Non c'è limite al peggio
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Re: Non c'è limite al peggio
Credo una pigrizia mentale verso l'opera d'arte famosa comunque esista, non so come descriverla se equiparabile al mettere una scarpa firmata per sfoggiarla o effettivo interesse puro verso ciò che è universalmente considerato il top.
Propendo per la prima, alla massa credo interessi di più mettere la bandierina sul luogo famoso, il turismo non è di qualità come pensiamo.
Senza scomodare gite fuori zona da Roma a magari Orvieto porto la mia esperienza. A giugno ero a Roma per lavoro, lunedì libero, tempo ristretto ma lo utilizzo per visitare ed opto per la Galleria Spada con annessa finta prospettiva del Borromini il mattino e la Galleria Corsini che ospitava il Cristo Portacroce del Vasari.
Passeggio verso Via Spada in mezzo ad una massa di gente immensa che si muove compatta ovunque e culmina in Campo de Fiori, sono già rassegnato ad una dignitosa fila per entrare.
Nulla, entro e sono da solo, per buoni 20 minuti rimango solo, in tutto il periodo di visita il top che conto me compreso sono 7 persone, esco per la prospettiva e me la godo solo, il guardiano annoiato è disponibilissimo, chiacchieriamo, entra nella galleria per mostrarmi con la sua figura la falsa prospettiva, tutto tranquillo con una coppia che arriva dopo 10 minuti dove mi sento titolare di un "permesso speciale".
Primo pomeriggio vado più tranquillo in galleria Corsini, certo c'è il Vasari, ma ho ragione, in tutto il periodo di visita ho contato al massimo contemporaneamente 10 persone.
Mentre fuori c'era il finimondo io ne ho goduto, non è però normale per me, non ci sono neanche giustificazioni perché è tutto ben segnalato sugli smartphone che tutti utilizzano. Rimango della mia idea, il turismo di massa non è di qualità e non è interessato se non a mettere la bandierina sul luogo famoso.
Propendo per la prima, alla massa credo interessi di più mettere la bandierina sul luogo famoso, il turismo non è di qualità come pensiamo.
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Passeggio verso Via Spada in mezzo ad una massa di gente immensa che si muove compatta ovunque e culmina in Campo de Fiori, sono già rassegnato ad una dignitosa fila per entrare.
Nulla, entro e sono da solo, per buoni 20 minuti rimango solo, in tutto il periodo di visita il top che conto me compreso sono 7 persone, esco per la prospettiva e me la godo solo, il guardiano annoiato è disponibilissimo, chiacchieriamo, entra nella galleria per mostrarmi con la sua figura la falsa prospettiva, tutto tranquillo con una coppia che arriva dopo 10 minuti dove mi sento titolare di un "permesso speciale".
Primo pomeriggio vado più tranquillo in galleria Corsini, certo c'è il Vasari, ma ho ragione, in tutto il periodo di visita ho contato al massimo contemporaneamente 10 persone.
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Re: Non c'è limite al peggio
Ma lontano dalle coste anche in Italia nevica e fa freddo in inverno, anche al sud.tuborovescio ha scritto:Ma stai parlando dell'Italia o della Siberia?uglygeek ha scritto:il 90% del territorio italiano non e' poi questo granche'...
E abbiamo tempo anche molto brutto, d'inverno
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Re: Non c'è limite al peggio
cambio la firma.tuborovescio ha scritto:Ma stai parlando dell'Italia o della Siberia?uglygeek ha scritto:il 90% del territorio italiano non e' poi questo granche'...
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Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Non c'è limite al peggio
Pitone ha scritto:il turismo di massa non è di qualità e non è interessato se non a mettere la bandierina sul luogo famoso.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Non c'è limite al peggio
Bravissimo. Dopo ti rispondo. Sono al supermercato.Pitone ha scritto:Credo una pigrizia mentale verso l'opera d'arte famosa comunque esista, non so come descriverla se equiparabile al mettere una scarpa firmata per sfoggiarla o effettivo interesse puro verso ciò che è universalmente considerato il top.
Propendo per la prima, alla massa credo interessi di più mettere la bandierina sul luogo famoso, il turismo non è di qualità come pensiamo.
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Primo pomeriggio vado più tranquillo in galleria Corsini, certo c'è il Vasari, ma ho ragione, in tutto il periodo di visita ho contato al massimo contemporaneamente 10 persone.
Mentre fuori c'era il finimondo io ne ho goduto, non è però normale per me, non ci sono neanche giustificazioni perché è tutto ben segnalato sugli smartphone che tutti utilizzano. Rimango della mia idea, il turismo di massa non è di qualità e non è interessato se non a mettere la bandierina sul luogo famoso.
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Re: Non c'è limite al peggio
Io sapevo fosse di Viareggio e allenasse in Cina al momento.chiaky ha scritto:.E poi Lippi a Siena non c'è. È a Prato.
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Re: Non c'è limite al peggio
Quale Lippi? Claudio?
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Non c'è limite al peggio
Non lavorava a Mediaset?NK7 ha scritto:Io sapevo fosse di Viareggio e allenasse in Cina al momento.chiaky ha scritto:.E poi Lippi a Siena non c'è. È a Prato.
