Informazione in Italia
Re: Informazione in Italia
A proposito di "complottismo" forse un poco meno campato per aria, che ne dite di chi sostiene che Kim della Corea del Nord è in effetti morto?
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: Informazione in Italia
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
Re: Informazione in Italia
Scioccanti rivelazioni di Ronald Bernard, former elite dutch banker, sul sistema bancario e finanziario fatto per danneggiare e distruggere volontariamente intere economie (tra cui quella italiana, come dice dal minuto 9'20" ):
https://www.facebook.com/nico.pensatore ... __tn__=C-R
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Re: Informazione in Italia
Sempre detto che l'olandese è una lingua incomprensibileloveboat ha scritto:[0]=68.ARDIlSfuU1Iar-BTY5cexpM_keevCqFqCM22HMd6uC_54sK5ce44EOA4t1c_MkBU2mx_oAdN1Nr0hDX1ICo4Bel_olMFh9ltIxykkpBDpOijv0tUuD1uzH1zi_dH-uOGji0YQJV0uJeurgV2v1hyJswsc7mJ8FLbCTlV_9tMbIalCJsXyYvRDBQk506bnmCgvznYDH_CCcomesefosseantani4tlDCyumO9nIfEj-qrGT34D-qfjbO3rfnjhgP_eXyR_hKvhDzIRhbcfwdjohIHeKDLWmt01H5kAo99W9jVoWLGAdxhTJ4nOVZwp__NluSFdROnn8ObKJSXF7YZ6cArqawUkTfPD15uEpY&__tn__=C-R
Re: Informazione in Italia
Posto che di Taormina non mi fido proprio per nulla, è pur vero che le tv e i tg non ne parlano:
https://www.oltre.tv/carlo-taormina-con ... -ministri/
https://www.oltre.tv/carlo-taormina-con ... -ministri/
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Re: Informazione in Italia
Allora magari è falso.loveboat ha scritto:Posto che di Taormina non mi fido proprio per nulla, è pur vero che le tv e i tg non ne parlano:
https://www.oltre.tv/carlo-taormina-con ... -ministri/
Sito non affidabile che riporta una cosa detta da Taormina...
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Re: Informazione in Italia
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Re: Informazione in Italia
“Abbraccia anche tu un migrante positivo”: l’appello di Pd e Sardine ad essere tutti più buoni"
Solidarietà ai migranti positivi al Covid, criminalizzazione dei cittadini preoccupati. Pd e Sardine non smettono mai di stupire, sebbene ormai ci abbiano abituato a tutto. L’ultima presa di posizione della sinistra italiana arriva dall’Abruzzo, dove è esploso il caso di otto migranti risultati positivi dopo essere stati trasferiti al centro di accoglienza di Pettorano sul Gizio, una comunità di 1385 abitanti in provincia dell’Aquila e a due passi da Sulmona.
Il trasferimento dei migranti positivi
La scoperta dei casi di contagio, avvenuta solo dopo il trasferimento, ha suscitato un comprensibile moto di preoccupazione sul territorio. E una richiesta di chiarimenti da parte della Lega, che ha annunciato un presidio davanti al centro di accoglienza e presentato un esposto in Procura. Il segretario provinciale della Lega, Luigi D’Eramo, ha chiesto in particolare che si faccia chiarezza sulle modalità di accertamento dello stato di salute dei migranti al momento dello sbarco. “I migranti sarebbero risultati negativi al momento della partenza dai centri di provenienza e per questa ragione ritengo doveroso si faccia chiarezza sulle modalità di esecuzione dei tamponi e dei test sierologici”, ha spiegato l’esponente del Carroccio, le cui parole sono riportate dal Giornale.
https://www.secoloditalia.it/2020/07/ab ... piu-buoni/
Solidarietà ai migranti positivi al Covid, criminalizzazione dei cittadini preoccupati. Pd e Sardine non smettono mai di stupire, sebbene ormai ci abbiano abituato a tutto. L’ultima presa di posizione della sinistra italiana arriva dall’Abruzzo, dove è esploso il caso di otto migranti risultati positivi dopo essere stati trasferiti al centro di accoglienza di Pettorano sul Gizio, una comunità di 1385 abitanti in provincia dell’Aquila e a due passi da Sulmona.
