Riscaldamento globale, il cambio delle mutande, altro.
io sono per lavorare il più possibile nella ricerca di energie che siano il meno inquinanti possibile.
sono convinto che si andrà in quella direzione quando, e manca poco, tutto questo diventerà un gigantesco business.
d'altronde, però, meglio un business che sfrutti il sole in maniera non inquinante di uno che ci tolga acqua potabile ed aria respirabile..
deto questo come preamblo vorrei anche dire che credo che questi allarmismi siano eccessivi.
infatti è vero che usiamo sempre più acqua potabile, ma è anche vero che l'acqua, in un modo o nell'altro torna indietro.
la pipì va nel mare , il mare evapora, cade la pioggia.
i mille litri che si usano per raffreddare gli impianti industriali anche, mica spariscono nel nulla, cambiano solo di posizione, da un fiume ad una fogna, magari, ma ci sono.
a dubai non hanno mai visto una goccia d'acqua e tutto è verde: desalinizzano l'acqua di mare.
lo faremo anche noi prima o poi, per l'agricoltura andrà benissimo.
e, in questo modo faremo anche scendere il livello delle acque, che ci dicono aumenterà...
insomma non voglio sembrare superficiale in questo ma credo che ci siano già oggi le forze per superare questo problema mondiale senza eccesivi traumi.
(certo che andare dai cinesi e dirgli che una macchina a famiglia è troppo non sarà semplice dopo 1000 anni di vita grama)..
sono convinto che si andrà in quella direzione quando, e manca poco, tutto questo diventerà un gigantesco business.
d'altronde, però, meglio un business che sfrutti il sole in maniera non inquinante di uno che ci tolga acqua potabile ed aria respirabile..
deto questo come preamblo vorrei anche dire che credo che questi allarmismi siano eccessivi.
infatti è vero che usiamo sempre più acqua potabile, ma è anche vero che l'acqua, in un modo o nell'altro torna indietro.
la pipì va nel mare , il mare evapora, cade la pioggia.
i mille litri che si usano per raffreddare gli impianti industriali anche, mica spariscono nel nulla, cambiano solo di posizione, da un fiume ad una fogna, magari, ma ci sono.
a dubai non hanno mai visto una goccia d'acqua e tutto è verde: desalinizzano l'acqua di mare.
lo faremo anche noi prima o poi, per l'agricoltura andrà benissimo.
e, in questo modo faremo anche scendere il livello delle acque, che ci dicono aumenterà...
insomma non voglio sembrare superficiale in questo ma credo che ci siano già oggi le forze per superare questo problema mondiale senza eccesivi traumi.
(certo che andare dai cinesi e dirgli che una macchina a famiglia è troppo non sarà semplice dopo 1000 anni di vita grama)..
- alessandro
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solo lo 0,7 dell'acqua e' dolce e di quest una piccola percentuale e' potabile.
desalinizzare l'acqua richiede un aquantita' di energia inumana.
e poi, quando i cinesi avranno un ao 3 macchine a famiglia (come noi) siamo fregati. speriamo nel comunismo e nella politica dell'auto unica
desalinizzare l'acqua richiede un aquantita' di energia inumana.
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Io volevo solo dire che secondo me il problema esiste, ma c'è un'esasperazione e una speculazione paurosa. Ci sono incentivi per comprare pannelli fotovoltaici, ottimo. Solo che il costo lo ammortizzi in 3-4 anni, il tempo necessario per progettare pannelli fotovoltaici più efficenti.
Gli Usa e il Canada fino a qualche tempo fa consumavano da soli il 25% dell'energia mondiale, e si sono resi conto che c'è qualche problemino ambientale solo ultimamente...
Il punto è che fino ad ora inquinare è convenuto economicamente: conviene distruggere la foresta amazzonica, conviene vendere la benzina (anche allo stato italiano , sennò viene a meno un bel pò di tasse) anzichè l'idrogeno, conviene non trovare una cura all'AIDS... Fino ad adesso.
Quando arriveremo sulla punta del baratro, in men che non si dica, tutto si risolverà. Nel frattempo bisogna esaperare i problemi, vendere i pannelli e le lavatrici che consumano il meno possibile, raccontare che a Boretto ogni giorno viene stabilito il nuovo record del mondo di caldo...
