Non c'è limite al peggio
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Re: Non c'è limite al peggio
Comunque il vero "non c'è limite al peggio" per quanto riguarda i libri è questo:
Scopri le straordinarie ed efficaci tecniche di pilotaggio della realtà e di ripristino cosciente della salute psicofisica, che il famoso scienziato russo Grigorij Grabovoj ti presenta in questa imperdibile opera. A prescindere dal fatto che si tratti di un atomo, di una cellula, di un organo o di un pianeta, ogni sistema possiede la sua vibrazione di base da cui si crea la sua forma. Se per qualche ragione il sistema entra in crisi - e quindi si ammala - la sua vibrazione subisce una distorsione che, secondo gli insegnamenti di Grabovoj, si esprime come discostamento dall'ordinamento divino preesistente. L'autore considera ogni numero di una sequenza numerica come una frequenza e, grazie alle sue capacità di chiaroveggenza, individua singoli codici numerici con i quali si possono riportare dei disturbi psicofisici nell'ordinamento divino. In quest'opera Grigorij Grabovoj illustra il suo stupefacente metodo per migliorare le condizioni di salute attraverso la concentrazione sui numeri di sette, otto e nove cifre, che gli sono stati rivelati nel corso di numerosi anni di attività. Utilizza questo sapere per creare l'equilibrio armonico in ogni cosa e determinare la realtà.
Scopri le straordinarie ed efficaci tecniche di pilotaggio della realtà e di ripristino cosciente della salute psicofisica, che il famoso scienziato russo Grigorij Grabovoj ti presenta in questa imperdibile opera. A prescindere dal fatto che si tratti di un atomo, di una cellula, di un organo o di un pianeta, ogni sistema possiede la sua vibrazione di base da cui si crea la sua forma. Se per qualche ragione il sistema entra in crisi - e quindi si ammala - la sua vibrazione subisce una distorsione che, secondo gli insegnamenti di Grabovoj, si esprime come discostamento dall'ordinamento divino preesistente. L'autore considera ogni numero di una sequenza numerica come una frequenza e, grazie alle sue capacità di chiaroveggenza, individua singoli codici numerici con i quali si possono riportare dei disturbi psicofisici nell'ordinamento divino. In quest'opera Grigorij Grabovoj illustra il suo stupefacente metodo per migliorare le condizioni di salute attraverso la concentrazione sui numeri di sette, otto e nove cifre, che gli sono stati rivelati nel corso di numerosi anni di attività. Utilizza questo sapere per creare l'equilibrio armonico in ogni cosa e determinare la realtà.
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Re: Non c'è limite al peggio
Io francamente non ci trovo niente di sessista in Narrativa femminile.Nickognito ha scritto:Ma non ci sono sezioni speciali in libreria (o molto meno).uglygeek ha scritto:Non e' vero, ci sono libracci anche per gli uomini.Nickognito ha scritto:Ugly ma lo hai capito vero che esistono solo dei settori speciali di libracci per donne e nessuno per gli uomini?
Piuttosto mi sembra un ottima soluzione per selezionare il target della libreria.
Alla fine è solo una questione di domanda e offerta.
Le librerie devono fare i salti mortali per mantenersi in piedi e le grandi catene utilizzano strumenti di Retail Anlaytics piuttosto avanzati.
In parole povere, se scrivono narrativa femminile non è perchè voglio svilire la figura della donna ma semplicemente stanno cercando di attirare un segmento di clientela.
Pensiamo a chi può entrare nelle librerie oggi: chi ama l'esperienza dell'acquisto in libreria, oppure chi non sa come comprare libri online, o ancora turisti o "viaggiatori" che hanno bisogno di un libro per passare il tempo in viaggio.
Le donne pensionate o prossime alla pensione che non hanno dimestichezza su internet rientrano in questo target.
E' innegabile che sia un mercato pazzesco su quel genere di libri.
Danielle Steel, Nickolas Sparks, Nora Roberts, Paula Hawkins, E.L James (50 sfumature) hanno tutte guadagnato più di 10 milioni di euro nel 2017 e tutte scrivono romanzi rosa (o chiamateli come preferite). Ben 5 in top10 e gli altri per capirsi sono Rowling, Brown, King, Follet.
Inoltre, parlando sempre di numeri, in italia il 64,4% degli uomini, contro il 51% delle donne ha dichiarato di non aver letto libri nel 2016.
Già da questo mi pare chiaro che il mercato sia fortemente orientato verso il genere femminile.
Quella di Feltrinelli è solo una reazione ad una tendenza abbastanza consolidata. Stanno facendo il loro lavoro.
Ad esempio il fatto che baba non si avvicini neppure per sbaglio a quella sezione, se entra in Feltrinelli, è indice del fatto che stanno facendo un buon lavoro.
Il senso del mio discorso è che non credo che quel cartello spinga oggi una qualsiasi donna o una bambina a comprare un libro del genere e rimanere influenzato dal contenuto, ma solo a permettere ad alcune donne di trovare quello che cercano.
