Non c'è limite al peggio

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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Nickognito
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

Si, ma essere a favore di un intervento statale a garanzia dei disoccupati, non significa dare ragione ai tassisti. Non c'entra niente.

Semplicemente ai tassisti e' stata data per anni un'esclusiva. Hanno lavorato male. Punto.

Un normale lavoratore se lavora male viene licenziato, se lavora in proprio fallisce, se e' un dipendente pubblico lo stato decide cosa farne.

Non vedo perche' si dovrebbe sostenere la presenza di categorie di lavoratori in proprio, che hanno l' esclusiva di un servizio fondamentale, e lo gestiscono male.
Se poi sono tassisti che guadagnano 2000 euro al mese o proprietari di autostrade che ne guadagnano 200 milioni, a me cosa cambia?

Se facciamo i 'lavoratori di tutto il mondo uniamoci', bene, allora i lavoratori uniti lotteranno contro i tassisti. Che hanno diritti del tutto diversi da loro. Un socialista e' contro i tassisti, certo. Un comunista probabilmente pure, almeno che siano statali.

Per me semplicemente siamo solo abituati a questa assurdita'. Siamo nati cosi', con i taxi come adesso, ci sembra normale.

Proviamo a pensare se facessero qualche legge del tipo: da oggi, lo stato concede una licenza per aprire posti dove possono dormire i turisti. Chi ha un albergo puo' anche chiudere, se non ottiene la licenza. Le licenze saranno poche, moltissimi turisti non potranno dormire, e il turismo in Italia di conseguenza diminuira' del 40%. Tutti i lavoratori del settore, ristoratori, musei, negozianti, perderanno un sacco di soldi. Chi ha uno stipendio basos sostanzialmente non potra' andare in vacanza, visto che i prezzi degli alberghi saranno stabiliti dalla cooperativa alberghi, e saranno altissimi. Gli alberghi saranno tutti sicuri, gestiti da persone che sanno mettere un letto in una camera. La professionalita', gentilezza, cortesia, efficienza dei receptionist e addetti a pulizie e prenotazioni non saranno valutabili in nessun modo, non conteranno niente. L' albergatore, se non ha voglia, potra' rifiutare il cliente che non gli piace o, per esempio, dire 'se stai meno di 4 notti chi me lo fa fare di tenerti, cerca un altro'.

Ma chi e' che accetterebbe di mantenere una legge del genere?

Boh...
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Apollo_Creed. »

se lo Stato avoca a sé il servizio taxi e stipendia degli autisti, si fottano i tassisti autonomi.

se ai tassisti autonomi frega il lavoro una multinazionale stronza domiciliata fiscalmente presso un paradiso, difendo i tassisti.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

Apollo_Creed. ha scritto:
uglygeek ha scritto:
Apollo_Creed. ha scritto:torno su uber e chiudo: io mi preoccupo più dei compensi, dei salari che dei prezzi. mi interessa più la domanda dell'offerta.
Quella del salario come variabile indipendente la diceva gia' Luciano lama nel 1967. Ma cosa significa in pratica? Sono passati 50 anni, il comunismo e' caduto, di lavoro ce ne sara' sempre meno. Puoi anche difendere la casta dei tassisti, se vuoi, ma poi il povero cristo che poteva fare due soldi con Uber cosi' rimane disoccupato. E' una scelta legittima quella di privilegiare chi e' gia' dentro il sistema e i diritti li ha, lasciando al freddo chi e' fuori e non ha nulla. Ma cosi' non e' che migliori molto le cose alla fine.
Tu continui ad uscirtene con questi post pieni di fastidio contro il capitalismo, siamo tutti d'accordo che ci siano problemi, ma se il comunismo ha fallito la soluzione qual'e'? Comunque una dittatura comunista?
non è che essere keynesiani significhi voler la rivoluzione d'Ottobre. poi, se come dice Burano, intorno ti trovi ultradestra vs destre dal volto umano, un pensierino a rimpiangere Lenin ce lo fai pure.
Si fa presto anche a dire "Keynesiano" pero'. In teoria e' tutto bello, anch'io sono keynesiano.
Ma in pratica che significa, dove li trova lo stato tutti questi soldi per il welfare, i sussidi di disoccupazione, e dare lavoro ad un bel po' di gente se il lavoro, come ammetti anche tu, non c'e'?
Va bene tasse ma su chi e su cosa? Hai voglia a cercare di tassare corporation internazionali come Amazon e Google.
Tu puoi anche dire: non serve trovarli i soldi, si fa finta che ci siano e si vive a debito, ma anche i debiti sono crediti per qualcuno per cui alla fine non andranno restituiti? Allora cosa fai, torni alla lira per stampare moneta?
Mi sembra che a voler essere onesti l'unica risposta sarebbe davvero, si', si torna ad una economia totalmente regolata dallo stato perche' lasciato libero il capitalismo non funziona piu'. Pero' allora bisogna dirlo, non nascondersi dietro Keynes.
Del resto se davvero in futuro ci sara' davvero lavoro solo per una piccola elite come fai a far vivere tutto il resto della popolazione se non requisendo con la forza tutti i mezzi di produzione e dividendo i prodotti?

(Alla fine infatti vedi che la tua idea e' nazionalizzare il servizio dei taxi. Questo non e' Keynes, questo e' Marx. :-) Pero' poi devi confrontarti con quello che e' successo quando le idee di Marx sono state applicate davvero).
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da paoolino »

Nickognito ha scritto:Io la vedo cosi':

- Alessandro e' a cui piace la legalita'. In piu' ha un albergo ed e' sensibile alle situazioni in cui chi ha un diritto acquisito per legge, ma anche doveri, perde soldi a favore di chi sfrutta la tecnologia. Quindi sta dalla parte dei tassisti.
- Apollo e Burano pensano solo che il tassista e' povero rispetto al padrone di Uber. Lotta di classe. Dalla parte dei tassisti.
- Io piu' che altro sono per la meritocrazia. Quindi sono contro i tassisti, in media.
- Paolino e Pocaluce si limitano a considerare la realta'.
- Johnny Rex pensa solo che l' intellighenzia di mymag non capisca il mondo. Lotta di classe. Dalla parte dei tassisti.