Il trasferimento dei migranti positivi
La scoperta dei casi di contagio, avvenuta solo dopo il trasferimento, ha suscitato un comprensibile moto di preoccupazione sul territorio. E una richiesta di chiarimenti da parte della Lega, che ha annunciato un presidio davanti al centro di accoglienza e presentato un esposto in Procura. Il segretario provinciale della Lega, Luigi D’Eramo, ha chiesto in particolare che si faccia chiarezza sulle modalità di accertamento dello stato di salute dei migranti al momento dello sbarco. “I migranti sarebbero risultati negativi al momento della partenza dai centri di provenienza e per questa ragione ritengo doveroso si faccia chiarezza sulle modalità di esecuzione dei tamponi e dei test sierologici”, ha spiegato l’esponente del Carroccio, le cui parole sono riportate dal Giornale.
https://www.secoloditalia.it/2020/07/ab ... piu-buoni/
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Re: Informazione in Italia
Ernesto inquadra "il problema delle periferie" con la lucidità e il supporto puntuale dei dati a cui ci ha da sempre abituati. Manca solo un riferimento a Lombroso.
Disagio e disuguaglianze, le nostre periferie rimosse
di Ernesto Galli della Loggia
28 luglio 2020
Un conflitto sociale sui generis, lungi dall’esprimersi alla vecchia maniera negli scioperi, nei cortei o nei grandi comizi politici, si manifesta nell’occupazione selvaggia degli spazi pubblici, nel raid violento, nel vandalismo ai danni delle scuole, della segnaletica stradale o dei mezzi di trasporto
Tutti presi come sempre dagli ultimi sondaggi e dall’immancabile polemica di giornata, tutti presi dalla fregola di twittare una dichiarazione alle agenzie ogni venti minuti o di presenziare in tv a tre talk show in una serata, i politici di questo Paese si dimenticano regolarmente di quello che avevano sostenuto con la massima convinzione solo qualche mese prima. E così non meraviglia che tra i vari scopi a cui destinare la pioggia di soldi che dovrebbe arrivarci da Bruxelles,il risanamento delle periferie è virtualmente scomparso. Quella che Renzo Piano aveva invocato come l’urgente necessità di «rammendare» il Paese non è stata degnata della minima considerazione.
Solo qualche mese fa invece — complice la protesta politica dei tanti italiani obbligati nei sobborghi delle grandi città a vedersela da vicino con il problema dell’immigrazione o della presenza di un campo rom, dei tanti elettori spinti a diventare sovranisti, populisti e anticasta per la rabbia di abitare dove i servizi sono assenti, i trasporti paurosamente insufficienti, e la delinquenza fa troppo spesso il bello e il cattivo tempo — complice tutto questo, dicevo, solo qualche mese fa il problema delle periferie dei centri urbani sembrava essere ai primissimi posti nella lista delle urgenze nazionali. Oggi, viceversa, non compare in nessun elenco dei grandi progetti da mettere in cantiere. È completamente scomparso..
E dire che se c’è una cosa che l’epidemia di Covid-19 sta mettendo in luce anche nella fase attuale è proprio la crucialità della dimensione urbana e spaziale (si pensi all’obbligo del «distanziamento»!). Tanto dello spazio privato che di quello pubblico, tanto dello spazio abitativo quanto di quello urbano in generale. Ma non solo. L’andamento del contagio — particolarmente virulento nelle grandi metropoli come Wuhan, Milano o New York , con la conseguente manifestazione proprio in queste aree dei maggiori problemi — è stato letto da più d’uno, insieme all’evidente ritorno in auge della dimensione nazional-statale, come la spia di una sorta di storica inversione di tendenza. E cioè da un’epoca in cui il futuro appariva essere tutto affidato alla crescita delle grandi megalopoli mondiali, in cui sembrava che lì ormai battesse il cuore dello sviluppo, a un’epoca, invece, nella quale potrebbe affermarsi la tendenza a una spazialità assai meno dilatata e dirompente. Non vediamo forse già oggi che la diffusione del telelavoro e dell’e-commerce sollecitata dalla pandemia è sul punto di acquisire in molti settori un carattere stabile, con l’effetto di mettere in crisi l’esistenza dei grandi agglomerati di uffici, dei grandi centri e delle grandi arterie commerciali, tipici del recente avvenirismo metropolitano?
