E il lavoro dov'è?

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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madmarat
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da madmarat »

Ma poi non avete visto come è bello Federer nello spot Lindt? :oops:
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balbysauro
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da balbysauro »

alessandro ha scritto:Secondo me qui c’è un livello di vita molto buono, la cose funzionano, il lago è molto bello anche d’inverno con lo sfondo dei monti imbiancati, nei paesini, tanti servizi, piscine, campi da tennis, locali etc. A mezz’ora da Brescia e Verona un’ora scarsa in treno da milano.
Qui si vive bene, ottime scuole, sanità, pulizia , poca criminalità e un benessere diffuso. Clima ottimo.

Certo, se a uno piace vivere in una metropoli... che poi se uno vive in una città di milioni di abitanti per stare tappato in appartamento da solo col gatto...
L'unico problema è che da quelle parti rischi di incontrare Johnny Rex
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da ciccio »

alessandro ha scritto:Secondo me qui c’è un livello di vita molto buono, la cose funzionano, il lago è molto bello anche d’inverno con lo sfondo dei monti imbiancati, nei paesini, tanti servizi, piscine, campi da tennis, locali etc. A mezz’ora da Brescia e Verona un’ora scarsa in treno da milano.
Qui si vive bene, ottime scuole, sanità, pulizia , poca criminalità e un benessere diffuso. Clima ottimo.

Certo, se a uno piace vivere in una metropoli... che poi se uno vive in una città di milioni di abitanti per stare tappato in appartamento da solo col gatto...
l'entroterra è bello, e c'è ancora una cultura contadina genuina che lo rende squisito, andare in montagna non è distante, per pescare aihmé ormai è andato, i lucci del mincio me li ricordo ancora........
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto:. che poi se uno vive in una città di milioni di abitanti per stare tappato in appartamento da solo col gatto...
in effetti cambio idea, non mando il curriculum.

Scusa se mi piacciono le grandi citta e devo star dietro a gatto e genitori malati!
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alessandro
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da alessandro »

Nickognito ha scritto:
alessandro ha scritto:. che poi se uno vive in una città di milioni di abitanti per stare tappato in appartamento da solo col gatto...
in effetti cambio idea, non mando il curriculum.

Scusa se mi piacciono le grandi citta e devo star dietro a gatto e genitori malati!
Ma era un’opinione non un giudizio
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Nickognito »

In realta' le citta' sono adatte molto a chi e' asociale. Nella citta' passi inosservato, non incontri conoscenti per caso, hai locali aperti giorno e notte, hai abitanti di paesi e lingue diverse, hai molte attivita' in cui puoi andare da solo, dal cinema in lingua originale a concerti di ogni tipo.

Semplicemente, se hai un lavoro che ti piace e forse lo lasceresti per stare vicino ai tuoi, non ti va molto di andare in un posto relativamente mal collegato.

E' sicuramente molto piu' comodo di Praga (soprattutto, meno costoso), ma chiaro che Bologna sarebbe piu' comodo, ma anche Milano o Roma, perche' ci sarebbe un collegamento diretto.

A lavorare in un posto come il tuo a Desenzano andrei solo per soldi, pero' preferisco vivere con meno e avere un lavoro che mi piace di piu'.

Quando non lo avessi piu', beh, certo che considererei un lavoro che non mi piace, ma non pessimo, in un luogo a due treni di distanza da dove sarei, in una citta' non ideale, ma nemmeno pessima, a 1600 euro al mese, emigrando. Non sono mica un italiano choosy :)
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto:In realta' le citta' sono adatte molto a chi e' asociale. Nella citta' passi inosservato, non incontri conoscenti per caso, hai locali aperti giorno e notte, hai abitanti di paesi e lingue diverse, hai molte attivita' in cui puoi andare da solo, dal cinema in lingua originale a concerti di ogni tipo.
Verissimo!!!!
E le citta' sono luoghi molto piu' "di solitudine" proprio perche' hanno milioni di abitanti. E comunque e' molto piu' facile avere una vita sociale in un paesino che in una grande citta'.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto:Qua i piccoli negozi sono aperti dalle 6 di mattina alle 11 di sera. Anche la domenica e Natale. Anche quando i grandi negozi sono chiusi. E a gestione familiare. Perche'? Perche' se vuoi un negozio fai i sacrifici, altrimenti cambi lavoro.
Beh questo e' discutibile.
Allora perche' le scuole sono aperte solo dal lunedi' al sabato e in genere di mattina? Perche' non fare orari a rotazione, con un giorno a caso di riposo che cambia ogni settimana, e con orari pomeridiani o serali? Ovviamente non avrebbe senso, come pure per gli uffici.
Ovviamente devono esserci lavori che hanno orari che devono coprire 7x24 tutta la settimana, o almeno tutti i giorni. Poliziotti, ristoratori, albergatori, ... la lista e' lunga. Ma i negozi sono un caso particolare e un po' dubbio, perche' da un lato e' utile che siano aperti quando la maggior parte della gente non lavora, dall'altro lato i negozi sono tanti ed ha anche senso far rientrare i negozianti nel novero delle persone che non lavorano nei festivi.

