Due domeniche fa sono rimasto piacevolmente sorpreso dal risotto ai quattro formaggi di Autogrill.babaoriley80 ha scritto:Malpensa è oggettivamente importante come scalo, ma ragazzi quanto è brutto e malprogettato
berlusconi: l'alitalia agli italiani
Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
« Ci vorrebbe un lavoro a parte per star dietro a tutte le balle che si scrivono »
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el saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!
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Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
ahah sorry, non è stata una dimenticanza voluta, anzi....Ombra84 ha scritto:e vabbè che c' abbiamo i nostri problemi ma Capodichino è in buona forma.Ne ho dimenticato qualcuno di quelli importanti?
Anzi se si spostasse un giorno il tutto a Grazzanise....
Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
Per lo meno adesso non ci metti più una vita per arrivare....arrivando da Torino ti facevano passare in mezzo a mille paesinibabaoriley80 ha scritto:Malpensa è oggettivamente importante come scalo, ma ragazzi quanto è brutto e malprogettato
Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
Sì, però, che ci si metta un'ora e spiccioli se va bene in treno, è assurdo, .Nickognito ha scritto:firenze e pisa per me devono essere un solo aeroporto. ci vuol piu´tempo ad andare tra unh terminale e un altro dello charles de gaulle a parigi che da pisa a firenze.
A quel punto che si potenzi Pisa, che mi pare meglio situato e sviluppabile
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Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
credo fosse l'unico motivo valido per piazzare un aeroporto a 50 Km da Milano tra l enebbie perenni.gianlu ha scritto:Due domeniche fa sono rimasto piacevolmente sorpreso dal risotto ai quattro formaggi di Autogrill.babaoriley80 ha scritto:Malpensa è oggettivamente importante come scalo, ma ragazzi quanto è brutto e malprogettato
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Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
No dai, Firenze non può non avere un aeroporto, o non essere quello principale in Toscana. Non scherziamo!Lyndon79 ha scritto:Sì, però, che ci si metta un'ora e spiccioli se va bene in treno, è assurdo, .Nickognito ha scritto:firenze e pisa per me devono essere un solo aeroporto. ci vuol piu´tempo ad andare tra unh terminale e un altro dello charles de gaulle a parigi che da pisa a firenze.
A quel punto che si potenzi Pisa, che mi pare meglio situato e sviluppabile
Concordo con Alessandro su Malpensa: tutte le principali città d'Europa (extra UE non so) hanno la fermata metropolitana all'aeroporto, Milano è a un'ora di macchina.
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
Pitone ha scritto:Non serve schifare, basta evitare.
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Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
Ora han messo il treno veloce firenze smn-pisa aeroprto che ferma solo a pisa centrale e impiega circa un'ora. Potrebbe fare meglio, ma sta fermo dieci minuti a pisa centrale, non ho capito perchè..!
Come aeroporto firenze è disgraziato, mentre il Galilei negli ultimi anni è assai cresciuto, logisticamente è messo meglio e sarebbe assurdo chiuderlo per volerne avere uno solo per forza a firenze. Si potenzi pisa e per una volta i fiorentini accettino che qualcosa d'importante c'è ed è gestito in altre zone della Toscana!
Come aeroporto firenze è disgraziato, mentre il Galilei negli ultimi anni è assai cresciuto, logisticamente è messo meglio e sarebbe assurdo chiuderlo per volerne avere uno solo per forza a firenze. Si potenzi pisa e per una volta i fiorentini accettino che qualcosa d'importante c'è ed è gestito in altre zone della Toscana!
Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
cosa intendi per fermata metropolitana?Mp1 ha scritto: tutte le principali città d'Europa (extra UE non so) hanno la fermata metropolitana all'aeroporto, Milano è a un'ora di macchina.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
La fermata della metro situata all'interno o limitrofa all'aeroporto.Nickognito ha scritto:cosa intendi per fermata metropolitana?Mp1 ha scritto: tutte le principali città d'Europa (extra UE non so) hanno la fermata metropolitana all'aeroporto, Milano è a un'ora di macchina.
Heatrow è collegata dalla Tube, Barajas anche, El Prat ha un collegamento ferroviario, Parigi mi han detto (mai stato) anche ecc.
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
Pitone ha scritto:Non serve schifare, basta evitare.
Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
Si a dire il vero Londra ha 5 aeroporti, 2 collegati con la metro (Heatrow e City) gli altri collegati con altri mezzi....Gatwick è il secondo aeroporto per importanza e per raggiungerlo si tarda se non ricordo male una quarantina di minuti in treno.
