Non c'è limite al peggio

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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paoolino
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da paoolino »

Ma infatti io non dico che alessandro e nasty siano contro la modernità, è la legge ad esserlo.

Un sistema normativo che ignora le app e gli smartphone e pensa ancora che esista il radio taxi come unico elemento per tenere in contatto gli autisti a una centrale, che ignora i cambiamenti delle esigenze di accesso a un servizio, che ignora le modifiche nelle possibilità di offerta di un servizio, è destinato a creare caos e insoddisfazione da tutti i lati oltre che a incentivare sempre più comportamenti fuori legge.

E' come se avessimo un codice della strada incentrato sul cavallo e le carrozze invece che sulle automobili.
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Nasty
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nasty »

paoolino ha scritto:Ma infatti io non dico che alessandro e nasty sono contro la modernità, è la legge ad esserlo.

Un sistema normativo che ignora le app e gli smartphone e pensa ancora che esista il radio taxi come unico elemento per tenere in contatto gli autisti a una centrale, che ignora i cambiamenti delle esigenze di accesso a un servizio, che ignora le modifiche nelle possibilità di offerta di un servizio, è destinato a creare caos e insoddisfazione da tutti i lati oltre che a incentivare sempre più comportamenti fuori legge.

E' come se avessimo un codice della strada incentrato sul cavallo e le carrozze invece che sulle automobili.

bene, su questo siamo tutti concordi. Su Uber che non paga tasse sui profitti pure, parrebbe. Il problema è solo sto cazz de licenza. :D
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Pindaro »

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paoolino
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da paoolino »

Posso dire che non mi sorprende la reazione del volgo a questa notizia, e che, in fondo, non ci trovo niente di male se la casalinga di Voghera commenta tale notizia con un "ma a me, che me ne frega?"
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Pindaro »

paoolino ha scritto:Posso dire che non mi sorprende la reazione del volgo a questa notizia, e che, in fondo, non ci trovo niente di male se la casalinga di Voghera commenta tale notizia con un "ma a me, che me ne frega?"
Sì, certo. Sono altri quelli che fanno ridere. I complottisti o quelli che hanno studiato scienza all'università della vita.
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Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Johnny Rex »

paoolino ha scritto:Posso dire che non mi sorprende la reazione del volgo a questa notizia, e che, in fondo, non ci trovo niente di male se la casalinga di Voghera commenta tale notizia con un "ma a me, che me ne frega?"
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Apollo_Creed. »

torno su uber e chiudo: io mi preoccupo più dei compensi, dei salari che dei prezzi. mi interessa più la domanda dell'offerta.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da madmarat »

Johnny Rex ha scritto:
paoolino ha scritto:Posso dire che non mi sorprende la reazione del volgo a questa notizia, e che, in fondo, non ci trovo niente di male se la casalinga di Voghera commenta tale notizia con un "ma a me, che me ne frega?"
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Ma se serio? Quello di Costantini è un commento idiota a livello 10+.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da pocaluce »

madmarat ha scritto:
Johnny Rex ha scritto:
paoolino ha scritto:Posso dire che non mi sorprende la reazione del volgo a questa notizia, e che, in fondo, non ci trovo niente di male se la casalinga di Voghera commenta tale notizia con un "ma a me, che me ne frega?"
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Ma se serio? Quello di Costantini è un commento idiota a livello 10+.
anche perché:
1) le due cose non sono alternative, una non esclude l'altra;
2) la lista di contribuzioni nella "vita reale" grazie ai programmi spaziali è ormai talmente lunga che dovrebbe essere un argomento ben superato...
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Ma si, come dire a Leonardo ' che ti cambia se sea di cosa è fatta la luna? Tanto a cavallo non ci arrivi".

La scienza è sapere, a volte hai ritorni diretti altri no.
Sentivo oggi, che per arrivare a quei pianeti con le tecnologie attuali ci vorrebbero diverse migliaia di anni.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da eddie v. »

alessandro ha scritto: Sentivo oggi, che per arrivare a quei pianeti con le tecnologie attuali ci vorrebbero diverse migliaia di anni.
e senza contare le inevitabili soste durante il tragitto...
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

paoolino ha scritto:Ma infatti io non dico che alessandro e nasty siano contro la modernità, è la legge ad esserlo.

Un sistema normativo che ignora le app e gli smartphone e pensa ancora che esista il radio taxi come unico elemento per tenere in contatto gli autisti a una centrale, che ignora i cambiamenti delle esigenze di accesso a un servizio, che ignora le modifiche nelle possibilità di offerta di un servizio, è destinato a creare caos e insoddisfazione da tutti i lati oltre che a incentivare sempre più comportamenti fuori legge.