PS: ovviamente sono d'accordo con Baba, Nick e pure con quel coglione di Pindaro quando parlano degli stereotipi sul genere femminile. Credo solo che quella foto non ne sia espressione.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Re: Non c'è limite al peggio
I libri, sicuramente quelli di bassa qualità, sono scritti pensando ad un target.Nickognito ha scritto:
E' evidente che questo sia un continuo alimentare illusioni di un certo tipo, che danneggia le donne e anche gli uomini (il 'bad boy' , in sostanza, rimane tale a 50 anni, mentre il buon padre di famiglia era tale anche a 25, i problemi arrivano dopo anni di convivenza, un figo non cerca una donna banale, e cosi' via).
Non c'e' nulla di male nel fatto che la lettura sia evasione dalla realta'. Ma questo tipo di evasione, letto costantemente (e' un tipo di romanzi che spesso attira lettrici voraci, un mercato che si basa molto su chi legge decine e decine di libri del genere ogni anno), e' un problema. Che nasce (e viene sfruttato dalle sezioni speciali delle librerie) da un problema di condizione sociale della donna.
Non e' una fissazione femminista, le fissazioni assurde femministe sono talmente tante e talmente folli che di certo non possono essere accostate a un problema del genere.
Sarebbe anche un problema, certo, se milioni di uomini leggessero libri di merda in cui l' ometto bruttino medio, senza soldi e lavoro, senza carisma, attira la superfiga, che gli da' sesso sfrenato, lo sottomette in caso, poi diventa una buona madre di famiglia, rimanendo sempre figa e permettendogli comunque di scopare le ventenni, felice. E ci fosse una sezione del genere, per uomini, alla Feltrinelli. Solo che questo non succede.
Una sezione specifica per donne non fa che invitare le donne a perpetuare questa differenza.
Chi scrive per scrivere, generalmente non vende, e casomai scrive dei capolavori, ma non guadagna.
Che poi, pensandoci bene, un po' tutti scrivono per un target, consapevolmente o inconsapevolmente.
E' difficile nascere scrittori di thriller e poi passare ad un fantasy o ad un romanzo storico.
I guadagni degli scrittori ci dicono solo quello che le persone vogliono, salvo credere che il marketing riesca a scatenare il bisogno di acquistare (si limita solo a farti capire che questo bisogno c'è). E chi vende scrive thriller, libri per bambini/ragazzi (saghe in genere Harry Potter, Percy Jackson) o appunto narrativa femminile o romanzi rosa o come diavolo gli volete chiamare.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Non c'è limite al peggio
Grazie Nnick, mi hai risparmiato di scrivere un post lungo.
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Re: Non c'è limite al peggio
Non considerate un aspetto secondo me, probabilmente perchè non vi capita di relazionarvi con donne tra i 20 e i 35 anni (è uscita male questa frase non la fraintendete).PINDARO ha scritto:Nickognito ha scritto: L'unico trend forse al riguardo e' quello di evitare le fiabe in cui sempre la donna deve trovare il principe azzurro e non una realizzazione di se' indipendentemente dal partner. Ma questo e' un progresos non tanto dal lato sentimentale, ma complessivo.
I modelli sentimentali non ci sono, rimane un retaggio religiose, un retaggio del romanticismo ottocentesco, un cambiamento per il cambiamento dei costumi sul sesso, un istinto naturale, un'idea vaga di famiglia, ma vedo molta confusione, per me e' stato un problema, credo che per molti lo sia, e questi libracci ne sono certo un segnale.
L'idea del modello sentimentale e romantico che vede la donna essere indifeso che cerca le braccia di un uomo che la protegga dai mali del mondo, pensando a lui davanti alla finestra quando non c'è è anacronistica quanto deleteria.
Tutto questo perchè l'uomo si sente ancora al centro dell'universo femminile. Cento anni fa era gioco facile.
Ora lo è un po' meno. E agli uomini non va giù, che la donna non penda a prescindere dalle proprie labbra.
Io ritornerei tranquilamente al matriarcato o farei comunque governare il mondo alle donne.
Il potere a chi è privo di testosterone e cattiveria ne farebbe un pianeta migliore.
E poi vestiremmo tutti diversi, sarebbe bellissimo.
Io faccio veramente fatica a pensare ad una donna in quella fascia di età che cerchi il genere di relazione con un uomo che ha descritto Pindaro.
Non sto parlando di esperienze personali, ma parlando di argomenti del genere con amiche e conoscenti tutte sono decisamente indipendenti.
Se oggi provassi ad aprire la portiera della macchina ad una ragazza probabilmente me la tirerebbe nei denti.
E io parlo di ragazze di un paese di meno di 20.000 abitanti, un contesto marcatamente provinciale.
Quel genere di relazioni appartengono ad una generazione diversa, passata, sicuramente non ai millenials.
