Non c'è limite al peggio

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da paoolino »

balbysauro ha scritto: 3) La gente, pur di apparire, è pronta a dire qualunque cosa, a sostenere qualsiasi tesi, come hanno dimostrato le gag del «tg della strada» di Geppi Cucciari. La stessa persona, intervistata per un finto Tg3 diceva bianco, intervistata per Studio Aperto diceva nero;
Pure i giornalisti ci mettono del loro.

Qualche anno fa mio fratello e mia cognata furono intervistati in un negozio tipo UniEuro per il TG1 Costume e Società ad Agosto con la giornalista che aveva chiesto per pietà l'intervista e in cui dovevano fingere di essere interessati all'acquisto di un TomTom in vista della partenza per le vacanze.

Io fui intervistato dal Giornale Radio Rai in uscita dall'esame di maturità: ancora ricordo la faccia delusa della giornalista perché avevo detto che non avevo trovato l'esame particolarmente difficile nè particolarmente emozionante (non credo di essere stato mandato in onda).
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Pindaro »

paoolino ha scritto:
Io fui intervistato dal Giornale Radio Rai in uscita dall'esame di maturità: ancora ricordo la faccia delusa della giornalista perché avevo detto che non avevo trovato l'esame particolarmente difficile nè particolarmente emozionante (non credo di essere stato mandato in onda).
Altrimenti ti avrebbero usato per "l'esame che ha esasperato gli studenti".
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da paoolino »

PINDARO ha scritto:
paoolino ha scritto:
Io fui intervistato dal Giornale Radio Rai in uscita dall'esame di maturità: ancora ricordo la faccia delusa della giornalista perché avevo detto che non avevo trovato l'esame particolarmente difficile nè particolarmente emozionante (non credo di essere stato mandato in onda).
Altrimenti ti avrebbero usato per "l'esame che ha esasperato gli studenti".
Era il 1999, ancora non si usava questa terminologia...
La peculiarità era che la mia è stata la prima maturità con la riforma della votazione in centesimi, la terza prova scritta multi-disciplinare e l'orale su tutte le materie.

Rabbrividiamo....Brrr...
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Re: Non c'è limite al peggio

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Ma invece su repubblica online "la delusione social" per il sorteggio andato male per l'agenzia del farmsco, "come il rigore sbagliato da baggio a usa 94"?
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Pindaro »

Burano ha scritto:Ma invece su repubblica online "la delusione social" per il sorteggio andato male per l'agenzia del farmsco, "come il rigore sbagliato da baggio a usa 94"?
L'altro lato della medaglia ( o forse lo stesso):
la prassi ( il sorteggio tra candidati arrivati pari) fatta passare come " incapacità dell'Europa" e altre amenità per analfabeti.
Che poi il dispiacere per l'agenzia del farmaco da parte di chi si schiera contro vaccini.
Livelli di insulsaggine poetici.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da paoolino »

Noi vogliamo l'agenzia delle sequenze numeriche per rigenerare il corpo
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

paoolino ha scritto:Queste critiche a The Big Bang Theory e, adesso ai Simpson mi lasciano perplesso a dir poco.
Qui in America sono fuori di testa. C'e' un "moral panic", fomentato dalla rete, per qualsiasi minchiata che diventa subito rabbia distruttrice iconoclasta. Bisognerebbe aprire un topic intero al riguardo.
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Re: Non c'è limite al peggio

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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Pindaro »

Simpson esasperati?
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

Jonathan Haidt, uno studioso di psicologia sociale, ha spiegato bene le ragioni profonde di questo atteggiamento intollerante, che e' abbastanza recente e nasce nei college americani. Oggi non ho proprio tempo di cercare i link purtroppo.
Il risultato comunque e' che oggi critici ed intellettuali acquistano credito solo se riescono a trovare qualcosa di 'politicamente scorretto' da denunciare in un libro, film o cartone animato.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

