Non c'è limite al peggio
Re: Non c'è limite al peggio
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Re: Non c'è limite al peggio
Accolta con tutti gli onori in questura, con gli agenti schierati a omaggiare la visita. Barbara d'Urso fa il suo ingresso nella sede della polizia a Milano e resta anche lei stupita di tanta accoglienza. Un "picchetto d'onore" per la star del pomeriggio in tv, un'emozione che la stessa presentatrice Mediaset condivide con i fan: "Sono molto orgogliosa di essere ricevuta così. Tutti ragazzi che lavorano per noi. Evviva!".
Lo fa via social, con un video pubblicato nelle sue Instagram stories, che però non fa altro che infastidire ulteriormente chi non l'ha presa bene, anche se far trovare gli uomini schierati è prassi durante le visite forse un pelo più istituzionali. Alcuni appunto, a guardare il filmato registrato dall'ospite d'onore dove gli agenti della polizia di Stato sono sull'attenti mentre sfila la conduttrice entusiasta, e le foto dei sorrisi scattate nei locali della questura tra gli uomini e le donne in divisa.
Si trattava comunque di una visita privata e informale; una cortesia per ricambiare per gli inviti a Domenica live di Barbara d'Urso, che ha avuto spesso ospite in studio ad esempio la dirigente delle volanti Maria Josè Falcicchia. Dalla questura ci tengono però a dire che "non si è trattato di un picchetto d'onore, era lei che ha voluto assistere a un cambio turno". Stavolta finito tutto online per l'esuberanza social dell'ospite.
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Re: Non c'è limite al peggio
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Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Non c'è limite al peggio
Le disuguaglianze nelle patrie dei giganti della new economy, ok affitti alti ma anche stipendi con troppe disuguaglianze tra chi fa patrte di questa evoluzione e i lavoratori ordinari e una ricchezza immensa che si riversa solo in minimisdima parte nella comunità e nelle case degli Stati che ospitano le grandi realtà tecnologiche.uglygeek ha scritto:http://www.lastampa.it/2017/11/19/multi ... agina.html
Per me è lo scandalo del secolo la percentuale vicina allo zero che i vari Apple amazon Airbnb uber etc. Pagano di tasse.
Vorrei vedere la concorrenza tra amazon e una libreria tradizionale se amazon pagasse il 60% di tasse e la libreria tradizionale pagasse lo 0.01% come amazon.
Apple ha decine di miliardi esentasse accumulati fuori dagli usa. E chi fa i soldi veri nella new economy o nella finanza poi ha tutto nei paradisi fiscali, mentre un lavoratore da 1200 euro al mese ne paga oltre il 50% in tasse e contributi.
Più le tasse dirette come bollo, accise, imu etc. Mentre i milionari comprano panfili in paradisi fiscali senza pagare bolli iva o altro.
Non si può nemmeno pensare “buon per loro, pazienza” quei miliardi di dollari sono quelli che mancano per dare aiuto ai senzatetto alle famiglie a dare la sanità a tutti e magari contributi minori ai lavoratori e alle piccole imprese che non possono difendersi dal fisco e pagano tutto.
Altro che 35 euro ai profughi. Questi sono costi veri, questi e le banche che poi le due cose sono collegate.
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Re: Non c'è limite al peggio
I prezzi dei libri in libreria e su Amazon sono gli stessi, identici.alessandro ha scritto: Vorrei vedere la concorrenza tra amazon e una libreria tradizionale
Amazon in italia non può fare prezzi più bassi. Applica gli sconti dettati dalle case editrici, speculari a quelli che trovi in libreria.
Amazon ha la comodità che te li spediscono a casa. Ma la libreria ha il vantaggio di offrirti "consulenza" o che puoi sfogliarli, i libri , prima di acqusitarli.
Se chiudono le librerie, non è colpa di Amazon.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Non c'è limite al peggio
Se le librerie pagassero le tasse di amazon non chiuderebbero.PINDARO ha scritto:I prezzi dei libri in libreria e su Amazon sono gli stessi, identici.alessandro ha scritto: Vorrei vedere la concorrenza tra amazon e una libreria tradizionale
Amazon in italia non può fare prezzi più bassi. Applica gli sconti dettati dalle case editrici, speculari a quelli che trovi in libreria.
Amazon ha la comodità che te li spediscono a casa. Ma la libreria ha il vantaggio di offrirti "consulenza" o che puoi sfogliarli, i libri , prima di acqusitarli.
