Non c'è limite al peggio

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Nickognito ha scritto:
alessandro ha scritto: L’amore è un sentimento.
Anche la paura o la curiosità si possono definire sentimenti o sensazioni.
Le riposte date a queste sensazioni sono invenzioni.
Quindi se tua figlia ha paura e tu l' abbracci, hai inventato l'abbraccio? (o lo ha fatto il primo abbracciatore della storia?)

O magari l' uomo curioso delle caverne pensa 'che sara' mai quel rumore? Andiamo a vedere' e da allora e' nata l' invenzione dell' 'andare a vedere'.

Ma poi se un uomo ha, una volta, nella caverna, avuto la sensazione che un fulmine avesse qualcosa di sacro, che cosa avrebbe inventato, esattamente, il fulmine? (come ha inventato Giove...). O ha inventato un sentimento?
Ha sentito un fulmine, ha avuto paura e ha pensato a qualcosa di più grande e potente di lui, quello che viene dopo, Giove e la sua corte, il grande giaguaro, il serpente volante sono invenzioni. O abbiamo il serpente volante o Giove nel dna?
L’abbraccio è istintivo credo non culturale, bisognerebbe chiedere ad un antropologo, ma si abbracciano le scimmie, sarà un gesto insito.

Secondo la psicoanalisi, Dio è la proiezione dei genitori visti nella prima infanzia come esseri superiori e onnipotenti.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Quindi il Dio balena e la Santa trinita sono la descrizione della stessa cosa ma nel continente americano mille anni fa a Dio andava di scherzare.

Il fatto è che è insito nell’uomo farsi domande su ciò che non si Sa e che colpisce, come la morte, il nascere e il calare del sole etc. E per dare risposta i diversi popoli nelle diverse epoche si sono date delle risposte a cazzo.
Inventate.

Poi in quasi ogni religione c’ È l’avvertenza che quella è l’unica ragione. “Non avrai altro Dio al di fuori di me “ o cose del genere, non “per ora è così poi vi faremo sapere”,

Le poesie sono tutte in parte invenzioni e in parte descrizioni come ogni invenzione umana.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto:

Ha sentito un fulmine, ha avuto paura e ha pensato a qualcosa di più grande e potente di lui, quello che viene dopo, Giove e la sua corte, il grande giaguaro, il serpente volante sono invenzioni. O abbiamo il serpente volante o Giove nel dna?
L’abbraccio è istintivo credo non culturale, bisognerebbe chiedere ad un antropologo, ma si abbracciano le scimmie, sarà un gesto insito.

Secondo la psicoanalisi, Dio è la proiezione dei genitori visti nella prima infanzia come esseri superiori e onnipotenti.
Vogliamo parlare della scientificita' della psicanalisi? Che c'entra il DNA, quello che non e' nel DNA e' un'invenzione? Una approssimazione alla verita', che sia riguardo al mondo fisico, all'origine dell' universo, ai sentimenti di una persona, al proprio sentimento, che sia attraverso un linguaggio, una poesia, un mito, una teoria scientifica incompleta, un tentativo di empatia, queste le classifichi come 'invenzioni'? Se io e Pindaro ti vediamo triste, lui recita una poesia sulo stato d' animo che gli trasmetti, io una ipotesi logica sul motivo per cui tu possa essere triste, e uglygeek ti abbraccia come fanno solo i neri a Seattle, non come le scimmie, le nostre sono tre invenzioni, di cui almeno due sicuramente false? Questo e' il tuo approccio?
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto: E per dare risposta i diversi popoli nelle diverse epoche si sono date delle risposte a cazzo.
E tu oggi evidentemente non vuoi essere da meno.
Alessandro che spiega a milioni di sapienti, premi nobel, scienziati, poeti, artisti, che si sono dati tutti risposte a cazzo.

Naturalmente noi dovremmo credere a quanto dici tu, ipse dixit, grazie alla tua autorita', o magari a quella di uglygeek.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Ci sono milioni di intelligentoni e sapienti che credono a religioni che dicono una il contrario dell’altra, quindi sono tutte inventate o tutte tranne una.
Erano meno intelligenti dei premi Nobel gli antichi che credevano a Giove/Zeus?
È roba inventata
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Diciamo poi che ci sono molti premi Nobel che ritengono le religioni invenzioni dell’uomo.
Quindi ci sono intelligentoni e sapientoni da entrambe le sponde e suppongo che il fatto di essere stati immersi in un contesto religioso abbia influito sul numero di Nobel portati a credere.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto: Erano meno intelligenti dei premi Nobel gli antichi che credevano a Giove/Zeus?
È roba inventata
Tu sei piu' intelligente di loro? Perche' dovrei ascoltare te?
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto:Diciamo poi che ci sono molti premi Nobel che ritengono le religioni invenzioni dell’uomo.
Quindi ci sono intelligentoni e sapientoni da entrambe le sponde.
che in genere non si offendono a vicenda dicendo: tu nella tua vita ti dai risposte a cazzo.
Come io non sto dicendo che un non credente si dia risposte a cazzo.

Sei solo tu a dirlo.

Non hai nessuna autorita' in materia, nessuna conoscenza in materia, offendi, che vuoi che ti dica? Hai certo il diritto di scrivere e convincere chi vuoi delle tue idee, o esprimere la tua opinione. Per me puoi anche pubblicare qui il progetto di un ponte, poi magari non necessariamente ci passo sopra.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Nickognito ha scritto:
alessandro ha scritto: Erano meno intelligenti dei premi Nobel gli antichi che credevano a Giove/Zeus?
È roba inventata
Tu sei piu' intelligente di loro? Perche' dovrei ascoltare te?
Logico che non ho ne il tempo ne la capacità per scrivere un trattato definitivo sulla religione, dico solo che se le storie di Zeus sono vere il resto è falso se è vero il cristianesimo monoteista le storie di Zeus sono invenzioni.
Unica alternativa sono invenzioni entrambe.

