Ma quale Integrazione

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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chiaky
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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da chiaky »

Nickognito ha scritto:
chiaky ha scritto:Ho scritto Menandro ma ovviamente mi riferivo a Terenzio.
meglio, quando hanno fatto il colosseo Terenzio era gia' morto da 200 anni e passa (non a caso l' ha fatto l' imperatore, che ai tempi di terenzio direi mancava :)) #10#

Insomma, come dire che oggi si va allo stadio , invece che ad ascoltar Manzoni :D #10#
Nick, che palla che sei! Chiaramente il concetto è che è risaputo che i romani avessero come principale hobby i ludi circensi, i combattimenti di gladiatori,le cacce di fiere e le naumachie (più o meno spettacoli di battaglie navali), molto più che il nutrimento poetico dell'anima, ed è risaputo che alle rappresentazioni di Terenzio (o ancor peggio, a quelle di Orazio successivamente), la gente si annoiava mortalmente e domandava fiere e atleti, e dopo un po' cominciava a fare tale fracasso da superare abbondantemente le voci degli attori e gli effetti scenici.

Direi che, in questo, ci stiamo ricongiungendo con gli antichi romani. Ci manca però la capacità militare, fortunatamente... :D
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ThePiper
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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da ThePiper »

chiaky ha scritto:Io sono di Cesena. A Cesena abbiamo la biblioteca malatestiana che è la più antica biblioteca civica d'Europa ed è una meraviglia. Assolutamente intatta, incantevole, ricca di volumi unici e assolutamente affascinante. Questa nostra biblioteca è stata inserita per prima tra le memorie del mondo dall'Unesco.
Ebbene, nessuno la pubblicizza, nemmeno i cesenati ci vanno mai, sicuramente il 95 per cento dei cesenati non vi è mai entrato (parlo della parte storica). Farà poche centinaia di visite turistiche ogni anno. Invece è un patrimonio unico, e quanto indotto potrebbe creare sulla città e su tutta la regione! invece no....nessuno si muove.
Siamo seduti su un tesoro e invece del tesoro guardiamo il nostro c..ulo. E' questo il problema.
Confermo, io sono di Savignano sul Rubicone e non ci sono mai andato #1#
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BackhandWinner
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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da BackhandWinner »

uglygeek ha scritto:
Nickognito ha scritto:premettendo che non sono uno dei piu; grandi fan della letteratura latina, e che non tutti sono nati o hanno vissuto in italia, mi sembra assurdo parlare solo di letteratura italiana come patrimonio letterario nel nostro paese. Sarebbe come parlare di arte in sicilia senza citare i monumenti greci, palesemente assurdo.

Per me, nell' insieme, la letteratura in Italia e' una delle prime al mondo, e nel complesso la prima in europa per due millenni, probabilmente, in Grecia hanno smesso presto Non so rispetto alla cinese, abbastanza simile rispetto alla persiana.

Del resto anche nell' arte figurativa non e' che negli ultimi due secoli siamo cosi' grandiosi. La grandiosita' dell' Italia e' la sua storia, storia a cui i paesi europei, soprattuto germania, o inghilterra, non avvicinano nemmeno. Se ne tagliamo una parte cosi' decisiva come i secoli antichi in cui eravamo al centro del mondo occidentale, facciamo discorsi inutili
Non so se abbia senso andare così lontano nel tempo però. Da un punto di vista geografico la letteratura latina è (anche) italiana, ma in realtà noi italiani di oggi abbiamo geneticamente ben poco in comune con gli antichi romani.
E culturalmente. Non ho capito infatti l'obiezione di nick: si parlava di letterature romanze (e non), comunque post-latine. Va bene la derivazione, ma insomma, è altra cosa.
Tra l'altro i migliori classicisti dal '700 in poi sono i tedeschi, quindi...il patrimonio letterario greco-latino è essenzialmente europeo, non specificatamente italiano.
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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da BackhandWinner »

uglygeek ha scritto:
Nickognito ha scritto:beh, non vedo il motivo per cui dovremmo considerare italiane le rovine di pompei, o la valle dei templi di agrigento, e non l' eneide di virgilio.

o tutte, o nessuna.