A me viene addiritura il dubbio che lo scioglimento dei ghiacci sia stato visto di buon occhio da molti perchè permetterà di sfruttare giacimenti finora inaccessibili. Sempre che il prossimo tsunami non spazzi via metà america questa volta o che non arrivi questo benedetto terremoto che deve tirar giù San Francisco.... A volte si fa il conto senza l'oste.
Gli Usa e il Canada fino a qualche tempo fa consumavano da soli il 25% dell'energia mondiale, e si sono resi conto che c'è qualche problemino ambientale solo ultimamente...
Il punto è che fino ad ora inquinare è convenuto economicamente: conviene distruggere la foresta amazzonica, conviene vendere la benzina (anche allo stato italiano , sennò viene a meno un bel pò di tasse) anzichè l'idrogeno, conviene non trovare una cura all'AIDS... Fino ad adesso.
Quando arriveremo sulla punta del baratro, in men che non si dica, tutto si risolverà. Nel frattempo bisogna esaperare i problemi, vendere i pannelli e le lavatrici che consumano il meno possibile, raccontare che a Boretto ogni giorno viene stabilito il nuovo record del mondo di caldo...
A me viene addiritura il dubbio che lo scioglimento dei ghiacci sia stato visto di buon occhio da molti perchè permetterà di sfruttare giacimenti finora inaccessibili. Sempre che il prossimo tsunami non spazzi via metà america questa volta o che non arrivi questo benedetto terremoto che deve tirar giù San Francisco.... A volte si fa il conto senza l'oste.
alessandro ha scritto: sulla base dei rilevamenti della NASA a livello planetario, il primo semestre del 2007 risulta il più caldo almeno degli ultimi 400 anni (+ 0,79 °C rispetto alla media del periodo 1951-1980). Seguono, in ordine decrescente, il 2002 (+ 0,78 °C), il 2005 (+ 0,78 °C), il 1998 (+ 0,77 °C) e il 2003 (+ 0,66 °C). È interessante notare come tutti i semestri gennaio-giugno più caldi degli ultimi 400 anni siano concentrati negli ultimi 10 anni.
Non ho letto con grande attenzione, non so se è lo stesso argomento, però rende l'idea
Il grosso difetto delle cifre sta nel loro principale pregio, che è la incondizinata precisione: cinque dita sono cinque dita, non ci son santi, le conti e uno due tre quattro cinque.
Subire il fascino di questa precisione mi pare pericoloso, soprattutto perchè se è vero che cinque dita sono cinque dita, mi sembra diverso dare credito a cifre e percentuali che potrebbero essere partorite da eminentissimi imbecilli d'ogni settore (come potrebbero essere invece figlie del lavoro di ottimi professionisti).
Ovvero: non mi fido punto .
Comunque, in proposito , pare che su Giove, Marte e l'altro cucuzzaro di sassi che gira attorno al sole, le temperature si siano alzate negli ultimi anni.
L'ipotesi, banale se volete, è: su Giove ci sono 5000 miliardi di cinesi, tutti col suv, tutti che si riempono di lacca, e per ogni cinese ci sono dieci vacche.[/url]
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IL PEZZO FINISCE COSI':
"I would add that two indpendent analyses from the CRU and NCDC in Boulder, Colorado, are not affected by any issues at GISS and show the same rises in global temperature."
He cites the period between 2002 and 2006, where the average was 0.66ºC above the norm, as still being warmer than 1930-1934, where an increase of 0.63ºC was the largest in the early part of the century.
However both periods are below the 1998-2002 average temperature of 0.79ºC hotter than normal.
l'inquinamento e' l aprima causa di morte nei paesi occidentali, se lo limitiamo per un motivo, magari sbagliato "riscaldamento globale", pazienza, anzi, meglio cosi'.
come se, non rubiamoe non uccidiamo per paur ad Dio e dio non esistesse...
"I would add that two indpendent analyses from the CRU and NCDC in Boulder, Colorado, are not affected by any issues at GISS and show the same rises in global temperature."
He cites the period between 2002 and 2006, where the average was 0.66ºC above the norm, as still being warmer than 1930-1934, where an increase of 0.63ºC was the largest in the early part of the century.
