alessandro ha scritto:E ancora, se io voglio vendermi un occhio perché ho il mutuo e altri problemi e uno accetta di comprarlo, perché la legge lo vieta? O il sangue?
C'è un confine evidente che il diritto ha posto, che sia condivisibile o meno, questo è sicuramente discutibile: l'integrità corporea.
Il sesso a pagamento è una prestazione per mezzo del proprio corpo; non è la cessione di una parte del proprio corpo che comporta una violazione dell'integrità corporea.
Sul sangue: sarebbe un semplicissimo comportamento da 'nudging state', senza chissà quale stravolgimento etico e guiridico, quello che dovesse offrire un compenso ai donatori, in condizioni particolari di emergenza.
“True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country.” (K. Vonnegut)
uglygeek ha scritto:
Infatti, noto un certo atteggiamento illiberale in certi commenti. Alla fine finche' non si fa male ad altri ognuno dovrebbe essere libero di fare quello che vuole nella sua vita.
Perche' allora anche il divorzio, appunto, a ben guardare non e' una cosa positiva per la societa', cosa facciamo , lo vietiamo?
E le corna? Tradire la moglie, tradire il marito dovrebbe essere un reato?
Il divorzio è positivo per la società e per la donna in particolare. È il contrario della prostituzione. È la possibilità della donna (o dell’uomo) di interrompere una relazione insostenibile o negativa.
Il tradimento è sanzionato, se il tradito chiede il divorzio a causa del tradimento te ne accorgi che è sanzionato.
Se poi il tradimento diventa pubblico e quindi forma di umiliazione sociale e magari anche di depressione la sanzione sale.
Certo, se all’interno della coppia va bene il tradimento non sanzionano nessuno.
Poi la cosa “che non faccia male ad altri” non ha senso:
1) se io non porto il casco o la cintura o non mi faccio le vaccinazioni non faccio male ad altri, eppure sono obbligatorie
2) la prostituzione fa male nella stragrande maggioranza dei casi alla donna, spesso in situazione di costrizione fisica o materiale
3) fa male a tutte le donne perché trasmette il messaggio che la donna possa essere comprata, alla fine sia un oggetto con meno dignità.
4) fa male anche alla dignità dell’uomo per l’immagine mentale che si fa dell’umanità (questo è un concetto forse un po’ difficile da accettare)
1) In effetti sul casco e la cintura in parte lo stato segue una logica paternalista. Ma d'altra parte si possono considerare, dal punto di vista utilitaristico, anche i costi economici e sociali dei maggiori danni che conseguirebbero senza quegli obblighi. Sui vaccini invece, non è così: come ben sai, seppur indirettamente, chi non si vaccina danneggia gli altri eccome.
Di, cero, in seconda battuta, una volta ammalato puoi contagiare altri non vaccinati, certo.
Ma il casco e la cintura come tutti i presidi di sicurezza negli ambienti di lavoro anche senza dipendenti, sono tutti modi per evitare guai più grossi e mi pare che la prostituzione provochi danni assai più grossi del guidare senza casco.
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alessandro ha scritto:1) lo faceva di nascosto da tutti
In effetti pensandoci, nel mondo immaginario e meraviglioso di alcuni, dovrebbe essere una cosa normale.
Parlarne con gli amici a cena, o con i parenti.
"io lavoro in una ditta" "io invece mi prostituisco in svizzera"
"wow, chissà quanti soldi guadagni. E poi gli orari li decidi tu. Mica come me che lavoro in ufficio".
"amore, a che ora torni?" "finisco l'ultimo cliente e arrivo".
Gios ha scritto:
Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto:
Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
alessandro ha scritto:Anche l’itervista Della mogliettina che andava a battere in Svizzera “nessuna costrizione, nessuna dignità lesa o conseguenza negativa, un lavoro come un’altro” tanto bello che 1) lo faceva di nascosto da tutti 2) anche guadagnando tra i 5000 e i 10000 euro al mese ha programmato di smettere dopo 2 anni.