Ma con ancora maggiore urgenza la pandemia ripropone il tema delle periferie. Infatti, da dove pensiamo mai che provengano in larga maggioranza le turbe di giovani che dappertutto stanno agitando le notti italiane di questa estate? Da dove, se non dalle invivibili periferie, dagli sperduti quartieri dormitori, dalle strade male illuminate che finiscono nel nulla? Ormai è diventato un rito. Al calar d’ogni sera, specie nel fine settimana, quei giovani si rovesciano nelle piazze, nei centri storici delle città, e sembrano farlo come posseduti da un desiderio di rivalsa che oggi si manifesta nella volontà d’infrangere tutti gli obblighi e le precauzioni sanitarie, di farsi beffa in tal modo di ogni regola di civile convivenza. Li muove, si direbbe, quasi il torbido proposito di seminare il contagio, d’infettare la società «per bene» insieme ai posti che essa abita. Di distruggere quanto non possono avere.
Da tempo un gran numero di periferie italiane sono diventate il luogo dove si addensa il potenziale di un inedito conflitto sociale. Che non assomiglia più in nulla alla vecchia lotta di classe con al centro il protagonismo degli operai — ormai dappertutto ultraminoritari anche nei quartieri che un tempo furono i loro — ma ha la sua avanguardia nei «giovani» (oggi fino a 35-40 anni) appartenenti a una vasta zona sociale che va dal sotto proletariato alla piccola borghesia. Un conflitto sociale sui generis che lungi dall’esprimersi alla vecchia maniera negli scioperi, nei cortei o nei grandi comizi politici, si manifesta nell’occupazione selvaggia degli spazi pubblici, nel raid violento, nel vandalismo ai danni delle scuole, della segnaletica stradale o dei mezzi di trasporto. Un conflitto il quale, essendogli estranea qualunque dimensione organizzata e di massa si riconosce piuttosto in quella del piccolo gruppo guidato da un’erratica spontaneità, e non possedendo alcun retroterra, alcun progetto, alcuna strategia rivendicativa non può che esprimersi in azioni puramente distruttive.
Dietro tale conflitto c’è la drammatica condizione di disagio, di diseguaglianza di standard socio-culturali, che colpisce chi vive nelle periferie. Una diseguaglianza che produce non solo un senso di sconforto e di deprivazione nel vedere i propri giorni trascorrere in un ambiente dominato dallo squallore e con i servizi più scadenti, dove non esiste un parco, un asilo o una fontana, lontano da ogni evento, privo di occasioni sociali di qualche valore, dove a volte la vita sembra quasi ridursi a semplice sopravvivenza. Ma che soprattutto si traduce nella sensazione di essere abbandonati, di essere esclusi dal circuito della cittadinanza ad opera di un potere estraneo ed ostile. Contro il quale, dunque, non resta che l’arma della rivolta, del voto dato in odio alla casta, ai migranti, ai rom, a tutti, ovvero l’arma della rappresaglia, quella delle spedizioni punitive notturne senza mascherine e sputando sui citofoni dei fortunati che abitano in centro.
Disagio e disuguaglianze, le nostre periferie rimosse
di Ernesto Galli della Loggia
28 luglio 2020
Un conflitto sociale sui generis, lungi dall’esprimersi alla vecchia maniera negli scioperi, nei cortei o nei grandi comizi politici, si manifesta nell’occupazione selvaggia degli spazi pubblici, nel raid violento, nel vandalismo ai danni delle scuole, della segnaletica stradale o dei mezzi di trasporto
Tutti presi come sempre dagli ultimi sondaggi e dall’immancabile polemica di giornata, tutti presi dalla fregola di twittare una dichiarazione alle agenzie ogni venti minuti o di presenziare in tv a tre talk show in una serata, i politici di questo Paese si dimenticano regolarmente di quello che avevano sostenuto con la massima convinzione solo qualche mese prima. E così non meraviglia che tra i vari scopi a cui destinare la pioggia di soldi che dovrebbe arrivarci da Bruxelles,il risanamento delle periferie è virtualmente scomparso. Quella che Renzo Piano aveva invocato come l’urgente necessità di «rammendare» il Paese non è stata degnata della minima considerazione.
