Non c'è limite al peggio

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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Lyndon79
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Lyndon79 »

chiaky ha scritto:
balbysauro ha scritto:l'idea forte ovviamente è dire: questa cosa (il fare spettacoli con la faccia dipinta) in passato era uno dei modi per esercitare la supremazia dei bianchi sui neri, io non lo voglio fare
Ma se vai ad interpretare una etiope perchè dovresti farla bianca? Se io faccio un film su Cassius Clay e chiamo un attore bianco lo devo lasciare bianco perchè sennò sono razzista? Ma che discorsi sono?
E soprattutto, se non lo vuoi fare, perchè cavolo hai acettato la scrittura? Stai a casa!
Ma Balby, deve dipendere dal contesto inter-soggettivo in cu sei. Altrimenti sei solo uno che non capisce.
Se c'e' conoscenza condivisa che quel comportamente vuole dire quello, OK.
Ma se in un altro contesto, quel pitturarsi di nero non porta nessuno ad offendersi (diciamo), il tuo atto acquisisce pochissimo senso. Non stai facendo alcuna battaglia. Non stai difendendo alcun ideale.
la tua azione ha senso all'interno di sistemi di conoscenza.
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Rosewall
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Rosewall »

chiaky ha scritto:Secondo me sta anche molto nella capacità di autoironia della gente, ovviamente quando non si sconfina in reali persecuzioni razziste o omofobiche o altro..
Se uno è autoironico non bada a ste cazzate.
Faccio esempi terra terra della mia vita. Ho un collega pisano (Alessandro) molto simpatico e battutista che, senza alcun intento razzista, fa battute su tutto e tutti.
A teatro abbiamo il buon George, che è un africano molto simpatico e intelligente che fa le pulizie. Da anni quando il mio collega pisano lo incontra lo abbraccia tutto e dice "il mio negro!!!". L'amico africano sono anni che va dicendo a tutti, orgoglioso, "sono il negro di Alessandro" e ride come un pazzo.

Lo stesso Alessandro ha la mania di francesizzare le parole a scopo comico, tipo cambia i cognomi dei colleghi trasformandoli in francesi e così via. Ed è solito chiamare i colleghi gay (che in teatro sono centinaia) fenouilles, francesizzando la parola finocchio.
Quasi tutti i colleghi gay si divertono un mondo di essere chiamati fenouilles, tra l'altro chiama tutti fenouilles, anche me :D , non solo i gay, ma come avevo accennato in un post di 2 gg fa, ce n'è uno che si prende troppo sul serio e lo ha denunciato. E non è che non possa più dire fenouille a lui, ma non lo può dire a nessuno. Se sente che dice fenouilles a qualcuno, anche a me per dire, arriva li e gli fa il cazziatone, ha parlato coi sindacati e ha fatto causa.
.
meno male, una storia a lieto fine ogni tanto.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da chiaky »

loveboat ha scritto:Poi occorre sempre "mettersi nei panni" degli altri, per capire davvero. Quando ero sposato avevamo un'amica nigeriana che ci lasciava spesso i suoi due bambini per andare a fare commissioni, noi accettavamo di buon grado perchè erano amici dei nostri due piccoli.

Un giorno però, un'altra nostra amica ci incontrò al parco proprio quando stavamo riconsegnando i due bambini alla madre nigeriana e lei se ne uscì con un: "Che bel bambino!! Sembra un bambolotto nero!". Gladys (la nostra amica nigeriana), in un attimo si trasformò in una belva e se ne uscì con una serie di insulti irripetibili per la malcapitata che aveva accostato suo figlio a un bambolotto nero e insisteva proprio su questa cosa: "perchè hai dovuto dire proprio nero? NOn andava bene solo bambolotto? E tua figlia? Guardala com'è bianca, sembra malata! Che cos'ha, ha l'aids?".

E' stato molto imbarazzante, ma riflettendoci poi sopra con calma, pur senza giustificare, credo di aver capito cosa ha scatenato una reazione tanto spropositata.

Da una parte una cosa detta con leggerezza e senza nessuna consapevolezza, dall'altra una vita di discriminazioni e di diffidenza subìte
beh questi sono episodi complessi in effetti.
L'altro giorno ho assistito, dal dottore, alla seguente scena:
Gruppo di musulmane con velo che parlavano gridando a più non posso nella sala di aspetto con italiani visibilmente contrariati per il casino. A un certo punto la ragazza italiana che sedeva a fianco di una di queste ragazze musulmane dice, dopo 40 minuti di grida del gruppetto "se volete fare tutto sto casino fatelo a casa vostra". A questo punto è partita una pizza, ma proprio un pugno diretto in faccia della ragazza musulmana alla italiana, che è finita lungo distesa con la sedia e tutto sul pavimento. La pugilatrice musulmana ha poi rivolto tutta na serie di improperi durati una decina di minuti alla italiana a terra sanguinante, trattenuta a stento dagli altri pazienti. Accuse di razzismo eccetera..
Spettacolo imbarazzante a cui non so dare una ragione vera...da una parte è davvero brutto dire a qualcuno di fare qualcosa al suo paese, dall'altra il casino era davvero insostenibile e il pugno violentissimo e le seguenti offese reiterate mi hanno lasciato di sasso.