Se chiudono le librerie, non è colpa di Amazon.
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Re: Non c'è limite al peggio
Le librerie son rimaste aperte per decenni, pagando le stesse tasse.alessandro ha scritto:
Se le librerie pagassero le tasse di amazon non chiuderebbero.
Si vendono meno libri, è quello il punto.
Per te il male del mondo è Amazon.
Una visione un po' ristretta, dei mali dell'umanità.
E comunque di librerie aperte ne trovi ancora ovunque, al di là della Feltrinelli etc.
E se capita che chiudono, Amazon non c'entra nulla. Ma ci sono di mezzo Mondadori e i centri commerciali che hanno preso licenze che non gli spettavano.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Non c'è limite al peggio
Questa e' criptica, non l'ho capita.PINDARO ha scritto:foto di libri
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Re: Non c'è limite al peggio
Eppure è talmente facile da capire.uglygeek ha scritto:Questa e' criptica, non l'ho capita.PINDARO ha scritto:
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Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Non c'è limite al peggio
Hai ragione sulle tasse, ma non tanto nel caso di Amazon e delle librerie. Amazon e' tante cose, non solo un negozio, anche una piattaforma di cloud computing, un produttore di tablet e device, un produttore di software, una catena di supermercati e molte cose ancora. Usa gli stessi stratagemmi fiscali che usano Apple e Google per pagare meno tasse. Ma per quanto riguarda la parte del negozio, li' le tasse le paga, con tanto di IVA. Non e' sulle tasse che fa concorrenza alle librerie.alessandro ha scritto:Se le librerie pagassero le tasse di amazon non chiuderebbero.PINDARO ha scritto:I prezzi dei libri in libreria e su Amazon sono gli stessi, identici.alessandro ha scritto: Vorrei vedere la concorrenza tra amazon e una libreria tradizionale
Amazon in italia non può fare prezzi più bassi. Applica gli sconti dettati dalle case editrici, speculari a quelli che trovi in libreria.
Amazon ha la comodità che te li spediscono a casa. Ma la libreria ha il vantaggio di offrirti "consulenza" o che puoi sfogliarli, i libri , prima di acqusitarli.
Se chiudono le librerie, non è colpa di Amazon.
E' su tutto il resto, l'economia di scala, la possibilita' di ridurre al minimo costi e margini, la comodita' che offre potendo vendere QUALSIASI libro esista in commercio e fartelo arrivare a casa in due giorni o in due minuti, se vuoi la versione elettronica. Anche pagando le stesse tasse Amazon vince lo stesso e le librerie chiudono, non subito come i negozi di dischi ma un po' alla volta chiudono.
I negozi di dischi dimostrano che il vantaggio di offrire consulenza serve a poco contro la rete.
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Re: Non c'è limite al peggio
Non ti piace Moccia?PINDARO ha scritto:Eppure è talmente facile da capire.uglygeek ha scritto:Questa e' criptica, non l'ho capita.PINDARO ha scritto: [grossa foto di libri]
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Re: Non c'è limite al peggio
Se non ci arrivi da solo, non posso farti disegni.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Non c'è limite al peggio
Per me son due problemi separati.
Le tasse di Amazon sono certo uno scandalo, ma non e' quello il punto.
Il punto e' che, se uno compra un libro, di solito vuole:
- che gli arrivi a casa
- che trovi il libro che vuole: quindi qualunque titolo, in qualunque lingua, in qualunque edizione
- che il libro che vuole lo trovi anche usato, e quindi a minor prezzo
La libreria non ha nulla in piu' e ha tutto in meno.
Chiedere consiglio al libraio, non si vede perche', posso chiedere consiglio a chiunque gratis.
La libreria, di differenza, e' solo che e' un luogo dove fisicamente stai fra molti libri. Quindi l'unica possibilita' che ha e' di sopravvivere grazie ai feticisti dei libri. Che non sono pochi. Inoltre risparmi sulle spese di spedizione, soprattutto se e' un libro che viene dall'estero. In effetti io vado in libreria una volta al mese (ma non compro sempre), solo cercando libri usati sotto i dieci euro.
Amazon e' il paradiso per chi ama i libri, per me.