Ma questa è logica. E non puoi dire che la Santa trinita e una famiglia allargata di dei pervertiti e violenti siano la descrizione della stessa cosa.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto:
Ma questa è logica..
altra disciplina di cui evidentemente sei tanto esperto, da offendere quelle migliaia di grandi esseri umani che la pensano diversamente....
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da tuborovescio »

alessandro ha scritto: E non puoi dire che la Santa trinita e una famiglia allargata di dei pervertiti e violenti siano la descrizione della stessa cosa.
ma la Trinità non è la famiglia allargata finalmente riunita?
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da fabio86 »

Il punto non è credere in Zeus o Quetzalcoatl, alessandro.
Un conto è discutere delle emanazioni della religione nella storia dell'uomo, un altro della tensione verso i quesiti filosofici riguardanti 'l'altro', il trascendente, il significato dietro vita e morte. Queste non sono invenzioni, sono pensieri insiti nell'animo umano, sviluppatisi nel corso dei secoli.
E te lo dice un ateo convinto, adesso tendente all'agnostico.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

fabio86 ha scritto:Il punto non è credere in Zeus o Quetzalcoatl, alessandro.
Un conto è discutere delle emanazioni della religione nella storia dell'uomo, un altro della tensione verso i quesiti filosofici riguardanti 'l'altro', il trascendente, il significato dietro vita e morte. Queste non sono invenzioni, sono pensieri insiti nell'animo umano, sviluppatisi nel corso dei secoli.
E te lo dice un ateo convinto, adesso tendente all'agnostico.
ma non solo: il fatto e' che ci sono (anche oggi) troppe persone di valore cristiane, musulmane, buddiste, atee, agnostiche, perche' una persona normale possa pretendere di dire che queste credano in invenzioni a cazzo, senza coprirsi di ridicolo. Si possono avere opinioni diverse, rispettando anche quelle altrui, magari anche senza capirle.

Non si puo' parlare di aspetti complessi della storia, e del presente dell'umanita', con un paio di frasi sui cuccioli e sulla morte.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Pindaro »

Ma anche io lo dico da ateo.
Il non trovare una spiegazione a qualcosa di inspiegabile. Il sole, le stelle, la luna, un fiore, un tramonto.
Il non trovare una spiegazione al perchè ci si innamora. A un dolore. E quindi immaginare che ci sia qualcosa di altro, di oltre, di imperscrutabile
che racchiuda tutto questo. Che contempli tutto questo. "chissà se c'è qualcun altro oltre a noi o sopra di noi"
Non si è inventato il dubbio, non si è inventato l'avere un qualcosa di immaginario nel quale rifugiarsi.
I sentimenti non sono invenzioni. Qualsiasi espressioni esse abbiano.
Non credo che Leopardi abbia dovuto pagare le royalties a chi ha inventato il pessimismo.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Ombra84 »

Io ad esempio mi chiedo sempre chi abbia inventato la parmigiana di melanzane e cosa abbia spinto l' uomo a scoprirla.
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

Ombra84 ha scritto:Io ad esempio mi chiedo sempre chi abbia inventato la parmigiana di melanzane e cosa abbia spinto l' uomo a scoprirla.
l termine "parmigiana", secondo alcuni, deriverebbe dalla parola siciliana parmiciana,[3] plausibilmente derivante dal latino "parma" (scudo), con cui sono chiamate le liste di legno che compongono una finestra persiana, forma richiamata dalla disposizione a strati sovrapposti delle fette di melanzana fritte.[4] La teoria che affermerebbe la paternità della ricetta alla Sicilia trae forza anche dal fatto che in questa parte d'Italia il piatto viene chiamato "parmigiana di melanzane", non "melanzane alla parmigiana" come in Emilia, quindi il sostantivo principale è "parmigiana" e "di melanzane" è la specificazione.[5]

Il nome di questo piatto potrebbe più verosimilmente derivare dalla parola turca patlıcan' e/o da quella araba 'al-badingian' (in queste lingue le consonanti p e b si pronunciano allo stesso modo). Infatti sia nella cucina araba che in quella turca esiste un piatto in qualche modo simile che è passato nella cucina greca con il nome di moussaka. Ad avvalorare tale ipotesi il termine siciliano del tipo di melanzana con cui si fa la pietanza, petronciana. Nelle ricette antiche è previsto l'uso del formaggio pecorino siciliano, molto utilizzato nella cucina meridionale, per cui non sembrerebbe esserci alcune relazione con il formaggio parmigiano reggiano il cui utilizzo nella cucina meridionale si è diffuso nel secondo dopoguerra.
Attribuzione napoletana

Jeanne Caròla Francesconi, scrittrice e conoscitrice della cucina napoletana, sostiene che le origini della ricetta risalgono ad oltre due secoli or sono ed individua, nelle opere di Vincenzo Corrado e Ippolito Cavalcanti, i primi tentativi di illustrare quella che noi conosciamo attualmente come parmigiana di melanzane.
« Un'altra gloria della cucina napoletana, è la parmigiana. Pochi elementari sapori che si completano ed ecco uno squisito piatto, saporito ed appetitoso, che bene si addice all'estate. »
(J. C. Francesconi, La cucina napoletana)

Troviamo la prima ricetta riconducibile in certa misura a quella che noi oggi conosciamo come parmigiana nel celebre trattato Il Cuoco Galante di Vincenzo Corrado, autore di origine pugliese che tra il XVIII e il XIX secolo prestò servizio nelle più prestigiose casate napoletane.[6] È possibile, anche per le ragioni esposte, che in origine la preparazione fosse tipica delle zucchine. Nell'unica ricetta dedicata alle melanzane (petronciani) l'autore suggerisce la possibilità di prepararle alla maniera di zucche, pastinache (sorta di carote) e pomodori.