However both periods are below the 1998-2002 average temperature of 0.79ºC hotter than normal.
l'inquinamento e' l aprima causa di morte nei paesi occidentali, se lo limitiamo per un motivo, magari sbagliato "riscaldamento globale", pazienza, anzi, meglio cosi'.
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Appunto, "non inquinare" lo si può considerare quasi un principio (quando si butta una carta per terra si percepisce d'aver fatto una cosa sbagliata, un peccatuccio insignificante magari, ma pur sempre un peccatuccio).
Da qui a sostituire il tradizionale quarto cavaliere dell'apocalisse Pestilenza (un po' demodè, c'è da ammettere) con Inquinamento, forse ce ne passa.
In proposito, ero convinto che la principale causa di morte in occidente fosse la Morte stessa .
Da qui a sostituire il tradizionale quarto cavaliere dell'apocalisse Pestilenza (un po' demodè, c'è da ammettere) con Inquinamento, forse ce ne passa.
In proposito, ero convinto che la principale causa di morte in occidente fosse la Morte stessa .
E' uscita la notizia nei giorni scorsi.
I calcoli sugli anni più caldi del secolo erano sbagliati. Li hanno corretti.
Il più caldo mi sembra sia il 1934, e la top ten è equamente formata da annate anteguerra ed annate post crollo muro di Berlino.
Ma ci sarebbe di più.
Quasi tutti i pianeti del sistema solare avrebbero avuto la temperatura globale aumentata di qualche grado.
Urge Kyoto Interstellare.
I calcoli sugli anni più caldi del secolo erano sbagliati. Li hanno corretti.
Il più caldo mi sembra sia il 1934, e la top ten è equamente formata da annate anteguerra ed annate post crollo muro di Berlino.
Ma ci sarebbe di più.
Quasi tutti i pianeti del sistema solare avrebbero avuto la temperatura globale aumentata di qualche grado.
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alessandro ha scritto:allora posso comprare il fuoristrada 5000 benzina a scarico libero che sogno tanto?
Grazie di averci fatto sapere che non ti compri il fuoristrada 5000 a benzina solo per dovere di civiltà ambientale.
In ogni caso sarebbe corretto che se la gente comune è obbligata a non tirare lo sciaquone da Folco Quilici, tu debba rinunciare a qualcosina sull'auto.
alessandro ha scritto:ma ci hanno messo 6 mesi ad avere la temperatura corretta del 1934?
No, ti spiego. Metti che la temperatura del 1934 sia stata X, e loro lo sapevano. Solo che avendo corretto dati più recenti da X+n a X-n, dove n mi pare di ricordare sia un decimo di grado, la top ten cambia.
Comunque se ritrovo la fonte sarò più preciso.
- alessandro
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in realta', si, non compro auto inutilmente potenti e pesanti per dovere civico.
e di solito non tiro lo sciaquone
c'era un apubblicita' anni '80 che diceva piu' o meno cosi'
cerco somunque di non sprecare acqua anche se qui non e' mai mancata.
faccio l araccolta differenziata e tutte le altre cose inutili, se riesco, mi muovo in bici.
una mia grande contraddizione e' quella di usare l'aereo almeno 2-3 volte l'anno. ma quella e' colpa della ryanair... e di Wimbledon, vedro' cosa riesco a fare, ma visto che va tutto benissimo...
e di solito non tiro lo sciaquone
c'era un apubblicita' anni '80 che diceva piu' o meno cosi'
cerco somunque di non sprecare acqua anche se qui non e' mai mancata.
faccio l araccolta differenziata e tutte le altre cose inutili, se riesco, mi muovo in bici.
una mia grande contraddizione e' quella di usare l'aereo almeno 2-3 volte l'anno. ma quella e' colpa della ryanair... e di Wimbledon, vedro' cosa riesco a fare, ma visto che va tutto benissimo...
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Il Foglio, oggi.