PINDARO ha scritto:
Il giornalista va via, questi poi rimangono a vivere a Corleone.
Piuttosto, quando hanno intervistato gente ad Ostia dopo la famosa testata a domanda "Ma lei condanna la mafia, no? La mafia e' una cosa negativa, vero?" Una signora di mezza eta' prima e' stata zitta poi ha risposto piano "Beh no, non e' negativa". Questo un po' mi ha stupito.
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Re: Non c'è limite al peggio

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uglygeek ha scritto: Il giornalista va via, questi poi rimangono a vivere a Corleone.
Piuttosto, quando hanno intervistato gente ad Ostia dopo la famosa testata a domanda "Ma lei condanna la mafia, no? La mafia e' una cosa negativa, vero?" Una signora di mezza eta' prima e' stata zitta poi ha risposto piano "Beh no, non e' negativa". Questo un po' mi ha stupito.
Tieni conto che balby e' meta' siculo e meta' laziale.
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Re: Non c'è limite al peggio

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Nickognito ha scritto:
uglygeek ha scritto: Il giornalista va via, questi poi rimangono a vivere a Corleone.
Piuttosto, quando hanno intervistato gente ad Ostia dopo la famosa testata a domanda "Ma lei condanna la mafia, no? La mafia e' una cosa negativa, vero?" Una signora di mezza eta' prima e' stata zitta poi ha risposto piano "Beh no, non e' negativa". Questo un po' mi ha stupito.
Tieni conto che balby e' meta' siculo e meta' laziale.
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Re: Non c'è limite al peggio

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Morrissey: Ok, parliamo del multiculturalismo. Voglio che la Germania sia tedesca. Voglio che la Francia sia francese. Se cerchi di rendere tutto multiculturale, alla fine non avrai cultura. Tutti i paesi europei hanno combattuto per la loro identità per molti, molti anni. E ora lo buttano via. Penso che sia triste.

Dai, che ci saranno le canzoni degli Smiths nei prossimi raduni leghisti e fascisti.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Burano »

PINDARO ha scritto:Morrissey: Ok, parliamo del multiculturalismo. Voglio che la Germania sia tedesca. Voglio che la Francia sia francese. Se cerchi di rendere tutto multiculturale, alla fine non avrai cultura. Tutti i paesi europei hanno combattuto per la loro identità per molti, molti anni. E ora lo buttano via. Penso che sia triste.

Dai, che ci saranno le canzoni degli Smiths nei prossimi raduni leghisti e fascisti.

Combattuto per molti anni per la propria identità..Mazzini e qualche altro romantico magari. Per il resto, secoli di guerre di conquista e per aver sempre più risorse e potere.
please please please basta cazzate.
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Burano ha scritto:
PINDARO ha scritto:Morrissey: Ok, parliamo del multiculturalismo. Voglio che la Germania sia tedesca. Voglio che la Francia sia francese. Se cerchi di rendere tutto multiculturale, alla fine non avrai cultura. Tutti i paesi europei hanno combattuto per la loro identità per molti, molti anni. E ora lo buttano via. Penso che sia triste.

Dai, che ci saranno le canzoni degli Smiths nei prossimi raduni leghisti e fascisti.

Combattuto per molti anni per la propria identità..Mazzini e qualche altro romantico magari. Per il resto, secoli di guerre di conquista e per aver sempre più risorse e potere.
please please please basta cazzate.
In effetti i paesi europei non hanno mai combattuto per la loro identita', se non in guerre di indipendenza.
Per il resto l'identita' non e' mai stata un problema: la Francia era francese, ed e' rimasta francese anche dopo Waterloo, l'Austria austriaca, il Giappone giapponese, ecc...
Questo non vuol dire che avere un'identita' sia una cosa brutta pero'.
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Re: Non c'è limite al peggio

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Uno che ama l'identità e che però se ne va a vivere negli States :D
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

