Terremoto in Abruzzo
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Re: Terremoto in Abruzzo
Io comunque ho detto altro. O perlomeno, non ho certo assolutizzato con 'Scalfari è per ignoranti/la satira invece fa riflettere.. magari al contrario di Scalfari.
Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: Terremoto in Abruzzo
Mi ricordo Gasparri che voleva chiudere la trasmissione della guzzanti perché ' fa informazione e l'informazione la possono fare solo i giornalisti. Non è satira perché non fa ridere'
La risposta ( non ricordo di chi) fu: ' la satira può far ridere, può fare informazione può fare quel cazzo che vuole'
Il fatto è che con la satira puoi dire cose che in un articolo non puoi dire. Ad esempio, un tennista che assomiglia a Nadal che scrive con delle grosse siringhe, lo puoi fare, chi vuol capire capisce ma non ti possono denunciare e nello stesso tempo chi legge Sa che è satira e non è detto che sia vero o che ci siano le prove.
Ricordo una battuta: titolo di giornale "Berlusconi :"ho sempre combattuto la mafia" nascondeva le pantofole a dell'utri.
È un modo chiaro per dire che non solo non ha mai combattuto la mafia ma ospitava a casa un mafioso col quale ha gestito Mediaset e forza Italia e il governo.
La vignetta sul terremoto magari è satira ma è pessima.
La risposta ( non ricordo di chi) fu: ' la satira può far ridere, può fare informazione può fare quel cazzo che vuole'
Il fatto è che con la satira puoi dire cose che in un articolo non puoi dire. Ad esempio, un tennista che assomiglia a Nadal che scrive con delle grosse siringhe, lo puoi fare, chi vuol capire capisce ma non ti possono denunciare e nello stesso tempo chi legge Sa che è satira e non è detto che sia vero o che ci siano le prove.
Ricordo una battuta: titolo di giornale "Berlusconi :"ho sempre combattuto la mafia" nascondeva le pantofole a dell'utri.
È un modo chiaro per dire che non solo non ha mai combattuto la mafia ma ospitava a casa un mafioso col quale ha gestito Mediaset e forza Italia e il governo.
La vignetta sul terremoto magari è satira ma è pessima.
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Re: Terremoto in Abruzzo
alessandro ha scritto:Mi ricordo Gasparri che voleva chiudere la trasmissione della guzzanti perché ' fa informazione e l'informazione la possono fare solo i giornalisti. Non è satira perché non fa ridere'
La risposta ( non ricordo di chi) fu: ' la satira può far ridere, può fare informazione può fare quel cazzo che vuole'
Il fatto è che con la satira puoi dire cose che in un articolo non puoi dire. Ad esempio, un tennista che assomiglia a Nadal che scrive con delle grosse siringhe, lo puoi fare, chi vuol capire capisce ma non ti possono denunciare e nello stesso tempo chi legge Sa che è satira e non è detto che sia vero o che ci siano le prove.
Quindi se faccio il giornalista non posso dire certe cose, se faccio satira si, senza criterio, fare quello che mi pare. Non importa nemmeno che faccia ridere.
Il discorso e' semplice: se il faccio il giornalista e vengo denunciato per calunnia, basta che dica: 'ma era satira!'
La verita' e' che la satira di solito la fanno gli incapaci, che non sanno fare nulla e quindi cercano di fare 'quel cazzo che vogliono'.
Per dire, se devo parlare di tennis. Esiste quello con esperienza atp, quello ferrato sulla tecnica, sulle racchette,sulla storia del gioco, sulle emozioni, quello che parla bene, quello che emoziona, magari uno e' simpatico e fa ridere. Perche' non ne mettiamo uno che fa satira. Lo mettiamo a commentare gli Us Open e fa quel che gli pare. Per dire, Burian Siberiano.
E la prova che l' Italia sia un paese libero e' fare commentare Wimbledon a Burian, dicendo 'fai quel cazzo che ti pare'.
La verita' e' che i bravi professionisti che fanno satira fanno ridere, che sia la risata interiore, triste, a crepapelle....
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Terremoto in Abruzzo
Nickognito ha scritto: La verita' e' che la satira di solito la fanno gli incapaci, che non sanno fare nulla e quindi cercano di fare 'quel cazzo che vogliono'.