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Re: Non c'è limite al peggio
Certo è una questione di cultura.
Poi non puoi pretendere che il turista medio vada a Roma e salti a piè pari i musei vaticani e cappella distinta per andare a vedere un museo sconosciuto dove c’è un’opera del vasari (sconosciuto al 99.9% dei turisti).
Poi c’è l’effetto opera d’arte pop star, come la Gioconda a Parigi
Poi non puoi pretendere che il turista medio vada a Roma e salti a piè pari i musei vaticani e cappella distinta per andare a vedere un museo sconosciuto dove c’è un’opera del vasari (sconosciuto al 99.9% dei turisti).
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Re: Non c'è limite al peggio
Alessandro, 10 persone cacchio, 10 a Roma, capisco il voler vedere il top ma qui siamo oltre, anche solo per errore il numero di ingressi doveva essere superiore considerando le migliaia di persone che vagavano nel nulla e si fermavano a guardare i ritrattisti di Campo dei Fiorialessandro ha scritto:Certo è una questione di cultura.
Poi non puoi pretendere che il turista medio vada a Roma e salti a piè pari i musei vaticani e cappella distinta per andare a vedere un museo sconosciuto dove c’è un’opera del vasari (sconosciuto al 99.9% dei turisti).
Poi c’è l’effetto opera d’arte pop star, come la Gioconda a Parigi
Non gliene frega niente.
Per la cronaca, nei 7 a Palazzo Spada c'erano 4 cinesi che andavano a caso nonostante ci fosse un percorso da seguire e multicazziati perché toccavano tutto senza che si potesse.
Corsini sui 10 coppia di russi con due bimbi disinteressati
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Re: Non c'è limite al peggio
http://www.museidigenova.it/
http://www.visitgenoa.it/
http://www.portoantico.it/
Per coloro che pensano che a Genova non ci sia nulla da vedere...
http://www.visitgenoa.it/
http://www.portoantico.it/
Per coloro che pensano che a Genova non ci sia nulla da vedere...
Re: Non c'è limite al peggio
Guarda che io ho vissuto per 20 anni a Genova, eh...rob ha scritto:http://www.museidigenova.it/
http://www.visitgenoa.it/
http://www.portoantico.it/
Per coloro che pensano che a Genova non ci sia nulla da vedere...
Ognuno in Italia pensa che i turisti debbano trovare qualcosa di interessante nella sua citta' o nel suo paesino, solo perche' ha tanta storia. Non e' che a Genova non ci sia niente, ovviamente, ha una ricca storia di repubblica marinara, ci sono belle mostre al Palazzo Ducale, ecc... ma non e' che uno si sposta dal Giappone o anche solo dalla Germania per questo. Bisogna anche avere il senso dei propri limiti, Genova non e' poi cosi' interessante.
Fanno un po' ridere i siti di informazione turistica come http://www.visitgenoa.it/ perche' presumono o che la gente sia fanatica di arte e voglia vedere veramente tutto, oppure piu' in generale che il turista straniero si accontenti veramente di poco. Come se fuori dall'Italia fosse tutto brullo, come se vivessero tutti nel deserto...
Quanti genovesi vanno alla mostra fotografica odierna alla Loggia degli Abati, o alla mostra omaggio a Aurelio Caminati? Perche' dovrebbero interessare i turisti?
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Re: Non c'è limite al peggio
Guarda ti dirò, io mi ritengo un turista mediamente accorto nel senso che adoro cercare mete meno canoniche e siti astrusi (in rep Ceca sono andato a cercare la casa natale di Lendl per dire ) però se sei in una città nuova e hai tre giorni a disposizione è inevitabile che tendi a privilegiare le attrazioni top. La prima volta che vai a Parigi finisci al Louvre, sui campi elisi e all'arco di trionfo, non si scappa. Se poi consideri che solo a Roma c'è tanta di quella roba da vedere che due settimane non basterebbero, beh, i conti tornano. E anche i baroni.Pitone ha scritto:Alessandro, 10 persone cacchio, 10 a Roma, capisco il voler vedere il top ma qui siamo oltre, anche solo per errore il numero di ingressi doveva essere superiore considerando le migliaia di persone che vagavano nel nulla e si fermavano a guardare i ritrattisti di Campo dei Fiorialessandro ha scritto:Certo è una questione di cultura.
Poi non puoi pretendere che il turista medio vada a Roma e salti a piè pari i musei vaticani e cappella distinta per andare a vedere un museo sconosciuto dove c’è un’opera del vasari (sconosciuto al 99.9% dei turisti).
Poi c’è l’effetto opera d’arte pop star, come la Gioconda a Parigi
Non gliene frega niente.
Per la cronaca, nei 7 a Palazzo Spada c'erano 4 cinesi che andavano a caso nonostante ci fosse un percorso da seguire e multicazziati perché toccavano tutto senza che si potesse.
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Re: Non c'è limite al peggio
Non vedo cosa ci sia da ridere. Sono siti a carattere promozionale come per tante altre città italiane e straniere.