La gente si prende troppo sul serio. Ci vorrebbe molta più "scialla" nella vita, alla fine siamo qui a far da buffoni per un numero ridicolo di anni e per di più senza sapere bene perchè...
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da chiaky »

balbysauro ha scritto:non è razzismo, ma io artista non lo voglio fare, perchè mi disgusta
e soprattutto voglio che si prenda sempre più coscienza che è un qualcosa che andava bene 50 anni fa (forse), ma non va più bene oggi

il fatto che non ci sia intento denigratorio non vuol dire che sia giusto farlo
non c'è pedofilia nello sposare una tredicenne in certe culture, questo non vuol dire che io possa auspicare che questa pratica finisca




(sto facendo l'avvocato del diavolo, eh, la mia posizione è più sfumata)
Ma quella dell'Aida è una cosa assurda e senza senso. Non è sposare un 13enne!
E' una rappresentazione con protagonista una negra. La si metta come si vuole. Aida è di colore. Indi non c'è nulla di sbagliato a farla di colore. E' discutibile il contrario.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da balbysauro »

Lyndon79 ha scritto:
chiaky ha scritto:
balbysauro ha scritto:l'idea forte ovviamente è dire: questa cosa (il fare spettacoli con la faccia dipinta) in passato era uno dei modi per esercitare la supremazia dei bianchi sui neri, io non lo voglio fare
Ma se vai ad interpretare una etiope perchè dovresti farla bianca? Se io faccio un film su Cassius Clay e chiamo un attore bianco lo devo lasciare bianco perchè sennò sono razzista? Ma che discorsi sono?
E soprattutto, se non lo vuoi fare, perchè cavolo hai acettato la scrittura? Stai a casa!
Ma Balby, deve dipendere dal contesto inter-soggettivo in cu sei. Altrimenti sei solo uno che non capisce.
Se c'e' conoscenza condivisa che quel comportamente vuole dire quello, OK.
Ma se in un altro contesto, quel pitturarsi di nero non porta nessuno ad offendersi (diciamo), il tuo atto acquisisce pochissimo senso. Non stai facendo alcuna battaglia. Non stai difendendo alcun ideale.
la tua azione ha senso all'interno di sistemi di conoscenza.
in quanto attivista anti-discriminazione io, cantante americana, ritengo che ogni granello di sabbia faccia sostanza
intanto per merito mio si sta parlando della cosa e magari qualcuno comprende anche le mie ragioni

oppure sono una scassacazzi smaniosa di protagonismo

questo non lo so :)
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Lyndon79 »

(ma perche' dovrebbe avere sostanza? il tuo obiettivo e quello che senti e' combattere il razzismo o la faccia nera/bianca in se'?)
Vabbe', finiamola qua :)
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da chiaky »

balbysauro ha scritto:
Lyndon79 ha scritto:
chiaky ha scritto: Ma se vai ad interpretare una etiope perchè dovresti farla bianca? Se io faccio un film su Cassius Clay e chiamo un attore bianco lo devo lasciare bianco perchè sennò sono razzista? Ma che discorsi sono?
E soprattutto, se non lo vuoi fare, perchè cavolo hai acettato la scrittura? Stai a casa!
Ma Balby, deve dipendere dal contesto inter-soggettivo in cu sei. Altrimenti sei solo uno che non capisce.
Se c'e' conoscenza condivisa che quel comportamente vuole dire quello, OK.
Ma se in un altro contesto, quel pitturarsi di nero non porta nessuno ad offendersi (diciamo), il tuo atto acquisisce pochissimo senso. Non stai facendo alcuna battaglia. Non stai difendendo alcun ideale.
la tua azione ha senso all'interno di sistemi di conoscenza.
in quanto attivista anti-discriminazione io, cantante americana, ritengo che ogni granello di sabbia faccia sostanza
intanto per merito mio si sta parlando della cosa e magari qualcuno comprende anche le mie ragioni

oppure sono una scassacazzi smaniosa di protagonismo

questo non lo so :)
E' una scassacazzi che difficilmente verrà ancora a lavorare in Italia o in Europa.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da tuborovescio »

vabbè la credibilità di Lyndon su questo argomento è prossima allo zero.
Uno che in giacca, con in tasca il biglietto, passa davanti a quelli che hanno passato la notte in coda a Wimbledon,
dicendo "ciao poveraccy" #103# #103#
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da balbysauro »

Lyndon79 ha scritto:(ma perche' dovrebbe avere sostanza? il tuo obiettivo e quello che senti e' combattere il razzismo o la faccia nera/bianca in se'?)
Vabbe', finiamola qua :)
la faccia dipinta di nero, per gli americani, è un simbolo ben preciso
se combatto questo simbolo, combatto il razzismo, anche inconsapevole
così come se faccio il missionario nel Burmini cerco di far capire che a 13 anni non è una donna, ma una bambina e cerco di combattere la pedofilia, anche inconsapevole
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Lyndon79 »

tuborovescio ha scritto:vabbè la credibilità di Lyndon su questo argomento è prossima allo zero.
Uno che in giacca, con in tasca il biglietto, passa davanti a quelli che hanno passato la notte in coda a Wimbledon,
dicendo "ciao poveraccy" #103# #103#
:oops: :oops:

(questo e' arroganza da peuso-classe sociale del 20imo secolo, cosa c'entra il razzismo? #100# )
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Lyndon79 »

balbysauro ha scritto:
Lyndon79 ha scritto:(ma perche' dovrebbe avere sostanza? il tuo obiettivo e quello che senti e' combattere il razzismo o la faccia nera/bianca in se'?)
Vabbe', finiamola qua :)
la faccia dipinta di nero, per gli americani, è un simbolo ben preciso
se combatto questo simbolo, combatto il razzismo, anche inconsapevole
così come se faccio il missionario nel Burmini cerco di far capire che a 13 anni non è una donna, ma una bambina e cerco di combattere la pedofilia, anche inconsapevole
Vabbe', tu americano vai al carnevale di Viareggio.

