Non c'è limite al peggio

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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Renudo
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Renudo »

Gios ha scritto:
uglygeek ha scritto:
alessandro ha scritto:
credo anch'io sia un fatto di atteggiamento.
se uno va a chiedere lavoro a meta' Giugno inizio Luglio in un hotel al mare, vuol dire che va per lavorare 3-4 mesi.
devi mettere in conto di fare molte ore, di lavorare anche tutti i giorni della settimana, potresti anche fare 20 giorni senza un giorno di riposo.
per lo stipendio, le paghe orarie sono stabilite dal contratto collettivo di lavoro, cosi' come i ROL, i giorni di riposo, di ferie etc. che se non li godi ti devono essere pagti con le relative maggiorazioni.
se vai per fare il cameriere, rifare le camere, fare il portiere di notte o il parcheggiatore o il lavapiatti, non devi chiedere nulla, chiedi solo quando posso iniziare e dimostra di essere capace. lo stipendio e' stabilito, se sei molto bravo puoi chiedere poi un aumento ( di fare un o scatto di livello).
se ti presenti per fare lo chef o il direttore puoi intavolare una discussione su ruoli, orari e stipendio.

se al contrario intende: quest'anno noi chiuderemo l'anno con 200 mila euro di debiti, e quindi gli stipendi saranno tagliati, questo non e' possibile.
Al limite si puo' chiedere, visto il periodo di crisi e probabilmente di meno lavoro e meno personale, di essere piu' elastici nelle mansioni e negli orari.
Diciamo che come ha parlato al giornale, dava adito ad ogni interpretazione, anche alle piu' negative.
Il Padrone non ha diritto al beneficio del dubbio, il Padrone finisce nel non c'è limite al peggio, il Padrone tra l'ipotesi che si sia scazzato di fare colloqui con quotaparte di stagionali che non hanno voglia di fare un cazzo e l'ipotesi che voglia abrogare i diritti dei lavoratori, è la seconda senza dubbio, perché il Padrone non è un individuo, è un Padrone.
E' un atteggiamento cretino (quello dell'articolo), senza dubbio.
Perchè mai condizioni le condizioni generali di impiego retribuzione, orario eccetera non dovrebbero rientrare in in normale colloquio di lavoro?
Perchè il presupposto è che in tempi di crisi tutti debbano accettare qualunque condizione a prescindere?
Perchè il presupposto è che la maggior parte siano fancazzisti?
Se ti sei scazzato di fare i colloqui con quotaparte di stagionali che non hanno voglia di fare un cazzo ti appoggi ad un'agenzia di lavoro interinale e hai risolto il problema, li fanno loro per te.
Non è che tutti i lavoratori stagionali siano adolescenti della parrocchia che vivono in famiglia, per i quali ogni euro in più guadagnato durante l'estate è oro, c'è la vaga possibilità che ci sia anche qualche adulto con famiglia, mutuo/affitto e impegni vari che magari ha anche il diritto di farsi due conti prima di decidere se accettare un lavoro o meno.
Nell'interesse suo e, pensa un po', anche del padrone che immagino preferisca assumere un collaboratore che gli copra l'intera stagione in quanto soddisfatto delle condizioni piuttosto che doverlo rimpiazzare a settimane alterne perchè se ne scappano appena scoprono che le condizioni non sono quelle che si aspettavano.
Non si critica il padrone satanista, si critica il cretino.
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Monheim
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Monheim »

ReKal ha scritto: Perchè mai condizioni le condizioni generali di impiego retribuzione, orario eccetera non dovrebbero rientrare in in normale colloquio di lavoro?
Perchè il presupposto è che in tempi di crisi tutti debbano accettare qualunque condizione a prescindere?
Perchè il presupposto è che la maggior parte siano fancazzisti?
Appunto: b a s t a con questa asimmetria informativa e ritrosia a discutere di soldi e condizioni di lavoro, di cui si dovrebbe sempre parlare al primo colloquio e non al secondo o terzo o quarto.

Trasparenza di stipendio già fin dagli annunci di lavoro, come avviene per esempio in Regno Unito.

Son inoltre del parere che dovrebbero introdurre un minimo sindacale orario, a prescindere dal tipo di impiego, anche in Italia che viene ritoccato ogni anno.

Mi avvelena troppo pensare che chiedere in merito allo stipendio al primo colloquio ti squalifichi perché può sembrare che lavori solo per i soldi (minchiata madornale). Facciamola finita con ste stronzate.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Renudo »

Monheim ha scritto:
ReKal ha scritto: Perchè mai condizioni le condizioni generali di impiego retribuzione, orario eccetera non dovrebbero rientrare in in normale colloquio di lavoro?
Perchè il presupposto è che in tempi di crisi tutti debbano accettare qualunque condizione a prescindere?
Perchè il presupposto è che la maggior parte siano fancazzisti?
Appunto: b a s t a con questa asimmetria informativa e ritrosia a discutere di soldi e condizioni di lavoro, di cui si dovrebbe sempre parlare al primo colloquio e non al secondo o terzo o quarto.

Trasparenza di stipendio già fin dagli annunci di lavoro, come avviene per esempio in Regno Unito.

Son inoltre del parere che dovrebbero introdurre un minimo sindacale orario, a prescindere dal tipo di impiego, anche in Italia che viene ritoccato ogni anno.

Mi avvelena troppo pensare che chiedere in merito allo stipendio al primo colloquio ti squalifichi perché può sembrare che lavori solo per i soldi (minchiata madornale). Facciamola finita con ste stronzate.
Sei già oltre.
Qui si mette in dubbio il fatto che uno abbia il diritto o meno di sapere cosa firma.
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alessandro
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Monheim ha scritto:
ReKal ha scritto: Perchè mai condizioni le condizioni generali di impiego retribuzione, orario eccetera non dovrebbero rientrare in in normale colloquio di lavoro?
Perchè il presupposto è che in tempi di crisi tutti debbano accettare qualunque condizione a prescindere?
Perchè il presupposto è che la maggior parte siano fancazzisti?
Appunto: b a s t a con questa asimmetria informativa e ritrosia a discutere di soldi e condizioni di lavoro, di cui si dovrebbe sempre parlare al primo colloquio e non al secondo o terzo o quarto.

Trasparenza di stipendio già fin dagli annunci di lavoro, come avviene per esempio in Regno Unito.