Solo qualche mese fa invece — complice la protesta politica dei tanti italiani obbligati nei sobborghi delle grandi città a vedersela da vicino con il problema dell’immigrazione o della presenza di un campo rom, dei tanti elettori spinti a diventare sovranisti, populisti e anticasta per la rabbia di abitare dove i servizi sono assenti, i trasporti paurosamente insufficienti, e la delinquenza fa troppo spesso il bello e il cattivo tempo — complice tutto questo, dicevo, solo qualche mese fa il problema delle periferie dei centri urbani sembrava essere ai primissimi posti nella lista delle urgenze nazionali. Oggi, viceversa, non compare in nessun elenco dei grandi progetti da mettere in cantiere. È completamente scomparso..
E dire che se c’è una cosa che l’epidemia di Covid-19 sta mettendo in luce anche nella fase attuale è proprio la crucialità della dimensione urbana e spaziale (si pensi all’obbligo del «distanziamento»!). Tanto dello spazio privato che di quello pubblico, tanto dello spazio abitativo quanto di quello urbano in generale. Ma non solo. L’andamento del contagio — particolarmente virulento nelle grandi metropoli come Wuhan, Milano o New York , con la conseguente manifestazione proprio in queste aree dei maggiori problemi — è stato letto da più d’uno, insieme all’evidente ritorno in auge della dimensione nazional-statale, come la spia di una sorta di storica inversione di tendenza. E cioè da un’epoca in cui il futuro appariva essere tutto affidato alla crescita delle grandi megalopoli mondiali, in cui sembrava che lì ormai battesse il cuore dello sviluppo, a un’epoca, invece, nella quale potrebbe affermarsi la tendenza a una spazialità assai meno dilatata e dirompente. Non vediamo forse già oggi che la diffusione del telelavoro e dell’e-commerce sollecitata dalla pandemia è sul punto di acquisire in molti settori un carattere stabile, con l’effetto di mettere in crisi l’esistenza dei grandi agglomerati di uffici, dei grandi centri e delle grandi arterie commerciali, tipici del recente avvenirismo metropolitano?
Ma con ancora maggiore urgenza la pandemia ripropone il tema delle periferie. Infatti, da dove pensiamo mai che provengano in larga maggioranza le turbe di giovani che dappertutto stanno agitando le notti italiane di questa estate? Da dove, se non dalle invivibili periferie, dagli sperduti quartieri dormitori, dalle strade male illuminate che finiscono nel nulla? Ormai è diventato un rito. Al calar d’ogni sera, specie nel fine settimana, quei giovani si rovesciano nelle piazze, nei centri storici delle città, e sembrano farlo come posseduti da un desiderio di rivalsa che oggi si manifesta nella volontà d’infrangere tutti gli obblighi e le precauzioni sanitarie, di farsi beffa in tal modo di ogni regola di civile convivenza. Li muove, si direbbe, quasi il torbido proposito di seminare il contagio, d’infettare la società «per bene» insieme ai posti che essa abita. Di distruggere quanto non possono avere.
Da tempo un gran numero di periferie italiane sono diventate il luogo dove si addensa il potenziale di un inedito conflitto sociale. Che non assomiglia più in nulla alla vecchia lotta di classe con al centro il protagonismo degli operai — ormai dappertutto ultraminoritari anche nei quartieri che un tempo furono i loro — ma ha la sua avanguardia nei «giovani» (oggi fino a 35-40 anni) appartenenti a una vasta zona sociale che va dal sotto proletariato alla piccola borghesia. Un conflitto sociale sui generis che lungi dall’esprimersi alla vecchia maniera negli scioperi, nei cortei o nei grandi comizi politici, si manifesta nell’occupazione selvaggia degli spazi pubblici, nel raid violento, nel vandalismo ai danni delle scuole, della segnaletica stradale o dei mezzi di trasporto. Un conflitto il quale, essendogli estranea qualunque dimensione organizzata e di massa si riconosce piuttosto in quella del piccolo gruppo guidato da un’erratica spontaneità, e non possedendo alcun retroterra, alcun progetto, alcuna strategia rivendicativa non può che esprimersi in azioni puramente distruttive.
