laplaz ha scritto:Ombra84 ha scritto:Un pò di caos da quelle parti.
https://www.repubblica.it/esteri/2018/1 ... P1-S1.8-T1
Non sanno che pesci pigliare. Un fuggi fuggi incontrollabile.
Che questa Brexit fosse una minkiata fin dall'inizio ormai penso l'abbiano capito tutti in Gran Bretagna, ma a questo punto dovevano per forza andare fino in fondo.
Beh e' un po' piu' di una minchiata, e' la versione inglese del populismo di questi anni. L'America ha Trump, noi Salvini e Di Maio, gli inglesi hanno scelto Brexit. Sto seguendo molto la vicenda, e ci sono tanti spunti interessanti. In poche parole, la May non poteva non fallire perche' la Brexit e' la promessa di un'isola che non c'e', di un ritorno aill'isolazionismo e ai fasti dell'impero passato. E' un ideale utopistico, non ha nulla di razionale. E' stata un'operazione piu' psicologica che politica, basti pensare che una delle ragioni piu' importanti per cui la gente ha votato SI e' che molti volevano tornare ad avere un passaporto di colore blu, come in passato, e non rosso, come gli altri europei.
Ci sono programmi radio della BBC (cercate James O'Brien su YouTube) dove inglesi telefonavano per dare la loro opinione sulla Brexit, e ci sono stati anziani che quasi in lacrime dicevano di voler tornare al Regno Unito di quando erano ragazzi. Altri non si capacitavano che la UE non avesse ceduto su tutta la linea ai voleri degli inglesi, mostrando un complesso di superiorita' mal riposto. Non pochi dicevano di preferire una guerra con la Germania ad un'unione politica con la stessa e vedono nella UE ancora un tradimento della vittoria nella seconda guerra mondiale. E' tutto folle, gli inglesi ormai danno la colpa alla UE anche se li lascia la fidanzata o perdono il telefonino, uscire dalla UE e' visto come taumaturgico per tutti i mali.
Ma alla prova dei fatti e' impossibile attuare una Brexit che non abbia invece effetti devastanti per il Regno Unito. Non avevano considerato ad esempio il piccolo dettaglio che il Regno Unito non e' tutto isolato dal mare, che in Irlanda c'e' un confine vero tra UE e Regno Unito, che la pace irlandese si basa molto sul libero movimento di persone e cose attraverso quel confine. (L'unico modo per poter davvero isolarsi sarebbe cedere l'Irlanda del Nord alla Republlica, cosa ovviamente impensabile, ma non ci sono soluzioni buone: togliere la libera circolazione di merci tra Irlanda e Nord Irlanda mettera' in ginocchio l'economia delle contee del Nord, lasciare la libera circolazione solo in Irlanda causerebbe la creazione di un confine marino tra Irlanda del Nord e il resto del Regno).
E non avevano considerato che non siamo piu' nel 1900, i commerci sono globalizzati, le economie interdipendenti e l'economia inglese avrebbe seri danni se il movimento di persone e merci sulla Manica venisse rallentato da troppi controlli.
Per cui qualunque proposta di accordo messa insieme dal primo ministro non poteva che rendere evidente il contrasto tra cio' che e' possibile e questo mondo dei sogni che hanno in testa gli inglesi. Di conseguenza e' ovvio che nessuna proposta sara' accettabile, che la May dovra' dimettersi, che ci saranno elezioni e poi puo' succedere di tutto. O che vinca la radicale sinistra antisemita di Corbyn, che peraltro vuole la Brexit anche piu' dei conservatori, o che vincano i falchi del partito conservatore che non vogliono patti con l'Europa. La cosa piu' probabile e' che a Marzo, quando scadono i termini per la trattativa,
non ci sara' nessun accordo e da un giorno all'altro nessuno dei trattati che regolano la relazione tra UK e UE sara' piu' in rigore. Con conseguenza imprevedibili... non e' nemmeno detto che almeno in un primo periodo ci possano essere voli diretti tra UK e paesi dell'unione.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.