A Parigi, la domenica pochissimi negozi sono aperti, solo in posti molto turistici come gli Champs-Élysées. In Svizzera (almeno a Losanna) tutti i generi alimentari chiudono alle 7 e sono assolutamente chiusi di domenica, per cui quando capitava di lavorare molto e di essere impegato anche di sabato mi era completamente impossibile fare la spesa: a volte ho dovuto farla in pausa pranzo e mettere tutto nel frigo della mensa in ufficio per poi portarla a casa la sera. Per dire quanto puo' diventare complicato quando le leggi garantiscono il riposo ai negozianti.
D'altra parte l'apertura domenicale chiaramente svantaggia i piccoli negozianti che gia' subiscono i grandi magazzini: perche' imporre che vivano notte e giorno in negozio come Apu dei Simpsons? Ma d'altra parte questa e' una polemica gia' superata dai fatti, negli Stati Uniti ormai a rischio sono anche i grandi centri commerciali aperti h24 perche' la gente fa la spesa sempre piu' su internet.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da scooter »

uglygeek ha scritto:Ma d'altra parte questa e' una polemica gia' superata dai fatti
Sì, hanno voluto il libero mercato e adesso possono succhiarne il midollo
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto:Ma d'altra parte questa e' una polemica gia' superata dai fatti, negli Stati Uniti ormai a rischio sono anche i grandi centri commerciali aperti h24 perche' la gente fa la spesa sempre piu' su internet.
si, fortunatamente. Beh, hai notato tu stesso quei problemi in Svizzera. Per me in generale si dovrebbe abolire questa idea di lavorare solo ad orari di ufficio. Non credo affatto che questa idea nasca dal fatto che i negozianti siano molti. Tra l' altro, saranno appunto di meno, in futuro, a chi servono tutti questi negozianti?

Non ci sono solo gli albergatori, i poliziotti, gli ospedali. Ci sono i baristi, che di certo non iniziano a lavorare alle 8. Ci sono i ristoratori. Ci sono i tassisti. I guidatori di autobus, di aerei, hostess... Ci sono i tecnici che controllano i server, chi lavora per la sicurezza privata, chi lavora nei locali notturni, o anche solo serali. Ci sono i fornai, ci sono gli operatori di call center per altri paesi e i receptionist degli uffici dove lavorano. Ci sono i preti. Ci sono i farmacisti per le farmacie di emergenza. Gli operai per turni notturni. I magazzinieri che devono lavorare nei negozi e sistemare tutto prima dell' apertura. Ci sono i camionisti. Ci sono gli spazzini che puliscono tutto quando non c'e' traffico. C'e' chi lavora nel soccorso stradale. C'e' chi lavora di notte per rifare l' autostrada. Chi lavora alla radio notturna. Cotadini che iniziano a lavorare all' alba, receptionist di edifici residenziali, chi lavora nei villaggi vacanze ad ogni turno, ci sono scrittori, pittori che scelgono loro quanto lavorare, musicisti che hanno concerti la sera e chi si occupa dei biglietti in cinema e teatri, chi monta e smonta i palchi, giornalisti e telecronisti di sport, sportivi....

Potrei andare avanti ancora e ancora. Tutti questi sono meno dei negozianti? Nel lavoro, e' normale avere turni a seconda delle esigenze. Per dire, io lavoro senza orari, ma, fondamentalemente, decido di seguire orari normali di ufficio semplicemente perche' cosi' e' piu' facile fare riunioni. Gli orari di ufficio servono proprio e solo per questo, per fare riunioni, per fare assistenza live. Ma i servizi di ogni tipo, necessari o meno, si danno in altri momenti, non ci sono certo solo i poliziotti di ronda.

Non si vede perche' i negozianti dovrebbero fare eccezione. Tra l' altro, non ci vede perche' dovrebbe essere cosi' dura per loro, e la moglie del fornaio quando lo vede il marito che va a letto magari alle 8 di sera per dormire?

