Non c'è limite al peggio
Re: Non c'è limite al peggio
Per quello appunto ne parli fin da subito "Ho un biglietto per Wimbledon, e' un problema se prendo qualche giorno di ferie a luglio?" Non e' che la metti come condizione per firmare, ma vedi cosa ti dicono, poi decidi.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: Non c'è limite al peggio
In realtà Dante è stato condannato per baratteria (che quindi era una pratica malamente accolta anche nel 1300. Così come l'usura: la Chiesa precludeva ogni forma di prestito di denaro a strozzo, pur avvalendosene abbondantemente, indipendentemente dal tasso d'interesse, quindi il gap tra "alta finanza" e "strozzino di merda" era piuttosto inconcludente), mentre quel tizio si applicava ad un commercio (deprecabile e abominevole) che al suo tempo era lecito, socialmente in abbondante fase di discussione ma accettabile.Pitone ha scritto:Insomma daiGios ha scritto:Neobarbarie (pure l'articolista eh).
Speriamo che la Cappella degli Scrovegni (usurai) la scampi, e non vedo tanto bene nemmeno la statua di Dante (barrattiere) a Santa Croce.
Hai nominato cosa ha prodotto la pratica dell'usura (avrebbero dovuto abbattere le strutture frutto delle donazioni dello schiavista)
E la statua che celebra l'artista, si può dire che Dante è più conosciuto per la Divina Commedia che per altre pratiche?
Direi che l'abbattimento di una statua di bronzo senza credo grosso valore artistico ne storico, in quanto tirata su per omaggiare chi si è prodigato in donazioni di una fortuna accumulata con lo smercio di 100mila esseri umani, personalmente lo vedo un messaggio deciso, aggiungo anche troppo in ritardo coi tempi.
Una bella targa in ogni edificio bastava ed avanzava.
Diciamo che mi tocca di meno della distruzione dei Buddha di Bamiyan ecco
Se poi vogliamo processare ex post ogni individuo (non parlo di "categorie": ovviamente la categoria degli "schiavisti" va censurata, con le attenuanti del caso nello sviluppo delle consuetudini sociali. Parlo di singoli individui, che hanno avuto vita articolata e complessa: quel tale non è che gli hanno fatto la statua perché aveva deportato centomila poveracci, ma perché di contrasto pare, PARE, avesse fatto qualcosa di gradevole) va bene. Rimango dell'idea si tratti di barbarie.
Se ci fosse nel paese tuo un macellaio filantropo, che apre fondazioni culturali, case per poveri, riconosciuto come persona stimata e ragionevole, gli fanno un busto in una sala comunale perché magari ha pagato il restauro della storica boiserie, troverei sgradevole se tra un secolo una branco di scalmanati decidesse di eradicare l'opera perché (in maniera del tutto ordinaria) nel frattempo ci si è resi conto che l'abbattimento suino e bovino a scopo alimentare sia divenuto inaccettabile.
Siamo uomini calati nel nostro tempo, purtroppo ed inevitabilmente, coi gravami e le colpe che questo comporta. Speriamo di ottenere un giudizio bonario ed equanime dai nostri posteri (per quel che ci incula).
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Re: Non c'è limite al peggio
"mi sembra che ci siano 2 biglietti per chi vince il ballot, se posso venire anch'io il lavoro è suo"uglygeek ha scritto:Per quello appunto ne parli fin da subito "Ho un biglietto per Wimbledon, e' un problema se prendo qualche giorno di ferie a luglio?" Non e' che la metti come condizione per firmare, ma vedi cosa ti dicono, poi decidi.
peccato che invece sarà "le faremo sapere"
Re: Non c'è limite al peggio
Tristezza a palate.Johnny Rex ha scritto:Salvo poi tornare dagli Stessi amici post rottura fidanzamento ,guardato anche direi giustamente con un mix sotto inteso di un certo risentimento /compatimento.Monheim ha scritto: Lì bisognerebbe aprire una digressione per cui tipicamente per non pochi in Italia fidanzarsi è come andare in galera (iperbole, eh) vivendo in simbiosi con compagno/a senza aver più diritto neanche a una vacanza con gli amici.
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Per non parlare di quelli ritardatari, inefficienti e pigri, con gli amici dello stesso sesso, che diventano il contrario allorché è coinvolta una ragazza gradita.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Non c'è limite al peggio
Se qualcuno di questi facesse un'analisi di quello che è rappresentato nei monumenti dei Romani, credo che a Roma rimarrebbe ben pocoGios ha scritto:In realtà Dante è stato condannato per baratteria (che quindi era una pratica malamente accolta anche nel 1300. Così come l'usura: la Chiesa precludeva ogni forma di prestito di denaro a strozzo, pur avvalendosene abbondantemente, indipendentemente dal tasso d'interesse, quindi il gap tra "alta finanza" e "strozzino di merda" era piuttosto inconcludente), mentre quel tizio si applicava ad un commercio (deprecabile e abominevole) che al suo tempo era lecito, socialmente in abbondante fase di discussione ma accettabile.Pitone ha scritto:Insomma daiGios ha scritto:Neobarbarie (pure l'articolista eh).