Son inoltre del parere che dovrebbero introdurre un minimo sindacale orario, a prescindere dal tipo di impiego, anche in Italia che viene ritoccato ogni anno.

Mi avvelena troppo pensare che chiedere in merito allo stipendio al primo colloquio ti squalifichi perché può sembrare che lavori solo per i soldi (minchiata madornale). Facciamola finita con ste stronzate.
Ma guarda che il minimo sindacale esiste. esiste un contratto nazionale del turismo.
si sa gia' quanto prenderai.

Lo stipendio medio per Cameriere in Italia è 16 800 € all'anno ovvero 8.62 € all'ora. Una posizione junior comincia a 16 032 € all'anno mentre per profili con più esperienza lo stipendio è di 28 560 € all'anno.

poi ho letto adesso, cercando questo dato, di gente che lavora in nero a 2,50 - 3,00 euro l'ora, 10 ore di lavoro 27 euro e cose cosi', ma questi sono fuori dalla legge.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Renudo »

alessandro ha scritto:
Monheim ha scritto:
ReKal ha scritto: Perchè mai condizioni le condizioni generali di impiego retribuzione, orario eccetera non dovrebbero rientrare in in normale colloquio di lavoro?
Perchè il presupposto è che in tempi di crisi tutti debbano accettare qualunque condizione a prescindere?
Perchè il presupposto è che la maggior parte siano fancazzisti?
Appunto: b a s t a con questa asimmetria informativa e ritrosia a discutere di soldi e condizioni di lavoro, di cui si dovrebbe sempre parlare al primo colloquio e non al secondo o terzo o quarto.

Trasparenza di stipendio già fin dagli annunci di lavoro, come avviene per esempio in Regno Unito.

Son inoltre del parere che dovrebbero introdurre un minimo sindacale orario, a prescindere dal tipo di impiego, anche in Italia che viene ritoccato ogni anno.

Mi avvelena troppo pensare che chiedere in merito allo stipendio al primo colloquio ti squalifichi perché può sembrare che lavori solo per i soldi (minchiata madornale). Facciamola finita con ste stronzate.
Ma guarda che il minimo sindacale esiste. esiste un contratto nazionale del turismo.
si sa gia' quanto prenderai.

Lo stipendio medio per Cameriere in Italia è 16 800 € all'anno ovvero 8.62 € all'ora. Una posizione junior comincia a 16 032 € all'anno mentre per profili con più esperienza lo stipendio è di 28 560 € all'anno.

poi ho letto adesso, cercando questo dato, di gente che lavora in nero a 2,50 - 3,00 euro l'ora, 10 ore di lavoro 27 euro e cose cosi', ma questi sono fuori dalla legge.
Benissimo, ma qual'è il problema se una persona, in fase di assunzione, ti chiede in quale delle categorie rientrerà per potersi fare due conti?
E' il minimo sidacale e punto?
Non esistono orari di lavoro/eccezioni varie che potrebbero eventualmente cambiarlo?
Il punto non è rispondere si o no, sono tutte risposte corrette a seconda della situazione, il punto è che per il personaggio intervistato sono domande che uno non avrebbe neanche avere il diritto di fare.
Un perfetto cretino, padrone o schiavo che sia.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

A me hanno sempre chiesto che stipendio mi aspetto prima del colloquio di lavoro, proprio direttamente alla prima telefonata.
Poi di solito mi hanno offerto di più di quello che chiedevo. Ma in generale qua è la prima cosa che chiedono.
I minimi contrattuali chi se ne frega, se mi vogliono perché devo chiedere il minimo? Il problema è che non c'è lavoro e si fa una gara al ribasso, la soluzione è che ci deve essere il lavoro.
Capisco eccome i problemi, ma forse davvero emigra troppa poca gente
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Gios »

ReKal ha scritto:
Gios ha scritto:
uglygeek ha scritto: Diciamo che come ha parlato al giornale, dava adito ad ogni interpretazione, anche alle piu' negative.
Il Padrone non ha diritto al beneficio del dubbio, il Padrone finisce nel non c'è limite al peggio, il Padrone tra l'ipotesi che si sia scazzato di fare colloqui con quotaparte di stagionali che non hanno voglia di fare un cazzo e l'ipotesi che voglia abrogare i diritti dei lavoratori, è la seconda senza dubbio, perché il Padrone non è un individuo, è un Padrone.
E' un atteggiamento cretino (quello dell'articolo), senza dubbio.
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Se ti sei scazzato di fare i colloqui con quotaparte di stagionali che non hanno voglia di fare un cazzo ti appoggi ad un'agenzia di lavoro interinale e hai risolto il problema, li fanno loro per te.
Non è che tutti i lavoratori stagionali siano adolescenti della parrocchia che vivono in famiglia, per i quali ogni euro in più guadagnato durante l'estate è oro, c'è la vaga possibilità che ci sia anche qualche adulto con famiglia, mutuo/affitto e impegni vari che magari ha anche il diritto di farsi due conti prima di decidere se accettare un lavoro o meno.
Nell'interesse suo e, pensa un po', anche del padrone che immagino preferisca assumere un collaboratore che gli copra l'intera stagione in quanto soddisfatto delle condizioni piuttosto che doverlo rimpiazzare a settimane alterne perchè se ne scappano appena scoprono che le condizioni non sono quelle che si aspettavano.
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Ok.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Monheim »

alessandro ha scritto:Ma guarda che il minimo sindacale esiste. esiste un contratto nazionale del turismo.
si sa gia' quanto prenderai.

Lo stipendio medio per Cameriere in Italia è 16 800 € all'anno ovvero 8.62 € all'ora. Una posizione junior comincia a 16 032 € all'anno mentre per profili con più esperienza lo stipendio è di 28 560 € all'anno.

poi ho letto adesso, cercando questo dato, di gente che lavora in nero a 2,50 - 3,00 euro l'ora, 10 ore di lavoro 27 euro e cose cosi', ma questi sono fuori dalla legge.
Chiedo per ignoranza e capire: nel contratto nazionale del turismo 8,62 euro all'ora lo hai ricavato tu dividendo per 40 ore settimanali o è espressamente indicato nero su bianco?

Perché io sapevo che il minimo sindacale per categoria esiste sì però definito mensilmente o annualmente sicché basta farti lavorare più ore e il giochino si rompe.

Io comunque mi riferivo a un minimo sindacale orario valido per tutti a prescindere dal settore in cui si lavora: ciò che in Regno Unito viene definito minimum wage e ritoccato ogni primo di aprile all'inizio dell'anno fiscale.