Invece si sente sempre parlare della italianita' dell' arte antica, e mai della letteratura.
Hai ragione, ma direi nessuna allora.
Ok, ma dev'essere qualche cosa che ha a che fare con l'essere fatti di pietre piantate per terra oppure no. :D
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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da Nickognito »

BackhandWinner ha scritto: E culturalmente. Non ho capito infatti l'obiezione di nick: si parlava di letterature romanze (e non), comunque post-latine. .
no, si parlava delle arti in suolo italiano e della tradizione nella nostra penisola. Virgilio e' italiano quanto Michelangelo, non e' che se Michelangelo non usava parole italiane o non viveva in un stato italia non fa parte della nostra tradizione, o se gli esperti d' arte sono giapponesi allora michelangelo appartiene alla tradizione mondiale :)

Adesso ci manca che l' antica Roma non faccia parte delle tradizioni della nostra penisola :D O ci manca che Sofocle non faccia parte della tradizione greca non scrivendo in greco moderno, o hafez di quella persiana perche' la lingua era diversa, o che la letteratura egizia non faccia parte della tradizione dell' antico egitto perche' oggi si parla arabo
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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da gianlu »

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BRUXELLES – Cacciata dal Belgio perché con i suoi 38 anni senza un posto di lavoro era un peso per il welfare. Cacciata nonostante abbia un figlio di 8 anni. Soprattutto cacciata da un paese della Ue, il Belgio, nonostante sia cittadina di un altro Paese della Ue, l’Italia.

E’ la storia raccontata da Silvia Guerra, 38 anni e un figlio di 8, su cui pende un decreto di espulsione con tanto di firma del sottosegretario all’immigrazione. Conseguenza di una svolta, dura, anti immigrazione decisa dal Belgio. Alla faccia della libera circolazione. Il premier Elio Di Rupo, socialista di origini italiane, non va per il sottile e ha limitato l’applicazione della direttiva europea sulla libera circolazione dei cittadini europei.
Il Belgio applica un regime tutto suo che prevede che ogni straniero, anche se comunitario, deve avere un reddito sufficiente per provvedere al suo soggiorno. In caso contrario viene considerato un «peso indebito per lo Stato sociale» e dopo tre mesi può essere espulso.
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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da alessandro »

C'è differenza tra schiacciare una zanzara, torturare uno scimpanzé, tirare il collo ad una gallina per farci il brodo o sparare ai falchi che passano.

Como c'è differenza tra macellare un vitellone per farci bistecche e la corrida.

Si può essere favorevoli o contrari a tutto o solo ad alcune di queste cose senza ipocrisia.

Anche se uno mangia il prosciutto può essere contrario alla caccia o alla vivisezione.
Diciamo che sarebbe auspicabile un mondo dove la sofferenza degli animali sia minima e ridotta all'indispensabile.
Anch'io se riesco a portare all'esterno gli insetti in casa senza ucciderli, lo preferisco.
Stavo quasi venendo alle mani con un paio di cretini che sul lungolago tiravano i sassi ai cigni, e faccio delle discrete discussioni su caccia e corrida. Sulla vivisezione sono tendenzialmente contrario, pare sia pratica evitabile con altri mezzi e poco corrispondente negli esiti poi nel passaggio tra animale e umano, ma se è l'unico mezzo per salvare vite umane... Non ho la preparazione per dire se sia completamente evitabile o meno.
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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da chiaky »

Intanto all'estero...

http://www.articolotre.com/2013/12/il-s ... che/240919

Beh, comunque è anche vero che gli italiani, mediamente, sono scanfatiche...io non mi formalizzarei troppo.. :D
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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da Nickognito »

spero che questo coglione sappia che la sua citta' prende il nome dalla storpiatura del nome della citta' di verona che cercavano invano di copiare

boh, io sono 190, di razza tedesca, il signor Tschappat mi fa una pippa, essere inferiore. Piu' realisticamente, ha piu' di sessant' anni, e mentre milioni di italiani vivranno allegramente, la morte porra' presto fine alle sue farneticazioni razziste, e il poveretto avra' i suoi buoni problemi a decidere di entrare in un paradiso di italiani, turchi, congolesi e indiani, o rimanersene da solo. Purtroppo per lui potrebbe essere un po' tardi per pensarci, Alexander, cambia idea adesso, per il tuo bene, su....
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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da Johnny Rex »