Tra l' altro, in una societa' che si muove verso il dover avere molti piu' servizi accessori e molti meno lavori normali, che senso ha pensare a fare tutti i lavori in contemporanea, e poi pochisimi lavoratori che offrono servizi ricreativi fuori orario? Non ha senso, gia' adesso non e' cosi', semplicemente i sindacati, comunisti e conservatori pensano solo a determinate categorie, senza motivo.

Che poi un sacco di gente vuole chiudere la domenica per motivi religiosi. Ma poi in genere si tratta di gente che, se arriva in un albergo, si incazza se il checkin inizia alle 2 di pomeriggio, o se alle 9 e mezzo di sera trovi la cucina chiusa, eh :)
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Nasty »

Se un negozionante vuole tenere chiuso di domenica che lo faccia, se veramente religioso non possiamo impedirglielo, ma che tutti siano pronti e disposti a lavorare la domenica, o a turni è del tutto inevitabile ormai.

L'altro giorno ho parlato con una signora che lavora in un'azienda che sterilizza esclusivamente materiale ospedaliero, anzi solo materiale da sala operatoria. Lei personalmente fa turni ovviamente, ma di notte non è un lavoro sempre necessario e mi pare di aver capito che alle 21 chiudano. Purtroppo le è capitato nelle ultime 3 occasioni di " reperibilità" di essere contattata in piena notte perchè c'era necessità, gli attrezzi della sala operatoria devono essere sempre in numero sufficiente presumo. :wink:

Non si è lamentata, è sfiga, magari nei prossimi 6 mesi non la chiameranno mai in orari extra.

Il commesso perchè dovrebbe avere più diritti di questa signora? Per poter andarsi a mangiare una pizza da " O Vesuvio " sabato sera?

Ah, nickognito, tu ricevi merce acquistata su amazon mediamente dopo 3 - 4 settimane? Era un refuso, spero, o ho letto male io. :D
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Nickognito »

Nasty ha scritto: Ah, nickognito, tu ricevi merce acquistata su amazon mediamente dopo 3 - 4 settimane? Era un refuso, spero, o ho letto male io. :D
Nessun refuso.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da uglygeek »

Nasty ha scritto:Il commesso perchè dovrebbe avere più diritti di questa signora? Per poter andarsi a mangiare una pizza da " O Vesuvio " sabato sera?
Ma cos'e' questa corsa al ribasso sui diritti dei lavoratori?
Allora, le hostess di Air France non dovrebbero avere le divise gratis visto che quelle di RyanAir devono comperarle?
Perche' un professore universitario fa solo qualche ora di lezione la settimana quando i minatori passano dieci ore al giorno sottoterra?
Perche' dare gli stipendi quando c'e' chi lavora per anche meno di vitto e alloggio?
Va bene la produttivita', ma tutto questo alla fine a chi serve?
Ultima modifica di uglygeek il sab dic 16, 2017 9:13 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto:
Nasty ha scritto: Ah, nickognito, tu ricevi merce acquistata su amazon mediamente dopo 3 - 4 settimane? Era un refuso, spero, o ho letto male io. :D
Nessun refuso.
Diciamo che Amazon Fresh, su queste basi, da te funzionera' malissimo :-)
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto:
Nickognito ha scritto:
Nasty ha scritto: Ah, nickognito, tu ricevi merce acquistata su amazon mediamente dopo 3 - 4 settimane? Era un refuso, spero, o ho letto male io. :D
Nessun refuso.
Diciamo che Amazon Fresh, su queste basi, da te funzionera' malissimo :-)
ovviamentem vivendo in un paese dove Amazon non c'e', sono solo spedizioni internazionali.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Nasty »

uglygeek ha scritto:
Nasty ha scritto:Il commesso perchè dovrebbe avere più diritti di questa signora? Per poter andarsi a mangiare una pizza da " O Vesuvio " sabato sera?
Ma cos'e' questa corsa al ribasso sui diritti dei lavoratori?
Allora, le hostess di Air France dovrebbero avere le divise gratis visto che quelle di RyanAir devono comperarle?
Perche' un professore universitario fa solo qualche ora di lezione la settimana quando i minatori passano dieci ore al giorno sottoterra?
Perche' dare gli stipendi quando c'e' chi lavora per anche meno di vitto e alloggio?
Va bene la produttivita', ma tutto questo alla fine a chi serve?