È evidente che a Genova nel corso di questi ultimi tre decenni lo sviluppo del turismo dalle celebrazioni colombiane del 1992 in avanti sia una realtà tangibile, anche senza essere fanatici d'arte basti pensare all'acquario al Museo del Mare o al litorale limitrofo.
È evidente che a Genova nel corso di questi ultimi tre decenni lo sviluppo del turismo dalle celebrazioni colombiane del 1992 in avanti sia una realtà tangibile, anche senza essere fanatici d'arte basti pensare all'acquario al Museo del Mare o al litorale limitrofo.
Re: Non c'è limite al peggio
Azz... grazie che me l'hai detto. Ora che arriverà il freddone è meglio se mi trasferisco a Seattleuglygeek ha scritto:il 90% del territorio italiano non e' poi questo granche'...
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Re: Non c'è limite al peggio
Allora, intanto non è come dice qualcuno "e vabbè, c'è il Vasari chi lo conosce". Intanto si tratta di ignoranza e null'altro nel caso, perchè non esistono solo Leonardo e Michelangelo, con buona pace della Gioconda (quadro immensamente sopravvalutato), ma tutti gli altri pittori e scultori importanti non sono meno bravi di quelli citati. E' come nel mio campo. Pare ci sia solo Pavarotti e magari la Callas. E' ignoranza, va incrementata la diffusione della storia dell'arte e vanno fatti conoscere anche gli altri artisti. Al Louvre c'è una ressa incredibile di gente davanti alla gioconda che si spinge e si mena per farsi un selfie, mentre le altre opere della sala, anche più interessanti, sono prive di pubblico. E' assurdo.Pitone ha scritto:Credo una pigrizia mentale verso l'opera d'arte famosa comunque esista, non so come descriverla se equiparabile al mettere una scarpa firmata per sfoggiarla o effettivo interesse puro verso ciò che è universalmente considerato il top.
Propendo per la prima, alla massa credo interessi di più mettere la bandierina sul luogo famoso, il turismo non è di qualità come pensiamo.
Senza scomodare gite fuori zona da Roma a magari Orvieto porto la mia esperienza. A giugno ero a Roma per lavoro, lunedì libero, tempo ristretto ma lo utilizzo per visitare ed opto per la Galleria Spada con annessa finta prospettiva del Borromini il mattino e la Galleria Corsini che ospitava il Cristo Portacroce del Vasari.
Passeggio verso Via Spada in mezzo ad una massa di gente immensa che si muove compatta ovunque e culmina in Campo de Fiori, sono già rassegnato ad una dignitosa fila per entrare.
Nulla, entro e sono da solo, per buoni 20 minuti rimango solo, in tutto il periodo di visita il top che conto me compreso sono 7 persone, esco per la prospettiva e me la godo solo, il guardiano annoiato è disponibilissimo, chiacchieriamo, entra nella galleria per mostrarmi con la sua figura la falsa prospettiva, tutto tranquillo con una coppia che arriva dopo 10 minuti dove mi sento titolare di un "permesso speciale".
Primo pomeriggio vado più tranquillo in galleria Corsini, certo c'è il Vasari, ma ho ragione, in tutto il periodo di visita ho contato al massimo contemporaneamente 10 persone.
Mentre fuori c'era il finimondo io ne ho goduto, non è però normale per me, non ci sono neanche giustificazioni perché è tutto ben segnalato sugli smartphone che tutti utilizzano. Rimango della mia idea, il turismo di massa non è di qualità e non è interessato se non a mettere la bandierina sul luogo famoso.
Ma cmq Galleria Spada non è che ha "il Vasari", ha Andrea Del Sarto, padre del manierismo e meraviglia delle meraviglie, ha Guercino, Parmigianino, Tiziano, Guido Reni, Bernini...
Per non parlare di Galleria Corsini, una meraviglia con Caravaggio, Beato Angelico, Andrea Del Sarto, Luca Giordano eccetera..
Non arliamo poi di altre gallerie bellissime, totalmente vuote, come Galleria Doria Pamphili, e si che ha ben 3 Caravaggio, Tiziano, Raffaello, Velasquez... e Galleria Colonna, che ti lascia senza fiato già all'entrata tra gli ori e gli stucchi.
E' chiaro che Roma è uno scrigno di tesori e che da sola custodisce, credo, più patrimonio artistico di tutto il resto d'europa o giù di li, ma non è possibile vedere che i turisti vanno li e si mettono a sedere in Piazza di Spagna (ora non possono più farlo, peraltro), quando potrebbero vedere cose bellissime. Poi certo, i musei Vaticani e il Colosseo restano il primo obiettivo, ma se stai li due tre giorni ci sono anche queste cose da vedere. E non parliamo delle chiese bellissime sempre vuote perchè vanno sempre tutti nelle solite 2 o 3....
Ma mi rendo conto che è difficile e si presupporrebbe una cultura che la gente non ha...
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Re: Non c'è limite al peggio
Per me i musei non fanno parte nella citta'. Chiese e palazzi si, musei no. Se ci vado per la prima volta, di solito non vedo nulla. O mi perdo la citta'. Poi posso tornarci apposta per il museo, o andarci se non c'e' altro da vedere (tipo Figueres il museo Dali). Oppure se ci sto una settimana, ecco.A me piace sentirmi parte del posto che visito. E un locale al museo se va bene va una volta l' anno.