Climatologo fai da te
Hai caldo? Scrivi al Wwf, diventerai un testimone del surriscaldamento globale
Roma. Alzi la mano chi quest’estate, in preda al delirio da apocalisse climatica ormai prossima urlato da giornali, tv ed “esperti” (tornati mestamente sui loro passi in questi giorni), non ha detto almeno una volta (guardando il tramonto o tuffandosi in mare o passeggiando in montagna):
“Eh, sì, il clima sta cambiando”, frase meglio se pronunciata con un sospiro e seguita da una serie di non-ci-son-più-le-stagioni-
di-una-volta, il-cielo-non-aveva-questocolore- un-tempo, il-mare-era-più-freddo e così via. Tutto ciò succede da sempre, e parlare del tempo è un’amabile variante della chiacchiera sportiva da bar, però un conto è discuterne pour parler, un altro dare a queste “osservazioni” personali un valore para-scientifico. Da qualche giorno il sito di Repubblica ha fatto sua l’iniziativa del Wwf in vista della prossima Conferenza nazionale sui cambiamenti climatici, “Testimoni del clima”, grazie allaquale “ciascuno potràraccontare le anomalie e i cambiamenti che si
possono osservare nelle città e nei luoghi di vacanza”, dai fiumi in secca
alla mancanza di api. Il tutto sarà infiocchettato e recapitato ai signori
che si occuperanno del nostro clima alla Conferenza di settembre,
i quali avranno così la “mappa” dei cambiamenti climatici in Italia.
Leggendo le testimonianze raccolte, lo scenario che ci si presenta è desolante, catastrofico, da sceneggiatura di uno di quei
film anni Ottanta che prevedevano un futuro di lenta agonia per il nostro pianeta. Scrive G. di Bologna nella sezione “caldo”: “Il prato [un tempo una sorta di eden, ndr] è un deserto arido e polveroso con fili di paglia gialla e mucchi di foglie secche cadute già a luglio dai platani spelacchiati, nessuna traccia delle piante, i cespugli si sono seccati, il vento caldo solleva la terra polverosa che si infila in casa, […] niente pioggia o poche gocce che non bagnano nemmeno il deserto davanti a casa”. Ma a descrivere queste lande arse dal sole in stile film western
sono moltissimi: c’è Claudio che paragona un altopiano dell’Abruzzo al deserto del Nevada, Loredana che dice sicura che quella di quest’anno è stata la fine di giugno più calda degli ultimi cento anni perché un giorno il termometro dell’auto segnava 49 gradi, e ci racconta che una notte “è stato come se qualcuno puntasse verso di noi cento phon accesi. Sembrava che stesse per arrivare l’apocalisse…”. C’è poi Massimiliano di Messina che è certo che l’ultimo febbraio è stato “il più caldo da secoli”,
e Ivan di Roma gli dà ragione: “Quest’anno poi, non ho mai utilizzato il cappotto (al massimo una volta o due)!”.
Annibale oggi conquisterebbe Roma
La veridicità di queste testimonianze è fuor di dubbio, però viene da chiedersi cosa penseranno gli “esperti” della Conferenzasul clima di Roma quando leggeranno che il nonno di Grazia le raccontavache in Val d’Aosta tanti anni fa un americano che lui conosceva non era riuscito
a valicare le Alpi con un elefante, mentre oggi, per via dello scioglimento dei ghiacciai, ce la farebbe. Il nonno, autorità morale decaduta, è diventato un’autorità scientifica. Così come c’è da perdersi tra chi, in forza di ricordi più o meno recenti, giura che l’anno scorso “all’alba, si sentiva sempre il chiacchiericcio dei passerotti e ora si sentono solo uccelli in gabbia” e chi ha “notato un aumento di volpi, una leggera diminuzione di ricci e un drastico calo di pipistrelli”. Viene in mente quando la vecchia zia che non ti vede da tempo ti dice: “Ma come sei cresciuto!”, ed è
inutile spiegarle che sono anni che hai smesso di crescere. Perciò “il cielo non era così blu”, “sono aumentate le gazze… ma secondo me hanno decimato i passerotti”, “ci sono moltissime rondini” ma anche “dove sono finite le rondini?”, “non ci sono più insetti”, però “gli insetti sono aumentati a dismisura”, e l’immancabile “sono scomparse alcune stagioni”. Qualche
temerario osa anche dire che certi allarmi sono un po’ esagerati, che “le upupegià le vedevo da quando ho cinque anni e i fichi d’india li aveva anche mia nonna in Veneto”, ma il clima (appunto) generaleè quello per cui ognuno pensa di spiegare meglio di qualunque statistica un innalzamento globale della temperatura (in atto da seimila anni) contando le sue punture di zanzara.