NK7 ha scritto:Uno che ama l'identità e che però se ne va a vivere negli States :D
Amo di piu' i soldi... :-)
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Re: Non c'è limite al peggio

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Re: Non c'è limite al peggio

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uglygeek ha scritto:
Burano ha scritto:
PINDARO ha scritto:Morrissey: Ok, parliamo del multiculturalismo. Voglio che la Germania sia tedesca. Voglio che la Francia sia francese. Se cerchi di rendere tutto multiculturale, alla fine non avrai cultura. Tutti i paesi europei hanno combattuto per la loro identità per molti, molti anni. E ora lo buttano via. Penso che sia triste.

Dai, che ci saranno le canzoni degli Smiths nei prossimi raduni leghisti e fascisti.

Combattuto per molti anni per la propria identità..Mazzini e qualche altro romantico magari. Per il resto, secoli di guerre di conquista e per aver sempre più risorse e potere.
please please please basta cazzate.
In effetti i paesi europei non hanno mai combattuto per la loro identita', se non in guerre di indipendenza.
Per il resto l'identita' non e' mai stata un problema: la Francia era francese, ed e' rimasta francese anche dopo Waterloo, l'Austria austriaca, il Giappone giapponese, ecc...
Questo non vuol dire che avere un'identita' sia una cosa brutta pero'.
Certo che no. È solo che quasi sempre l'alternativa a discorsi su integrazione, "più Europa" ecc sono filippiche nazionaliste e anacronistiche su valori tradizioni e piccole patrie.
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Re: Non c'è limite al peggio

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E' abbastanza strana la differenza di concezione tra 'brutta persona' e 'brutta cosa'. L'identita' nazionale e' stata la principale fonte di violenza nel mondo, negli ultimi 100 anni (se non la causa principale, il pretesto principale per la maggioranza delle persone). E' anche la fonte principale di ingiustizia del mondo (o una delle due, l' altra essendo l' accumulo di ricchezza nelle mani di pochissimi, al di la' della nazionalita') A fronte, 'le cose buone' sono state assai poche. La principale, il garantire diritti e servizi a chi condivide questa identita', poteva avvenire comunque (e in modo migliore).

Non che ci sia nulla di male di per se' a sentirsi francese, ovviamente. Ma non c'e' nulla di male di per se' nemmeno ad essere e sentirsi 'Adolf Hitler'. Pero' di Hitler solo pochi pazzi dicono 'vabbe', non e' una brutta persona'. E a loro possiamo rispondere 'e vabbe', ma cosa deve fare uno per essere considerato una brutta persona?''

Ma la stessa cosa vale per l' identita' nazionale 'ma cosa si deve fare per essere considerati una brutta identita'?'

Certo, anche essere 'cristiano' o essere 'maschio' hanno creato violenza e ingiustizia. Ma almeno posso dire che se non vivo la mia cristianita' posso andare all'inferno (per chi ci crede) o posso non andare a fare il missionario che aiuta i poveri (per chi ci va), o se non vivo come un maschio posso magari non vivere bene rapporti di coppia, sessuali, come padre, e cosi' via.

Ma se non mi sento italiano (o non mi sento bianco), quali sono le controindicazioni? Nemmeno la cultura, le tradizioni, lo sono. A me puo' piacere la cultura francese e posso decidere di parlare perfettamente francese e mangiare cibo francese, come italiano. Il non sentirsi italiano, o francese, non fa scomparire nulla. Nemmeno a livello psicologico mi succede nulla, basta chiedere a uno psicologo quanti hanno problemi in media derivati da una mancata identita' sessuale o religiosa e quanti da una mancata identita' nazionale.