#10#
In realtà, paoolino: turbo-capitalista di stampo neoliberista, crede che qualsiasi freno statalista alla mano invisibile del mercato sia deleteria per il benessere dell'umanitá. Contro i tassisti, se protetti dallo stato.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nasty »

Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da paoolino »

per altro, sono dalla parte di alessandro contro air bnb quando usato da strutture che non rispettano gli standard a cui sono sottoposti b&b, motel od hotel, così come sono contro uber-pop.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da balbysauro »


ci sono già dei meme favolosi
certo, bisogna avere un senso dell'umorismo malato come il mio per apprezzarli :lol:
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alessandro
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

uglygeek ha scritto:
Apollo_Creed. ha scritto:torno su uber e chiudo: io mi preoccupo più dei compensi, dei salari che dei prezzi. mi interessa più la domanda dell'offerta.
Quella del salario come variabile indipendente la diceva gia' Luciano lama nel 1967. Ma cosa significa in pratica? Sono passati 50 anni, il comunismo e' caduto, di lavoro ce ne sara' sempre meno. Puoi anche difendere la casta dei tassisti, se vuoi, ma poi il povero cristo che poteva fare due soldi con Uber cosi' rimane disoccupato. E' una scelta legittima quella di privilegiare chi e' gia' dentro il sistema e i diritti li ha, lasciando al freddo chi e' fuori e non ha nulla. Ma cosi' non e' che migliori molto le cose alla fine.
Tu continui ad uscirtene con questi post pieni di fastidio contro il capitalismo, siamo tutti d'accordo che ci siano problemi, ma se il comunismo ha fallito la soluzione qual'e'? Comunque una dittatura comunista?
Ad esempio, si potrebbero aumentare il numero di licenze taxi, i poveracci che lavorano per uber si terrebbero il 100% degli incassi senza dover spartire con una multinazionale che drena soldi dall'Italia per darli ai suoi padroni ( giganti americani e speculatori arabi).

Questo poi è un'altro aspetto ancora.

Poi non chiamatela sharing economy, che non condividono nulla. Megamiliardari che si arricchiscono in questo modo.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da NNick87 »

paoolino ha scritto: tubo-capitalista
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da NNick87 »

NNick87 ha scritto:
paoolino ha scritto: tubo-capolista
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da paoolino »

alessandro ha scritto:
Ad esempio, si potrebbero aumentare il numero di licenze taxi,.
alessandro, ma non ti rendi conto che il motivo per cui si è arrivati alla situazione odierna è che i tassisti - che tu per lo più giustifichi - sono scesi in piazza a menare anche per evitare l'aumento del numero di licenze? Vige il protezionismo a tutto tondo. No uber, vita complicata per gli ncc, no licenze in più, perché poi perdono valore...
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

paoolino ha scritto:
alessandro ha scritto:
Ad esempio, si potrebbero aumentare il numero di licenze taxi,.
alessandro, ma non ti rendi conto che il motivo per cui si è arrivati alla situazione odierna è che i tassisti - che tu per lo più giustifichi - sono scesi in piazza a menare anche per evitare l'aumento del numero di licenze? Vige il protezionismo a tutto tondo. No uber, vita complicata per gli ncc, no licenze in più, perché poi perdono valore...
Su questo concordo, io darei nuove licenze in proporzione alla domanda che è in crescita.


I metodi e le istanze non sono assolutamente giustificabili. A costo di mandare l'esercito.
Chi intralcia il traffico o mette in atto violenze, ritiro immediato della licenza.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Anni fa, Ryan air atterrava a montichiari, 15 km dal lago di Garda, l'associazione albergatori per supplire a disorganizzazione pubblica, ci siamo tassati e abbiamo affittato un bus che faceva 2 viaggi al giorno dall'aeroporto al lago di Garda gratuito per tutti.

I tassisti hanno fatto un tale casino che il servizio è stato chiuso.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Apollo_Creed. »

Foodora (tratto dal fb di Gilioli)
]Ho avuto un incontro molto franco con uno dei due amministratori delegati di Foodora.

È venuto a trovarmi su consiglio della sua agenzia di comunicazione, dopo un post in cui contestavo alcune prassi dell'azienda, come quella di pagare i rider molto poco, a cottimo, senza diritto alcuno né alla malattia né alle ferie, allontanando quelli che si erano permessi di protestare.

Non ha potuto smentire nulla, tranne i licenziamenti di chi ha protestato: sostiene che alcuni rider non sono stati richiamati solo perché ultimamente Foodora a Torino ha ricevuto meno ordini quindi è normale che l'algoritmo chiami meno persone.

Considera allo stesso modo del tutto normale che una persona prenda tre euro e mezzo a consegna, senza nessun diritto, a chiamata, anche sotto la pioggia, e che la bici debba procurarsela lui/lei, tutti comandati da un algoritmo, continuamente geolocalizzati: perché la concorrenza fa uguale, ha detto, o anche peggio; e perché "nessuno li costringe".

Era solo un po' stupito quando gli ho detto che l'ultimo rider di Foodora che ho visto era più vecchio di me, lui li chiama tutti "ragazzi". Gli ho detto comunque, in generale, che non sono ragazzi, sono persone. E gli ho raccontato di quando mio nonno socialista mi spiegava che l'abolizione del cottimo era una delle più grandi conquiste sociali del dopoguerra, e loro quella conquista l'hanno abolita tornando a prima, al passato, anche se sono una app, anche se hanno un algoritmo.

Alla fine mi ha fatto quasi compassione umana, lo dico davvero. Perché ha 29 anni, è uscito dalla Bocconi e nella vita non ha mai sentito parlare d'altro che di profitti e utili, non ha altri valori che quelli, e sgranava gli occhi quando gli chiedevo che cause stesse mettendo nel mondo, e che mondo vuole lasciare ai suoi figli.

Gli auguro ogni bene, e di illuminarsi strada facendo.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Apollo_Creed. ha scritto:Foodora (tratto dal fb di Gilioli)
]Ho avuto un incontro molto franco con uno dei due amministratori delegati di Foodora.

È venuto a trovarmi su consiglio della sua agenzia di comunicazione, dopo un post in cui contestavo alcune prassi dell'azienda, come quella di pagare i rider molto poco, a cottimo, senza diritto alcuno né alla malattia né alle ferie, allontanando quelli che si erano permessi di protestare.

Non ha potuto smentire nulla, tranne i licenziamenti di chi ha protestato: sostiene che alcuni rider non sono stati richiamati solo perché ultimamente Foodora a Torino ha ricevuto meno ordini quindi è normale che l'algoritmo chiami meno persone.