Speriamo che la Cappella degli Scrovegni (usurai) la scampi, e non vedo tanto bene nemmeno la statua di Dante (barrattiere) a Santa Croce.
Hai nominato cosa ha prodotto la pratica dell'usura (avrebbero dovuto abbattere le strutture frutto delle donazioni dello schiavista)
E la statua che celebra l'artista, si può dire che Dante è più conosciuto per la Divina Commedia che per altre pratiche?
Direi che l'abbattimento di una statua di bronzo senza credo grosso valore artistico ne storico, in quanto tirata su per omaggiare chi si è prodigato in donazioni di una fortuna accumulata con lo smercio di 100mila esseri umani, personalmente lo vedo un messaggio deciso, aggiungo anche troppo in ritardo coi tempi.
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Diciamo che mi tocca di meno della distruzione dei Buddha di Bamiyan ecco
Se poi vogliamo processare ex post ogni individuo (non parlo di "categorie": ovviamente la categoria degli "schiavisti" va censurata, con le attenuanti del caso nello sviluppo delle consuetudini sociali. Parlo di singoli individui, che hanno avuto vita articolata e complessa: quel tale non è che gli hanno fatto la statua perché aveva deportato centomila poveracci, ma perché di contrasto pare, PARE, avesse fatto qualcosa di gradevole) va bene. Rimango dell'idea si tratti di barbarie.
Se ci fosse nel paese tuo un macellaio filantropo, che apre fondazioni culturali, case per poveri, riconosciuto come persona stimata e ragionevole, gli fanno un busto in una sala comunale perché magari ha pagato il restauro della storica boiserie, troverei sgradevole se tra un secolo una branco di scalmanati decidesse di eradicare l'opera perché (in maniera del tutto ordinaria) nel frattempo ci si è resi conto che l'abbattimento suino e bovino a scopo alimentare sia divenuto inaccettabile.
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Re: Non c'è limite al peggio
Quale e' il motivo di chiedere qualcosa prima di firmare un contratto se non e' una condizione per firmare?uglygeek ha scritto:Per quello appunto ne parli fin da subito "Ho un biglietto per Wimbledon, e' un problema se prendo qualche giorno di ferie a luglio?" Non e' che la metti come condizione per firmare, ma vedi cosa ti dicono, poi decidi.
Mettiamo che il datore di lavoro ti chieda, durante il colloquio: il 3 luglio ci sarebbe da fare straordinario, il 10 agosto devi prendere ferie e l'ultima setimana di luglio la pausa pranzo la devi fare di mezz'ora per forza dalle 13 alle 13.30. Tu come la prenderesti? Io penserei: ma perche' me lo dicono adesso, se dico che non mi va bene non firmano?
Lo stesso a parti invertite. Io penserei: ma perche' mi parla adesso di Wimbledon, se dico che e' un problema non firma?
Tra l'altro, potrebbe in effetti essere un problema. Non e' una domanda retorica. Mettiamo che ti dica 'si', e' un problema, abbiamo un audit quella settimana, non pui prendere quei giorni'. Tu che rispondi? Ah beh, non era mica una condizione per firmare, firmo lo stesso. Ma allora che lo chiedi a fare?
In generale, quando, per decidere su qualcosa che condiziona la tua vita come un lavoro (40 ore la settimana e passa, uno stipendio una carriera, magari questo per molti anni) metti in mezzo una singola vacanza, boh, per me non e' molto serio come atteggiamento. Ma non solo per il lavoro, eh. Se io dico 'mamma, ho un tumore e dovro' fare molte cure i prossimi tre anni, mi starai vicino?' e lei mi risponde 'si, ma posso andare in Sardegna a giugno?'. Io la prendo molto male. Non che non possa starmi molto vicino senza in effetti andare in Sardegna a giugno, ma non me lo dici in quel momento.
In effetti a mia madre e' successo qualcosa del genere: lei ha detto a mia sorella 'io compro una casa e la intesto a te, sei tu la proprietaria, vieni dal notaio?' (ok, lo sara' quando lei muore, nuda proprieta', ma insomma..). Lei ha risposto 'vengo, ma ce la faccio ad andare in palestra alle 11?'
Mia madre giustamente ci e' rimasta male: cioe', io ti do una rendita per la vita e tu pensi alla palestra? Ma questo indipendentemente dal fatto che sia un favore, anche se mia sorella la pagasse la casa.
