NNick87 ha scritto:Vabbè al di la del mio ultimo commento. La domanda è: le strade sono qualcosa da privatizzare in generale? o In Italia? O in Italia in questo momento? Perchè attualmente darei risposte diverse.
No.
Non le strade, nemmeno le ferrovie.
Perche' tu dici
"Lo Stato in generale è il peggior proprietario possibile (lo dicono molti studi). Che vuol dire che in media imprese a controllo privato (possibilmente con presenza di investitori istituzionali) a parità di condizione performano meglio." ma questa in molti contesti e' una solenne sciocchezza. Cosa vuol dire performare meglio nel campo dei trasporti? Per la societa' autostrade alzare il piu' possibile i pedaggi e diminuire il piu' possibile i costi di manutenzione per massimizzare i profitti. Tanto non c'e' neppure vera concorrenza: se devi andare in macchina da Milano a Genova puoi prendere solo l'autostrada A7. Questo non significa che i Benetton siano contenti che sia venuto giu' ponte, chiaramente hanno risparmiato troppo e qualche testa saltera' nell'azienda, ma e' inevitabile che si tenda al risparmio.
Ma la questione non e' nemmeno questa, il fatto e' che le strade e le ferrovie servono per migliorare il sistema-paese. Costruire una nuova autostrada o ferrovia da A a B puo' essere antieconomico per la societa' concessionaria, perche' A e B sono magari centri abitati poco importanti, ma puo' portare sviluppo, facilitare la nascita di industrie, in decenni far crescere A e B e il traffico. O facilitare il pendolarismo e aiutare la crescita di posti di lavoro.
Eisenhower era un soldato in Germania nella prima guerra mondiale, vide la rete autostradale che gia' c'era in quel paese e dopo la seconda guerra mondiale decise di far costruire l'Interstate Highway System, la rete di autostrade che collega tutti gli stati. Cosi' facendo cambio' completamente gli Stati Uniti, porto' un'enorme sviluppo dell'economia. A costi altissimi, negli anni '50 l'aliquota massima negli Stati Uniti era il 91% (non e' un errore, proprio il 91%). A parte che le autostrade negli States sono gratuite, ma anche fossero state a pagamento nessuna azienda privata avrebbe potuto finanziarle, in nessun modo avrebbe potuto recuperare quei miliardi e miliardi di dollari. Uno stato investe per il futuro anche remoto, un'azienda per la prossima trimestrale.
Poi l'Italia e' un caso particolare, in Italia e' impensabile che chi vince una simile concessione non abbia rapporti con la politica. Si ha cosi' il peggio di due mondi: essendo la concessionaria un'azienda, non investira' volentieri anche quando sarebbe utile al paese, ed essendoci dietro la mani della politica lo stato non sara' nemmeno interessato a controllare che non faccia troppi danni.
Non e' un caso che i cittadini ormai votano solo partiti che vorrebbero nazionalizzare tutto. Non e' nemmeno detto che sia un'idea sbagliata.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.