Fatico a capire come si fa a stare tre giorni a Parigi e vedersi un museo, o a Firenze. Tornarci apposta per Louvre o Uffizi lo capisco. Farlo la prima volta per me e' come farsi invitare a cena da amici e passare due ore a vedere un gran film da solo in una stanza.
Fatico a capire come si fa a stare tre giorni a Parigi e vedersi un museo, o a Firenze. Tornarci apposta per Louvre o Uffizi lo capisco. Farlo la prima volta per me e' come farsi invitare a cena da amici e passare due ore a vedere un gran film da solo in una stanza.
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Re: Non c'è limite al peggio
A Genova io mi diverto sempre molto. Intanto c'è una cucina particolare, diversa dalle altre e che a me piace. Poi il grande acquario è una attrazione turistica formidabile, e anche l'attiguo museo del mare.rob ha scritto:Non vedo cosa ci sia da ridere. Sono siti a carattere promozionale come per tante altre città italiane e straniere.
È evidente che a Genova nel corso di questi ultimi tre decenni lo sviluppo del turismo dalle celebrazioni colombiane del 1992 in avanti sia una realtà tangibile, anche senza essere fanatici d'arte basti pensare all'acquario al Museo del Mare o al litorale limitrofo.
E musei e chiese non sono mica seconde a molte altre città. E poi ci sono le località di mare li vicino...
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Re: Non c'è limite al peggio
In un museo ci passi due ore eh...per il resto alla sera puoi prenderti uno spritz nel bar del centro e viverti la città a passeggio...Nickognito ha scritto:Per me i musei non fanno parte nella citta'. Chiese e palazzi si, musei no. Se ci vado per la prima volta, di solito non vedo nulla. O mi perdo la citta'. Poi posso tornarci apposta per il museo, o andarci se non c'e' altro da vedere (tipo Figueres il museo Dali). Oppure se ci sto una settimana, ecco.A me piace sentirmi parte del posto che visito. E un locale al museo se va bene va una volta l' anno.
Fatico a capire come si fa a stare tre giorni a Parigi e vedersi un museo, o a Firenze. Tornarci apposta per Louvre o Uffizi lo capisco. Farlo la prima volta per me e' come farsi invitare a cena da amici e passare due ore a vedere un gran film da solo in una stanza.
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Re: Non c'è limite al peggio
In uno si. Ma se ti vedi i musei di Firenze ci passi tre giorni. Parigi pure.chiaky ha scritto:In un museo ci passi due ore eh...per il resto alla sera puoi prenderti uno spritz nel bar del centro e viverti la città a passeggio...Nickognito ha scritto:Per me i musei non fanno parte nella citta'. Chiese e palazzi si, musei no. Se ci vado per la prima volta, di solito non vedo nulla. O mi perdo la citta'. Poi posso tornarci apposta per il museo, o andarci se non c'e' altro da vedere (tipo Figueres il museo Dali). Oppure se ci sto una settimana, ecco.A me piace sentirmi parte del posto che visito. E un locale al museo se va bene va una volta l' anno.
Fatico a capire come si fa a stare tre giorni a Parigi e vedersi un museo, o a Firenze. Tornarci apposta per Louvre o Uffizi lo capisco. Farlo la prima volta per me e' come farsi invitare a cena da amici e passare due ore a vedere un gran film da solo in una stanza.
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Re: Non c'è limite al peggio
Tra l'altro, ok che siamo alle celebrazioni Leonardesche, ma il bravissimo e meritorio Alberto Angela poteva anche inventarsi qualcosa di più originale che fare l'ennesima puntata su Leonardo (in onda domani sera). Sarà certamente interessante, si entrerà per una delle prime volte nella sua bottega etc...ma perchè non fare mai una puntata su qualcuno degli altri grandi artisti rinascimentali. Botticelli, Frate Angelico, Filippo e Filippino Lippi, Andrea Del Sarto e i manieristi (Pontormo, Rosso Fiorentino)...quancosa di diverso insomma e di veramente culturale che non la solita retorica Leonardomichelangiolesca.
Gli devo mandare una mail...
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Re: Non c'è limite al peggio
Agli Uffizi, Musei Vaticani, Louvre... tra fila chilometrica e visita un minimo esaustiva ci passi mezza giornata o più, altro che due ore.
Re: Non c'è limite al peggio
Stai tre giorni. Uno al giorno, e per il resto libero. Perdi (anzi acquisti) due ore al giorno. Tra l'altro vedi magari i due più importanti e uno alternativo e il gioco è fatto.Nickognito ha scritto:In uno si. Ma se ti vedi i musei di Firenze ci passi tre giorni. Parigi pure.chiaky ha scritto:In un museo ci passi due ore eh...per il resto alla sera puoi prenderti uno spritz nel bar del centro e viverti la città a passeggio...Nickognito ha scritto:Per me i musei non fanno parte nella citta'. Chiese e palazzi si, musei no. Se ci vado per la prima volta, di solito non vedo nulla. O mi perdo la citta'. Poi posso tornarci apposta per il museo, o andarci se non c'e' altro da vedere (tipo Figueres il museo Dali). Oppure se ci sto una settimana, ecco.A me piace sentirmi parte del posto che visito. E un locale al museo se va bene va una volta l' anno.