Il problema di Malpensa non è tanto la distanza, quanto la sostanziale INUTILITA' dell'aeroporto stesso. E' un aeroporto concepito per essere il secondo hub nazionale quando in realtà non se ne sentiva assolutamente la necessità, anche perchè Milano e il nord Italia erano già ben collegate con le principali città e i principali aeroporti europei e per i voli intercontinentali molta gente, preferendo compagnie straniere, utilizzano l'aeroporto italiano solo per il collegamento con Londra, Francoforte, Parigi, Madrid o un altro hub.
I voli intercontinentali in partenza da Milano anche con Malpensa sono rimasti pochi.
Il problema di Malpensa non è tanto la distanza, quanto la sostanziale INUTILITA' dell'aeroporto stesso. E' un aeroporto concepito per essere il secondo hub nazionale quando in realtà non se ne sentiva assolutamente la necessità, anche perchè Milano e il nord Italia erano già ben collegate con le principali città e i principali aeroporti europei e per i voli intercontinentali molta gente, preferendo compagnie straniere, utilizzano l'aeroporto italiano solo per il collegamento con Londra, Francoforte, Parigi, Madrid o un altro hub.
I voli intercontinentali in partenza da Milano anche con Malpensa sono rimasti pochi.
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Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
si fa molto prima ad arrivare ad Orio al Serio
e poi Malpensa è di una tristezza infinita, alle 22 tutto chiuso, alle 7 di mattina l'atmosfera è quasi spettrale.
Demenziale poi il treno che arriva solo al terminal 1
e poi Malpensa è di una tristezza infinita, alle 22 tutto chiuso, alle 7 di mattina l'atmosfera è quasi spettrale.
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Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
ora , non paragonerei Milano con Londra e Parigi. A Praga la metro non va, a Roma e Francoforte c' e' il treno, poi boh, cio sono mille citta' senza metro. Ma anche se c' e' un treno o metro che ci mette un' ora , beh... Insomma, Malpèensa e' scomodo , ma mica serve la metropolitanaMp1 ha scritto: Heatrow è collegata dalla Tube, Barajas anche, El Prat ha un collegamento ferroviario, Parigi mi han detto (mai stato) anche ecc.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
Difatti il problema di Malpensa è l'inutilità....Nickognito ha scritto:ora , non paragonerei Milano con Londra e Parigi. A Praga la metro non va, a Roma e Francoforte c' e' il treno, poi boh, cio sono mille citta' senza metro. Ma anche se c' e' un treno o metro che ci mette un' ora , beh... Insomma, Malpèensa e' scomodo , ma mica serve la metropolitanaMp1 ha scritto: Heatrow è collegata dalla Tube, Barajas anche, El Prat ha un collegamento ferroviario, Parigi mi han detto (mai stato) anche ecc.
Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
Io però non ho detto che serve la metro a collegare Malpensa con Milano, ma, anzi, era un rafforzamento del concetto.Nickognito ha scritto:ora , non paragonerei Milano con Londra e Parigi. A Praga la metro non va, a Roma e Francoforte c' e' il treno, poi boh, cio sono mille citta' senza metro. Ma anche se c' e' un treno o metro che ci mette un' ora , beh... Insomma, Malpèensa e' scomodo , ma mica serve la metropolitanaMp1 ha scritto: Heatrow è collegata dalla Tube, Barajas anche, El Prat ha un collegamento ferroviario, Parigi mi han detto (mai stato) anche ecc.
Già Malpensa è lontana, poi se non ha nemmeno un collegamento efficiente...
Milano non è Londra e Parigi ma come grandezza e popolazione puoi paragonarla a Madrid e Barcellona, e qui l'aeroporto è vicino e ben collegato. E non superfluo
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
Pitone ha scritto:Non serve schifare, basta evitare.
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Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
Il ministero dell’Ambiente accusa: “Malpensa è un disastro ecologico”
Vicino allo scalo le morti per malattie respiratorie sono 4 volte in più che nel resto della provincia Secondo l'Asl di Varese, 250mila abitanti sono a rischio.
...
Lo studio ha analizzato i dati clinici di 12 anni (1997-2009) e ha registrato un aumento della mortalità per malattie respiratorie del 54,1% e un balzo nei ricoveri ospedalieri pari al 23,8%, contro medie per tutta la provincia del 14 e del 7,8%.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06 ... sa/118423/
milioni E milioni di euro di risarcimenti che malpensa dovra' pagare a malati, e sentenze gia' esecutive di risarcimenti per disastro ambientale per la distruzione di parte del parco del mincio.
ora, come risulta da altri studi, non e' malpensa, ma proprio avere un grande aeroporto tra le case.
cioe', nei 100 KM quadrati attorno all'aeroporto, morie di alberi, animali e impennata di decessi per inquinanti (idrocarburi).