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Re: Terremoto in Abruzzo
babaoriley ha scritto:Nickognito ha scritto: La verita' e' che la satira di solito la fanno gli incapaci, che non sanno fare nulla e quindi cercano di fare 'quel cazzo che vogliono'.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Terremoto in Abruzzo
ma a qualcuno piace veramente Sabina Guzzanti? per me è di una pesantezza unica
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Re: Terremoto in Abruzzo
Può essere.babaoriley ha scritto:Nickognito ha scritto: La verita' e' che la satira di solito la fanno gli incapaci, che non sanno fare nulla e quindi cercano di fare 'quel cazzo che vogliono'.
Nondimeno il riso non è la discriminante tra satira e no.
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Re: Terremoto in Abruzzo
'che non sanno fare nulla' mi pare affermazione un po' troppo perentoria e impegnativa.
Io non ci teorizzerei troppo su. La satira è satira. Spesso è intelligente, altre volte no. Il corso di laurea in Filosofia della satira mi pare eccessivo.
Io non ci teorizzerei troppo su. La satira è satira. Spesso è intelligente, altre volte no. Il corso di laurea in Filosofia della satira mi pare eccessivo.
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Re: Terremoto in Abruzzo
Beh, sulla vignetta dei terremotati se permetti mi incazzo.
Come dice Nickognito, fai una vignetta simile sulla strage di Nizza (un bel gateau alla francese), e vedi se i francesi - quelli che vietano il burkini in spiaggia - rispondono: ah vabbè, è solo satira!
Come dice Nickognito, fai una vignetta simile sulla strage di Nizza (un bel gateau alla francese), e vedi se i francesi - quelli che vietano il burkini in spiaggia - rispondono: ah vabbè, è solo satira!
Re: Terremoto in Abruzzo
fabio86 ha scritto:Beh, sulla vignetta dei terremotati se permetti mi incazzo.
Come dice Nickognito, fai una vignetta simile sulla strage di Nizza (un bel gateau alla francese), e vedi se i francesi - quelli che vietano il burkini in spiaggia - rispondono: ah vabbè, è solo satira!
Credo sia la stessa vignettista!
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Re: Terremoto in Abruzzo
La firma è diversa, non credo sia la stessa.
E non è la stessa cosa (nessun intento polemico in questa, 'solo' festeggiamenti rovinati, rappresentati dai fuochi d'artificio che grondano sangue sulle persone, immagine forte ma ben altra cosa rispetto all'analogia morti e feriti/piatti di pasta); è fatta da francesi, ripeto, una vignetta simile a quella fatta da loro, fatta da italiani, vedi come la prendono bene i francesi...
E non è la stessa cosa (nessun intento polemico in questa, 'solo' festeggiamenti rovinati, rappresentati dai fuochi d'artificio che grondano sangue sulle persone, immagine forte ma ben altra cosa rispetto all'analogia morti e feriti/piatti di pasta); è fatta da francesi, ripeto, una vignetta simile a quella fatta da loro, fatta da italiani, vedi come la prendono bene i francesi...
Ultima modifica di fabio86 il dom set 04, 2016 11:40 am, modificato 1 volta in totale.
Re: Terremoto in Abruzzo
Alla fine allora aveva ragione GasparriNickognito ha scritto:
La verita' e' che i bravi professionisti che fanno satira fanno ridere, che sia la risata interiore, triste, a crepapelle....
Tutto verde su tennistalker
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Re: Terremoto in Abruzzo
Beh, la satira è un concetto un po' più alto rispetto a quel che crede la gente.Nickognito ha scritto:
La verita' e' che la satira di solito la fanno gli incapaci, che non sanno fare nulla e quindi cercano di fare 'quel cazzo che vogliono'.
Per dire, se devo parlare di tennis. Esiste quello con esperienza atp, quello ferrato sulla tecnica, sulle racchette,sulla storia del gioco, sulle emozioni, quello che parla bene, quello che emoziona, magari uno e' simpatico e fa ridere. Perche' non ne mettiamo uno che fa satira. Lo mettiamo a commentare gli Us Open e fa quel che gli pare. Per dire, Burian Siberiano.
E la prova che l' Italia sia un paese libero e' fare commentare Wimbledon a Burian, dicendo 'fai quel cazzo che ti pare'.