Considera allo stesso modo del tutto normale che una persona prenda tre euro e mezzo a consegna, senza nessun diritto, a chiamata, anche sotto la pioggia, e che la bici debba procurarsela lui/lei, tutti comandati da un algoritmo, continuamente geolocalizzati: perché la concorrenza fa uguale, ha detto, o anche peggio; e perché "nessuno li costringe".

Era solo un po' stupito quando gli ho detto che l'ultimo rider di Foodora che ho visto era più vecchio di me, lui li chiama tutti "ragazzi". Gli ho detto comunque, in generale, che non sono ragazzi, sono persone. E gli ho raccontato di quando mio nonno socialista mi spiegava che l'abolizione del cottimo era una delle più grandi conquiste sociali del dopoguerra, e loro quella conquista l'hanno abolita tornando a prima, al passato, anche se sono una app, anche se hanno un algoritmo.

Alla fine mi ha fatto quasi compassione umana, lo dico davvero. Perché ha 29 anni, è uscito dalla Bocconi e nella vita non ha mai sentito parlare d'altro che di profitti e utili, non ha altri valori che quelli, e sgranava gli occhi quando gli chiedevo che cause stesse mettendo nel mondo, e che mondo vuole lasciare ai suoi figli.

Gli auguro ogni bene, e di illuminarsi strada facendo.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

ci sono persone che pagano tre euro a cottimo di tasca loro , piccolissimi imprenditori, e multinazionali che pagano bene....

non c'entra la dimensione dell'azienda, o se ci sono app o meno.

Poi puoi fare la legge che vuoi, per impedirlo, a me va bene, ma implica il passare da tre euro alla disoccupazione.

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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da BackhandWinner »

Apollo_Creed. ha scritto:se lo Stato avoca a sé il servizio taxi e stipendia degli autisti, si fottano i tassisti autonomi.

se ai tassisti autonomi frega il lavoro una multinazionale stronza domiciliata fiscalmente presso un paradiso, difendo i tassisti.
Io spero che tu stia scherzando; poi, in subordine, ipotizzo che non tu ti renda pienamente conto di quello che scrivi.
Infine decido di restare aperto all'ipotesi che:
1) tu viva in una realtà ontologicamente diversa dalla mia, intesa proprio come Mondo Alternativo, con leggi tutte sue;
2) tu viva la mia stessa realtà ma con una capacità di percepire fenomeni della stessa che a me sfuggono, come vale, chessò, per i pipistrelli con gli ultrasuoni (confrontati con lo spettro uditivo di Homo Sapiens).
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da BackhandWinner »

uglygeek ha scritto:
Apollo_Creed. ha scritto:
uglygeek ha scritto: Quella del salario come variabile indipendente la diceva gia' Luciano lama nel 1967. Ma cosa significa in pratica? Sono passati 50 anni, il comunismo e' caduto, di lavoro ce ne sara' sempre meno. Puoi anche difendere la casta dei tassisti, se vuoi, ma poi il povero cristo che poteva fare due soldi con Uber cosi' rimane disoccupato. E' una scelta legittima quella di privilegiare chi e' gia' dentro il sistema e i diritti li ha, lasciando al freddo chi e' fuori e non ha nulla. Ma cosi' non e' che migliori molto le cose alla fine.
Tu continui ad uscirtene con questi post pieni di fastidio contro il capitalismo, siamo tutti d'accordo che ci siano problemi, ma se il comunismo ha fallito la soluzione qual'e'? Comunque una dittatura comunista?
non è che essere keynesiani significhi voler la rivoluzione d'Ottobre. poi, se come dice Burano, intorno ti trovi ultradestra vs destre dal volto umano, un pensierino a rimpiangere Lenin ce lo fai pure.
Si fa presto anche a dire "Keynesiano" pero'. In teoria e' tutto bello, anch'io sono keynesiano.
Ma in pratica che significa, dove li trova lo stato tutti questi soldi per il welfare, i sussidi di disoccupazione, e dare lavoro ad un bel po' di gente se il lavoro, come ammetti anche tu, non c'e'?
Va bene tasse ma su chi e su cosa? Hai voglia a cercare di tassare corporation internazionali come Amazon e Google.
Tu puoi anche dire: non serve trovarli i soldi, si fa finta che ci siano e si vive a debito, ma anche i debiti sono crediti per qualcuno per cui alla fine non andranno restituiti? Allora cosa fai, torni alla lira per stampare moneta?
Mi sembra che a voler essere onesti l'unica risposta sarebbe davvero, si', si torna ad una economia totalmente regolata dallo stato perche' lasciato libero il capitalismo non funziona piu'. Pero' allora bisogna dirlo, non nascondersi dietro Keynes.
Del resto se davvero in futuro ci sara' davvero lavoro solo per una piccola elite come fai a far vivere tutto il resto della popolazione se non requisendo con la forza tutti i mezzi di produzione e dividendo i prodotti?

(Alla fine infatti vedi che la tua idea e' nazionalizzare il servizio dei taxi. Questo non e' Keynes, questo e' Marx. :-) Pero' poi devi confrontarti con quello che e' successo quando le idee di Marx sono state applicate davvero).
Adoro l'odore della logica bruta alla sera, davanti al mio schermo di PC. Rendere chiare le conseguenze inevitabili date le premesse. :)
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da BackhandWinner »

alessandro ha scritto:
Apollo_Creed. ha scritto:Foodora (tratto dal fb di Gilioli)
]Ho avuto un incontro molto franco con uno dei due amministratori delegati di Foodora.

È venuto a trovarmi su consiglio della sua agenzia di comunicazione, dopo un post in cui contestavo alcune prassi dell'azienda, come quella di pagare i rider molto poco, a cottimo, senza diritto alcuno né alla malattia né alle ferie, allontanando quelli che si erano permessi di protestare.

Non ha potuto smentire nulla, tranne i licenziamenti di chi ha protestato: sostiene che alcuni rider non sono stati richiamati solo perché ultimamente Foodora a Torino ha ricevuto meno ordini quindi è normale che l'algoritmo chiami meno persone.

Considera allo stesso modo del tutto normale che una persona prenda tre euro e mezzo a consegna, senza nessun diritto, a chiamata, anche sotto la pioggia, e che la bici debba procurarsela lui/lei, tutti comandati da un algoritmo, continuamente geolocalizzati: perché la concorrenza fa uguale, ha detto, o anche peggio; e perché "nessuno li costringe".