Ditemi un altro lavoro “normale” e bello e non pericoloso che tenete nascosto e non volete fare per più di 2 anni anche guadagnando 7000 euro al mese.
Beh, si potrebbe anche dire che se le persone non la pensassero come te le prostitute non dovrebbero nascondersi. Poi non e' che sia un lavoro che si possa fare per sempre, non a certi livelli almeno ed e' anche ovvio che abbia un impatto sulla vita privata per cui si tenda a smettere quando si ha una relazione stabile o si mette su famiglia.
Il divorzio fa male ai figli e distrugge, oggettivamente, le famiglie. Perche' lo stato dovrebbe tollerarlo?
Ultima modifica di uglygeek il sab mar 16, 2019 11:49 am, modificato 1 volta in totale.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
alessandro ha scritto:Anche l’itervista Della mogliettina che andava a battere in Svizzera “nessuna costrizione, nessuna dignità lesa o conseguenza negativa, un lavoro come un’altro” tanto bello che 1) lo faceva di nascosto da tutti 2) anche guadagnando tra i 5000 e i 10000 euro al mese ha programmato di smettere dopo 2 anni.
Ditemi un altro lavoro “normale” e bello e non pericoloso che tenete nascosto e non volete fare per più di 2 anni anche guadagnando 7000 euro al mese.
Sì ma dai, questa è solo una conseguenza del del mos condiviso, che argomento è?
Anche lo stesso guadagno cospicuo è plausibilmente una conseguenza dello stesso insieme di credenze diffuse che rende 'peccaminoso' quel comportamento e limita perciò l'offerta (mentre la domanda, fatevene una ragione, è pressoché inelastica! ). C'è anche un fattore di differenziazione dell'offerta: 'mogliettina svizzera' >>> 'sex worker rumena o moldava'.
“True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country.” (K. Vonnegut)
alessandro ha scritto:E ancora, se io voglio vendermi un occhio perché ho il mutuo e altri problemi e uno accetta di comprarlo, perché la legge lo vieta? O il sangue?
C'è un confine evidente che il diritto ha posto, che sia condivisibile o meno, questo è sicuramente discutibile: l'integrità corporea.
Il sesso a pagamento è una prestazione per mezzo del proprio corpo; non è la cessione di una parte del proprio corpo che comporta una violazione dell'integrità corporea.
Sul sangue: sarebbe un semplicissimo comportamento da 'nudging state', senza chissà quale stravolgimento etico e guiridico, quello che dovesse offrire un compenso ai donatori, in condizioni particolari di emergenza.
La prostituzione ha ripercussioni pesanti:
-tutto quanto legato alla malavita, presentissima anche nei legalissimi club di spogliarelli italiani
- la tratta che tutti conosciamo
-e anche nei rari casi di libera scelta non dettata da estrema necessità è lesivo della dignità di quella donna è indirettamente dell’immagine sociale di tutte le donne.
-il sesso non è neutro, non è un massaggio terapeutico o lavare i capelli, 100 anni di psicologia dovrebbero aver insegnato qualcosa.
-l’immagine sociale della donna riceve una diminuzione sicuramente.
In un mondo perfetto tutto farebbero sesso con tutti senza nessuno che venga comprato o venduto.
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
Una società in cui non è necessaria o non c'è bisogno della prostituzione è senz'altro più auspicabile di una che ha bisogno di legalizzarla.
Ma è una questione culturale, sociologica e richiede decenni. E non c'entra nulla la morale cattolica che è la risposta più stupida alla domanda sbagliata.
Poi certo, ho affermato pagine e pagine fa che una ragazza può decidere liberamente di farlo, se non ci sono costrizioni e sfruttamenti di mezzo.
E dovrebbe essere libera in una società come quella che c'è adesso. Ma questa libertà non è certo da esaltare o non c'è da rallegrarsene.
E forse il fatto che una scelta del genere sia quasi sempre da tener nascosta è forse per quel minimo di dignità che ancora alberga nell'animo umano.