Ci sono ragazzini vestiti da Lebron James (e pittati di nero).
Tu va e gli rompi le palle che sono razzisti.

per me tu americano non stai bene :D .
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Lyndon79 »

Ma se ti pitti di nero non e' razzismo inconsapevole.
Perche'? per come? ma dai

Se tu americano non lo capisci, sei limitato (come persona; e parecchio).
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da balbysauro »

non gli rompi le palle
magari, se capita, spieghi loro che sai che le loro intenzioni sono buone, ma che se vanno al carnevale di New Orleans è meglio che si travestano da Larry Bird :)
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

Rosewall ha scritto:Peraltro quella caratterizzazione è l'unica cosa del film che non è venuta bene, e no per motivi di correttezza politica
E' vero, e per questo Colazione da Tiffany e' ormai nel libro nero dei film sbagliati, ormai non lo ritrasmettono piu' da nessuna parte. E non solo per il razzismo del personaggio di Mickey Rooney, ho letto anche critiche che lamentavano che la protagonista fosse una specie di prostituta di alto bordo e il protagonista una specie di gigolo' mantenuto.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

balbysauro ha scritto:
Lyndon79 ha scritto:(ma perche' dovrebbe avere sostanza? il tuo obiettivo e quello che senti e' combattere il razzismo o la faccia nera/bianca in se'?)
Vabbe', finiamola qua :)
la faccia dipinta di nero, per gli americani, è un simbolo ben preciso
se combatto questo simbolo, combatto il razzismo, anche inconsapevole
così come se faccio il missionario nel Burmini cerco di far capire che a 13 anni non è una donna, ma una bambina e cerco di combattere la pedofilia, anche inconsapevole
Sarebbe bello se gli occidentali facessero questo nei paesi islamici, peccato che spesso le stesse persone che fanno il diavolo a quattro per il volto dipinto di un attore rifiutano di criticare culture diverse dalla propria e di dire una parola ad esempio contro la condizione femminile nella cultura islamica o la pratica diffusa delle spose bambine, da loro giustificata a causa della biografia di Maometto.

Invece nei confronti degli europei, che spesso hanno una mentalita' piu' elastica della loro, l'atteggiamento degli americani e' spesso di puro colonialismo. Quel soprano americano se si trovasse a cantare a Ryiad quasi sicuramente accetterebbe senza fiatare di non poter nemmeno lasciare l'albergo se non coperta da testa a piedi e accompagnata da un "guardiano" e non si farebbe problemi se le donne in teatro sono segregate in un'area distinta, perche' questa e' la loro cultura. Ma se viene a cantare in Italia si sente in dovere di insegnarci come si sta al mondo e di imporci regole che - per quanto razzisti possano essere gli europei - riguardano un problema a noi piuttosto estraneo. Da noi il dipingersi il volto di nero non ha mai avuto aspetti razzisti, credo.

Di recente discutevo proprio con degli amici americani, e ho notato che il fatto che la politically correctness non sia in generale una cosa cosi' "sentita" in Europa come da loro per loro significa solo non che in Europa abbiamo una cultura un po' diversa ma che abbiamo una cultura sbagliata e non abbiamo ancora imparato.

L'altra cosa che non capiscono e' che la cultura e' figlia del suo tempo per cui oltre ad un certo punto diventa scorretto giudicare opere scritte decenni fa con il metro che si usa oggi.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Rosewall »

tuborovescio ha scritto:vabbè la credibilità di Lyndon su questo argomento è prossima allo zero.
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He came from Italy he had a thirst for knowledge,
He watched tennis at Queen's Club Championships
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He told me that his Dad was loaded,
I said "In that case I'll have a rum and coca-cola."
he said "Fine."
And in thirty seconds time he said,
I want to live like common people,
I want to do whatever common people do,
I want to sleep with common people,
I want to play tennis with common people,
Like you.
Well what else could I do
I said "I'll see what I can do."
I took him to Church Road,
I don't know why,
But I had to start it somewhere,
So it started there.
I said pretend you've got no money,
He just laughed and said,
"Oh you're so funny."
I said "Yeah?
Well I can't see anyone else smiling in here.
Are you sure you want to live like common people,
You want to see whatever common people see,
...
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da tuborovescio »

ahah :D :D


gente in codaaa che se ne vaaa,
dove gli pareee ma dove non saaa
noi prigionieriii di queste gandi cittaa
viviamo sempre di oggi e di ierii
inchiodati da ticketuaaan
e la gente in coda vaaa
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Pitone ha scritto:
alessandro ha scritto:La rappresentazione dei cinesi e giapponesi nei film italiani comici anni 70 era un po’ razzista.
Dar monnezza e Ciccio e Franco.
Senza scomodare film di serie Z dove la caratterizzazione ridicola tocca tutto questo tuo intervento mi ricorda un pezzo del film Dragon, quello su Bruce Lee.
Stanno guardando con la futura moglie americana Colazione da Tiffany e lui ne ha a male vedendo come è caratterizzato il cinese.
Voilà il PC :D

in un'altra biografia su brice lee, questi si lamentava perche' era stato scartato come protagonista del telefilm "Kung fu" e gli fu preferito David Carradine che non era nemmeno cinese.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Monheim »

uglygeek ha scritto:
balbysauro ha scritto:la faccia dipinta di nero, per gli americani, è un simbolo ben preciso
se combatto questo simbolo, combatto il razzismo, anche inconsapevole
così come se faccio il missionario nel Burmini cerco di far capire che a 13 anni non è una donna, ma una bambina e cerco di combattere la pedofilia, anche inconsapevole
Sarebbe bello se gli occidentali facessero questo nei paesi islamici, peccato che spesso le stesse persone che fanno il diavolo a quattro per il volto dipinto di un attore rifiutano di criticare culture diverse dalla propria e di dire una parola ad esempio contro la condizione femminile nella cultura islamica o la pratica diffusa delle spose bambine, da loro giustificata a causa della biografia di Maometto.

