Informazione in Italia

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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tim drake
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da tim drake »

PINDARO ha scritto:
tim drake ha scritto: bisogna sapersi (s)vendere per avere successo e guadagnare bene.
Non è affatto una regola.
Ci sono altre strade per ottenere le stesse cose.
Bah, forse, ma forse forse, quello che scrivi può valere per i fenomeni se non addirittura per i soli geni. Per la gente comune, normodotata, sono assolutamente convinto che non ci sia altra strada.
Pindaro
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da Pindaro »

tim drake ha scritto:
Bah, forse, ma forse forse, quello che scrivi può valere per i fenomeni se non addirittura per i soli geni. Per la gente comune, normodotata, sono assolutamente convinto che non ci sia altra strada.
Ma no.
Basta essere bravi. Ce ne sono ancora.
Cos'è poi il successo? Essere riconosciuto universalmente bravo o comunque stimabile?
Oppure avere comunuque l'altra fetta di pubblico o lettori che ti considera un buffone?
La reputazione,il successo, dipendo anche da come lo fai e per chi lo fai.
Anche Rovazzi ha successo. Ma solo un drogato potrebbe inserirlo nel novero dei musicisti importanti o di valore di queseto secolo.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da NK7 »

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tim drake
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da tim drake »

PINDARO ha scritto:
tim drake ha scritto:
Bah, forse, ma forse forse, quello che scrivi può valere per i fenomeni se non addirittura per i soli geni. Per la gente comune, normodotata, sono assolutamente convinto che non ci sia altra strada.
Ma no.
Basta essere bravi. Ce ne sono ancora.
Cos'è poi il successo? Essere riconosciuto universalmente bravo o comunque stimabile?
Oppure avere comunuque l'altra fetta di pubblico o lettori che ti considera un buffone?
La reputazione,il successo, dipendo anche da come lo fai e per chi lo fai.
Anche Rovazzi ha successo. Ma solo un drogato potrebbe inserirlo nel novero dei musicisti importanti o di valore di queseto secolo.
Occhio che io parlavo di avere successo nel senso di avere un grande pubblico/clientela di riferimento. Di vendere e vendersi tanto e guadagnare un mucchio di soldi.
Essere bravi, stimati, avere una buona reputazione è altro ed alla fin fine ininfluente se vuoi sfondare davvero nel tuo lavoro.
In questo senso Rovazzi è un vincente ed è una persona di grande successo, senza alcun dubbio.
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uglygeek
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da uglygeek »

tim drake ha scritto:Alla fine della fiera, bravo ed abile lui ad insinuarsi, giornalisticamente parlando, nel nuovo segmento di mercato nato dall’ascesa dei grillini. Da a quel pubblico esattamente ciò che chiede. Non gliene faccio certo una colpa, si è costruito una carriera da vincente e privilegiato. Ha capito tutto della vita, bisogna sapersi (s)vendere per avere successo e guadagnare bene.
Magari condivideva davvero le idee dei grillini, cosa ne sai? E' una cosa molto italiana il negare quasi sempre qualsiasi merito a chi ha successo, specie quello economico. Si da' sempre per scontato che chi ha successo si sia venduto o comunque sia stato favorito. A parte che per vendersi bisogna che ci sia qualcuno che voglia comprare proprio te e non un altro, poi la realta' e' che avere successo richiede qualita' ed impegno e non e' mai cosi' facile.
Avevo un ex compagno di liceo che faceva (fa ancora credo) il giornalista per Il Giornale di Feltri ai tempi d'oro di Berlusconi. Non si puo' certo dire che non fosse al posto giusto al momento giusto, ha anche scritto articoli di prima pagina ai tempi del G8, ma non era poi cosi' bravo e la carriera si e' fermata li'. Altri coetanei partendo dalle stesse condizioni hanno fatto piu' strada.

Qui e' stato fatto notare che Scanzi scrive bene, secondo me non e' troppo vero, non nel senso classico del termine, la prosa di Scanzi e' molto "internettiana", da Facebook o da forum piu' che da quotidiano o libro. Ma e' uno stile che va incontro ai gusti del lettore di oggi. E comunque non e' scrivendo che si diventa giornalisti di successo oggi, e' piuttosto con partecipazioni in trasmissioni televisive, o almeno radiofoniche, e soprattutto in internet. Lo stesso Travaglio e' nato come giornalista "tradizionale" al Giornale di Montanelli ma e' diventato un nome importante andando in tv e soprattutto con il suo sito web "VoglioScendere" da cui poi e' nato il Fatto. E andare a parlare in TV senza fare brutte figure non e' facile.
Dite che si e' venduto per trovare il giusto segmento di mercato ma la realta' e' che uno come Scanzi potrebbe fare lo stesso lavoro a Mediaset se avesse le idee di Berlusconi o a Repubblica e in RAI se fosse del PD. Non e' che passera' alla storia come Montanelli, ma nel suo genere e' un buon professionista.