E se una mia amica, cugina mi dicesse che sta per scegliere una cosa del genere, le parlerei, per ore e per giorni ( sempre se io tenga a questa persona), perché forse questa persona ha bisogno di parlare con qualcuno. Che non sia un cazzocentrico o paladino delle libertà più insulse.
Gios ha scritto:
Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto:
Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
alessandro ha scritto:Anche l’itervista Della mogliettina che andava a battere in Svizzera “nessuna costrizione, nessuna dignità lesa o conseguenza negativa, un lavoro come un’altro” tanto bello che 1) lo faceva di nascosto da tutti 2) anche guadagnando tra i 5000 e i 10000 euro al mese ha programmato di smettere dopo 2 anni.
Ditemi un altro lavoro “normale” e bello e non pericoloso che tenete nascosto e non volete fare per più di 2 anni anche guadagnando 7000 euro al mese.
Lo faceva di nascosto perchè sarebbe sicuramente stata linciata da famigliari e amici cattobigotti se l'avesse rivelato pubblicamente.
Purtroppo la morale è questa, se sei una prostituta in Italia sei automaticamente una forma di vita inferiore da disprezzare e smerdare. Come lo sono i tossicodipendenti nei deliri di uno di questi novelli paladini dei diritti della donna (non mi riferisco a te @chiaky)
Poi c'è chi sceglie di farlo per una sera, chi per due anni, chi per tutta la vita, immagino incidano gli obiettivi che uno si pone, predisposizione, pigrizia. Una mistress che frequentavo ha lavorato regolarmente in quell'ambiente (che insomma, non è prostituzione ma gli si avvicina molto) per pagarsi l'accademia, ora mi pare abbia un lavoro normale e eserciti solo in modo occasionale.
Anche qui, meglio lei che comunque ha trovato una sua collocazione nella società o i frustrati che pontificano e condannano da una camera?
alessandro ha scritto:Anche l’itervista Della mogliettina che andava a battere in Svizzera “nessuna costrizione, nessuna dignità lesa o conseguenza negativa, un lavoro come un’altro” tanto bello che 1) lo faceva di nascosto da tutti 2) anche guadagnando tra i 5000 e i 10000 euro al mese ha programmato di smettere dopo 2 anni.
Ditemi un altro lavoro “normale” e bello e non pericoloso che tenete nascosto e non volete fare per più di 2 anni anche guadagnando 7000 euro al mese.
Sì ma dai, questa è solo una conseguenza del del mos condiviso, che argomento è?
Anche lo stesso guadagno cospicuo è plausibilmente una conseguenza dello stesso insieme di credenze diffuse che rende 'peccaminoso' quel comportamento e limita perciò l'offerta (mentre la domanda, fatevene una ragione, è pressoché inelastica! ). C'è anche un fattore di differenziazione dell'offerta: 'mogliettina svizzera' >>> 'sex worker rumena o moldava'.
L’articolo parlava di mogliettina italiana pendolare.
Ma c’è qualcuno che non veda come degradante o che sminuisce in qualche modo la donna che si vende in questo modo? Per te è un lavoro come un altro? Come andare a fare la barista la domenica pomeriggio per arrotondare?
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
PINDARO ha scritto:
E se una mia amica, cugina mi dicesse che sta per scegliere una cosa del genere, le parlerei, per ore e per giorni ( sempre se io tenga a questa persona), perché forse questa persona ha bisogno di parlare con qualcuno. Che non sia un cazzocentrico o paladino delle libertà più insulse.
E invece se a dirtelo fosse tuo cugino che vuole fare il gigolo' gli risponderesti "Appero'! Complimenti? Ma come farai a tenerlo su quando incontrerai certe vecchie incartapecorite? Prendi qualcosa? Hai consigli da darmi? "
E' anche una questione culturale.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
PINDARO ha scritto:
E se una mia amica, cugina mi dicesse che sta per scegliere una cosa del genere, le parlerei, per ore e per giorni ( sempre se io tenga a questa persona), perché forse questa persona ha bisogno di parlare con qualcuno. Che non sia un cazzocentrico o paladino delle libertà più insulse.