La verita' e' che i bravi professionisti che fanno satira fanno ridere, che sia la risata interiore, triste, a crepapelle....
E' tramandata nei secoli.
E oramai chiunque, ora, fa quel cazzo che gli pare. Da Spinoza alle vignette.
Credendo di essere irriverente o di strapparti una risata, in qualsiasi contesto e frangente, e con delle basi culturali spesso risibili.
Ma non è satira, questa.
Dario Fo, Louis C.k., il compianto Carlin, il Luttazzi che tira fuori farina del suo sacco
Questi quelli che a me fanno ridere, interiormente e non. E che fanno SATIRA.
Che poi sono comunque criticati da chi non ha abbastanza neuroni per arrivarci è un altro discorso.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Terremoto in Abruzzo
Evito il termine regressive left sennò Pindaro si arrabbia ma davvero pensate che la satira la facciano principalmente gli incapaci?
Aristofane, Voltaire...per me la presenza della satira è un requisito indispensabile di una società dove sia desiderabile vivere. Uno dei pochi. Saranno 5 o 6 e la satira sta sul podio.
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Re: Terremoto in Abruzzo
La vignetta su Nizza è delicata quasi poetica.
Disegna corpi esplosi a forma di pomodoro e teste che rotolano a forma di olive con un tir che ne fa scempio con la scritta ' insalata alla nizzarda' e spiega poi che era una critica alla poca sorveglianza a Nizza.
Sai che risate.
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Re: Terremoto in Abruzzo
Appunto.
Son francesi poco da fare.
Come detto ci vedono come pizza, spaghettti, mandolino e mafia.
Ergo, i terremotati sono terremotati pizza, spaghetti, mandolino e mafia (e la vignetta successiva sulle case costruite dalla mafia conferma tutta la loro ignoranza, che venga loro spiegato che i paesi crollati erano borghi medievali e la mafia c'entra una mazza).
Son francesi poco da fare.
Come detto ci vedono come pizza, spaghettti, mandolino e mafia.
Ergo, i terremotati sono terremotati pizza, spaghetti, mandolino e mafia (e la vignetta successiva sulle case costruite dalla mafia conferma tutta la loro ignoranza, che venga loro spiegato che i paesi crollati erano borghi medievali e la mafia c'entra una mazza).
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Re: Terremoto in Abruzzo
Anche i francesi riconoscono la bassezza della vignetta o ampiamente la maggior parte...fabio86 ha scritto:Appunto.
Son francesi poco da fare.
Come detto ci vedono come pizza, spaghettti, mandolino e mafia.
Ergo, i terremotati sono terremotati pizza, spaghetti, mandolino e mafia (e la vignetta successiva sulle case costruite dalla mafia conferma tutta la loro ignoranza, che venga loro spiegato che i paesi crollati erano borghi medievali e la mafia c'entra una mazza).
http://www.lefigaro.fr/flash-actu/2016/ ... nbcomments
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Re: Terremoto in Abruzzo
s&v ha scritto:Evito il termine regressive left sennò Pindaro si arrabbia ma davvero pensate che la satira la facciano principalmente gli incapaci?
Aristofane, Voltaire...per me la presenza della satira è un requisito indispensabile di una società dove sia desiderabile vivere. Uno dei pochi. Saranno 5 o 6 e la satira sta sul podio.
Prima cosa: la definizione di satira e' spesso confusa, soprattutto oggi. Il che di per se' non e' un male, se non per il fatto che ormai chiunque puo' dire tre cazzate e definirle 'satira'.
Io si', penso che la satira la facciano principalmente gli incapaci. Ma, preciso, intendo chi fa solo satira. Non chi e' un romanziere e fa anche satira. Non chi fa grande commedia e ci mette anche satira. Intendo chi fa proprio satira.
Il problema della satira e' che non si capisce bene quale sia il requisito per essere 'buona satira'. Io posso anche raccontare barzellette, ma, se nessuno ride, non le so raccontare, e sono un incapace. E non posso andare a dire 'beh, ma io sono un comico che racconta barzellette, il mio obiettivo e' far ridere, datemi i soldi'. Non faccio ridere, e punto.