E' come se avessimo un codice della strada incentrato sul cavallo e le carrozze invece che sulle automobili.
Ok, allo stesso modo, non è che con nuova tecnologia le leggi non valgano più.

Rifai la legge, dai 50.000 euro ad ogni tassista e vendi le licenze a 30000, taxi e ncc senza distinzione, se uber vuole operare, i suoi associati devono fornirsi di adeguate licenze.

Se gli ncc fanno i tassisti devono avere stessi obblighi e diritti e licenze.

Poi quoto quanto detto da nasty di quanto mi diano fastidio i tassisti nelle loro smodate manifestazioni e nel potere che hanno.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da paoolino »

alessandro ha scritto:, se uber vuole operare, i suoi associati devono fornirsi di adeguate licenze.
Ma se non sbaglio in Italia chi fa l'autista per UBER già deve avere la licenza di NCC, Uber-POP che era la versione aperta a tutti è stata bloccata e in Italia non è operativa.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Pindaro »

pocaluce ha scritto:
madmarat ha scritto:
Johnny Rex ha scritto:
Anzi, taluni commenti ( Costantini, Virzi, Marinelli ) si possono pure sottoscrivere

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Ma se serio? Quello di Costantini è un commento idiota a livello 10+.
anche perché:
1) le due cose non sono alternative, una non esclude l'altra;
2) la lista di contribuzioni nella "vita reale" grazie ai programmi spaziali è ormai talmente lunga che dovrebbe essere un argomento ben superato...
.
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Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da paoolino »

Perché Uber con la protesta dei taxi non c'entra niente
di Arcangelo Ròciola (agi.it)

Uber con la protesta dei tassisti non c’entra nulla. Non c’entra nemmeno l’innovazione, internet, le nuove tecnologie. Ma solo la storia di una legge per regolamentare il trasporto pubblico "non di linea" rimbalzata per anni da un governo ad un altro. E quando si sono poste le basi per la protesta di questi giorni, Uber non era nemmeno nata.

1992. Cosa diceva legge quadro sui trasporti non di linea

Per capire perché i tassisti oggi scioperano dobbiamo tornare indietro di 25 anni. Al 1992. Il Parlamento italiano prova a dare una nuova forma alla legislazione sul trasporto pubblico occupandosi per la prima volta di un un fenomeno allora in crescita. Quello degli Ncc, il noleggio auto con conducente. Internet in Italia si conosceva appena. Non esistevano smartphone. Non esistevano app. La legge del '92 (la Legge quadro per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea) prevedeva tra le altre cose:

la possibilità di servizi alternativi ai taxi;
che le “autovetture adibite al servizio di noleggio con conducente” fossero adeguatamente indicate con “una targa posteriore recante la dicitura Ncc inamovibile” ;
l'obbligo di esibire lo “stemma del comune che ha rilasciato l’autorizzazione”;
che “il servizio di noleggio con conducente si rivolge all’utenza specifica che avanza, presso la sede del vettore, apposita richiesta per una determinata prestazione”.
Cosa significa l'ultimo punto? Che la richiesta andava fatta alla "centrale" delle auto (Ncc). Che a loro volta facevano partire un'auto che avrebbe dovuto far parte di una scuderia di vetture marcate con lo stemma del servizio. La norma non era troppo chiara riguardo al luogo in cui avrebbe dovuto trovarsi la macchina al momento della chiamata. Perlomeno non dava obblighi e si prestava a interpretazioni. Paradossalmente, se quella legge fosse rimasta intatta, oggi non avrebbero problemi a circolare per le nostre strade le auto di Uber, perché di fatto non prescrive loro alcuna limitazione.


Il biennio 2006/2007 è quello dei tentativi di liberalizzazione del mercato dei trasporti pensate dall'allora ministro dello Sviluppo economico Pier Luigi Bersani. Ci prova con i taxi, proponendo un aumento delle licenze. Nello stesso periodo, l'allora sindaco di Roma Walter Veltroni propone di concederne 500 oltre le 7mila allora presenti. La risposta dei tassisti è il blocco di piazza Venezia. Le elezioni di aprile 2008 portano alla vittoria di Gianni Alemanno, che in campagna elettorale si schiera apertamente a favore dei tassisti. E a novembre il centrodestra conquista anche il governo del Paese con l'elezione di Silvio Berlusconi. E' l’inizio di un vuoto legislativo che ci porterà al caos di oggi.