Fatico a capire come si fa a stare tre giorni a Parigi e vedersi un museo, o a Firenze. Tornarci apposta per Louvre o Uffizi lo capisco. Farlo la prima volta per me e' come farsi invitare a cena da amici e passare due ore a vedere un gran film da solo in una stanza.
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Re: Non c'è limite al peggio
Faccio fatica a capire sinceramente il trovare normale il tutto parlando di come un turista straniero stando tre giorni sceglie il top.
Io parlo di grandi numeri, e nei grandi numeri c'è chi sta tre giorni, chi una settimana, chi è li per la prima volta, chi per la seconda o terza.
Giugno è alta stagione, i numeri sono altissimi e li ci sono entrati 4 gatti, a nessuno quindi frega niente, quindi è inutile sperare che con la comunicazione i turisti si dividano dalle mete principali a quelle secondarie.
Chi va a Roma, Firenze e Venezia vuole il top di Roma, Firenze, Venezia.
Chi va alle catacombe etrusche di Tarquinia è un altro tipo di turismo e non ha i numeri del primo.
Io parlo di grandi numeri, e nei grandi numeri c'è chi sta tre giorni, chi una settimana, chi è li per la prima volta, chi per la seconda o terza.
Giugno è alta stagione, i numeri sono altissimi e li ci sono entrati 4 gatti, a nessuno quindi frega niente, quindi è inutile sperare che con la comunicazione i turisti si dividano dalle mete principali a quelle secondarie.
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Chi va alle catacombe etrusche di Tarquinia è un altro tipo di turismo e non ha i numeri del primo.
Io sono andato anche perché attratto da due opere li presenti di Artemisia Gentileschichiaky ha scritto:Ma cmq Galleria Spada
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Re: Non c'è limite al peggio
Vabbè, un giorno solo dai...negli altri 2 gg di permanenza (se contiamo i 3 gg nickognitiani) diciamo un paio d'ore.fabio86 ha scritto:Agli Uffizi, Musei Vaticani, Louvre... tra fila chilometrica e visita un minimo esaustiva ci passi mezza giornata o più, altro che due ore.
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Re: Non c'è limite al peggio
Esatto, non l'ho citata ma è certamente tra le maggiori attrattive di quel museo.Pitone ha scritto:Faccio fatica a capire sinceramente il trovare normale il tutto parlando di come un turista straniero stando tre giorni sceglie il top.
Io parlo di grandi numeri, e nei grandi numeri c'è chi sta tre giorni, chi una settimana, chi è li per la prima volta, chi per la seconda o terza.
Giugno è alta stagione, i numeri sono altissimi e li ci sono entrati 4 gatti, a nessuno quindi frega niente, quindi è inutile sperare che con la comunicazione i turisti si dividano dalle mete principali a quelle secondarie.
Chi va a Roma, Firenze e Venezia vuole il top di Roma, Firenze, Venezia.
Chi va alle catacombe etrusche di Tarquinia è un altro tipo di turismo e non ha i numeri del primo.
Io sono andato anche perché attratto da due opere li presenti di Artemisia Gentileschichiaky ha scritto:Ma cmq Galleria Spada
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Re: Non c'è limite al peggio
Comunque avete un punto di vista un po' professorale. Un turista vuole divertirsi e rilassarsi, non solo imparare, ci deve essere una buona ragione per visitare un museo.
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Re: Non c'è limite al peggio
Ho capito ma se ti vuoi divertire magari non vai a Firenze ma vai a Rimini eh...uglygeek ha scritto:Comunque avete un punto di vista un po' professorale. Un turista vuole divertirsi e rilassarsi, non solo imparare, ci deve essere una buona ragione per visitare un museo.
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Re: Non c'è limite al peggio
https://www.travel365.it/citta-piu-visi ... talia.html
Cavallino-Treporti!
Genova avrebbe sicuramente le potenzialità per accrescere il suo numero di turisti (fra l'altro è a un'ora e quaranta da Milano di treno). È una città che almeno fino a ieri aveva una sua vita e che dunque se ne fregava dei turisti, come noto.
I posti che si trasformano in luna park turistici sono quelli dove tutte le attività vitali sono morte e non resta dunque che quel settore. Invece che lamentarsi dei turisti dovrebbero prendersela con se stessi.
Un fenomeno interessante (penso legato al web) è quello per cui ti imbatti in olandesi, nordamericani, tedeschi, eccetera in posti incantevoli (mia esperienza, in piemonte, friuli, abruzzo), ma (quasi) NON ci sono turisti italiani.