Delle zucche lunghe alla parmigiana
« Le zucche lunghe (zucchine) devono essere né troppo lunghe, né piccole. Prima di cuocerle bisogna raderle d'intorno, e tagliarle in sottili fette rotonde; poi polverate di sale, per qualche tempo, acciocché mandino fuori un certo cattivo umore, e si renda la loro carne piacevole, da usarla in quelle maniere che si dirà, si spremono tra le mani, o tra due tondi, s'infarinino, e si friggano nello strutto. Si servano in un piatto tramezzate di parmigiano, e butirro, coverte con salsa di gialli di uova, e butirro, rassodate nel forno. »
(Vincenzo Corrado, Il Cuoco Galante)

Per trovare la prima ricetta delle melanzane alla parmigiana a noi familiare bisogna invece aspettare il 1837, quando Ippolito Cavalcanti duca di Buonvicino diede alle stampe la sua opera più importante: "Cucina teorico pratica". Del Cavalcanti riproponiamo un estratto della ricetta presentata nel libello Cucina casereccia in dialetto napoletano, comparso in appendice all'edizione del 1839.

Melanzane alla parmigiana,
« … e le farai friggere; e poi le disporrai in una teglia a strato a strato con il formaggio, basilico e brodo di stufato o con salsa di pomodoro; e coperte le farai stufare. »
(Ippolito Cavalcanti, "Cusina casarinola co la lengua napolitana, Cucina casareccia in lingua napolitana)

È comunque da rimarcare il fatto che in molti libri di gastronomia stampati tra il 1600 ed il 1800, tra i quali quelli del Corrado e del Cavalcanti, la locuzione "alla parmigiana" veniva adoperata per indicare la presenza del tipico formaggio nelle ricette, valga l'esempio delle 28 ricette "alla parmigiana" illustrate nel Cuoco Galante, tutte caratterizzate dalla presenza del formaggio Parmigiano.
Attribuzione parmense

La parmigiana per antonomasia è oggi quella di melanzane, ma il termine viene talvolta riferito anche a preparazioni a base di ortaggi affettati e disposti come le scalette di una finestra persiana a formare strati alternati con altri ingredienti. Il dizionario Devoto-Oli definisce il termine come segue: "cucinare alla maniera dei parmigiani, ovverosia degli abitanti della città di Parma, vuol dire cucinare vegetali a strati". Stessa etimologia è proposta dal "Dizionario etimologico" Cortelazzo-Zolli, che fa risalire la comparsa del termine parmigiana, ma non si sa se riferito alla pietanza di melanzane fritte e cotte al forno, a prima del 1440 da Simone de' Prodenzani. Nella sequenza delle portate del Prodenzani, tuttavia, le parmigiane sono collocate tra la frutta e i dolci.[7]
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da fabio86 »

Niente da fare..le cose migliori sono tutte nostre.
(e no...la mafia c'era già da prima, solo che non si chiamava mafia :D )
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Pindaro »

Ma i sogni chi li ha inventati?
Prima si dormiva e basta.
edit:
M'ero perso il passaggio di Alessandro sulla psicanalisi.
Fortunatamente. Anche se sarebbe perfettamente in topic.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

PINDARO ha scritto:Ma i sogni chi li ha inventati?
Prima si dormiva e basta.
edit:
M'ero perso il passaggio di Alessandro sulla psicanalisi.
Fortunatamente. Anche se sarebbe perfettamente in topic.
Dispiace ma evidentemente non sono riuscito a spiegarmi.

Sulla psicoanalisi, leggiti qualche libro e vedrai che una delle teorie è questa.

Il mistero, l’infinito, la morte sono tutte grandi domande.
Ma l’ho scritto credo 2-3 volte.

La questione che ci siano persone intelligenti che credono che Buddha o cristo sia l’unico Dio, che vuol dire? Nulla.
Grandi personaggi si facevano fare i tarocchi o credevano negli oroscopi.

È umano farsi delle domande ma poi prendere per vere le storielle su Zeus o l’arca Di noe’ è differente.

Io rispetto tutti, ma le religioni sono risposte fantasiose a domande fondamentali.

Ho grandissimo rispetto per chi crede ma razionalmente non credo che il mondo sia stato creato in 6 giorni, o nelle altre centinaia di versioni della creazione che nei secoli hanno dato alla domanda da dove nasce il mondo.

Posso dire che i terremoti non sono provocati dalla gigantesca tartaruga che sorregge la terra? Come credevano alcuni popoli antichi? Sono invenzioni.
E sono invenzioni il purgatorio (inventato nel medioevo), come inferno e paradiso ( inferno che secondo gli ebrei non esiste).

Però bisogna capire la differenza tra avere uno spirito curioso e ache capace di astrazione e spiritualità, credo sia una delle cose che distingue un uomo da un animale, a credere a mille invenzioni differenti.

Non credo poi che siano piu ingenui o stupidi di me, anzi, dico che se credi in una religione devi per forza di cose non credere nelle altre e quindi le altre sono false e frutto di fantasie.

Se vedi un uovo e io dice che è di piccione, un’altro di gallina, un’altro di drago e uno di struzzo, e tutti dicono di essere sicuri perché lo hanno visto, o uno ha ragione e gli altri torto e sono bugiardi o tutti mentono.