Chi fa satira e non la sa fare, comunque dice 'eh, mio io critico la societa' e faccio riflettere', come se questo bastasse. Come se un intento morale bastasse, e non servisse un'abilita' tecnica. Il discorso della vignetta sulle lasagne seguita da quella sulla mafia e' esemplare. La vignetta sulle lasagne fa schifo. Ma non schifo perche' parla dei morti (oddio, Chaplin, per dire, disse che non avrebbe mai fatto satira di Hitler se avesse saputo prima quel che ha fatto Hitler). Schifo perche' e' brutta. Non fa riflettere, non si basa su nessun lavoro, nessuna competenza, non e' arte da un punto di vista del disegno, e basa la comicita' sulla banale corrispondenza tra gli italiani e la pasta. E come si difendono? Facendo un'altra vignetta assurda sulla banale corrispondenza tra italiani e mafia.
Va benissimo dire 'la satira non deve far sempre ridere', ma solo se si da' qualche altro criterio di valore. Il dire 'voglio denunciare la societa'' ovviamente non puo' bastare. Ci vuole un criterio di qualita'. Non puo' bastare un'intenzione (lo so, anche nell' arte e' passata la cazzata che basta l' intenzione, per avere qualita'). Se l' intenzione e' quella di far riflettere, si specifichi meglio cosa si intende: far riflettere su qualcosa su cui altrimenti non si riflette? Far riflettere in modo piu' emotivo, attraverso immagini? Attraverso l' ironia, o la parodia? Va bene. Ci vuole quindi una tecnica descrittiva, o una tecnica nell' uso di ironia o parodia.
Qui (ma non solo qui, nel 90% dei casi di satira odierna, a star bassi), l' intenzione e' di far riflettere su qualcosa di banale (i problemi dell' Italia rispetto al terremoto), lo si fa descrivendo la cosa male (a tutti i livelli) e senza aggiungere nulla a livello emotivo (e' molto piu' emotivo al riguardo guardare un telegiornale). Si tratta di un'opera che potrebbe fare un bambino delle medie, come idea e tecnica.
L'uso della morte umana reale, nella vignetta, non e' per desacralizzare cio' che e' sacro (non e' una vignetta che voglia desacralizzare la vita), non e' per colpire emotivamente, e' soltanto per metterci dentro qualcosa di scandaloso per fare notizia e attirare l' attenzione. Se lo fa un giornalista (e lo fanno), si dice 'questo giornalismo fa schifo'. Se lo fa la satira (e ormai lo fa quasi sempre), pure lo si deve dire, senza che uno risponda 'liberta' di satira'.
Il problema della satira, poi, e' che molti proprio ne sono innamorati. Non sono rare le frasi come quella quotata 'e' uno dei tre requisiti principali della societa' in cui vorrei vivere'. Che, preciso, non equivale a dire 'della satira non mi importa granche', certo pero' che se viene proibita e' un brutto segno, magari c'e' una dittatura in corso'. Che so, pensando a requisiti della societa' dove vorrei vivere, mi vengono in mente 'che esistano alberi, un po' di natura' 'che ci siano sia maschi che femmine, e non, che so, una societa' di soli maschi', 'che lo stupro sia reato e punito' 'che non si muoia tutti di fame', 'che esista la musica', 'che sia abolita la schiavitu'. E cosi' via, molti altri.
Ecco, gia' per s&v, pare, la satira e' un requisito piu' importante di questi (o si alcuni di questi). Mi sembra un po' esagerato.
Detto questo, al riguardo tutti citano sempre Aristofane. Ora, Aristofane non era un incapace, le suo opere sono certo uno specchio dei tempi, e io stesso ci trovo qualcosa che mi piace. Ma davvero vi piace tanto Aristofane? Io ho visto a teatro Aristofane, ho portato all' esame all' universita' le sue opere. Per me Aristofane era un' angoscia. Che so, voi lo rileggete ogni tanto prima di dormire? Boh, piuttosto che rileggermi la Lisistrata mi rileggo l' Ifigonia in Culide . Ripeto, autore oggettivamente molto valido, ma ogni tanto ho il sospetto che sia citato a caso. Per dire, per me un Euripide, un Eschilo, sono proprio belli, non e' che lo dica cosi' per dire, mi piacciono proprio le loro opere, oggi anche....