Se lavori la domenica poi hai il lunedi libero, molto probabilmente. Qual è la differenza tra domenica e lunedì?
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto:
Nasty ha scritto:Il commesso perchè dovrebbe avere più diritti di questa signora? Per poter andarsi a mangiare una pizza da " O Vesuvio " sabato sera?
Ma cos'e' questa corsa al ribasso sui diritti dei lavoratori?
Allora, le hostess di Air France dovrebbero avere le divise gratis visto che quelle di RyanAir devono comperarle?
Perche' un professore universitario fa solo qualche ora di lezione la settimana quando i minatori passano dieci ore al giorno sottoterra?
Perche' dare gli stipendi quando c'e' chi lavora per anche meno di vitto e alloggio?
Va bene la produttivita', ma tutto questo alla fine a chi serve?
Non vedo il legame. Chi lavora in un negozio fa un servizio al cliente ed e' normale che lo faccia per accontentare il cliente. Poi avere il suo stipendio, assicurazione sanitaria, contributi, condizioni di lavoro sanitarie, etiche, etc... tutto in regola. Semplicemente non si vede perche' fare eccezioni sui turni solo per pochi tipo di lavoro, quando normalmente i turni sugli orari di lavoro li decide il cliente, e non sono un problema nemmeno per paesi socialisti con avanzati diritti dei lavoratori.

E non parlo nemmeno di turni notturni, che in qualche modo condizionano la salute. Si parla di gente che non ha evidentemente voglia di lavorare e voglia che lo stato costringa i loro clienti (su cui loro guadagnano, non lo stato) a venire da loro quando vogliono loro.

Non e' che una babysitter, un infermiere, una fornaia o uno che insegna alle scuole serali siano disgraziati, sfruttati, minatori sottoterra 15 ore al giorno. Sono persone normali, lavoratori con un buon lavoro e tutte le tutele. Non e' che pero' possono venire a dirmi: lo stato deve abolire le scuole serali, le faccia solo dalle 9 alle 18, compresi tutti i corsi per imparare una lingua. Cazzi dei clienti, prendano ferie.

Ma poi non si capisce perche' lo stato dovrebbe tutelare chi 'altrimenti chiude'. Perche' lo stato dovrebbe preoccuparsi del piccolo negozio che chiude e non ce le fa? Senno' allora decidiamo che l' illuminazione elettrica va sospesa, o il lampionaio perde il lavoro. Che so, magari un domani la gente diventa tutta vegetariana e che deve fare lo stato, finanziare i macellai?

Che poi sembra che questo favorirebbe i poveri, magari. Nemmeno la categoria dei piccoli commercianti avesse lo stipendio medio pari a una pensione minima o la disoccupazione.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da uglygeek »

Nasty ha scritto:
uglygeek ha scritto:
Nasty ha scritto:Il commesso perchè dovrebbe avere più diritti di questa signora? Per poter andarsi a mangiare una pizza da " O Vesuvio " sabato sera?
Ma cos'e' questa corsa al ribasso sui diritti dei lavoratori?
Allora, le hostess di Air France dovrebbero avere le divise gratis visto che quelle di RyanAir devono comperarle?
Perche' un professore universitario fa solo qualche ora di lezione la settimana quando i minatori passano dieci ore al giorno sottoterra?
Perche' dare gli stipendi quando c'e' chi lavora per anche meno di vitto e alloggio?
Va bene la produttivita', ma tutto questo alla fine a chi serve?

Se lavori la domenica poi hai il lunedi libero, molto probabilmente. Qual è la differenza tra domenica e lunedì?
Se hai un negozio a gestione familiare e hai nel quartiere un supermercato aperto giorno e notte tutti i giorni devi lavorare anche tu sette giorni alla settimana 16 ore al giorno per non perdere clienti. Ma un supermercato ha economie di scala, puo' gestire i turni dei suoi lavoratori. Un negozietto come fa?
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto: Se hai un negozio a gestione familiare e hai nel quartiere un supermercato aperto giorno e notte tutti i giorni devi lavorare anche tu sette giorni alla settimana 16 ore al giorno per non perdere clienti. Ma un supermercato ha economie di scala, puo' gestire i turni dei suoi lavoratori. Un negozietto come fa?
E una piccola pensione come fa, rispetto al grande albergo? Fa benissimo. Un ristorantino piccolo come fa a servire pranzo e cena stando chiuso mattina e pomeriggio? Benissimo!

Ma poi, veramente se un negozio chiude il martedi, perde molti clienti? E poi, se apro un negozio per animali di una catena in un centro commerciale, o ne apro uno mio grande uguale fuori dal centro commerciale, cos'e' che cambia? Faccio ruotare i dipendenti tra il negozietto di animali di Milano e quello di Parigi?

E' facilissimo trovare gente che vuole lavorare part-time, 4 ore, 6 ore, solo il finesettimana, sono la sera, ma dov'e' il problema?