National Minimum Wage and National Living Wage rates
https://www.gov.uk/national-minimum-wage-rates

Molto semplice: sulla base dell'età che hai, sai che se lavori in regola (il nero esiste anche in UK e penso/temo ovunque), indipendentemente dal tipo di impiego, non puoi mai percepire meno del minimo orario moltiplicato per le ore lavorate a cui naturalmente vanno sottratte le tasse.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

quando il lavoravo nel turismo dieci anni fa lo stipendio ricevuto era 6.5 euro l'ora per contratto, quindi di e' alzato del 30% in pochi anni vedo. O forse eravamo di livello diverso, penso dipenda dal livello.

Boh, in Cechia la minimum wage e' poco sopra i 500 euro al mese (ed e' aumentata del 40% in pochi anni), pero' i lavoratori assunti con minimum wage sono il 3% del totale dei lavoratori del paese.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Monheim ha scritto:
alessandro ha scritto:Ma guarda che il minimo sindacale esiste. esiste un contratto nazionale del turismo.
si sa gia' quanto prenderai.

Lo stipendio medio per Cameriere in Italia è 16 800 € all'anno ovvero 8.62 € all'ora. Una posizione junior comincia a 16 032 € all'anno mentre per profili con più esperienza lo stipendio è di 28 560 € all'anno.

poi ho letto adesso, cercando questo dato, di gente che lavora in nero a 2,50 - 3,00 euro l'ora, 10 ore di lavoro 27 euro e cose cosi', ma questi sono fuori dalla legge.
Chiedo per ignoranza e capire: nel contratto nazionale del turismo 8,62 euro all'ora lo hai ricavato tu dividendo per 40 ore settimanali o è espressamente indicato nero su bianco?

Perché io sapevo che il minimo sindacale per categoria esiste sì però definito mensilmente o annualmente sicché basta farti lavorare più ore e il giochino si rompe.

Io comunque mi riferivo a un minimo sindacale orario valido per tutti a prescindere dal settore in cui si lavora: ciò che in Regno Unito viene definito minimum wage e ritoccato ogni primo di aprile all'inizio dell'anno fiscale.

National Minimum Wage and National Living Wage rates
https://www.gov.uk/national-minimum-wage-rates

Molto semplice: sulla base dell'età che hai, sai che se lavori in regola (il nero esiste anche in UK e penso/temo ovunque), indipendentemente dal tipo di impiego, non puoi mai percepire meno del minimo orario moltiplicato per le ore lavorate a cui naturalmente vanno sottratte le tasse.
ho fatto un copia incolla.
comunque c'e' un costo orario prestabilito a seconda del livello.
anche i giorni di riposo ferie e rol sono stabiliti cosi' come le ore previste a settimana.
quindi chi parte con la domanda "quanto prendo" e "quando faccio le vacanze" da l'impressione di pensare a far festa e non ad impegnarsi.
se non hai grandi qualifiche, prendi quello che dice il contratto e dimostri il massimo di impegno e buona volonta', poi se ne parla.
quanto prenderai e tutto il resto e' prestabilito.
gli orari e le mansioni ti vengono dette subilto, anche perche' ci sono lavoratori che hanno limitazioni, se uno abita a 20 km di distanza, magari non viene per lavorare 1 ora (come puo' capitare) o se hanno figli piccoli alle 12:30 chiedono di essere a casa. Di solito ci si viene incontro.

se hai grande esperienza e competenze puo' partire la contrattazione prelimniare, parlo di chef che gestisce tutto in cucina, dagli ordini ai menu e ti puo' chiedere 4000 euro al mese. Di solito il cuoco fa anche mesi senza un giorno di riposo.

e' come uno studente che la prima cosa che chiede prima di iscriversi ad un liceo e': quanto dura la ricreazione, dove si va in gita e quanti giorni di vacanza fate. Non da una buona impressione.

qui siamo tutti qualificati etc. ma se avete un figlio che cerca un primo lavoro senza grandi qualifiche, ecco... magari e' meglio che non parta con "quando posso andare in vacanza".

quello che distorce il mercato e' il lavoro nero e i finti stage e finti contratti di apprendistato a 500 euro al mese con mansioni di lavoratore standard.
e poi il nero con paghe da fame. ma appunto, siamo nell'illegalita', come i contratti regolari (ho sentito in servizi di lavori nell'agricoltura) con il lavoratore che restituisce una parte dello stipendio.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Gios »

alessandro ha scritto:
Monheim ha scritto:
alessandro ha scritto:Ma guarda che il minimo sindacale esiste. esiste un contratto nazionale del turismo.
si sa gia' quanto prenderai.

Lo stipendio medio per Cameriere in Italia è 16 800 € all'anno ovvero 8.62 € all'ora. Una posizione junior comincia a 16 032 € all'anno mentre per profili con più esperienza lo stipendio è di 28 560 € all'anno.

poi ho letto adesso, cercando questo dato, di gente che lavora in nero a 2,50 - 3,00 euro l'ora, 10 ore di lavoro 27 euro e cose cosi', ma questi sono fuori dalla legge.
Chiedo per ignoranza e capire: nel contratto nazionale del turismo 8,62 euro all'ora lo hai ricavato tu dividendo per 40 ore settimanali o è espressamente indicato nero su bianco?

Perché io sapevo che il minimo sindacale per categoria esiste sì però definito mensilmente o annualmente sicché basta farti lavorare più ore e il giochino si rompe.

Io comunque mi riferivo a un minimo sindacale orario valido per tutti a prescindere dal settore in cui si lavora: ciò che in Regno Unito viene definito minimum wage e ritoccato ogni primo di aprile all'inizio dell'anno fiscale.