Pero' in effetti capisco che per molti (credevo italiani, ma forse non solo, boh), la vacanza e' una cosa sacra. Non dico come pausa, proprio viaggiare, farla come previsto. Una necessita' da assecondare in ogni caso, qualunque cosa succeda.
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Re: Non c'è limite al peggio
spero non se ne rendano conto tutti insieme, o esonda anche il Tevere!paoolino ha scritto:
Se qualcuno di questi facesse un'analisi di quello che è rappresentato nei monumenti dei Romani, credo che a Roma rimarrebbe ben poco
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Re: Non c'è limite al peggio
Monheim ha scritto:Tristezza a palate.Johnny Rex ha scritto:Salvo poi tornare dagli Stessi amici post rottura fidanzamento ,guardato anche direi giustamente con un mix sotto inteso di un certo risentimento /compatimento.Monheim ha scritto: Lì bisognerebbe aprire una digressione per cui tipicamente per non pochi in Italia fidanzarsi è come andare in galera (iperbole, eh) vivendo in simbiosi con compagno/a senza aver più diritto neanche a una vacanza con gli amici.
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Ve la cantate e ve la suonate, il mio esempio non era il massimo, ma ovviamente non aveva nulla a che fare con questo, solo col pensare a una vacanza in un momento fondamentale della vita.
Ma se avete amici che vi aiutano quotidianamente come fa una ragazza / moglie, siete fortunati, o bravi. A me dei vecchi amici a Praga son venuti a trovarmi in pochi, fossi io single o in coppia, comunque.
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Re: Non c'è limite al peggio
Ricordiamo il Nostro: impero romano = trecento anni di dittatura stalinianaNickognito ha scritto:spero non se ne rendano conto tutti insieme, o esonda anche il Tevere!paoolino ha scritto:
Se qualcuno di questi facesse un'analisi di quello che è rappresentato nei monumenti dei Romani, credo che a Roma rimarrebbe ben poco
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Re: Non c'è limite al peggio
Già solo la colonna Traiana andrebbe rasa al suolo.
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Re: Non c'è limite al peggio
Un monumento di novecento metri in cui programmaticamente si esaltano imperialismo, deportazioni, ruberie in pieno centro.paoolino ha scritto:Già solo la colonna Traiana andrebbe rasa al suolo.
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Re: Non c'è limite al peggio
Nickognito ha scritto:Non cambia la cosa. Il lavoro vale sempre per me piu' di una vacanza. Qualunque vacanza. Non rinuncio a un lavoro per la finale di Wimbledon. Poi ovviamente dopo glielo chiedo, se posso prendere ferie. Ma non la metto come condizione per firmare, mi sembra assurdo e mi sembra poco serio.uglygeek ha scritto:Puoi prenotare anche prima di cercare lavoro. Puo' essere anche il lavoro a cercare te.Nickognito ha scritto: Se poi proprio voglio prenotare in anticipo anche se so che cerco lavoro e non so se al lavoro quelle saranno date cruciali, boh, prenoto una data aperta, la possibilita' di modificarla, mi sembra abbastanza ovvio.
Ad esempio puoi partecipare al ballot per i biglietti di Wimbledon, essere sorteggiato per il centrale il giorno della finale, organizzare tutto, biglietti, volo, hotel per luglio gia' a febbraio e poi magari fai un colloquio a maggio che neanche ti aspettavi.
Chiaro, posso sempre licenziarmi da un lavoro se trovo molto di meglio (se mi licenzio per trovare poco di meglio, boh, anche questo mi sembra poco serio, ma insomma..), ma quando firmo un contratto per me e' importante che per entrambi ci sia un accordo sperabilmente di lungo termine. E non puo' incidere una vacanza prenotata, nella mia scelta. E' come se compro una casa. La mia mamma ha comprato una casa, i proprietari sono sudafricani e possono venire in Italia solo il 20 giugno a firmare il contratto. E' evidente che lei il 20 giugno non va in vacanza. Avesse prenotato, avrebbe disdetto. Di certo non ha pensato 'eh, ma ho prenotato, o venite un altro giorno o io la casa che mi piace e dove vivro' fino alla morte non la compro'.
Poi se si tratta di un contratto di lavoro breve, boh, si puo' anche chiedere, parlo in generale.