Insomma, danni gravissimi, benefici pochissimi, che altro bisogna fare?
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto:Ma la stessa cosa vale per l' identita' nazionale 'ma cosa si deve fare per essere considerati una brutta identita'?'
Nota pero' che quando si dice che l'identita' nazionale e' una cosa negativa si sottintende sempre l'identita' nazionale dei paesi occidentali (e neanche tutti).
Perche' se uno comincia a contestare l'identita' nazionale (usanze, costumi, tradizioni, religioni, modi di vivere) dei paesi africani o dell'estremo oriente o del medio oriente allora guai, passa subito per razzista. Vero o no? :-)
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto:
Nickognito ha scritto:Ma la stessa cosa vale per l' identita' nazionale 'ma cosa si deve fare per essere considerati una brutta identita'?'
Nota pero' che quando si dice che l'identita' nazionale e' una cosa negativa si sottintende sempre l'identita' nazionale dei paesi occidentali (e neanche tutti).
Perche' se uno comincia a contestare l'identita' nazionale (usanze, costumi, tradizioni, religioni, modi di vivere) dei paesi africani o dell'estremo oriente o del medio oriente allora guai, passa subito per razzista. Vero o no? :-)
No. Non per me. Per la maggioranza non puoi parlare male dell' identita' nazionale di nessuno.

Ovviamente non si fa la differenza, come non ci fossero guerre in Africa o Medioriente per colpa della identita' nazionale...

Ma, altrettanto ovviamente, non parlo di usanze, costumi, religioni, modi di vivere, parlo di identita' nazionale. Se uno non si sente italiano, non e' che deve smettere di essere cristiano, mangiare pizza o vedersi la partita di calcio la domenica.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto:
uglygeek ha scritto:
Nickognito ha scritto:Ma la stessa cosa vale per l' identita' nazionale 'ma cosa si deve fare per essere considerati una brutta identita'?'
Nota pero' che quando si dice che l'identita' nazionale e' una cosa negativa si sottintende sempre l'identita' nazionale dei paesi occidentali (e neanche tutti).
Perche' se uno comincia a contestare l'identita' nazionale (usanze, costumi, tradizioni, religioni, modi di vivere) dei paesi africani o dell'estremo oriente o del medio oriente allora guai, passa subito per razzista. Vero o no? :-)
No. Non per me. Per la maggioranza non puoi parlare male dell' identita' nazionale di nessuno.

Ovviamente non si fa la differenza, come non ci fossero guerre in Africa o Medioriente per colpa della identita' nazionale...

Ma, altrettanto ovviamente, non parlo di usanze, costumi, religioni, modi di vivere, parlo di identita' nazionale. Se uno non si sente italiano, non e' che deve smettere di essere cristiano, mangiare pizza o vedersi la partita di calcio la domenica.
Beh se uno e' buddista, mangia solo dim-sum e guarda solo tornei di badminton e poi si fa portavoce dell'identita' nazionale italiana fa un po' ridere pero'.

Bisogna vedere cosa intendi per identita' nazionale poi. Mi sa che tu la paragoni al nazionalismo, alla "Deutschland über alles". Ma non e' necessariamente il caso: un giapponese puo' voler vivere "da Giapponese", tra manga, tempi buddisti case di legno e carta da riso senza per questo dover voler invadere la Cina.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

Quello che intendo e' il suo significato in italiano. E dico che le conseguenze negative sono tante, quelle positive quasi nessuna. Ovviamente ce ne sono molte totalmente neutre, non e' che se uno si sente tedesco invada la Polonia. Ma se un tedesco mangia crauti e wurstel come conseguenza del sentirsi tedesco, non la reputo una conseguenza positiva, la reputo del tutto neutra. Uno puo' del resto mangiare crauti anche senza sentirsi tedesco, o magari perche' sente l' identita' del mangiatore di crauti.

L'identita' nazionale fa e ha sempre fattp parte di un indottrinamento. Nessuno nasce con una identita' nazionale. Nessuno naturalmente associa i propri usi e costumi come facenti parte di una superiore identita' nazionale. Andrebbe benissimo se uno si sentisse, insieme, italiano, appassionato di pizza, appassionato di sushi, appassionato di Mozart, pallavolista, cacciatore, grecista, amante della poesia e del proprio quartiere, europeo, buddista, amante della pace.