Piero Vietti
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Roma. Alzi la mano chi quest’estate, in preda al delirio da apocalisse climatica ormai prossima urlato da giornali, tv ed “esperti” (tornati mestamente sui loro passi in questi giorni), non ha detto almeno una volta (guardando il tramonto o tuffandosi in mare o passeggiando in montagna):
“Eh, sì, il clima sta cambiando”, frase meglio se pronunciata con un sospiro e seguita da una serie di non-ci-son-più-le-stagioni-
di-una-volta, il-cielo-non-aveva-questocolore- un-tempo, il-mare-era-più-freddo e così via. Tutto ciò succede da sempre, e parlare del tempo è un’amabile variante della chiacchiera sportiva da bar, però un conto è discuterne pour parler, un altro dare a queste “osservazioni” personali un valore para-scientifico. Da qualche giorno il sito di Repubblica ha fatto sua l’iniziativa del Wwf in vista della prossima Conferenza nazionale sui cambiamenti climatici, “Testimoni del clima”, grazie allaquale “ciascuno potràraccontare le anomalie e i cambiamenti che si
possono osservare nelle città e nei luoghi di vacanza”, dai fiumi in secca
alla mancanza di api. Il tutto sarà infiocchettato e recapitato ai signori
che si occuperanno del nostro clima alla Conferenza di settembre,
i quali avranno così la “mappa” dei cambiamenti climatici in Italia.
Leggendo le testimonianze raccolte, lo scenario che ci si presenta è desolante, catastrofico, da sceneggiatura di uno di quei
film anni Ottanta che prevedevano un futuro di lenta agonia per il nostro pianeta. Scrive G. di Bologna nella sezione “caldo”: “Il prato [un tempo una sorta di eden, ndr] è un deserto arido e polveroso con fili di paglia gialla e mucchi di foglie secche cadute già a luglio dai platani spelacchiati, nessuna traccia delle piante, i cespugli si sono seccati, il vento caldo solleva la terra polverosa che si infila in casa, […] niente pioggia o poche gocce che non bagnano nemmeno il deserto davanti a casa”. Ma a descrivere queste lande arse dal sole in stile film western
sono moltissimi: c’è Claudio che paragona un altopiano dell’Abruzzo al deserto del Nevada, Loredana che dice sicura che quella di quest’anno è stata la fine di giugno più calda degli ultimi cento anni perché un giorno il termometro dell’auto segnava 49 gradi, e ci racconta che una notte “è stato come se qualcuno puntasse verso di noi cento phon accesi. Sembrava che stesse per arrivare l’apocalisse…”. C’è poi Massimiliano di Messina che è certo che l’ultimo febbraio è stato “il più caldo da secoli”,
e Ivan di Roma gli dà ragione: “Quest’anno poi, non ho mai utilizzato il cappotto (al massimo una volta o due)!”.
Annibale oggi conquisterebbe Roma
La veridicità di queste testimonianze è fuor di dubbio, però viene da chiedersi cosa penseranno gli “esperti” della Conferenzasul clima di Roma quando leggeranno che il nonno di Grazia le raccontavache in Val d’Aosta tanti anni fa un americano che lui conosceva non era riuscito
a valicare le Alpi con un elefante, mentre oggi, per via dello scioglimento dei ghiacciai, ce la farebbe. Il nonno, autorità morale decaduta, è diventato un’autorità scientifica. Così come c’è da perdersi tra chi, in forza di ricordi più o meno recenti, giura che l’anno scorso “all’alba, si sentiva sempre il chiacchiericcio dei passerotti e ora si sentono solo uccelli in gabbia” e chi ha “notato un aumento di volpi, una leggera diminuzione di ricci e un drastico calo di pipistrelli”. Viene in mente quando la vecchia zia che non ti vede da tempo ti dice: “Ma come sei cresciuto!”, ed è
inutile spiegarle che sono anni che hai smesso di crescere. Perciò “il cielo non era così blu”, “sono aumentate le gazze… ma secondo me hanno decimato i passerotti”, “ci sono moltissime rondini” ma anche “dove sono finite le rondini?”, “non ci sono più insetti”, però “gli insetti sono aumentati a dismisura”, e l’immancabile “sono scomparse alcune stagioni”. Qualche
temerario osa anche dire che certi allarmi sono un po’ esagerati, che “le upupegià le vedevo da quando ho cinque anni e i fichi d’india li aveva anche mia nonna in Veneto”, ma il clima (appunto) generaleè quello per cui ognuno pensa di spiegare meglio di qualunque statistica un innalzamento globale della temperatura (in atto da seimila anni) contando le sue punture di zanzara.