E credo sia veramente difficile cambiare il modo di concepire la relazione uomo donna per una cinquantenne o una settantenne (le persone che leggono quel genere di letteratura).
Mia nonna ha sempre fatto discorsi, marcatamente maschilisti, sul lavoro femminile, sul fatto che le ragazze oggi non sapessero cucinare e stirare. Poi liquidava tutti con un "son cambiati i tempi!" ma non era convinta che fosse giusto.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Non c'è limite al peggio
Ma infatti l'ho definito anacronistico.NNick87 ha scritto: Io faccio veramente fatica a pensare ad una donna in quella fascia di età che cerchi il genere di relazione con un uomo che ha descritto Pindaro.
Ma ci sono romanzi e film che ancora perseguono questo modello.
Ci soono romanzi che perseguono anche modelli peggiori.
In ogni caso la donna, in questo immaginario collettivo, è sempre indifesa se non sfigata se non da proteggere.
Anche dal più perfetto degli idioti.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Non c'è limite al peggio
Nnick, io frequento solo donne sotto i 35, purtroppo
Ne' ho scritto quello che ha scritto Pindaro.
Ho detto che si parla di donne, per lo piu' sposate, che sono attirate dal maschio figo e un po' stronzo che pero' un giorno diventera' un buon padre di famiglia.
Forse le giovani donne che frequenti sono carine, e cercano un uomo per bene, non appariscente, bruttino, che non sarebbe una persona responsabile in una famiglia, e che non le conquisti, ma sono loro che vogliono fare di tutto per portarsi nella loro camera questa personcina. Nel caso, me le puoi anche presentare!
Quindi ho piu' o meno specificato che in genere si tratta di una eta' diversa da quella di cui parli, e comunque direi che parte della descrizione vale anche per le giovani.
I modelli sentimentali non ci sono per nessuno piu' o meno, nemmeno tra le 20-35.
Ne' ho scritto quello che ha scritto Pindaro.
Ho detto che si parla di donne, per lo piu' sposate, che sono attirate dal maschio figo e un po' stronzo che pero' un giorno diventera' un buon padre di famiglia.
Forse le giovani donne che frequenti sono carine, e cercano un uomo per bene, non appariscente, bruttino, che non sarebbe una persona responsabile in una famiglia, e che non le conquisti, ma sono loro che vogliono fare di tutto per portarsi nella loro camera questa personcina. Nel caso, me le puoi anche presentare!
Quindi ho piu' o meno specificato che in genere si tratta di una eta' diversa da quella di cui parli, e comunque direi che parte della descrizione vale anche per le giovani.
I modelli sentimentali non ci sono per nessuno piu' o meno, nemmeno tra le 20-35.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Non c'è limite al peggio
Beh pure io.Nickognito ha scritto:Nnick, io frequento solo donne sotto i 35, purtroppo
Ma non dico purtroppo.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Non c'è limite al peggio
Neanche per accendere il fuoco merita di essere usatopaoolino ha scritto:
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Re: Non c'è limite al peggio
Ho sotto inteso una parte del ragionamento. Per me farebbe danni sociali se influenzasse le giovani generazioni.
Non credo neppure che quarantenni o cinquantenni possano cambiare la loro mentalità facilmente e sono sicuro che non la cambierebbero se non esistessero più questi libri.
Quindi non credo creino danni sociali!
Non credo neppure che quarantenni o cinquantenni possano cambiare la loro mentalità facilmente e sono sicuro che non la cambierebbero se non esistessero più questi libri.
Quindi non credo creino danni sociali!
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Re: Non c'è limite al peggio
Tavecchio che parla di donne è peggio di un libro della Steel, ad esempio!
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Non c'è limite al peggio
la fotografia non crea il danno, lo fotografaNNick87 ha scritto:Ho sotto inteso una parte del ragionamento. Per me farebbe danni sociali se influenzasse le giovani generazioni.
Non credo neppure che quarantenni o cinquantenni possano cambiare la loro mentalità facilmente e sono sicuro che non la cambierebbero se non esistessero più questi libri.
Quindi non credo creino danni sociali!
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Re: Non c'è limite al peggio
temo che tu sottovaluti il problema:NNick87 ha scritto:Ho sotto inteso una parte del ragionamento. Per me farebbe danni sociali se influenzasse le giovani generazioni.
Quasi il 50% delle lettrici di tali romanzi ha meno di 44 anni, si tratta del secondo genere letterario come numero di vendite ed e' in ascesa anno dopo anno e decennio dopo decennio.
Poi si, le giovano di meno, e meno influenzabili. Ma tu mi sembra che stia dando per scontato che tutte le giovani sono cosi' diverse (tu starai in campagna, ma a pochi chilometri da Firenze, non in mezzo al nulla del sud o midwest statunitense) e lo saranno anche andando avanti con gli anni.