2009. La modifica restrittiva per Ncc e concorrenza

Il 27 febbraio viene pubblicato in gazzetta ufficiale un testo che modifica il testo unico del 1992. Il governo di centrodestra si è insediato da pochi mesi. Vengono modificati alcuni punti chiave, che di fatto circoscrivono con maggiore severità il raggio d'azione dei veicoli a noleggio con conducente. Il testo sostituisce una serie di articoli (qui [ https://nccitaliani.files.wordpress.com ... -linea.pdf ] sono evidenziate punto per punto le modifiche, e introdotto esplicitamente l’obbligo di rimessa) , tra cui quello 3 e quello 11 introducendo per i veicoli a noleggio:

l'obbligo di "sostare esclusivamente nella rimessa";
l'obbligo che "L'inizio ed il termine di ogni singolo servizio di noleggio con conducente avvengano alla rimessa, situata nel comune che ha rilasciato l'autorizzazione, con ritorno alla stessa, mentre il prelevamento e l'arrivo a destinazione dell'utente possono avvenire anche nel territorio di altri comuni".
Anno 2009, si diceva. Uber non era nemmeno nata. E le app non riempivano ancora gli schermi degli smartphone. Quella norma obbligava i conducenti di Ncc di tornare in deposito dopo ogni tratta. Se un cliente chiedeva un passaggio da Roma a Fiummicino, e un secondo cliente ne chiedeva uno da Fiumicino a Roma, l'auto nera sarebbe dovuta ritornare a Roma in rimessa prima di poter caricare un altro cliente. Un controsenso in termini di mercato, traffico, inquinamento sostiene l'associazione che riunisce gli Ncc.

Una norma di fatto mai applicata, per la sua stessa mancanza di logica. Il legislatore ne è apparso consapevole e l’ha rinviata di di anno in anno, di milleproroghe in milleproroghe, per il timore che impedire la libertà di concorrenza avrebbe fatto correre all’Italia il rischio di una procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea per violazione del diritto comunitario.

2014. Con Uber esplode il problema della concorrenza nei trasporti

E in questa serie di rinvii si inserisce Uber. Che ha solo il "merito" di far esplodere la questione (deflagrata a maggio 2015 con la decisione del tribunale di Milano di bloccare il servizio Uber pop). E' attesa infatti nelle prossime settimane la decisione della Corte di giustizia europea che stabilirà se Uber è da considerare un servizio digitale, o di trasporto.

2015. La richiesta di regolamentare Uber

A giugno, poco dopo la decisione del tribunale di Milano, l’Autorità dei Trasporti invia una segnalazione al governo e al Parlamento chiedendo di regolamentare comunque le “emergenti formule di trasporto non di linea diverse da taxi e Ncc basate su piattaforme tecnologiche”. L’obiettivo della richiesta era fare emergere questo mercato ancora sommerso “affinché domanda e offerta dei servizi possano incontrarsi in modo trasparente e nel rispetto delle regole”. Richiesta rimasta in sospeso.

Cinque mesi dopo, novembre 2015, è l’Antitrust ad intervenire legittimando di fatto Uber e chiede a sua volta l’intervento del legislatore “per garantire la concorrenza, la sicurezza stradale e l’incolumità dei passeggeri”. In quell’intervento si definisce un nuovo genere di autista oltre a taxi e Ncc: il guidatore di Uber, o che comunque fa uso di piattaforme tecnologiche per incontrare la domanda degli utenti. Ma allo stesso tempo rilancia la decisione del tribunale di Milano di bloccare Uber Pop, ovvero il servizio svolto da guidatori non professionisti, per tutelare i consumatori.

2016. Nuovo intervento dell’Antitrust a favore della concorrenza
L’ultimo capitolo dell’aspetto normativo si scrive a maggio 2016. Con l’Antitrust che rilancia sulla necessità di regolamentare nuovi business come AirBnb e Uber, meritevoli di “portare benefici” ai consumatori, ma ancora non regolamentati. “Naturalmente questo crea dei conflitti con coloro che operano nei settori tradizionali - ammetteva il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella - ma probabilmente i conflitti vanno risolti non uccidendo le nuove realtà, che vanno garantite, ma introducendo regole che tutelino determinati interessi, come ad esempio la sicurezza nella guida. Però la regolazione deve essere leggera, fatta di poche regole e chiara".

Febbraio 2017. Le proteste contro il Milleproroghe
Arriviamo alle proteste di questi giorni. Perché i tassisti sono sul piede di guerra? Secondo loro l'emendamento approvato dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato, a prima firma della senatrice del Pd Linda Lanzillotta "congela" le disposizioni per gli Ncc su:

obbligo di ritorno alla rimessa;
prenotazione in centrale;
posteggio sul suolo pubblico;
inizio e termine della corsa in centrale;
differenza sostanziale tra taxi e Ncc, che vorrebbe il primo come servizio pubblico e tariffe fisse, il secondo come servizio con licenza senza obbligo di garanzia né tariffe.