Invece nei confronti degli europei, che spesso hanno una mentalita' piu' elastica della loro, l'atteggiamento degli americani e' spesso di puro colonialismo. Quel soprano americano se si trovasse a cantare a Ryiad quasi sicuramente accetterebbe senza fiatare di non poter nemmeno lasciare l'albergo se non coperta da testa a piedi e accompagnata da un "guardiano" e non si farebbe problemi se le donne in teatro sono segregate in un'area distinta, perche' questa e' la loro cultura. Ma se viene a cantare in Italia si sente in dovere di insegnarci come si sta al mondo e di imporci regole che - per quanto razzisti possano essere gli europei - riguardano un problema a noi piuttosto estraneo. Da noi il dipingersi il volto di nero non ha mai avuto aspetti razzisti, credo.

Di recente discutevo proprio con degli amici americani, e ho notato che il fatto che la politically correctness non sia in generale una cosa cosi' "sentita" in Europa come da loro per loro significa solo non che in Europa abbiamo una cultura un po' diversa ma che abbiamo una cultura sbagliata e non abbiamo ancora imparato.

L'altra cosa che non capiscono e' che la cultura e' figlia del suo tempo per cui oltre ad un certo punto diventa scorretto giudicare opere scritte decenni fa con il metro che si usa oggi.
Quoto col sangue. Di Allah.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Anche per le spose bambine la religione conta sino ad un certo punto, sono usanze anche indiane o africane e un tempo anche europee.
La madonna sposò Giuseppe a 14 anni, quando ne ebbe 15 nacque Gesù.

Poi, si. Se uno è coerente non dovrebbe andare a lavorare in paesi dove la condizione della donna è inaccettabile come in alcuni paesi islamici (non tutti i paesi islamici) e in alcuni paesi non islamici ( dove la condizione della donna è come in quelli islamici).
Non nelle dittature e semidittature, e magari nemmeno nei paesi dove vige la pena di morte o le minoranze vengano discriminate o paesi neocolonialisti etc.

Poi la cultura è figlia del suo tempo e della sua storia, e cambiave di evolve anche oltre la religione.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Lyndon79 »

Rosewall ha scritto:
tuborovescio ha scritto:vabbè la credibilità di Lyndon su questo argomento è prossima allo zero.
Uno che in giacca, con in tasca il biglietto, passa davanti a quelli che hanno passato la notte in coda a Wimbledon,
dicendo "ciao poveraccy" #103# #103#
He came from Italy he had a thirst for knowledge,
He watched tennis at Queen's Club Championships
That's where I,
Caught his eye.
He told me that his Dad was loaded,
I said "In that case I'll have a rum and coca-cola."
he said "Fine."
And in thirty seconds time he said,
I want to live like common people,
I want to do whatever common people do,
I want to sleep with common people,
I want to play tennis with common people,
Like you.
Well what else could I do
I said "I'll see what I can do."
I took him to Church Road,
I don't know why,
But I had to start it somewhere,
So it started there.
I said pretend you've got no money,
He just laughed and said,
"Oh you're so funny."
I said "Yeah?
Well I can't see anyone else smiling in here.
Are you sure you want to live like common people,
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da tuborovescio »

Lyndon79 ha scritto: Appunto: se sei una persona minimanente intelligente, capisci che non e' razzismo. E vai avanti.
Se non lo capisci, per me sei una persona limitata - che non riesce ad apprendere leggermente e fare uno scatto in piu' con il cervello.
quindi abbiamo delle persone scattanti di cervello che capiscono al volo i confini tra razzismo e facezia (gruppo 1)
e delle altre limitate che magari comprendono i confini ma non li condividono,
allora fanno un altro scatto per far comprendere il tutto a quelli superscattanti, autoironici e gomitodantisi del gruppo 1 e a quegli altri che manco si pongono il problema del gruppo 3.
Achille, la tartaruga e il baccalyndon
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Lyndon79 »

tuborovescio ha scritto:
Lyndon79 ha scritto: Appunto: se sei una persona minimanente intelligente, capisci che non e' razzismo. E vai avanti.
Se non lo capisci, per me sei una persona limitata - che non riesce ad apprendere leggermente e fare uno scatto in piu' con il cervello.
quindi abbiamo delle persone scattanti di cervello che capiscono al volo i confini tra razzismo e facezia (gruppo 1)
e delle altre limitate che magari comprendono i confini ma non li condividono,
allora fanno un altro scatto per far comprendere il tutto a quelli superscattanti, autoironici e gomitodantisi del gruppo 1 e a quegli altri che manco si pongono il problema del gruppo 3.
Achille, la tartaruga e il baccalyndon
In italiano per gente semplice (e non in versi simil-tozziani) sarebbe? :D
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da tuborovescio »

vabbè gruppo 4, preparerò un powerpoint
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Lyndon79 »

No perche'
allora fanno un altro scatto per far comprendere il tutto a quelli superscattanti, autoironici e gomitodantisi del gruppo 1 e a quegli altri che manco si pongono il problema del gruppo 3.
Achille, la tartaruga e il baccalyndon
mi aspettavo il conte Mascetti dopo questo :D
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da tuborovescio »

gruppo 5
five to one
polsonaro
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Lyndon79 »

tuborovescio ha scritto:gruppo 5
five to one
polsonaro
Vabbe', ora siamo passati al giochino della parolina finale de l'Eredita' ...

