Ma se vai ad interpretare una etiope perchè dovresti farla bianca? Se io faccio un film su Cassius Clay e chiamo un attore bianco lo devo lasciare bianco perchè sennò sono razzista? Ma che discorsi sono?
E soprattutto, se non lo vuoi fare, perchè cavolo hai acettato la scrittura? Stai a casa!
Ma è proprio necessario dipingere la faccia di nero ad un attore? Allora, i Neri non dovrebbero interpretare Shakespeare, visto che i vari personaggi sono tutti bianchi (a parte Otello e pochi altri). I vari Re, Amleto, Macbeth.... dovrebbero essere interpretati solo da attori bianchi.
Qualche anno fa, la BBC produsse "The Hollow Crown", serie televisiva incentrata sulle Histories di Shakespeare. La Regina Margherita di Francia fu interpretata da Sophie Okonedo, attrice di origine nigeriana. Sinceramente, il fatto che fosse nera non intaccò minimamente la grandezza della sua interpretazione. In verità, la Regina Margherita aveva i capelli chiari (forse addirittura biondi), quindi teoricamente un'attrice nigeriana non era per nulla indicata per quel ruolo. Invece, Sophie Okonedo fu meravigliosa e riuscì perfettamente a caratterizzare il ruolo della regina. Quindi, una brava cantante può comunque interpretare il ruolo di Aida senza dipingersi la faccia.
Poi occorre sempre "mettersi nei panni" degli altri, per capire davvero.
Questa è la cosa più complessa. E' molto complesso cambiare il punto di vista. Faccio un esempio: i Nativi Americani. Per lungo tempo, ritenevo le mascotte e i vari giochi Cowboys contro Indiani totalmente inoffensivi. Sono giochi! Sono divertenti. A chi fanno male? Poi, ho iniziato ad interessarmi alla cultura dei Nativi. Ho letto qualche libro, ho ascoltato qualche intervista. Ho provato poi a chiedermi: ma perché le varie mascotte, giochi sono considerati offensivi? Tuttavia, per rispondere bisogna cambiare il punto di vista e non è facile. E la risposta è molto più complessa di quello che sembra. Quei giochi all'apparenza inoffensivi, invece, hanno un retaggio razzista notevole, ma che è difficile da scoprire se si rimane con il punto di vista di un bianco (soprattutto se Europeo, che non ha vissuto in prima persona la tragedia dei Nativi).
Cosa pensa un nero quando vede un bianco con la faccia dipinta? Generalmente, non fa troppo piacere. Certo, per noi Europei dipingersi la faccia non ha alcun risvolto razzista, ma se cambiamo punto di vista? Ai neri piace essere rappresentati in quel modo? Sinceramente, non saprei. Ma non sarei sorpreso, se gli Africani provassero fastidio.
Tra l'altro questo problema è la chiave per capire il problema delle mascotte indiane. Ai Nativi Americani piace essere rappresentati in quel modo (mascotte, film western, giochi...)? Chi ha creato quelle rappresentazioni? Cosa viene rappresentato in quelle immagini? Quando furono preparate? I Nativi Americani hanno avuto voce in capitolo?
non è razzismo, ma io artista non lo voglio fare, perchè mi disgusta
e soprattutto voglio che si prenda sempre più coscienza che è un qualcosa che andava bene 50 anni fa (forse), ma non va più bene oggi
Vero. Le cose cambiano. Vorrei spezzare una lancia per il PC, che spesso viene visto come una cosa che uccide la libertà di espressione. Ma il PC è davvero liberticida oppure è una cambiata sensibilità, una maggiore attenzione a certi dettagli?
Non confondiamo lo scherzo e la battuta tra amici con quello che dice di non essere omofobo perchè ha tanti amici gay e invoca il politically correct quando gli si fa notare che è un cretino. Sono situazioni e condizioni umane profondamente diverse, la prima inoffensiva, la seconda no.
Anche gli scherzi e le battute tra amici possono essere offensive.
Lo stesso Alessandro ha la mania di francesizzare le parole a scopo comico, tipo cambia i cognomi dei colleghi trasformandoli in francesi e così via. Ed è solito chiamare i colleghi gay (che in teatro sono centinaia) fenouilles, francesizzando la parola finocchio.
Quasi tutti i colleghi gay si divertono un mondo di essere chiamati fenouilles, tra l'altro chiama tutti fenouilles, anche me
, non solo i gay, ma come avevo accennato in un post di 2 gg fa, ce n'è uno che si prende troppo sul serio e lo ha denunciato. E non è che non possa più dire fenouille a lui, ma non lo può dire a nessuno. Se sente che dice fenouilles a qualcuno, anche a me per dire, arriva li e gli fa il cazziatone, ha parlato coi sindacati e ha fatto causa.
Proviamo a cambiare il punto di vista. Ad un gay piace essere chiamato finocchio? Forse ad alcuni non dà fastidio, ma a molti lo dà. E anche usare la parola finocchio con eterosessuali può risultare fastidioso. Tra l'altro, dubito che tutti i colleghi gay si divertano un modo ad essere apostrofati con un termine offensivo. Forse non ci badano, ma dubito che un termine offensivo sia piacevole da ascoltare (e finocchio è un termine offensivo). E non mi sorprende che certe persone siano infastidite dall'utilizzo di certi termini.
A noi italiani piace essere apostrofati come "Pizza, Spaghetti, Mandolino" (cit. Elio)? Magari un po' di vero c'è, ma dopo un po' ci si rompe le palle a sentire certi commenti.
L'altra cosa che non capiscono e' che la cultura e' figlia del suo tempo per cui oltre ad un certo punto diventa scorretto giudicare opere scritte decenni fa con il metro che si usa oggi.
E' vero. Ma allo stesso tempo è anche giusto fare dei cambiamenti o accorgimenti. Davvero l'Aida di Verdi perde forza se la cantante principale non viene truccata di nero?
E' un discorso estremamente complesso, impossibile da risolvere in poco tempo. Ma iniziare a cambiare il punto di vista può essere un buon punto di partenza.