Per tutto il resto, per me Amazon e' meno importante. E' molto piu' probabile che io cerchi un titolo specifico, che in libreria non si trova, invece che un laptop specifico. Io ordino il laptop online a un grande negozio della mia citta', posso scegliere tra 100 laptop, mi e' piu' che sufficiente, mentre scegliere fra diecimila libri e' pochissimo. In piu' nei libri la lingua e' fondamentale, in un elettrodomestico non conta nulla.
Ho passato anni senza trovare libri, adesso li trovo, un paradiso, senza contare i formati non cartacei.
Per me un appassionato di libri che si dispiace che le librerie chiudano per colpa di Amazon, e' come uno che si dispiace se nuovi macchinari in ospedale salvano la vita di 10 amici, perche' i vecchi ospedali del 1800 avevano un fascino maggiore.
Poi, ovviamente uno puo' pensare ai soldi rubati con le tasse non pagate, fregandosene dei libri.
Le tasse di Amazon sono certo uno scandalo, ma non e' quello il punto.
Il punto e' che, se uno compra un libro, di solito vuole:
- che gli arrivi a casa
- che trovi il libro che vuole: quindi qualunque titolo, in qualunque lingua, in qualunque edizione
- che il libro che vuole lo trovi anche usato, e quindi a minor prezzo
La libreria non ha nulla in piu' e ha tutto in meno.
Chiedere consiglio al libraio, non si vede perche', posso chiedere consiglio a chiunque gratis.
La libreria, di differenza, e' solo che e' un luogo dove fisicamente stai fra molti libri. Quindi l'unica possibilita' che ha e' di sopravvivere grazie ai feticisti dei libri. Che non sono pochi. Inoltre risparmi sulle spese di spedizione, soprattutto se e' un libro che viene dall'estero. In effetti io vado in libreria una volta al mese (ma non compro sempre), solo cercando libri usati sotto i dieci euro.
Amazon e' il paradiso per chi ama i libri, per me.
Per tutto il resto, per me Amazon e' meno importante. E' molto piu' probabile che io cerchi un titolo specifico, che in libreria non si trova, invece che un laptop specifico. Io ordino il laptop online a un grande negozio della mia citta', posso scegliere tra 100 laptop, mi e' piu' che sufficiente, mentre scegliere fra diecimila libri e' pochissimo. In piu' nei libri la lingua e' fondamentale, in un elettrodomestico non conta nulla.
Ho passato anni senza trovare libri, adesso li trovo, un paradiso, senza contare i formati non cartacei.
Per me un appassionato di libri che si dispiace che le librerie chiudano per colpa di Amazon, e' come uno che si dispiace se nuovi macchinari in ospedale salvano la vita di 10 amici, perche' i vecchi ospedali del 1800 avevano un fascino maggiore.
Poi, ovviamente uno puo' pensare ai soldi rubati con le tasse non pagate, fregandosene dei libri.
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Re: Non c'è limite al peggio
Mi ha fatto molto pensare quell'articolo perche' io osservo questa realta' tutti i giorni: voi non avete idea di quanti homeless ci siano a Seattle (tra l'altro una citta' dove fa freddo e piove ininterrottamente da ottobre a maggio).alessandro ha scritto:Le disuguaglianze nelle patrie dei giganti della new economy, ok affitti alti ma anche stipendi con troppe disuguaglianze tra chi fa patrte di questa evoluzione e i lavoratori ordinari e una ricchezza immensa che si riversa solo in minimisdima parte nella comunità e nelle case degli Stati che ospitano le grandi realtà tecnologiche.uglygeek ha scritto:http://www.lastampa.it/2017/11/19/multi ... agina.html
Per me è lo scandalo del secolo la percentuale vicina allo zero che i vari Apple amazon Airbnb uber etc. Pagano di tasse.
Vorrei vedere la concorrenza tra amazon e una libreria tradizionale se amazon pagasse il 60% di tasse e la libreria tradizionale pagasse lo 0.01% come amazon.
La questione non e' purtroppo nemmeno quello delle tasse non pagate. La questione di fondo e' che in California e in parte anche in Oregon e Washington ci sono queste grandi aziende che impiegano tante persone e che pagano ottimi stipendi. Come conseguenza il costo degli affitti e della vita cresce in modo esorbitante: nella Silicon Valley gli affitti sono cosi' cari che ci sono ingegneri di Google con stipendi da 150mila o 200mila dollari l'anno preferiscono vivere in una roulotte piuttosto che pagare 35 o 40mila dollari l'anno solo di affitto o di dover vivere a due ore di macchina dall'ufficio.