Non capisco a questo punto la gara che fanno ogni comune per avere le piste sotto casa.
qui tra Veneto e Lombardia: Venezia, Vicenza, Treviso, Verona, Montichiari (cargo), Bergamo, Milano Linate, Milano Malpensa, etc.. piu' altri minori e militari.
Vicino allo scalo le morti per malattie respiratorie sono 4 volte in più che nel resto della provincia Secondo l'Asl di Varese, 250mila abitanti sono a rischio.
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Lo studio ha analizzato i dati clinici di 12 anni (1997-2009) e ha registrato un aumento della mortalità per malattie respiratorie del 54,1% e un balzo nei ricoveri ospedalieri pari al 23,8%, contro medie per tutta la provincia del 14 e del 7,8%.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06 ... sa/118423/
milioni E milioni di euro di risarcimenti che malpensa dovra' pagare a malati, e sentenze gia' esecutive di risarcimenti per disastro ambientale per la distruzione di parte del parco del mincio.
ora, come risulta da altri studi, non e' malpensa, ma proprio avere un grande aeroporto tra le case.
cioe', nei 100 KM quadrati attorno all'aeroporto, morie di alberi, animali e impennata di decessi per inquinanti (idrocarburi).
Non capisco a questo punto la gara che fanno ogni comune per avere le piste sotto casa.
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Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
Posti di lavoro....alessandro ha scritto:Non capisco a questo punto la gara che fanno ogni comune per avere le piste sotto casa.
qui tra Veneto e Lombardia: Venezia, Vicenza, Treviso, Verona, Montichiari (cargo), Bergamo, Milano Linate, Milano Malpensa, etc.. piu' altri minori e militari.
Per esempio
A Torino base Ryanair! La SAGAT dice sì
sabato 7 maggio 2011.
La Sagat ha detto sì. In un intervista alla «Stampa», l’amministratore delegato Biagio Marinò ha annunciato la base low-cost a Caselle a partire da novembre. Nella pratica non tutto è scontato e l’avvicinamento a questo obiettivo non sarà semplice, ma cosa può offrire una base low-cost a Torino e, soprattutto, come cambierà il nostro modo di viaggiare?
Una base low-cost delle dimensioni attese a Caselle può solo essere Ryanair. Al mondo esiste infatti solo un’altra compagnia in grado di offrire la stessa gamma di servizi ed è Easyjet, ma la compagnia «arancione» ha già base a Malpensa ed ha attuato, da anni, un programma di disimpegno da Torino. Ryanair ha invece avviato una progressiva espansione su Caselle, ma senza mai aprire base: oggi la compagnia irlandese collega Torino a Barcellona-Girona, Bari, Brindisi, Bruxelles-Charleroi, Ibiza, Londra-Stansted, Madrid, Parigi-Beauvais e Trapani (oltre ad un numero variabile di destinazioni invernali legate all’incoming degli sciatori). Ryanair dispone di 45 basi al mondo (10 in Italia), effettua 1100 rotte diverse, dispone di 272 aeromobili (tutti uguali, perfettamente intercambiabili: sono Beoing 737/800 da 189 posti) e nel 2011 ha trasportato 72 milioni di passeggeri.
L’avvio di una base low-cost, con due aerei basati (cioè che «dormono» a Torino e possono quindi raggiungere al mattino presto le più importanti destinazioni e effettuare voli di rientro all’ora di cena con evidente vantaggio per i businessmen), potrebbe raddoppiare le rotte Ryanair da Caselle. Cioè offrire, da subito, un incremento di circa 500 mila passeggeri/anno (nel 2010 hanno volato Ryanair da/per Torino in 490 mila). La configurazione di «base con due aerei» è la tipica di approccio da parte degli irlandesi che tendono poi a sviluppare il traffico secondo le esigenze di mercato: una realistica previsione su Caselle potrebbe indicare il raggiungimento di quattro aerei basati alla fine del primo triennio di vita della base, con un target prossimo ai 2 milioni di viaggiatori. Con questo apporto Caselle si avvicinerebbe ai cinque milioni di passeggeri/anno.
Quali potrebbero essere le rotte? Intanto le nove già servite, ma con frequenze ed orari più adatti (pensiamo ad un volo mattutino ed uno serale da/per Londra, Parigi, Madrid) a cui se ne aggiungeranno altre: fra le prime sono attese Stoccolma, Dublino, Valencia e, in Italia, Pescara e Lamezia Terme.