Dietro tale conflitto c’è la drammatica condizione di disagio, di diseguaglianza di standard socio-culturali, che colpisce chi vive nelle periferie. Una diseguaglianza che produce non solo un senso di sconforto e di deprivazione nel vedere i propri giorni trascorrere in un ambiente dominato dallo squallore e con i servizi più scadenti, dove non esiste un parco, un asilo o una fontana, lontano da ogni evento, privo di occasioni sociali di qualche valore, dove a volte la vita sembra quasi ridursi a semplice sopravvivenza. Ma che soprattutto si traduce nella sensazione di essere abbandonati, di essere esclusi dal circuito della cittadinanza ad opera di un potere estraneo ed ostile. Contro il quale, dunque, non resta che l’arma della rivolta, del voto dato in odio alla casta, ai migranti, ai rom, a tutti, ovvero l’arma della rappresaglia, quella delle spedizioni punitive notturne senza mascherine e sputando sui citofoni dei fortunati che abitano in centro.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Informazione in Italia
Triste realta', ben descritta
Gli frega niente a nessuno della stanza dei bottoni
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Re: Informazione in Italia
a me pare la triste realtà dell'editorialista che sforna l'ennesimo temino da liceo o - detto meglio - che fa il sociologo da finestrino -> https://jacobinitalia.it/la-sociologia- ... la-loggia/
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Informazione in Italia
È realtà, il degrado della periferia esiste, ed esiste in tutto il mondo, ed esiste questa forma di protesta, ribellione, ignoranza, vandalismo, chiamala come vuoi. Negarlo è negare l'evidenza.
Che poi il tizio sia un "sociologo da finestrino" un "cazzuto opportunista", chissefrega.
Che poi il tizio sia un "sociologo da finestrino" un "cazzuto opportunista", chissefrega.
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Re: Informazione in Italia
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Re: Informazione in Italia
Al di là del fatto che su questo simpatico forum, c'è già chi ha dato dei "coglioni" a questo milione e trecentomila persone. Ma una cosa su cui mi soffermerei un attimo, visto che siamo nel topic dell'informazione in Italia, è che in Italia i media non ne parlano.
I Tg non danno la notizia, i programmi di approfondimento, che sui nostri canali ci sono tutti i giorni a tutte le ore, non ne accennano nemmeno di striscio.
Se non vai a cercarti le notizie vere, nessuno te le fornisce
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Re: Informazione in Italia
In compenso il corriere ha riservato tre articoli ai gilet arancioni, mentre in Italia si avevano terapie intensive e alcuni forni crematori stavano collassando.loveboat ha scritto:Al di là del fatto che su questo simpatico forum, c'è già chi ha dato dei "coglioni" a questo milione e trecentomila persone. Ma una cosa su cui mi soffermerei un attimo, visto che siamo nel topic dell'informazione in Italia, è che in Italia i media non ne parlano.
I Tg non danno la notizia, i programmi di approfondimento, che sui nostri canali ci sono tutti i giorni a tutte le ore, non ne accennano nemmeno di striscio.
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Hai ragione, avrei preferito un servizio in più su questo e due in meno sui gilet arancioni.
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Re: Informazione in Italia
hai raggiunto livelli di consapevolezza superiore, parli di informazione e disinformazioneloveboat ha scritto: milione e trecentomila persone
ma ti bevi qualsiasi numero senza farti nessuna domanda...
Re: Informazione in Italia
E vabbè... i gilet arancioni erano 4 gatti. Qui si parla di 1,3 milioni di persone in piazza, di una nazione come la Germania
(per tubo: sì, non ho verificato il numero, magari per la questura tedesca sono solo 30 mila dalle immagini però sembrano davvero tantissimi)
(per tubo: sì, non ho verificato il numero, magari per la questura tedesca sono solo 30 mila dalle immagini però sembrano davvero tantissimi)
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Re: Informazione in Italia
https://www.google.com/amp/s/www.lastam ... 49152/amp/loveboat ha scritto:Al di là del fatto che su questo simpatico forum, c'è già chi ha dato dei "coglioni" a questo milione e trecentomila persone. Ma una cosa su cui mi soffermerei un attimo, visto che siamo nel topic dell'informazione in Italia, è che in Italia i media non ne parlano.
I Tg non danno la notizia, i programmi di approfondimento, che sui nostri canali ci sono tutti i giorni a tutte le ore, non ne accennano nemmeno di striscio.
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https://www.google.com/amp/s/amp.ilgior ... 80979.html
https://www.google.com/amp/s/www.repubb ... 47607/amp/
Precisamente quale giornale non ne ha parlato?
