E il lavoro dov'è?

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
Rispondi
Avatar utente
laplaz
Massimo Carbone
Messaggi: 28708
Iscritto il: lun set 05, 2005 10:37 am

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da laplaz »

Onestamente non ho ben capito a chi stava rispondendo wes :)
Avatar utente
uglygeek
Massimo Carbone
Messaggi: 26497
Iscritto il: mer feb 06, 2002 1:00 am
Località: Catalogna

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da uglygeek »

wes ha scritto:Potete ammettere che non volete lasciare spazio a chi è più giovane per paura di scoprire che in fondo non eravate così speciali come credevate e che c’è chi può fare il vostro stesso lavoro anche meglio di voi?

Che poi se stai seduto in panchina mentre gli altri giocano la finale è chiaro che passi il tempo a grattarti le palle."
Condivido tutto il resto del post ma non questa parte. Nessuno e' tenuto a lasciar spazio ai giovani, e questo era vero anche in passato: Giovanni Agnelli lavoro' in Fiat fino alla sua morte nel 1945 a 79 anni. In linea di principio nessuno puo' chiedere a nessuno di farsi da parte.

Poi molti smetterebbero anche volentieri di lavorare verso i 60 anni, ma oggi c'e' il problema della pensioni che non c'era negli anni '50, con una societa' molto piu' giovane e con una aspettativa di vita piu' breve di decenni.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
wes
Membro Mooolto Attivo
Messaggi: 764
Iscritto il: mar dic 17, 2002 8:00 pm
Località: Roma

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da wes »

uglygeek ha scritto:
wes ha scritto:Potete ammettere che non volete lasciare spazio a chi è più giovane per paura di scoprire che in fondo non eravate così speciali come credevate e che c’è chi può fare il vostro stesso lavoro anche meglio di voi?

Che poi se stai seduto in panchina mentre gli altri giocano la finale è chiaro che passi il tempo a grattarti le palle."
Condivido tutto il resto del post ma non questa parte. Nessuno e' tenuto a lasciar spazio ai giovani, e questo era vero anche in passato: Giovanni Agnelli lavoro' in Fiat fino alla sua morte nel 1945 a 79 anni. In linea di principio nessuno puo' chiedere a nessuno di farsi da parte.

Poi molti smetterebbero anche volentieri di lavorare verso i 60 anni, ma oggi c'e' il problema della pensioni che non c'era negli anni '50, con una societa' molto piu' giovane e con una aspettativa di vita piu' breve di decenni.
In parte è vero quello che dici.
Però ci sono anche situazioni a dir poco grottesche: in un posto dove ho fatto uno stage in un palazzo dove hanno sede varie associazioni ed enti importanti e ho visto ogni giorno la stessa cosa, gente alla macchinetta del caffè che saliva a lavorare 10 minuti ogni ora..
Un giorno addirittura li ho visti che organizzavano uno sciopero perché gli avevano chiesto di imparare a usare excel. :o
"L'ignoranza è forza,la libertà è schiavitù"(George Orwell)
Avatar utente
NNick87
Massimo Carbone
Messaggi: 21862
Iscritto il: mer apr 09, 2008 5:36 pm

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da NNick87 »

Ecco questa cosa degli stage ha un po’ rotto le balle. Se conosci un minimo i costi del lavoro per un’azienda capisci che è una follia assumere a tempo indeterminato a scatola chiusa.

Io due volte consecutive in due aziende diverse ho fatto stage, tempo determinato e tempo indeterminato.

Ora dovessi cambiare lavoro probabilmente non accetterei uno stage, che si può proporre a chi ha un anno di esperienza max, non 4, ma senza problemi un tempo determinato breve (tipo 6 mesi).
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Avatar utente
uglygeek
Massimo Carbone
Messaggi: 26497
Iscritto il: mer feb 06, 2002 1:00 am
Località: Catalogna

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da uglygeek »

wes ha scritto:
uglygeek ha scritto:
wes ha scritto:Potete ammettere che non volete lasciare spazio a chi è più giovane per paura di scoprire che in fondo non eravate così speciali come credevate e che c’è chi può fare il vostro stesso lavoro anche meglio di voi?

Che poi se stai seduto in panchina mentre gli altri giocano la finale è chiaro che passi il tempo a grattarti le palle."
Condivido tutto il resto del post ma non questa parte. Nessuno e' tenuto a lasciar spazio ai giovani, e questo era vero anche in passato: Giovanni Agnelli lavoro' in Fiat fino alla sua morte nel 1945 a 79 anni. In linea di principio nessuno puo' chiedere a nessuno di farsi da parte.