Poi ho grande stima per chi segue con costanza dei principi, anche religiosi, io stesso seguo molte delle indicazioni del cristianesimo.

Una domanda, ma il Dio elefante con 8 braccia esiste secondo voi? E esiste contemporanea il Dio Cristiano?

E se il Dio elefante non esistesse da dove salta fuori?
Non è che qualcuno se lo è inventato?
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

PINDARO ha scritto:Ma anche io lo dico da ateo.
Il non trovare una spiegazione a qualcosa di inspiegabile. Il sole, le stelle, la luna, un fiore, un tramonto.
Il non trovare una spiegazione al perchè ci si innamora. A un dolore. E quindi immaginare che ci sia qualcosa di altro, di oltre, di imperscrutabile
che racchiuda tutto questo. Che contempli tutto questo. "chissà se c'è qualcun altro oltre a noi o sopra di noi"
Non si è inventato il dubbio, non si è inventato l'avere un qualcosa di immaginario nel quale rifugiarsi.
I sentimenti non sono invenzioni. Qualsiasi espressioni esse abbiano.
Non credo che Leopardi abbia dovuto pagare le royalties a chi ha inventato il pessimismo.
Completamente d’accordo
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Pindaro »

Sei sicuro? Tu hai scritto l'esatto contrario questa mattina. :)
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

PINDARO ha scritto:Sei sicuro? Tu hai scritto l'esatto contrario questa mattina. :)
No.

Comunque ho trovato questo pezzo che spiega in maniera un po’ più forbita quello che pensavo questa mattina:

Secondo Feuerbach, la nascita della religione può essere paragonata alla sistole e alla diastole della circolazione arteriosa. Dapprima l'uomo espelle da sé la propria essenza, “creando” Dio (sistole), poi prega Dio di restituirgli la propria essenza (diastole). La teologia (discorso logico su Dio) consiste insomma nello studiare l'essenza umana proiettata dall'uomo in un ente immaginario e viene pertanto a coincidere con l'antropologia.

Ma perché l'uomo aliena (cioè cede ad un altro) la propria essenza?
Feuerbach individua quattro motivi.
1- L'uomo come individuo si sente debole e limitato, mentre come specie si sente onnipotente e infinito. Dio è quindi la personificazione immaginaria delle qualità della specie.
2- L'uomo sente lo squilibrio ontologico tra la propria esistenza (finita) e la propria essenza (infinita)1. Ritiene quest'ultima una proprietà di Dio che è stata donata in custodia all'uomo, poiché non riesce a concepire che un'essenza infinita possa appartenere completamente a un essere finito.
3- L'uomo sperimenta la contraddizione tra i propri desideri infiniti e le limitate capacità di soddisfacimento, così inventa una divinità in cui tutti i suoi desideri sono realizzati.
4- L'uomo constata la propria dipendenza dalla natura e finisce per divinizzarla.

Che la religione sia un'invenzione umana lo sostengono le religioni stesse, a proposito delle altre religioni. Quello che manca a ciascuna di esse è riconoscimento che questa obiezione può essere rivolta a tutte le religioni, compresa quella che accusa la altre. Ma la religione che criticasse anche se stessa smetterebbe di essere tale: sosterrebbe che Dio è un'invenzione umana e diverrebbe una filosofia atea.

Anche il cristianesimo ha giustamente accusato gli altri dèi di essere invenzioni umane, poi non ha rivolto la stessa accusa nella direzione della propria Trinità. In questo, si è comportato esattamente come ogni religione, veritiera nel demolire le altre e falsa nel difendere se stessa. Il cristiano, però, si avvicina alla verità più di ogni altro credente quando afferma che l'uomo Gesù di Nazareth è anche Dio. In effetti, Dio non è altro che l'essenza dell'uomo. L'errore del cristiano sta nella fede in un Dio trascendente, oltre l'uomo, mentre in realtà Dio è l'uomo, e non solo il nazareno: ogni uomo è Dio, ogni uomo ha un'essenza infinita che poi denomina “Dio”.

Certo, se il cristianesimo compisse quest'ultimo passo, se negasse la trascendenza di Dio, estendendo la “divinità” a ogni uomo, allora coinciderebbe con l'ateismo di Feuerbach: un atto di onestà filosofica (riconoscendo che Dio è solo un'invenzione umana) e un dovere morale (di riappropriarsi della propria essenza da parte dell'uomo).
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Messaggio da alessandro »

fabio86 ha scritto:Il punto non è credere in Zeus o Quetzalcoatl, alessandro.
Un conto è discutere delle emanazioni della religione nella storia dell'uomo, un altro della tensione verso i quesiti filosofici riguardanti 'l'altro', il trascendente, il significato dietro vita e morte. Queste non sono invenzioni, sono pensieri insiti nell'animo umano, sviluppatisi nel corso dei secoli.
E te lo dice un ateo convinto, adesso tendente all'agnostico.
Completamente d’accordo.
Ma l’ho scritto anche.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da ciccio »

alessandro ha scritto:
PINDARO ha scritto:Sei sicuro? Tu hai scritto l'esatto contrario questa mattina. :)
No.

Comunque ho trovato questo pezzo che spiega in maniera un po’ più forbita quello che pensavo questa mattina:

Secondo Feuerbach, la nascita della religione può essere paragonata alla sistole e alla diastole della circolazione arteriosa. Dapprima l'uomo espelle da sé la propria essenza, “creando” Dio (sistole), poi prega Dio di restituirgli la propria essenza (diastole). La teologia (discorso logico su Dio) consiste insomma nello studiare l'essenza umana proiettata dall'uomo in un ente immaginario e viene pertanto a coincidere con l'antropologia.