Re: Informazione in Italia
Precisamente parlavo di Tg (ormai i giornali non li legge più nessuno)
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Re: Informazione in Italia
non ho capito, per te il punto importante è che siano 1,3 milioni di persone e non ti importa di sapere se questo numero sia reale?loveboat ha scritto:E vabbè... i gilet arancioni erano 4 gatti. Qui si parla di 1,3 milioni di persone in piazza, di una nazione come la Germania
(per tubo: sì, non ho verificato il numero, magari per la questura tedesca sono solo 30 mila dalle immagini però sembrano davvero tantissimi)
alla fine ti accontenti di "sembrano davvero tantissimi"?
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Re: Informazione in Italia
Pare fossero 15.000, compresi gli psichiatri in incognito che erano in parecchi visto che una concentrazione simile di traumatizzati non si vedeva dal 1940
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Re: Informazione in Italia
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Informazione in Italia
Sì, non ho verificato di persona. Mi sono fidato di un’amica che ha un canale youtube e che non pubblica nulla che non abbia prima verificato con precisione.
Poi se voi mi dimostrate che erano 4 gatti come i nostri gilet arancioni, va bene eh...
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Re: Informazione in Italia
Io ho letto 20.000 per "la questura" tedesca, ma non ho verificato di persona. Mi sono fidato della BBC che riporta il comunicato delle autorità tedesche, però vai a capire se sono precisi quanto l'amica di loveboat.loveboat ha scritto:magari per la questura tedesca sono solo 30 mila
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Informazione in Italia
Ahah, che scemi L’aspetto rilevante che volevo sottolineare è che le nostre tv non ne parlano proprio
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Re: Informazione in Italia
Io ho trovato un servizio sia sul tg Rai che quello Mediaset che sky news.loveboat ha scritto:Ahah, che scemi L’aspetto rilevante che volevo sottolineare è che le nostre tv non ne parlano proprio
Quindi: nessun media ne parla
E ti dimostrano che ne parlano tutto corriere repubblica il giornale la stampa e relativi siti internet
Si ma sono 1.300.000, me lo ha detto una mia amica.
Tutte le fonti dalla bbc al corriere alle autorità tedesche, tutti parlano di una quantità di persone dai 15.000 ai 20.000.
Ok ma la cosa importante è che i telegiornali non ne hanno parlato. E invece ne hanno parlato.
Che siano 4 coglioni mi pare chiaro, che senso ha fare una riunione senza distanziamenti ne mascherine in una nazione che veleggia verso i 1000 casi al giorno?
Quando ti sarai stancato di fare la figura del cioccolataio sempre più fastidioso (almeno quando facevi loveboat rubacuori quello che abboccava a ogni bugia del pregiudicato amico dei mafiosi non si parlava di morti).
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Re: Informazione in Italia
Beh, anche i cioccolatai tedeschi si interrogano se fossero 1,3 milioni o solo 20 mila:
https://www.berliner-zeitung.de/mensch- ... n-li.96531
(certo, i cioccolatai svizzeri sono però i migliori )
A me pare che si sarebbe dovuta dare molta più rilevanza a questa cosa, che ha portato in piazza decine di migliaia (diciamo così) di cittadini tedeschi (che il nostro simpatico alessandro si è affrettato subito a bollare però come "coglioni") al di là delle cifre, che al solito le due tifoserie tendono ad amplificare o a sminuire.
"20.000 o 1,3 milioni: perché le informazioni sui manifestanti del coronavirus a Berlino differiscono
La polizia e gli organizzatori danno un numero diverso di partecipanti alle dimostrazioni contro le misure della Corona. Ci sono ragioni per questo."
https://www.berliner-zeitung.de/mensch- ... n-li.96531
(certo, i cioccolatai svizzeri sono però i migliori )
A me pare che si sarebbe dovuta dare molta più rilevanza a questa cosa, che ha portato in piazza decine di migliaia (diciamo così) di cittadini tedeschi (che il nostro simpatico alessandro si è affrettato subito a bollare però come "coglioni") al di là delle cifre, che al solito le due tifoserie tendono ad amplificare o a sminuire.