Poi molti smetterebbero anche volentieri di lavorare verso i 60 anni, ma oggi c'e' il problema della pensioni che non c'era negli anni '50, con una societa' molto piu' giovane e con una aspettativa di vita piu' breve di decenni.
In parte è vero quello che dici.
Però ci sono anche situazioni a dir poco grottesche: in un posto dove ho fatto uno stage in un palazzo dove hanno sede varie associazioni ed enti importanti e ho visto ogni giorno la stessa cosa, gente alla macchinetta del caffè che saliva a lavorare 10 minuti ogni ora..
Un giorno addirittura li ho visti che organizzavano uno sciopero perché gli avevano chiesto di imparare a usare excel. :o
Pero' quello e' un altro discorso, non c'entra strettamente con le eta'. Se un lavoratore diventa inadeguato perche' non studia e non sta al passo con i tempi l'azienda dovrebbe poterlo licenziare.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Avatar utente
uglygeek
Massimo Carbone
Messaggi: 26497
Iscritto il: mer feb 06, 2002 1:00 am
Località: Catalogna

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da uglygeek »

NNick87 ha scritto:Ecco questa cosa degli stage ha un po’ rotto le balle. Se conosci un minimo i costi del lavoro per un’azienda capisci che è una follia assumere a tempo indeterminato a scatola chiusa.

Io due volte consecutive in due aziende diverse ho fatto stage, tempo determinato e tempo indeterminato.

Ora dovessi cambiare lavoro probabilmente non accetterei uno stage, che si può proporre a chi ha un anno di esperienza max, non 4, ma senza problemi un tempo determinato breve (tipo 6 mesi).
Io in tutti i lavori all'estero sono stato assunto con tempo indeterminato ma sei mesi di prova dopo cui potevano licenziarmi. Dopo i sei mesi potevano comunque licenziarmi quando volevano. Questo rende meno folle assumere a tempo indeterminato, e ho sempre avuto la sensazione che queste aziende considerassero il licenziamento l'ultima delle possibilita'.

Nell'unico posto di lavoro in Italia sono entrato con un contratto a tempo determinato di tre mesi, ma ero neolaureato quindi ci sta. Poi mi hanno tenuto.
Invece un mio amico, con gia' anni di esperienza, ha avuto una brutta avventura in una azienda milanese: contratto a tempo determinato di 6 mesi, andava tutto benissimo e lavorava come un matto, sicuro di essere poi assunto a tempo pieno, finche' d'improvviso dopo 5 mesi e 29 giorni gli hanno detto che non andava bene e hanno preso un altro al suo posto con un contratto di 6 mesi. Si vede che giocavano cosi'. Ora lavora a Cambridge, guadagna il quadruplo, e non tornerebbe a lavorare in Italia nemmeno morto.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Avatar utente
NNick87
Massimo Carbone
Messaggi: 21862
Iscritto il: mer apr 09, 2008 5:36 pm

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da NNick87 »

uglygeek ha scritto:
NNick87 ha scritto:Ecco questa cosa degli stage ha un po’ rotto le balle. Se conosci un minimo i costi del lavoro per un’azienda capisci che è una follia assumere a tempo indeterminato a scatola chiusa.

Io due volte consecutive in due aziende diverse ho fatto stage, tempo determinato e tempo indeterminato.

Ora dovessi cambiare lavoro probabilmente non accetterei uno stage, che si può proporre a chi ha un anno di esperienza max, non 4, ma senza problemi un tempo determinato breve (tipo 6 mesi).
Io in tutti i lavori all'estero sono stato assunto con tempo indeterminato ma sei mesi di prova dopo cui potevano licenziarmi. Dopo i sei mesi potevano comunque licenziarmi quando volevano. Questo rende meno folle assumere a tempo indeterminato, e ho sempre avuto la sensazione che queste aziende considerassero il licenziamento l'ultima delle possibilita'.

Nell'unico posto di lavoro in Italia sono entrato con un contratto a tempo determinato di tre mesi, ma ero neolaureato quindi ci sta. Poi mi hanno tenuto.
Invece un mio amico, con gia' anni di esperienza, ha avuto una brutta avventura in una azienda milanese: contratto a tempo determinato di 6 mesi, andava tutto benissimo e lavorava come un matto, sicuro di essere poi assunto a tempo pieno, finche' d'improvviso dopo 5 mesi e 29 giorni gli hanno detto che non andava bene e hanno preso un altro al suo posto con un contratto di 6 mesi. Si vede che giocavano cosi'. Ora lavora a Cambridge, guadagna il quadruplo, e non tornerebbe a lavorare in Italia nemmeno morto.
Quel giochetto è tipico delle grandi aziende di consulenza, fanno numero con gli stagisti che pagano una miseria l’ora e fatturano ad oltre 100€/h ai clienti.

Una cosa che non ho mai capito è perché i dipendenti non chiedano di più, parlo di ferie o scatti di anzianità regolari retribuzioni migliori.