E invece se a dirtelo fosse tuo cugino che vuole fare il gigolo' gli risponderesti "Appero'! Complimenti? Ma come farai a tenerlo su quando incontrerai certe vecchie incartapecorite? Prendi qualcosa? Hai consigli da darmi? "
E' anche una questione culturale.
No, è anche una questione di capire la lingua italiana e di non prendersi in giro facendo paragoni stupidi.
Il tuo lo è. Il gigolò è una figura che non esercita alcun fascino e mi lascia indifferente se non perplesso.
E mi sentirei a disagio per chi fruisce, di questa figura insignificante.
Ma il paragone con la prostituzione femminile è stupido. Stupido. Lo ripeto: stupido.
Ultima modifica di Pindaro il sab mar 16, 2019 12:01 pm, modificato 1 volta in totale.
Gios ha scritto:
Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto:
Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Paragone stupido, l'ho scritto?
Non se ne viene più fuori.
Il gigolò e la prostituta non fanno parte dello stesso mondo.
Finiamola di prendere in giro l'interlocutore.
Gios ha scritto:
Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto:
Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
PINDARO ha scritto:Paragone stupido, l'ho scritto?
Non se ne viene più fuori.
Il gigolò e la prostituta non fanno parte dello stesso mondo.
Finiamola di prendere in giro l'interlocutore.
Entrambi fanno sesso per soldi, eppure e' un lavoro completamente diverso, perche' si'.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
PINDARO ha scritto:Paragone stupido, l'ho scritto?
Non se ne viene più fuori.
Il gigolò e la prostituta non fanno parte dello stesso mondo.
Finiamola di prendere in giro l'interlocutore.
Ah beh come al solito. Il paragone è stupido. Quell'altro è ignorante che non sa la lingua. Il terzo è uno scarto umano da sopprimere. Solo tu sei la Luce, l'unto da dio venuto a diffondere il Sapere a noi poveri idioti.
Il guaio è che non ti rendi nemmeno conto di quanto sei ridicolo con questo tuo modo di porti.
alessandro ha scritto:E ancora, se io voglio vendermi un occhio perché ho il mutuo e altri problemi e uno accetta di comprarlo, perché la legge lo vieta? O il sangue?
C'è un confine evidente che il diritto ha posto, che sia condivisibile o meno, questo è sicuramente discutibile: l'integrità corporea.
Il sesso a pagamento è una prestazione per mezzo del proprio corpo; non è la cessione di una parte del proprio corpo che comporta una violazione dell'integrità corporea.
Sul sangue: sarebbe un semplicissimo comportamento da 'nudging state', senza chissà quale stravolgimento etico e guiridico, quello che dovesse offrire un compenso ai donatori, in condizioni particolari di emergenza.
Ecco, io verso la quota annuale solo per poter leggere questi interventi qui. Da applausi.
Burano ha scritto:L'impatto sociale c'è su ogni comportamento, ma la libertà individuale che non configuri crimini o conseguenze dirette negative e pericolose su terzi, deve esser sempre privilegiata..
.
in effetti se non metto la cintura, le conseguenze su terzi sono gravi e direttissime. Brrrr.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
BackhandWinner ha scritto:
1) In effetti sul casco e la cintura in parte lo stato segue una logica paternalista. Ma d'altra parte si possono considerare, dal punto di vista utilitaristico, anche i costi economici e sociali dei maggiori danni che conseguirebbero senza quegli obblighi. .
e invece le conseguenze sociali della prostituzione non ci sono, zero proprio immagino.
Ma poi sembra che stiamo proponendo cose assurde, fuori dal mondo, quando sono leggi presenti in paesi normalissimi.
Assurdo
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
uglygeek ha scritto:
Il divorzio fa male ai figli e distrugge, oggettivamente, le famiglie. Perche' lo stato dovrebbe tollerarlo?