National Minimum Wage and National Living Wage rates
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Molto semplice: sulla base dell'età che hai, sai che se lavori in regola (il nero esiste anche in UK e penso/temo ovunque), indipendentemente dal tipo di impiego, non puoi mai percepire meno del minimo orario moltiplicato per le ore lavorate a cui naturalmente vanno sottratte le tasse.
ho fatto un copia incolla.
comunque c'e' un costo orario prestabilito a seconda del livello.
anche i giorni di riposo ferie e rol sono stabiliti cosi' come le ore previste a settimana.
quindi chi parte con la domanda "quanto prendo" e "quando faccio le vacanze" da l'impressione di pensare a far festa e non ad impegnarsi.
se non hai grandi qualifiche, prendi quello che dice il contratto e dimostri il massimo di impegno e buona volonta', poi se ne parla.
quanto prenderai e tutto il resto e' prestabilito.
gli orari e le mansioni ti vengono dette subilto, anche perche' ci sono lavoratori che hanno limitazioni, se uno abita a 20 km di distanza, magari non viene per lavorare 1 ora (come puo' capitare) o se hanno figli piccoli alle 12:30 chiedono di essere a casa. Di solito ci si viene incontro.

se hai grande esperienza e competenze puo' partire la contrattazione prelimniare, parlo di chef che gestisce tutto in cucina, dagli ordini ai menu e ti puo' chiedere 4000 euro al mese. Di solito il cuoco fa anche mesi senza un giorno di riposo.

e' come uno studente che la prima cosa che chiede prima di iscriversi ad un liceo e': quanto dura la ricreazione, dove si va in gita e quanti giorni di vacanza fate. Non da una buona impressione.

qui siamo tutti qualificati etc. ma se avete un figlio che cerca un primo lavoro senza grandi qualifiche, ecco... magari e' meglio che non parta con "quando posso andare in vacanza".

quello che distorce il mercato e' il lavoro nero e i finti stage e finti contratti di apprendistato a 500 euro al mese con mansioni di lavoratore standard.
e poi il nero con paghe da fame. ma appunto, siamo nell'illegalita', come i contratti regolari (ho sentito in servizi di lavori nell'agricoltura) con il lavoratore che restituisce una parte dello stipendio.
Ovviamente non stai scrivendo perché sei del settore ed hai coscienza di come operi il settore turistico, o magari addirittura hai una struttura ricettiva. :D
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Pitone »

Il contratto agricolo a giornata varia tra gli 8 e i quadi 9 euro all'ora dipende le giornate mensili dichiarate.
La giornata lavorativa è considerata di 6,5 ore di lavoro.
In soldoni 50 euro al giorno.
Non sono contemplate ore di extra in questo tipo di contratto in quanto a fine mese si dichiarano le giornate di lavoro, non le ore.
Sabato e domenica non conteggiabili nelle giornate.
Tutto il resto sono affari tra datore e lavoratore...
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Monheim »

alessandro ha scritto:quindi chi parte con la domanda "quanto prendo" e "quando faccio le vacanze" da l'impressione di pensare a far festa e non ad impegnarsi.
se non hai grandi qualifiche, prendi quello che dice il contratto e dimostri il massimo di impegno e buona volonta', poi se ne parla.
Posto che stipendio e ferie son due concetti distinti (capisco già di più l'appunto sulle vacanze), non sono molto d'accordo perché da questo modo di pensare si evince un po' di mentalità italiana in materia cioè che chi ti dà un lavoro quasi ti fa un favore e quindi tu devi accettare quasi a scatola chiusa già felice di aver ottenuto qualcosa di prezioso.

Ciò si sta senz'altro ulteriormente intensificando negli ultimi dieci e rotti anni con le note problematiche che si stanno affrontando.

A mio avviso, invece, tra domanda e offerta di lavoro ci dovrebbe essere più trasparenza, a maggior ragione se una persona cerca un altro impiego e non da disoccupato, perché magari uno, seppur non qualificato e a parità di condizioni, fa un colloquio da Tizio che gli dà 9 euro all'ora mentre Caio 9,5.

Tutto dovrebbe essere nero su bianco di modo che ognuno possa fare le sue opportune valutazioni; insomma ricalcare le dinamiche tra azienda e azienda e azienda e privato.
Se nel tuo albergo devi rifare la pavimentazione esterna per i parcheggi, contatti più aziende e ti fai subito dire spesa e tempistiche e non in un secondo momento.
Perché dovrebbe funzionare diversamente per chi cerca lavoro?

Perché devo fare due colloqui per sapere soltanto al terzo indicazioni precise sullo stipendio per cui magari se lo avessi saputo prima avrei lasciato perdere risparmiando tempo e soldi per raggiungere il luogo del colloquio (se non erro l'opzione colloqui online è ancora quantomeno in misura ridotta rispetto a dal vivo)?

Piccola differenza tra funzionamento colloquio di lavoro in Italia e Regno Unito: al primissimo in UK viene chiesto se hai vacanze prenotate e di indicare precisamente i giorni (poi si cerca di venirsi incontro: ovvio che se una persona ha prenotato due settimane di ferie in concomitanza col training collettivo obbligatorio tende a prenderlo nel culo).

Non mi risulta mi sia mai successo in Italia, ma son aperto a smentite.

In Italia talvolta pare che le ferie siano anche quelle un favore e non un diritto sacrosanto.

Detto questo, comprendo perfettamente il tuo legittimo punto da imprenditore ossia che un candidato dovrebbe presentarsi al meglio delle sue possibilità dimostrando voglia di contribuire in modo proficuo all'azienda per cui si offre. Ci mancherebbe altro!
Tuttavia deve anche essere messo in condizione di sapere tutto, senza neppure doverlo chiedere, eliminando/riducendo il più possibile l'asimmetria informativa che sembra faccia comodo a taluni datori di lavoro.

Suppongo che la mentalità di cui sopra rifletta giocoforza il periodo negativo in cui versa l'Italia da anni perciò immagino/spero non fosse proprio così ai tempi quando ti tiravano dietro il lavoro in cui gli offerenti presumo fossero più flessibili giacché c'era più torta per tutti.

Diciamo che le mie osservazioni son da riferirsi riguardo a un contesto più "ideale"/non di crisi.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

come ho gia' scritto, la trasparenza e' massima.
tu prenderai quanto prevede il contratto collettivo nazionale del turismo.
avrai le ferie previste da tale contratto, quello e'.
se poi mi piaci cosi' tanto che voglio assolutamente che stai a lavorare con me, posso dirti che ti posso dare un extra mensile, o qualcosa del genere.
ma si parla di passare lo straccio e lavare i piatti, non di ingegneri nucleari.
poi, col tempo, se sei bravo ed affidabile, puoi chiedere un passaggio di livello, e di solito viene concesso perche' l'imprenditore va sul sicuro.

diciamo che se nulla e' specificato, sai esattamente quanto guadagnerai.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da alessandro »

Pitone ha scritto:Il contratto agricolo a giornata varia tra gli 8 e i quadi 9 euro all'ora dipende le giornate mensili dichiarate.
La giornata lavorativa è considerata di 6,5 ore di lavoro.
In soldoni 50 euro al giorno.
Non sono contemplate ore di extra in questo tipo di contratto in quanto a fine mese si dichiarano le giornate di lavoro, non le ore.
Sabato e domenica non conteggiabili nelle giornate.
Tutto il resto sono affari tra datore e lavoratore...
ecco, perfetto.

se vado a lavorare nei campi e mi fanno un contratto regolare, questo e' quello che avro'.
se voglio di piu' ( magari sono il migliore al mondo a potare le viti o gli ulivi) lo contratto prima.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da balbysauro »

monheim monumentale
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

balbysauro ha scritto:monheim monumentale
Quoto, tutto verissimo.