Ma mentre chi lavora in questi posti in ogni modo cade bene, cosa ne e' di chi e' fuori? Chi lavora come infermiere, commesso, maestro, ecc? Con uno stipendio medio/basso si vive a stento, e al primo problema (qui in America, anche solo un problema medico) salta tutto.
Certo, se le grandi aziende pagassero tutte le tasse lo stato avrebbe piu' soldi per proteggere chi e' piu' sfortunato, ma comunque il problema della disuguaglianza tra chi fa un lavoro per cui c'e' ancora molta richiesta e chi no rimane.
Poi tassare le grandi aziende non e' facile. Amazon ha gia' circa 60 mila impiegati in Seattle, tanto che ormai a Seattle non puo' crescere oltre e ha deciso di aprire un nuovo quartier generale in un'altra citta' americana. Cosi' ora quasi tutti gli stati americani sono entrati in competizione per essere scelti da Amazon come nuovo centro, con tutti i vantaggi che comunque esso comporterebbe. Per convincerli tutti offrono enormi vantaggi fiscali, la possibilita' di non pagare tasse per decenni, ecc. Ormai queste grandi aziende hanno il coltello dalla parte del manico.
Ultima modifica di uglygeek il dom nov 19, 2017 4:54 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Non c'è limite al peggio
Sicuramente sono scemo io, ma vorrei fare un sondaggio per vedere chi ha risolto il rebus.PINDARO ha scritto:Se non ci arrivi da solo, non posso farti disegni.
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Re: Non c'è limite al peggio
Che nel 2017 ci si rivolge alle "lettrici più romantiche" manco fossimo negli anni '50?uglygeek ha scritto:Sicuramente sono scemo io, ma vorrei fare un sondaggio per vedere chi ha risolto il rebus.PINDARO ha scritto:Se non ci arrivi da solo, non posso farti disegni.
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Re: Non c'è limite al peggio
Grazie Tubo.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Non c'è limite al peggio
Non male anche il 'bouquet'.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Non c'è limite al peggio
Embe'? E che c'e' di male?tuborovescio ha scritto:Che nel 2017 ci si rivolge alle "lettrici più romantiche" manco fossimo negli anni '50?uglygeek ha scritto:Sicuramente sono scemo io, ma vorrei fare un sondaggio per vedere chi ha risolto il rebus.PINDARO ha scritto:Se non ci arrivi da solo, non posso farti disegni.
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Re: Non c'è limite al peggio
c'è di male innanzitutto l'etichetta "narrativa femminile". come se tutte le donne debbano essere interessate a quelle mezze porcherie sdolcinate con le storie d'amore. e ancor di più, come se la narrativa abbia un genere: c'è una narrativa maschile da contrapporre? a occhio direi di no...c'è poi di male che "le lettrici più romantiche" fa ridere per non piangere, perché appunto, persiste nello stereotipo che quei libri siano di fruizione esclusivamente femminile. ma passa in secondo piano rispetto all'aggettivo "femminile". un cartello "narrativa romantica" e un sottotitolo "un bouquet di proposte di storie d'amore strappalacrime", non andava bene? poi boh, almeno avessero messo solo proposte narrative di scrittrici, ne potevano uscire "meglio", ma invece moccia e nicholas sparks...uglygeek ha scritto:Embe'? E che c'e' di male?tuborovescio ha scritto:Che nel 2017 ci si rivolge alle "lettrici più romantiche" manco fossimo negli anni '50?uglygeek ha scritto: Sicuramente sono scemo io, ma vorrei fare un sondaggio per vedere chi ha risolto il rebus.
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Re: Non c'è limite al peggio
piuttosto d'accordo su questo. la libreria (e il negozio di dischi, la videoteca, etc...) ha secondo me ragione di esistere ancora principalmente per due motivi:Nickognito ha scritto:Per me son due problemi separati.
Le tasse di Amazon sono certo uno scandalo, ma non e' quello il punto.
Il punto e' che, se uno compra un libro, di solito vuole:
- che gli arrivi a casa
- che trovi il libro che vuole: quindi qualunque titolo, in qualunque lingua, in qualunque edizione
- che il libro che vuole lo trovi anche usato, e quindi a minor prezzo
La libreria non ha nulla in piu' e ha tutto in meno.
Chiedere consiglio al libraio, non si vede perche', posso chiedere consiglio a chiunque gratis.