Sicuramente ci sono tante cose da fare per migliorare l'offerta turistica (servizi, coordinamento, comunicazione, attività per famigliole/sportivi/bestie/bambini) seguendo l'esempio di croati, spagnoli, francesi...(trentino e friuli mi sembrano ottimi modelli, ma ce nesaranno sicuramente altri) e pian piano sta avvenendo. Ma resta un settore secondario e dal valore aggiunto relativamente basso, mediamente (tradotto: precariato e salari bassi per gran parte di chi ci lavora), tutta l'enfasi che si dedica al turismo ("nostro petrolio", "dobbiamo puntare tutto sul turismo") è insensata.
Cavallino-Treporti!
Genova avrebbe sicuramente le potenzialità per accrescere il suo numero di turisti (fra l'altro è a un'ora e quaranta da Milano di treno). È una città che almeno fino a ieri aveva una sua vita e che dunque se ne fregava dei turisti, come noto.
I posti che si trasformano in luna park turistici sono quelli dove tutte le attività vitali sono morte e non resta dunque che quel settore. Invece che lamentarsi dei turisti dovrebbero prendersela con se stessi.
Un fenomeno interessante (penso legato al web) è quello per cui ti imbatti in olandesi, nordamericani, tedeschi, eccetera in posti incantevoli (mia esperienza, in piemonte, friuli, abruzzo), ma (quasi) NON ci sono turisti italiani.
Sicuramente ci sono tante cose da fare per migliorare l'offerta turistica (servizi, coordinamento, comunicazione, attività per famigliole/sportivi/bestie/bambini) seguendo l'esempio di croati, spagnoli, francesi...(trentino e friuli mi sembrano ottimi modelli, ma ce nesaranno sicuramente altri) e pian piano sta avvenendo. Ma resta un settore secondario e dal valore aggiunto relativamente basso, mediamente (tradotto: precariato e salari bassi per gran parte di chi ci lavora), tutta l'enfasi che si dedica al turismo ("nostro petrolio", "dobbiamo puntare tutto sul turismo") è insensata.
Ultima modifica di Rosewall il ven set 27, 2019 2:43 pm, modificato 1 volta in totale.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Non c'è limite al peggio
Su quello in neretto sono parzialmente d'accordo. E' vero che se su Via Palazzuolo chiude una bottega artigiana e apre un minimarket cinese o un negozio di souvenir è anche colpa del fatto che i fiorentini non si dedicano più all'artigianato. Questo l'ho sempre detto. Se abbandoniamo l'artigianato, l'Opera, la moda, il made in Italy ci snaturiamo e diventiamo una roba qualunque, ma qui il problema è che all'italiano non frega nulla della sua identità culturale. Nelle poche botteghe artigiane rimaste su Firenze, i lavoratori sono tutti orientali. Sono loro che ci mandano avanti e fa tristezza. Al Polimoda ci sono solo stranieri. Nei conservatori sono tutti coreani. Non si va da nessuna parte così, si perdono i nostri punti di forza.Rosewall ha scritto:https://www.travel365.it/citta-piu-visi ... talia.html
Cavallino-Treporti!
Genova avrebbe sicuramente le potenzialità per accrescere il suo numero di turisti (fra l'altro è a un'ora e quaranta da Milano). È una città che almeno fino a ieri aveva una sua vita e che dunque se ne fregava dei turisti, come noto.
I posti che si trasformano in luna park turistici sono quelli dove tutte le attività vitali sono morte e non resta dunque che quel settore. Invece che lamentarsi dei turisti dovrebbero prendersela con se stessi.
Un fenomeno interessante (penso legato al web) è quello per cui ti imbatti in olandesi, nordamericani, tedeschi, eccetera in posti incantevoli (mia esperienza, in piemonte, friuli, abruzzo), ma (quasi) NON ci sono turisti italiani.
Sicuramente ci sono tante cose da fare per migliorare l'offerta turistica seguendo l'esempio di croati, spagnoli, francesi...), e pian piano sta avvenendo. Ma resta un settore secondario e dal valore aggiunto relativamente basso, mediamente (tradotto: precariato e salari bassi per gran parte di chi ci lavora), tutta l'enfasi che si dedica al turismo ("nostro petrolio", "dobbiamo puntare tutto sul turismo") è insensata.
Detto questo, bisogna anche dire che devi anche per forza adeguare l'offerta alla domanda. Se il turista ti prende di assalto devi dargli ciò che lui vuole. Statuine, Calamite, ristoranti, gadget e robe così...quindi io, edicolante del centro di Firenze, non vendo più i giornali perchè i fiorentini si sono estinti e ci sono solo americani, Giapponesi e Francesi e quindi tolgo tutti i giornali e vendo statuette del pisello del David e calamite con Leonardo barbuto.
Sono le due cose che si mettono assieme.
Sull'enfasi che si dedica al turismo, appunto, ho detto nel mio primo post di stamane...e direi che in parte, quindi, concordo.
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Re: Non c'è limite al peggio
non capisco perchè assicurare contro l'eventualità che i corsari saraceni depredino il tuo prezioso carico o la galea ti naufraghi su uno scoglio albanese non sarebbe honesto.NK7 ha scritto:
Scrivevo tempo fa che una spiegazione possibile è che si tratti di retaggio delle nostre origini mercantili, dal medioevo fino alle repubbliche marinare. Le assicurazioni sono in definitiva un'invenzione italiana. Se possiamo, cerchiamo di metterla nel cool al prossimo per tendenza.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Non c'è limite al peggio
Questo si che è turismo di nicchia!alessandro ha scritto:Certo è una questione di cultura.