Di fatto favorendo Ncc e Uber. L’emendamento di Lanzillotta avrebbe rimandato al 31 dicembre 2017 il termine entro cui il ministero dei Trasporti avrebbe dovuto emanare il provvedimento contro l’esercizio abusivo di taxi e Ncc. Sospendendo l’efficacia dell’articolo del 1992, modificato e inasprito nel 2009, che affronta questo aspetto. Sarebbe stata la decima proroga consecutiva. Un’assurdità, ma non una novità assoluta.


Una situazione che va avanti da 10 anni
I tassisti sanno bene che queste norme oggi non sono in vigore. Uber non è illegale (a differenza di Uberpop) e gli Ncc nemmeno. Lo dimostrano anche gli assalti alle auto nere cui abbiamo assistito in queste ore. E la senatrice democratica Lanzillotta non ha fatto altro che fare quello che tutti i governi hanno fatto finora, per necessità, volontà politica, ma soprattutto per evitare la procedura di infrazione da parte dell'Unione europea che deve ancora decidere se Uber è un servizio di taxi o un servizio digitale.

Le ragioni dei tassisti, e lo schema politico che si ripete

I tassisti chiedono una regolamentazione del settore. E tutti i torti non hanno, visto che il settore una regolamentazione certa ad oggi non è riuscito ad averla. E loro per comprarsi le licenze si sono indebitati (a Roma possono costare fino a 250mila euro: il mutuo per una casa). Ma difficile non inserire questa protesta nel clima politico esasperato di questi mesi. I tassisti ripetono ai microfoni delle televisioni che a decidere il rinvio è una senatrice che sostiene un governo illegittimo. Mantra delle opposizioni. E martedì 21 hanno incassato l'appoggio politico del garante del M5S Beppe Grillo e il sindaco di Roma Virginia Raggi (e Gianni Alemanno oggi su HuffingtonPost). Nove anni dopo. In un quadro politico rumoroso quanto allora. E che si ripete, con uno schema molto simile
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da klaus »

2) la lista di contribuzioni nella "vita reale" grazie ai programmi spaziali è ormai talmente lunga che dovrebbe essere un argomento ben superato...
non 3 anni fa viewtopic.php?f=13&t=28085&start=4638
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

paoolino ha scritto:
alessandro ha scritto:, se uber vuole operare, i suoi associati devono fornirsi di adeguate licenze.
Ma se non sbaglio in Italia chi fa l'autista per UBER già deve avere la licenza di NCC, Uber-POP che era la versione aperta a tutti è stata bloccata e in Italia non è operativa.
Tra l'altro UberPOP, almeno in Italia, era risultata poco conveniente per gli autisti: tra benzina e usura del mezzo alla fine il gioco non valeva la candela.
Ma nel caso di oggi Uber non c'entra niente, era il nemico di ieri. Il nemico di oggi e' ogni tipo di concorrenza, domani attaccheranno i bus e i tram.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

paoolino ha scritto: E' come se avessimo un codice della strada incentrato sul cavallo e le carrozze invece che sulle automobili.
Avevo letto che quando inventarono le automobili agli inizi del secolo scorso da qualche parte fecero una legge per cui le auto potevano circolare solo se accompagnate da una carrozza. Questo perche' fabbricanti e conducenti di carrozze avevano paura di perdere il lavoro.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Gli ncc
One detto hanno l'obbligo di ritorno in centrale nel paese che ha rilasciato la licenza e solo la centrale può raccogliere le prenotazioni.

Questa è la legge è quello che distingue un taxi con licenza da 250.000 euro da un ncc con licenza che non vale nulla.

Uber non ha fatto altro che rendere situazioni già illegali più grandi e pesanti, cancellando le 2-3 differenze tra ncc e taxi.

Ha estremizzato una illegalità.

Uber è più cara dei taxi

Ma anche fosse meno cara, se il vantaggio per il consumatore deriva da una illegalità mi pare poco giustificabile.

Se vendo telefonini per strada senza licenza e senza pagare tasse, a 20% in meno, magari li consegno a casa su richiesta con una app, do un servizio nuovo e conveniente, ma sarebbe legale?
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto:
Se vendo telefonini per strada senza licenza e senza pagare tasse, a 20% in meno, magari li consegno a casa su richiesta con una app, do un servizio nuovo e conveniente, ma sarebbe legale?
chi se ne frega.
se Craxi avesse deciso che nel 1983 i cellulari potevano solo essere venduti in esclusiva da Nickognito a un milione l' uno, non significa che allora nel 2017 solo un italiano su mille possa permettersi un cellulare. Che Nickognito si fotta e pure la legge.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da paoolino »

alessandro ha scritto:Gli ncc
One detto hanno l'obbligo di ritorno in centrale nel paese che ha rilasciato la licenza e solo la centrale può raccogliere le prenotazioni.