Quanto costa una base low-cost? Molto. Ryanair è capitanata da Michael O’Leary , «l’uomo che non regala mai nulla a nessuno». Né agli aeroporti che serve, né ai passeggeri a cui fa pagare ogni minimo surplus. Pur di fronte ad obiettive difficoltà di calcolo, legate a molte variabili, basare un Boeing 737 in un aeroporto richiede il pagamento di una sovvenzione di 2,5 milioni di euro/anno. La base iniziale, quella dei due aeromobili, potrebbe quindi costare circa 5 milioni l’anno con una prospettiva, quando si toccheranno i quattro aerei, di una cifra doppia.
Conviene spendere tutto questo denaro? Conviene. Per molte ragioni. Innanzitutto la capacità di «generare traffico» da parte di Ryanair è enorme, grazie alla sua clamorosa popolarità fra i viaggiatori attenti al portafoglio e, soprattutto, fra i più giovani. Poi per l’aspetto occupazionale: una base di questo tipo può generare, fra lavoratori aeroportuali, addetti commerciali, ricadute sul turismo e sui trasporti di terra, almeno mille nuovi posti di lavoro.
Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
Intanto Malpensa è diventato ormai un aeroporto di secondo ordine, e si rischia il fallimento e contestuale chiusura.
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Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
Davvero? Fonte?laplaz ha scritto:Intanto Malpensa è diventato ormai un aeroporto di secondo ordine, e si rischia il fallimento e contestuale chiusura.
"...il vero scopo di un viaggiatore dovrebbe essere quello di migliorare gli uomini di renderli più saggi e di temprarne gli animi con esempi buoni e cattivi, tratti dalla descrizione di terre lontane"
Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
Dopo Lufthansa se ne va anche Air France, ed a Dicembre scade la deroga ai vincoli antitrust, e Malpensa dovrà cedere parecchie rotte ad altri scali.Andy ha scritto:Davvero? Fonte?laplaz ha scritto:Intanto Malpensa è diventato ormai un aeroporto di secondo ordine, e si rischia il fallimento e contestuale chiusura.
http://www.repubblica.it/cronaca/2011/0 ... -21685771/
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Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
Un vero peccato per l'aeroporto di Varese...
Sono contento che i voli tornino nel vero aeroporto di Milano.
Sono contento che i voli tornino nel vero aeroporto di Milano.
Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
Pare che i cinesi siano interessati a Malpensa per poi potenziare il traffico cargo....
Comunque per me Malpensa lo possono anche chiudere, basta che potenzino i collegamenti europei dell'aeroporto di Torino...anche perchè poi alla fine Malpensa lo utilizza più la gente di Torino che quella di Milano.
Comunque per me Malpensa lo possono anche chiudere, basta che potenzino i collegamenti europei dell'aeroporto di Torino...anche perchè poi alla fine Malpensa lo utilizza più la gente di Torino che quella di Milano.
Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
ma nell'aeroporto di torino non c'è mai un càzzo di volobogix ha scritto:Pare che i cinesi siano interessati a Malpensa per poi potenziare il traffico cargo....
Comunque per me Malpensa lo possono anche chiudere, basta che potenzino i collegamenti europei dell'aeroporto di Torino...anche perchè poi alla fine Malpensa lo utilizza più la gente di Torino che quella di Milano.
Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
Appunto perchè c'era Malpensa....se chiudessero Malpensa per potenziare i collegamenti su Torino farebbero cosa buona e giusta.wiper ha scritto:ma nell'aeroporto di torino non c'è mai un *bip* di volobogix ha scritto:Pare che i cinesi siano interessati a Malpensa per poi potenziare il traffico cargo....
Comunque per me Malpensa lo possono anche chiudere, basta che potenzino i collegamenti europei dell'aeroporto di Torino...anche perchè poi alla fine Malpensa lo utilizza più la gente di Torino che quella di Milano.
La gente di Milano usa poco/nulla Malpensa perchè Linate è più comodo e per i low cost va a Orio.
Quello di Torino ha capacità in eccesso ma molta gente è costretta ad andare a Malpensa, a quel punto si spostino alcune tratte a Torino e si chiuda Malpensa e tanti saluti.
Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
http://www3.lastampa.it/cronache/sezion ... tp/424745/
http://www3.lastampa.it/cronache/sezion ... tp/424741/L’Enac: "Basta scali sotto casa"
48 aereoporti in Italia censiti ufficialmente dall'Enac: un dato che però non tiene conto degli Aereoclub e di tutte quelle strutture che operano nel settore del volo e che sperano in un possibile sviluppo nel futuro
+ In Molise due aeroporti elettorali SALVAGGIULO
«Pressati dalle richieste, ma le eventuali nuove strutture non potrebbero che lavorare in perdita»
LUIGI GRASSIA
TORINO
C’ è chi vuole l’università sotto casa, oppure il centro di eccellenza cibernetico o biotecnologico provinciale. Ma il sogno più grande delle amministrazioni locali è avere l’aeroportino a un tiro di schioppo, e il risultato è che il territorio italiano è stato disseminato di ben 48 scali, e qualche altro minaccia di essere aperto a stretto giro. Intendiamoci: l’ambizione è legittima, però deve essere sostenibile dal punto di vista tecnico e del mercato.
Aeroporti economicamente sostenibili? Un recente rapporto congiunto di One Works-KpmgNomisma parla addirittura di 24 scali da chiudere, insomma dice di liquidarne la metà «per favorire lo spostamento del traffico verso quelli più efficienti»: e fra questi ci sarebbero vittime eccellenti come Brescia, Foggia, Cuneo e persino Roma Ciampino.
Una notazione preliminare per leggere bene le tabelle in pagina: vi figurano meno dei 48 aeroporti censiti ufficialmente dall’Enac, perché l’Ente che supervisiona l’aeronautica civile stila un elenco più lungo, in cui in realtà figurano aeroclub o simili, suscettibili di sviluppo futuro. Però lo stesso Enac dice no all’apertura di nuovi scali, e in questo è sostenuto anche dal rapporto 2010 della commissione Trasporti della Camera. «Ci sono dieci aeroporti in perdita» riferisce alla Stampa il p r e s i d e n t e dell’Enac,Vito Riggio, che stila questa impietosa classifica: «In Italia abbiamo i 4 aeroporti romani e milanesi che concentrano il 50% del traffico, e assieme ad altri 20 definiscono il quadro degli scali strategici o primari; gli altri sono complementari», un eufemismo, e fra questi figurano i dieci in rosso di bilancio. Riggio non si spinge a dire che questi vadano chiusi, non è di sua competenza, ma come minimo «dovrebbero essere dati alle Regioni», che si facciano carico di ripianare le perdite (se già non provvedono). La conseguenza di questo quadro poco promettente è che da un decennio l’Enac non concede autorizzazioni ad aprire nuovi aeroporti. «Ci arrivano continue richieste. A volte non si concretizzano neanche in una proposta formale. Si fermano alla fase declaratoria, alla propaganda politica. Insomma si fanno dei bei discorsi e basta. Altre volte l’Ente aeronautico respinge il progetto perché il regolamento di costruzione e di esercizio non risulta a norma, alla luce dei requisiti internazionali che il nostro ordinamento ha recepito nel 2003».
L’Enac può anche negare un’autorizzazione perché la potenziale «zona di cattura» del mercato non giustifica l’investimento. In questo caso, ammette Riggio, «le motivazioni possono essere contestate, perché le valutazioni economiche sono di competenza del ministero dei Trasporti»; ma l’Enac giustifica il suo intervento proprio come attività di studio preparatoria alle valutazioni del ministero.
Quindi non vedremo un proliferare di nuovi aeroporti? «Non ci sono spazi, a meno che non arrivino dei privati a mettere dei soldi. E richieste di questo tipo non ne abbiamo».
L’Enac lascia aperta la porta all’aeroporto di Comiso, ma il percorso di guerra che finora ha attraversato questo progetto è istruttivo: la domanda è stata formulata nel lontano 2001, poi fra progetti e gare il tempo è passato, adesso, osserva Riggio, mancano i soldi per i controllori di volo e per i pompieri, lo Stato si è rifiutato di metterceli, ma si è fatta avanti la Regione Sicilia e quindi la situazione si è sbloccata; d’altra parte lo scalo di Comiso si presta a calamitare 400 mila turisti e l’Ente aeronautico vede un futuro per questo progetto. Un’altra grande operazione a cui l’Enac non è contrario è far compiere un salto di qualità a Viterbo trasferendoci il traffico che oggi gravita su Ciampino, ma questo è subordinato alla chiusura o al drastico ridimensionamento di Ciampino, che dà problemi di eccessivo rumore. L’Enac si dà anche da fare per ristrutturare gli aeroporti esistenti (tutti quelli del Sud sono stati rimessi a nuovo con appositi fondi europei). Condivide l’esigenza di tenere in vita piccoli aeroporti, anche se anti-economici, quando si tratta di collegare isole; ma quanto ad aprire nuovi scali, «che si cannibalizzano a vicenda», cioè si mangiano l’uno i potenziali clienti dell’altro, sovrapponendo i bacini di utenza, non se ne parla.