Io ho cambiato due volte lavoro in fila. E quando ti licenzi, non e' che puoi chiedere di prenderti anche le ferie, magari devi cercare di licenziarti a modo, aiutare chi ti sostituisce, finire il lavoro. Al secondo lavoro mi son fatto dieci giorni di ferie, dal primo al secondo zero, finito il 31 dicembre e iniziato il nuovo il 2. Mi son fatto dare i soldi e non ho preso ferie nei tre mesi di prova. Dove voglio imparare e dimostrare di meritare il lavoro. Nessuno mi obbliga a cambiare lavoro, se lo voglio fare, le ferie vanno in secondo piano. Ma ripeto, non e' qualcosa di unilaterale, il periodo di prova e' per entrambi, nessuno mi ha mai assunto dicendo , la prima settimana 'adesso tu fai ferie obbligate'. Certo, per legge la meta' delle ferie possono deciderle loro, ma e' serio farlo se, dopo un po' che lavori e capisci come va ti dicono che quella settimana e' meglio che le prendi. Se me lo dicono prima di firmare 'sai, nel nostro piano aziendale quello prima di te aveva preso ferie in quella data, quindi se firmi adesso le ferie le fai in quella data' io penso che siano poco seri. Se mi vogliono, che cambino il piano ferie o trovino un accordo con me dopo che ci conosciamo.
E' qualcosa che vale per entrambi.
quoto nick.
poi, io parlavo di lavoratori generici.
uno va e sa quanto prevede il contratto. credo sia il minimo sapere cosa prevede il contratto nazionale del lavoro che stai cercando.
se poi non sei al primo impiego lo sai sicuramente cosa predede il contratto nazionale.
ho amici che sono ingegneri o manager di multinazionali, e sicuramente al colloquio si tratta su mansioni, stipendi, benefit, si bleffa anche dalle due parti su quanto prendeva prima e su quanto possono offrire. Ma se cerchi un posto come lavapiatti stagionale, non e' che puoi andare a dire " il contratto nazionale prevede 8 euro l'ora e ne voglio 10 e una settimana a ferragosto per andare al mare".
i contratti nazionali prevedono stipendi adeguati, non siamo in america dove i camerieri prendono praticamete nulla e vivono con le mance.
poi, se uno fa un lavoro dove e' impiegato 5 mesi, le vacanze le fara' fuori stagione, a ottobre o dicembre.
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Re: Non c'è limite al peggio
Tirino già anche 3/4 del Rushmore, a sto punto.uglygeek ha scritto:Negli Stati USA del Sud vogliono togliere un po' di statue del Generale Lee. Anche qui, e' anche ora.
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Re: Non c'è limite al peggio
I minimi salariali in Italia sono piuttosto alti e, per fare il lavapiatti, magari va bene cosi'. Ma gia' se sono un receptionist o cameriere esperto, magari accetto il minimo, ma di certo meglio parlarne.
In ogni caso non parlare delle attese di stipendio subito (anche in casi dove banalmente sara' ok il minimo, come il lavapiatti stagionale) per me e' totalmente assurdo
Come dire: ti vendo casa, ma non specifico a quanto (e vabbe', sara' il costo medio della zona a metro quadro, informati!).
O come dire: 'dai, se non dico nulla sara' full time lunerdi venerdi. no?'
In ogni caso non parlare delle attese di stipendio subito (anche in casi dove banalmente sara' ok il minimo, come il lavapiatti stagionale) per me e' totalmente assurdo
Come dire: ti vendo casa, ma non specifico a quanto (e vabbe', sara' il costo medio della zona a metro quadro, informati!).
O come dire: 'dai, se non dico nulla sara' full time lunerdi venerdi. no?'
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Re: Non c'è limite al peggio
Anni fa una mia amica venne assunta da un grosso gruppo bancario nonostante al colloquio avesse messo subito in chiaro che da lì a pochissimi mesi avrebbe dovuto sposarsi e che era già prenotato il viaggio di nozze alle Maldive
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Re: Non c'è limite al peggio
ma quando uno ti assume, te lo dice se ti assume a tempo pieno o meno, se a tempo indeterminato ( dopo la prova) o per quanti mesi.Nickognito ha scritto:I minimi salariali in Italia sono piuttosto alti e, per fare il lavapiatti, magari va bene cosi'. Ma gia' se sono un receptionist o cameriere esperto, magari accetto il minimo, ma di certo meglio parlarne.
In ogni caso non parlare delle attese di stipendio subito (anche in casi dove banalmente sara' ok il minimo, come il lavapiatti stagionale) per me e' totalmente assurdo
Come dire: ti vendo casa, ma non specifico a quanto (e vabbe', sara' il costo medio della zona a metro quadro, informati!).
O come dire: 'dai, se non dico nulla sara' full time lunerdi venerdi. no?'
per afre una altro esempio, come se uno fa tutta la trafila per entrare nei marins e una volta finita la selezione si mette al tavolo e dice "ok, entro ma quanto mi date di stipendio? e quando mi promuovete? "
sono cose che sai gia' e la promozione arrivera' nel tempo.
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Re: Non c'è limite al peggio
su quanto detto da Monheim riguardo la retribuzione da chiedere durante un colloquio concordo in pieno ma ho notato che spesso non si fa.