Questa è la legge è quello che distingue un taxi con licenza da 250.000 euro da un ncc con licenza che non vale nulla.

Uber non ha fatto altro che rendere situazioni già illegali più grandi e pesanti, cancellando le 2-3 differenze tra ncc e taxi.

Ha estremizzato una illegalità.

Uber è più cara dei taxi

Ma anche fosse meno cara, se il vantaggio per il consumatore deriva da una illegalità mi pare poco giustificabile.

Se vendo telefonini per strada senza licenza e senza pagare tasse, a 20% in meno, magari li consegno a casa su richiesta con una app, do un servizio nuovo e conveniente, ma sarebbe legale?
In realtà l'obbligo di ritorno in centrale è della legge del 2009 (che è riuscita ad essere ancora più arcaica di quella del 1992) MAI entrata in vigore per le continue proroghe;

il fatto che solo la centrale possa raccogliere le prenotazioni secondo me è un palese anacronismo legato alla scarsa diffusione dei cellulari quando è stata scritta la legge orginaria nel 1992.
Già oggi è prassi abbastanza diffusa prenotare gli NCC direttamente tramite cellulare e whatsapp (oddio che strappo alla legge!).
Uber ha reso ancora più palese l'anacronismo.
È l'anacronismo a rendere più che giustificabile l'illegalità.

Ripeto, altra cosa è Uber POP o chi si mette a fare l'autista senza licenza, senza i controlli medici di legge per chi può esercitare quel mestiere, e senza auto autorizzata al trasporto pubblico, ma se l'autista ha la licenza, ha i requisiti psico-fisici necessari e ha l'automobile adibita all'uopo, i discorsi legati al punto di partenza e delle prenotazioni sono solo accessòri, anacronistici e messi in piedi per tutelare una corporazione che forse ha fatto il suo tempo.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Pindaro »

paoolino ha scritto:
In realtà l'obbligo di ritorno in centrale è della legge del 2009 (che è riuscita ad essere ancora più arcaica di quella del 1992) MAI entrata in vigore per le continue proroghe;

il fatto che solo la centrale possa raccogliere le prenotazioni secondo me è un palese anacronismo legato alla scarsa diffusione dei cellulari quando è stata scritta la legge orginaria nel 1992.
Già oggi è prassi abbastanza diffusa prenotare gli NCC direttamente tramite cellulare e whatsapp (oddio che strappo alla legge!).
Uber ha reso ancora più palese l'anacronismo.
È l'anacronismo a rendere più che giustificabile l'illegalità.


Ripeto, altra cosa è Uber POP o chi si mette a fare l'autista senza licenza, senza i controlli medici di legge per chi può esercitare quel mestiere, e senza auto autorizzata al trasporto pubblico, ma se l'autista ha la licenza, ha i requisiti psico-fisici necessari e ha l'automobile adibita all'uopo, i discorsi legati al punto di partenza e delle prenotazioni sono solo accessòri, anacronistici e messi in piedi per tutelare una corporazione che forse ha fatto il suo tempo.
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Messaggio da Pitone »

Nickognito ha scritto:
Burano ha scritto:Al mercato centrale è fresco, qualità superiore, più scelta e udite udite costa meno! Idem frutta e verdura: qualità imparagonabile e prezzo inferiore. Ma c'è da parcheggiare a un euro l'ora. Tutti all'ipercoppe!
Al mercato centrale di Firenze, in centro, e' sempre pieno, lo stesso a Sant'Ambrogio, lo stesso a Praga 7, lo stesso a Brno, lo stesso ovunque vada. Se altrove la gente non ci va, forse chi organizza il mercato sbaglia qualcosa.

Che poi non e' che all' ipercoop lavorino meno persone che nell' insieme dei negozietti, probabilmente. Sta solo sulle scatole uno che apre una grande azienda. Poco importa che le persone anziane, cioe' milioni in Italia, possano andare in un posto solo comodo a far la spesa, mentre 30 anni fa andavano a piedi a fare il giro dei negozi e portare pesi finche' gambe e schiena reggevano.