Vito Riggio è consapevole che molte località, soprattutto nel Meridione, desiderano gli aeroporti per non essere più tagliate fuori dal mondo, ma sostiene che inaugurare nuovi scali sia la risposta sbagliata: «Così non si fa altro che aprire ulteriori buchi di bilancio. Alla fame di infrastrutture del Sud bisogna rispondere con l’intermodalità», cioè collegando meglio un ridotto numero di aeroporti con strade e ferrovie veloci.
In Molise due aeroporti elettorali
Il Molise, seconda regione più piccola d’Italia, con 320 mila abitanti, sogna un aeroporto e ha varato due progetti diversi
+ L?Enac: "Basta scali sotto casa"
Inutili, costosi e, soprattutto, irrealizzabili. Ma domenica
si vota, e la giunta dà il via
libera tra le polemiche
GIUSEPPE SALVAGGIULO
CAMPOBASSO
Gli slogan sono pindarici: «Provincia di Isernia: pronti a volare» e «I caciocavalli a fianco delle tecnologie aerospaziali». In Molise la fantasia non manca. Domenica si vota e in campagna elettorale il governatore pidiellino Michele Iorio, a caccia del terzo mandato, estrae dal cilindro l’aeroporto del Molise. Lo mette nero su bianco: sorgerà a cavallo tra Cantalupo nel Sannio e San Massimo, metropoli di 756 e 754 abitanti («circa», aggiunge il sito web del municipio) nella piana di Boiano, principale centro della zona con 8 mila potenziali passeggeri, neonati inclusi. Ma la stessa Regione, con un accordo di dieci anni fa con il ministero dei Trasporti mai revocato, aveva deciso di localizzare lo scalo a Sepino, 2 mila abitanti.
Dunque ora la seconda regione più piccola d’Italia si ritrova non con uno, ma con due progetti di futuribili aeroporti a venti chilometri di distanza. Adbondandis adbondandum, avrebbe detto Totò. E pazienza se tutti gli esperti giurano che un aeroporto in Molise è inutile, costoso e pertanto irrealizzabile: intanto nascono società ad hoc con presidenti e Cda, si opzionano terreni, si generano incarichi, consulenze, studi di fattibilità per centinaia di migliaia di euro. Da tempo il Molise, a dispetto dei 320 mila abitanti, coltiva il sogno di volare in tutto il mondo. L’ipotesi è prevista anche nel piano dei trasporti.
Nel 1999 la Regione sceglie Sepino, stanziando 200 mila euro. Nasce una società «Aeroporto di Sepino» con enti locali e consorzio industriale, che individua e vincola l’area. Nel 2004 la Regione rilancia: l’aeroporto «è indispensabile per contribuire con concretezza alla ripresa economica del Molise». Nel 2006, a ridosso delle elezioni che confermano Iorio governatore, la sua giunta stanzia altri 750 mila euro per il progetto definitivo. Ma nel 2007, due mesi dopo le elezioni vinte, dietrofront: soldi spariti e l’aeroporto di Sepino resta nel limbo. Oggi la società «Aeroporto di Sepino» risulta ancora «in via di scioglimento».
Nel frattempo, a venti chilometri di distanza, i minuscoli Comuni di Cantalupo nel Sannio e San Massimo, che insieme radunano 1500 anime, creano un’altra società pubblicoprivata per un altro aeroporto. E via con studi di fattibilità e progetti. «Questa volta noi non abbiamo ancora speso un euro», precisa Iorio che il 12 settembre scorso, in avvio di campagna elettorale, convoca la giunta e dà il via libera. «Aeroporti elettorali? Macché, non mi portano voti. E’ arrivata la richiesta in questo periodo, non potevo certo aspettare la fine della campagna elettorale. Per un presidente è obbligatorio dare risposte, la sinistra nichilista alza polveroni».
«Ma anche questo secondo aeroporto è una follia», protesta Michele Petraroia, consigliere regionale del Pd, secondo cui lo scalo non serve nemmeno ai molisani. «Da Termoli, seconda città della regione, si arriva prima a Pescara, un’ora di autostrada, piuttosto che a Cantalupo. Dunque la parte davvero interessata sarebbe di soli 200 mila abitanti, mentre si tagliano i bus locali e si viaggia su una rete ferroviaria ottocentesca». Il Molise è con la Basilicata la peggiore regione per infrastrutture: solo 36 chilometri di autostrada e 23 di binari doppi elettrificati. Andare in treno da Campobasso a Roma (230 chilometri) richiede lo stesso tempo della tratta Roma-Milano, distanza due volte e mezza superiore.