Metti un dipendente che lavora da 5 anni in in azienda. Se chiede un aumento di 100€. All’azienda conviene darglielo o ripartire da zero con un nuovo?
In aziende piccole dov’è una persona fa più cose, esempio tiene da sola tutta l’amministrazione, o da sola ah occupa di acquisti e logistica. I dipendenti hanno un potere contrattuale inimmaginabile, invece subiscono.

Io sono stato implorato di restare nell’azienda precedente. Tutti i giorni il capo mi chiedeva di non andare via (ho dato quasi 6 settimane di preavviso perché avevo attività pendenti e avrei messe in difficoltà i colleghi). Io volevo andarmene ma avrei potuto tranquillamente chiedere stipendio e responsabilità superiori. E alla fine me lo avrebbe probabilmente dato.

Poi mi è andata bene perché ho trovato lavoro in in azienda nettamente migliore. :D
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Avatar utente
babaoriley
FooLminato
Messaggi: 11770
Iscritto il: lun gen 14, 2008 2:55 pm
Località: Milan

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da babaoriley »

Io dove ho lavorato negli ultimi 3 anni facendomi il mazzo (non è presunzione, ero brava) sono stata lasciata a casa per assumere una persona da formare da zero a fare il mio lavoro perché non potevano tenermi più a tempo determinato e la mia assunzione a tempo indeterminato "costava troppo".
Meraviglie del decreto dignità.
Avatar utente
NNick87
Massimo Carbone
Messaggi: 21862
Iscritto il: mer apr 09, 2008 5:36 pm

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da NNick87 »

babaoriley ha scritto:Io dove ho lavorato negli ultimi 3 anni facendomi il mazzo (non è presunzione, ero brava) sono stata lasciata a casa per assumere una persona da formare da zero a fare il mio lavoro perché non potevano tenermi più a tempo determinato e la mia assunzione a tempo indeterminato "costava troppo".
Meraviglie del decreto dignità.
Non so il lavoro che facevi, ma molto dipende dal tempo di formazione.
Oppure il tuo datore di lavoro era un coglione. :D
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Avatar utente
babaoriley
FooLminato
Messaggi: 11770
Iscritto il: lun gen 14, 2008 2:55 pm
Località: Milan

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da babaoriley »

Sono stata formata in poco tempo (ma perché non avevo un tutor ufficiale e "non c'era tempo") e poi il grosso l'ho dovuto imparare da sola, man mano.
Sì, il mio datore d lavoro fondamentalmente era un coglione :D
Avatar utente
Monheim
Massimo Carbone
Messaggi: 17642
Iscritto il: mer lug 18, 2018 3:19 pm
Località: Hobb's End

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Monheim »

uglygeek ha scritto:In linea di principio nessuno puo' chiedere a nessuno di farsi da parte.
In teoria forse mentre in pratica direi che sarebbe opportuno.

Ne ho scritto l'altro giorno per caso sul topic del Covid-19.

Escludo che Clerici e Tommasi fossero pagati a pane e acqua.

Tale danaro a mio avviso sarebbero stato investito meglio per soggetti più giovani oltre che preparati sul tennis del 2008, senza ovviamente nulla togliere al glorioso passato dei due citati.

Credo andrebbe posto un limite d'età.

Monheim ha scritto:
chiaky ha scritto:I giapponesi smettono di lavorare solo in una cassa di pino.
E probabilmente nemmeno li.
Sì, ma credevo che a 70 massimo 75 smettessero. Diciamo un po' di anni in più rispetto all'età pensionabile italica.

Non per farmi gli affari suoi, ma cosa fa a quell'età?

C'è anche da dire che pure in Italia ci son alcune cariatidi non indifferenti qui o là.

Tralasciando l'immonda classe politica, ricordo per dire che la finale di Wimbledon 2008 fu commentata da Clerici e Tommasi rispettivamente 78 e 74 anni all'epoca.

Con tutto il bene che si può voler loro e il ringraziamento per il glorioso passato, forse era comunque opportuno dar spazio a qualcuno di più giovane.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
tuborovescio
FooLminato
Messaggi: 11156
Iscritto il: mer dic 17, 2008 5:30 pm
Località: Colorado

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da tuborovescio »

babaoriley ha scritto:Condivido anche le virgole.
Lo farei leggere a mio zio, che é andato in pensione a 52 anni nel 1990 col sistema retributivo.
quanto ha pagato, 60 mila euro di contributi?
e avrà già ricevuto 600 mila euro di pensione :oops:
Avatar utente
babaoriley
FooLminato
Messaggi: 11770
Iscritto il: lun gen 14, 2008 2:55 pm
Località: Milan

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da babaoriley »

tuborovescio ha scritto:
babaoriley ha scritto:Condivido anche le virgole.
Lo farei leggere a mio zio, che é andato in pensione a 52 anni nel 1990 col sistema retributivo.
quanto ha pagato, 60 mila euro di contributi?
e avrà già ricevuto 600 mila euro di pensione :oops:
so solo che gli diedero pure un incentivo per andare in pensione :D
Oggi ha 82 anni e sta meglio di me e te messi assieme, in forma splendida (si vanta sempre che andare in pensione è stata la cosa migliore della sua vita).