Ma perché l'uomo aliena (cioè cede ad un altro) la propria essenza?
Feuerbach individua quattro motivi.
1- L'uomo come individuo si sente debole e limitato, mentre come specie si sente onnipotente e infinito. Dio è quindi la personificazione immaginaria delle qualità della specie.
2- L'uomo sente lo squilibrio ontologico tra la propria esistenza (finita) e la propria essenza (infinita)1. Ritiene quest'ultima una proprietà di Dio che è stata donata in custodia all'uomo, poiché non riesce a concepire che un'essenza infinita possa appartenere completamente a un essere finito.
3- L'uomo sperimenta la contraddizione tra i propri desideri infiniti e le limitate capacità di soddisfacimento, così inventa una divinità in cui tutti i suoi desideri sono realizzati.
4- L'uomo constata la propria dipendenza dalla natura e finisce per divinizzarla.

Che la religione sia un'invenzione umana lo sostengono le religioni stesse, a proposito delle altre religioni. Quello che manca a ciascuna di esse è riconoscimento che questa obiezione può essere rivolta a tutte le religioni, compresa quella che accusa la altre. Ma la religione che criticasse anche se stessa smetterebbe di essere tale: sosterrebbe che Dio è un'invenzione umana e diverrebbe una filosofia atea.

Anche il cristianesimo ha giustamente accusato gli altri dèi di essere invenzioni umane, poi non ha rivolto la stessa accusa nella direzione della propria Trinità. In questo, si è comportato esattamente come ogni religione, veritiera nel demolire le altre e falsa nel difendere se stessa. Il cristiano, però, si avvicina alla verità più di ogni altro credente quando afferma che l'uomo Gesù di Nazareth è anche Dio. In effetti, Dio non è altro che l'essenza dell'uomo. L'errore del cristiano sta nella fede in un Dio trascendente, oltre l'uomo, mentre in realtà Dio è l'uomo, e non solo il nazareno: ogni uomo è Dio, ogni uomo ha un'essenza infinita che poi denomina “Dio”.

Certo, se il cristianesimo compisse quest'ultimo passo, se negasse la trascendenza di Dio, estendendo la “divinità” a ogni uomo, allora coinciderebbe con l'ateismo di Feuerbach: un atto di onestà filosofica (riconoscendo che Dio è solo un'invenzione umana) e un dovere morale (di riappropriarsi della propria essenza da parte dell'uomo).
Credo che in questo scritto manchi l'aspetto costruttivo della religione come regola di vita, l'obbligo morale di coesistenza comune con regole che permettano il bene di tutti, regole che ogni umano essendo per principio egoista non può esemplificare se non con un Dio che ti erudisce e ti obbliga a seguire.
Questo come principio, poi la degenerazione umana dell'uso della religione ne combina di tutti i colori, ma questo fa parte del precedente descritto.
Di fondo per me resta una forma arcaica e manipolabile di risolvere problemi che la società complessa non riesce a risolvere con la propria capacitá o volontà.
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto:i diversi popoli nelle diverse epoche si sono date delle risposte a cazzo.
alessandro ha scritto: Comunque ho trovato questo pezzo che spiega in maniera un po’ più forbita quello che pensavo questa mattina:


2- L'uomo sente lo squilibrio ontologico tra la propria esistenza (finita) e la propria essenza (infinita).
Si', no, si capiva cosa volevi intendere, mancava un po' di terminologia forbita.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Burano »

Ricordo che il punto di partenza fu Renato Farina.
Anche un rutto risulta più forbito :-)
Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

Diciamo anche che Feuerbach e' un uomo del suo tempo, certo rispettabile (anche se, per il sottoscritto, tra i filosofi di grido i meno rispettabili sono probabilmente hegeliani, ma son gusti personali). Piu' rispettabile certo di vari 'cavalieri' dell' ateismo di oggi. Rimane appunto un uomo del suo tempo (come San Tommaso o Sant'Anselmo sono del loro, per dire).

E' difficile comprendere Feuerbach senza inserirlo nella filosofia del suo tempo, nell' hegelismo, in particolare. Io ho studiato sia lui che Hegel all' universita', ma ho certo studiato meglio e letto piu' a lungo Schleiermacher, per dire di qualcuno in qualche modo legato al pensiero di Feuerbach. Pero', sinceramente, se posso affermare cose come 'a differenza di altri, come Marx, o lo stesso Hegel, Feuerbach non fu in grado di inserire la sua filosofia della religione in un sistema filosofico piu' complesso e estensivo', non mi sento in grado di parlare troppo di Feuerbach perche', nonostante i miei studi, la mia comprensione di Hegel e hegeliani e' limitata.

Feuerbach era un uomo del suo tempo ed e' anche difficile considerarlo senza leggere le critiche a lui rivolte in seguito (ad esempio da Kierkegaard).

Io penso di avere una certa esperienza, un po' leggendo da giovane i libri di mio padre (che ha studiato teologia), un po' per i miei studi universitari, un po' per letture successive. Parlare di questi temi e' molto interessante. Con atei, agnostici, teisti, e' comunque interessante. E' anche interessante come una considerevole percentuale di filosofi della religione si sia convertita col tempo, molti da teisti a atei, molti altri da atei a teisti.

Purtroppo per parlare di un tema serve competenza. Serve un minimo di studio, di lettura. Per veramente biasimare posizioni altrui in modo netto, serve piu' di un minimo, occorre conoscere l'argomento in profondita'.