Nonostante ciò, si sogna l’aeroporto. Che, a sentire i progettisti di Cantalupo, valorizzerà i prodotti tipici locali, garantirà investimenti stranieri e attirerà passeggeri da Roma e Napoli «grazie alla vicinanza con la stazione ferroviaria di Macchiagodena». Negli ultimi tempi, politici e tecnici fanno il giro di fiere e convegni per presentare il progetto «a livello internazionale». Spiega Iorio: «Entrando in un circuito di scali secondari il Molise potrà godere della sua centralità geografica con enormi vantaggi. Siamo pronti a investire nell’aeroporto e a chiedere finanziamenti al governo».
In realtà, il parere dell’Enac su cui si basa l’ok della Regione è tutto meno che un avallo. L’ente dell’aviazione civile scrive infatti che «in relazione alla prevista domanda di traffico commerciale, la particolare natura del territorio non lascia prevedere livelli significativi da giustificare l’onerosa realizzazione e gestione di un nuovo aeroporto». E autorizza solo un’aviosuperficie: velivoli da nove posti al massimo e nessun volo di linea. Altro che «collegamenti con Nord Africa ed Est Europa», come vagheggiano i promotori. E’ ora che il Molise torni sulla terra.
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Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
Colpa dI Prodi.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
Gira voce che stavolta non ce la fa...
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
Pitone ha scritto:Non serve schifare, basta evitare.
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Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
Chi, Alitalia?Mp1 ha scritto:Gira voce che stavolta non ce la fa...
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
Ho sbagliato topic.PINDARO ha scritto:Chi, Alitalia?Mp1 ha scritto:Gira voce che stavolta non ce la fa...
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
Pitone ha scritto:Non serve schifare, basta evitare.
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Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
Dai andiamo a trovare Albo! C'è l'aeroporto a Brescia!
http://www.aeroportobrescia.it/it/voli/ ... giorno.asp
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"...il vero scopo di un viaggiatore dovrebbe essere quello di migliorare gli uomini di renderli più saggi e di temprarne gli animi con esempi buoni e cattivi, tratti dalla descrizione di terre lontane"
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Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
l'aeroporto di Montichiari e' diventato uno scalo merci.
il traffico passeggeri si e' spostato a Verona.
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Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
Un affarone insomma (che poi prima quanti voli avevano?)alessandro ha scritto:l'aeroporto di Montichiari e' diventato uno scalo merci.
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Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
1 Ryanair da Londra ( credo 2 volte a settimana)Andy ha scritto:Un affarone insomma (che poi prima quanti voli avevano?)alessandro ha scritto:l'aeroporto di Montichiari e' diventato uno scalo merci.
il traffico passeggeri si e' spostato a Verona.
in estate credo Olbia
questi di sicuro, poi non so gli altri, pero' un po' di voli c'erano.
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Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
Il 90% degli aeroporti italiani hanno bilanci ampiamente in perdita, ma ovviamente un bell'aeroporto sotto casa non si nega a nessunoalessandro ha scritto:1 Ryanair da Londra ( credo 2 volte a settimana)Andy ha scritto:Un affarone insomma (che poi prima quanti voli avevano?)alessandro ha scritto:l'aeroporto di Montichiari e' diventato uno scalo merci.
il traffico passeggeri si e' spostato a Verona.
in estate credo Olbia
questi di sicuro, poi non so gli altri, pero' un po' di voli c'erano.
Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
sarebbe molto intelligente tagliare un paio di aeroporti ed abbattere i costi dei voli.. ma siamo in italia dove i genitori accompagnano i figli con la macchina fin dentro l'aulalaplaz ha scritto: Il 90% degli aeroporti italiani hanno bilanci ampiamente in perdita, ma ovviamente un bell'aeroporto sotto casa non si nega a nessuno
Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
Il piano di Singapore Airlines presumibilmente era spostare lo scalo da Francoforte a Malpensa, che dopo l'abbandono di Alitalia nel 2008 non presenta quei problemi di congestione che sono critici per quel tipo di volo. Insieme al gigante dei cieli sarebbero arrivati a Milano le tasse aeroportuali che ora vengono incamerate dall'aeroporto tedesco, posti di lavoro per i dipendenti di Malpensa cassaintegrati, la SEA avrebbe aumentato i suoi profitti, i conti dello Stato avrebbero visto più tasse incassate e meno sussidi pagati. L'Italia avrebbe azzeccato un biglietto vincente della lotteria a spese della Germania, ma tutto è stato sacrificato per proteggere Alitalia
http://www.linkiesta.it/passera-alitali ... z1lPw7R6uO
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luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
che tristezza...Rosewall ha scritto:Il piano di Singapore Airlines presumibilmente era spostare lo scalo da Francoforte a Malpensa, che dopo l'abbandono di Alitalia nel 2008 non presenta quei problemi di congestione che sono critici per quel tipo di volo. Insieme al gigante dei cieli sarebbero arrivati a Milano le tasse aeroportuali che ora vengono incamerate dall'aeroporto tedesco, posti di lavoro per i dipendenti di Malpensa cassaintegrati, la SEA avrebbe aumentato i suoi profitti, i conti dello Stato avrebbero visto più tasse incassate e meno sussidi pagati. L'Italia avrebbe azzeccato un biglietto vincente della lotteria a spese della Germania, ma tutto è stato sacrificato per proteggere Alitalia
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tragicomica intervist aal presidente degli aeroporti di Verona e Brescia,
Presidente: "a Brescia si e' scelto di usare lo scalo come scalo merci e questo aiutera' anch eil trasporto passeggeri"
giornalista " come? "
Presidente " perche' i cinesi ch espediscon ole merci in Italia, non sanno nemmeno dove e' l'italia, leggeranno sul pacco "Brescia, Italy" si andranno a cercare dov ee' l'italia e dove e' Brescia e un giorno ci verranno per vedere dove va a finir el amerce che producono"
vi giuro che ha detto qust acosa... come se gli operai fiat ch emandano le auto a Bratislava, sognassero di vedere questa citta'.
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Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
Piena continuità coi pidiellini.Rosewall ha scritto:Il piano di Singapore Airlines presumibilmente era spostare lo scalo da Francoforte a Malpensa, che dopo l'abbandono di Alitalia nel 2008 non presenta quei problemi di congestione che sono critici per quel tipo di volo. Insieme al gigante dei cieli sarebbero arrivati a Milano le tasse aeroportuali che ora vengono incamerate dall'aeroporto tedesco, posti di lavoro per i dipendenti di Malpensa cassaintegrati, la SEA avrebbe aumentato i suoi profitti, i conti dello Stato avrebbero visto più tasse incassate e meno sussidi pagati. L'Italia avrebbe azzeccato un biglietto vincente della lotteria a spese della Germania, ma tutto è stato sacrificato per proteggere Alitalia
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Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
comunque, incuiriosito, sono andato a vedere il numero di aeroporti per paese.laplaz ha scritto:
Il 90% degli aeroporti italiani hanno bilanci ampiamente in perdita, ma ovviamente un bell'aeroporto sotto casa non si nega a nessuno
Germania 549
UK 505
Francia 474
Svezia 249
Bulgaria 210
Spagna 154
Finlandia 148
Italia 132
Siamo sicuri che il numero di aeroporti in Italia sia un problema?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
Scusa, ma il piccolo scassapalle statistico che è in me si è svegliato:Nickognito ha scritto:comunque, incuiriosito, sono andato a vedere il numero di aeroporti per paese.laplaz ha scritto:
Il 90% degli aeroporti italiani hanno bilanci ampiamente in perdita, ma ovviamente un bell'aeroporto sotto casa non si nega a nessuno
Germania 549
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Francia 474
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Bulgaria 210
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Siamo sicuri che il numero di aeroporti in Italia sia un problema?
Sono tutti gli aeroporti di qualsiasi tipo? Solo i civili o civili più militari? Se Civili, sono tutti merci e passeggeri o alcuni sono solo passeggeri e altri solo merci? La definizione di aeroporto è standard per tutti i paesi o in qualche paese basta avere poco più di un avio-superfice per definirla aeroporto?
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: berlusconi: l'alitalia agli italiani
me lo sono chiesto anche io, ma ho il sospetto che anche se si parli di aeroporti veri e propri civili noi non siamo proprio dominanti.
insomma, in generale all' estero non mi sembra ci siano aeroporti. Magari pero' non sono tutti in perdita.
Pero' io mi chiedo come un aeroporto o una compagnia aerea possano non essere in perdita visto che i biglieti arerei costano un ' inezia, serve un' enormita' dui personale e manutenzione e i costi dei materiali sono enormi. Sempre stato curioso di questa cosa, sono sempre stato convinto che stiamo volenado a prezzi irreali e prima o poi temo cambiera'
insomma, in generale all' estero non mi sembra ci siano aeroporti. Magari pero' non sono tutti in perdita.
Pero' io mi chiedo come un aeroporto o una compagnia aerea possano non essere in perdita visto che i biglieti arerei costano un ' inezia, serve un' enormita' dui personale e manutenzione e i costi dei materiali sono enormi. Sempre stato curioso di questa cosa, sono sempre stato convinto che stiamo volenado a prezzi irreali e prima o poi temo cambiera'
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