Quali sarebbero le "immani fatiche" cui si sottopongono i Bernesi e cui sfuggono gli italioti? Per sapere.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da Nickognito »

in ogni caso l' altezza media degli italiani maschi e' superiore a quella degli svizzeri maschi, per cui nemmeno sa di cosa parla, l' imbecille.
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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da Pindaro »

Vabbeh, la Svizzera sembra la fucina di questi poveri imbecilli politicanti.
Uno s'è tolto dalle palle, per fortuna.
Magari prima o poi anche questo.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da Lyndon79 »

Tutto normale.
Basta cambiare paese, e gli immigrati vengono dipinti in modi spesso simili.
I discorsi che si sentono fare in Italia circa gli immigrati (ci rubano il posto, se ne approfittano del nostro welfare, che se ne tornino a casa: prima noi, e poi semmai gli altri, sono sporchi, pericolosi e brutti), altrove li fanno nei confonti (anche) degli italiani. Non solo nel passato, ma ancora oggi.
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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da chiaky »

Lyndon79 ha scritto:Tutto normale.
Basta cambiare paese, e gli immigrati vengono dipinti in modi spesso simili.
I discorsi che si sentono fare in Italia circa gli immigrati (ci rubano il posto, se ne approfittano del nostro welfare, che se ne tornino a casa: prima noi, e poi semmai gli altri, sono sporchi, pericolosi e brutti), altrove li fanno nei confonti (anche) degli italiani. Non solo nel passato, ma ancora oggi.
Ma certo, che si pensa di essere gli unici? Questi discorsi si sono sempre fatti e si faranno sempre in tutto il mondo.
Anche qui mi meraviglio di chi si meraviglia.
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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da chiaky »

Provate a leggervi cosa dicevano i rapporti americani sugli immigrati italiani di 100 anni fa. Venivamo descritti come lanzicheencchi, più o meno. Maleodoranti, volgari, maleducati, tendenti alla criminalità e feccia del genere umano. Ci sono i documenti in rete.
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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da gianlu »

Lyndon79 ha scritto:Tutto normale.
Basta cambiare paese, e gli immigrati vengono dipinti in modi spesso simili.
I discorsi che si sentono fare in Italia circa gli immigrati (ci rubano il posto, se ne approfittano del nostro welfare, che se ne tornino a casa: prima noi, e poi semmai gli altri, sono sporchi, pericolosi e brutti), altrove li fanno nei confonti (anche) degli italiani. Non solo nel passato, ma ancora oggi.
Stando alla più stretta attualità, sono un paio di esponenti socialisti ad aver assunto posizioni nuove per quell'area.
Di Rupo ha fatto espellere la bolognese di cui all'articolo che avevo postato venerdì.
Questo bernese è a sua volta socialista.

Ps: complimentoni all'articolista, fra "quattro cantoni" ed "elezioni europee".
nickognito ha scritto: boh, io sono 190, di razza tedesca, il signor Tschappat mi fa una pippa, essere inferiore.
Magari saprebbe scrivere correttamente il tuo cognome pur senza essere italiano madrelingua :P
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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da Johnny Rex »

Banalità del giorno: c'è immigrato ed immigrato, senza Calderolizzare il tutto in un senso o nell'altro. Per come la vedo io, una economia in fase di sviluppo ha bisogno (anche) di immigrazione, una in fase recessiva un po' meno. Di certo, al netto degli stereotipi, ha sempre fatto comodo ai cosìdetti "imprenditori" di pochi scrupoli.

Nei fatti è intollerabile che la Mafia sappia quanti lavoratori in nero le occorrono nei campi dei Pomodori e lo Stato non sappia dove , quanto e quando serva un serbatojo di immigrazione, in che misura e dove immetterlo. Un flusso di immigrazione controllato è salutare e necessario , il flusso selvaggio e l'abolizione del reato di immigrazione clandestina sono Pure follie , che servono soltanto ad incoraggiare la malavita.