Poi per aver successo e' molto importante provarci, con impegno e determinazione. Come dice nickognito, "spesso la differenza nella vita delle persone sia solo darsi degli obiettivi e programmarsi per realizzarli". O come dice Woody Allen, ‘Showing up is 80 percent of life.’ Ci vogliono doti e qualita', ma le qualita' si affinano soprattutto facendo. E se vi guardate intorno, tutti parlano ma non e' che molti facciano.
Al di la' del giornalismo, questo vale in tutti i campi. In questi giorni abbiamo l'esempio di Di Maio, apparentemente miracolato dagli eventi addirittura ai vertici del governo. Anche nel suo caso sara' stato anche fortunato, molti degli eletti nel M5S nel 2013 si sono trovati davvero in parlamento quasi per caso. Ma anche li', tra i circa 160 eletti per caso sono venuti fuori lui e pochi altri, e avranno anche dei meriti per questo.
Io vedo tanta invidia in chi critica il successo altrui.
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da Johnny Rex »

Nickognito ha scritto:Scanzi (anche Travaglio ovviamente) e' davvero seguitissimo. Per questo motivo, ha un grande potere, puo' condizionare molte persone, ad esempio su come votare.

Senza entrare nei dettagli personali (visto che diversi forumisti lo conoscono personalmente, se non ne sono amici), penso che il suo percorso ci dia abbastanza l'idea di come si possa arrivare li' (ed e' uno dei pochi ad avere tale influenza sulla gente, arrivo a dire uno dei 10, nel complesso, a star larghi, secondo me, tra i giornalisti).

In questo forum magari abbiamo anche altre persone molto conosciute nel proprio ambiente lavorativo, e non lo sappiamo. Nevenez fa poco testo. Scanzi scrive bene, in effetti non ho letto nessun suo libro, pero' per me Nevenez e' di un'altra categoria, una persona rara, a livello professionale (giudizio mio, ovviamente), il fatto che abbia successo non ci fa chiedere 'perche''.

E' piu' facile identificarsi in Scanzi, che ha doti normali (ed ha molta piu' influenza). Un po' come accade per Di Maio, chiunque di noi potrebbe essere al suo posto. Ma se il caso di Di Maio riguarda molto un asserviemento al potere (a Grillo, Casaleggio, in partenza), e il caso di un Travaglio e' abbastanza particolare (ha un lungo percorso come giornalista e, nel suo settore - forse nella sua ossessione - ha capacita' rare), per me Scanzi e' abbastanza esemplare per vedere come si possa raggiungere una certa influenza solo a volerlo molto, a cavalcare certe onde,ad avere una spropositata fiducia in se stessi, almeno apparente, a presentarsi in un certo modo.

Trovo la cosa interessante. Io, nella vita, sono l'opposto, e non posso nemmeno cambiare molto perche' nel mondo di oggi si premiano e celebrano solo i relativamente giovani, in generale, pero' e' affascinante come (appunto soprattutto se inizi prima), spesso la differenza nella vita delle persone sia solo darsi degli obiettivi e programmarsi per realizzarli.

Se le vicende di persone famose sono spesso noiose, perche' hanno doti o fortune che altri non hanno (per dire, il pessimo libro di Billie Jean King - no, non basta seguire tre consigli per diventare numero uno del mondo a tennis), in altri casi e ambienti tutto questo diventa abbastanza chiaro. Ed e' affascinante come qualcuno di questi adesso ci governi, magari.

E' in effetti un modo di fare qualcosa nella vita, simile al far figli probabilmente (anche se piu' semplce e meno interessante, credo, rispetto al fare figli).
Essenzialmente perchè la maggior parte di noi non ha tanto le Idee chiare su cosa fare, quanto su cosa Non fare (o non volere fare).
Il merito che attribuisco a Scanzi è questo, essenzialmente avere seguito e parlato dei propri interessi, poi quanto gli interessi oggettivamente la politica, non so. Diciamo che non so quanto sia partito effettivamente dal nulla (ma quanti partono dal nulla effettivamente? domanda che ha risposte ahimè abbastanza chiare) ,ci ha però costruito bene, trovando anche nel Mourinhismo (chi mi ama mi segue, chi mi odia mi insegue) applicato al giornalismo più ancora che nel Travaglismo un suo stile.
In linea con Ugly su una cosa, il suo stile per me è divenuto molto internettiano nell'ultimo decennio,sopratutto, più da articolo che da libro.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur Finkelstein
tim drake
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da tim drake »