La libreria, di differenza, e' solo che e' un luogo dove fisicamente stai fra molti libri. Quindi l'unica possibilita' che ha e' di sopravvivere grazie ai feticisti dei libri. Che non sono pochi. Inoltre risparmi sulle spese di spedizione, soprattutto se e' un libro che viene dall'estero. In effetti io vado in libreria una volta al mese (ma non compro sempre), solo cercando libri usati sotto i dieci euro.
Amazon e' il paradiso per chi ama i libri, per me.
Per tutto il resto, per me Amazon e' meno importante. E' molto piu' probabile che io cerchi un titolo specifico, che in libreria non si trova, invece che un laptop specifico. Io ordino il laptop online a un grande negozio della mia citta', posso scegliere tra 100 laptop, mi e' piu' che sufficiente, mentre scegliere fra diecimila libri e' pochissimo. In piu' nei libri la lingua e' fondamentale, in un elettrodomestico non conta nulla.
Ho passato anni senza trovare libri, adesso li trovo, un paradiso, senza contare i formati non cartacei.
Per me un appassionato di libri che si dispiace che le librerie chiudano per colpa di Amazon, e' come uno che si dispiace se nuovi macchinari in ospedale salvano la vita di 10 amici, perche' i vecchi ospedali del 1800 avevano un fascino maggiore.
Poi, ovviamente uno puo' pensare ai soldi rubati con le tasse non pagate, fregandosene dei libri.
- l'acquirente casuale: e ne esistono parecchi, gente che va a far regali, quello che compra uno o due articoli l'anno, mediamente roba diffusissima e quindi non ha difficoltà nel reperirli ovunque e così via. queste son persone per cui la feltrinelli o la mondadori o i megastore vari vanno più che bene. difficilmente andranno nel piccolo negozio o parlare col proprietario, farsi consigliare, scegliere tra le novità, etc. è il motivo per cui ad esempio, nel mio quartiere, popoloso e "popolare", le grandi catene di librerie (feltrinelli, mondadori e arion, abbiamo il trittico ) comunque continuano ad avere un ottimo giro di affari e invece le piccole librerie hanno chiuso tutte.
- l'iperspecializzazione (che spesso vuol dire anche un occhio di riguardo all'usato di qualità): per quanto su amazon e co si trovi davvero di tutto, a volte c'è comunque qualche settore che richiede una ricerca molto dedicata o in cui magari si prendono poche se non zero copie del singolo articolo o in cui magari i prezzi non sono poi così competitivi. qui il piccolo negoziante può ancora far valere la sua "specializzazione", la capacità di ricerca, i contatti con le case editrici/discografiche, il passaparola tra i clienti, il giro dell'usato e in cui ci sono magari cose che non trovi online così facilmente (edizioni limitate, cofanetti, speciali...).
il discorso della tassazione non so quanto possa influire, ma sicuramente c'è anche un discorso di mancato adeguamento alle nuove possibilità di fruizione da parte dell'utenza. se io apro un negozio di dischi in cui mi illudo che avendo i top 10 di tutti i generi musicali, sto apposto così, forse mi son fatto male i calcoli. magari se apro una roba specializzata in jazz in cui l'appassionato può trovare davvero di tutto, anche usato e a prezzi concorrenziali, vedi che forse la nicchia per restare aperto senza patemi la trovo, amazon o meno.
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Re: Non c'è limite al peggio
Ma tu guarda! Fanno i femministi fondamentalisti e poi si incazzano se uno dice una parola contro l'Islam...pocaluce ha scritto:c'è di male innanzitutto l'etichetta "narrativa femminile". come se tutte le donne debbano essere interessate a quelle mezze porcherie sdolcinate con le storie d'amore. e ancor di più, come se la narrativa abbia un genere: c'è una narrativa maschile da contrapporre? a occhio direi di no...c'è poi di male che "le lettrici più romantiche" fa ridere per non piangere, perché appunto, persiste nello stereotipo che quei libri siano di fruizione esclusivamente femminile. ma passa in secondo piano rispetto all'aggettivo "femminile". un cartello "narrativa romantica" e un sottotitolo "un bouquet di proposte di storie d'amore strappalacrime", non andava bene? poi boh, almeno avessero messo solo proposte narrative di scrittrici, ne potevano uscire "meglio", ma invece moccia e nicholas sparks...uglygeek ha scritto:Embe'? E che c'e' di male?tuborovescio ha scritto:
Che nel 2017 ci si rivolge alle "lettrici più romantiche" manco fossimo negli anni '50?