Ma qualunque priorita' data all' identita' nazionale rispetto alle altre identita' e' un male, e' qualcosa di indotto, di non naturale, con conseguenze negative. E senza equivalenti. La religione ha un equivalente, l' identita' nella propria morale ha un equivalente, ma si parla di identita' che danno un senso alla vita di una persona. L'identita' nazionale non da' alcun senso alla vita, e' solo una delle tante identita' che diventa incredibilmente importante perche' qualcuno dall' esterno ci induce a questo per proprio vantaggio e strumentalizzarlo in modo negativo.

Non ci sarebbe nulla di male, di per se', ma, in queste condizioni, se ne deve parlare come un male. Non c'e' nulla di male nemmeno a sentirsi appassionato di Roger Waters, come identita', ma se ci fossero da secoli milioni di persone che sono spinte ad uccidere ebrei in nome di Waters e si ritenessero, prima di tutto, Watersiani come tratto fondamentale della loro esistenza, questa identita' diventerebbe chiaramente un male (anche se poi non tutti di fatto uccidessero ebrei).
E questo perche', per quanto possa piacere Waters, Waters non e' abbastanza importante, non fa abbastanza del bene, non da' comunque un senso alla vita di quasi nessuno.
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Messaggio da tuborovescio »

Gios ha scritto:
tuborovescio ha scritto:
Gios ha scritto:
Risultati di Falcade: al voto il 53,4% degli aventi diritto (praticamente tutti, tolti gli AIRE, i finti residenti delle seconde case e gli alcolizzati), 98,1% di sì.
Ma esattamente cosa vi manca lassù?
Cibo, acqua, macchina, internet, biblioteche, Sky?
Saprete anche là che sulla Terra ci passiamo giusto qualche decina d'anni...
Siamo avidi. L'idea di base è che stiamo benino, vorremmo stare molto meglio, a discapito del meridione (indipendentemente che si possa dare o meno, eh).
Ora sarete pure invidiosi
Dei Sappavidi :D
E il Veneto si opponeva :lol:

http://www.lastampa.it/2017/11/22/itali ... agina.html
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto:Quello che intendo e' il suo significato in italiano. E dico che le conseguenze negative sono tante, quelle positive quasi nessuna. Ovviamente ce ne sono molte totalmente neutre, non e' che se uno si sente tedesco invada la Polonia. Ma se un tedesco mangia crauti e wurstel come conseguenza del sentirsi tedesco, non la reputo una conseguenza positiva, la reputo del tutto neutra. Uno puo' del resto mangiare crauti anche senza sentirsi tedesco, o magari perche' sente l' identita' del mangiatore di crauti.

L'identita' nazionale fa e ha sempre fattp parte di un indottrinamento. Nessuno nasce con una identita' nazionale. Nessuno naturalmente associa i propri usi e costumi come facenti parte di una superiore identita' nazionale. Andrebbe benissimo se uno si sentisse, insieme, italiano, appassionato di pizza, appassionato di sushi, appassionato di Mozart, pallavolista, cacciatore, grecista, amante della poesia e del proprio quartiere, europeo, buddista, amante della pace.

Ma qualunque priorita' data all' identita' nazionale rispetto alle altre identita' e' un male, e' qualcosa di indotto, di non naturale, con conseguenze negative. E senza equivalenti. La religione ha un equivalente, l' identita' nella propria morale ha un equivalente, ma si parla di identita' che danno un senso alla vita di una persona. L'identita' nazionale non da' alcun senso alla vita, e' solo una delle tante identita' che diventa incredibilmente importante perche' qualcuno dall' esterno ci induce a questo per proprio vantaggio e strumentalizzarlo in modo negativo.