Era solo un po' stupito quando gli ho detto che l'ultimo rider di Foodora che ho visto era più vecchio di me, lui li chiama tutti "ragazzi". Gli ho detto comunque, in generale, che non sono ragazzi, sono persone. E gli ho raccontato di quando mio nonno socialista mi spiegava che l'abolizione del cottimo era una delle più grandi conquiste sociali del dopoguerra, e loro quella conquista l'hanno abolita tornando a prima, al passato, anche se sono una app, anche se hanno un algoritmo.

Alla fine mi ha fatto quasi compassione umana, lo dico davvero. Perché ha 29 anni, è uscito dalla Bocconi e nella vita non ha mai sentito parlare d'altro che di profitti e utili, non ha altri valori che quelli, e sgranava gli occhi quando gli chiedevo che cause stesse mettendo nel mondo, e che mondo vuole lasciare ai suoi figli.

Gli auguro ogni bene, e di illuminarsi strada facendo.
La giustificazione " la concorrenza fa anche peggio e nessuno li costringe è agghiacciante".

Non si chiama cottimo, non si chiama sfruttamento non si chiama ritorno all'ottocento, non si chiama caporalato.
È un'app, è un algoritmo, è la modernità.
Non sarai mica uno di quelli contro la modernità!?!?
Sì ma la moralina con tanto di snobismo culturale per il bocconiano che "nella vita non ha mai sentito parlare d'altro che di profitti e utili" fa veramente cascare le braccia.
Nel bel mondo di Gilioli le 'forze oggettive della storia' sembrano una variabile manovrabile a piacimento: insomma, trascurabile alla fine, dai: il mondo è spiegato completamente dal programma del corso di Storia dei movimenti sindacali nel '900.
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Messaggio da alessandro »

Ok, ma allora perché io non posso pagare le cameriere ai piani 2 euro per ogni camera che rifanno, in alternativa la disoccupazione e non le obbliga nessuno, al contrario devo attenermi ai salari minimi e alle regole del contratto nazionale del settore.
Giorni di riposo, malattia, ferie pagate, orari convordati, giorni festivi pagati il doppio, etc.

Vedo ipocrisia e diseguaglianza di trattamento.
Se il bocvoniano ha un modello di business che sta in piedi solo pagando a cottimo persone che se lavorano molto intensamente, tolte le spese, raccolgono 600 euro al mese, forse non è questo gran genio.
Se pagassi io i dipendenti 600 euro al mese...
Ah, è una stat up innovativa e tecnologica.

Ad esempio, una pizzeria potrebbe fare un contratto del genere? Con 3 euro a consegna e buonanotte, se non ricevo chiamate vai a casa con zero? Sarebbe legale?
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da BackhandWinner »

alessandro ha scritto:Ok, ma allora perché io non posso pagare le cameriere ai piani 2 euro per ogni camera che rifanno, in alternativa la disoccupazione e non le obbliga nessuno, al contrario devo attenermi ai salari minimi e alle regole del contratto nazionale del settore.
Giorni di riposo, malattia, ferie pagate, orari convordati, giorni festivi pagati il doppio, etc.

Vedo ipocrisia e diseguaglianza di trattamento.
Se il bocvoniano ha un modello di business che sta in piedi solo pagando a cottimo persone che se lavorano molto intensamente, tolte le spese, raccolgono 600 euro al mese, forse non è questo gran genio.
Se pagassi io i dipendenti 600 euro al mese...
Ah, è una stat up innovativa e tecnologica.

Ad esempio, una pizzeria potrebbe fare un contratto del genere? Con 3 euro a consegna e buonanotte, se non ricevo chiamate vai a casa con zero? Sarebbe legale?
Ma ci mancherebbe.
Il punto è, infatti, regolarizzare certe situazioni limite, deregolarizzando, forse, in parte, altre situazioni: con criterio (no, non sono il Dittatore Paretiano, più o meno illuminato, non ho il dovere di offrire qui e ora la Soluzione...).
Azione politica, non 'buone intenzioni' del bocconiano 29enne che dovrebbe 'pensare al mondo che lascerà ai suoi figli', convertito sulla via di Lambrate dalla predica laica di Gilioli.
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Re: Non c'è limite al peggio

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alessandro ha scritto:
Vedo ipocrisia e diseguaglianza di trattamento.

c'e', ma non tra multinazionali del Delaware e piccoli proprietari.

E' la stessa cosa. Ci sono alberghi che pagano 2 euro una donna delle pulizie a nero e multinazionali che pagano le donne dolle pulizie piu' di quanmto le paghi tu.

Va regolamentato, controllato, tutto giusto, ma non e' per nulla una guerra tra multinazionali che evadono e santi locali.

La differenza, a quel livello, e' che una multinazionale di solito trova metodi legali per non pagare le tasse, ma non ne trova di illegali, un piccolo locale il contrario, non va nei paradisi fiscali, ma froda il fisco con il nero e cosi' via. Ovviamente entrambe le situazioni non vanno bene.

Il cottimo viene fatto da entrambi, a volte.

La lotta del comunista contro la grande azienda che sfrutta i dipendenti, fregandosene della piccola azienda che lo fa e' una lotta senza senso, basata su pregiudizi e antipatie personali.
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Messaggio da Apollo_Creed. »

BackhandWinner ha scritto:
Apollo_Creed. ha scritto:se lo Stato avoca a sé il servizio taxi e stipendia degli autisti, si fottano i tassisti autonomi.

se ai tassisti autonomi frega il lavoro una multinazionale stronza domiciliata fiscalmente presso un paradiso, difendo i tassisti.
Io spero che tu stia scherzando; poi, in subordine, ipotizzo che non tu ti renda pienamente conto di quello che scrivi.
Infine decido di restare aperto all'ipotesi che:
1) tu viva in una realtà ontologicamente diversa dalla mia, intesa proprio come Mondo Alternativo, con leggi tutte sue;
2) tu viva la mia stessa realtà ma con una capacità di percepire fenomeni della stessa che a me sfuggono, come vale, chessò, per i pipistrelli con gli ultrasuoni (confrontati con lo spettro uditivo di Homo Sapiens).
I liberisti coi soldi dei padri e le eredità - uh che merito ereditare - da un orecchio mi entrano e dall'altro mi escono, se io vivo nel mondo alternativo.