Ma tra uomini e donne possono esserci differenze nei gusti in cinema e letteratura (e anche musica). Ad esempio l'80% dei fan di Game of Thrones sono di sesso maschile. Lo stesso vale per la musica jazz.
Al cinema esiste il concetto di "chick flick", film come "Il diavolo veste Prada" o "The bridges of Madison County" hanno un pubblico femminile maggiore di film come "Speed" o "Quella sporca dozzina".
In letteratura poi c'e' tutto un mercato di "romance books" per signore, quelli alla Danielle Steel per intenderci, in genere con un modello seminudo in copertina, vedi https://www.amazon.com/gp/new-releases/books/23.
Cioe', mi sembra normale, ma di cosa state parlando?
Ultima modifica di uglygeek il dom nov 19, 2017 6:14 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Non c'è limite al peggio
Per me la nicchia la trovi se hai un certo fascino, atmosfera. Se vedo perche' certi cinema hanno successo a Praga e non a Firenze, al di la' della diversa dimensione della citta'., per dire, e' perche' quei cinema qua sono solo anche cinema, ma poi luogo di incontro. Sono nate molte librerie-caffe', ma per me, per lo piu', non hanno atmosfera, sono solo librerie generiche dove ti prendi anche un caffe'. Ma delle eccezioni funzionano: non solo attraverso orari (certo apertura la sera e il finesettimana) o eventi, ma anche una certa atmosfera per attirare un certo tipo di persone. Lo puoi fare per i libri, per i cd.
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Re: Non c'è limite al peggio
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Re: Non c'è limite al peggio
ugly e' talmente moderno che, per parlare dei gusti di uomini e donne oggi al cinema, prende un film di oltre un decennio fa, due di oltre 20 anni fa e uno degli anni 60uglygeek ha scritto:film come "Il diavolo veste Prada" o "The bridges of Madison County" hanno un pubblico femminile maggiore di film come "Speed" o "Quella sporca dozzina".
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Re: Non c'è limite al peggio
boh, a me se in una libreria mettessero un corner con "letteratura maschile" e il sottotitolo "un bouquet di proposte per i lettori più virili" e sotto game of thrones, un libro sulle macchine e uno sulle migliori risse da strada, tre cose di cui non mi frega un beneamato cazzo, come minimo uscirei dalla libreria, ma molto più probabilmente, mi farei sentire col direttore. "femminismo fondamentalista", per la miseria, ma datti una regolata, islam o meno (a volte si può anche evitare di tirarlo in ballo, non è obbligatorio, sai?): chick flick è un termine che già di per sé è abbastanza dispregiativo. ferma qualsiasi donna per strada a seattle rivolgendoti a lei come "chick", vedi come ti risponde e se la prende bene, anche se non è femminista.
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Re: Non c'è limite al peggio
Ma ci sono anche film di oggi: tieni i top chick flicks 2017, finora: Hidden figures, Table 19, Before I fall, Mother/daughter, Girl trip. E Game of thrones lo fanno ancora.Nickognito ha scritto:ugly e' talmente moderno che, per parlare dei gusti di uomini e donne oggi al cinema, prende un film di oltre un decennio fa, due di oltre 20 anni fa e uno degli anni 60uglygeek ha scritto:film come "Il diavolo veste Prada" o "The bridges of Madison County" hanno un pubblico femminile maggiore di film come "Speed" o "Quella sporca dozzina".
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Re: Non c'è limite al peggio
certo, è chiaro che alcune città e alcune situazioni si prestano meglio, ci mancherebbe. se apro un negozio di dischi reggae a orvieto non credo che avrò molte chances in più di sopravvivere rispetto al negozio di dischi "generalista"...Nickognito ha scritto:Per me la nicchia la trovi se hai un certo fascino, atmosfera. Se vedo perche' certi cinema hanno successo a Praga e non a Firenze, al di la' della diversa dimensione della citta'., per dire, e' perche' quei cinema qua sono solo anche cinema, ma poi luogo di incontro. Sono nate molte librerie-caffe', ma per me, per lo piu', non hanno atmosfera, sono solo librerie generiche dove ti prendi anche un caffe'. Ma delle eccezioni funzionano: non solo attraverso orari (certo apertura la sera e il finesettimana) o eventi, ma anche una certa atmosfera per attirare un certo tipo di persone. Lo puoi fare per i libri, per i cd.