Altrimenti, boh, facciamo una cosa, aumentiamo le tasse dell'1% a tutti e regaliamo i soldi in beneficienza ai proprietari di negozi. Visto che ci piace tanto favorirli.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da ciccio »

Nickognito ha scritto:
E una piccola pensione come fa, rispetto al grande albergo? Fa benissimo. Un ristorantino piccolo come fa a servire pranzo e cena stando chiuso mattina e pomeriggio? Benissimo!

Ma poi, veramente se un negozio chiude il martedi, perde molti clienti? E poi, se apro un negozio per animali di una catena in un centro commerciale, o ne apro uno mio grande uguale fuori dal centro commerciale, cos'e' che cambia? Faccio ruotare i dipendenti tra il negozietto di animali di Milano e quello di Parigi?

E' facilissimo trovare gente che vuole lavorare part-time, 4 ore, 6 ore, solo il finesettimana, sono la sera, ma dov'e' il problema?

Altrimenti, boh, facciamo una cosa, aumentiamo le tasse dell'1% a tutti e regaliamo i soldi in beneficienza ai proprietari di negozi. Visto che ci piace tanto favorirli.
il paragone fra un negozio ed una pensione è uno fra i più bislacchi della tua storia su mymag, tipo il paragone fra un albero e un triciclo :lol:
Comunque, hai aperto un altro fronte, quello del giorno di chiusura obbligatorio per tutti, supermercati compresi, allora si ci siamo, si può aprire di domenica, a queste condizioni si consente di mantenere in vita tutti e non creare un monopolio di pochi
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da paoolino »

uglygeek ha scritto: Se hai un negozio a gestione familiare e hai nel quartiere un supermercato aperto giorno e notte tutti i giorni devi lavorare anche tu sette giorni alla settimana 16 ore al giorno per non perdere clienti. Ma un supermercato ha economie di scala, puo' gestire i turni dei suoi lavoratori. Un negozietto come fa?
Ma se ho un allevamento di cavalli e poi inventano l'automobile, come faccio?
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da paoolino »

Gli strilloni! Nessuno pensa ai poveri strilloni?
Vietate la Radio!
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da ciccio »

paoolino ha scritto:
uglygeek ha scritto: Se hai un negozio a gestione familiare e hai nel quartiere un supermercato aperto giorno e notte tutti i giorni devi lavorare anche tu sette giorni alla settimana 16 ore al giorno per non perdere clienti. Ma un supermercato ha economie di scala, puo' gestire i turni dei suoi lavoratori. Un negozietto come fa?
Ma se ho un allevamento di cavalli e poi inventano l'automobile, come faccio?
apri un'officina meccanica, l'innovazione non crea regimi di monopolio, ma lascia spazio alla diversificazione, l'impresario deve saper essere duttile altrimenti non è impresario, meglio faccia il salariato
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Nickognito »

quindi sia duttile e apra un negozio dentro il centro commerciale.
Qui in ogni centro commerciale c'e' un tipo che fa le copie delle chiavi, ripara le suole delle scarpe, boh...

Anche questa cosa del giorno di chiusura settimanale non lo capisco, non vedo proprio il motivo per cui quando uno e' aperto sette giorni danneggi chi e' aperto sei... Il giorno di chiusura comunque non andrei in quel negozio.

Io, nelle pensioni dove ho lavorato, avevo i proprietari che si facevano turni di 15 ore, e mi chiamavano la notte a farne nove. Non vedo la differenza di lavorare 15 ore in un negozio.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Burano »

uglygeek ha scritto:
Nasty ha scritto:Il commesso perchè dovrebbe avere più diritti di questa signora? Per poter andarsi a mangiare una pizza da " O Vesuvio " sabato sera?
Ma cos'e' questa corsa al ribasso sui diritti dei lavoratori?
Allora, le hostess di Air France non dovrebbero avere le divise gratis visto che quelle di RyanAir devono comperarle?
Perche' un professore universitario fa solo qualche ora di lezione la settimana quando i minatori passano dieci ore al giorno sottoterra?
Perche' dare gli stipendi quando c'e' chi lavora per anche meno di vitto e alloggio?
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eh a chi mai servirà. .
qui dentro a volte pare di essere a un convegno di confindustriali. Dei meno moderati, oltretutto.
un'idea della conciliazione di tempi di vita e tempi di lavoro degna di Pravettoni :-d
se un ristoratore lavora domenica, lo faccia anche il commesso di superflue attività commerciali dei grandi centri.
ma poi davvero, neanche la scelta delle aperture perpetue implicasse nuove assunzioni o straordinari festivi pagati come dio comanda. Ah già le feste non esistono. Tra domenica e martedì libero che differenza fa :-)
Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Nickognito »

ma non porti mai nessuna logica nelle tue argomentazioni! Come fai a dire che un supermercato e' superfluo e un ristorante no?