Forse dipende da con che spirito si va a un colloquio: se sei disoccupato o stai col culo per terra speri solo che ti prendano e non osi chiedere nulla. Se invece provieni già da un lavoro sicuro hai anche più coraggio (male che vada torni a fare quelli che stai facendo) e sei capace di giocare al rialzo.
Forse dipende da con che spirito si va a un colloquio: se sei disoccupato o stai col culo per terra speri solo che ti prendano e non osi chiedere nulla. Se invece provieni già da un lavoro sicuro hai anche più coraggio (male che vada torni a fare quelli che stai facendo) e sei capace di giocare al rialzo.
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Re: Non c'è limite al peggio
Il viaggio di nozze alle Maldive puo' essere uno dei casi eccezionali, per la combinazione dei due fattori (nozze + grossa spesa)babaoriley ha scritto:Anni fa una mia amica venne assunta da un grosso gruppo bancario nonostante al colloquio avesse messo subito in chiaro che da lì a pochissimi mesi avrebbe dovuto sposarsi e che era già prenotato il viaggio di nozze alle Maldive
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Re: Non c'è limite al peggio
ma va bene.babaoriley ha scritto:Anni fa una mia amica venne assunta da un grosso gruppo bancario nonostante al colloquio avesse messo subito in chiaro che da lì a pochissimi mesi avrebbe dovuto sposarsi e che era già prenotato il viaggio di nozze alle Maldive
io, quando sono andato a lavorare la prima volta, ci sono rimasto un po' male per lo stipendio, perche' avevo fatto tutti i miei calcoli per lavorare 7 mesi l'anno e vivere i restanti 5 ai caraibi. e con 7 mesi di stipendio non mi sarebbero bastati.
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Re: Non c'è limite al peggio
Qua in tutti i colloqui di solito ti chiedono quanto vuoi e solo dopo ti dicono quanto offrono. E' un po' cosi', perche' se chiedi poco spesso non ti danno di piu', se chiedi troppo magari pensano male. Pero' alla fine uno dice il giusto, e spesso gli danno anche di piu'.babaoriley ha scritto:su quanto detto da Monheim riguardo la retribuzione da chiedere durante un colloquio concordo in pieno ma ho notato che spesso non si fa.
Forse dipende da con che spirito si va a un colloquio: se sei disoccupato o stai col culo per terra speri solo che ti prendano e non osi chiedere nulla. Se invece provieni già da un lavoro sicuro hai anche più coraggio (male che vada torni a fare quelli che stai facendo) e sei capace di giocare al rialzo.
Ultima modifica di Nickognito il lun giu 08, 2020 11:27 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Non c'è limite al peggio
Ma dipende tutto dall'attitudine, dai, è impensabile pensare di ragionare genericamente.babaoriley ha scritto:Anni fa una mia amica venne assunta da un grosso gruppo bancario nonostante al colloquio avesse messo subito in chiaro che da lì a pochissimi mesi avrebbe dovuto sposarsi e che era già prenotato il viaggio di nozze alle Maldive
Ti presenti in maniera civile, proattivo, energico, pure per fare il lavapiatti se fai doverose richieste su stipendio e tempi di riposo va bene, l'impresario ti guarda e decide favorevolmente, perlopiù.
Se arriva uno barba sfatta che puzza di piscio e ti chiede per prima cosa dove è la cantina dei vini e chiarisce che vuole un anticipo magari ti girano i coglioni, è quella la prospettiva che chiaramente uno non può accettare, anche per banali lavori stagionali.
Re: Non c'è limite al peggio
Notevole, considerando che siamo in un contesto generale in cui ancora oggi, non troppo di rado, all'atto della firma del contratto fanno contestualmente firmare delle lettere in bianco alle neo assunte dove si spiega che il datore può recedere senza preavviso qualora la stessa dovesse rimanere incinta.babaoriley ha scritto:Anni fa una mia amica venne assunta da un grosso gruppo bancario nonostante al colloquio avesse messo subito in chiaro che da lì a pochissimi mesi avrebbe dovuto sposarsi e che era già prenotato il viaggio di nozze alle Maldive
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Re: Non c'è limite al peggio
e ti dicono anche quanto prendi e se ti va bene o vuoi di piu'. E' la cosa principale da dire A volte la domanda e' retorica, magari, ma la si faccia.alessandro ha scritto:ma quando uno ti assume, te lo dice se ti assume a tempo pieno o meno, se a tempo indeterminato ( dopo la prova) o per quanti mesi.Nickognito ha scritto:I minimi salariali in Italia sono piuttosto alti e, per fare il lavapiatti, magari va bene cosi'. Ma gia' se sono un receptionist o cameriere esperto, magari accetto il minimo, ma di certo meglio parlarne.