Che il divorzio faccia male ai figli, rispetto a dei genitori che vivano insieme odiandosi, sara' forse una tua idea ma tutt'altro che dimostrata. Che ci sia qualcosa di male nel distruggere una famiglia che va male a me sembra quasi assurdo. Come diceva Louis CK, un matrimonio puo' essere una buona o una cattiva notizia, dipende come va. Un divorzio e' sempre una buona notizia, nessuno si divorzia se sta bene insieme.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Nickognito ha scritto:. Un divorzio e' sempre una buona notizia, nessuno si divorzia se sta bene insieme.
Gios ha scritto:
Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto:
Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Ma poi che vuol dire che il divorzio distrugge le famiglie?
Una famiglia si distrugge da se, quando non c'è più amore tra due persone, quando sorgono problemi insormontabili.
Il divorzio è la maniera di uscirne nella maniera migliore.
Non è che due che stanno bene assieme vanno in un negozio di divorzi e quindi si odiano.
Gios ha scritto:
Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto:
Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Per i figli è molto peggio avere in casa genitori che non si sopportano, che creano disagio, che fanno vivere, ai figli, situazioni di inquietudine.
Se sono divorziati, ma ognuno felice nella sua nuova dimensione, per i figli sarà sicuramente meglio.
Ma mi pare proprio la banalità, senza andare a studiare Jung o Hillman.
Gios ha scritto:
Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto:
Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
BackhandWinner ha scritto:
1) In effetti sul casco e la cintura in parte lo stato segue una logica paternalista. Ma d'altra parte si possono considerare, dal punto di vista utilitaristico, anche i costi economici e sociali dei maggiori danni che conseguirebbero senza quegli obblighi. .
e invece le conseguenze sociali della prostituzione non ci sono, zero proprio immagino.
Ma poi sembra che stiamo proponendo cose assurde, fuori dal mondo, quando sono leggi presenti in paesi normalissimi.
Assurdo
Le conseguenze negative della prostituzione derivano, quasi tutte, dal proibizionismo, più o meno per come succede con le droghe leggere.
Legislazione di molti paesi, sì, ma sbagliata. 'Se ci sono queste leggi allora vuol dire che sono giuste' non è un grande argomento eh
“True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country.” (K. Vonnegut)
Il problema e'che molti di voi continuano a fare discorsi moralistici che prescindono dalle conseguenze reali.
Lo stesso paragone tra gigolo e prostituta ne e' una dimostrazione.
E' evidente che sia lo stesso lavoro e sia lo stesso da un punto di vista moralistico. E' altrettanto evidente che le conseguenze sociali sono diverse, per la diversa quantita' di persone che lo fanno, per il diverso coinvolgimento di violenze, abusi, schiavizzazione, trasmissione di malattie, discriminazione di genere.
Il problema e' che ci sono utenti di mymag che pensano che il governo svedese multi i clienti delle prostitue perche' sono bigotti cattolici e fuori dalla realta'.
Le vostre argomentazioni sono del tutto prive di logica perche' impregnate di moralismo fino al midollo.
Potreste difendere le vostre opinioni in modo logico: ad esempio dicendo che non siete d'accordo che al momento ci siano abusi e violenze su prostitute, oppure dicendo che esiste il modo di eliminarle senza eliminare la prostituzione, oppure dicendo che questo non influisce sulla discriminazione di genere.
M invece il vostro e'tutto un concentrarsi sulla necessita' abnorme del sesso per un maschio, a cui non si puo' e deve resistere, e sulla necessita' di non avere limiti sessualmente, limiti che non riuscite a non vedere se non dettati da morali cattoliche bigotte (per quanto siano accettati i normali paesi occidentali e liberali), mentre accettate senza problemi altri limiti alla vostra liberta'individuali che non hanno a che fare col sesso.
E tutta questa accordata difesa della liberta' sessuale, la fate per un sesso fatto non per piacere fisico. Non e' che dfendiate le orge, pratiche sessuali estreme, il sadomasichismo, i triangoli, il sesso fatto in luoghi pubblici, il sesso fatto tutti i giorni tutto il giorno, i piaceri estremi, difendete a oltranza l'importanza di far sesso senza piacere, qualunque sia la conseguenza.