Allora dico che la parola giusta e': DOORS!
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da tennisfan82 »

A Nuoro un bimbo di 2 anni figlio di vegani ricoverato per denutrizione #103#
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da koufax75 »

Ma se vai ad interpretare una etiope perchè dovresti farla bianca? Se io faccio un film su Cassius Clay e chiamo un attore bianco lo devo lasciare bianco perchè sennò sono razzista? Ma che discorsi sono?
E soprattutto, se non lo vuoi fare, perchè cavolo hai acettato la scrittura? Stai a casa!
Ma è proprio necessario dipingere la faccia di nero ad un attore? Allora, i Neri non dovrebbero interpretare Shakespeare, visto che i vari personaggi sono tutti bianchi (a parte Otello e pochi altri). I vari Re, Amleto, Macbeth.... dovrebbero essere interpretati solo da attori bianchi.

Qualche anno fa, la BBC produsse "The Hollow Crown", serie televisiva incentrata sulle Histories di Shakespeare. La Regina Margherita di Francia fu interpretata da Sophie Okonedo, attrice di origine nigeriana. Sinceramente, il fatto che fosse nera non intaccò minimamente la grandezza della sua interpretazione. In verità, la Regina Margherita aveva i capelli chiari (forse addirittura biondi), quindi teoricamente un'attrice nigeriana non era per nulla indicata per quel ruolo. Invece, Sophie Okonedo fu meravigliosa e riuscì perfettamente a caratterizzare il ruolo della regina. Quindi, una brava cantante può comunque interpretare il ruolo di Aida senza dipingersi la faccia.
Poi occorre sempre "mettersi nei panni" degli altri, per capire davvero.
Questa è la cosa più complessa. E' molto complesso cambiare il punto di vista. Faccio un esempio: i Nativi Americani. Per lungo tempo, ritenevo le mascotte e i vari giochi Cowboys contro Indiani totalmente inoffensivi. Sono giochi! Sono divertenti. A chi fanno male? Poi, ho iniziato ad interessarmi alla cultura dei Nativi. Ho letto qualche libro, ho ascoltato qualche intervista. Ho provato poi a chiedermi: ma perché le varie mascotte, giochi sono considerati offensivi? Tuttavia, per rispondere bisogna cambiare il punto di vista e non è facile. E la risposta è molto più complessa di quello che sembra. Quei giochi all'apparenza inoffensivi, invece, hanno un retaggio razzista notevole, ma che è difficile da scoprire se si rimane con il punto di vista di un bianco (soprattutto se Europeo, che non ha vissuto in prima persona la tragedia dei Nativi).

Cosa pensa un nero quando vede un bianco con la faccia dipinta? Generalmente, non fa troppo piacere. Certo, per noi Europei dipingersi la faccia non ha alcun risvolto razzista, ma se cambiamo punto di vista? Ai neri piace essere rappresentati in quel modo? Sinceramente, non saprei. Ma non sarei sorpreso, se gli Africani provassero fastidio.

Tra l'altro questo problema è la chiave per capire il problema delle mascotte indiane. Ai Nativi Americani piace essere rappresentati in quel modo (mascotte, film western, giochi...)? Chi ha creato quelle rappresentazioni? Cosa viene rappresentato in quelle immagini? Quando furono preparate? I Nativi Americani hanno avuto voce in capitolo?
non è razzismo, ma io artista non lo voglio fare, perchè mi disgusta
e soprattutto voglio che si prenda sempre più coscienza che è un qualcosa che andava bene 50 anni fa (forse), ma non va più bene oggi
Vero. Le cose cambiano. Vorrei spezzare una lancia per il PC, che spesso viene visto come una cosa che uccide la libertà di espressione. Ma il PC è davvero liberticida oppure è una cambiata sensibilità, una maggiore attenzione a certi dettagli?
Non confondiamo lo scherzo e la battuta tra amici con quello che dice di non essere omofobo perchè ha tanti amici gay e invoca il politically correct quando gli si fa notare che è un cretino. Sono situazioni e condizioni umane profondamente diverse, la prima inoffensiva, la seconda no.
Anche gli scherzi e le battute tra amici possono essere offensive.
Lo stesso Alessandro ha la mania di francesizzare le parole a scopo comico, tipo cambia i cognomi dei colleghi trasformandoli in francesi e così via. Ed è solito chiamare i colleghi gay (che in teatro sono centinaia) fenouilles, francesizzando la parola finocchio.
Quasi tutti i colleghi gay si divertono un mondo di essere chiamati fenouilles, tra l'altro chiama tutti fenouilles, anche me :D , non solo i gay, ma come avevo accennato in un post di 2 gg fa, ce n'è uno che si prende troppo sul serio e lo ha denunciato. E non è che non possa più dire fenouille a lui, ma non lo può dire a nessuno. Se sente che dice fenouilles a qualcuno, anche a me per dire, arriva li e gli fa il cazziatone, ha parlato coi sindacati e ha fatto causa.
Proviamo a cambiare il punto di vista. Ad un gay piace essere chiamato finocchio? Forse ad alcuni non dà fastidio, ma a molti lo dà. E anche usare la parola finocchio con eterosessuali può risultare fastidioso. Tra l'altro, dubito che tutti i colleghi gay si divertano un modo ad essere apostrofati con un termine offensivo. Forse non ci badano, ma dubito che un termine offensivo sia piacevole da ascoltare (e finocchio è un termine offensivo). E non mi sorprende che certe persone siano infastidite dall'utilizzo di certi termini.