uglygeek ha scritto:
tim drake ha scritto:Alla fine della fiera, bravo ed abile lui ad insinuarsi, giornalisticamente parlando, nel nuovo segmento di mercato nato dall’ascesa dei grillini. Da a quel pubblico esattamente ciò che chiede. Non gliene faccio certo una colpa, si è costruito una carriera da vincente e privilegiato. Ha capito tutto della vita, bisogna sapersi (s)vendere per avere successo e guadagnare bene.
Magari condivideva davvero le idee dei grillini, cosa ne sai? E' una cosa molto italiana il negare quasi sempre qualsiasi merito a chi ha successo, specie quello economico. Si da' sempre per scontato che chi ha successo si sia venduto o comunque sia stato favorito. A parte che per vendersi bisogna che ci sia qualcuno che voglia comprare proprio te e non un altro, poi la realta' e' che avere successo richiede qualita' ed impegno e non e' mai cosi' facile.
Avevo un ex compagno di liceo che faceva (fa ancora credo) il giornalista per Il Giornale di Feltri ai tempi d'oro di Berlusconi. Non si puo' certo dire che non fosse al posto giusto al momento giusto, ha anche scritto articoli di prima pagina ai tempi del G8, ma non era poi cosi' bravo e la carriera si e' fermata li'. Altri coetanei partendo dalle stesse condizioni hanno fatto piu' strada.

Qui e' stato fatto notare che Scanzi scrive bene, secondo me non e' troppo vero, non nel senso classico del termine, la prosa di Scanzi e' molto "internettiana", da Facebook o da forum piu' che da quotidiano o libro. Ma e' uno stile che va incontro ai gusti del lettore di oggi. E comunque non e' scrivendo che si diventa giornalisti di successo oggi, e' piuttosto con partecipazioni in trasmissioni televisive, o almeno radiofoniche, e soprattutto in internet. Lo stesso Travaglio e' nato come giornalista "tradizionale" al Giornale di Montanelli ma e' diventato un nome importante andando in tv e soprattutto con il suo sito web "VoglioScendere" da cui poi e' nato il Fatto. E andare a parlare in TV senza fare brutte figure non e' facile.
Dite che si e' venduto per trovare il giusto segmento di mercato ma la realta' e' che uno come Scanzi potrebbe fare lo stesso lavoro a Mediaset se avesse le idee di Berlusconi o a Repubblica e in RAI se fosse del PD. Non e' che passera' alla storia come Montanelli, ma nel suo genere e' un buon professionista.

Poi per aver successo e' molto importante provarci, con impegno e determinazione. Come dice nickognito, "spesso la differenza nella vita delle persone sia solo darsi degli obiettivi e programmarsi per realizzarli". O come dice Woody Allen, ‘Showing up is 80 percent of life.’ Ci vogliono doti e qualita', ma le qualita' si affinano soprattutto facendo. E se vi guardate intorno, tutti parlano ma non e' che molti facciano.
Al di la' del giornalismo, questo vale in tutti i campi. In questi giorni abbiamo l'esempio di Di Maio, apparentemente miracolato dagli eventi addirittura ai vertici del governo. Anche nel suo caso sara' stato anche fortunato, molti degli eletti nel M5S nel 2013 si sono trovati davvero in parlamento quasi per caso. Ma anche li', tra i circa 160 eletti per caso sono venuti fuori lui e pochi altri, e avranno anche dei meriti per questo.
Io vedo tanta invidia in chi critica il successo altrui.
Mi sarò espresso male, o forse non hai ben inteso tu, non ha importanza.
Io non nego affatto i suoi meriti, anzi. Nè nutro invidia (che palle sta storia dell'invidia).
Tanto che condivido praticamente tutto quello che hai scritto.
Vendersi non lo trovo un peccato, anzi è una virtù.
Bravo davvero lui ad avere ottenuto successo.
Meglio di così non posso scriverlo.
Che poi io non nutro alcun interesse in merito alle sue dissertazioni politiche è un altro discorso.
Io non conto nulla nell'economia della sua carriera.
E per finire mi è anche sempre stato simpatico.
Pindaro
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da Pindaro »

tim drake ha scritto:(che palle sta storia dell'invidia).
.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da Nickognito »

Io non vedo molta invidia, non so, e mi riferivo comunque non a 'vendersi', nel senso di andare contro leggi, o propri valori personali.

Io trovo in generale chi ha successo (e parlo di questo tipo di successo relativo, senza doti eccezionali, invenzioni eccezionali, e cosi' via) sta antipatico. E' un po' diverso, dall'antipatia. Lo trovo del tutto non sexy. Una donna che ha successo in quel modo la trovo del tutto non attraente. Con gli uomini, che in genere non mi attraggono, e' piu' difficile dire.

A livello personale, sono talmente incapace di darmi e raggiungere obiettivi, che in genere provo invidia per uno con una buona famiglia o un buon lavoro, obiettivi che reputo piu' importanti. Avere soldi e influenza sulla gente non mi dispiacerebbe, ma e' del tutto fuori dal mio stile cercare queste cose, troppo lontano da me anche per provare solo invidia.