Poi nessuno dice che e' un problema che riguardi principalmente i giovani, non credo che qualcosa sia pericoloso solo se riguarda il futuro, il presente conta eccome. Una cinquantenne ha una vita davanti e le sue decisioni contano come quelle di una ventenne. I danni sociali mica riguardano solo dal 2060 in poi. Se viene un terremoto che uccide milioni di cinquantenni, io ci vedo danni sociali e poi le lettrici 40 o 50 enni sono loro ad educare le nuove generazioni. Tu dici che comunque non cambierebbero idea. Io non credo, credo che, se c'e' un momento in cui piccoli fatti possono sconvolgere la vita sentimentale, e' proprio quando sei sposato da lungo tempo, non stai bene, e hai 35-60 anni
Poi il problema non e' tanto il modello di donna, che puo' cambiare e diventera' piu' femminista, piu' erotico e meno romantico. E' l' evasione attraverso la cattiva letteratura. La buona letteratura fa evadere dalla realta' in senso buono, quella cattiva crea un mondo fittizio negativo, magari tra trent'anni le donne saranno invitate a comprare libri dove si parla di donne indipendenti che parlano solo di enormi dildi da usare da sole, scritti in pessima lingua. Non sarebbe un progresso, per me.
Io sono una lettrice media di quei romanzi, solo, 42 enne, col gatto, poca vita sociale, che evade leggendo ed ho appena letto un libro romantico di 800 pagine. Quindi ti posso assicurare che e' pericoloso
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Non c'è limite al peggio
Mah !
evasione si, droga no
non è cosí semplice stabilre chi come e quando
evasione si, droga no
non è cosí semplice stabilre chi come e quando
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
Re: Non c'è limite al peggio
Partiamo da idee diverse e ci sta perfettamente.Nickognito ha scritto:temo che tu sottovaluti il problema:NNick87 ha scritto:Ho sotto inteso una parte del ragionamento. Per me farebbe danni sociali se influenzasse le giovani generazioni.
Quasi il 50% delle lettrici di tali romanzi ha meno di 44 anni, si tratta del secondo genere letterario come numero di vendite ed e' in ascesa anno dopo anno e decennio dopo decennio.
Poi si, le giovano di meno, e meno influenzabili. Ma tu mi sembra che stia dando per scontato che tutte le giovani sono cosi' diverse (tu starai in campagna, ma a pochi chilometri da Firenze, non in mezzo al nulla del sud o midwest statunitense) e lo saranno anche andando avanti con gli anni.
Poi nessuno dice che e' un problema che riguardi principalmente i giovani, non credo che qualcosa sia pericoloso solo se riguarda il futuro, il presente conta eccome. Una cinquantenne ha una vita davanti e le sue decisioni contano come quelle di una ventenne. I danni sociali mica riguardano solo dal 2060 in poi. Se viene un terremoto che uccide milioni di cinquantenni, io ci vedo danni sociali e poi le lettrici 40 o 50 enni sono loro ad educare le nuove generazioni. Tu dici che comunque non cambierebbero idea. Io non credo, credo che, se c'e' un momento in cui piccoli fatti possono sconvolgere la vita sentimentale, e' proprio quando sei sposato da lungo tempo, non stai bene, e hai 35-60 anni
Poi il problema non e' tanto il modello di donna, che puo' cambiare e diventera' piu' femminista, piu' erotico e meno romantico. E' l' evasione attraverso la cattiva letteratura. La buona letteratura fa evadere dalla realta' in senso buono, quella cattiva crea un mondo fittizio negativo, magari tra trent'anni le donne saranno invitate a comprare libri dove si parla di donne indipendenti che parlano solo di enormi dildi da usare da sole, scritti in pessima lingua. Non sarebbe un progresso, per me.
Io sono una lettrice media di quei romanzi, solo, 42 enne, col gatto, poca vita sociale, che evade leggendo ed ho appena letto un libro romantico di 800 pagine. Quindi ti posso assicurare che e' pericoloso
Per me è ottimo che le giovani generazioni diano per scontato che non ci siano differenze tra uomo e donna.
E' già un beneficio - oggi - per la società e lo sarà domani. Non è che fino al 2060 iberniamo questi ragazzi, faranno parte della società!
Piuttosto più che l'aerea geografica, direi che la discriminate è l'istruzione. Sia per i pregiudizi nei confronti delle donne, che per la scelta dei libri da leggere (o per non farsi influenzare da letteratura di bassa qualità).
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Non c'è limite al peggio
ma sono per lo piu' d' accordo con quello che dici, solo che non mi sembra in contraddizione con quello che dicevo io...
Dico solo che ti sfugge qualcosa. Ad esempio, molte femministe completamente folli sono giovani, e per loro eccome la donna vale piu' dell' uomo, non vale pari. Per me la zona geografica conta molto. Certe cose succedono in America, non qua.
Gli stessi romanzi di cui parliamo sono scritti in inglese penso nel 95% abbondante della produzione.