In ogni caso non parlare delle attese di stipendio subito (anche in casi dove banalmente sara' ok il minimo, come il lavapiatti stagionale) per me e' totalmente assurdo
Come dire: ti vendo casa, ma non specifico a quanto (e vabbe', sara' il costo medio della zona a metro quadro, informati!).
O come dire: 'dai, se non dico nulla sara' full time lunerdi venerdi. no?'
Diciamo anche che a me non piace il contesto: a me piace che ci siano stipendi diversi. Che il ristorante x paghi il cameriere migliore y di piu' e il ristorante z paghi il cameriere peggiore w meno. Dare per scontato che tutti prendiamo uguale non mi sembra mai corretto. Io ristoratore posso pagarti il minimo, ma sapendo che molti offriranno di piu' e il cameriere bravo potra' andare alla concorrenza Io cameriere posso chiedere piu' soldi, ma se non sono bravo sai che posso essere licenziato e per quel servizio trovano uno che pagano meno. A me piace cosi'.
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Re: Non c'è limite al peggio
ecco, queste sono cose che fanno davvero incazzare. Altro che chiedere le ferie.miggen ha scritto: all'atto della firma del contratto fanno contestualmente firmare delle lettere in bianco alle neo assunte dove si spiega che il datore può recedere senza preavviso qualora la stessa dovesse rimanere incinta.
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Re: Non c'è limite al peggio
miggen ha scritto:babaoriley ha scritto:Anni fa una mia amica venne assunta da un grosso gruppo bancario nonostante al colloquio avesse messo subito in chiaro che da lì a pochissimi mesi avrebbe dovuto sposarsi e che era già prenotato il viaggio di nozze alle Maldive
Notevole, considerando che siamo in un contesto generale in cui ancora oggi, non troppo di rado, all'atto della firma del contratto fanno contestualmente firmare delle lettere in bianco alle neo assunte dove si spiega che il datore può recedere senza preavviso qualora la stessa dovesse rimanere incinta.
L'anno dopo ha avuto pure un figlio e si è fatta la maternità con tutti i crismi. Penso dipenda dal fatto che si tratta, ripeto, di un grosso gruppo bancario e non di una piccola azienda di provincia con 4 gatti di dipendenti.
Indubbiamente questo fenomeno è molto diffuso ma nella mia esperienza personale posso dirti che non mi è mai capitato che a un colloquio mi facessero domande sulla mia vita privata. Se dovesse capitare vi farò sapere
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Re: Non c'è limite al peggio
allora: arriva un marocchino o un italiano che mi chiede se cercate un lavapiatti o un tuttofare o qualsiasi cosa.Nickognito ha scritto:e ti dicono anche quanto prendi e se ti va bene o vuoi di piu'. E' la cosa principale da dire A volte la domanda e' retorica, magari, ma la si faccia.alessandro ha scritto:ma quando uno ti assume, te lo dice se ti assume a tempo pieno o meno, se a tempo indeterminato ( dopo la prova) o per quanti mesi.Nickognito ha scritto:I minimi salariali in Italia sono piuttosto alti e, per fare il lavapiatti, magari va bene cosi'. Ma gia' se sono un receptionist o cameriere esperto, magari accetto il minimo, ma di certo meglio parlarne.
In ogni caso non parlare delle attese di stipendio subito (anche in casi dove banalmente sara' ok il minimo, come il lavapiatti stagionale) per me e' totalmente assurdo
Come dire: ti vendo casa, ma non specifico a quanto (e vabbe', sara' il costo medio della zona a metro quadro, informati!).
O come dire: 'dai, se non dico nulla sara' full time lunerdi venerdi. no?'
io dico: va bene, chiedo se ha gia' lavorato, comunico gli orari, comunico le mansioni, che ci sara' un periodo di prova e che se va bene verra' assunto sino a fine settembre.
a quel punto gli dico che stipendio e ferie saranno come previsto dal contratto nazionale.
Non credo che nessuno dica: "Guada, il contratto nazionale prevede 1300 euro al mese, ti va bene o vuoi di piu'? "
diverso se devi assumere un cuoco, chiedi dove ha lavorato, ti informi sulle referenze contattando i precedenti datori di lavoro, chedi se e' in grado di gestire anche da solo la cucina, se ha bisogno del giorno di riposo o meno, comunichiamo gli orari e le mansioni, comunico quanto avra' di stipendio, di solito il cuoco ti chiede molto di piu', vediamo dove possiamo arrivare e se c'e' un punto d'accordo, poi facciamo una prova.
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Re: Non c'è limite al peggio
Immagino che per lavapiatti e cuoco sia diverso. Non ho esperienze di lavapiatti. Ho esperienze di camerieri, operatori di call center e receptionist e posso dire che trovo assurdo che prendano il minimo del contratto nazionale. Mi sembra del tutto logico che aziende e lavoratori diversifichino le loro capacita' e target dando stipendi diversi per le categorie di cui sopra.