Io parlavo proprio di questo credere in se stessi e nei propri obiettivi. E si', vedo questo principalmente come cosa negativa. Ma ripeto, piu' come un fastidio che come invidia. Non e' un grande problema che certi personaggi abbiano successo, un gran problema e' invecchiare e morire, per dire. E' un fastidio, perche' in genere piacciono proprio per il motivo per cui a me infastidiscono. Non ho nulla contro Scanzi, che non leggo molto, ma c'e' ben di peggio, non vedo nulla di male nel fatto che lui faccia il giornalista. E' proprio il fastidio di un certo modo di porsi. Ho fatto il suo nome perche' questo modo era ben evidente nel forum, per dire.

Ho un nuovo collega che non sara' mai nessuno, credo, ma mi sta sulle scatole per lo stesso motivo. Di bello e' che ho una naturale attrazione verso chi prova questo mio stesso fastidio. Il potere (anche limitato, anche un capufficio), e' ridicolo senza umilta'. Non necessariamente cattivo, disgustoso, abietto, degno di invidia, ma ridicolo. E pero' e' quel che serve per avere successo. Le persone condividono questo senso del ridicolo sono attraenti, soprattutto se donne.

Un paio di altre situazioni creano in me le stesse sensazioni, situazioni peraltro simili: i venditori, chi cerca di venderti qualcosa. E chi ha studiato come parlare in pubblico, ma non a livelli di eccellenza (tali che non capisci che sta seguendo delle tecniche).

Il mondo funziona cosi'. Ieri ho mandato un curriculum (di solito non mi chiamano). Non voglio cambiare lavoro, e' cosi' per vedere le mie possibilita' quando perdero' il mio (chiedero' comunque il doppio del mio stipendio piu' home office per fare di meno, vai a sapere se dicono di si'). Nella lettera di presentazione ho scritto di essere sicuro di essere il miglior prospetto per quello che stanno cercando, piu' o meno, infatti mi hanno chiamato subito :).

Un altro modo e' 'non ci sono problemi per me, solo soluzioni'. Puoi sforzarti di essere ridicolo quanto vuoi a parlare bene di te stesso, ma piu' lo fai e piu' hai successo (con un minimo di sostanza dietro, magari, ecco).

E alla fine ti arriva quasi premier uno come Di Maio che sorride in modo beota e basta. E' affascinante, se ci si astrae, non vedo invidia, e' come vedere un documentario dove tale animale fa cosi' e cosa' e sopravvive. E' la commedia umana.
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da balbysauro »

Mi ritrovo quasi totalmente in quello che scrivi. Ma penso che lo sai
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da Pindaro »

balbysauro ha scritto:Mi ritrovo quasi totalmente in quello che scrivi. Ma penso che lo sai
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto:Io non vedo molta invidia, non so, e mi riferivo comunque non a 'vendersi', nel senso di andare contro leggi, o propri valori personali.

Io trovo in generale chi ha successo (e parlo di questo tipo di successo relativo, senza doti eccezionali, invenzioni eccezionali, e cosi' via) sta antipatico. E' un po' diverso, dall'antipatia. Lo trovo del tutto non sexy. Una donna che ha successo in quel modo la trovo del tutto non attraente. Con gli uomini, che in genere non mi attraggono, e' piu' difficile dire.

A livello personale, sono talmente incapace di darmi e raggiungere obiettivi, che in genere provo invidia per uno con una buona famiglia o un buon lavoro, obiettivi che reputo piu' importanti. Avere soldi e influenza sulla gente non mi dispiacerebbe, ma e' del tutto fuori dal mio stile cercare queste cose, troppo lontano da me anche per provare solo invidia.

Io parlavo proprio di questo credere in se stessi e nei propri obiettivi. E si', vedo questo principalmente come cosa negativa. Ma ripeto, piu' come un fastidio che come invidia. Non e' un grande problema che certi personaggi abbiano successo, un gran problema e' invecchiare e morire, per dire. E' un fastidio, perche' in genere piacciono proprio per il motivo per cui a me infastidiscono. Non ho nulla contro Scanzi, che non leggo molto, ma c'e' ben di peggio, non vedo nulla di male nel fatto che lui faccia il giornalista. E' proprio il fastidio di un certo modo di porsi. Ho fatto il suo nome perche' questo modo era ben evidente nel forum, per dire.

Ho un nuovo collega che non sara' mai nessuno, credo, ma mi sta sulle scatole per lo stesso motivo. Di bello e' che ho una naturale attrazione verso chi prova questo mio stesso fastidio. Il potere (anche limitato, anche un capufficio), e' ridicolo senza umilta'. Non necessariamente cattivo, disgustoso, abietto, degno di invidia, ma ridicolo. E pero' e' quel che serve per avere successo. Le persone condividono questo senso del ridicolo sono attraenti, soprattutto se donne.