Dico solo che ti sfugge qualcosa. Ad esempio, molte femministe completamente folli sono giovani, e per loro eccome la donna vale piu' dell' uomo, non vale pari. Per me la zona geografica conta molto. Certe cose succedono in America, non qua.
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Re: Non c'è limite al peggio
Ovviamente Apu dei Simpson è razzistapaoolino ha scritto:Big Bang theory è misogino e sessista come la libreria Feltrinelli:Nickognito ha scritto:Big Bang Theory e' anche estremamente palloso.
Scusate l' inciso
http://www.ilpost.it/2017/11/20/apu-sim ... -razzisti/
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Re: Non c'è limite al peggio
Queste critiche a The Big Bang Theory e, adesso ai Simpson mi lasciano perplesso a dir poco.
Ci si focalizza sul testo e si ignora completamente il contesto: narrativo, culturale, sociale e storico in cui una battuta, una gag, un personaggio, e le parole sono inseriti .
Cioè, i Simpson... Tutti i personaggi dei Simpson sono stereotipi caricaturali di qualche categoria umana. Come si fa ad ignorare?
Allora gli anziani dovrebbero incazzarsi per il personaggio di Abe, o i poliziotti per il commissario Winchester.
Sarò strano io, ma quante volte all'estero mi sono sentito fare battute su "stereotipi" italiani, tipo che gesticolo molto, e sono stato il primo a riderne, senza sentirmi insultato?
Possibile che si stia diventando sempre più suscettibili?
Per certi versi tutto questo mi fa pensare alle censure a Mark Twain perché usava la parola "negro" nei suoi scritti.
Mi immagino che la Divina Commedia sia un testo da mettere al bando quanto prima.
Tra poco diventerà impossibile dire qualcosa senza correre il rischio di offendere qualcuno.
X: "Buongiorno."
Y: "Oggi mi aspetta una giornata di merda! Mi stai mancando di rispetto!"
Ci si focalizza sul testo e si ignora completamente il contesto: narrativo, culturale, sociale e storico in cui una battuta, una gag, un personaggio, e le parole sono inseriti .
Cioè, i Simpson... Tutti i personaggi dei Simpson sono stereotipi caricaturali di qualche categoria umana. Come si fa ad ignorare?
Allora gli anziani dovrebbero incazzarsi per il personaggio di Abe, o i poliziotti per il commissario Winchester.
Sarò strano io, ma quante volte all'estero mi sono sentito fare battute su "stereotipi" italiani, tipo che gesticolo molto, e sono stato il primo a riderne, senza sentirmi insultato?
Possibile che si stia diventando sempre più suscettibili?
Per certi versi tutto questo mi fa pensare alle censure a Mark Twain perché usava la parola "negro" nei suoi scritti.
Mi immagino che la Divina Commedia sia un testo da mettere al bando quanto prima.
Tra poco diventerà impossibile dire qualcosa senza correre il rischio di offendere qualcuno.
X: "Buongiorno."
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Re: Non c'è limite al peggio
Beh, gli indiani sono un miliardo, mi sembrerebbe strano che nessuno di loro fosse ingiustamente suscettibile. Peraltro l' accento indiano nell' inglese e' una sciagura mondiale. Non solo ne ho a che fare quotidianamente col mio lavoro (del resto, ho il mio lavoro solo grazie all' accennto indiano, altrimenti tutti i clienti andrebbero in India), ma ogni volta che vuoi imparare qualcosa su youtube e trovi un video promettente, devi poi desistere perche' non reggi ore di training con accento indiano
Forse siamo tutti troppo suscettibili, ma forse no. Non so quantificare quanti lo siano e quanti no, semplicemente. Per me si puo' scherzare su tutto, ma e' evidente che, nel mondo di oggi e nel mondo di ieri, fare battute su nazionalita', orientamento sessuale, razza equivale a fare battute sul cancro davanti a centinaia di famiglia a cui sono morti diversi parenti di cancro. Per me e' fattibile, ma e 'normale che per qualcuno non lo sia. C'e' una tale discriminazione in giro che e' normale che ci si offenda.
Anche quando fanno le battute sugli italiani a Praga, a me non da' mai noia, pero' venissi evitato o offeso per strada perche' italiano, allora magari diventerei piu; suscettibile.
Forse siamo tutti troppo suscettibili, ma forse no. Non so quantificare quanti lo siano e quanti no, semplicemente. Per me si puo' scherzare su tutto, ma e' evidente che, nel mondo di oggi e nel mondo di ieri, fare battute su nazionalita', orientamento sessuale, razza equivale a fare battute sul cancro davanti a centinaia di famiglia a cui sono morti diversi parenti di cancro. Per me e' fattibile, ma e 'normale che per qualcuno non lo sia. C'e' una tale discriminazione in giro che e' normale che ci si offenda.
Anche quando fanno le battute sugli italiani a Praga, a me non da' mai noia, pero' venissi evitato o offeso per strada perche' italiano, allora magari diventerei piu; suscettibile.