Come accade per i cuochi. Sui lavapiatti, non saprei. Ma di certo non vedo il motivo per dire 'ti do quando specificto dal contratto nazionale', senza poi dire quanto e'.
Anche questa cosa della contrattazione a me non piace molto. Il cuoco chiede di piu', io offro meno, si trova un accordo. Boh, fa tanto bazar.
Mi sembra logico che uno offra o chieda in base ad altri ragionamenti e che quindi a volte sia il cuoco a chiedere meno o il ristorante a offrigli di piu', anche.
Come accade per i cuochi. Sui lavapiatti, non saprei. Ma di certo non vedo il motivo per dire 'ti do quando specificto dal contratto nazionale', senza poi dire quanto e'.
Anche questa cosa della contrattazione a me non piace molto. Il cuoco chiede di piu', io offro meno, si trova un accordo. Boh, fa tanto bazar.
Mi sembra logico che uno offra o chieda in base ad altri ragionamenti e che quindi a volte sia il cuoco a chiedere meno o il ristorante a offrigli di piu', anche.
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Re: Non c'è limite al peggio
proprietario: ti do 3000 euro al meseNickognito ha scritto:Immagino che per lavapiatti e cuoco sia diverso. Non ho esperienze di lavapiatti. Ho esperienze di camerieri, operatori di call center e receptionist e posso dire che trovo assurdo che prendano il minimo del contratto nazionale. Mi sembra del tutto logico che aziende e lavoratori diversifichino le loro capacita' e target dando stipendi diversi per le categorie di cui sopra.
Come accade per i cuochi. Sui lavapiatti, non saprei. Ma di certo non vedo il motivo per dire 'ti do quando specificto dal contratto nazionale', senza poi dire quanto e'.
Anche questa cosa della contrattazione a me non piace molto. Il cuoco chiede di piu', io offro meno, si trova un accordo. Boh, fa tanto bazar.
Mi sembra logico che uno offra o chieda in base ad altri ragionamenti e che quindi a volte sia il cuoco a chiedere meno o il ristorante a offrigli di piu', anche.
Cuoco: no, guarda, facciamo 2500
Proprietario 2900 non posso scendere di piu'.
Cuoco: le mie polpette sono una merda, posso prendere al massimo 2600
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Re: Non c'è limite al peggio
A me e' successo cosi' negli ultimi due lavori. Chiedi prima al cuoco e lui ti dice 2500. Con questo ti vuole dire varie cose, che lui non lascia il lavoro precedente per meno soldi, e che lui quei soldi li vale. Il proprietario dice: ok, non solo mi va bene, ma io te ne do 3000: e intende, qua si deve lavorare bene, ma io non voglio che tu te ne vada via a chi ti offre di piu', mi fido che lavorerai anche meglio e ti do' piu' di quello che chiedi.alessandro ha scritto:proprietario: ti do 3000 euro al meseNickognito ha scritto:Immagino che per lavapiatti e cuoco sia diverso. Non ho esperienze di lavapiatti. Ho esperienze di camerieri, operatori di call center e receptionist e posso dire che trovo assurdo che prendano il minimo del contratto nazionale. Mi sembra del tutto logico che aziende e lavoratori diversifichino le loro capacita' e target dando stipendi diversi per le categorie di cui sopra.
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Cuoco: no, guarda, facciamo 2500
Proprietario 2900 non posso scendere di piu'.
Cuoco: le mie polpette sono una merda, posso prendere al massimo 2600
Il cuoco pensa: ah, ma allora questo ristorante e' serio e buono. Devo impegnarmi anche piu' del solito, se voglio essere confermato.
Ovviamente poi il cuoco accetta i 3000, mica gioca al ribasso.
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Re: Non c'è limite al peggio
Nickognito ha scritto:Chiedi prima al cuoco e lui ti dice 2500. Con questo ti vuole dire varie cose, che lui non lascia il lavoro precedente per meno soldi, e che lui quei soldi li vale. Il proprietario dice: te ne do 2300, tanto accetti lo stesso perche' nessuno ti da di piu' e nel caso un altro cuoco lo trovo
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
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Re: Non c'è limite al peggio
eh, appunto mi preoccupa tornare in ItaliaAlga ha scritto:Nickognito ha scritto:Chiedi prima al cuoco e lui ti dice 2500. Con questo ti vuole dire varie cose, che lui non lascia il lavoro precedente per meno soldi, e che lui quei soldi li vale. Il proprietario dice: te ne do 2300, tanto accetti lo stesso perche' nessuno ti da di piu' e nel caso un altro cuoco lo trovo
Io non capisco nemmeno mai molto perche' lo stipendio dovrebbe aumentare negli anni. Capisco per un mestiere che impari in anni, boh.