E lo fate anche verso chi dice, come me, che ben venga legalizzare i bordelli se in questo modo si minimizzano le conseguenze negative della prostituzione.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
BackhandWinner ha scritto:
Le conseguenze negative della prostituzione derivano, quasi tutte, dal proibizionismo, più o meno per come succede con le droghe leggere.)
Le conseguenze negative della prostituzione non derivano dal fatto che sia legalizzata o meno.
Credevo fosse assodato questo punto.
E' ciò che porta alla prostituzione, ciò che porta a fruire della prostituzione, ciò che comporta la prostituzione il problema.
Non il fatto che si possano pagare le tasse o meno praticandola.
Ultima modifica di Pindaro il sab mar 16, 2019 2:20 pm, modificato 1 volta in totale.
Gios ha scritto:
Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto:
Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
PINDARO ha scritto:Paragone stupido, l'ho scritto?
Non se ne viene più fuori.
Il gigolò e la prostituta non fanno parte dello stesso mondo.
Finiamola di prendere in giro l'interlocutore.
Entrambi fanno sesso per soldi, eppure e' un lavoro completamente diverso, perche' si'.
“True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country.” (K. Vonnegut)
Nickognito ha scritto:Il problema e'che molti di voi continuano a fare discorsi moralistici che prescindono dalle conseguenze reali.
Lo stesso paragone tra gigolo e prostituta ne e' una dimostrazione.
E' evidente che sia lo stesso lavoro e sia lo stesso da un punto di vista moralistico. E' altrettanto evidente che le conseguenze sociali sono diverse, per la diversa quantita' di persone che lo fanno, per il diverso coinvolgimento di violenze, abusi, schiavizzazione, trasmissione di malattie, discriminazione di genere.
Il problema e' che ci sono utenti di mymag che pensano che il governo svedese multi i clienti delle prostitue perche' sono bigotti cattolici e fuori dalla realta'.
Le vostre argomentazioni sono del tutto prive di logica perche' impregnate di moralismo fino al midollo.
Potreste difendere le vostre opinioni in modo logico: ad esempio dicendo che non siete d'accordo che al momento ci siano abusi e violenze su prostitute, oppure dicendo che esiste il modo di eliminarle senza eliminare la prostituzione, oppure dicendo che questo non influisce sulla discriminazione di genere.
M invece il vostro e'tutto un concentrarsi sulla necessita' abnorme del sesso per un maschio, a cui non si puo' e deve resistere, e sulla necessita' di non avere limiti sessualmente, limiti che non riuscite a non vedere se non dettati da morali cattoliche bigotte (per quanto siano accettati i normali paesi occidentali e liberali), mentre accettate senza problemi altri limiti alla vostra liberta'individuali che non hanno a che fare col sesso.
E tutta questa accordata difesa della liberta' sessuale, la fate per un sesso fatto non per piacere fisico. Non e' che dfendiate le orge, pratiche sessuali estreme, il sadomasichismo, i triangoli, il sesso fatto in luoghi pubblici, il sesso fatto tutti i giorni tutto il giorno, i piaceri estremi, difendete a oltranza l'importanza di far sesso senza piacere, qualunque sia la conseguenza.
E lo fate anche verso chi dice, come me, che ben venga legalizzare i bordelli se in questo modo si minimizzano le conseguenze negative della prostituzione.
Gios ha scritto:
Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto:
Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
BackhandWinner ha scritto:Le conseguenze negative della prostituzione derivano, quasi tutte, dal proibizionismo, più o meno per come succede con le droghe leggere.
Legislazione di molti paesi, sì, ma sbagliata. 'Se ci sono queste leggi allora vuol dire che sono giuste' non è un grande argomento eh
Non e' un argomento, ma te lo sei inventato te senza leggere. L 'argomento e': se la mia opinione e'uguale a quella di molti governi di paesi civili e non particolarmente religiosi, sbagliata o meno che sia la mia opinione, di certo non e' una opinione che debba derivare dall'essere cattolici bigotti che non escono di casa e vivono fuori dal mondo.