A noi italiani piace essere apostrofati come "Pizza, Spaghetti, Mandolino" (cit. Elio)? Magari un po' di vero c'è, ma dopo un po' ci si rompe le palle a sentire certi commenti.
L'altra cosa che non capiscono e' che la cultura e' figlia del suo tempo per cui oltre ad un certo punto diventa scorretto giudicare opere scritte decenni fa con il metro che si usa oggi.
E' vero. Ma allo stesso tempo è anche giusto fare dei cambiamenti o accorgimenti. Davvero l'Aida di Verdi perde forza se la cantante principale non viene truccata di nero?

E' un discorso estremamente complesso, impossibile da risolvere in poco tempo. Ma iniziare a cambiare il punto di vista può essere un buon punto di partenza.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da chiaky »

Si ma troppe troppe troppe seghe mentali.
Il razzismo sta anche negli occhi di chi lo vuol vedere in casi come questi. In Italia dipingere il volto non è razzismo, quindi in Italia nessuno dovrebbe vederlo come un atto razzista. Altrimenti sono, appunto, pippe mentali.
Poi c'è sempre il discorso professionale. Tu, attore o cantante, accetti una scrittura e sai ESATTAMENTE cosa vai ad interpretare e in che modo. Quindi se accetti devi sottostare a quel tipo di spettacolo. Così come devi cantare le note scritte da Verdi, devi fare quello che dice il regista. Altrimenti non sei un professionista.
Poi no che non è "necessario" fare Aida nera, infatti alcuni registi moderni non la fanno, ma ovviamente la norma è fare un personaggio di colore, nero. Mi pare addirittura pleonastico precisarlo.
Sul "finocchio". Ci sono svariati tipi di gay. Zeffirelli odiava la parola gay, per esempio. La considerava insultante. "Dà un senso di stupida e fatua felicità perenne. Io non sono gaio, sono omosessuale" diceva. E si inalberava moltissimo quando lo si definiva gay. "preferisco che mi si dia del finocchio" mi diceva.
E la maggior parte dei miei colleghi gay si autodefinisce finocchio e non ha nessun problema a sentirsi chiamare finocchio, anzi si divertono.
C'è solo questo qui che citavo prima, che evidentemente, a detta degli altri gay, non ha risolto la sua omosessualità e quindi si incavola per questi giochini.
Ultima modifica di chiaky il lun set 23, 2019 7:53 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Pitone »

Una domanda sulla caratterizzazione di M'baku ed il suo popolo in Black Panther, sarebbe stato possibile per un regista bianco?
Non credo.
Penso quindi che il peso nel leggere l'offesa possa dipendere dal colore di chi compie l'atto e sfoci anch'esso in una (diversa) forma di intolleranza.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

Per me ė proprio cambiando il punto di vista che diventi meno politically correct.

Ovviamente va benissimo rispettare anche le persone troppo suscettibili, se dobbiamo limitarci a evitare battutine inutili. Magari anche per scegliere nomi di squadre o rappresentazioni artistiche.

Ma a me pare che il politically correct serva solo a nascondere la realtà. Va benissimo pensare alla forma, ma solo se si pensa anche alla sostanza.

Ad esempio, pensiamo a un operaio pagato 1 euro l'ora per lavorare 14 ore al giorno senza condizioni di sicurezza, che se la prenda perché un collega fa una battuta sugli operai. Mettiamoci nei suoi panni. Se mi metto nei suoi panni, penso che se si offende ha un problema grosso. Da risolvere. Questo operaio, dal suo punto di vista, deve lottare per i diritti suoi e di suoi simili.

Se questo operaio fa licenziare un legislatore che gli garantirebbe un aumento e una sicurezza al lavoro perché ha fatto una battuta, o si è vestito da operaio a Carnevale, è proprio dal suo punto di vista che sbaglia. Non dal mio.

Prendiamo una donna, il cui marito la ama, la rispetta, rispetta tutte le donne, è un marito perfetto e compone come mozart, dipinge come Caravaggio, garantisce la parità di genere a tutte le donne arabe, ma dice spesso'donna al volante pericolo costante'. Se la donna lo lascia per la sua battuta maschilista, è proprio dal suo punto di vista che dico che è stupida.

Prendiamo due grandi artisti, i migliori del mondo. Il primo non fa nulla di speciale, il secondo costruisce 4 ospedali in Africa ma una volta mostra il pene a una collega. Mi si dice: il secondo deve smettere di lavorare. Mettiamoci nei panni di chi ha visto quel pene.

E se ci mettessimo nei panni invece dei malati di quegli ospedali o degli spettatori degli spettacoli di quell'artista?

L'arte non conta rispetto al trauma di vedere un pene?
Può essere. Ma non sarebbe allora il caso di smettere di finanziarla con soldi pubblici?

Mettiamoci nei panni di chi non riceve soldi, essendo bisognoso, perché li stato lì destina al teatro. Che facciamo allora?

Insomma, se mi metto nei panni degli altri, non condannerò mai un politico, un artista, Úno scienziato, un benefattore. Perché mi metterò nei panni dei tanti che ne stanno traendo beneficio.
Certo, certe battute le condannerò, ma nel complesso, è proprio mettendosi nei panni degli altri che non sarò politically correct.