Poi, boh, diciamo cosi', mi fate questi esempi di grande satira da parte di chi non fa ridere, negli ultimi, boh, 30 anni? Chi sono?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Terremoto in Abruzzo
A parte che non capsico perché se Aristofane ti stá sui maroni l'hai portato all'esame universitario , sermbra un atto sadomaso
fare satira per criticare è facile, ma fare un'analisi critica ben fatta è ben altra cosa, se poi non fa nemmeno ridere ......si insomma sembra la critica di chi non è in grado di farne una decente. Eccezioni a parte, chiaro.
Ma sembra un po' anche facile per chi l'apprezza, cosí non mi leggo il bubbone fatto peró come Dio comanda. Tutto poco chiaro.
fare satira per criticare è facile, ma fare un'analisi critica ben fatta è ben altra cosa, se poi non fa nemmeno ridere ......si insomma sembra la critica di chi non è in grado di farne una decente. Eccezioni a parte, chiaro.
Ma sembra un po' anche facile per chi l'apprezza, cosí non mi leggo il bubbone fatto peró come Dio comanda. Tutto poco chiaro.
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
Re: Terremoto in Abruzzo
Questa mi ha fatto ridere moltissimo.PINDARO ha scritto:il Luttazzi che tira fuori farina del suo sacco
Comunque hai citato Carlin, vorrei riportare qui una delle sue battute piu' belle (e no, non e' di Luttazzi):
“Religion has actually convinced people that there's an invisible man living in the sky who watches everything you do, every minute of every day. And the invisible man has a special list of ten things he does not want you to do. And if you do any of these ten things, he has a special place, full of fire and smoke and burning and torture and anguish, where he will send you to live and suffer and burn and choke and scream and cry forever and ever 'til the end of time!
But He loves you. He loves you, and He needs money! He always needs money! He's all-powerful, all-perfect, all-knowing, and all-wise, somehow just can't handle money!”
Ecco, che forma espressiva e' questa? E' satira? Fa ridere? Forse un po', quando dice "But He loves you", come lo diceva lui, ma non e' che ci si scompisci. Eppure a me sembra geniale, in poche righe dice piu' sulla religione di interi saggi.
Poi Pindaro, anch'io non voglio usare continuamente il termine "regressive left" con te anche perche' ormai per te dovrei parlare di regressive right. Ma che ti e' preso? Sul femminismo parli come Giovanardi e Khomeini, sulla satira parli come Gasparri. Ritorna in te! Gasparri, esci da quel corpo, adesso!!! Ma non solo tu, un po' tutti quelli che "La verita' e' che la satira di solito la fanno gli incapaci, che non sanno fare nulla..." E cosi' Carlin, Hicks, Chris Rock, Louis C.K., Colbert, Stewart, Maher (solo per limitarci ad alcuni americani) li abbiamo sistemati,
Ma tu Nickognito che cosa sai fare per azzardarti a fare queste sparate?
No davvero, ok magari la vignetta di Charlie Hebdo non e' delle piu' riuscite - d'altra parte quelli bravi in quel giornale li hanno gia' ammazzati quasi tutti - ma non mi sembra il caso di farne una tragedia e demolire tutta la satira tout-court. Nemmeno voi leggeste Charlie Hebdo, nemmeno uscisse in Italia.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
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Re: Terremoto in Abruzzo
Fa ridere, decisamente ridere. E' stand-up comedy. come forma espressiva. Contiene anche satira, certo. Ma hai preso forse il piu' bravo degli ultimi 100 anni, a farla.uglygeek ha scritto:Questa mi ha fatto ridere moltissimo.PINDARO ha scritto:il Luttazzi che tira fuori farina del suo sacco
Comunque hai citato Carlin, vorrei riportare qui una delle sue battute piu' belle (e no, non e' di Luttazzi):
“Religion has actually convinced people that there's an invisible man living in the sky who watches everything you do, every minute of every day. And the invisible man has a special list of ten things he does not want you to do. And if you do any of these ten things, he has a special place, full of fire and smoke and burning and torture and anguish, where he will send you to live and suffer and burn and choke and scream and cry forever and ever 'til the end of time!
But He loves you. He loves you, and He needs money! He always needs money! He's all-powerful, all-perfect, all-knowing, and all-wise, somehow just can't handle money!”
Ecco, che forma espressiva e' questa? E' satira? Fa ridere? Forse un po', quando dice "But He loves you", come lo diceva lui, ma non e' che ci si scompisci. Eppure a me sembra geniale, in poche righe dice piu' sulla religione di interi saggi.