Se faccio l'operatore di call center, non e' che dopo tre anni mi devi aumentare lo stipendio. Se sono bravo, aumentamelo dopo sei mesi o promuovimi, se la strategia aziendale lo prevede. Oppure punta a pagare poco con bassa qualita' mentre il concorrente paga di piu' con alta qualita', licenzia quello scarso e da quella che paga meno si licenzia quello buono.
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Re: Non c'è limite al peggio
A me lo stipendio cala ogni anno. Non ho nemmeno i passaggi di livello perchè per non fallire abbiamo dato l'autorizzazione a non avere gli scatti di livello, già da una decina di anni .
Quindi sto a posto.
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Re: Non c'è limite al peggio
beh, pure la voce no?chiaky ha scritto:A me lo stipendio cala ogni anno
Re: Non c'è limite al peggio
Non ancora.tuborovescio ha scritto:beh, pure la voce no?chiaky ha scritto:A me lo stipendio cala ogni anno
Forse volevi dire il pisello.
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Re: Non c'è limite al peggio
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Re: Non c'è limite al peggio
Quante storie...in Giappone i bambini delle elementari, da sempre, stanno con mascherine e, da ora, con visiere, e, ancora da sempre, svolgono loro stessi le pulize dell'aula alla fine delle lezioni e nè loro nè i genitori hanno mai rotto i coglioni.
Non si capisce perchè i bambini italiani non possano tenersi una mascherina o una visiera per qualche tempo.
Detto questo, è sperabile e anche plausibile, che si tratti di precetti provvisori. Può anche darsi siano eccessivi, ma nell'incertezza, per un pò, sarà bene usarli senza troppi starnazzi.
Non si capisce perchè i bambini italiani non possano tenersi una mascherina o una visiera per qualche tempo.
Detto questo, è sperabile e anche plausibile, che si tratti di precetti provvisori. Può anche darsi siano eccessivi, ma nell'incertezza, per un pò, sarà bene usarli senza troppi starnazzi.
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Re: Non c'è limite al peggio
Concordo.chiaky ha scritto:Quante storie...in Giappone i bambini delle elementari, da sempre, stanno con mascherine e, da ora, con visiere, e, ancora da sempre, svolgono loro stessi le pulizie dell'aula alla fine delle lezioni e nè loro nè i genitori hanno mai rotto i coglioni.
Non si capisce perchè i bambini italiani non possano tenersi una mascherina o una visiera per qualche tempo.
Detto questo, è sperabile e anche plausibile, che si tratti di precetti provvisori. Può anche darsi siano eccessivi, ma nell'incertezza, per un pò, sarà bene usarli senza troppi starnazzi.
Ha anche fracassato i coglioni ogni lamentela a fronte di una situazione di emergenza che coinvolge seriamente la salute di tutti. Incredibile come non si sia minimamente disposti a un (piccolo) sacrificio neanche dinnanzi a una grave problematica globale.
Ma se la gente è felice che i propri cari anziani schiattino, liberi tutti.
Manco avessero imposto di doversi muovere strisciando le ginocchia sull'asfalto poi.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Non c'è limite al peggio
Io adesso metto mascherina se mi entra qualcuno in ufficio o se esco io.
Boh, in generale non capisco perche' una regione senza casi di virus dovrebbe far mettere mascherine a scuola. Tanto ovviamente e giustamente quando escono da scuola stanno insieme senza (o ancora in Italia non si puo', dai).
Nelle regioni col virus concordo con voi.
Boh, in generale non capisco perche' una regione senza casi di virus dovrebbe far mettere mascherine a scuola. Tanto ovviamente e giustamente quando escono da scuola stanno insieme senza (o ancora in Italia non si puo', dai).
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Re: Non c'è limite al peggio
No, qui si e' piu' buoni...Monheim ha scritto:Manco avessero imposto di doversi muovere strisciando le ginocchia sull'asfalto poi.
chiaky ha scritto: Niente perdono.
In ginocchio sui ceci
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Re: Non c'è limite al peggio
Mah, a quanto pare più per britannici che per italiani poiché anche in ambito lavorativo ne tengono conto subito al primo colloquio a differenza dell'Italia.Nickognito ha scritto:Pero' in effetti capisco che per molti (credevo italiani, ma forse non solo, boh), la vacanza e' una cosa sacra. Non dico come pausa, proprio viaggiare, farla come previsto. Una necessita' da assecondare in ogni caso, qualunque cosa succeda.
Pur rimanendo sulla posizione illustrata post addietro, è ovvio che avrei rinunciato/rinuncerei a tutte le eventuali vacanze prenotate se mi avessero detto/dicessero o quelle o il lavoro.
Est modus in rebus.
Mi limitavo a sottolineare una differenza significativa di approccio e mentalità su cui son d'accordo e che apprezzo.
Amen.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.