Un paio di altre situazioni creano in me le stesse sensazioni, situazioni peraltro simili: i venditori, chi cerca di venderti qualcosa. E chi ha studiato come parlare in pubblico, ma non a livelli di eccellenza (tali che non capisci che sta seguendo delle tecniche).

Il mondo funziona cosi'. Ieri ho mandato un curriculum (di solito non mi chiamano). Non voglio cambiare lavoro, e' cosi' per vedere le mie possibilita' quando perdero' il mio (chiedero' comunque il doppio del mio stipendio piu' home office per fare di meno, vai a sapere se dicono di si'). Nella lettera di presentazione ho scritto di essere sicuro di essere il miglior prospetto per quello che stanno cercando, piu' o meno, infatti mi hanno chiamato subito :).

Un altro modo e' 'non ci sono problemi per me, solo soluzioni'. Puoi sforzarti di essere ridicolo quanto vuoi a parlare bene di te stesso, ma piu' lo fai e piu' hai successo (con un minimo di sostanza dietro, magari, ecco).

E alla fine ti arriva quasi premier uno come Di Maio che sorride in modo beota e basta. E' affascinante, se ci si astrae, non vedo invidia, e' come vedere un documentario dove tale animale fa cosi' e cosa' e sopravvive. E' la commedia umana.
Secondo me tu confondi due cose che sono distinte: il credere enormemente in se stessi, senza alcuna umilta', e l'avere un obiettivo ed essere determinati per raggiungerlo. Le due cose non sono totalmente scorrelate: chi vive con mille complessi di inferiorita' difficilmente trovera' le motivazioni per raggiungere obiettivi che comunque ritiene impossibili.
Ma d'altro canto chi e' troppo sicuro di se' rischia di non darsi da fare per ottenere davvero quello che vuole. Dalla mia esperienza, molte persone di successo che conosco hanno una grande opinione di se stessi ma anche l'umilta' di capire che c'e' tanta gente piu' brava di loro e che c'e' tanto da imparare e da lavorare.
Ma hai ragione che avere questa alta opinione di se stessi e' determinante per avere successo, e persone con quel carattere possono risultare a volte anche fastidiose. Ho un amico collega che con questa attitudine ha ottenuto nella carriera risultati che io mi posso solo sognare, ma e' giusto perche' e' anche piu' bravo di me. E mi e' capitato di conoscere persone nel mio lavoro che avevano davvero un'autostima infinita, ma poi erano in grado di fare cose incredibili, per cui ben venga l'autostima.
Bastasse averla! Pero' non e' sufficiente. Lo stesso Di Maio, fortunato quanto vuoi, ha passato anche anni ad organizzare meetup di Grillo solo perche' aveva quelle idee, senza aspettarsi niente. Certo questo non lo rende Churchill, ma almeno qualcosa ha fatto.
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da Pindaro »

Ma basta con questa storia che "almeno qualcosa ha fatto".
Siamo seri, su. Stiamo parlando di Di Maio.
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da uglygeek »

PINDARO ha scritto:Ma basta con questa storia che "almeno qualcosa ha fatto".
Siamo seri, su. Stiamo parlando di Di Maio.
Ma non sto dicendo che sia un politico capace. Ho solo detto che si e' messo li', avra' avuto 20 anni, a partecipare ed organizzare meetup, discutere, portare avanti iniziative (inizialmente immagino per l'ecologia e contro Berlusconi). Poi tutto e' nato da li' e ha avuto fortuna, ma non e' che abbiano scelto un nome a caso nell'elenco del telefono.
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Re: Informazione in Italia

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Re: Informazione in Italia

Messaggio da uglygeek »

La notizia sulla ricerca del successore di Marchionne alla guida della FCA a causa dei suoi problemi di salute, con tanto di nome di un possibile successore, e' stata data da Dagospia tre giorni fa e dopo due giorni anche da tutti gli altri mezzi di informazione in Italia.
Al di la' del gossip da Novella 2000, Dagospia e' spesso la migliore fonte di informazione in Italia e non e' la prima volta che vere notizie si trovano nel sito di D'Agostino molto prima che nei siti dei giornali.
Cosa dice questo dell'informazione in Italia?
Ultima modifica di uglygeek il sab lug 21, 2018 10:41 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da Burano »

Bella gara Marchionne. Gli auguro si tratti di un malanno rimediabile e si goda poi almeno un centesimo del patrimonio che ha accumulato lavorando, dice lui, 15 ore al giorno ogni dì.
Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da uglygeek »

Burano ha scritto:Bella gara Marchionne. Gli auguro si tratti di un malanno rimediabile e si goda poi almeno un centesimo del patrimonio che ha accumulato lavorando, dice lui, 15 ore al giorno ogni dì.
Fosse stato un malanno rimediabile non l'avrebbero sostituito con tanta emergenza, purtroppo.