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Re: Terremoto in Abruzzo
Tralasciamo il fatto che ho specificato che parlo di chi fa solo satira e non fa ridere (quindi piu' o meno nessuno di quelli che hai detto).uglygeek ha scritto: "La verita' e' che la satira di solito la fanno gli incapaci, che non sanno fare nulla..." E cosi' Carlin, Hicks, Chris Rock, Louis C.K., Colbert, Stewart, Maher (solo per limitarci ad alcuni americani) li abbiamo sistemati,
Ma tu Nickognito che cosa sai fare per azzardarti a fare queste sparate?.
In ogni caso, perdonami, obiezione insensata. A meno che tu non pensi che i 7 che tu hai citato equivalgono alla maggior parte delle persone che fa satira nel mondo. Ho detto 'di solito' o 'la maggior parte' non 'sempre'. E non sei il primo che replica a questa affermazione in modo totalmente illogico, elencando alcune persone.
Cosa so fare? Chiedi al mio superiore al lavoro o a chi ho avuto come superiore o collega in passato.
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Re: Terremoto in Abruzzo
La satira usa il paradosso, una il contrasto di significati, usa anche il politicamente scorretto e ha lo scopo di colpire il potere mostrando che il re è nudo. Cioè tutti lo vedono ma serve , a volte, che qualcuno lo dica.
A volte fa ridere, spesso, perché il riso è uno dei mezzi.
A volte informa a volte mette in fila fatti che tutti conoscono, come il pezzo sull'uomo invisibile, fatti che conoscono tutti ma messi così colpiscono, fanno un po' ridere un po' spiazzano. Spesso il riso nasce dallo spiazzamento, qualcosa che non ti aspetti a volte fa ridere perché colpire il potere o le manie della società fa ridere. A volte no. La vignetta del carro armato con la stella di David che stritola una colomba non fa ridere ma comunica qualcosa.
Poi non so, come in tutte le cose il 90% dei lavori sono fatti da gente mediocre in quella professione, il fatto è che essere un mediocre ( nel senso di essere medio e non eccellere) se fai il funzionario di banca o il casellante o anche il pilota di linea va bene, fai il tuo lavoro senza fare cavolate e ok, per fare satira ben fatta, devi saper usare il tritolo per fare fuochi d'artificio, insomma devi essere bravo spregiudicato ma anche attento e preciso.
A volte fa ridere, spesso, perché il riso è uno dei mezzi.
A volte informa a volte mette in fila fatti che tutti conoscono, come il pezzo sull'uomo invisibile, fatti che conoscono tutti ma messi così colpiscono, fanno un po' ridere un po' spiazzano. Spesso il riso nasce dallo spiazzamento, qualcosa che non ti aspetti a volte fa ridere perché colpire il potere o le manie della società fa ridere. A volte no. La vignetta del carro armato con la stella di David che stritola una colomba non fa ridere ma comunica qualcosa.
Poi non so, come in tutte le cose il 90% dei lavori sono fatti da gente mediocre in quella professione, il fatto è che essere un mediocre ( nel senso di essere medio e non eccellere) se fai il funzionario di banca o il casellante o anche il pilota di linea va bene, fai il tuo lavoro senza fare cavolate e ok, per fare satira ben fatta, devi saper usare il tritolo per fare fuochi d'artificio, insomma devi essere bravo spregiudicato ma anche attento e preciso.
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Re: Terremoto in Abruzzo
per me fare satira in modo mediocre e' molto piu' semplice e con meno responsabilita' di fare il pilota di linea in modo mediocre, ma proprio senza paragonealessandro ha scritto:La satira usa il paradosso, una il contrasto di significati, usa anche il politicamente scorretto e ha lo scopo di colpire il potere mostrando che il re è nudo. Cioè tutti lo vedono ma serve , a volte, che qualcuno lo dica.
A volte fa ridere, spesso, perché il riso è uno dei mezzi.
A volte informa a volte mette in fila fatti che tutti conoscono, come il pezzo sull'uomo invisibile, fatti che conoscono tutti ma messi così colpiscono, fanno un po' ridere un po' spiazzano. Spesso il riso nasce dallo spiazzamento, qualcosa che non ti aspetti a volte fa ridere perché colpire il potere o le manie della società fa ridere. A volte no. La vignetta del carro armato con la stella di David che stritola una colomba non fa ridere ma comunica qualcosa.