Non ci sarebbe nulla di male, di per se', ma, in queste condizioni, se ne deve parlare come un male. Non c'e' nulla di male nemmeno a sentirsi appassionato di Roger Waters, come identita', ma se ci fossero da secoli milioni di persone che sono spinte ad uccidere ebrei in nome di Waters e si ritenessero, prima di tutto, Watersiani come tratto fondamentale della loro esistenza, questa identita' diventerebbe chiaramente un male (anche se poi non tutti di fatto uccidessero ebrei).
E questo perche', per quanto possa piacere Waters, Waters non e' abbastanza importante, non fa abbastanza del bene, non da' comunque un senso alla vita di quasi nessuno.
Guarda che quello che dici sull'identita' nazionale vale per tutte le attivita' culturali e sociali umane. Citando Yuval Harari, cio' che divide l'uomo dagli altri animali e' la capacita' di inventare "storie" e dare per scontato che storie che sono comunemente accettate abbiano un valore. Con "storie" intendo cose come le nazioni, il denaro, le religioni, gli sport, i mercati finanziari, le aziende, le leggi, gli ordinamenti giuridici. Sono tutte cose che non esistono di per se', esistono solo nella nostra immaginazione, e hanno valore solo se tutti quanti "credono" alla stessa storia.
Tutta la storia umana e' basata su storie, su frutti dell'immaginazione, in questo senso. Cio' che differenzia la preistoria dalla storia e' proprio lo sviluppo e l'accettazione sistematica di storie sempre piu' complesse.

Non vedo proprio perche' il Belgio sia per te di qualcosa di non naturale, quindi al massimo neutro, ma quasi certamente negativo, e il Cristianesimo invece no. Nessuno nasce belga, nessuno nasce cristiano. Tutto e' indotto.
Al di la' della vita primitiva dei "cacciatori/raccoglitori di cibo" tutto quanto fa parte della cultura umana e' indotto. Gia' usare il fuoco e costruire una punta appuntita per una lancia per la caccia e' indotto, nessuno nasce con questa conoscenza. Il voler mangiare, voler trombare, voler dormire no, non sono indotti, sono nei nestri geni.
Dunque perche' mai la storia-Belgio sarebbe male e la storia-religione o la storia-pallavolo bene? Perche' l'hai deciso tu?
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

Sulla religione, l'ho scritto, la religione da' un senso alla vita. E' qualcosa di estremamente importante per la vita di una persona. Posso credere che sia falsa, ma non sta a me giudicare. La religione, se vera, e' giusto che sia dominante nella vita di una persona. Ma anche una morale atea che dia un senso alla vita, magari e' falsa, pero' e' normale che sia dominante.

Per tutto il resto, non mi interessa tanto se sia indotto o meno, quanto il ruolo che ha nella formazione dell' identita' personale.

L' identita' nazionale - la nazione - condiziona totalmente l' esistenza di una persona. Anche comprare cioccolatini Lindt puo' essere indotto, e, in effetti, se esistessero diversi diritti, nel mondo, tra chi compra Lindt e chi non li compra, chi li compra ha ospedali gratis, chi non li compra no, si facessero guerre in nome dei cioccolatini Lindt, fosse sempre la prima cosa che si dice quando si conosce una persona nuova, vincessero le elezioni chi promette piu' Lindt e meno Novi e cosi' via, sarei anche contro l' identita' del compratore di cioccolatini Lindt.

Ma siccome questo succede solo per la nazionalita', penso alla nazionalita'.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto:Sulla religione, l'ho scritto, la religione da' un senso alla vita. E' qualcosa di estremamente importante per la vita di una persona. Posso credere che sia falsa, ma non sta a me giudicare. La religione, se vera, e' giusto che sia dominante nella vita di una persona. Ma anche una morale atea che dia un senso alla vita, magari e' falsa, pero' e' normale che sia dominante.

Per tutto il resto, non mi interessa tanto se sia indotto o meno, quanto il ruolo che ha nella formazione dell' identita' personale.