Quello che hai scritto sul godersi il patrimonio e' interessante, ma credo che tu sbagli. Marchionne, 66enne, progettava di lasciare la guida di FCA tra pochi mesi, tenendo comunque quella della Ferrari. Sarebbe stato il momento di lavorare un po' meno, vero. Ma e' profondamente sbagliato secondo me pensare che persone come lui lavorino tantissimo tutta la vita per poi godersi la vita in vecchiaia. Per varie ragioni. La prima e' che Marchionne e' miliardario in euro, avesse voluto avrebbe potuto mollare tutto 10 anni fa, girare il mondo con uno yacht e trombare top model. Ma non l'ha fatto perche' la sua vita era il lavoro. E sapeva benissimo che molti piaceri sono effimeri e lasciano comunque insoddisfatti. La seconda e' che comunque a 66 anni e' tardi, si e' vecchi, si ha meno energia, si comincia ad essere pieni di acciacchi, e' proprio il momento peggiore per godersi la vita, semmai bisognerebbe divertirsi tra i 20 e i 30. La terza e' che questi CEO non sono idioti, sanno benissimo che la vita passa. Ma e' una visione molto discutibile e un po' semplicistica, francamente, pensare che sbaglino a lavorare cosi' tanto.
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da Burano »

uglygeek ha scritto:
Burano ha scritto:Bella gara Marchionne. Gli auguro si tratti di un malanno rimediabile e si goda poi almeno un centesimo del patrimonio che ha accumulato lavorando, dice lui, 15 ore al giorno ogni dì.
Fosse stato un malanno rimediabile non l'avrebbero sostituito con tanta emergenza, purtroppo.

Quello che hai scritto sul godersi il patrimonio e' interessante, ma credo che tu sbagli. Marchionne, 66enne, progettava di lasciare la guida di FCA tra pochi mesi, tenendo comunque quella della Ferrari. Sarebbe stato il momento di lavorare un po' meno, vero. Ma e' profondamente sbagliato secondo me pensare che persone come lui lavorino tantissimo tutta la vita per poi godersi la vita in vecchiaia. Per varie ragioni. La prima e' che Marchionne e' miliardario in euro, avesse voluto avrebbe potuto mollare tutto 10 anni fa, girare il mondo con uno yacht e trombare top model. Ma non l'ha fatto perche' la sua vita era il lavoro. E sapeva benissimo che molti piaceri sono effimeri e lasciano comunque insoddisfatti. La seconda e' che comunque a 66 anni e' tardi, si e' vecchi, si ha meno energia, si comincia ad essere pieni di acciacchi, e' proprio il momento peggiore per godersi la vita, semmai bisognerebbe divertirsi tra i 20 e i 30. La terza e' che questi CEO non sono idioti, sanno benissimo che la vita passa. Ma e' una visione molto discutibile e un po' semplicistica, francamente, pensare che sbaglino a lavorare cosi' tanto.
Lo so che anche fosse sano come un pesce continuerebbe a non godersi un cazzo.
Di principio, non lo vedo diverso dai super criminali che accumulano una fortuna ma vivono sotto un tombino per paura di venire ammazzati o catturati. Contenti loro..
Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da Pindaro »

uglygeek ha scritto:. La seconda e' che comunque a 66 anni e' tardi, si e' vecchi, si ha meno energia, si comincia ad essere pieni di acciacchi, e' proprio il momento peggiore per godersi la vita, semmai bisognerebbe divertirsi tra i 20 e i 30.
E questo su quale manuale l'hai letto?
Uno arrivato a 60 anni quindi si deve ammazzare?
Uno a 60 anni non può godersi la vita? Essere soddisfatto e felice?
Bisognerebbe divertirsi tra i 20 e i 30 perché?
A 35 non si può? a 40 ? a 50?
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da uglygeek »

PINDARO ha scritto:
uglygeek ha scritto:. La seconda e' che comunque a 66 anni e' tardi, si e' vecchi, si ha meno energia, si comincia ad essere pieni di acciacchi, e' proprio il momento peggiore per godersi la vita, semmai bisognerebbe divertirsi tra i 20 e i 30.
E questo su quale manuale l'hai letto?
Uno arrivato a 60 anni quindi si deve ammazzare?
Uno a 60 anni non può godersi la vita? Essere soddisfatto e felice?
Bisognerebbe divertirsi tra i 20 e i 30 perché?
A 35 non si può? a 40 ? a 50?
C'e' bisogno di rispondere?
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Messaggio da alessandro »

A parte che marchionne non faceva la vita del recluso, megaville, aerei privati, resort esclusivi, a cena con Obama o con altri potenti, artisti o chi volesse.
Tempo e possibilità anche di frequentare il gentil sesso, non so se lo facesse e come, la i modi non mancavano.
E poi, credo che decidere per miliardi di dollari con il presidente usa, gli Agnelli e fare strategie che influiscono sulle sorti economiche di intere nazioni e migliaia di lavoratori facendo guadagni stellari, ci sia la sua parte di divertimento. Magari più che una settimana all inclusive alle Barbados.
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da rob »