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Re: Non c'è limite al peggio
Ma 'chick flick' e' un termine comune, dove vivevo prima lo usavano le ragazze quando si doveva organizzare una serata al cinema tra amici, per dire 'stavolta scegliamo noi!'pocaluce ha scritto:boh, a me se in una libreria mettessero un corner con "letteratura maschile" e il sottotitolo "un bouquet di proposte per i lettori più virili" e sotto game of thrones, un libro sulle macchine e uno sulle migliori risse da strada, tre cose di cui non mi frega un beneamato cazzo, come minimo uscirei dalla libreria, ma molto più probabilmente, mi farei sentire col direttore. "femminismo fondamentalista", per la miseria, ma datti una regolata, islam o meno (a volte si può anche evitare di tirarlo in ballo, non è obbligatorio, sai?): chick flick è un termine che già di per sé è abbastanza dispregiativo. ferma qualsiasi donna per strada a seattle rivolgendoti a lei come "chick", vedi come ti risponde e se la prende bene, anche se non è femminista.
Non freghera' un cazzo a te di GoT, ma rimane - come tutte le cose un po' da nerd - un filone di successo per lo piu' tra persone di sesso maschile. Per non parlare di Tolkien, poi.
Quindi potrebbero benissimo metterlo in un tavolo di "letteratura per ragazzi", perche' no? Se poi a te non interessa, cazzi tuoi, interessa ad altri.
E' una cosa talmente ovvia.
L'Islam lo metto in mezzo per due ragioni. La prima e' quel simpaticone di Pindaro ha iniziato il discorso parlando di civilta' superiore. Questa non e' una cosa italiana, 'chick flick' e' un termine anglosassone. Dunque non sarebbe superiore rispetto a quale altra civilta'? La seconda e' che mi sembra stiate scadendo nella politically-correctness piu' estremista eppero' siete sempre voi che vi incazzate quando si fa notare la misoginia delle societa' islamiche, quindi un po' piu' di coerenza non sarebbe male.
Pensare ai cartelli nei tavoli di Feltrinelli "offensivi" verso le donne quando in molte capitali europee ancora si pratica l'infibulazione...
Ultima modifica di uglygeek il dom nov 19, 2017 6:34 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Non c'è limite al peggio
Ma che cosa c'entra l'infibulazione? E chi è che la difenderebbe?
Vabbeh, si ritorna alla psicosi.
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Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Non c'è limite al peggio
Mi spieghi con parole che anche un cretino come me possa capire (ed eccezionalmente per una volta senza offendere) perche' un cartello "Narrativa femminile - proposte per lettrici romantiche" sarebbe un problema, se invece una religione con le idee dell'Islam per te non e' un problema?PINDARO ha scritto:Ma che cosa c'entra l'infibulazione? E chi è che la difenderebbe?
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Re: Non c'è limite al peggio
Non ho mai detto che l'estremismo islamico non è un problema.
E "le idee dell'Islam" non vuol dire nulla.
E Il paragone è stupido.
Ma il problema è ben più grave. E lo devi risolvere tu.
E "le idee dell'Islam" non vuol dire nulla.
E Il paragone è stupido.
Ma il problema è ben più grave. E lo devi risolvere tu.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Non c'è limite al peggio
Le idee dell'Islam sono quelle scritte nel Corano. Fai uno sforzo, non e' che sia cosi' difficile. Quando scrivi sarcasticamente "La civilta' superiore" a quale la paragoni?PINDARO ha scritto:Non ho mai detto che l'estremismo islamico non è un problema.
E "le idee dell'Islam" non vuol dire nulla.
E Il paragone è stupido.
Ma il problema è ben più grave. E lo devi risolvere tu.
Quale sarebbe il problema ben piu' grave? Il titolo di un tavolo di una libreria (di sinistra peraltro) come Feltrinelli? Sembra di sentire parlare le femministe americane piu' oltranziste.
Cioe, ma dare il giusto peso alle cose, proprio mai?