Sara' piu' consumista chi va al ristorante invece che chi va al supermercato?

Potro' andare al ristorante dal lunedi' al sabato e cenare a casa la domenica, se proprio voglio consumare?

Ma che e', avete tutti parenti negozianti e nessuno che fa gli altri mille lavori la domenica?

Possiamo fare i concerti e montare i palchi e vendere bibite e magliette dal lunedi' al sabato e la domenica niente concerti, che tanto il lunedi mattina si lavora alzandosi presto?

No, solo i negozi, i supermercati, i centri commerciali, quelli in cui di solito si compra cibo, vestiti, scarpe, medicine, e dove ci sono, come fuori, ristoranti....

Ma che logica e'? Ci sara', ma non lo dite...
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Burano »

Nickognito ha scritto:
Anche questa cosa del giorno di chiusura settimanale non lo capisco, non vedo proprio il motivo per cui quando uno e' aperto sette giorni danneggi chi e' aperto sei... .
dipende da quale dei due diritti si ritiene meritevole di maggior tutela. Nella concezione liberista, merita più tutele la libertà economica di aprire quando vuoi piuttosto che il diritto ad esempio del piccolo esercente privo di tanti impiegati che turnano, di non morire segregato a lavoro per reggere la concorrenza di chi può stare sempre aperto.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Nickognito »

E in base a quale principio o teoria pochi piccoli proprietari hanno diritto di priorita' rispetto a tutti i cittadini, i loro soldi e i servizi che a loro interessano?

E a chi lavora 15 ore al giorno in una pensione familiare, nulla?

Che diritto e' quello per cui 'solo per alcune attivita' e non per altre io ho diritto di fare quell'attivita' che voglio contro gli interessi dei clienti e della societa', impedendo anche agli altri di soddisfare quegli interessi, per far guadagnare me che voglio fare una attivita' mia personale che, senza regole ad hoc, non riesco a fare?'

Non capisco davvero che diritto sia. Sicuramente non mi sembra di sinistra. Se sono di sinistra, piuttosto, impedisco che l'esercente guadagni un solo euro piu' del commesso.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Burano »

Nickognito ha scritto:E in base a quale principio o teoria pochi piccoli proprietari hanno diritto di priorita' rispetto a tutti i cittadini, i loro soldi e i servizi che a loro interessano?

E a chi lavora 15 ore al giorno in una pensione familiare, nulla?

Che diritto e' quello per cui 'solo per alcune attivita' e non per altre io ho diritto di fare quell'attivita' che voglio contro gli interessi dei clienti e della societa', impedendo anche agli altri di soddisfare quegli interessi, per far guadagnare me che voglio fare una attivita' mia personale che, senza regole ad hoc, non riesco a fare?'

Non capisco davvero che diritto sia. Sicuramente non mi sembra di sinistra. Se sono di sinistra, piuttosto, impedisco che l'esercente guadagni un solo euro piu' del commesso.
fino a una quindicina di anni fa era così. Poi si è passati all estremo opposto.
Non sto nemmeno dando un giudizio di valore adesso. Per te è meglio ora, per me prima. Come la possibilità di acquistare online a meno che altrove, gli aspetti negativi che consentono ciò come elusione fiscale ecc per te vanno in secondo piano. Per me no.
Non ho capito la frase sullesercente che non deve guadagnare un euro più del commesso.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Nickognito »

Ma su questo sono d'accordo. Prima era cosi'. E prima c'erano lo strillone e il lampionaio.

Pero', se io voglio regolare un paese, magari fornisco dei motivi, non dico, si deve fare come prima, altrimenti si e' biechi capitalisti. Non ha senso.

Poi che si debba passare per quelli di sinistra perche' si difende il piccolo imprenditore... Ma per favore. Capirei sei parlasse di disoccupati, pensionati, malati, carcerati, operai, dipendenti, no, piccoli imprenditori. Parola di Lenin.

Se non riesci a fare soldi, chiudi il negozio e vai a fare il commesso in un negozio che i soldi li sa fare, non chiedere una legge ad hoc che danneggia me che faccio il dipendente.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Burano »

Nickognito ha scritto:Ma su questo sono d'accordo. Prima era cosi'. E prima c'erano lo strillone e il lampionaio.