L' identita' nazionale - la nazione - condiziona totalmente l' esistenza di una persona. Anche comprare cioccolatini Lindt puo' essere indotto, e, in effetti, se esistessero diversi diritti, nel mondo, tra chi compra Lindt e chi non li compra, chi li compra ha ospedali gratis, chi non li compra no, si facessero guerre in nome dei cioccolatini Lindt, fosse sempre la prima cosa che si dice quando si conosce una persona nuova, vincessero le elezioni chi promette piu' Lindt e meno Novi e cosi' via, sarei anche contro l' identita' del compratore di cioccolatini Lindt.

Ma siccome questo succede solo per la nazionalita', penso alla nazionalita'.
Come al solito te la canti e te la suoni: "E' cosi' perche' lo penso io".
La religione da' un senso alla vita, e' giusto che domini l'identita' di una persona. Essere giapponese invece no, non e' giusto che domini l'identita' di una persona. Perche'? Perche' l''ha deciso Nickognito.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

Una morale di vita (religiosa o meno, ho specificato) e' ovvio che dia, per definizione, un senso alla vita.
E' anche qualcosa che si sceglie.
Nascere in una certa nazione non si sceglie e non da' un senso alla vita. Ovvio, tutto puo' darlo, ma non lo da' per definizione, non da' nient'altro che un passaporto, per definizione.

Sul ruolo ingigantito dell' identita' nazionale nelle persone peraltro, pur a modo mio, non esprimo posizioni mie, ma piu' o meno quanto espresso nel libro 'identita' e violenza' di Amartya Sen. Ovviamente sono io che scelgo di concordare con le tesi la' esposte, sempre se uglygeek consente a Nickognito di avere opinioni.

Tra l' altro, a me non mi pare che i cristiani e gli atei, piu' o meno ovunque, abbiano diritti diversi e la polizia ti fermi se sei o cristiano o ateo e ti cacci via. Perfino in Iran non succede.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto:Una morale di vita (religiosa o meno, ho specificato) e' ovvio che dia, per definizione, un senso alla vita.
E' anche qualcosa che si sceglie.
Nascere in una certa nazione non si sceglie e non da' un senso alla vita. Ovvio, tutto puo' darlo, ma non lo da' per definizione, non da' nient'altro che un passaporto, per definizione.

Sul ruolo ingigantito dell' identita' nazionale nelle persone peraltro, pur a modo mio, non esprimo posizioni mie, ma piu' o meno quanto espresso nel libro 'identita' e violenza' di Amartya Sen. Ovviamente sono io che scelgo di concordare con le tesi la' esposte, sempre se uglygeek consente a Nickognito di avere opinioni.

Tra l' altro, a me non mi pare che i cristiani e gli atei, piu' o meno ovunque, abbiano diritti diversi e la polizia ti fermi se sei o cristiano o ateo e ti cacci via. Perfino in Iran non succede.
C'e' la pena di morte per ateismo in Afghanistan, Iran, Malaysia, Maldives, Mauritania, Nigeria, Pakistan, Qatar, Saudi Arabia, Somalia, Sudan, United Arab Emirates e Yemen.
La religione non la scegli quasi mai, la erediti dai genitori. E anche nel caso in cui tu la scelga sempre di una storia inventata si tratta. Chi sceglie di credere ai libri di fantascienza di Hubbard e li chiama religione non e' diverso da chi sceglie di credere ai libri della Bibbia.
Io concordo con te che l'identita' nazionale sia un concetto fittizio, ma tutto e' un concetto fittizio. Nessuno puo' arrogarsi il diritto di decidere che prendere il senso della vita dall'essere giapponese (dall'invenzione-Giappone) sia meno logico di prendere il senso della vita dall'essere cristiano (dall'invenzione-cristianita').
Ti diro' di piu', c'e' gente che vive solo per il baseball (ce n'era soprattutto in passato) e niente altro dava davvero senso alla vita al di la' del tifare per la squadra di baseball. Storia per storia, nulla dice che chi vive per il baseball sbagli rispetto a chi vive per il buddismo.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

Non so in che lingua debba dirlo di nuovo, se vuoi provo in inglese.

