nickognito ha scritto:certo, come dire, gia` che c`e` una costituzione fatta da 20 esperti con principi arbitrali, tanto vale farne una che stabilisce che i tronisti hanno diritto allo ius primae noctis. Non ho mai capito la cosa dei principi arbitrari, come se ci fosse qualcosa di oggettivo. La democrazia e` una preferenza arbitraria, la tolleranza pure, l`amore pure, qualunque cosa lo e`.
con la differenza che i principi di una costituzione non vengono stabiliti a tavolino da un consesso di filosofi e poi imposti, bensì sono il risultato di secoli di conflitti sociali e di lotte di idee.
se devo decidere di economia, posso fare in modo, che so, che solo gli economisti votano, che solo chi non e` stupido vota, che uno deve conoscere un minimo di economia, tante cose diverse. Non di certo che puo` farlo chi ha maggiore risorse.
il problema è che trattandosi la società di un sistema complesso, quand'anche volessimo selezionare i votanti (il che già sarebbe antistorico ed ingiusto), non sapremmo quali criteri adottare. Un aspetto della democrazia è ad esempio quello per cui, semplificando, mille pastori potrebbero eleggere in teoria dieci politici che rappresentano i loro interessi, i quali dovranno raggiungere un compromesso con dieci politici che raccolgono i voti di mille avvocati. Questi fantomatici requisiti selettivi non finirebbero per segare qualche rappresentante dei pastori? Che ne sanno gli avvocati, ed i politici che hanno eletto, di pastori? E soprattutto, perché dovrebbero tutelare anche i loro interessi? Vuoi allora selezionare un tot di votanti all'interno dell'insieme di pastori, e un tot all'interno di quello di avvocati? Ma così facendo dividi l'elettorato in rigide categorie, quando invece i pastori potrebbero dividersi fra loro circa altre questioni, magari alcuni pastori ed avvocati sono accomunati dall'attribuire particolare importanza alla sanità pubblica, o essendo single sono indifferenti a qualsiasi agevolazione alla famiglia.
Insomma, non credo che il Popper di Burano avrebbe gradito un patentino così concepito, ché non fa tanto società aperta.
E non risolverebbe alcun problema, ché solitamente la scelta dell'elettore non si basa su un'analisi obiettiva ed imparziale, né è rivolta al bene pubblico,
ma al contrario comandano pancia o interessi o pregiudizi.
Lo schema insomma non è: analisi -> scelta del partito/candidato.
Bensì: scelta del partito/candidato in base a simpatia -> analisi, a posteriori, che vada dìaccordo col proprio voto.
Più l'elettore è acculturato, più tale analisi sarà articolata e apparentemente sensata,
più sarà ignorante, più le motivazioni addotte per giustificare il proprio voto saranno grezze e inaccettabili.
Ma in qualsiasi caso ciò che determina il voto non è l'analisi.
Esiste forse un criterio selettivo che permetterebbere di escludere qualcuno che vota per luoghi comuni (e ce ne sono molti sia fra i pastori che fra gli avvocati), o qualcuno che vota per i motivi citati da Ombra (il clientelarismo esiste fra gli zotici ma anche fra i laureati, o esperti di qualsiasi cosa)?
Sull'altro lato della medaglia si dovrebbe fare di più però, concordo con Pocaluce:
pocaluce ha scritto:dall'altro lato della medaglia, la democrazia parte dal presupposto che i rappresentanti eletti siano gente integerrima, capace ed adatta al ruolo che sono chiamati a ricoprire; non voglio dire "illuminata", ma quantomeno predisposta per vocazione alla res pubblica, non per interesse proprio o per fame di potere, come purtroppo avviene spesso nella politica odierna. e trattandosi ad ogni effetto di incarico pubblico, non dico di indire un concorso, ma almeno porre dei requisiti minimi da superare tramite apposito esame (una specie di ingresso all'albo, come esiste per tante professioni) per candidarsi non la vedo come una cosa liberticida e fuori dal tempo. magari da una classe di politici migliore, che potrebbe fare campagna elettorale parlando di programmi e non trincerandosi dietro slogan, propaganda ed immagini di facciata, ne verrebbe fuori anche una democrazia migliore in cui gli elettori possano informarsi ed educarsi nella maniera più adeguata.