A memo che non decida di mettermi nei panni solo di alcuni e non di tutti.

La verità, per me, è che ci sono scale di valori diverse. Chi ad esempio sanziona le battute sessiste, ma non sanziona il non fare leggi o donazioni che garantiscano, che so, che una nigeriana stia bene come una Italiana, non è che si mette più nei panni degli altri. Ha semplicemente una scala di valori per cui, di fatto, la prima cosa è più importante dell'altra.

Intendiamoci, evitare battute discriminatorie o chiamarsi redskins per me va benissimo.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Ringrazio per quanto scritto riguardo alla faccenda della faccia nera, in effetti avevo scritto all’inizio della discussione “non capisco” ora capisco e forse è pure una battaglia legittima (certo da pesare e contestualizzare, perché in Italia nessuno la pensa cosa razzista).

Pensandoci, mi infastidisce vedere come sono caratterizzati gli italiani nel cinema americano, persino da Clooney che conosce e ama l’italia (Nella sua ultima serie).

Ora comprendo il punto di vista.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da scooter »

ovviamente fra "italiani pizza mafia e mandolino" e "gli etiopi hanno la pelle scura" ci sono alcuni milioni di anni luce di distanza; tipo che il primo stereotipo è banalmente falso (benché, per così dire, comprensibile dal punto di vista di chi italiano non è) mentre il secondo è un fatto accertabile da chiunque e che nessuna political correctness potrà mi modificare
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

scooter ha scritto:ovviamente fra "italiani pizza mafia e mandolino" e "gli etiopi hanno la pelle scura" ci sono alcuni milioni di anni luce di distanza; tipo che il primo stereotipo è banalmente falso (benché, per così dire, comprensibile dal punto di vista di chi italiano non è) mentre il secondo è un fatto accertabile da chiunque e che nessuna political correctness potrà mi modificare
Anche la storia di come sono stati trattati gli italiani (male) e gli africani (frusta e catene e poi leggi discriminatorie sino agli anni 70, linciaggi, kkk anche oggi la polizia ha un occhio di riguardo, etc.) ci sono anni luce di differenza.

Ci metterei anche la lettera dei tifosi interisti a lukaku, una roba tipo “ se ti insultano, ti lanciano le banane e fanno il verso della scimmia, non offenderti, è lo stadio e non la vita reale, lo facciamo anche noi e è timore dell’avversario non razzismo”.
Una roba da malati di mente.
Però molto condivisa tra i tifosi
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da koufax75 »

chiaky ha scritto:Sul "finocchio". Ci sono svariati tipi di gay. Zeffirelli odiava la parola gay, per esempio. La considerava insultante. "Dà un senso di stupida e fatua felicità perenne. Io non sono gaio, sono omosessuale" diceva. E si inalberava moltissimo quando lo si definiva gay. "preferisco che mi si dia del finocchio" mi diceva.
E la maggior parte dei miei colleghi gay si autodefinisce finocchio e non ha nessun problema a sentirsi chiamare finocchio, anzi si divertono.
C'è solo questo qui che citavo prima, che evidentemente, a detta degli altri gay, non ha risolto la sua omosessualità e quindi si incavola per questi giochini.
Ovviamente ti credo. Però il discorso è un altro. La parola "finocchio" ha una componente negativa. E a tante persone non piace essere apostrofate con quel termine. Zeffirelli detestava la parola "gay" e preferiva "finocchio"; in quanto omosessuale, era suo diritto decidere cosa lo offendesse e cosa no. E allo stesso modo, quel tuo collega ha tutto il diritto di non accettare di essere chiamato "finocchio". E soprattutto non dovremmo essere noi eterosessuali a decidere cosa sia offensivo o meno per un omosessuale.
Ma a me pare che il politically correct serva solo a nascondere la realtà. Va benissimo pensare alla forma, ma solo se si pensa anche alla sostanza.
A mio parere, il PC ha preso la corrente sbagliata perché lo si è inteso come limitazione della libertà. Che in un certo senso è vero. Però, il PC è l'attenzione a certi aspetti della nostra società. Per anni, la classe dominante (generalmente bianca-eterosessuale) ha preteso di rappresentare le classi dominate nel modo che preferiva (si parla di privilegio). Da qualche anno, le classi dominate si stanno ribellando e stanno ponendo queste domande:

1) Perché decidete voi il modo in cui ci volete rappresentare?
2) Perché decidete voi per cosa ci dobbiamo offendere?

E queste sono questioni molto delicate.
Ma a me pare che il politically correct serva solo a nascondere la realtà. Va benissimo pensare alla forma, ma solo se si pensa anche alla sostanza.
Verissimo. Se tutte le mascotte indiane venissero abolite (e secondo me accadrà entro una decina d'anni), i problemi dei Nativi non sarebbero risolti automaticamente. Però, sarebbe un punto di partenza.
ovviamente fra "italiani pizza mafia e mandolino" e "gli etiopi hanno la pelle scura" ci sono alcuni milioni di anni luce di distanza; tipo che il primo stereotipo è banalmente falso (benché, per così dire, comprensibile dal punto di vista di chi italiano non è) mentre il secondo è un fatto accertabile da chiunque e che nessuna political correctness potrà mi modificare
E' vero. Ma un conto è dire "Gli etiopi hanno la pelle scura". Un altro è creare una rappresentazione degli etiopi che si basa sugli stereotipi tipici degli Africani. Ma torniamo a "italiani pizza mafia e mandolino". Se uno ti continuasse ad apostrofare con questa frase, ti seccherebbe, giusto? Però poi ti risponderebbe: Ma certo che voi italiani vi offendete per tutto? Ma fatti una risata!
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da chiaky »

Si ma non capisco....un etiope non può essere rappresentato a teatro con il vero colore della sua pelle perchè?
Bisogna censurare il colore della pelle dei neri?

