Nickognito ha scritto:no, nessun quindi. Non ho mai detto questo
c.
Certo, infatti io ho solo chiesto. In realtà trovo curioso sentir parlare di "identità europea", poichè credo che esistano poche cose più false e artificiose al mondo. Perlomeno per come viene presentata.
Mi spiego: nel 1957 nacque la Ceca, embrione della moderna UE. Nacque per motivi economici, non perchè tedeschi e francesi fossero improvvisamente diventati amici. Motivo giusto, per carità, ma motivo meramente economico.
La Ceca, in questi 51 anni, ha cambiato il nome, la lista dei paesi aderenti e altre cose. Si sta cercando di fare una costituzione, è nato l'Euro e via dicendo. Inoltre, nelle scuole di tutto il vecchio continente, si insegna ai bambini cosa voglia dire essere cittadini europei. Bisogna cercare almeno di convincere in una qualche maniera.
La verità è che l'Unione Europea non ha nessun senso sotto il profilo culturale. Io non sono anti-europeo, sono italiano. E l'Italia, se fosse un paese ben organizzato (come Svizzera e Inghilterra, tanto per dire), non avrebbe mai avuto bisogno di aderire all'euro.
La decisione di entrare nell'Euro è stata un qualcosa di obbligato, perchè sarebbe stato impossibile, senza l'accesso privilegiato a nuovi mercati del lavoro a basso costo (come la Romania e la Polonia), reggere la competizione globale.
La classe imprenditoriale italiana ha spinto per entrare in Europa per questo. Perchè sebbene nel breve periodo siano stati più i guai che i benefici ricavati, nel lungo gli investimenti in qualità (resi necessari dall'ingresso delle imprese dei mercati emergenti sui mercati internazionali) e la possibilità di produrre a basso costo daranno i propri frutti.
Non deve però sfuggire un particolare: i salari pian piano si livellano. I prezzi crescono in qualsiasi paese UE, di conseguenza devono crescere anche i salari. Finchè però l'inflazione si mantiene aldisotto del tasso di crescita economica il problema non si pone, ma dopo?
L'Italia è arrivata al limite già da tempo, questo spiega l'aumento dei poveri nel ostro paese, in Spagna ci stanno arrivando ora (e voglio ridere, soprattutto alla luce delle dichiarazioni di quel fenomeno del ministro del lavoro di oggi, quando si arriverà a quel punto). Spagna che, per anni è stata la destinazione di gran parte di fondi europei e lire italiane, e che quando dovrà alzare i costi del welfare si troverà di fornte alla nostra stessa identica situazione.
Dicevo, i salari crescono, tendono a livellarsi. Quindi si cerca di includere altri paesi, che accettano di entrare per favorire il proprio sviluppo economico. L'UE vuole la Turchia perchè può essere un nuovo serbatoio di manodopera. Un giorno non mi stupirei nel vedere l'ingresso del Sudan o del Congo.
Perchè ho scritto tutto questo? Per dimostrare quanto di artificioso ci sia in tutto questo e quanto rarefatto sia il concetto di "identità europea". Se fosse stato possibile reggere la competizione globale tramite un abbassamento del costo del welfare, il favorimento dell'investimento estero, l'Italia non avrebbe avuto bisogno di entrare nell'UE.
Infatti l'Inghilterra, dotata di un welfare più dinamico del nostro e di quello di tanti altri paesi europei, fa parte dell'Ue, ma non ha aderito all'euro. Perchè gli inglesi sono conservatori? Inghilterra è da sempre sinonimo di innovazione. Il punto è che gli inglesi investono in tutto il mondo. Non hanno bisogno di serbatoi di manodopera.
Quindi non capisco bene perchè si parli di identità europea. Quanto meno trovo assurdo parlare di fine dei nazionalismi in merito a questo nuovo tentativo di creare un' economia liberale globale, come si cercò di fare 100 anni fa, fallendo. E proprio 100 anni fa, questo tentativo di standardizzare l'economia (i livelli di globalizzazione economica del 1913 sono ancora irraggiungibili) finì con l'accentuare ancora di più i nazionalismi europei, portando al fascismo, all'autarchia e a 2 guerre mondiali.