Il problema è che anche chi se ne preoccupa non sa come uscirne.Rosewall ha scritto:la bce dà il suo aiuto vitale ma non fa miracoli. Nel 2011 pur avendo acquistato un'ottantina di miliardi di titoli (e meno male) i rendimenti erano comunque schizzati al 7% (e poi di nuovo su nel 2012, fino all'accordo sul fondo salva-stati e al whatever it takes di Draghi). L'azione della bce è importante non solo per gli acquisti in sè ma anche per il messaggio rassicurante che tali acquisti trasmettono ai mercati. Messaggio che però dev'essere coerente con quello delle istituzioni europee (accordi e strumenti intergovernativi oltre che sostegno all'azione della bce) e con quello del governo (la famosa credibilità). Se arriva il messaggio sbagliato, l'acquisto dei titoli da parte della bce (che peraltro a quel punto avrebbe anche i suoi problemi a procedere), pur ingente, non basterebbe a frenare un'ondata (il debito non detenuto dalla bce) che sarebbe enorme. E per "credibilità" qui si intende banalmente: non dare l'impressione di non voler pagare il debito nel breve termine. Il fondamentale rapporto fra crescita e costo del debito non dovrebbe evolvere in una valanga finchè i rendimenti sulle nuove emissioni resteranno cosí bassi (ne riparliamo comunque a fine 2021), c'è chi si preoccupa di cosa accadrà dopo, secondo me a ragione
Allo stato delle cose, con tutta la liquidità presente sui mercati, nemmeno se domani Conte dicesse che intende ripudiare il debito i rendimenti dei bond italiani si alzerebbero più di tanto (va beh magari con queste esatte parole probabilmente qualcosina sì )
Su tutta la curva decennale di pressochè tutti i bond UE si hanno rendimenti negativi. Non è logico.