Che le conseguenze negative della prostituzione derivino quasi tutte dal probizionismo e' per me semplicemente contro l'evidenza dei fatti. Ma e' chiaro che questo e' almeno una affermazione, se pur falsa, logica. Su questo si puo' discutere confrontando i fatti reali, lasciando perdere tutta la retorica teorica e moralista sulla liberta' sessuale.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
PINDARO ha scritto:Per i figli è molto peggio avere in casa genitori che non si sopportano, che creano disagio, che fanno vivere, ai figli, situazioni di inquietudine.
Se sono divorziati, ma ognuno felice nella sua nuova dimensione, per i figli sarà sicuramente meglio.
Ma mi pare proprio la banalità, senza andare a studiare Jung o Hillman.
Nickognito ha scritto:Che il divorzio faccia male ai figli, rispetto a dei genitori che vivano insieme odiandosi, sara' forse una tua idea ma tutt'altro che dimostrata.
Fermo restando il fatto che sia giusto dividersi se una storia finisce, se non solo non c'è più nulla ad unire ma rimane disagio, sofferenza anche violenza.
Ma è sotto gli occhi di tutti che le vittime principali siano i figli. Poi ci sono rari esempi dove capiscono la situazione, ma in generale non possono o non vogliono capire, non accettano, si colpevolizzano, sono certamente la parte della famiglia che più viene colpita considerando il peso della responsabilità (nulla) che hanno.
Fuck off means naw, naw means mibbie, mibbie means aye n aye means anal...
PINDARO ha scritto:Per i figli è molto peggio avere in casa genitori che non si sopportano, che creano disagio, che fanno vivere, ai figli, situazioni di inquietudine.
Se sono divorziati, ma ognuno felice nella sua nuova dimensione, per i figli sarà sicuramente meglio.
Ma mi pare proprio la banalità, senza andare a studiare Jung o Hillman.
Nickognito ha scritto:Che il divorzio faccia male ai figli, rispetto a dei genitori che vivano insieme odiandosi, sara' forse una tua idea ma tutt'altro che dimostrata.
Fermo restando il fatto che sia giusto dividersi se una storia finisce, se non solo non c'è più nulla ad unire ma rimane disagio, sofferenza anche violenza.
Ma è sotto gli occhi di tutti che le vittime principali siano i figli. Poi ci sono rari esempi dove capiscono la situazione, ma in generale non possono o non vogliono capire, non accettano, si colpevolizzano, sono certamente la parte della famiglia che più viene colpita considerando il peso della responsabilità (nulla) che hanno.
Infatti. Bambini contentissimi di fare i pacchi postali tra mamma e papà, fra l'altro. Due settimane con l'uno, magari con la nuova compagna che è 'na stronza titanica, due settimane con l'altra. Ah che bellezza proprio, ci vorrà Jung per capirlo.
Al solito, qui c'è chi ha le certezze matematiche e la Verità in mano.
Pitone ha scritto:
Ma è sotto gli occhi di tutti che le vittime principali siano i figli. .
Se i figli stessero meglio con due genitori che stanno male e non possono divorziare, vietare il divorzio alle coppie con figli avrebbe il suo senso. Ma credo che i figli sarebbero vittime lo stesso, per cui...
Poi si', consentire il divorzio non significa non sensibilizzare le persone e far loro capire l'importanza di non divorziarsi e far star bene i figli (o di farli quando sono possibili queste condizioni).
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Pitone ha scritto:
Ma è sotto gli occhi di tutti che le vittime principali siano i figli. .
Se i figli stessero meglio con due genitori che stanno male e non possono divorziare, vietare il divorzio alle coppie con figli avrebbe il suo senso. Ma credo che i figli sarebbero vittime lo stesso, per cui...
Poi si', consentire il divorzio non significa non sensibilizzare le persone e far loro capire l'importanza di non divorziarsi e far star bene i figli (o di farli quando sono possibili queste condizioni).
