenta dal 20 al 30% la probabilita' di tumori al cervello.
hanno perciò stabilito che le persone che usano il telefonino da un decennio o più hanno il 20% in più di possibilità di contrarre una patologia come il neuroma acustico e il 30% in più di sviluppare un glioma maligno. E il rischio sarebbe ancora più grande dal lato della testa su cui appoggia il cellulare: più che triplicato nel primo caso, addirittura quintuplicato nel secondo. «Queste valutazioni danno un campione esauriente per valutare i rischi di aumento di neuromi e glomi – hanno sottolineato Hardell e Mild - . Non solo. In base a questi risultati, non si possono nemmeno escludere la presenza di altre forme di tumore al cervello
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
alessandro ha scritto: Mi sa che saremo tutti d'accordo quando sara' troppo tardi, come sui telefonini, saremo tutti d'accordo ch eprovocano il cancro al cervello fra 10 anni, quando ci saranno migliaia di malati. quello che e' successo col fumo.
Può essere. Sui telefonini da chi l'hia sentito?
secondo uno studio svedese confermato da altri 10 studi internazionali, l'uso del celulare per 1 ora al giorno (in media) per 10 anni aumenta dal 20 al 30% la probabilita' di tumori al cervello.
hanno perciò stabilito che le persone che usano il telefonino da un decennio o più hanno il 20% in più di possibilità di contrarre una patologia come il neuroma acustico e il 30% in più di sviluppare un glioma maligno. E il rischio sarebbe ancora più grande dal lato della testa su cui appoggia il cellulare: più che triplicato nel primo caso, addirittura quintuplicato nel secondo. «Queste valutazioni danno un campione esauriente per valutare i rischi di aumento di neuromi e glomi – hanno sottolineato Hardell e Mild - . Non solo. In base a questi risultati, non si possono nemmeno escludere la presenza di altre forme di tumore al cervello
Gli scienziati del CNR e dell'ENEA hanno potuto lavorare con un budget di poco inferiore ai 10 milioni di euro che in tre anni ha consentito di realizzare ricerche diverse e parallele che hanno tutte portato verso un risultato considerato rassicurante. Le sperimentazioni con i telefonini oggi in commercio hanno infatti confermato l'innocuità del mezzo.
Secondo i ricercatori "gli aumenti di temperatura indotti all'interno della testa e nel cervello, dopo circa 20 minuti di uso del cellulare, sono assolutamente trascurabili, essendo inferiori a un decimo di grado centigrado". Un aumento più ampio, pari a due decimi di grado, si rileva nell'orecchio, dove si poggia il cellulare, un aumento che secondo Paolo Bernardi, coordinatore del progetto e docente dell'Università La Sapienza di Roma, "non è prodotto dalle radiofrequenze, ma semplicemente dal contatto con il cellulare".
Secondo Bernardi lo studio "smentisce dunque il luogo comune secondo cui i telefoni cellulari possono determinare l'aumento della temperature nel cervello anche di oltre un grado. Ciò non è assolutamente vero ed i risultati della nostra ricerca dimostrano che con gli attuali cellulari, che rispettano le norme di emissione, gli aumenti di temperatura riscontrati nell'uomo sono appunto irrilevanti dal punto di vista degli effetti prodotti".
E' un po' come quello che un giorno dice una roba, il giorno dopo un'altra, o come Penelopé, che un po' fa, un po' disfa, solo che qui è per passare il tempo.
Anche qui si dice qualcosa.
Naturalmente non è d'interesse dire se i cellulari facciano male o meno, quanto dire che un equipe di scienziati può dire una cosa, un'altra un'altra cosa, ed essere tutte e due, comunque, molto credibili, molto brave, perché gli scienziati non sono mai dei còglioni.
la notizia da te riportata e' del 2004, nel frattempo sono stati nuovi studi.
poi lo studio era condotto su modelli al computer e sintetici sull'aumeto di temperatura. E i ricercatori concludono con "nei test simulati sulle donne, il livello di assorbimento di onde elettromagnetiche e' maggiore del 20% rispetto agli uomini. Un aspetto, hanno commentato i ricercatori, che andra' ulteriormente approfondito."
anche il secondo che hai citato e' dell'anno passato.
poi, come ho scritto, saremo tutti d'accordo quando sara' troppo tardi, come per il fumo.
se sei su un dirupo e 5 ti dicono "se ti butti al 30% ti ammazzi" e un'altro ti dice "vai tranquillo" cosa fai?
Io non uso il cellulare.
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
alessandro ha scritto:la notizia da te riportata e' del 2004, nel frattempo sono stati nuovi studi. poi lo studio era condotto su modelli al computer e sintetici sull'aumeto di temperatura. E i ricercatori concludono con "nei test simulati sulle donne, il livello di assorbimento di onde elettromagnetiche e' maggiore del 20% rispetto agli uomini. Un aspetto, hanno commentato i ricercatori, che andra' ulteriormente approfondito." anche il secondo che hai citato e' dell'anno passato.
poi, come ho scritto, saremo tutti d'accordo quando sara' troppo tardi, come per il fumo.
se sei su un dirupo e 5 ti dicono "se ti butti al 30% ti ammazzi" e un'altro ti dice "vai tranquillo" cosa fai?
Io uso l'auricolare, anni fa si diceva che recasse ancor più danni dell'uso diretto nell'orecchio, gli ultimi studi cosa dicono? Ah, l'auricolare lo uso sempre e comunque, mi da fastidio parlare col cellulare all'orecchio, è scomodo.
dicono di usarlo il meno possibile e sempre col vivavoce.
evitare le telefonate lunghe, per quelle usare il telefono fisso ( non codless perche' ha gli stessi pericoli del cellulare) divieto assoluto ai bambini.
dell'auricolare non so'.
In germania chiedono precauzioni anche per l'uso di Wi-Fi.
persino le case produttrici parlano di "risultati anomali" nelle loro ricerche, secopndo me si parano il C.. per evitare le cause multimiliardarie che hanno colpito le case di tabacco.
io non ho mai avuto un cellulare in vita mia.
pare pero' non si possa vivere senza.
Le case produttrici comunque stanno dandosi da fare per prodotti con bassa emissione. spero non sia come le sigarette Light rivelatesi esattamente dannose come le altre.
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
Comunque, per la serie "Testimoni del clima che cambia, scrivi al WWF" nella stessa domenica dell'anno del 1984: stavo in maniche di camicia in campagna disteso in un prato con davanti i cavalli.
1985: in maniche di camicia giravo di sera tardi in motorino.
Ieri stavo in un parco con felpa a maniche lunghe, e per l'effetto serra il giubbetto era palesemente di troppo.
Zonker ha scritto:Non è l'effetto serra, è l'età . Anche io nel 1985 giocavo a calcetto due ore e poi mi accendevo una Camel!
Bye dudes.
per non dire della tradizionale sfida a 11 dell'ultima settimana dell'anno, dell'epoca in cui faceva veramente freddo e non c'era l'effetto serra.
Dalle 21 alle 22, di solito da 0° a -5°.
Ora dal caldo non riusciresti più a coprire la fascia in quel modo.