Non si vuole più lavorare nelle fabbriche? se non si creano maestranze italiche di livello ben vengano quelle straniere , se uno dopo 1/2 anni padroneggia la mia lingua, sa la mia storia, la mia legislazione e i principi di diritto dello stato in cui risiedo, lo considero più italico di un nativo senza voglia di fare nulla e di contribuire a mantenere sé stesso o chi lo circonda.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da gianlu »

Johnny Rex ha scritto:Banalità del giorno: c'è immigrato ed immigrato, senza Calderolizzare il tutto in un senso o nell'altro. Per come la vedo io, una economia in fase di sviluppo ha bisogno (anche) di immigrazione, una in fase recessiva un po' meno.
F.F.
Pochi giorni fa, in commissione bicamerale, Natale Forlani (un dirigente ministeriale) ha sostenuto che le sanatorie hanno fatto aumentare il sommerso e ha ipotizzato un blocco degli ingressi generici.
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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da gianlu »

PORTO RECANATI - Il 20 novembre scorso, è stato rubato il camper del dipendente comunale e allenatore di calcio Giorgio Capitanelli, il quale pur di ritrovarlo ha tentato anche la strada di internet inserendo tutti i dati utili alla sua identificazione. E domenica 16 marzo gli è arrivata una puntuale segnalazione da parte di un cittadino di Bologna. Il camper era stato individuato all'interno di un campo nomadi ai margini della A14 nei pressi di Bologna. "Mi sono messo subito in macchina - rivela Capitanelli - raggiungendo il luogo segnalato in un battibaleno. Da uno svincolo dell'autostrada ho notato - come mi era stato segnalato - il campo nomadi e non ci ho messo molto ad individuare il mio camper. Ho chiamato la polizia del luogo che dopo un po' è arrivata sul posto verificando che quel camper era proprio il mio. Svolti gli accertamenti e le procedure del caso mi aspettavo mi fosse restituito, invece non è andata così: il camper è stato posto sotto sequestro giudiziario e lasciato nella disponibilità dei ricettatori, perché - mi è stato detto - si trattava di una famiglia di nomadi senza casa. Cose dell'altro mondo. Ora il camper è a disposizione della Procura fino a non si sa quando. Dico io: il camper è mio ma è a disposizione della Procura e nella disponibilità, chissà di che genere, di una famiglia di zingari. Riuscirò più ad averlo?” dice sconfortato Capitanelli.

Nota del forumista: se vendessi la mia auto per poi divenire ricettatore di un auto blu rubata, le autorità mi consentirebbero di tenerla nella mia disponibilità essendo io privo di auto?
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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da paoolino »

Ma la Boldrini?
"Non si può offrire servizi di lusso
ai turisti e trattare male i migranti"


:o
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da Rosewall »

c'ha grossa crisi
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da Nickognito »

paoolino ha scritto:Ma la Boldrini?
"Non si può offrire servizi di lusso
ai turisti e trattare male i migranti"


:o

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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da Pindaro »

Nickognito ha scritto:
paoolino ha scritto:Ma la Boldrini?
"Non si può offrire servizi di lusso
ai turisti e trattare male i migranti"


:o

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Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da Pindaro »

Immagine
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da Nickognito »

:lol: :lol: :lol: :lol:
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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da Nasty »

Sbaglio o nel logo non sono raffigurate casa di pituan e casa di balbvy?
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"
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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da Albornoz »

Con dentro il nome ed il simbolo del partito fondato da Gianfranco Fini, Fratelli d'Italia della Giorgia Meloni fa veramente paura, non è votabile.
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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da eddie v. »

PINDARO ha scritto:Immagine
meloni, crosetto, la russa, bracconeri e adesso allam...hanno trovato l'intellettuale di riferimento, la squadra è fatta
Il problema non è l'acqua che beviamo, è l'acqua che mangiamo.
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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da Rosewall »

Dieci leggende sull'immigrazione.

‘They are taking our jobs’

Immigrants represent 9% of the active population in France and contribute 8.9% to the labour market, according to a study for the French government’s stategic analytical centre in 2012. They also experience more unemployment than non-immigrants: 16.1% compared to 9.1%, according to data from the same year at the French National Institute of Statistics and Economic Studies (Insee).

Immigrants generally work in sectors where they are less qualified or not qualified at all, such as construction, catering or seasonal agriculture. According to a government study conducted at the end of 2012, immigrants comprised about one-third of domestic workers, and a quarter of those working in heavy construction and the building industry.

They are also largely over-represented when it comes to precarious employment, what with part-time work and short-term contracts. France has a high unemployment rate, but also faces a shortfall in certain sectors, such as the medical profession, where resources are tight.

The majority of studies contend that France’s ageing population means immigration is necessary to assure a steady level of salarial contributions.