A proposito di pensieri illiberali... anche il divorzio pensate di vietare? La mia era una provocazione. Uno sara' libero di divorziare, che ai figli piaccia o no?
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
uglygeek ha scritto:
A proposito di pensieri illiberali... anche il divorzio pensate di vietare?
Stando su mymag mi viene il sospetto che non esista la liberta' di leggere. Continuate a farvi i vostri film sugli illiberali, tanto piu' importanti della condizione delle donne maltrattate.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
uglygeek ha scritto:A proposito di pensieri illiberali... anche il divorzio pensate di vietare? La mia era una provocazione. Uno sara' libero di divorziare, che ai figli piaccia o no?
È subordinato al placet di chi ha la Conoscenza, perchè fai queste domande stupide.
E in ogni caso è una questione di secondo piano, io vorrei intanto capire se la musica che ascolto io va bene o se c'è rischio diventi un problema sociale. Alcuni gruppi inneggiano a satana e all'uso di droghe, magari i giovani potrebbero farsi un'idea distorta della vita ascoltandola.
Hai giusto tralasciato gli aspetti fondamentali della differenza.
Gios ha scritto:
Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto:
Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Niente affatto. Perché a me non sfugge l'abisso fra diritto a fare ciò che si vuole col proprio corpo e i drammi sociali politici sanitari ecc. che accompagnano il fenomeno della prostituzione.
Voi volete vietare tutto, io invece penso che si debba garantire il primo e combattere i secondi.
scooter ha scritto:
Voi volete vietare tutto, io invece penso che si debba garantire il primo e combattere i secondi.
Io ho detto che la mia priorita' e' ridurre i drammi sociali conseguenza della prostituzione, anche a costo di limitare la liberta' di comprare servizi di prostitute, se necessario (ma anche liberalizzando tutto se si rivela la situazione migliore).
Quindi non capisco bene la replica e su cosa tu non sia d'accordo.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
scooter ha scritto:
Voi volete vietare tutto, io invece penso che si debba garantire il primo e combattere i secondi.
Io ho detto che la mia priorita' e' ridurre i drammi sociali conseguenza della prostituzione
Al che ti ho fatto notare che legalizzando si potrebbe salvare qualche vita umana, fossero pure anche solo 10, almeno tra quelle che ora ci lasciano le penne sulla strada vittime di qualche maniaco, cosa che è abbastanza intuibile non succeda nei bordelli
Tua risposta:
Nickognito ha scritto:e' evidente che se liberalizzare migliorasse la condizione dello 0.000001% delle persone coinvolte sarebbe una soluzione pressoche' uguale,
Nickognito ha scritto:come retorico non mi sembri molto abile. Visto che stai facendo solo retorica e moralismo
Cioè è pressoché uguale salvare la vita di dieci (o cento, o anche solo due) persone piuttosto che lasciarle morire, è retorica e moralismo provare a pensare a un modo per rendere meno pericolosa una situazione a rischio.
Continua a giocare a fare il difensore dei deboli. Ah, degli eroinomani per la cronaca pensi questo invece:
Nickognito ha scritto:figurati se mi interessa che quei venti disgraziati schizofrenici dall'infanzia infelice che picchiano le donne vicino casa mia e lasciano le siringhe nei parchi giochi abbiano il diritto di esercitare il loro superpotere di libera scelta per comprare l'eroina.
Come se aver avuto un'infanzia infelice fosse una colpa. Direi che in questi tre commenti c'è condensata tutta l'ipocrisia che mascheri dietro i tuoi milioni di post e giri di parole letargici.
La situazione migliore:
1) genitori buoni, saggi e intelligenti che si amano e amano i figli tutta la vita è mangiano solo biscotti del Mulino Bianco.
2) genitori che non si sopportano più, divorziano e i figli passano principalmente il tempo con uno dei due o un po’ per uno, non bello, difficile ma col tempo...
3) genitori che a un certo punto non si sopportano più, inevitabilmente litigano, magari si odiano con bambini usati come armi uno contro l’altro, con traumi psicologici continui.
Questa è la mia classifica.
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