Nickognito ha scritto:Per me la classe votante non va esclusa, ma non va nemmeno capita, va cambiata.
se il voto viene dato in cambio di un posto al comune per il cognato la soluzione consiste nel contrastare il fenomeno del clientelarismo, così come se il voto viene dato facendo leva sul razzismo, la soluzione consiste nel contrastare il fenomeno del razzismo.
Oltre naturalmente, nell'immediato, in uno straccio di selezione, basata su qualche criterio qualitativo, di questa disastrata offerta politica (post di pocaluce). Hai dichiarato che "ci vuole la pulizia etnica contro i culattoni"? Non ti puoi candidare. Mi sembra sia prorio il minimo da pretendere.
Tornando al tuo "la classe votante non va capita, va cambiata", bé, io spero che la sinistra (italiana) smetta di pensarla così.
Fra l'assecondare i peggio istinti della classe votante, e all'opposto l'illudersi che debbano essere i votanti a cambiare per venire incontro ai nostri desideri (il pd, ad esempio, o la gauche francese dei primi anni zero), si porrebbe per il politico l'opzione di capire cosa maggiormente preme all'elettore per poi dargli almeno la sensazione di sbattersi per una risposta - a patto che l'istanza dell'elettore non sia contraria agli ideali e alle convinzioni del nostro virtuoso politico, ovviamente - risposta che dipenderà naturalmente dalla capacità del politico, dagli altri interessi che si intende conciliare, e sì, magari anche da una propria visione del futuro verso cui si vorrebbe far tendere la società (ma qui parliamo di menti politiche particolarmente illuminate, ed in italia non ce ne sono).
Ma, per tornare all'esempio pratico, considerare i voti alla lega solo un errore dovuto ad ignoranza (da cui le pippe su patentini e rieducazione dei votanti), è un errore. Comprensibile, visto che dettato da giustificato e motivato schifo nei confronti della lega, ma un errore.
In attesa che vengano concepite sonde mentali in grado di individuare quali sono le reali ragioni del voto di ciascuno, con annullamento automatico della scheda nel caso venga fuori 'xenofobia', oppure 'posto in comune del cognato', in attesa di questo salvifico prodigio tecnologico, il voto di un artigiano alla lega vale. Ma non nel senso che vale perché in democrazia bla bla bla. Ma nel senso che vale perché potrebbe esprimere un bisogno fondato, che altrimenti non sarebbe stato raccolto dagli altri partiti.
Questo indipendentemente dal fatto che la lega se ne occupi realmente (no), di fatto emergono bisogni e malesseri (vivendo a nord conosco diversi leghisti, e non ci sono cazzi, quelli della prima ora sono stati agganciati dai ritornelli sul fisco, che evidentemente era un problema realmente avvertito). Insomma, è un voto che potrebbe (potrebbe, aspettando il dispositivo che sonderà zucca per zucca) essere più indicativo di un voto chessò, di opinione, basato su convincimenti astratti.
Sta ovviamente al pd scegliere, se continuare a crogiolarsi nell'idea che a nord non viene votato perché l'elettorato non è stato ancora educato alla convivenza, al rispetto, alla solidarietà verso il diverso*, illudendosi così che un giorno non precisato, quando vedranno finalmente la luce, gli elettori verranno a lui.
E così facendo assumere al nord una presenza marginale, per sempre (diventando così partito barzelletta, applicando la stessa definizione che Nick dà giustamente alla Lega per via dell'assenza nel centrosud).
Oppure ammettere con infinita umiltà che esiste un modello socio-economico - di una qualche rilevanza per il Paese nel suo complesso, eh - di cui oggi sa poco o niente (ed eccola, la causa della sua presenza marginale) e fare come il politico virtuoso di cui vagheggiavo all'inizio del post, e come in altri post hanno auspicato Johnny e Rob.
Nick, so che non puoi accettare che possa essere così, che la politica faccia schifo, che il mondo faccia schifo, ma ti voglio sinceramente bene per questo. Invece sarei curioso di sapere se Back condivide o meno questa visione un pò marxiana e un pò liberale, lui che è diviso fra un'anima elitaria che potrebbe solidarizzare con gli assoluti nickognitiani e un'anima pragmatica che potrebbe riconoscersi in quanto sopra.
*il che è vero, cioè, non è vero che il pd non viene votato per questa ragione, ma è vero che al nord convivenza, rispetto, solidarietà verso il diverso siano in molte zone sconosciuti. E così, purtroppo, non solo al nord.