Poi non puoi pretendere che il turista medio vada a Roma e salti a piè pari i musei vaticani e cappella distinta per andare a vedere un museo sconosciuto dove c’è un’opera del vasari (sconosciuto al 99.9% dei turisti).
Poi c’è l’effetto opera d’arte pop star, come la Gioconda a Parigi
Re: Non c'è limite al peggio
Certo. E poi Val D'Aveto e Val Trebbia non molto distanti per un turismo da escursioni con tratti dell'Alta Via dei Monti Liguri. Bellissimi fra gli altri, tutti comunque meritevoli, il piccolo Museo D'Albertis e Palazzo Reale.chiaky ha scritto:A Genova io mi diverto sempre molto. Intanto c'è una cucina particolare, diversa dalle altre e che a me piace. Poi il grande acquario è una attrazione turistica formidabile, e anche l'attiguo museo del mare.rob ha scritto:Non vedo cosa ci sia da ridere. Sono siti a carattere promozionale come per tante altre città italiane e straniere.
È evidente che a Genova nel corso di questi ultimi tre decenni lo sviluppo del turismo dalle celebrazioni colombiane del 1992 in avanti sia una realtà tangibile, anche senza essere fanatici d'arte basti pensare all'acquario al Museo del Mare o al litorale limitrofo.
E musei e chiese non sono mica seconde a molte altre città. E poi ci sono le località di mare li vicino...
Peraltro Genova ha subito profonde trasformazioni, ma non ha smarrito la vocazione industriale con importanti insediamenti nella zona del Ponente cittadino.
Sulla cucina, sì non è proprio il suo punto di forza come lo è per il basso Piemonte (Langhe, Roero, Monferrato) che io conosco altrettanto bene vivendo in una zona interna poco distante dal confine regionale, ma vanta comunque specialità molto apprezzabili a partire dal pesto, alla focaccia, alla buridda di stoccafisso, al cappon magro, alla cima, alle torte salate di verdura, al pesce, alla farinata (a Savona preferibilmente di grano saraceno) nota come cecìna in alta Toscana e fainè nel nord Sardegna e ai vini preferibilmente bianchi.
Re: Non c'è limite al peggio
Pronto a scommettere che anche all'epoca come oggi c'era la gara al più disonesto, tra gli assicurati per trovare la gabola per frodare le compagnie e le compagnie a inventarsi tutte le postille del mondo per non pagare quando dovevano.Rosewall ha scritto:non capisco perchè assicurare contro l'eventualità che i corsari saraceni depredino il tuo prezioso carico o la galea ti naufraghi su uno scoglio albanese non sarebbe honesto.NK7 ha scritto:
Scrivevo tempo fa che una spiegazione possibile è che si tratti di retaggio delle nostre origini mercantili, dal medioevo fino alle repubbliche marinare. Le assicurazioni sono in definitiva un'invenzione italiana. Se possiamo, cerchiamo di metterla nel cool al prossimo per tendenza.
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Re: Non c'è limite al peggio
NK7 ha scritto:Pronto a scommettere che anche all'epoca come oggi c'era la gara al più disonesto, tra gli assicurati per trovare la gabola per frodare le compagnie e le compagnie a inventarsi tutte le postille del mondo per non pagare quando dovevano.Rosewall ha scritto:non capisco perchè assicurare contro l'eventualità che i corsari saraceni depredino il tuo prezioso carico o la galea ti naufraghi su uno scoglio albanese non sarebbe honesto.NK7 ha scritto:
Scrivevo tempo fa che una spiegazione possibile è che si tratti di retaggio delle nostre origini mercantili, dal medioevo fino alle repubbliche marinare. Le assicurazioni sono in definitiva un'invenzione italiana. Se possiamo, cerchiamo di metterla nel cool al prossimo per tendenza.
uhm, credo sia il ragionamento più circolare e contorto mai postato su mymag
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Non c'è limite al peggio
Non credo molto all'assicurazione come istituto in sé mettiamola così. Davvero necessaria in pochissime situazioni secondo me. Mai stipulata una e me ne guarderò bene.
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Re: Non c'è limite al peggio
Un glande molto elegante, marcato, netto.Zonker ha scritto:Questo si che è turismo di nicchia!alessandro ha scritto:Certo è una questione di cultura.
Poi non puoi pretendere che il turista medio vada a Roma e salti a piè pari i musei vaticani e cappella distinta per andare a vedere un museo sconosciuto dove c’è un’opera del vasari (sconosciuto al 99.9% dei turisti).
Poi c’è l’effetto opera d’arte pop star, come la Gioconda a Parigi
Non per tutti.