In generale, trovo senza senso che si dia il minimo di stipendio. O è alto quello minimo o è basso quello che si dà.

Lo stipendio minimo lo si dà al più scarso. Ne vuoi uno scarso? Ok, gli dai il minimo. Ne vuoi uno meglio? Gli dai di più. Poi certo, magari lo stato pretende stipendi alti anche per gli scarsi, ma non capisco perché dare il minimo. In ogni caso sempre meglio parlarne subito, come parte esplicita dell'offerta di lavoro.

Sulle vacanze non concordo, cerchi un lavoro, lavora un po'di mesi prima di chiedere vacanze.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Monheim »

Nickognito ha scritto:
balbysauro ha scritto:monheim monumentale
Quoto, tutto verissimo.

Sulle vacanze non concordo, cerchi un lavoro, lavora un po'di mesi prima di chiedere vacanze.
Ringrazio degli apprezzamenti e lo segno sul calendario visto che credo sia la prima volta che, detto tra il serio e il faceto, Nickognito mi dà ragione con convinzione. :)

Riguardo alle ferie, spiego meglio e forse sei d'accordo pure con quello.

A gennaio lavori per l'azienda A e prenoti una settimana di ferie per maggio, a marzo trovi lavoro per l'azienda B che in sede di colloquio ti chiede subito se hai ferie pregresse.

I contratti di lavoro in genere non concedono ferie nel periodo di prova, di solito di tre mesi, salvo quelle che hai indicato al colloquio.

Ho beneficiato in prima persona di ciò, idem colleghi e altre persone presso altre aziende senza che siano stati danneggiati né discriminati in fase di assunzione cioè messi in secondo piano rispetto ad altri che non avevano alcun giorno prenotato.

A me sembra assai ragionevole nel momento in cui/dato che le ferie vengono viste come un meritato diritto viepiù se maturate nell'impiego precedente.

Certo, stupisce alla luce di come funzionano le cose in Italia in modo analogo a quando all'apertura del conto corrente bancario mi chiesero se preferissi la documentazione via mail o posta tradizionale con io che inconsapevole chiesi lumi in merito, scoprendo subito dopo che pure la seconda era totalmente gratuita così come nessuna spesa annuale diversamente da vari c/c italici in cui quantomeno l'imposta di bollo andava/va pagata (in tempi recenti per fortuna pare ci siano più opzioni a zero spese zero).

Come già detto, ci si viene incontro: naturalmente se una persona disoccupata si presenta al colloquio dicendo di avere prenotato ventisette giorni di vacanza di fila, può anche gentilmente attaccarsi al tram a meno che vi rinunci.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

Quoto anch'io Monheim. Tu Alessandro dai per scontato che chi arriva al colloquio sappia gia' che c'e' un minimo di stipendio e che prendera' quel minimo. Ma appunto non si parla di ingegneri nucleari, puo' essere il primo lavoro per un ragazzino, o piu' probabilmente trattandosi di Italia, la persona potrebbe aver avuto brutte esperienze in passato con contratti non in regole e potrebbe voler informarsi oppure mettere le cose in chiaro da subito. Difficile informarsi o mettere le cose in chiaro senza poter parlare.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Paolo79 »

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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Shakespeare »

Mi piacerebbe sapere cosa penserebbe Il ragazzotto se in Italia il numero di posti di lavoro fossero superiori ai possibili lavoratori disponibili.
Sto bellimbusto fa semplicemente un ricatto, piuttosto becero fra l'altro.
Spero chiuda definitivamente.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

Sulle vacanze, se lasci un lavoro o prima di lasciarlo usi i giorni rimanenti o non fai vacanze e ti fai dare i soldi. Portarsi le ferie al nuovo lavoro per me, se è legale, non dovrebbe esserlo. Poi se il terzo mese di prova ho programmato le ferie con la famiglia, dopo qualche settimana che lavoro chiederò come favore, se la vacanza è così essenziale anche al colloquio ma faccio proprio brutta figura. Io la vedo così.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto:Sulle vacanze, se lasci un lavoro o prima di lasciarlo usi i giorni rimanenti o non fai vacanze e ti fai dare i soldi. Portarsi le ferie al nuovo lavoro per me, se è legale, non dovrebbe esserlo. Poi se il terzo mese di prova ho programmato le ferie con la famiglia, dopo qualche settimana che lavoro chiederò come favore, se la vacanza è così essenziale anche al colloquio ma faccio proprio brutta figura. Io la vedo così.
Se hai programmato e pagato un viaggio, ci sta che faccia parte della discussione. Specie se per quel lavoro ti hanno contattato loro e non l'hai chiesto tu (ci sta che succeda anche questo, eh, non e' impossibile :-)).
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Monheim »

uglygeek ha scritto:
Nickognito ha scritto:Sulle vacanze, se lasci un lavoro o prima di lasciarlo usi i giorni rimanenti o non fai vacanze e ti fai dare i soldi. Portarsi le ferie al nuovo lavoro per me, se è legale, non dovrebbe esserlo. Poi se il terzo mese di prova ho programmato le ferie con la famiglia, dopo qualche settimana che lavoro chiederò come favore, se la vacanza è così essenziale anche al colloquio ma faccio proprio brutta figura. Io la vedo così.
Se hai programmato e pagato un viaggio, ci sta che faccia parte della discussione. Specie se per quel lavoro ti hanno contattato loro e non l'hai chiesto tu (ci sta che succeda anche questo, eh, non e' impossibile :-)).
Non sono per niente d'accordo e su tale aspetto assolutamente in linea con la mentalità britannica.

Te lo chiedono espressamente al primo colloquio anche se sei tu a candidarti per la posizione di un'azienda e non viceversa.
In un'occasione c'era tale voce specifica nel modulo di presentazione da compilare ancor prima di incontrare il selezionatore.