Pero', se io voglio regolare un paese, magari fornisco dei motivi, non dico, si deve fare come prima, altrimenti si e' biechi capitalisti. Non ha senso.

Poi che si debba passare per quelli di sinistra perche' si difende il piccolo imprenditore... Ma per favore. Capirei sei parlasse di disoccupati, pensionati, malati, carcerati, operai, dipendenti, no, piccoli imprenditori. Parola di Lenin.

Se non riesci a fare soldi, chiudi il negozio e vai a fare il commesso in un negozio che i soldi li sa fare, non chiedere una legge ad hoc che danneggia me che faccio il dipendente.
non è stato danneggiato solo il bottegaio ma anche i dipendenti di quel settore che prima nei festivi non lavoravano.e non hanno avuto aumento e incremento di posti di lavoro grazie a questo.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da ciccio »

Burano ha scritto: qui dentro a volte pare di essere a un convegno di confindustriali. Dei meno moderati, oltretutto.
ma neanche, di cinici che vogliono sacrificare a tutti i costi la qualità di vita del genere umano in nome del vil denaro
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Nickognito »

Burano ha scritto: non è stato danneggiato solo il bottegaio ma anche i dipendenti di quel settore che prima nei festivi non lavoravano.e non hanno avuto aumento e incremento di posti di lavoro grazie a questo.
Intanto hanno avuto aumento, l' aumento dovuto per legge a chi lavora nei festivi. Aumento minimo, ma ben desiderato, infatti nei lavori con i turni la gente spesso fa a gara per lavorare la domenica, o anche a Natale, figurati il primo novembre, l'unico festivo che la gente non vuole e' il primo gennaio (e qualcuno appunto il Natale).

Nulla vieta peraltro di aumentare per legge tali stipendi.

In ogni caso una persona di sinistra non lotta perche' pochi abbiano dei privilegi che gli altri colleghi non hanno, e che non sono considerati privilegi importanti o diritti dei lavoratori, altrimenti sarebbero diritti per tutti.

Il problema e' che chi vuole questi diritti si rifiuta di stare a casa la domenica sera, e vuole concerti, bar, ristoranti, cinema.

Intendiamoci, io sarei in disaccordo anche a chiudere tutte queste attivita', ma almeno avrebbe un senso, una logica.

Che poi, se vogliamo fare tutti come prima, prima i negozi non avevano oraro di ufficio, aprivano presto la mattina, chiudevano a pranzo, e riaprivano alle 4 di pomeriggio fino alle 8 di sera....

Boh, io vedo che ogni volta in questo topic ci si indigna per cose che io ho sempre fatto in totale agio. E poi mi si critica se non voglio andare a vivere a Desenzano. Dover traslocare per un lavoro lo si fa, ma e' un problema. Fare un lavoro noioso lo si fa, ma e' un problema. Lavorare i festivi ma che problema sarebbe?

Forse e' un problema per un viziato benestante. Che quando lavora in contemporanea con la moglie si paga una babysitter , poi il weekend fa una bella vacanzina ed esce per locali.

Una famiglia normale e' ben contenta di avere orari un po' diversi per stare a casa con i figli, portarli all'asilo, riprenderli, se fa un serale pazienza tanto si esce poco per risparmiare. Se fai la domenica pazienza, perche' stai comunque 7 ore a casa coi tuoi e tanto un weekend fuori, non essendo superconsumista e ricco, non lo fai quasi mai. E cosi' via. Che poi, la disoccupazione e' cosi' alta che se in una coppia entrambi hanno un lavoro fisso, siamo gia', non dico all'eccezione, ma certo non nella piena regola.

Poi certo, se sono un piccolo proprietario, mi faccio i soldi, li faccio non perche' lavoro molto, ma perche' mi faccio fare leggi ad hoc, lavoro quanto il mio dipendente, anche meno, ma guadagno il triplo e magari lui lo tengo anche a nero, o ogni domenica a pranzo vado fuori a mangiare la bistecca con tutta la famiglia, be, allora un po' rompe.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Nasty »

Burano ha scritto: ma poi davvero, neanche la scelta delle aperture perpetue implicasse nuove assunzioni o straordinari festivi pagati come dio comanda. Ah già le feste non esistono. Tra domenica e martedì libero che differenza fa :-)
Le feste si possono fare di lunedì, di martedì, quello della domenica è semplicemente di discendenza religiosa, come sabato per gli ebrei, insomma.