Piero Vietti
alessandro ha scritto:allora posso comprare il fuoristrada 5000 benzina a scarico libero che sogno tanto? Sai, qui in pianura padana ne sento una profonda necessita'.
ma ci hanno messo 6 mesi ad avere la temperatura corretta del 1934?
Le due notizie sono fresche di pochi giorni. Innanzitutto, non il 1998 ma il 1934 è stato l'anno più caldo degli ultimi 100 anni. Inoltre, non è più vero che dei primi 10 più caldi del secolo, 9 anni sono occorsi dopo il 1990; piuttosto, 5 sono occorsi prima del 1940, 4 dopo il 1990, e uno di quei 10 anni fu il 1953.
Il Goddard Institute for Space Studies (Giss) della Nasa raccoglie e rende pubblici i dati storici delle temperature registrate dalle varie stazioni climatiche distribuite negli Stati Uniti. È un'enorme mole di dati che devono essere analizzati statisticamente e, anche, corretti a causa di errori sistematici, come ad esempio il fatto che l'urbanizzazione della località attorno ad una stazione climatica installata 30 anni fa potrebbe causare un fittizio aumento di temperature locali che nulla ha a che vedere col clima. Infatti, se è vero che le stazioni climatologiche dovrebbero soddisfare una varietà di standard di qualità, non sempre si riesce a mantenere nel tempo inalterati questi standard, e molte attuali stazioni non soddisfano neanche la condizione, abbastanza banale dopo tutto, di essere localizzate ad almeno 30 metri da qualunque superficie cementificata.
Orbene, lo scorso 8 agosto il Giss, a causa di un errore riscontrato, ha dovuto correggere tutti i propri dati di temperature, e il risultato delle correzioni è quanto detto all'inizio. Per i più curiosi, i 10 anni più caldi degli ultimi 100 anni, sono stati, in sequenza: 1934, 1998, 1921, 2006, 1931,1999, 1953, 1990, 1938, 1939.
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alessandro ha scritto:allora come' la teoria,
il fenomeno esiste ma e' di causa naturale ( vapore acqueo o riscaldamento del sistema solare) o il fenomeno non esiste?
decidetevi
No...la teoria è:il fenomeno esiste, è di natura antropica e se ne conoscono gli effetti a berve medio e lungo termine (specialmente Tozzi).
Chi dubita o dice che il fenomeno non è ancora conosciuto o azzarda ipotesi alternative è uno che magna sul petrolio, uno scriteriato e sopratutto non è uno scienziato serio.
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klaus ha scritto:alessandro ha scritto:allora come' la teoria,
il fenomeno esiste ma e' di causa naturale ( vapore acqueo o riscaldamento del sistema solare) o il fenomeno non esiste?
decidetevi
No...la teoria è:il fenomeno esiste, è di natura antropica e se ne conoscono gli effetti a berve medio e lungo termine (specialmente Tozzi).
Chi dubita o dice che il fenomeno non è ancora conosciuto o azzarda ipotesi alternative è uno che magna sul petrolio, uno scriteriato e sopratutto non è uno scienziato serio.
ok, ma cosi' le teorie sono 3 e una esclude l'altra.
ma a me fa piacere se non devo sperare nella coscenza di USA, Europa e Cina per salvare il pianeta dalla desertificazione, scioglimento dei ghiacciai, cataclismi tipo Catrina, siccita' etc.. mi fa solo piacere, volevo solo capire.
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Albornoz ha scritto:1934, 1998, 1921, 2006, 1931,1999, 1953, 1990, 1938, 1939.
Basi per una teoria seria. La cospirazione.
1938-39 con l'approssimarsi della seconda guerra mondiale abbiamo rispettivamente il 9° e il 10° anno più caldo del secolo.