È qualcosa di talmente naturale e legittimo, con cui concordo, che nessuno eccepisce in merito altro che brutta figura.

Poi, per carità d'Iddio, ognuno la pensi come preferisce.

Ah, ovviamente le ferie del lavoro precedente vengono decurtate da quello successivo e non sono in aggiunta.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto:
Nickognito ha scritto:Sulle vacanze, se lasci un lavoro o prima di lasciarlo usi i giorni rimanenti o non fai vacanze e ti fai dare i soldi. Portarsi le ferie al nuovo lavoro per me, se è legale, non dovrebbe esserlo. Poi se il terzo mese di prova ho programmato le ferie con la famiglia, dopo qualche settimana che lavoro chiederò come favore, se la vacanza è così essenziale anche al colloquio ma faccio proprio brutta figura. Io la vedo così.
Se hai programmato e pagato un viaggio, ci sta che faccia parte della discussione. Specie se per quel lavoro ti hanno contattato loro e non l'hai chiesto tu (ci sta che succeda anche questo, eh, non e' impossibile :-)).
Tutto ci sta. Se si contatta, posso chiedere tutto. Di certo se io ti offro un contratto per anni e per te la priorità è una vacanza fissata, io ne tengo conto.
Magari ti fidanzi con una e li fai con una certa concezione della vita, amore, figli, sesso , boh. Ma se le dici,: mettiamoci insieme e sposiamoci, ma solo se mi fai fare la vacanza con gli amici il 23 giugno, per me passi un po' male :)

Ma poi non hai lavoro e ti prenoti le vacanze?
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

Monheim ha scritto:
uglygeek ha scritto:
Nickognito ha scritto:Sulle vacanze, se lasci un lavoro o prima di lasciarlo usi i giorni rimanenti o non fai vacanze e ti fai dare i soldi. Portarsi le ferie al nuovo lavoro per me, se è legale, non dovrebbe esserlo. Poi se il terzo mese di prova ho programmato le ferie con la famiglia, dopo qualche settimana che lavoro chiederò come favore, se la vacanza è così essenziale anche al colloquio ma faccio proprio brutta figura. Io la vedo così.
Se hai programmato e pagato un viaggio, ci sta che faccia parte della discussione. Specie se per quel lavoro ti hanno contattato loro e non l'hai chiesto tu (ci sta che succeda anche questo, eh, non e' impossibile :-)).
Non sono per niente d'accordo e su tale aspetto assolutamente in linea con la mentalità britannica.

Te lo chiedono espressamente al primo colloquio anche se sei tu a candidarti per la posizione di un'azienda e non viceversa.
In un'occasione c'era tale voce specifica nel modulo di presentazione da compilare ancor prima di incontrare il selezionatore.

È qualcosa di talmente naturale e legittimo, con cui concordo, che nessuno eccepisce in merito altro che brutta figura.

Poi, per carità d'Iddio, ognuno la pensi come preferisce.

Ah, ovviamente le ferie del lavoro precedente vengono decurtate da quello successivo e non sono in aggiunta.
Il lavoratore italiano pensa che te lo chiedano per poi non prenderti se rispondi che si', hai ferie in programma... :D
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto:
uglygeek ha scritto:
Nickognito ha scritto:Sulle vacanze, se lasci un lavoro o prima di lasciarlo usi i giorni rimanenti o non fai vacanze e ti fai dare i soldi. Portarsi le ferie al nuovo lavoro per me, se è legale, non dovrebbe esserlo. Poi se il terzo mese di prova ho programmato le ferie con la famiglia, dopo qualche settimana che lavoro chiederò come favore, se la vacanza è così essenziale anche al colloquio ma faccio proprio brutta figura. Io la vedo così.
Se hai programmato e pagato un viaggio, ci sta che faccia parte della discussione. Specie se per quel lavoro ti hanno contattato loro e non l'hai chiesto tu (ci sta che succeda anche questo, eh, non e' impossibile :-)).
Tutto ci sta. Se si contatta, posso chiedere tutto. Di certo se io ti offro un contratto per anni e per te la priorità è una vacanza fissata, io ne tengo conto.
Magari ti fidanzi con una e li fai con una certa concezione della vita, amore, figli, sesso , boh. Ma se le dici,: mettiamoci insieme e sposiamoci, ma solo se mi fai fare la vacanza con gli amici il 23 giugno, per me passi un po' male :)

Ma poi non hai lavoro e ti prenoti le vacanze?
Dai per scontato che cerchi lavoro solo chi non ce l'ha, dai per scontato che certe vacanze non si possano prenotare anche con molti mesi di anticipo. Dai anche per scontato in fondo che chi ti assume ti faccia un regalo.

Posso raccontare un piccolo aneddoto personale, quando mi sono trasferito da Dublino a Parigi avevo gia' preso un biglietto costoso per un concerto di Paul McCartney che sarebbe stato qualche settimana dopo l'inizio del nuovo lavoro. Non era una vacanza lunga, ma glielo dissi subito che avrei preso un paio di giorni di ferie per tornare a Dublino per il concerto.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Monheim »

Nickognito ha scritto: Tutto ci sta. Se si contatta, posso chiedere tutto. Di certo se io ti offro un contratto per anni e per te la priorità è una vacanza fissata, io ne tengo conto.
Magari ti fidanzi con una e li fai con una certa concezione della vita, amore, figli, sesso , boh. Ma se le dici,: mettiamoci insieme e sposiamoci, ma solo se mi fai fare la vacanza con gli amici il 23 giugno, per me passi un po' male :)

Ma poi non hai lavoro e ti prenoti le vacanze?
Lì bisognerebbe aprire una digressione per cui tipicamente per non pochi in Italia fidanzarsi è come andare in galera (iperbole, eh) vivendo in simbiosi con compagno/a senza aver più diritto neanche a una vacanza con gli amici.

Ma direi che si può risparmiare questo off-topic.

Non hai lavoro passando dall'azienda A a quella B come ho specificato?

Oltretutto ritengo più che legittimo prenotare vacanze anche se non si ha un lavoro siccome essere disoccupati non equivale per forza a non avere un quattrino bucato.

uglygeek ha scritto: Dai per scontato che cerchi lavoro solo chi non ce l'ha, dai per scontato che certe vacanze non si possano prenotare anche con molti mesi di anticipo. Dai anche per scontato in fondo che chi ti assume ti faccia un regalo.