Le Monde

‘They deplete welfare budgets’

In France there are no different categories of immigrants or local people when it comes to welfare policies. It is thus difficult to know who makes or receives what. We do know, for example, that more immigrants claim unemployment benefits than non-immigrants: in the former, 17.3% of women and 16.3% of men are unemployed, compared to 10% and 9.7% of the total population.

However, a 2005 study by the economist Xavier Chojnicki revealed that while immigrants received more benefits for housing, welfare and unemployment than non-immigrants, they also contributed more than others.

The difference can be discerned in pensions. Immigrant populations have a different age structure. They are younger (comparatively too), and are thus more active (55% are between 22 and 55 compared to 40% of the population). Therefore they pay out more, all the while receiving less child benefit or pensions.

Le Monde

‘They don’t integrate’

At the end of the 1990s, many Italian cities experienced the Chinese pizzeria restaurant boom. Young migrants from China bought up the old restaurants that were operating with little energy and transformed them into bustling centres of activity. These taverns had their old ovens and chefs continued to churn out their version of Quattro Stagioni pizzas, just as kebab is still served with chips in the Benelux countries.

Being together is an issue of will, respecting each other’s rights and duties. The Organisation for Security and Cooperation in Europe has noted that in countries such as Hungary and the UK the electoral participation of immigrants in the long run is higher than that of non-immigrant citizens.

The European commission has also found that a candidate with a foreign name often has to apply to twice as many places to get a job as someone without one.

The same goes for the schools. “The challenge is twice as hard for young immigrants going to school compared to their peers, who may have other disadvantages,” says a commission source.

The most conservative estimates are that by 2061, a quarter of the population will have roots outside their original country. Integration will become necessary. “It’s not true that they don’t want to integrate, it’s just that it is too difficult to overcome those boundaries and that resistance,” says the source.

According to the Migration Policy Centre in Bologna, Latin Americans, Filipinos and eastern Europeans integrate well in Italy, while Chinese and Africans find it harder.

Marco Zatterin, La Stampa

‘They come here illegally’

Post Arab spring, 140,000 men and women fled the various catastrophes in their countries for Europe. Frontex counted 107,000 in 2013 alone. This year that number has increased, and some say it has even doubled. These people are illegal immigrants because they are undocumented, although only a small proportion of them come to Europe for economic motivations. These are people fleeing the horrors of war and of political crises in Syria, the Middle East, Egypt, the Horn of Africa, Libya, Mali and Nigeria.

Nevertheless, this is still a small proportion of the total at less than 10% of the migration movements across the continent.

Marco Zatterin, La Stampa

‘Where there are immigrants you’ll find crime’

Many terms contain an embedded prejudice: ghettoisation, no-go area, mafia. They make it sound as if there are obscure networks running rings of immigrant criminals around European capitals that society cannot beat. But the theory that immigrants are by nature more criminal than indigenous people is wide of the mark. A survey by German criminologist Christian Walburg makes it clear that adult immigrants in Germany are not more inclined to commit crimes than a native German person.

When it comes to younger migrants the story is different; there are more non-German young suspects. But the statistics aren’t completely clear: young people with a German passport count as German in the statistics, even if they have an immigrant background. Walburg says that the appetite for violence and crime has more to do with social marginalisation than the origins of the victims.

Isabel Pfaff, Süddeutsche Zeitung

‘They dilute our values’

Values are neither static nor pure. They are never the same for everyone in a society and they change. In the 1970s, a woman in Germany still had to get her husband’s permission to take a job. That’s far from the case today. We’ve dismissed such things – and yet we criticise immigrants for their supposed discrimination against women.

Values will differ between a supporter of the Green party and a voter for Angela Merkel’s ruling conservative party, the Christian Democratic Union (CDU). How can a migrant dilute any of it? Maybe they could also be a member of the CDU party, like Cemile Giousouf, the first German politician with Turkish ethnicity elected into the party. The C in CDU, she says, stand for the values that she shares with Christians as a Muslim. Values are always the sum of the beliefs of the individuals that are negotiated as we live together. The more these individuals widen their horizons through immigration, the wider their spectrum of values gets.

Isabel Pfaff, Süddeutsche Zeitung

‘They won’t learn local languages’

The overwhelming majority of migrants living in Britain do not need to learn English, they already speak it. As the most recent 2011 census showed only 138,000 of the 7.5 million non-UK born population in England and Wales cannot speak any English.