1998-1999 con l'approssimarsi dell'11 settembre 2001 abbiamo rispettivamente il 2° ed il 6° anno più caldo del secolo.
1931 e 1934 appena dopo la grande depressione economica, a fabbriche di mezzo mondo ferme per la grande depressione, e subito dopo l'avvento al potere di Hitler, abbiamo rispettivamente il 5° ed il 1° anno più caldo del secolo.
1953 con la morte di Stalin abbiamo il 7° anno più caldo del secolo.
1990 dopo il crollo del muro di Berlino e con l'invasione del Kuwait abbiamo l'8° anno più caldo del secolo.
2006 con la vittoria di Romano Prodi per lo 0.06% abbiamo il 4° anno più caldo del secolo.
Nel 1921 ha fatto caldo, il 3° del secolo.
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e' che nelle prime pagine ( di questo topic) c'era scritto che "si, la temperatura e' in innalzamento ma per motivi naturali" ora la nuova tesi e' "no, ci sono anni a casaccio piu' caldi di altri, quindi non c'e' nessun effetto serra progressivo".
mi riferivo solo a quello.
mi riferivo solo a quello.
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Nota a margine.
Martedì 21 scorso ho trovato le bacche della vite americana in terra, tutto in una notte: questo di solito accade nella seconda settimana di settembre.
Inoltre, il bosco qui attorno ha iniziato a perdere di colore già prima della prima metà d'agosto: questo al solito non succede se non nella seconda metà.
Inoltre quello che da noi si chiama "tordo colaina", e che per i gentili è il merlo col collare, e che come è universalmente noto chiama l'autunno, ha iniziato stamane a svolazzare qui attorno (almeno, io me ne sono accorto oggi).
E' stata infine un estate con molte vespe: segno di inverno rigido. Peraltro, questa affermazione è discutibile, infatti sembra che ci siano state molte vespe non tanto per i molti favi, quanto perché paresiano sopravvissute all'inverno precedente.
Martedì 21 scorso ho trovato le bacche della vite americana in terra, tutto in una notte: questo di solito accade nella seconda settimana di settembre.
Inoltre, il bosco qui attorno ha iniziato a perdere di colore già prima della prima metà d'agosto: questo al solito non succede se non nella seconda metà.
Inoltre quello che da noi si chiama "tordo colaina", e che per i gentili è il merlo col collare, e che come è universalmente noto chiama l'autunno, ha iniziato stamane a svolazzare qui attorno (almeno, io me ne sono accorto oggi).
E' stata infine un estate con molte vespe: segno di inverno rigido. Peraltro, questa affermazione è discutibile, infatti sembra che ci siano state molte vespe non tanto per i molti favi, quanto perché paresiano sopravvissute all'inverno precedente.
Gios ha scritto:Nota a margine.
Martedì 21 scorso ho trovato le bacche della vite americana in terra, tutto in una notte: questo di solito accade nella seconda settimana di settembre.
Inoltre, il bosco qui attorno ha iniziato a perdere di colore già prima della prima metà d'agosto: questo al solito non succede se non nella seconda metà.
Inoltre quello che da noi si chiama "tordo colaina", e che per i gentili è il merlo col collare, e che come è universalmente noto chiama l'autunno, ha iniziato stamane a svolazzare qui attorno (almeno, io me ne sono accorto oggi).
E' stata infine un estate con molte vespe: segno di inverno rigido. Peraltro, questa affermazione è discutibile, infatti sembra che ci siano state molte vespe non tanto per i molti favi, quanto perché pare siano sopravvissute all'inverno precedente.
Un buon tono alla Dino Buzzati.
Gios ha scritto:Nota a margine.
Martedì 21 scorso ho trovato le bacche della vite americana in terra, tutto in una notte: questo di solito accade nella seconda settimana di settembre.
Inoltre, il bosco qui attorno ha iniziato a perdere di colore già prima della prima metà d'agosto: questo al solito non succede se non nella seconda metà.
Inoltre quello che da noi si chiama "tordo colaina", e che per i gentili è il merlo col collare, e che come è universalmente noto chiama l'autunno, ha iniziato stamane a svolazzare qui attorno (almeno, io me ne sono accorto oggi).