Poi non so, come in tutte le cose il 90% dei lavori sono fatti da gente mediocre in quella professione, il fatto è che essere un mediocre ( nel senso di essere medio e non eccellere) se fai il funzionario di banca o il casellante o anche il pilota di linea va bene, fai il tuo lavoro senza fare cavolate e ok, per fare satira ben fatta, devi saper usare il tritolo per fare fuochi d'artificio, insomma devi essere bravo spregiudicato ma anche attento e preciso.
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Re: Terremoto in Abruzzo
Si, alla fine non ammazzi nessuno, ma un pilota mediocre è in grado di portare gente da Parigi a Londra tutti i giorni senza uccidere nessuno come fanno le migliaia di piloti ogni giorno. Incidenti a causa di incapacità del pilota ne capitano uno ogni 10 /20 milioni di voli?
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Re: Terremoto in Abruzzo
Ma mi pareva ovvio , senza che dovessi ribadirlo.Nickognito ha scritto:
Tralasciamo il fatto che ho specificato che parlo di chi fa solo satira e non fa ridere (quindi piu' o meno nessuno di quelli che hai detto).
La satira oggi si sentono autorizzati a farla tutti. C'è la visibilità del web, quindi più o meno chiunque non abbi aun cazzao da fare, vuol far ridere, fa satira. Con risultati imbarazzanti e che calpestano il significato stesso di satira. E questi non sono altro che incapaci.
Ci sono quelli che la sanno fare per davvero, son rimasti in pochi e che danno valore al significato del termine.
E' più o meno come per il pubblicare libri, romanzi o poesia o giornalista.
Oggi chiunque si sente scrittore, chiunque può pubblicare. Quasi sempre gratis.
Quindi si potrebbe benissimo dire che gli scrittori oggi sono gli incapaci.
Senza tirar fuori Baudelaire per ribattere, che non c'entra nulla.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Terremoto in Abruzzo
Eh va bene ma se la mettiamo cosi' tutte le categorie sono piene di incapaci, quindi chi fa satira non é peggio di chi si dedica ad altro.
Quanti economisti hanno previsto o almeno intravisto la crisi? Ben pochi.
Ieri dovevo giocare a tennis, abbiamo annullato l'ora la mattina perché TUTTI i meteorologi davano pioggia sicura nel pomeriggio. E invece un po' di venticello e qualche nuvola in cielo.
Diciamo che le capacità umane hanno una distribuzione normale pesantemente right-skewed.
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Re: Terremoto in Abruzzo
Diciamo che ci sono satiri (si dice così?) o scrittori più o meno capaci, e magari alcuni, sedicenti (o forse seducenti) tali, del tutto incapaci. E fin qui è ovvio, indipendentemente dal proliferare di ciarlatani del web.PINDARO ha scritto: Oggi chiunque si sente scrittore, chiunque può pubblicare. Quasi sempre gratis.
Quindi si potrebbe benissimo dire che gli scrittori oggi sono gli incapaci.
Senza tirar fuori Baudelaire per ribattere, che non c'entra nulla.
Ma anche fra quelli in gamba, può capitare che si verifichino degli scivoloni.
Per tornare a Charlie Hebdo, non leggo la rivista, né li conosco. Ma non credo che siano degli incapaci a prescindere, né che insultino a destra e a manca, adducendo la satira come scusa delle loro cadute di stile. Penso che facciano quello di mestiere, con vignette generalmente provocatorie, a volte con buoni risultati, e a volte no, come nell'ultimo caso.
A volte una vignetta satirica, di solito provocatoria per natura, può risultare semplicemente pessima e di cattivo gusto ad uno, ma allo stesso tempo forte e significativa per un altro. Direi che la soggettività in questo caso gioca un ruolo chiave.