Naomi Osaka è stata ritratta in alcuni manga giapponesi con la pelle bianca e mi risulta se ne sia avuta a male.....
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da chiaky »

koufax75 ha scritto:
chiaky ha scritto:Sul "finocchio". Ci sono svariati tipi di gay. Zeffirelli odiava la parola gay, per esempio. La considerava insultante. "Dà un senso di stupida e fatua felicità perenne. Io non sono gaio, sono omosessuale" diceva. E si inalberava moltissimo quando lo si definiva gay. "preferisco che mi si dia del finocchio" mi diceva.
E la maggior parte dei miei colleghi gay si autodefinisce finocchio e non ha nessun problema a sentirsi chiamare finocchio, anzi si divertono.
C'è solo questo qui che citavo prima, che evidentemente, a detta degli altri gay, non ha risolto la sua omosessualità e quindi si incavola per questi giochini.
Ovviamente ti credo. Però il discorso è un altro. La parola "finocchio" ha una componente negativa. E a tante persone non piace essere apostrofate con quel termine. Zeffirelli detestava la parola "gay" e preferiva "finocchio"; in quanto omosessuale, era suo diritto decidere cosa lo offendesse e cosa no. E allo stesso modo, quel tuo collega ha tutto il diritto di non accettare di essere chiamato "finocchio". E soprattutto non dovremmo essere noi eterosessuali a decidere cosa sia offensivo o meno per un omosessuale.
Ma a me pare che il politically correct serva solo a nascondere la realtà. Va benissimo pensare alla forma, ma solo se si pensa anche alla sostanza.
A mio parere, il PC ha preso la corrente sbagliata perché lo si è inteso come limitazione della libertà. Che in un certo senso è vero. Però, il PC è l'attenzione a certi aspetti della nostra società. Per anni, la classe dominante (generalmente bianca-eterosessuale) ha preteso di rappresentare le classi dominate nel modo che preferiva (si parla di privilegio). Da qualche anno, le classi dominate si stanno ribellando e stanno ponendo queste domande:

1) Perché decidete voi il modo in cui ci volete rappresentare?
2) Perché decidete voi per cosa ci dobbiamo offendere?

E queste sono questioni molto delicate.
Ma a me pare che il politically correct serva solo a nascondere la realtà. Va benissimo pensare alla forma, ma solo se si pensa anche alla sostanza.
Verissimo. Se tutte le mascotte indiane venissero abolite (e secondo me accadrà entro una decina d'anni), i problemi dei Nativi non sarebbero risolti automaticamente. Però, sarebbe un punto di partenza.
ovviamente fra "italiani pizza mafia e mandolino" e "gli etiopi hanno la pelle scura" ci sono alcuni milioni di anni luce di distanza; tipo che il primo stereotipo è banalmente falso (benché, per così dire, comprensibile dal punto di vista di chi italiano non è) mentre il secondo è un fatto accertabile da chiunque e che nessuna political correctness potrà mi modificare
E' vero. Ma un conto è dire "Gli etiopi hanno la pelle scura". Un altro è creare una rappresentazione degli etiopi che si basa sugli stereotipi tipici degli Africani. Ma torniamo a "italiani pizza mafia e mandolino". Se uno ti continuasse ad apostrofare con questa frase, ti seccherebbe, giusto? Però poi ti risponderebbe: Ma certo che voi italiani vi offendete per tutto? Ma fatti una risata!
1) Se un omosessuale si offende se lo chiami finocchio, un altro se lo chiami gay, un altro se lo chiami omosessuale, come cavolo facciamo a sapere come dobbiamo chiamarli? Per quanto mi riguarda, da etero, trovo la parola gay insopportabile e trovo abbia ragione Zeffirelli. Che cavolo vuol dire gay? Gli omosessuali sono tutte femminucce gaie e ridenti? Lo trovo un termine abbastanza offensivo personalmente.La maggior parte degli omosessuali non è per niente gaia, sono persone normalissime serie e posate.
2) Quale sarebbe la rappresentazione stereotipata degli etiopi nell'Aida? Semplicemente li si fa neri come sono nella realtà dei fatti. Mica li si rappresenta a fare movimenti scimmieschi, scusa?
Rappresentare un nero nero è esattamente come rappresentare un bianco bianco. Semplice rappresentazione della realtà. Non è colpa di nessuno se ci sono varie etnie e uno ha la pelle nera, uno ce l'ha bianca, uno ce l'ha rossa e l'altro gialla.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da chiaky »

Comunque ho trovato anche una pagina dove Zeffirelli ripete sostanzialmente i concetti che mi diceva...

https://www.open.online/2019/06/16/l-om ... -puritana/
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da koufax75 »

Ma Zeffirelli aveva tutti i diritti per detestare la parola gay. Allo stesso tempo, a tanti omosessuali dà fastidio essere apostrofati come finocchi, che è un termine con una valenza negativa. Quindi, il tuo collega ha tutto il diritto di detestare quella parola, così come Zeffirelli detestava gay. Forse, avrà esagerato con la denuncia (non conosco i fatti), ma che si sia risentito di sentire la parola "finocchio" è un suo sacrosanto diritto.
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