Lo Stato ha il dovere di convogliare il progresso nei canoni della redistribuzione e della sostenibilità per i lavoratori. Siete voi che con questa propaganda liberista siete fuori dalla realtà, visto che nel mondo vincono brexit, Trump, Le Pen e 5 stelle.

E ora forza, tutti a fare simpatia su hipster democratici e sugli eurocrati. A 40 e passa anni. Che tra trent'anni si va in non pensione, fico. Ma Foodora ci porta il sushi a 3 euro, su Facebook facciamo incetta di like!
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Nickognito ha scritto:
alessandro ha scritto:
Vedo ipocrisia e diseguaglianza di trattamento.

c'e', ma non tra multinazionali del Delaware e piccoli proprietari.

E' la stessa cosa. Ci sono alberghi che pagano 2 euro una donna delle pulizie a nero e multinazionali che pagano le donne dolle pulizie piu' di quanmto le paghi tu.

Va regolamentato, controllato, tutto giusto, ma non e' per nulla una guerra tra multinazionali che evadono e santi locali.

La differenza, a quel livello, e' che una multinazionale di solito trova metodi legali per non pagare le tasse, ma non ne trova di illegali, un piccolo locale il contrario, non va nei paradisi fiscali, ma froda il fisco con il nero e cosi' via. Ovviamente entrambe le situazioni non vanno bene.

Il cottimo viene fatto da entrambi, a volte.

La lotta del comunista contro la grande azienda che sfrutta i dipendenti, fregandosene della piccola azienda che lo fa e' una lotta senza senso, basata su pregiudizi e antipatie personali.
Completamente d'accordo, la differenza è che il piccolo che paga 2 euro
La cameriera, quando viene beccato o questa gli fa una casa di lavoro, gli fanno un culo così, la multinazionale è immune, è la modernità è un'app.

A favore delle multinazionali che pagano e rispettano le regole.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Pindaro »

tanto non lo legge nessuno :)
Ultima modifica di Pindaro il sab feb 25, 2017 12:35 pm, modificato 1 volta in totale.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da paoolino »

Come sta Uber, in tutto questo
Nel 2016 ha perso 3 miliardi di dollari ma può permetterselo, grazie a un modello di business spregiudicato e pratiche molto controverse

(il post)

http://www.ilpost.it/2017/02/25/uber-condizioni/
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto: Completamente d'accordo, la differenza è che il piccolo che paga 2 euro
La cameriera, quando viene beccato o questa gli fa una casa di lavoro, gli fanno un culo così, la multinazionale è immune, è la modernità è un'app.

A favore delle multinazionali che pagano e rispettano le regole.
Ma non e' vero. E' per me piu' o meno il contrario. La multinazionale opera quasi sempre nella legalita', paga sanita' e pensione, lo stipendio in tempo, tutto regolare, il piccolo truffa piu facilmente, prende a nero, non denuncia nulla, fa maggiori discriminazioni di nazione, razza e sesso, e cosi' via.
Poi la multinazionale semmai approffita del fatto di potersi muovere globalmente andando dove il lavoro costa meno o le tasse sono di meno.

Il problema e' che se manca il lavoro e al disoccupato non dai sussidi, chiunque accettera' lavoretti a poco. Se non sono quelli ufficiali di una multinazionale perche' dai un minimo per legge, sono quelli a nero fatti dal piccolo che nessuno becca, e che magari paga 3 euro il romeno per un lavoro per cui paga 6 l' italiano, e cosi' via.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Però confondi la legge con pratiche illegali.

Se la multinazionale opera su un mercato deve pagare lavoratori e tasse come gli altri, se non lo fa deve essere multata.
Il piccolo, se ha lavoratori in nero o sottopagati, deve essere multato.
Almeno da noi i controlli ci sono e il lavoratore può sempre rivolgersi alla magistratura come spesso succede.

La cosa ingiusta è permettere che una app possa pagare 3 euro a cottimo senza nessuna legge che tuteli i lavoratori
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto:Però confondi la legge con pratiche illegali.

Se la multinazionale opera su un mercato deve pagare lavoratori e tasse come gli altri, se non lo fa deve essere multata.
Il piccolo, se ha lavoratori in nero o sottopagati, deve essere multato.
Almeno da noi i controlli ci sono e il lavoratore può sempre rivolgersi alla magistratura come spesso succede.

La cosa ingiusta è permettere che una app possa pagare 3 euro a cottimo senza nessuna legge che tuteli i lavoratori
Continuo a non capire.

I controlli chiaramente non sono abbastanza, i lavoratori sfruttati sono ovunque in Italia e del mondo.

In molti pagano lavoratori tre euro a cottimo, legalmente. Che lo si faccia tramite app o senza app, che lo faccia un miliardario o un altro poveraccio non vedo cosa cambi.

Da come parlate sembra che sia legale per una multinazionale pagare poco con una app, mentre un piccolo proprietario dal vivo non possa farlo.

Basta mettere un salario minimo e risolvi il problema per e entrambe le situazioni (legali, almeno)
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Nickognito ha scritto:
alessandro ha scritto:Però confondi la legge con pratiche illegali.

Se la multinazionale opera su un mercato deve pagare lavoratori e tasse come gli altri, se non lo fa deve essere multata.
Il piccolo, se ha lavoratori in nero o sottopagati, deve essere multato.
Almeno da noi i controlli ci sono e il lavoratore può sempre rivolgersi alla magistratura come spesso succede.

La cosa ingiusta è permettere che una app possa pagare 3 euro a cottimo senza nessuna legge che tuteli i lavoratori
Continuo a non capire.

I controlli chiaramente non sono abbastanza, i lavoratori sfruttati sono ovunque in Italia e del mondo.

In molti pagano lavoratori tre euro a cottimo, legalmente. Che lo si faccia tramite app o senza app, che lo faccia un miliardario o un altro poveraccio non vedo cosa cambi.

Da come parlate sembra che sia legale per una multinazionale pagare poco con una app, mentre un piccolo proprietario dal vivo non possa farlo.

Basta mettere un salario minimo e risolvi il problema per e entrambe le situazioni (legali, almeno)
Si, certo.

