comunque le statue sono simboli, non sono l'opera di uno scrittore e Montanelli non era un artista, era un giornalista che peraltro mi e' sempre stato antipatico.
Poi assai spesso le statue rappresentano il male, per me le statue non hanno mai rappresentato un modello di vita, la statua piu' comune in una piazza spesso e' il generale assassino vittorioso a cavallo, insomma, certo, c'e' anche il santo, ma non e' certo la regola. Per cui me ne frega il giusto.
Io alle statue non farei nulla, piuttosto avrei cacciato a pedate Montanelli se avesse parlato del fatto e in generale non lo avrei invitato a una trasmissione.
Invece mi sembra che le interviste al riguardo fossero piu' severe negli anni 60 che in epoche piu' recenti.
Sicuramente e' un grande passo avanti del mondo di oggi non avere personaggi come Montanelli a parlare di queste cose in tv, ecco, poi della statua chi se ne frega. Sicuramente un simbolo del servilismo ai potenti che andava in quegli anni.
Non si tratta solo dell'episodio della bambina, ma dei modi tronfi di chi si sente di tutto poter fare, con popoli inferiori, con le donne...
Sallusti e Belpietro in confronto dei giganti
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)