- Di nuovo, il problema non e' che sia qualcosa di fittizio, ma la rilevanza che ha e il male che crea. Questo non accade per il baseball.

- Non e' che qualcuno debba arrogarsi alcun diritto per dire che una dottrina che si propone di dare un senso alla vita sia fatta per dare un senso alla vita piu' del baseball, che non se lo propone. Se l'inventore del baseball avesse detto 'creo questo gioco perche' grazie a questo gioco la vostra vita sulla terra avra' un senso e se non giocate, patirete grande dolore per un milione di anni' allora sarebbe diverso. Ma, siccome l' inventore del baseball voleva solo inventare un gioco, il discorso cambia.
E nessuno deve arrogarsi alcun diritto per dire che il cristianesimo abbia piu; rilevanza del baseball nel dare un senso alla vita, nella storia umana. E' storia.

E la religione c'entra ben poco in questo contesto, era solo un inciso, ma beh, ovviamente...
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto:E nessuno deve arrogarsi alcun diritto per dire che il cristianesimo abbia piu; rilevanza del baseball nel dare un senso alla vita, nella storia umana. E' storia.
Ma anche l'identita' nazionale ha dato il senso alla vita delle persone per secoli. E' storia. Dunque?
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto:
Nickognito ha scritto:E nessuno deve arrogarsi alcun diritto per dire che il cristianesimo abbia piu; rilevanza del baseball nel dare un senso alla vita, nella storia umana. E' storia.
Ma anche l'identita' nazionale ha dato il senso alla vita delle persone per secoli. E' storia. Dunque?
e' appunto per questo che ho accusato l' identita' nazionale e non il baseball (o migliaia di altre cose)
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

E' morta una mia collega, di parto. Nel 2017, di parto.

Non l' ho mai vista di persona, ed e' quella con cui ho parlato di meno, praticamente non la conoscevo. Pero' veramente e' una cosa che lascia senza parole...
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da tuborovescio »

Nickognito ha scritto:E' morta una mia collega, di parto. Nel 2017, di parto.

Non l' ho mai vista di persona, ed e' quella con cui ho parlato di meno, praticamente non la conoscevo. Pero' veramente e' una cosa che lascia senza parole...
#1# #1#
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Pindaro »

Nickognito ha scritto:E' morta una mia collega, di parto. Nel 2017, di parto.

Non l' ho mai vista di persona, ed e' quella con cui ho parlato di meno, praticamente non la conoscevo. Pero' veramente e' una cosa che lascia senza parole...
#1#
Che brutta cosa.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

Questo soprattutto per Nnick, per far capire che, ancora nel 2017, non ovunque si e' come in Italia :)

https://news.expats.cz/czech-culture/cz ... st-nation/
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da laplaz »

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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Gios »

tuborovescio ha scritto:
Gios ha scritto:
tuborovescio ha scritto:
Ma esattamente cosa vi manca lassù?
Cibo, acqua, macchina, internet, biblioteche, Sky?
Saprete anche là che sulla Terra ci passiamo giusto qualche decina d'anni...
Siamo avidi. L'idea di base è che stiamo benino, vorremmo stare molto meglio, a discapito del meridione (indipendentemente che si possa dare o meno, eh).
Ora sarete pure invidiosi
Dei Sappavidi :D
E il Veneto si opponeva :lol:

http://www.lastampa.it/2017/11/22/itali ... agina.html
A Sappada sono andati di brutto dai parenti un po' meno poveri, non un granché, come guadagno, per tutta questa cagnara. Storicamente comunque la pretesa è del tutto corretta (come sarebbe quella di Cortina, tutto sommato. Falcade invece è sempre stato legato al Veneto, quindi giusto stiamo qua).
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