Poi io non posso pagare le cameriere dei piani a cottimo, un tanto a camera rifatta, devo assumerle con relative ferie tredicesima etc..
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

si, ma nemmeno la mia azienda multinazionale puo' assumere una donna delle pulizie a cottimo. Ripeto, la dimensione dell'azienda e l' uso dello smartphone non c'entra nulla..
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Il lavoro a cottimo non può costituire il livello di paga base del dipendente, ma solo una integrazione della normale retribuzione a tempo (si applica normalmente al personale operaio).

Solo nel caso del lavoro a domicilio esiste una forma di cottimo pieno. In tutti gli altri casi, il cottimo non può essere il riferimento principale per calcolare la retribuzione. È possibile dunque solo il cosiddetto “cottimo misto“: in forza di ciò, il lavoratore viene compensato con un importo fisso mensile (retribuzione contrattuale, sia essa mensilizzata ovvero oraria) incrementato di:

– una somma a titolo di cottimo garantito in percentuale, corrisposto esclusivamente nel caso cui il lavoratore raggiunga un limite minimo di produzione;

– un importo variabile (cottimo effettivo), che rappresenta un elemento ulteriore della retribuzione va effettivamente a premiare il lavoratore in relazione alla propria produttività.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Letto la notizia delle rom rinchiuse e ho sorriso, ho pensato stessero rubando e fossero in attesa della polizia, poi ho visto il filmato e letto e mi sono reso conto quanto alcune categorie siano ormai disumanizzate e che ormai per resistere all'istintivo disprezzo razziale serva un minimo di pensiero.

Comunque:

lettura
La storia la conosciamo. A Follonica due donne nomadi vengono rinchiuse da tre dipendenti in un gabbiotto nel retro del supermercato Lidl dove si trovano cassonetti e oggetti fallati. Una volta rinchiuse, uno dei dipendenti riprende la scena mentre una delle due donne strilla spaventata, disperata. Gli uomini ridono e giocano. Uno dice: "Non si può entrare nell'angolo rotture, non si può entrare nell'angolo rotture della Lidl". Continuano a riprenderle, poi postano il video e inizia, in Rete, una catena di condivisioni.

La vicenda viene percepita come una bravata goliardica. Addirittura circola un meme con l'immagine della donna che urla nella gabbia con la scritta "Trappola per zingari", il tutto inserito dentro un manifesto pubblicitario di prodotti Lidl. Un fotomontaggio che è stato condiviso migliaia di volte in pochi minuti.

Che pesantezza, penseranno alcuni lettori. Adesso volete attaccare anche coloro che hanno beccato delle ladre zingare?! Infatti arriva Matteo Salvini.
Condivide il video in un post su Facebook in cui non stigmatizza, ma anzi sostiene l'azione dei tre uomini e continua a motteggiare la signora nomade che strilla in preda al terrore. E ci aggiunge l'immancabile hashtag #ruspe, che è letteralmente un invito a delinquere. La Lidl dimostra invece un comportamento assai più responsabile e condanna prontamente l'episodio in un comunicato: sa benissimo che, dentro le regole democratiche, un gesto del genere è un moltiplicatore di violenza, è l'indicazione di un bersaglio.

"Un gioco era ma quale sequestro di persona!" (per cui sono indagati i dipendenti), "ma voglio vedere se succede a casa tua che becchi una zingara cosa succede...", "ma quanto buonismo!": sono questi i commenti che si leggono sui social sotto i post di chi critica il comportamento dei dipendenti della Lidl. Questa parola, buonismo, è diventata una specie di scudo contro qualsiasi pensiero ragionevole, contro qualsiasi riflessione in grado di andare oltre il raglio della rabbia e la superficialità del commento. Qualsiasi cosa non sia circoscritta nel perimetro dell'insulto o che abbia il marchio del sarcasmo diventa buonismo. Una parola sacra, quella di "bontà", costretta in un contesto del tutto estraneo. Qui nessuno sta facendo appello alla bontà, si vuole analizzare un comportamento e valutarne le conseguenze. Eppure parlare di diritti umani è buonismo. Parlare di integrazione è buonismo. Criticare gli insulti degli hater è buonismo. Valutare criminali le affermazioni di Salvini è buonismo. Quindi cosa è non-buonismo? L'insulto, il cachinno, il darsi di gomito, il pettegolezzo?
Smettiamola. Aboliamo questa parola. Qui non c'entra la bontà e non c'entra neanche il politicamente corretto, espressione abusata dagli stessi che usano la parola "buonista" come sinonimo di una politica ipocrita che proclama i buoni sentimenti ma poi nel quotidiano fa pagare agli altri il prezzo della propria correttezza e si mantiene nel privilegio. Nulla è più rigoroso e dignitoso della correttezza invece.

Due donne stavano rovistando tra gli oggetti fallati. Stavano facendo bene? Assolutamente no. Le persone che compiono un reato non vanno denunciate? Sì, certo che vanno denunciate, è lapalissiano. Rinchiuderle, motteggiarle, riprenderle, "fare i galli sulla monnezza" - espressione che, nella saggezza del dialetto napoletano, significa farsi fighi sui disperati - tutto questo è un'altra cosa. E non mi riferisco solo al comportamento dei tre dipendenti, ma di tutti coloro che hanno ripreso il video e l'hanno commentato con toni violenti: "cacciamoli", "ne abbiamo piene le scatole di questi parassiti!", "se li beccavo a rubare nella mia azienda gli tagliavo le mani?!".

Ed è leggendo questi commenti che capisci quanto sia grave la reazione di Salvini, un leader politico che dovrebbe favorire il dibattito costruttivo, e che invece non fa altro che istigare all'odio e giustificare le azioni violente. "Basta, siamo stanchi!" urla l'hater medio che in politica appoggia Salvini, Trump, Le Pen, e tutti i populismi meri contenitori e amplificatori della sua rabbia, poco importa dei veri programmi. Quello è il nemico, quella persona ci dice che possiamo combatterla (e batterla) così? Quella persona vogliamo. E chiunque pensi che ci sia qualcosa di sbagliato in questo meccanismo, beh, allora sta difendendo i delinquenti, parla solo in nome del buonismo e non della ragione. Cosa può rendere migliore un meccanismo politico? I percorsi. Dannazione, i percorsi da fare per affrontare i problemi. Queste persone neanche sanno qual è la condizione dei rom, dei boss nomadi, del mercato d'armi, del traffico di esseri umani (che gestiscono, spesso, proprio le organizzazioni criminali rom) e la sacrosanta verità che queste manifestazioni criminali non coincidono con l'intero popolo rom. Non si entra nel merito di questo dibattito, no, si preferisce fare i galli sulla monnezza.