It is true that the main language spoken by 4 million people living in Britain is not English or Welsh but Polish, Punjabi or Urdu in that order. But 1.7 million can speak English very well, a further 1.6 million can speak it well and 726,000 can get by in conversation but have difficulties with written English.

This situation is likely to continue as the government has made passing an English language test a condition of getting a visa for work or study or applying for British passport. In addition, it has been made clear to unemployed people that if they are not prepared to learn English they will face benefit cuts.

It has long been recognised that the 138,000 who cannot speak English at all are likely to be among an older generation of Asian women who never learned English and so never worked outside the home or their community. In the past the government funded English as a second language or ESOL classes to improve the chances of integrating new migrants and those who have settled in closed communities. But in recent years funding has been cut and ESOL students required to pay up to £1,000 a course. Despite this courses are oversubscribed – an indication of the strong desire of most new migrants to integrate as fast as possible.

Alan Travis, the Guardian

‘Relaxing immigration laws would lead to the country being inundated’

When Victor Spiresau landed at Luton airport on 1 January from a Transylvanian village on his way to start work at a London car wash he was greeted by two MPs who had gone to see for themselves the widely predicted influx: “I don’t come to rob your country. I come to work and then go home. Here you pay a lot, in Romania it is very cheap,” he told Labour MP Keith Vaz.

There had been alarmist predictions that the decision across Europe to lift the remaining labour market restrictions on Romanian and Bulgarian workers would trigger an influx in the hundreds of thousands. As it happens Victor proved to be the exception as only about 7,000 more Romanians and Bulgarians came to work in Britain in the first three months of 2014 compared with the first quarter of 2013.

The absence of Romanians and Bulgarians in huge numbers this year does not prove that scrapping all Britain’s border controls wouldn’t lead to a massive influx from around the world. But it does demonstrate that tough immigration controls are only one factor in determining the mass movement of people across borders. In the case of Romania and Bulgaria, those likely to emigrate probably did so seven years ago when the EU opened its doors to them even if it was on limited terms. Most went to Italy and Spain not Britain, where language, climate and settled communities had far more to offer.

In Britain’s case, tough immigration controls have proved effective in restricting non-EU migration, particularly of unskilled workers. But the UK still faces historically high net migration levels of 243,000 a year – mainly from within the EU where the principle of free movement renders the question of external border controls academic. Instead the strength of the euro and the pound, the relative jobs market across Europe, differences in GDP growth, language affinities and cheap coach and rail travel all prove far more important in determining the flow of migrants within Europe than any single immigration policy.

Alan Travis, the Guardian

‘Basic services such as hospitals and schools collapse’

This is one of the arguments that people who are hostile to immigrants take refuge in. If they come to Europe as citizens with rights, won’t they end up abusing our most valuable benefit, the welfare state?

“There hasn’t been any study showing this link between immigration and the abuse of social services,” says Sergio Carrera, a researcher at the Centre for European Policy Studies, one of the most influential thinktanks in Europe.

Some experts have tried to take the complex task on, of calculating the difference of what immigrants bring to public budgets and what they consume. A recent study by the Migration Policy Centre, using figures from the Organisation for Economic Cooperation and Development, shows that foreigners are net contributors (they add more to the state than they spend), across almost the whole continent, apart from in seven countries (with Spain among them).

Still, surveys in Spain show that immigrants are net contributors for health; they get ill less frequently because they tend to be younger and have a more urgent need to be fit for work than the native population.

El País

‘They don’t return to their own countries when their situation improves’

Every country closely follows the evolution of its population and especially the rhythm of immigrants arriving on their shores. Very rarely they’ll tell you how many foreigners have decided to go back home. The EU does not have detailed figures, but according to the latest Eurostat data, almost 1.3 million people left the member states in 2012. In all, 541,000 of those – almost half – were citizens of a third country.

The return journeys of those who are considered immigrants, even though they have an EU passport, can be even higher. Many of those citizens come back once they have acquired the nationality of the country that they have lived in, and the statistics don’t label them foreigners. Another obstacle is the lack of precision about where they emigrate to: a foreign citizen could leave Portugal because of bad working conditions and move to Germany, so it’s not that they’re leaving the EU, but just going where there are better work opportunities.

“The problem with the concept of going back to your country is that it is not a definitive state,” says Sergio Carrera. “Some will leave and then come back again later.”