"20.000 o 1,3 milioni: perché le informazioni sui manifestanti del coronavirus a Berlino differiscono
La polizia e gli organizzatori danno un numero diverso di partecipanti alle dimostrazioni contro le misure della Corona. Ci sono ragioni per questo."
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Re: Informazione in Italia
Dai confronti coi 40.000 della maratona i negacoglioni mi paiono molti meno di 20.000 infatti.loveboat ha scritto:Beh, anche i cioccolatai tedeschi si interrogano se fossero 1,3 milioni o solo 20 mila:
https://www.berliner-zeitung.de/mensch- ... n-li.96531
(certo, i cioccolatai svizzeri sono però i migliori )
A me pare che si sarebbe dovuta dare molta più rilevanza a questa cosa, che ha portato in piazza decine di migliaia (diciamo così) di cittadini tedeschi (che il nostro simpatico alessandro si è affrettato subito a bollare però come "coglioni") al di là delle cifre, che al solito le due tifoserie tendono ad amplificare o a sminuire.
"20.000 o 1,3 milioni: perché le informazioni sui manifestanti del coronavirus a Berlino differiscono
La polizia e gli organizzatori danno un numero diverso di partecipanti alle dimostrazioni contro le misure della Corona. Ci sono ragioni per questo."
Che poi voglio vedere la polizia che disperde come se nulla fosse un milione di persone...
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Re: Informazione in Italia
mamma mia che figuracce ferry
ma un passo indietro riesci a farlo ogni tanto?
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- balbysauro
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- Località: Palermo
Re: Informazione in Italia
hai ragione, dovevo scriverla così
l'amica col canale youtube
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Re: Informazione in Italia
E allora andiamoci noi in piazza in 1,3 milioni, il 5 settembre!
(un altro video della mia aMika, iscrivetevi al suo canale )
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Re: Informazione in Italia
E foraggiare il Sistema?
Naaaaa
Però se hai un canale di tuo cuggino, potrei pensarci
Naaaaa
Però se hai un canale di tuo cuggino, potrei pensarci
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
- alessandro
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Re: Informazione in Italia
Sempre dal canale della tua amika:
Il filetto metallico delle mascherine chirurgiche serve per trasmettere le onde radio del 5g e controllare i cervelli e diffondere il virus.
Nel frattempo trump dopo il pil caduto del 30% e una ondata inarrestabile di morti, dice che “portare la mascherina è da veri patrioti e bisogna farlo”
Quando le cazzate fanno un frontale contro il muro della realtà.
Il filetto metallico delle mascherine chirurgiche serve per trasmettere le onde radio del 5g e controllare i cervelli e diffondere il virus.
Nel frattempo trump dopo il pil caduto del 30% e una ondata inarrestabile di morti, dice che “portare la mascherina è da veri patrioti e bisogna farlo”
Quando le cazzate fanno un frontale contro il muro della realtà.
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Re: Informazione in Italia
Pensiero Libero Non Condizionatoalessandro ha scritto:Sempre dal canale della tua amika:
Il filetto metallico delle mascherine chirurgiche serve per trasmettere le onde radio del 5g e controllare i cervelli e diffondere il virus.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Informazione in Italia
É esattamente per questo che uso mascherine senza fili metallici.alessandro ha scritto:Sempre dal canale della tua amika:
Il filetto metallico delle mascherine chirurgiche serve per trasmettere le onde radio del 5g e controllare i cervelli e diffondere il virus.
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Re: Informazione in Italia
Ma più che altro perché continuate a farvi trollare?balbysauro ha scritto:mamma mia che figuracce ferry
ma un passo indietro riesci a farlo ogni tanto?
Re: Informazione in Italia
Amici, prendete le informazioni alternative sempre cum grano salis. Discernimento, ci vuole
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- alessandro
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Re: Informazione in Italia
C’è chi si fa trollare ancora di piùfabio86 ha scritto:Ma più che altro perché continuate a farvi trollare?balbysauro ha scritto:mamma mia che figuracce ferry
ma un passo indietro riesci a farlo ogni tanto?
Meluzzi!!
https://www.ilmattino.it/AMP/societa/al ... 32379.html
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Re: Informazione in Italia
É divertentefabio86 ha scritto:Ma più che altro perché continuate a farvi trollare?balbysauro ha scritto:mamma mia che figuracce ferry
ma un passo indietro riesci a farlo ogni tanto?
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