Già vedo le facce: come sei pesante... Savia'.
Fiero di questa pesantezza. Molto meglio che la stolta leggerezza del prendersela con ultimi disperati e del galvanizzarsi sfotticchiando. Prendendo in giro e prendendo in giro ancora, in questo modo becero, qualunquista, non si fa null'altro che asciugare le poche pozze rimaste dove può ancora galleggiare la ragione.

Il problema quindi, per Salvini, non è assolvere o condannare le donne rom sorprese a rovistare nella spazzatura, ma utilizzarle come bersaglio, avvelenare i pozzi del ragionamento, alimentare solo pregiudizio. Solo pregiudizio e scontro, che non portano a nessuna soluzione rispetto al flusso dei migranti, non dimostrano nessuno sforzo nel cercare di comprendere le micro e macro dinamiche criminali nella comunità rom. Si usa il social come una palestra di idiozia, amplificatore della miseria umana di cui Salvini vuole fare capitale.

Per spiegare il meccanismo che porta allo sfruttamento della paura da parte della politica vorrei citare la Scuola di Francoforte, che ha a lungo parlato di questo. Vorrei poter citare anche la Psicologia delle masse e analisi dell'Io, testo fondamentale di Freud per capire come funziona la testa di tutti gli odiatori e commentatori accaniti del nostro tempo. E invece citerò il Maestro Yoda, che forse persino chi vota Salvini e Salvini stesso conosceranno e che ha spiegato a tutti il populismo di ogni tempo: "La paura è la via per il Lato Oscuro. La paura conduce all'ira, l'ira all'odio; l'odio conduce alla sofferenza".
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Pindaro »

alessandro ha scritto:Letto la notizia delle rom rinchiuse e ho sorriso, ho pensato stessero rubando e fossero in attesa della polizia, poi ho visto il filmato e letto e mi sono reso conto quanto alcune categorie siano ormai disumanizzate e che ormai per resistere all'istintivo disprezzo razziale serva un minimo di pensiero.

Comunque:

lettura
La storia la conosciamo. A Follonica due donne nomadi vengono rinchiuse da tre dipendenti in un gabbiotto nel retro del supermercato Lidl dove si trovano cassonetti e oggetti fallati. Una volta rinchiuse, uno dei dipendenti riprende la scena mentre una delle due donne strilla spaventata, disperata. Gli uomini ridono e giocano. Uno dice: "Non si può entrare nell'angolo rotture, non si può entrare nell'angolo rotture della Lidl". Continuano a riprenderle, poi postano il video e inizia, in Rete, una catena di condivisioni.

La vicenda viene percepita come una bravata goliardica. Addirittura circola un meme con l'immagine della donna che urla nella gabbia con la scritta "Trappola per zingari", il tutto inserito dentro un manifesto pubblicitario di prodotti Lidl. Un fotomontaggio che è stato condiviso migliaia di volte in pochi minuti.

Che pesantezza, penseranno alcuni lettori. Adesso volete attaccare anche coloro che hanno beccato delle ladre zingare?! Infatti arriva Matteo Salvini.
Condivide il video in un post su Facebook in cui non stigmatizza, ma anzi sostiene l'azione dei tre uomini e continua a motteggiare la signora nomade che strilla in preda al terrore. E ci aggiunge l'immancabile hashtag #ruspe, che è letteralmente un invito a delinquere. La Lidl dimostra invece un comportamento assai più responsabile e condanna prontamente l'episodio in un comunicato: sa benissimo che, dentro le regole democratiche, un gesto del genere è un moltiplicatore di violenza, è l'indicazione di un bersaglio.

"Un gioco era ma quale sequestro di persona!" (per cui sono indagati i dipendenti), "ma voglio vedere se succede a casa tua che becchi una zingara cosa succede...", "ma quanto buonismo!": sono questi i commenti che si leggono sui social sotto i post di chi critica il comportamento dei dipendenti della Lidl. Questa parola, buonismo, è diventata una specie di scudo contro qualsiasi pensiero ragionevole, contro qualsiasi riflessione in grado di andare oltre il raglio della rabbia e la superficialità del commento. Qualsiasi cosa non sia circoscritta nel perimetro dell'insulto o che abbia il marchio del sarcasmo diventa buonismo. Una parola sacra, quella di "bontà", costretta in un contesto del tutto estraneo. Qui nessuno sta facendo appello alla bontà, si vuole analizzare un comportamento e valutarne le conseguenze. Eppure parlare di diritti umani è buonismo. Parlare di integrazione è buonismo. Criticare gli insulti degli hater è buonismo. Valutare criminali le affermazioni di Salvini è buonismo. Quindi cosa è non-buonismo? L'insulto, il cachinno, il darsi di gomito, il pettegolezzo?
Smettiamola. Aboliamo questa parola. Qui non c'entra la bontà e non c'entra neanche il politicamente corretto, espressione abusata dagli stessi che usano la parola "buonista" come sinonimo di una politica ipocrita che proclama i buoni sentimenti ma poi nel quotidiano fa pagare agli altri il prezzo della propria correttezza e si mantiene nel privilegio. Nulla è più rigoroso e dignitoso della correttezza invece.


Due donne stavano rovistando tra gli oggetti fallati. Stavano facendo bene? Assolutamente no. Le persone che compiono un reato non vanno denunciate? Sì, certo che vanno denunciate, è lapalissiano. Rinchiuderle, motteggiarle, riprenderle, "fare i galli sulla monnezza" - espressione che, nella saggezza del dialetto napoletano, significa farsi fighi sui disperati - tutto questo è un'altra cosa. E non mi riferisco solo al comportamento dei tre dipendenti, ma di tutti coloro che hanno ripreso il video e l'hanno commentato con toni violenti: "cacciamoli", "ne abbiamo piene le scatole di questi parassiti!", "se li beccavo a rubare nella mia azienda gli tagliavo le mani?!".