Caprotti all'inferno, e' tutto cio' che conta!
Questa me l'ero persa :D

Lo sai che i 4 gatti che reggono ancora come negozio di quartiere è proprio per merito degli anziani? Perché 9 iper su 10 sono decentrati nelle zone industriali (sempre più commerciali e si potrebbe anche parlare di questo) e di comodità non hanno nulla tranne offrire parcheggio gratis.
Ecco, molte realtà si lamentano dello svuotamento del centro cittadino? Ad ogni ipermercato che vuole aprire si concede la licenza senza problemi ma coi parcheggi a pagamento gestiti dal comune, vorrei vedere :)
Fuck off means naw, naw means mibbie, mibbie means aye n aye means anal...
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da NNick87 »

pocaluce ha scritto:
madmarat ha scritto:
Johnny Rex ha scritto:
Anzi, taluni commenti ( Costantini, Virzi, Marinelli ) si possono pure sottoscrivere

F.F
Ma se serio? Quello di Costantini è un commento idiota a livello 10+.
anche perché:
1) le due cose non sono alternative, una non esclude l'altra;
2) la lista di contribuzioni nella "vita reale" grazie ai programmi spaziali è ormai talmente lunga che dovrebbe essere un argomento ben superato...
Questo è uno dei concetti più difficili da far passare.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

paoolino ha scritto:
alessandro ha scritto:Gli ncc
One detto hanno l'obbligo di ritorno in centrale nel paese che ha rilasciato la licenza e solo la centrale può raccogliere le prenotazioni.

Questa è la legge è quello che distingue un taxi con licenza da 250.000 euro da un ncc con licenza che non vale nulla.

Uber non ha fatto altro che rendere situazioni già illegali più grandi e pesanti, cancellando le 2-3 differenze tra ncc e taxi.

Ha estremizzato una illegalità.

Uber è più cara dei taxi

Ma anche fosse meno cara, se il vantaggio per il consumatore deriva da una illegalità mi pare poco giustificabile.

Se vendo telefonini per strada senza licenza e senza pagare tasse, a 20% in meno, magari li consegno a casa su richiesta con una app, do un servizio nuovo e conveniente, ma sarebbe legale?
In realtà l'obbligo di ritorno in centrale è della legge del 2009 (che è riuscita ad essere ancora più arcaica di quella del 1992) MAI entrata in vigore per le continue proroghe;

il fatto che solo la centrale possa raccogliere le prenotazioni secondo me è un palese anacronismo legato alla scarsa diffusione dei cellulari quando è stata scritta la legge orginaria nel 1992.
Già oggi è prassi abbastanza diffusa prenotare gli NCC direttamente tramite cellulare e whatsapp (oddio che strappo alla legge!).
Uber ha reso ancora più palese l'anacronismo.
È l'anacronismo a rendere più che giustificabile l'illegalità.

Ripeto, altra cosa è Uber POP o chi si mette a fare l'autista senza licenza, senza i controlli medici di legge per chi può esercitare quel mestiere, e senza auto autorizzata al trasporto pubblico, ma se l'autista ha la licenza, ha i requisiti psico-fisici necessari e ha l'automobile adibita all'uopo, i discorsi legati al punto di partenza e delle prenotazioni sono solo accessòri, anacronistici e messi in piedi per tutelare una corporazione che forse ha fatto il suo tempo.
È una limitazione che distingue taxi da nnc
Se hanno stessi diritti devono avere anche stessi doveri e quindi stesse licenze.

Uber ha solo reso più palese l'illegalità.
Non è detto che una cosa tecnicamente possibile diventi automaticamente legale.
Tutto qui.
Perché due licenze con peso, costi e doveri differenti non possono diventare identiche sotto il profilo dei diritti e contro le leggi vigenti.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

Pitone ha scritto:Lo sai che i 4 gatti che reggono ancora come negozio di quartiere è proprio per merito degli anziani? Perché 9 iper su 10 sono decentrati nelle zone industriali (sempre più commerciali e si potrebbe anche parlare di questo) e di comodità non hanno nulla tranne offrire parcheggio gratis.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da BackhandWinner »

PINDARO ha scritto:
pocaluce ha scritto:
madmarat ha scritto:
Ma se serio? Quello di Costantini è un commento idiota a livello 10+.
anche perché:
1) le due cose non sono alternative, una non esclude l'altra;
2) la lista di contribuzioni nella "vita reale" grazie ai programmi spaziali è ormai talmente lunga che dovrebbe essere un argomento ben superato...
.
Già.
In breve:
https://nonsiseviziaunpaperino.com/2017 ... n-gattino/
“True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country.” (K. Vonnegut)
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da BackhandWinner »

uglygeek ha scritto:
paoolino ha scritto: E' come se avessimo un codice della strada incentrato sul cavallo e le carrozze invece che sulle automobili.
Avevo letto che quando inventarono le automobili agli inizi del secolo scorso da qualche parte fecero una legge per cui le auto potevano circolare solo se accompagnate da una carrozza. Questo perche' fabbricanti e conducenti di carrozze avevano paura di perdere il lavoro.
Sì, così fu a Londra per un breve periodo.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Assurdo il limite dei 240000 euro in rai, dirigenti e artisti.