A me ed altri milioni di persone cambia poco se il giorno di vacanza è domenica, lunedì o venerdì. Chi invece vuole avere il giorno libero la domenica lo vuole per poter andare a prendere il caffè al bar, a vedere un film al cinema, al ristorante con la famiglia perchè è festa. ( per loro, non per i milioni di persone che lavorano quel giorno )
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Pindaro »

Non capisco quale sia il problema.
Nei supermercati, ad esempio, chi lavora la domenica ha un giorno libero durante la settimana.
Per contratto, in ogni contratto.
La spesa per noia è una banalizzazione del reale bisogno che moltissimi anno di trovare qualcosa aperto la domenica, per fare la spesa, per comprare il necessario. Per rimediare ad un'urgenza. Che può esserci il lunedì così come la domenica mattina.
E la distinzione tra supermercato e ristorante è davvero priva di logica. Andare a mangiare la pizza la domenica è sì superfluo e non necessario.
Quindi perche si vogliono i supermercati chiusi e poi tutto il resto aperto? Dal bar, all'edicola, al ristorante ? Che senso ha ?
E poi perchè non lamentarsi che i camerieri lavorano il sabato sera fino a notte fonda? Quando andiamo a mangiare al giappo?
Loro non hanno diritto a divertirsi? A stare con la famiglia?
Se scegli di lavorare in un settore sai quando e come devi lavorare.
Un supermercato è necessario che sia aperto sette giorni su sette.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Burano »

Ma quindi se davvero un ristorante e unieuro son la stessa cosa, perché per decenni e secoli non è stato così?
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da paoolino »

ciccio ha scritto:
Burano ha scritto: qui dentro a volte pare di essere a un convegno di confindustriali. Dei meno moderati, oltretutto.
ma neanche, di cinici che vogliono sacrificare a tutti i costi la qualità di vita del genere umano in nome del vil denaro
A me invece sembra di discutere con dei luddisti ultra-conservatori, che fanno della retorica del “si stava meglio quando si stava peggio” la loro bandiera e del mantenimento dello status-quo il loro credo.

La mia azienda, fondata da mio padre, che si occupa di ricerche e analisi di marketing, tra globalizzazione e sviluppi tecnologici ha subito negli ultimi 15-20 anni un’apertura a forme di concorrenza e cambiamenti dei modelli di gestione delle ricerche impensabili.
Ma non è che allora devo avere la pretesa di tutele dall’alto. Si prende atto della situazione e si cerca di adattarcisi.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da ciccio »

PINDARO ha scritto:Non capisco quale sia il problema.
Nei supermercati, ad esempio, chi lavora la domenica ha un giorno libero durante la settimana.
Per contratto, in ogni contratto.
La spesa per noia è una banalizzazione del reale bisogno che moltissimi anno di trovare qualcosa aperto la domenica, per fare la spesa, per comprare il necessario. Per rimediare ad un'urgenza. Che può esserci il lunedì così come la domenica mattina.
E la distinzione tra supermercato e ristorante è davvero priva di logica. Andare a mangiare la pizza la domenica è sì superfluo e non necessario.
Quindi perche si vogliono i supermercati chiusi e poi tutto il resto aperto? Dal bar, all'edicola, al ristorante ? Che senso ha ?
E poi perchè non lamentarsi che i camerieri lavorano il sabato sera fino a notte fonda? Quando andiamo a mangiare al giappo?
Loro non hanno diritto a divertirsi? A stare con la famiglia?
Se scegli di lavorare in un settore sai quando e come devi lavorare.
Un supermercato è necessario che sia aperto sette giorni su sette.
Trumpista
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da ciccio »

paoolino ha scritto:
ciccio ha scritto:
Burano ha scritto: qui dentro a volte pare di essere a un convegno di confindustriali. Dei meno moderati, oltretutto.
ma neanche, di cinici che vogliono sacrificare a tutti i costi la qualità di vita del genere umano in nome del vil denaro
A me invece sembra di discutere con dei luddisti ultra-conservatori, che fanno della retorica del “si stava meglio quando si stava peggio” la loro bandiera e del mantenimento dello status-quo il loro credo.

La mia azienda, fondata da mio padre, che si occupa di ricerche e analisi di marketing, tra globalizzazione e sviluppi tecnologici ha subito negli ultimi 15-20 anni un’apertura a forme di concorrenza e cambiamenti dei modelli di gestione delle ricerche impensabili.
Ma non è che allora devo avere la pretesa di tutele dall’alto. Si prende atto della situazione e si cerca di adattarcisi.
ci mancava quella del babbo che ha fatto tanta fatica per arrivare dov'è arrivato
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da paoolino »

Ciccio, solo che quello che vuole la tutela del babbo perché resti dov’è e magari anche i figli sei tu.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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