Per vivere, avere una fede, non averla, non serve nulla, ognuno e' libero e di certo la religione cristiana non e' dei dotti. Ma, nel caso, penso sia necessario rispettare le opinioni altrui. Altrimenti, per me ci si copre di ridicolo.

Ad esempio, si puo' ovviamente, anche oggi, sostenere che 'solo una religione puo' essere vera e, se una e' vera, allora le altre sono false'. Ma e' difficile argomentare al riguardo senza muovere specifiche obiezioni a chi sostenga il contrario (per dire, John Hick, o anche religioni come il Baha'i).
Ma per me e' anche difficile argomentare al riguardo senza avere un background di conoscenze filosofiche sul termine 'verita'' e il suo uso nel linguaggio, in generale e religioso, da Wittgenstein, a Ricoeur, a Tarski, a Frege, Russell, Goodman o chi volete voi. Non c'e' bisogno di studiare questo per dire 'diventa cristiano! Diventa musulmano! Diventa ateo! Diventa agnostico!' Tutti inviti che chiunque puo' legittimamente proporre.
A uno che mi dice 'io sono ateo, per me non esiste nessun Dio, conviene vivere diversamente, ti consiglio di fare come me' mica rispondo 'si, prima leggiti tutto Sant'Agostino e tutto Plantinga, poi nei riparliamo', ma accetto volentieri il tuo consiglio. Ma se uno mi vuole dimostrare logicamente che cio' che io contemplo come possibile sia solo una cazzata, be, a lui rispondo 'altri ne hanno parlato prima di noi, altri migliori di noi, quindi informiamoci presso di loro, senza troppe pretese'.
Allo stesso modo, io sono ben disposto a lottare insieme a chi mi dica 'cerchiamo di avere un mondo in cui il denaro e' distribuito in modo piu' equo'. Ma se uno mi dice 'questo tipo di uguaglianza economica e' un principio morale oggettivo', io allora gli rispondo di parlarmi prima di Rawls, Nozick o Frankfurt e qualcun altro e poi iniziare a discutere. E se parlo con un professore di filosofia che studia da 20 anni, non gli diro' che, siccome ho letto quei tre filosofi, allora voglio discutere alla pari con lui, ma vorro' discutere cercando piuttosto di imparare da lui. Questo non mi impedirebbe di votare Niki Vendola se lui vota Salvini, per dire.
Poi ovviamente io, o uno che ne sa piu' di me, posso cercare di spiegare a parole mie a uno che ne sa di meno, perche' secondo me e' accettabile un pluralismo di religioni. Mi puo' riuscire piu' o meno bene. Ma lo posso fare a chi mi dice 'francamente io non ne so nulla, ti che dici?', mentre a chi mi dice 'io ho ragione, tu pensi alla cazzo di cane' posso solo rispondere 'ma vai a studiare, pirla'. Con tutte le scuse del caso e la consapevolezza che anche io sono piuttosto ignorante.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Pindaro »

Riguardo Feuerbach, tra le cose che dice è che l’amore del credente verso il prossimo, è in realtà una pulsione egoistica per guadagnarsi la beatitudine eterna nell'adilà. Tenderei ad essere d'accordo, ma poi alla fine se si fa del bene, anche se lo fai per un giudizio di un essere superiore, chi se ne frega. A chi riceve quel bene non credo gli importi molto.
Certo anche l'amore del non credente verso il prossimo può essere in realtà una pulsione egoistica per rimpinguare il proprio ego al proprio cospetto e a quello degli altri. E, da non credente, credo che sia anche peggio. Se hai la vanità come fine ultimo del tuo altruismo. Se poi uno fa del bene in silenzio e senza dire nulla a nessuno, allora cambia tutto. Ma la filantropia credo sia una filosofia che ben pochi perseguono.

Riguardo Hegel e gli Hegeliani, la penso come Nick.
Anche se anche tra i Kantiani, ci sono persone insopportabili, empie e irritanti.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

Su egoismo e altruismo non ho mai capito il problema:

Di solito un grande egoista mica vive da solo. Il piu' grande egoista, se non e' scemo, avra' un gran numero di amori corrisposti. Lo capisco solo per i soldi, perche' spesso avere soldi da' piu' soddisfazione che regalarli. Ma i soldi costituiscono solo una piccola parte delle nostre necessita'. Se chiedi a una persona media quali sono i suoi piu' grandi piaceri, quasi tutti derivano da qualcosa di corrisposto (un partner, amici, figli, animali, sesso consenziente e non per soldi). Se uno vuole far del bene, e' quasi impossibile farlo senza guadagnarci altrettanto (che senso avrebbe offrire sesso, amore, amicizia a un altro, se non si prova piacere a farlo, all'altro non piacerebbe). La maggior parte del bene che si fa e' recepita come un piacere, dall' altro, solo se chi fa del bene prova piacere a sua volta, altrimenti non si fa proprio del bene. Ci sono molte eccezioni, certo, i beni materiali sono certo molto importanti. Ma io veramente fatico a ricordare grandi piaceri che ho provato senza che chi me li facesse provasse grande piacere a sua volta (o almeno fingesse bene).
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da balbysauro »

oggi mi va di avere il mondo contro

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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Pindaro »