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Re: Non c'è limite al peggio
Ma quali critiche? TBBT e i Simpson sono amati da tutti.paoolino ha scritto:Queste critiche a The Big Bang Theory e, adesso ai Simpson mi lasciano perplesso a dir poco.
Ragazze e ragazzi. Gente normalmente sana di mente non critica nessuno dei due. È una polemica che non esiste.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Non c'è limite al peggio
Miracolo! Ho postato due video che non esistono!PINDARO ha scritto:Ma quali critiche? TBBT e i Simpson sono amati da tutti.paoolino ha scritto:Queste critiche a The Big Bang Theory e, adesso ai Simpson mi lasciano perplesso a dir poco.
Ragazze e ragazzi. Gente normalmente sana di mente non critica nessuno dei due. È una polemica che non esiste.
Uno con un 1.800.000 visualizzazioni che non esistono e l'altro con 250.000 visualizzazioni che non esistono!
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Re: Non c'è limite al peggio
Video irrilevanti, visto che il successo di entrambi è inattaccabile. E chi guarda le due serie non c'entra nulla su chi vuol creare queste ilari polemiche.
Polemiche che di fatto non sussistono.
Ci sono video dei terrapiattisti con più visualizzazioni.
Rovazzi ne ha 100 milioni.
250 mila è un numero ridicolo.
Come per un quotidiano vendere 10 copie in tutta Italia.
Polemiche che di fatto non sussistono.
Ci sono video dei terrapiattisti con più visualizzazioni.
Rovazzi ne ha 100 milioni.
250 mila è un numero ridicolo.
Come per un quotidiano vendere 10 copie in tutta Italia.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
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Re: Non c'è limite al peggio
Ma su! Sono cose anche citate dal New Yorker, dal Times, dal Guardian, oltre che da il Post da cui le ho prese.
Mi sembra un po' diverso dal terrapiattismo...
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"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
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Re: Non c'è limite al peggio
Ma ho capito, ma il punto è che ai fan e gli spettatori di quelle due serie non gliene frega nulla.
Perchè sanno benissimo che sono cazzate.
Chiunque segua TBBT e gli dici "è una serie maschilista" ti ride in faccia.
Sto parlando di chi segue, non di chi sa che esiste.
Perchè sanno benissimo che sono cazzate.
Chiunque segua TBBT e gli dici "è una serie maschilista" ti ride in faccia.
Sto parlando di chi segue, non di chi sa che esiste.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Non c'è limite al peggio
Chiunque sano di mente che ha letto Twain sa che lo scirttore americano non era razzista. Eppure i suoi testi vengono censurati in alcune università americane.PINDARO ha scritto:Ma ho capito, ma il punto è che ai fan e gli spettatori di quelle due serie non gliene frega nulla.
Perchè sanno benissimo che sono cazzate.
Chiunque segua TBBT e gli dici "è una serie maschilista" ti ride in faccia.
Sto parlando di chi segue, non di chi sa che esiste.
Chiunque abbia mai visto Hazzard sa che non c'è nulla di razzista o di fondamentalismo sudista in quella serie; eppure è stata censurata.
Il rischio che questi commenti, per quanto minoritari, poi abbiano un peso e un'influenza sugli sviluppi delle serie o delle opere e su come saranno sviluppate o prodotte altre serie in futuro va preso in considerazione, non banalizzato.
Come, appunto, vorrei che non venisse banalizzato il problema a mio avviso più grande che causa tutto ciò: l'incapacità sempre più diffusa delle persone di analizzare e giudicare insieme testo e contesto. E' lo stesso meccanismo che per altre strade porta alla diffusione delle fake-news.
Un video come quello su Apu, citato da fonti autorevoli (perché New Yorker, Guardian, Times negli ambienti intellettuali di chi scrive e lavora nello spettacolo lo sono) che per di più ne condividono le conclusioni e le accuse, mi spaventa e mi preoccupa.
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Re: Non c'è limite al peggio
Ma finchè riguarda le serie tv si può anche ridere e ritenerle irrilevanti.
Quando toccano campi quali la medicina o più nevralgici c'è si da preoccuparsi.
I terrapiattisti sono ridicoli e innoqui.
Quelli contro la medicina o chi vuole curare i tumori con i numeri sono pericolosi, concordo.
Poi che ci siano persone che hanno spazio e quindi autorevolezza, nel discutere scientemente sul razzismo nei Simpson è una cosa
inquietante, vero. Un po' come il gender.
Quando toccano campi quali la medicina o più nevralgici c'è si da preoccuparsi.
I terrapiattisti sono ridicoli e innoqui.
Quelli contro la medicina o chi vuole curare i tumori con i numeri sono pericolosi, concordo.
Poi che ci siano persone che hanno spazio e quindi autorevolezza, nel discutere scientemente sul razzismo nei Simpson è una cosa
inquietante, vero. Un po' come il gender.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Non c'è limite al peggio
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Non c'è limite al peggio
e ubicui, anche.PINDARO ha scritto: I terrapiattisti sono ridicoli e innoqui.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Non c'è limite al peggio
ma e' un film di Pietro Germi?PINDARO ha scritto:
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Re: Non c'è limite al peggio
.