Ed è leggendo questi commenti che capisci quanto sia grave la reazione di Salvini, un leader politico che dovrebbe favorire il dibattito costruttivo, e che invece non fa altro che istigare all'odio e giustificare le azioni violente. "Basta, siamo stanchi!" urla l'hater medio che in politica appoggia Salvini, Trump, Le Pen, e tutti i populismi meri contenitori e amplificatori della sua rabbia, poco importa dei veri programmi. Quello è il nemico, quella persona ci dice che possiamo combatterla (e batterla) così? Quella persona vogliamo. E chiunque pensi che ci sia qualcosa di sbagliato in questo meccanismo, beh, allora sta difendendo i delinquenti, parla solo in nome del buonismo e non della ragione. Cosa può rendere migliore un meccanismo politico? I percorsi. Dannazione, i percorsi da fare per affrontare i problemi. Queste persone neanche sanno qual è la condizione dei rom, dei boss nomadi, del mercato d'armi, del traffico di esseri umani (che gestiscono, spesso, proprio le organizzazioni criminali rom) e la sacrosanta verità che queste manifestazioni criminali non coincidono con l'intero popolo rom. Non si entra nel merito di questo dibattito, no, si preferisce fare i galli sulla monnezza.

Già vedo le facce: come sei pesante... Savia'.
Fiero di questa pesantezza. Molto meglio che la stolta leggerezza del prendersela con ultimi disperati e del galvanizzarsi sfotticchiando. Prendendo in giro e prendendo in giro ancora, in questo modo becero, qualunquista, non si fa null'altro che asciugare le poche pozze rimaste dove può ancora galleggiare la ragione.

Il problema quindi, per Salvini, non è assolvere o condannare le donne rom sorprese a rovistare nella spazzatura, ma utilizzarle come bersaglio, avvelenare i pozzi del ragionamento, alimentare solo pregiudizio. Solo pregiudizio e scontro, che non portano a nessuna soluzione rispetto al flusso dei migranti, non dimostrano nessuno sforzo nel cercare di comprendere le micro e macro dinamiche criminali nella comunità rom. Si usa il social come una palestra di idiozia, amplificatore della miseria umana di cui Salvini vuole fare capitale.

Per spiegare il meccanismo che porta allo sfruttamento della paura da parte della politica vorrei citare la Scuola di Francoforte, che ha a lungo parlato di questo. Vorrei poter citare anche la Psicologia delle masse e analisi dell'Io, testo fondamentale di Freud per capire come funziona la testa di tutti gli odiatori e commentatori accaniti del nostro tempo. E invece citerò il Maestro Yoda, che forse persino chi vota Salvini e Salvini stesso conosceranno e che ha spiegato a tutti il populismo di ogni tempo: "La paura è la via per il Lato Oscuro. La paura conduce all'ira, l'ira all'odio; l'odio conduce alla sofferenza".
Saviano perfetto.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da babaoriley »

quoto ogni singola paola di Alessandro.
Spero che LIDL prenda provvedimenti seri verso questi due impiegati, un fatto del genere è di una gravità inaudita ed è figlia di un imbarbarimento generale che porta certa gente a voler scavalcare le autorità e la legge e a trasformarsi in fantomatici giustizieri fai da te.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da babaoriley »

grazie per l'info di Pindaro dalla regia, credevo fosse un post di alessandro e non di Saviano :)
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

babaoriley ha scritto:grazie per l'info di Pindaro dalla regia, credevo fosse un post di alessandro e non di Saviano :)
Hai letto il mio libro "gomorra"?
:D
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Nickognito ha scritto:si, ma nemmeno la mia azienda multinazionale puo' assumere una donna delle pulizie a cottimo. Ripeto, la dimensione dell'azienda e l' uso dello smartphone non c'entra nulla..

Ti faccio due esempi:
1) io altri amici e soci ci facciamo rilasciare 20 licenze ncc, organizziamo un centralino e diffondiamo il numero in TV, radio locali, cartelloni, internet etc. Chi chiama, noi lo portiamo dove vuole, con auto che girano nei punti strategici della città: stazioni, aeroporti, discoteche etc.

-dopo una settimana mi multano e chiudono tutto.
-Uber lo fa indisturbata.

2) ho 5 pizzerie e pago ragazzi 3 euro a consegna senza nessun contratto, assicurazione, assunzione, garanzia, quota di stipendio fissa, con mezzi loro.

- al primo controllo dell'ispettorato del lavoro o della finanza, prendo una multa spaziale.
- la app del bocconiano no, tutto ok.

È questo che non mi piace.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da BackhandWinner »

Apollo_Creed. ha scritto:
BackhandWinner ha scritto:
Apollo_Creed. ha scritto:se lo Stato avoca a sé il servizio taxi e stipendia degli autisti, si fottano i tassisti autonomi.

se ai tassisti autonomi frega il lavoro una multinazionale stronza domiciliata fiscalmente presso un paradiso, difendo i tassisti.
Io spero che tu stia scherzando; poi, in subordine, ipotizzo che non tu ti renda pienamente conto di quello che scrivi.
Infine decido di restare aperto all'ipotesi che:
1) tu viva in una realtà ontologicamente diversa dalla mia, intesa proprio come Mondo Alternativo, con leggi tutte sue;
2) tu viva la mia stessa realtà ma con una capacità di percepire fenomeni della stessa che a me sfuggono, come vale, chessò, per i pipistrelli con gli ultrasuoni (confrontati con lo spettro uditivo di Homo Sapiens).
I liberisti coi soldi dei padri e le eredità - uh che merito ereditare - da un orecchio mi entrano e dall'altro mi escono, se io vivo nel mondo alternativo.

Lo Stato ha il dovere di convogliare il progresso nei canoni della redistribuzione e della sostenibilità per i lavoratori. Siete voi che con questa propaganda liberista siete fuori dalla realtà, visto che nel mondo vincono brexit, Trump, Le Pen e 5 stelle.

E ora forza, tutti a fare simpatia su hipster democratici e sugli eurocrati. A 40 e passa anni. Che tra trent'anni si va in non pensione, fico. Ma Foodora ci porta il sushi a 3 euro, su Facebook facciamo incetta di like!
Non è che si capisca tanto bene, nemmeno sforzandosi. Però si capisce che, in un contesto razionale, non c'entra nulla con la proprietà statale dei mezzi di produzione di beni e servizi.
Il "voi" accusatorio e altre amenità ad hominem non meritano commento :)
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Burano »

Quando lo vidi, lessi di sfuggita perchè ero in scooter, e ovviamente sperai di aver capito male.
Per me agghiacciante. Quel "Ritirati" poi, una cosa che fa inorridire.
https://www.facebook.com/51929902626/ph ... =3&theater
Lo voglio rivedere, Fabio
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