Nickognito ha scritto:La maggior parte del bene che si fa e' recepita come un piacere, dall' altro, solo se chi fa del bene prova piacere a sua volta, altrimenti non si fa proprio del bene.
Sì, certo. Posso fare del bene ad una persona ed essere ripagato con veder questa persona felice.
Sentirmi bene perchè quella persona si sente bene. E non pretendere altro in cambio.
Posso fare del bene ad una persona e far sapere a tutti che ho fatto del bene a quella persona.
E sentirmi dire "un che bravo hai fatto del bene a quella persona, ingravidami".
Posso fare del bene perchè so che una volta che sono trapassato ci sarà una divinità a giudicare la mia vita e quel bene Gli farà decidere
di concedermi un al di là piacevole.
Posso invece passare la mia vita senza sentire il bisogno o necessità di fare qualcosa per il prossimo.
L'egoismo. Per me mettere al mondo dei figli per non sentirsi soli è egoismo.
Io sto da solo, mi piace stare da solo, ma non sono egoista.
Egoista non vuol dire pensare solo a se stessi e non agli altri.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

PINDARO ha scritto:Per me mettere al mondo dei figli per non sentirsi soli è egoismo. .
Per me no. Come non lo e' avere un partner perche' ci si sente soli. Poi vabbe', se uno e' patologicamente incapace di stare da solo ed e' un cattivo partner come conseguenza, e' altro discorso. Ma io cerco una compagna che voglia stare non da sola e abbia piacere di stare con me. Se trovo una che non pretende altro in cambio, io non provo nulla. Ma anche se mio figlio o il mio gatto non pretendessero nulla in cambio, sai che gioia... Il massimo piacere, per me, e' che l'altro voglia qualcosa in cambio.

Poi se sto morendo di fame nella sezione infiermeristica di un carcere ugandese, no, non voglio nulla in cambio, ma questo lo si fa per la sopravvivenza, non per la vita.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Pindaro »

Nickognito ha scritto: Poi vabbe', se uno e' patologicamente incapace di stare da solo ed e' un cattivo partner come conseguenza, e' altro discorso.
Pensavo soprattutto a questo. E sono moltissimi, questi casi. Rovinano la vita all'altra persona ( sempre che l'altra persona non soffra della stessa "patologia") e di conseguenza anche quella degli eventuali figli.
Trovo folle ( e lo dico da persona un tempo non immnue a questo tipo di conseguenza) che una persona faccia dipendere totalmente la sua vita da quella di un altro, in modo da morirne in caso questa si allontani. E non perchè l'altro sia la persona perfetta, ma perchè sia la prima o l'unica o la capitata che abbia colmato la solitudine.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

PINDARO ha scritto:
Nickognito ha scritto: Poi vabbe', se uno e' patologicamente incapace di stare da solo ed e' un cattivo partner come conseguenza, e' altro discorso.
Pensavo soprattutto a questo. E sono moltissimi, questi casi. Rovinano la vita all'altra persona .
La rovinano solo se l' altra persona ha deciso di stare con lei. Quindi mai a un egoista furbo...
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Io non so nulla di filosofia, ho però visto ( senza saperlo) che non sono stato il primo a dire che la religione è un’invenzione dell’uomo.

Mi avete preso per il culo, senza alcun rispetto (ma non mi importa, sei tu che parlavi di rispetto delle opinioni).
Io ho rispetto per chi crede, rispetto e invidia.

Se vogliamo andare a discutere sul significato di verità non la si finisce più.

Dico solo che, come si diceva, ogni religione si proclama come portatrice della verità. Questo esclude la verità di altre religioni e i paragoni con la scienza e i tentativi successivi di confermare o cambiare le teorie non regge in quanto le religioni derivano da Dio e Dio non sbaglia.

Se Dio dice: il mondo è nato da un elefante e in altra religione parla del giardino dell’eden, un Dio dice che ci si reincarna e un altro che si finisce all’inferno o in paradiso e ci sarà la resurrezione della carne...

È vero uno e il contrario?

E se uno è vero l’altro è stato inventato.
O si è scritto da solo?


Ma non parlo di spiritualità, di grandi domande di tensione morale, non parlo di domande ma delle risposte, dei racconti dei ciclopi del serpente piumato e dei faccioni dell’isola di Pasqua.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto: Mi avete preso per il culo
non e' che ti abbiamo preso per il culo, hai detto che i religiosi si inventano tutto a cazzo e hai ridotto l' argomento della causa efficiente del buono, bello e sublime come guardare i gattini. Ti sei preso per il culo da solo, hai scritto in modo ridicolo, io ho solo constatato cio'.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto: Dico solo che, come si diceva, ogni religione si proclama come portatrice della verità. Questo esclude la verità di altre religioni e i paragoni con la scienza e i tentativi successivi di confermare o cambiare le teorie non regge in quanto le religioni derivano da Dio e Dio non sbaglia.

Se Dio dice: il mondo è nato da un elefante e in altra religione parla del giardino dell’eden, un Dio dice che ci si reincarna e un altro che si finisce all’inferno o in paradiso e ci sarà la resurrezione della carne...

È vero uno e il contrario?

E se uno è vero l’altro è stato inventato.
O si è scritto da solo?


Ma non parlo di spiritualità, di grandi domande di tensione morale, non parlo di domande ma delle risposte, dei racconti dei ciclopi del serpente piumato e dei faccioni dell’isola di Pasqua.
ma se dici di non voler parlare di verita', perche' ne parli?

Il fatto che una religione sia vera non implica che altre siano false. Possono essere diverse descrizioni o approssimazioni alla verita'.

Nella scienza, non e' che, semplicemente, ci siano teorie vere che poi via via vengono migliorate. Nella scienza e' normale considerare come vere teorie contraddittorie. Ovviamente, non in ogni caso, non in ogni senso. Ma posso considerare valide geormetrie con postulati diversi, la fisica classica e fisica quantistica allo stesso tempo, o posso considerare anche valido il dare come cura pillole di zucchero che e' dimostrato non curino, in certi casi (esistendo il placebo), o prescrivere due terapie allo stesso tempo anche se presuppongono due diverse e non compatibili cause del problema.