Risultato: dirigenti incapaci portati a 240000 euro e artisti che (al di là dei gusti) fanno guadagnare decine di milioni e che potrebbero andarsene e far perdere decine di milioni (si chiama mercato).
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da klaus »

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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da paoolino »

alessandro ha scritto:
È una limitazione che distingue taxi da nnc
Se hanno stessi diritti devono avere anche stessi doveri e quindi stesse licenze.

Uber ha solo reso più palese l'illegalità.
Non è detto che una cosa tecnicamente possibile diventi automaticamente legale.
Tutto qui.
Perché due licenze con peso, costi e doveri differenti non possono diventare identiche sotto il profilo dei diritti e contro le leggi vigenti.
Al di là che la modalità di prenotazione sia fatta in centrale, attraverso cellulare e/o app, i taxi sono distinti dagli ncc perché:

gli ncc possono lavorare solo su prenotazione - i taxi no;

gli ncc non possono prendere passeggeri per strada - i taxi sì;

gli ncc e clienti possono contrattare sulle tariffe e le tratte - i taxi no;

gli ncc non hanno spazi pubblici di sosta a loro dedicati - i taxi sì.

La norma della prenotazione in centrale è anacronistica e protezionistica, l'inasprimento della norma con l'obbligo di passaggio in rimessa prima e dopo ogni servizio è ancora più anacronistico, protezionistico e illogico se non per la logica del protezionismo di una categoria.
Il problema dei costi delle licenze è figlio del protezionismo e dell'anacronismo.
Il contingentamento delle licenze, non ha senso se non quello del protezionismo.

Per cui sì, gli ncc opereranno pure nell'illegalità perché usano il cellulare, ma chiediamoci se la "legalità" è a tutela di tutti o a tutela di una corporazione (per altro violenta).
Ultima modifica di paoolino il ven feb 24, 2017 3:40 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

Io la vedo cosi':

- Alessandro e' a cui piace la legalita'. In piu' ha un albergo ed e' sensibile alle situazioni in cui chi ha un diritto acquisito per legge, ma anche doveri, perde soldi a favore di chi sfrutta la tecnologia. Quindi sta dalla parte dei tassisti.
- Apollo e Burano pensano solo che il tassista e' povero rispetto al padrone di Uber. Lotta di classe. Dalla parte dei tassisti.
- Io piu' che altro sono per la meritocrazia. Quindi sono contro i tassisti, in media.
- Paolino e Pocaluce si limitano a considerare la realta'.
- Johnny Rex pensa solo che l' intellighenzia di mymag non capisca il mondo. Lotta di classe. Dalla parte dei tassisti.


#10#
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Pindaro »

Nasty?
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

PINDARO ha scritto:Nasty?
Nasty: Nasty.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da NNick87 »

Manca...

- NNick87 a certe cose non ci arriva. Perché lo dice Pindaro.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Al di là che la modalità di prenotazione sia fatta in centrale

-gli ncc possono lavorare solo su prenotazione - i taxi no;

-con uber non lavorano solo su prenotazione ma anche su chiamata immediata.


-gli ncc non possono prendere passeggeri per strada - i taxi sì;
Con uber sono al limite, poi, casualmente sono sempre in zona dove c'è più richiesta.

gli ncc e clienti possono contrattare sulle tariffe e le tratte - i taxi no;

Con uber non contratti nulla, prima di partire sai quanto spendi, come i taxi

gli ncc non hanno spazi pubblici di sosta a loro dedicati - i taxi sì.

Ok, questo è vero, ma con uber non serve essere in un posto identificato.

La norma della prenotazione in centrale è anacronistica e protezionistica, l'inasprimento della norma con l'obbligo di passaggio in rimessa prima e dopo ogni servizio è ancora più anacronistico, protezionistico e illogico se non per la logica del protezionismo di una categoria.
Il problema dei costi delle licenze è figlio del protezionismo e dell'anacronismo.
Il contingentamento delle licenze, non ha senso se non quello del protezionismo.

Per cui sì, gli ncc opereranno pure nell'illegalità perché usano il cellulare, ma chiediamoci se la "legalità" è a tutela di tutti o a tutela di una corporazione (per altro violenta).