Ultima modifica di Pindaro il mar nov 21, 2017 7:58 pm, modificato 1 volta in totale.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Non c'è limite al peggio
a volte sembra che viviate fuori dal mondo, perdonateNickognito ha scritto:ma e' un film di Pietro Germi?PINDARO ha scritto:
pensate che con Riina sia finita la mafia? che non abbia figli mafiosi, parenti mafiosi, che la sua cosca sia tutta in galera?
cosa dovevano dire? "sì, era una bestia" per avere guai?
infatti nessuno guarda la telecamera, l'imbarazzo è palpabile, ma nessuno può fare l'eroe in quelle situazioni
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Re: Non c'è limite al peggio
infatti ho detto di Pietro Germi, mica di Walt Disney...
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Re: Non c'è limite al peggio
Quelli di sinistra e le femministe che chiedono ai siciliani di dissociarsi e ai musulmani no.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Non c'è limite al peggio
tanto alla fine, per una volta, la cosa giusta l'ha scritta Aldo Grasso
Vorrei avanzare un’immodesta proposta: l’abolizione nei telegiornali, o in altri programmi informativi, delle interviste alla cosiddetta gente comune. Provo a proporre dieci buon motivi per la loro definitiva cancellazione.
1) Innanzitutto, non servono a niente, sono piene di banalità, fanno colore e basta;
2) Sono altamente manipolabili: il giornalista fa dieci interviste e manda in onda quelle tre o quattro che servono a sostenere la tesi del servizio;
3) La gente, pur di apparire, è pronta a dire qualunque cosa, a sostenere qualsiasi tesi, come hanno dimostrato le gag del «tg della strada» di Geppi Cucciari. La stessa persona, intervistata per un finto Tg3 diceva bianco, intervistata per Studio Aperto diceva nero;
4) Il passante disposto a farsi intervistare per strada da un tg o è un perdigiorno o un esibizionista. Spesso entrambe le cose;
5) L’uomo della strada viene spesso spacciato come opinione pubblica (altro fantasma temibile) o come «vox populi», il che non è vero. È solo sbornia demagogica;
6) Le intervista per strada (alla cui famiglia appartengono anche le interviste al citofono) servono solo al giornalista per non assumersi la responsabilità etica di quello che sta mandando in onda;
7) Con l’abolizione dell’intervista all’uomo della strada si eviterebbe che il cronista si avvicini a una persona che ha appena subito una grave disgrazia e l’assalga con la fatale domanda: «Cosa ha provato in quel momento?» oppure «È pronto a perdonare l’assassino di sua figlia?»;
8 ) Bisogna oscurare per sempre i vicini di casa, quelli che richiesti di un parere sul «mostro» che abita sul loro pianerottolo rispondono ogni volta: «Era una persona normale, a posto, tranquilla». E stanno parlando di uno che ha appena compiuto una strage;
9) Quando Winston Churchill ha pronunciato la famosa frase — «la democrazia è la peggior forma di governo possibile, eccezion fatta per tutte le altre» — aveva in mente le interviste radiofoniche alla gente comune;
10) Esiste la fondata possibilità che gli intervistati non capiscano la domanda, soprattutto per come è stata posta dai giornalisti. Quindi, meglio evitare.
Vorrei avanzare un’immodesta proposta: l’abolizione nei telegiornali, o in altri programmi informativi, delle interviste alla cosiddetta gente comune. Provo a proporre dieci buon motivi per la loro definitiva cancellazione.
1) Innanzitutto, non servono a niente, sono piene di banalità, fanno colore e basta;
2) Sono altamente manipolabili: il giornalista fa dieci interviste e manda in onda quelle tre o quattro che servono a sostenere la tesi del servizio;
3) La gente, pur di apparire, è pronta a dire qualunque cosa, a sostenere qualsiasi tesi, come hanno dimostrato le gag del «tg della strada» di Geppi Cucciari. La stessa persona, intervistata per un finto Tg3 diceva bianco, intervistata per Studio Aperto diceva nero;
4) Il passante disposto a farsi intervistare per strada da un tg o è un perdigiorno o un esibizionista. Spesso entrambe le cose;
5) L’uomo della strada viene spesso spacciato come opinione pubblica (altro fantasma temibile) o come «vox populi», il che non è vero. È solo sbornia demagogica;
6) Le intervista per strada (alla cui famiglia appartengono anche le interviste al citofono) servono solo al giornalista per non assumersi la responsabilità etica di quello che sta mandando in onda;
7) Con l’abolizione dell’intervista all’uomo della strada si eviterebbe che il cronista si avvicini a una persona che ha appena subito una grave disgrazia e l’assalga con la fatale domanda: «Cosa ha provato in quel momento?» oppure «È pronto a perdonare l’assassino di sua figlia?»;
8 ) Bisogna oscurare per sempre i vicini di casa, quelli che richiesti di un parere sul «mostro» che abita sul loro pianerottolo rispondono ogni volta: «Era una persona normale, a posto, tranquilla». E stanno parlando di uno che ha appena compiuto una strage;
9) Quando Winston Churchill ha pronunciato la famosa frase — «la democrazia è la peggior forma di governo possibile, eccezion fatta per tutte le altre» — aveva in mente le interviste radiofoniche alla gente comune;
10) Esiste la fondata possibilità che gli intervistati non capiscano la domanda, soprattutto per come è stata posta dai giornalisti. Quindi, meglio evitare.