Godersi la vita riguarda l'esistenza individuale di ogni persona.
Non credo che l'unica forma di godimento sia costituito da potere, sesso, mangiate pantagrueliche, modelle mozzafiato ecc... Mi sembra un po' limitativo e sa molto di luogo comune.
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Messaggio da Johnny Rex »

rob ha scritto:Godersi la vita riguarda l'esistenza individuale di ogni persona.
Non credo che l'unica forma di godimento sia costituito da potere, sesso, mangiate pantagrueliche, modelle mozzafiato ecc... Mi sembra un po' limitativo e sa molto di luogo comune.
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da alessandro »

rob ha scritto:Godersi la vita riguarda l'esistenza individuale di ogni persona.
Non credo che l'unica forma di godimento sia costituito da potere, sesso, mangiate pantagrueliche, modelle mozzafiato ecc... Mi sembra un po' limitativo e sa molto di luogo comune.
Certamente, dicevo solo che uno può amministrare un impero e nel contempo godersela.
Poi, cosa sia godersela, a a che fare col senso della vita, una cosa un po’ ampia e soggettiva.

Diciamo che i ricconi di norma fanno le cose riportate sopra.
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da Pindaro »

rob ha scritto:Godersi la vita riguarda l'esistenza individuale di ogni persona.
Non credo che l'unica forma di godimento sia costituito da potere, sesso, mangiate pantagrueliche, modelle mozzafiato ecc... Mi sembra un po' limitativo e sa molto di luogo comune.
Appunto.
Così come limitarlo a fasce d'età.
Si può essere felici a qualsiasi età.
Godersi la vita con un disco, un libro, un tramonto o una chiacchierata.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da alessandro »

Quali sono tipicamente gli anni meno felici nella vita di una persona? E quando comincia l’età felice? Una ricerca dell’Australian Institute of Family Studies induce a ritoccare il classico modo di dire: la vita comincia a 50 anni, non a 40. Secondo i dati raccolti, fino a 15 anni si è piuttosto contenti, ma il livello di soddisfazione declina bruscamente fino a poco dopo i 20 anni, poi continua a scendere gradualmente fino attorno ai 35 anni. Da allora rimane a livelli minimi fino ai 50 anni, quando finalmente comincia a migliorare stabilmente, fino a raggiungere il massimo - sempre tipicamente, a 80 anni.

L’arrivo di un figlio

La ricerca ha seguito un campione di oltre 27 mila persone di età fra 15 a 90 anni in un arco di tempo di 12 anni, interrogandole sul livello di soddisfazione, da zero a 10, riguardo a comuni eventi della vita, fra cui andare via da casa, avere figli, divorziare, andare in pensione, o la morte del partner. L’arrivo di un bebè di solito provoca un piccolo calo di felicità nelle madri per il primo anno, poi un netto calo nel secondo anno, con variazioni simili ma assai meno marcate per i padri. In età adulta gli uomini arrivano a più alti livelli di soddisfazione rispetto alle donne, ma i ruoli si invertono nella mezza età, per poi assestarsi a simili livelli all’età di pensione. Per i figli, lasciare la casa di famiglia non aggiunge molto in termini di soddisfazione ma ne migliora il livello per i genitori, specie per le madri.

L’età più difficile

Secondo il responsabile della ricerca, David de Vaus, si spiega facilmente che l’età più difficile sia fra 35 e 50 anni, quando pesa di più la pressione dei mutui da pagare, della carriera e dei figli piccoli da allevare. «È l’età in cui le pressioni del lavoro tendono a essere al massimo, quando vi sono forti cambiamenti di carriera e di opportunità, ed è anche il tempo in cui separazione e divorzio sono più probabili», scrive de Vaus sul sito dell’istituto. D’altra parte, sono legati a un netto aumento del livello di felicità il matrimonio e l’inizio di convivenza con il partner, e per la donna i mesi di gravidanza. La soddisfazione verso la propria vita declina nettamente per uomini e donne prima della morte del partner, come riflessione degli effetti della malattia, e scende a livelli minimi nell’anno successivo alla sua scomparsa.
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da uglygeek »