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Re: Terremoto in Abruzzo
tutte sono piene di incapaci si, la seconda frase non ne segue logicamente, per me la percentuale di chi fa satira e' molto piu' piena di incapaci (Come altre categorie, non tutte le categorie).s&v ha scritto:Eh va bene ma se la mettiamo cosi' tutte le categorie sono piene di incapaci, quindi chi fa satira non é peggio di chi si dedica ad altro.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Terremoto in Abruzzo
fenomeni no. Ma al 95% lavoratori migliori dei 3/4 dei vignettisti di Charlie Hebdo, molto probabilmente sialessandro ha scritto:Si, alla fine non ammazzi nessuno, ma un pilota mediocre è in grado di portare gente da Parigi a Londra tutti i giorni senza uccidere nessuno come fanno le migliaia di piloti ogni giorno. Incidenti a causa di incapacità del pilota ne capitano uno ogni 10 /20 milioni di voli?
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Re: Terremoto in Abruzzo
E intanto DUE scuole medie inagibili a Foligno, credo che in tutto il territorio comunale ce ne siano al massimo 10, forse anche di meno, dove li mettiamo questi ragazzini?
Mia moglie ieri era ad una festa di compleanno di bambini in un edificio di fronte alla scuola inagibile, praticamente la palestra è aperta in due.... Quest'anno niente scuola per loro, è in periferia, una decina di Km dal centro. L'altra scuola media è la più grande della città ( ristrutturate nel 1988 la parte antica, ora di nuovo inagibile), parliamo di un migliaio di ragazzini, credo, per i quali dovranno trovare una situazione alternativa,, immagino qualche edificio comunale, non voglio pensare container, non avrebbe senso.
Siamo a 40 Km ed oltre dall'epicentro eh.
Mia moglie ieri era ad una festa di compleanno di bambini in un edificio di fronte alla scuola inagibile, praticamente la palestra è aperta in due.... Quest'anno niente scuola per loro, è in periferia, una decina di Km dal centro. L'altra scuola media è la più grande della città ( ristrutturate nel 1988 la parte antica, ora di nuovo inagibile), parliamo di un migliaio di ragazzini, credo, per i quali dovranno trovare una situazione alternativa,, immagino qualche edificio comunale, non voglio pensare container, non avrebbe senso.
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Re: Terremoto in Abruzzo
Sì probabileNickognito ha scritto:fenomeni no. Ma al 95% lavoratori migliori dei 3/4 dei vignettisti di Charlie Hebdo, molto probabilmente sialessandro ha scritto:Si, alla fine non ammazzi nessuno, ma un pilota mediocre è in grado di portare gente da Parigi a Londra tutti i giorni senza uccidere nessuno come fanno le migliaia di piloti ogni giorno. Incidenti a causa di incapacità del pilota ne capitano uno ogni 10 /20 milioni di voli?
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Re: Terremoto in Abruzzo
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Terremoto in Abruzzo
Da leggere tutto quanto.PINDARO ha scritto:
Sulla vignetta di Charlie Hebdo
https://danieleluttazzi.wordpress.com/2 ... -risposte/
Direi Luttazzi perfetto e ben spiegato, ovunque l'abbia scopiazzato.
Vignttaccia vigliacca banale Italia=maccaroni e che prende di mira le vittime e non i carnefici (i potenti)
Come dicevo.
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Re: Terremoto in Abruzzo
"Inviato di Studio Aperto intervista alcuni brandelli di un bimbo siriano"
Penso sia chiaro da dove provenga, ma per ora non ve lo dico. Non andate neanche a cercarlo, per favore. Ditemi che ne pensate.
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balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Terremoto in Abruzzo
NNick87 ha scritto:"Inviato di Studio Aperto intervista alcuni brandelli di un bimbo siriano"
Penso sia chiaro da dove provenga, ma per ora non ve lo dico. Non andate neanche a cercarlo, per favore. Ditemi che ne pensate.
Luttazzi, chi?
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Re: Terremoto in Abruzzo
Uff...non te lo dico e non è quello il punto. Mi chiedo questa "frase" la trovate offensiva nei confronti della vittima?Nasty ha scritto:NNick87 ha scritto:"Inviato di Studio Aperto intervista alcuni brandelli di un bimbo siriano"
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Luttazzi, chi?
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Terremoto in Abruzzo
Non è offensiva in quanto il bersaglio è studio aperto.NNick87 ha scritto:"Inviato di Studio Aperto intervista alcuni brandelli di un bimbo siriano"
Penso sia chiaro da dove provenga, ma per ora non ve lo dico. Non andate neanche a cercarlo, per favore. Ditemi che ne pensate.
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