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Re: Non c'è limite al peggio
La cosa peggiore sono i siti porno romantici per donne.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Non c'è limite al peggio
ci sono davvero i porno pensati per le donneNickognito ha scritto:La cosa peggiore sono i siti porno romantici per donne.
pare abbiano una trama e una sceneggiatura, perfino dei dialoghi
e si tromba dopo mezz'ora di film
sono serio, non sto scherzando
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Re: Non c'è limite al peggio
"letteratura per ragazzi", inteso come categoria d'età di adolescenti, diciamo 11-16, è un conto: si presuppone anche una differenza stilistica, una complessità "minore" nella scrittura, un certo tipo di tematiche trattate. "letteratura per uomini" è un altro, perché si presuppone una delle due cose, entrambe sbagliate:uglygeek ha scritto:Ma 'chick flick' e' un termine comune, dove vivevo prima lo usavano le ragazze quando si doveva organizzare una serata al cinema tra amici, per dire 'stavolta scegliamo noi!'
Non freghera' un cazzo a te di GoT, ma rimane - come tutte le cose un po' da nerd - un filone di successo per lo piu' tra persone di sesso maschile. Per non parlare di Tolkien, poi.
Quindi potrebbero benissimo metterlo in un tavolo di "letteratura per ragazzi", perche' no? Se poi a te non interessa, cazzi tuoi, interessa ad altri.
E' una cosa talmente ovvia.
a) può interessare a tutti gli uomini (e sebbene GoT e tolkien siano di maggior successo tra gli uomini, a me e parecchi altri non interessa);
b) non interessa alle donne (ed è falso, perché un 20% a quanto dici, non sarà tantissimo, ma manco son bruscolini).
"chick flick" sarà comune quanto vuoi, ma la semantica è assai precisa e non credo vi siano reparti così etichettati nelle videoteche, immagino che si rimarrà su un ben più classico "romance" o al massimo "rom-com" se hanno voglia di essere più settoriali. se nel mio gruppo di amici siamo usi dire che un nostro amico ascolta "musica da frocio", non per questo poi mi aspetto che alla feltrinelli facciano un corner dedicato.
premesso che non apprezzo la logica del "voi". io rispondo di quello che scrivo io, gli appunti a pindaro falli a lui che è sicuramente in grado di risponderti. io non mi incazzo quando fai notare la misoginia delle società islamiche. mi fanno schifo tutte le teocrazie, dai buddhisti in tibet al vaticano passando per l'islam. e l'islam nelle sue varie declinazioni parastatali attuali ha sicuramente più problemi di tutte le altre, in particolare per quanto riguarda i diritti civili. io mi incazzo quando ti arroghi il diritto di etichettare un miliardo di persone, di dare patenti su quale sia l'islam vero e quale sia "finto", quando proponi soluzioni impraticabili ad un problema come quello dell'immigrazione, legale o meno, quando gli atti di una singola persona risultano essere colpe di tutte i suoi "simili, che sia per passaporto, religione o colore della pelle, quando vai in giro a dire "la sinistra" su entità non fisiche, vedi feltrinelli, un quotidiano inglese, quando devi per forza fare una contrapposizioni tra fazioni come se fossimo rimasti ancora alle crociate.uglygeek ha scritto:L'Islam lo metto in mezzo per due ragioni. La prima e' quel simpaticone di Pindaro ha iniziato il discorso parlando di civilta' superiore. Questa non e' una cosa italiana, 'chick flick' e' un termine anglosassone. Dunque non sarebbe superiore rispetto a quale altra civilta'? La seconda e' che mi sembra stiate scadendo nella politically-correctness piu' estremista eppero' siete sempre voi che vi incazzate quando si fa notare la misoginia delle societa' islamiche, quindi un po' piu' di coerenza non sarebbe male.
Pensare ai cartelli nei tavoli di Feltrinelli "offensivi" verso le donne quando in molte capitali europee ancora si pratica l'infibulazione...
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Re: Non c'è limite al peggio
mica avevo fatto una battuta. Solo che le donne preferiscono i porno veri.balbysauro ha scritto:ci sono davvero i porno pensati per le donneNickognito ha scritto:La cosa peggiore sono i siti porno romantici per donne.
pare abbiano una trama e una sceneggiatura, perfino dei dialoghi
e si tromba dopo mezz'ora di film
sono serio, non sto scherzando
Comunque il romanticismo solo per donne non e' solo datato, e' stupido, roba che Goethe o Tolstoj si rivoltano nella tomba.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Non c'è limite al peggio
Nickognito ha scritto:
Comunque il romanticismo solo per donne non e' solo datato, e' stupido, roba che Goethe o Tolstoj si rivoltano nella tomba.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Non c'è limite al peggio
In ogni caso il 42% di chi guarda Games of Thrones e' donna.
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