Detto questo, la religione non e' scienza e il linguaggio religioso non e' scientifico. Per la religione cristiana la Verita' e' Cristo, ed e' evidente che qui 'verita' ha un significato e contesto diverso del dire 'le gazzelle sono rosse'. E' anche normale, per una religione, che il linguaggio non sia in grado di descrivere Dio.
Ma, in generale, se io ho un quadro, o una poesie, intitolati entrambi 'le paure dell' uomo', non posso dire 'beh, solo uno dei due quadri e' vero, mi dice quali sono esattamente le paure dell' uomo, l' altro mi parla di paure diverse, ben specificate, quindi almeno uno dei due e' un falso'. Semplicemente ci sono linguaggi diversi, non scientifici. Posso scrivere due poesie sull' infinito, molto diverse, ed entrambe che mi danno una descrizione vera dell' infinito.

Ovviamente si puo' anche sostenere che no, solo una religione e' vera, e le altre false. Ma non e' l' unica posizione sostenibile.

Non si puo' dire 'vabbe', io non so nulla di filosofia, pero' dico che...'

Come dire: non so nulla di medicina, pero' secondo me fumare non fa male'.

Ok, studia medicina!

Magari domani si scopre che fumare non fa male, magari molti lo sostengono gia', ma se molti autorevoli medici dicono che fa male, allora io non posso apostrofare queste credenze come 'invenzioni del cazzo'. Posso solo informarmi e avere le mie idee, rispettando le altre.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Nickognito ha scritto:
alessandro ha scritto: Mi avete preso per il culo
non e' che ti abbiamo preso per il culo, hai detto che i religiosi si inventano tutto a cazzo e hai ridotto l' argomento della causa efficiente del buono, bello e sublime come guardare i gattini. Ti sei preso per il culo da solo, hai scritto in modo ridicolo, io ho solo constatato cio'.
Ho detto che le storie delle varie religioni sono invenzioni. Poi, se per fare l’esempio del male che secondo me colpisce più del bello, ho parlato di cuccioli, ma è un modo di esporre per paradossi, cose che proprio tu non puoi rimproverare, visto che spesso tiri fuori paralleli ed esempi che nemmeno sotto acido riuscirei ad inventare (che poi mi divertano anche è un altro discorso)
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Pindaro »

Nickognito ha scritto:
uglygeek ha scritto:
Burano ha scritto:Solo gente che si è autoconvinta dell'esistenza di Dio per paura della morte.
La religione questo e'.
ahahahahahah Ugly che butta nel cesso migliaia di anni di geni, artisti, pensatori con una frase.

Dai, i provo anche io: 'cosa e' la poesia per Nickognito: solo parole scritte perche' le donne fighe non gliela danno, uahuahuah'

Livelli altissimi :)
alessandro ha scritto:
La religione è stata inventata per dare un ordine a cose incomprensibili e spaventose, come la morte, il buio, la mancanza di cibo, le carestie le malattie le ingiustizie terrene.
Nickognito ha scritto:La religione e' qualcosa di molto complesso su cui persone straordinarie hanno scritto tantissimo, e ancora piu' persone straordinarie hanno vissuto. Non qualcosa che si liquida con 'gente che si e' autoconvinta per paura della morte'. Poi uno puo' essere ateo, sottolineare i danni provocati dalla religione e augurarsene la scomparsa, quanto vuole, ma dire che una frase del genere sia da bifolchi e' fare una grande offesa a un bifolco.

Tra l' altro trovo molto strana, buffa, questa opinione per cui la religione nascerebbe solo come un wishful thinking per consolarsi del male. Come se anche del bello e del bene e del sublime non ci fosse bisogno di dare spiegazioni, o un senso. O come se anche l' ateo non cerchi di avere un senso di cio' che e' reale, non creda pure in qualcosa di non dimostrato, non elevi pure qualcosa a sacro.
PINDARO ha scritto:D'accordo con Nickognito, ovviamente, pur dal mio punto di vista di senza Dio.
Il divino è qualcosa di molto molto più complesso, ampio e filosofico.
Certo, in nome e per conto della religione, si sono e si continuano a fare danni e morti.
Ma c'è chi in Dio o nel divino ha cercato e cerca una spiegazione, un'ispirazione.
C'è chi ha creato opere d'arte e bellezza. O c'è chi semplicemente ha trovato un rifugio.
Poi ci sono anche i timorati di Dio e gli ipocriti del mio post di cui sopra.
alessandro ha scritto:Ok, ma la religione è stata inventata per dare risposta alle angosce, malattie morte mancanza di animali da cacciare il sole che scompare e non si Sapeva se sarebbe tornato o l’inverno che non finiva mai.

La domanda “come fanno ad essere cosi carini i cuccioli” credo sia venuta dopo.

Ecco la discussione.
La tua risposta, Alessandro, era francamente ridicola.
Con il concetto di "invenzione" che non ha assulutamente senso.
E il riferimento ai cuccioli un tantino offensivo.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Pitone »

Vabbuò abbasso il livello con la pochezza attuale sociale

http://m.ilgiornale.it/news/2017/10/16/ ... 5/1453209/

I genitori dov'erano in generale? Oltre che il momento del danno anche negli anni precedenti come educatori.
10 e 12 anni sono abbastanza grandi per non dire la solita stronzata tipo: è solo un bambino.
Che goduria i 1500 euro di multa, quanto avrei voluto vedere i genitori.
Fuck off means naw, naw means mibbie, mibbie means aye n aye means anal...
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