Posso raccontare un piccolo aneddoto personale, quando mi sono trasferito da Dublino a Parigi avevo gia' preso un biglietto costoso per un concerto di Paul McCartney che sarebbe stato qualche settimana dopo l'inizio del nuovo lavoro. Non era una vacanza lunga, ma glielo dissi subito che avrei preso un paio di giorni di ferie per tornare a Dublino per il concerto.
Inappuntabile.

Tra l'altro pure io il primo venerdì (tre anni fra due giorni) della prima settimana del lavoro attuale son andato a un concerto: precisamente Download Festival con SOAD headliner e Prophets Of Rage prima che quando è partita la leggendaria Killing in the name ho avuto un tuffo al cuore.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da balbysauro »

c'è da dire che le ferie vanno maturate
se io ho un contratto che mi garantisce 26 giorni di ferie, dopo 3 mesi di (nuovo) lavoro ne ho maturati meno di 7
quindi non potrei chiederne 10, ma magari ho i voli aerei prenotati
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

balbysauro ha scritto:c'è da dire che le ferie vanno maturate
se io ho un contratto che mi garantisce 26 giorni di ferie, dopo 3 mesi di (nuovo) lavoro ne ho maturati meno di 7
quindi non potrei chiederne 10, ma magari ho i voli aerei prenotati
In Francia ci sono anche 37 giorni di ferie l'anno, maturano in fretta... :)
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Monheim »

balbysauro ha scritto:c'è da dire che le ferie vanno maturate
se io ho un contratto che mi garantisce 26 giorni di ferie, dopo 3 mesi di (nuovo) lavoro ne ho maturati meno di 7
quindi non potrei chiederne 10, ma magari ho i voli aerei prenotati
Si può discutere pure su quello.

Nel sistema britannico se sei assunto il primo aprile 2020, il contratto prevede che tu hai ferie ridotte cioè 3/4 delle stesse fino a fine dicembre 2020, ma nulla ti vieta (chiaramente compatibilmente col permesso di chi ti sta sopra) di prendere dodici giorni lavorativi di ferie, di cui non avresti in teoria diritto in Italia, già al termine del periodo di prova.

Insomma le gestisci tu non esistendo il calcolo italico per cui per ogni mese di lavoro ne maturi uno o due o tre (?) di ferie.

Un altro aspetto che contesto dell'Italia, in termini di competitività, è che ad agosto in pratica si ferma tutto, tranne ciò connesso al turismo che gongola, quando direi che non è così quantomeno nel resto d'Europa.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

Monheim ha scritto:Insomma le gestisci tu non esistendo il calcolo italico per cui per ogni mese di lavoro ne maturi uno o due o tre (?) di ferie.
Non funziona cosi' dappertutto? Dopo ogni mese lavorato maturi circa due giorni di ferie che puoi usare quando vuoi? E in genere puoi anche usare qualche giorno che ancora non hai maturato, nel caso peggiore se prendi quelle ferie e smetti di lavorare prima di averle maturate ti trattengono il costo dall'ultima busta paga.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Johnny Rex »

Monheim ha scritto: Lì bisognerebbe aprire una digressione per cui tipicamente per non pochi in Italia fidanzarsi è come andare in galera (iperbole, eh) vivendo in simbiosi con compagno/a senza aver più diritto neanche a una vacanza con gli amici.
Salvo poi tornare dagli Stessi amici post rottura fidanzamento ,guardato anche direi giustamente con un mix sotto inteso di un certo risentimento /compatimento.

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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Gios »

Neobarbarie (pure l'articolista eh).

Speriamo che la Cappella degli Scrovegni (usurai) la scampi, e non vedo tanto bene nemmeno la statua di Dante (barrattiere) a Santa Croce.
Ultima modifica di Gios il lun giu 08, 2020 9:11 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto: Dai per scontato che cerchi lavoro solo chi non ce l'ha, dai per scontato che certe vacanze non si possano prenotare anche con molti mesi di anticipo. Dai anche per scontato in fondo che chi ti assume ti faccia un regalo.

No, do per scontato che il lavoro sia un contratto importante per entrambi.

Se cerco lavoro, che lo abbia o meno, non prenoto le vacanze, perche' so che devono essere concordate col datore di lavoro.

Per me quando firmi un contratto (non solo di lavoro, tutti i contratti), devi discutere prima della firma solo cio' che e' essenziale per la firma. I requisiti senza i quali tu non firmi.

Ad esempio, per un lavoro, io firmo solo se mi dai almeno tot di stipendio, almeno tot giorni di ferie, e cosi' via. Posso chiedere informazioni aggiuntive se rilevanti in modo permanente. Ad esempio, io nel contratto ho due ore di straordinario non pagato al giorno e ho chiesto se , in pratica, di solito lavoriamo 8 ore al giorno o 10. Questo per me e' molto rilevante.

Se tu chiedi, prima della firma 'ok, ma mi fai fare la vacanza prenotata?' io capisco che, se non te la faccio fare, tu non firmi. Altrimenti perche' non me lo chiedi dopo, quando ci conosciamo meglio, quando anche tu capisci quanto importante e' per il lavoro stare in ufficio proprio quei giorni oppure no?

Se uno me lo chiede prima, io capisco che o ti do le ferie o tu non firmi. Lecito, ma se per te una vacanza prenotata conta piu' di un buon lavoro per anni, allora per me al lavoro ci tieni poco.

Diverso il discorso di impegni permanenti. Ad esempio, puo i chiedermi se ogni giorno puoi andare a prendere il bambino a scuola, o fare smart working, e cosi' via. Puoi anche chiedere, per le vacanze, se in genere puoi decidere tu quando andare oppure no. Puoi chiedere tutto cio' che e' permanente.

Ma se poni come condizione la vacanza significa che il lavoro ti interessa poco.

Poi, quando hai iniziato a lavorare, puoi chiedere il favore di prendere proprio quei giorni. Ma, anche li', dipende, se io mando il cv per fare l'allenatore di Federer, anche dopo la firma del contratto, io non vado a chiedere ferie durante Wimbledon.

Se poi il lavoro consiste in un contratto di sei mesi a 1000 euro e io ho prenotato una vacanza di lusso alle Maldive non rimborsabile, oppure se devo chiedere un giorno preciso per sposarmi, beh, altro discorso, ovviamente, parlo in generale.