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Re: Non c'è limite al peggio
Direi praticamente perfetto.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Non c'è limite al peggio
Quel vecchietto è andato a tanto così dal ficcare una testata al giornalistabalbysauro ha scritto:
a volte sembra che viviate fuori dal mondo, perdonate
pensate che con Riina sia finita la mafia? che non abbia figli mafiosi, parenti mafiosi, che la sua cosca sia tutta in galera?
cosa dovevano dire? "sì, era una bestia" per avere guai?
infatti nessuno guarda la telecamera, l'imbarazzo è palpabile, ma nessuno può fare l'eroe in quelle situazioni
Tutto verde su tennistalker
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Re: Non c'è limite al peggio
balbysauro ha scritto:tanto alla fine, per una volta, la cosa giusta l'ha scritta Aldo Grasso
Vorrei avanzare un’immodesta proposta: l’abolizione nei telegiornali, o in altri programmi informativi, delle interviste alla cosiddetta gente comune. Provo a proporre dieci buon motivi per la loro definitiva cancellazione.
1) Innanzitutto, non servono a niente, sono piene di banalità, fanno colore e basta;
2) Sono altamente manipolabili: il giornalista fa dieci interviste e manda in onda quelle tre o quattro che servono a sostenere la tesi del servizio;
3) La gente, pur di apparire, è pronta a dire qualunque cosa, a sostenere qualsiasi tesi, come hanno dimostrato le gag del «tg della strada» di Geppi Cucciari. La stessa persona, intervistata per un finto Tg3 diceva bianco, intervistata per Studio Aperto diceva nero;
4) Il passante disposto a farsi intervistare per strada da un tg o è un perdigiorno o un esibizionista. Spesso entrambe le cose;
5) L’uomo della strada viene spesso spacciato come opinione pubblica (altro fantasma temibile) o come «vox populi», il che non è vero. È solo sbornia demagogica;
6) Le intervista per strada (alla cui famiglia appartengono anche le interviste al citofono) servono solo al giornalista per non assumersi la responsabilità etica di quello che sta mandando in onda;
7) Con l’abolizione dell’intervista all’uomo della strada si eviterebbe che il cronista si avvicini a una persona che ha appena subito una grave disgrazia e l’assalga con la fatale domanda: «Cosa ha provato in quel momento?» oppure «È pronto a perdonare l’assassino di sua figlia?»;
8 ) Bisogna oscurare per sempre i vicini di casa, quelli che richiesti di un parere sul «mostro» che abita sul loro pianerottolo rispondono ogni volta: «Era una persona normale, a posto, tranquilla». E stanno parlando di uno che ha appena compiuto una strage;
9) Quando Winston Churchill ha pronunciato la famosa frase — «la democrazia è la peggior forma di governo possibile, eccezion fatta per tutte le altre» — aveva in mente le interviste radiofoniche alla gente comune;
10) Esiste la fondata possibilità che gli intervistati non capiscano la domanda, soprattutto per come è stata posta dai giornalisti. Quindi, meglio evitare.
Tutto, tranne la 4, pero'. Se uno mi ferma in strada per due minuti di intervista, non e' che sono un perdigiorno, magari sono in strada dopo 12 ore di lavoro, ma che c'entra, ma anche se fossi pensionato o disoccupato, perche' l' appellativo di 'perdigiorno?'
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Re: Non c'è limite al peggio
Sì, il pensiero va agli scarti umani che usano come presepe morente in molte trasmissioni.
Quelli "esasperati" , che usano come argomento contro l'immigrazione, la sinistra etc
Quelli "esasperati" , che usano come argomento contro l'immigrazione, la sinistra etc
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Re: Non c'è limite al peggio
Senza interviste non si potrebbe fare “dalla vostra parte”
Altro lato positivo.
Poi si, la persona media a cui fanno una domanda non già pensata... con il microfono sotto il naso e la telecamera in faccia se va bene dice una banalità.
Altro lato positivo.
Poi si, la persona media a cui fanno una domanda non già pensata... con il microfono sotto il naso e la telecamera in faccia se va bene dice una banalità.
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Re: Non c'è limite al peggio
E in queste trasmissioni sono ospiti spesso la Mussolini, Salvini e leghisti vari.
La fogna della politica italiana.
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