alessandro ha scritto:il livello di soddisfazione declina bruscamente fino a poco dopo i 20 anni, poi continua a scendere gradualmente fino attorno ai 35 anni. Da allora rimane a livelli minimi fino ai 50 anni, quando finalmente comincia a migliorare stabilmente, fino a raggiungere il massimo - sempre tipicamente, a 80 anni.
L'ultima parte mi pare grottesca.
Eh la felicita' degli 80 anni, con la dentiera, il pannolone, la badante che ti pulisce il culo. Quando non vedi piu' bene, puoi piu' guidare ed impieghi mezz'ora per fare 200 metri a piedi. Quando tutte le persone che conoscevi da giovane se ne sono andate o se ne stanno andando. Pero' in compenso hai tanti i nipotini, ...
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto:
alessandro ha scritto:il livello di soddisfazione declina bruscamente fino a poco dopo i 20 anni, poi continua a scendere gradualmente fino attorno ai 35 anni. Da allora rimane a livelli minimi fino ai 50 anni, quando finalmente comincia a migliorare stabilmente, fino a raggiungere il massimo - sempre tipicamente, a 80 anni.
L'ultima parte mi pare grottesca.
Eh la felicita' degli 80 anni, con la dentiera, il pannolone, la badante che ti pulisce il culo. Quando non vedi piu' bene, puoi piu' guidare ed impieghi mezz'ora per fare 200 metri a piedi. Quando tutte le persone che conoscevi da giovane se ne sono andate o se ne stanno andando. Pero' in compenso hai tanti i nipotini, ...
Io avevo letto sondaggi diversi , il periodo peggiore dai 35-40 fino ai 55-60, poi un miglioramento ma verso gli 80 ancora un peggioramento.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da Pindaro »

E' bellissimo chi parla di felicità pur dimostrando di non conoscerne minimamente il significato.
Forse è meglio stare lontano da questo thread. La pesantezza dell'essere è meglio evitarla.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da parca85 »

PINDARO ha scritto:E' bellissimo chi parla di felicità pur dimostrando di non conoscerne minimamente il significato.
Eh certo. Come si può anche solo dubitare della felicità degli ottantenni?
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da Pindaro »

Perchè, a ottanta anni non si può essere felici?
O prendete per il culo o siete davvero limitati.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da parca85 »

PINDARO ha scritto:Perchè, a ottanta anni non si può essere felici?
O prendete per il culo o siete davvero limitati.
Certo che si può.
Ma dire che è l’età in cui la felicità umana è all’apice mi pare una stronzata.

Posso pensarlo o sono limitato? Fammi sapere :P
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da Pindaro »

parca85 ha scritto: Ma dire che è l’età in cui la felicità umana è all’apice mi pare una stronzata.
Io non l'ho scritto.
Ho risposto solo al dubbio posto che a ottant'anni non si possa essere comunque felici.
E ai dubbi precedenti che il divertimento appartenga solo ad una certa fascia d'età.
E dopo sia solo miseria, tristezza, dolore, sofferenza e pannoloni.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da alessandro »

Avranno fatto degli studi seri.
Poi dice anche che la morte del partner è un momento peggiore è che si verifica normalmente tra i 70 e gli 85.

Poi, se l’apice è 80 dagli 80 decresce.
Poi non tutti gli ottantenni sono in casa di riposo con pannolini e badante.

Guardate alcuni ottantenni famosi.

E le fonti di felicità sono diverse e possono derivare anche nell’essere risolti, come dice la ricerca a 20 anni non lo si è e forse questo non da la felicità completa, magari si è disoccupati o non si Capisce cosa si deve fare e come della propria vita.

Gli ottantenni sani che conosco sono felici, logico, quelli soli malati e abbandonati no.
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da parca85 »

Mi sembra molto più robusta questa ricerca (un milione passa di intervistati di 52 paesi diversi): https://www.helloworld.it/benessere/cur ... bella-vita

E son d’accordo anche con il risultato: a 20 anni felici, poi le responsabilità e i problemi e a 80 anni la serenitá
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da uglygeek »

Ma e' troppo banale scrivere che la vecchiaia fa schifo? Sia il corpo che la mente vanno in sfacelo...
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da alessandro »

parca85 ha scritto:Mi sembra molto più robusta questa ricerca (un milione passa di intervistati di 52 paesi diversi): https://www.helloworld.it/benessere/cur ... bella-vita

E son d’accordo anche con il risultato: a 20 anni felici, poi le responsabilità e i problemi e a 80 anni la serenitá
La ricerca dice che i picchi di felicità sono a 20 anni e poi tra i 50-70.

Non ho però capito se hanno chiesto alle persone “quanto sei felice in questo momento?” O se hanno chiesto alle persone “ quanto eri felice a 20 anni e a 30 e a 40....”?

Comunque, mia esperienza: poco felice fino si 18, odiavo la scuola. Molto felice dai 18 ai 35 poi iniziano le responsabilità.

50 60 70 80 e 90, proverò e vi farò sapere.
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Re: Informazione in Italia

Messaggio da alessandro »

uglygeek ha scritto:Ma e' troppo banale scrivere che la vecchiaia fa schifo? Sia il corpo che la mente vanno in sfacelo...
Io son più felice adesso (46) che a 16 pur vero che a 16 ero mille volte più energico e in forma di adesso.

Credo che sino a che non ti ammali, vai bene, al circolo del tennis vedo settantenni e ottantenni che se la spassano più di me.

Lo spizio e le malattie certo sono cose differenti.
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