Il lavoratore che parla della vacanza prima della firma, diciamo, equivale al datore di lavoro che dicesse 'ok, ci vai bene, ma prima devi assicurarci che la terza di maggio prendi ferie, altrimenti non ti prendiamo piu''.

Io me ne andrei. Diverso dire, come a me 'tu ogni anno devi prendere ferie obbligatorie l'ultima di dicembre'. E' una giusta informazione, di qualcosa che accade sempre, fa parte del contratto.
Ma se uno mi chiede gia' di una data specifica, beh, allora penso che non gli interesso molto.

Se poi proprio voglio prenotare in anticipo anche se so che cerco lavoro e non so se al lavoro quelle saranno date cruciali, boh, prenoto una data aperta, la possibilita' di modificarla, mi sembra abbastanza ovvio.

Cioe', io vado da Monheim, gli offro 15mila euro al mese e albergo di lusso pagato per dieci anni e lui mi risponde 'devo andare due giorni a Parigi il 17 e 18 maggio'. Avanti il prossimo, anche eh :)
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

Gios ha scritto:Neobarbarie (pure l'articolista eh).

Speriamo che la Cappella degli Scrovegni (usurai) la scampi, e non vedo tanto bene nemmeno la statua di Dante (barrattiere) a Santa Croce.
Noi, a modo nostro, siamo molto più civili degli anglosassoni, da noi non succederà.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto: Se poi proprio voglio prenotare in anticipo anche se so che cerco lavoro e non so se al lavoro quelle saranno date cruciali, boh, prenoto una data aperta, la possibilita' di modificarla, mi sembra abbastanza ovvio.
Puoi prenotare anche prima di cercare lavoro. Puo' essere anche il lavoro a cercare te.
Ad esempio puoi partecipare al ballot per i biglietti di Wimbledon, essere sorteggiato per il centrale il giorno della finale, organizzare tutto, biglietti, volo, hotel per luglio gia' a febbraio e poi magari fai un colloquio a maggio che neanche ti aspettavi.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Pitone »

Gios ha scritto:Neobarbarie (pure l'articolista eh).

Speriamo che la Cappella degli Scrovegni (usurai) la scampi, e non vedo tanto bene nemmeno la statua di Dante (barrattiere) a Santa Croce.
Insomma dai :)
Hai nominato cosa ha prodotto la pratica dell'usura (avrebbero dovuto abbattere le strutture frutto delle donazioni dello schiavista)
E la statua che celebra l'artista, si può dire che Dante è più conosciuto per la Divina Commedia che per altre pratiche?

Direi che l'abbattimento di una statua di bronzo senza credo grosso valore artistico ne storico, in quanto tirata su per omaggiare chi si è prodigato in donazioni di una fortuna accumulata con lo smercio di 100mila esseri umani, personalmente lo vedo un messaggio deciso, aggiungo anche troppo in ritardo coi tempi.
Una bella targa in ogni edificio bastava ed avanzava.

Diciamo che mi tocca di meno della distruzione dei Buddha di Bamiyan ecco :wink:
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Re: Non c'è limite al peggio

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Negli Stati USA del Sud vogliono togliere un po' di statue del Generale Lee. Anche qui, e' anche ora.
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Re: Non c'è limite al peggio

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto:
Nickognito ha scritto: Se poi proprio voglio prenotare in anticipo anche se so che cerco lavoro e non so se al lavoro quelle saranno date cruciali, boh, prenoto una data aperta, la possibilita' di modificarla, mi sembra abbastanza ovvio.
Puoi prenotare anche prima di cercare lavoro. Puo' essere anche il lavoro a cercare te.
Ad esempio puoi partecipare al ballot per i biglietti di Wimbledon, essere sorteggiato per il centrale il giorno della finale, organizzare tutto, biglietti, volo, hotel per luglio gia' a febbraio e poi magari fai un colloquio a maggio che neanche ti aspettavi.
Non cambia la cosa. Il lavoro vale sempre per me piu' di una vacanza. Qualunque vacanza. Non rinuncio a un lavoro per la finale di Wimbledon. Poi ovviamente dopo glielo chiedo, se posso prendere ferie. Ma non la metto come condizione per firmare, mi sembra assurdo e mi sembra poco serio.

Chiaro, posso sempre licenziarmi da un lavoro se trovo molto di meglio (se mi licenzio per trovare poco di meglio, boh, anche questo mi sembra poco serio, ma insomma..), ma quando firmo un contratto per me e' importante che per entrambi ci sia un accordo sperabilmente di lungo termine. E non puo' incidere una vacanza prenotata, nella mia scelta. E' come se compro una casa. La mia mamma ha comprato una casa, i proprietari sono sudafricani e possono venire in Italia solo il 20 giugno a firmare il contratto. E' evidente che lei il 20 giugno non va in vacanza. Avesse prenotato, avrebbe disdetto. Di certo non ha pensato 'eh, ma ho prenotato, o venite un altro giorno o io la casa che mi piace e dove vivro' fino alla morte non la compro'.

Poi se si tratta di un contratto di lavoro breve, boh, si puo' anche chiedere, parlo in generale.

Io ho cambiato due volte lavoro in fila. E quando ti licenzi, non e' che puoi chiedere di prenderti anche le ferie, magari devi cercare di licenziarti a modo, aiutare chi ti sostituisce, finire il lavoro. Al secondo lavoro mi son fatto dieci giorni di ferie, dal primo al secondo zero, finito il 31 dicembre e iniziato il nuovo il 2. Mi son fatto dare i soldi e non ho preso ferie nei tre mesi di prova. Dove voglio imparare e dimostrare di meritare il lavoro. Nessuno mi obbliga a cambiare lavoro, se lo voglio fare, le ferie vanno in secondo piano. Ma ripeto, non e' qualcosa di unilaterale, il periodo di prova e' per entrambi, nessuno mi ha mai assunto dicendo , la prima settimana 'adesso tu fai ferie obbligate'. Certo, per legge la meta' delle ferie possono deciderle loro, ma e' serio farlo se, dopo un po' che lavori e capisci come va ti dicono che quella settimana e' meglio che le prendi. Se me lo dicono prima di firmare 'sai, nel nostro piano aziendale quello prima di te aveva preso ferie in quella data, quindi se firmi adesso le ferie le fai in quella data' io penso che siano poco seri. Se mi vogliono, che cambino il piano ferie o trovino un accordo con me dopo che ci conosciamo.
E' qualcosa che vale per entrambi.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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