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Re: Non c'è limite al peggio
turismo come miniera d'italia mi pare una definizione corretta, in fondo in italia, in pratica, non abbiamo materie prime, la ricchezza dell'italia si basa sulla trasformazione e rivendita di materie prime acquistate all'estero.
fa eccezione il turismo, dove i beni culturali ( tra cui la cucina) e il paesaggio, sono nostri e non da acquistare all'estero.
con la delocalizzazione di tantissime fabbriche la trasformazione ha segnato il passo.
resta la fascia alta, la moda, alcune aziende d'eccellenza e poco altro.
e' assolutamente vero che una nazione non puo' reggersi solo sul turismo, ha bisogno di produzione industriale e nel terziario avanzano, ma per questo serve una preparazione complessiva fatta di universita', ricerca, infrastrutture, idee, capitali che le sostengono.
ci sono nazioni senza materie prime che sono ricche grazie all'innovazione e alla ricerca, dal Giappone ( con i suoi problemi, ok) alla corea ad israele ad esempio. in italia, le grandi industri, automobili, acciaierie (mettiamoci anche Alitalia) settore elettrodomestico, computer, tv, sono in gran parte fallite o in pratica trasferite all'estero, ma quanti soldi ha messo lo stato in FIAT, ILVA, Alitalia etc. negli anni?
nel turismo lo stato in pratica non ci ha mai messo nulla ( il trentino e' una cosa a parte), le bollette hanno le stesse aliquote crescenti delle famiglie italiane, il costo del lavoro è altissimo, ed essendo fatto di tanitissime micro imprese, se uno non ce la fa piu', salta e buonanotte.
storicamente gli incentivi nel turismo hanno un ritorno per lo stato altissimo e le micro, piccole e medie imprese le tasse le pagano tutte in italia, non credo ci siano molte industrie grandi del terziario o terziario avanzato a pagare le tasse tutte in italia, dalla Fiat o FCA in giu'.
poi, leggendo le 25 citta' piu' visitate in itaia, salta all'ochhio che siano quasi tutte di Veneto ed Emilia Romagna e per dire quanto importi l'arte:
Peschiera del garda ( che ha turisti solo 6 mesi l'anno in pratica, poi chiude) ha piu' turisti di Verona (citta' d'arte famosa e meravigliosa), Peschiera non ha nulla di speciale, ma ha gardaland. diciamo che il turismo lunapark ha vinto
fa eccezione il turismo, dove i beni culturali ( tra cui la cucina) e il paesaggio, sono nostri e non da acquistare all'estero.
con la delocalizzazione di tantissime fabbriche la trasformazione ha segnato il passo.
resta la fascia alta, la moda, alcune aziende d'eccellenza e poco altro.
e' assolutamente vero che una nazione non puo' reggersi solo sul turismo, ha bisogno di produzione industriale e nel terziario avanzano, ma per questo serve una preparazione complessiva fatta di universita', ricerca, infrastrutture, idee, capitali che le sostengono.
ci sono nazioni senza materie prime che sono ricche grazie all'innovazione e alla ricerca, dal Giappone ( con i suoi problemi, ok) alla corea ad israele ad esempio. in italia, le grandi industri, automobili, acciaierie (mettiamoci anche Alitalia) settore elettrodomestico, computer, tv, sono in gran parte fallite o in pratica trasferite all'estero, ma quanti soldi ha messo lo stato in FIAT, ILVA, Alitalia etc. negli anni?
nel turismo lo stato in pratica non ci ha mai messo nulla ( il trentino e' una cosa a parte), le bollette hanno le stesse aliquote crescenti delle famiglie italiane, il costo del lavoro è altissimo, ed essendo fatto di tanitissime micro imprese, se uno non ce la fa piu', salta e buonanotte.
storicamente gli incentivi nel turismo hanno un ritorno per lo stato altissimo e le micro, piccole e medie imprese le tasse le pagano tutte in italia, non credo ci siano molte industrie grandi del terziario o terziario avanzato a pagare le tasse tutte in italia, dalla Fiat o FCA in giu'.
poi, leggendo le 25 citta' piu' visitate in itaia, salta all'ochhio che siano quasi tutte di Veneto ed Emilia Romagna e per dire quanto importi l'arte:
Peschiera del garda ( che ha turisti solo 6 mesi l'anno in pratica, poi chiude) ha piu' turisti di Verona (citta' d'arte famosa e meravigliosa), Peschiera non ha nulla di speciale, ma ha gardaland. diciamo che il turismo lunapark ha vinto
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Re: Non c'è limite al peggio
poi, si, non mi sorprende che si ammassino nei 3-4 posti piu' famosi, tanti nemmeno si avvicinano ai musei, altri vanno nel piu' famoso cercando il selfie perfetto. Anche nella sacralita' della cappella sistina, ( vietatissimo tra l'altro)
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Re: Non c'è limite al peggio
Ma tirano ancora così tanto i parchi divertimenti? Così a occhio pensavo fossero un po' passati di moda dopo il boom del decennio '85-95. Però in effetti saranno 8-9 anni che non metto piede a Gardaland.alessandro ha scritto:Peschiera del garda ( che ha turisti solo 6 mesi l'anno in pratica, poi chiude) ha piu' turisti di Verona (citta' d'arte famosa e meravigliosa), Peschiera non ha nulla di speciale, ma ha gardaland. diciamo che il turismo lunapark ha vinto
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