This kind of movement is more common in a collective group, since changing country is not such a traumatic thing for the average citizen, despite all of the myths that stigmatise immigration.

El País
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Ma quale Integrazione

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luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Ma quale Integrazione

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Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Ma quale Integrazione

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http://www.bmi.gv.at/cms/bmi/_news/bmi. ... e=0&view=1

Durante la sua visita a Pristina, il ministro dell’Interno austriaco Johanna Mikl-Leitner è stato molto chiaro:
“Nel 2014 abbiamo ricevuto 1.900 domande d’asilo dal Kosovo, mentre nel solo gennaio 2015 sono già 1.000. Dobbiamo prendere provvedimenti”.

Dopo i colloqui con il premier kosovaro Isa Mustafa, la Mikl-Leitner ha lasciato questo messaggio ai kosovari:
“Non è vero che una volta arrivati in Austria troverete soldi o un lavoro.
Non credete alle promesse dei truffatori:
verrete rimpatriati e tornerete ancora piu’ poveri di quando siete partiti”.

Nota per gli immigrazionisti:
il ministro non è leghista né di forza nuova: è del partito popolare.
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Re: Ma quale Integrazione

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Ovvio che non sia leghista o di forza nuova.
Infatti non ha detto "spariamo ai barconi" o " raderemo al suolo le vostre case".
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Ma quale Integrazione

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Se fossi un immigrato presterei poca attenzione a prese di posizioni inattuabili scritte sui social o dette ai comizi.
Mi preoccuperei di più di una posizione governativa e attuabile, come quella della popolare austriaca.
O di quella già nota del governo belga con premier socialista (rimpatriati anche i cittadini ue se «peso indebito per lo stato sociale»).
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Re: Ma quale Integrazione

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gianlu ha scritto:Se fossi un immigrato presterei poca attenzione a prese di posizioni inattuabili scritte sui social o dette ai comizi.
allora io se fossi in te non voterei per questa gente, se parla tanto per il gusto di spararla grossa.
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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da uglygeek »

gianlu ha scritto:Se fossi un immigrato presterei poca attenzione a prese di posizioni inattuabili scritte sui social o dette ai comizi.
Se fossi un ebreo presterei poca attenzione a prese di posizione inattuabili scritte sul Mein Kampf o dette in birreria.
Ah... dici che dovrei prestare attenzione?
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Re: Ma quale Integrazione

Messaggio da Paolo79 »

gianlu ha scritto:http://www.bmi.gv.at/cms/bmi/_news/bmi. ... e=0&view=1

Durante la sua visita a Pristina, il ministro dell’Interno austriaco Johanna Mikl-Leitner è stato molto chiaro:
“Nel 2014 abbiamo ricevuto 1.900 domande d’asilo dal Kosovo, mentre nel solo gennaio 2015 sono già 1.000. Dobbiamo prendere provvedimenti”.

Dopo i colloqui con il premier kosovaro Isa Mustafa, la Mikl-Leitner ha lasciato questo messaggio ai kosovari:
“Non è vero che una volta arrivati in Austria troverete soldi o un lavoro.
Non credete alle promesse dei truffatori:
verrete rimpatriati e tornerete ancora piu’ poveri di quando siete partiti”.

Nota per gli immigrazionisti:
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Re: Ma quale Integrazione

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uglygeek ha scritto:
gianlu ha scritto:Se fossi un immigrato presterei poca attenzione a prese di posizioni inattuabili scritte sui social o dette ai comizi.
Se fossi un ebreo presterei poca attenzione a prese di posizione inattuabili scritte sul Mein Kampf o dette in birreria.
Ah... dici che dovrei prestare attenzione?
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Ma quale Integrazione

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Addio Italia, immigrati tornano a casa. ‘Business difficile e giovani senza futuro’

Dai rumeni ai tedeschi, passando per i polacchi e i marocchini: sempre più stranieri, dopo avere trascorso diversi anni nel nostro Paese, decidono di rimpatriare. Wioletta (Polonia): "A Siedlce abbiamo aperto un ristorante e guadagniamo 4mila euro". Renzong (Cina): "Complicato fare impresa".
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Ma quale Integrazione

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Un che bello.
Potremmo avere suicidi di massa da parte dei leghisti.
Non avendo più un motivo serio per vivere.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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