- l'unica, vera differenza sta nello stazionamento in posti specifici come fuori dagli aeroporti o ferrovie, ma quelli di uber girano li vicini, casualmente.

Se legalizzi uber e i comportamenti ora illegali devi equilibrare anche le condizioni di rilascio delle licenze.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Poi i tassisti sono pessimi.
Dovrebbero raddoppiare le licenze dei taxi e venderle in prima battuta agli ncc dopo di che facciano quello che vogliano.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

Apollo_Creed. ha scritto:torno su uber e chiudo: io mi preoccupo più dei compensi, dei salari che dei prezzi. mi interessa più la domanda dell'offerta.
Quella del salario come variabile indipendente la diceva gia' Luciano lama nel 1967. Ma cosa significa in pratica? Sono passati 50 anni, il comunismo e' caduto, di lavoro ce ne sara' sempre meno. Puoi anche difendere la casta dei tassisti, se vuoi, ma poi il povero cristo che poteva fare due soldi con Uber cosi' rimane disoccupato. E' una scelta legittima quella di privilegiare chi e' gia' dentro il sistema e i diritti li ha, lasciando al freddo chi e' fuori e non ha nulla. Ma cosi' non e' che migliori molto le cose alla fine.
Tu continui ad uscirtene con questi post pieni di fastidio contro il capitalismo, siamo tutti d'accordo che ci siano problemi, ma se il comunismo ha fallito la soluzione qual'e'? Comunque una dittatura comunista?
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Burano »

uglygeek ha scritto:
Apollo_Creed. ha scritto:torno su uber e chiudo: io mi preoccupo più dei compensi, dei salari che dei prezzi. mi interessa più la domanda dell'offerta.
Quella del salario come variabile indipendente la diceva gia' Luciano lama nel 1967. Ma cosa significa in pratica? Sono passati 50 anni, il comunismo e' caduto, di lavoro ce ne sara' sempre meno. Puoi anche difendere la casta dei tassisti, se vuoi, ma poi il povero cristo che poteva fare due soldi con Uber cosi' rimane disoccupato. E' una scelta legittima quella di privilegiare chi e' gia' dentro il sistema e i diritti li ha, lasciando al freddo chi e' fuori e non ha nulla. Ma cosi' non e' che migliori molto le cose alla fine,
Tu continui ad uscirtene con questi post pieni di fastidio contro il capitalismo, siamo tutti d'accordo che ci siano problemi, ma se il comunismo ha fallito la soluzione qual'e'? Comunque una dittatura comunista?
Parola comumismo ripetuta tipo quattro volte in una frase..manco Berlusconi :-) ci sono varie sfumature tra comunismo e marchionne style che ormai è pure il vostro di style con la scusa, pur non infondata, che lavoro ce ne sarà sempre meno.e su sta cosa lorsignori ci marciano.
la situazione indubbiamente è complessa e gli equilibri da salvaguardare un bel rebus. Ripeto, il mantra che di lavoro ce ne sarà sempre meno non è ahimè infondato, ma mi spaventa questa sovrapponibilita' della destra economica per non dire anarcocapitalismo quasi con la posizione dei boh..liberal. .ex liberal invero dato che costoro una volta erano keynesiani. E non comunisti.
Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Apollo_Creed. »

uglygeek ha scritto:
Apollo_Creed. ha scritto:torno su uber e chiudo: io mi preoccupo più dei compensi, dei salari che dei prezzi. mi interessa più la domanda dell'offerta.
Quella del salario come variabile indipendente la diceva gia' Luciano lama nel 1967. Ma cosa significa in pratica? Sono passati 50 anni, il comunismo e' caduto, di lavoro ce ne sara' sempre meno. Puoi anche difendere la casta dei tassisti, se vuoi, ma poi il povero cristo che poteva fare due soldi con Uber cosi' rimane disoccupato. E' una scelta legittima quella di privilegiare chi e' gia' dentro il sistema e i diritti li ha, lasciando al freddo chi e' fuori e non ha nulla. Ma cosi' non e' che migliori molto le cose alla fine.
Tu continui ad uscirtene con questi post pieni di fastidio contro il capitalismo, siamo tutti d'accordo che ci siano problemi, ma se il comunismo ha fallito la soluzione qual'e'? Comunque una dittatura comunista?
non è che essere keynesiani significhi voler la rivoluzione d'Ottobre. poi, se come dice Burano, intorno ti trovi ultradestra vs destre dal volto umano, un pensierino a rimpiangere Lenin ce lo fai pure.
"You can walk away from someone who doesn't love you. And you can walk away from someone you don't love. But when the love is mutual," Roy said. "The hardest thing is to walk away."
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