E' stata infine un estate con molte vespe: segno di inverno rigido. Peraltro, questa affermazione è discutibile, infatti sembra che ci siano state molte vespe non tanto per i molti favi, quanto perché paresiano sopravvissute all'inverno precedente.
Gios ha scritto:E' arrivato il cardellino, che anticipa l'inverno di cinquanta giorni.
di conseguenza al momento nevica attorno, osservando a spanne, i 1500 metri.
Saggia natura (creatura di Dio) ne sai davvero una barca!
Mentre, tanto per restare aggiornati, le rondini qui sono agitate, e a giorni, a ore, partiranno, Milani oggi sul Foglio:
(...)
Se a causa del riscaldamento del pianetone si sposta tutto 500 km a Nord. In Baviera coltiveranno la vite. Tanto per loro bere vino o birra è uguale. Basta bere. Noi in Lombardia faremo le nuove case senza i caloriferi come in Sicilia. In Tunisia rimane tutto uguale, deserto è e deserto rimane. Al limite salterà per terra di più qualche dromedario per colpo di sole. Se adesso capita 100 al mese, passeranno a 1.500.
(...)
Su Repubblica.it, seguendo il Wwf, i lettori danno il loro contributo per testimoniare il riscaldamento globale. Uno dice: "nel mio orto crescono le banane". Luca Sofri risponde: "E ti lamenti?"
(...)
Se a causa del riscaldamento del pianetone si sposta tutto 500 km a Nord. In Baviera coltiveranno la vite. Tanto per loro bere vino o birra è uguale. Basta bere. Noi in Lombardia faremo le nuove case senza i caloriferi come in Sicilia. In Tunisia rimane tutto uguale, deserto è e deserto rimane. Al limite salterà per terra di più qualche dromedario per colpo di sole. Se adesso capita 100 al mese, passeranno a 1.500.
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Su Repubblica.it, seguendo il Wwf, i lettori danno il loro contributo per testimoniare il riscaldamento globale. Uno dice: "nel mio orto crescono le banane". Luca Sofri risponde: "E ti lamenti?"
Sentita stasera un'intervista alla Zanzara di Radio24 di un fisico, tale Visconti, che afferma che le cifre riportate da Pecoraro Scanio sulle temperature in Italia sono completamente errate e che il suo è puro allarmismo.
Poi però aggiunge che, chi afferma che l'uomo non influisce sul clima dice baggianate perchè gli scienziati sono concordi nell'affermare l'influenza umana sull'ambiente.
Alla domanda del conduttore relativa ad interventi di altri scienziati che affermano il contrario risponde in modo molto netto che dicono falsità.
Un tipo molto sicuro di sè, afferma che alcuni di questi in realtà non hanno mai pubblicato niente.
Il conduttore era piuttosto perplesso.
E' il classico argomento di cui saprà solo fra cent'anni come stavano veramente le cose.
Poi però aggiunge che, chi afferma che l'uomo non influisce sul clima dice baggianate perchè gli scienziati sono concordi nell'affermare l'influenza umana sull'ambiente.
Alla domanda del conduttore relativa ad interventi di altri scienziati che affermano il contrario risponde in modo molto netto che dicono falsità.
Un tipo molto sicuro di sè, afferma che alcuni di questi in realtà non hanno mai pubblicato niente.
Il conduttore era piuttosto perplesso.
E' il classico argomento di cui saprà solo fra cent'anni come stavano veramente le cose.
- mantequilla
- Illuminato
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- Iscritto il: mar mag 10, 2005 6:08 pm
- Località: un altro mondo è possibile
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Se a causa del riscaldamento del pianetone si sposta tutto 500 km a Nord. In Baviera coltiveranno la vite. Tanto per loro bere vino o birra è uguale. Basta bere. Noi in Lombardia faremo le nuove case senza i caloriferi come in Sicilia. In Tunisia rimane tutto uguale, deserto è e deserto rimane. Al limite salterà per terra di più qualche dromedario per colpo di sole. Se adesso capita 100 al mese, passeranno a 1.500.
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potente questo Milani!
Peccato che NON dica che dovrebbero fare quelli che abitano in Sicilia, col deserto 500 km più a nord...... oltre che votare FI , naturalmente.