W i baby pensionati!
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148635
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Nickognito »

Sarebbe stato meglio tenere Clerici e Tommasi finché avevano voglia. Il tempo indeterminato non funziona in Italia perché non puoi licenziare. Ma nulla funziona se c'è lavoro, qualcuno deve stare a casa e, giovane o vecchio, a buon diritto si lamenterà. Poi la discriminazione per età è come dire prendo un bianco e chi deve essere un limite di razza, boh

Ma serve semplicemente lavoro, finché manca chi sarà sempre chi non trova e sta male.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Avatar utente
uglygeek
Massimo Carbone
Messaggi: 26497
Iscritto il: mer feb 06, 2002 1:00 am
Località: Catalogna

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da uglygeek »

Monheim ha scritto:
uglygeek ha scritto:In linea di principio nessuno puo' chiedere a nessuno di farsi da parte.
In teoria forse mentre in pratica direi che sarebbe opportuno.

Ne ho scritto l'altro giorno per caso sul topic del Covid-19.

Escludo che Clerici e Tommasi fossero pagati a pane e acqua.

Tale danaro a mio avviso sarebbero stato investito meglio per soggetti più giovani oltre che preparati sul tennis del 2008, senza ovviamente nulla togliere al glorioso passato dei due citati.

Credo andrebbe posto un limite d'età.

Monheim ha scritto:
chiaky ha scritto:I giapponesi smettono di lavorare solo in una cassa di pino.
E probabilmente nemmeno li.
Sì, ma credevo che a 70 massimo 75 smettessero. Diciamo un po' di anni in più rispetto all'età pensionabile italica.

Non per farmi gli affari suoi, ma cosa fa a quell'età?

C'è anche da dire che pure in Italia ci son alcune cariatidi non indifferenti qui o là.

Tralasciando l'immonda classe politica, ricordo per dire che la finale di Wimbledon 2008 fu commentata da Clerici e Tommasi rispettivamente 78 e 74 anni all'epoca.

Con tutto il bene che si può voler loro e il ringraziamento per il glorioso passato, forse era comunque opportuno dar spazio a qualcuno di più giovane.
Il fatto che un anziano possa non essere piu' in grado di fare il suo lavoro e' un altro discorso, pero', in quel caso lo mandi via. Ma non puoi mettere un limite di eta' a priori. Renzo Piano ha 82 anni, ha progettato il ponte di Genova l'anno scorso.

Poi riguardo a Clerici e Tommasi, la commentarono bene la finale del 2008? Perche' se si', allora che importa quanti anni avessero? Tra l'altro io non ho praticamente mai seguito telecronache in italiano dopo di loro, la differenza di livello con quelli che sono venuti dopo era ed e' insopportabile. Fossero tutti come me, le tv non hanno fatto un affare a sostutuirli.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Johnny Rex
Utente dell' anno 2021
Messaggi: 75369
Iscritto il: gio set 15, 2005 2:21 pm
Località: Salò
Contatta:

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Johnny Rex »

Monheim ha scritto:
uglygeek ha scritto:In linea di principio nessuno puo' chiedere a nessuno di farsi da parte.
In teoria forse mentre in pratica direi che sarebbe opportuno.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur Finkelstein
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148635
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Nickognito »

Johnny Rex ha scritto:
Monheim ha scritto:
uglygeek ha scritto:In linea di principio nessuno puo' chiedere a nessuno di farsi da parte.
In teoria forse mentre in pratica direi che sarebbe opportuno.
e' semplicemente, in pratica, discriminatorio e anticostituzionale. Poi capirei lo proponessero dei ventenni, boh :D

Uno non e' bravo? Lo si mandi via, a qualunque eta' . E' bravo? Lo si tenga.

Se poi e' 18enne, 80enne, bianco, nero, del nord, del sud, uomo, donna, gay, etero, e' lo stesso.

Detto questo, se non avete mai visto fannulloni a tempo indeterminato (ma anche determinato), di ogni eta', boh, siete stati fortunati. E son proprio questi fannulloni che dovrebbero farsi da parte, non i vecchi bravi, sono loro che vi rubano il lavoro che non trovate, in parte.

Purtroppo molti di questi fannulloni e incapaci hanno la possibilita' di viaggiare in luoghi dove c'e' lavoro, molti disoccupati italiani non possono permetterselo o non vogliono per situazioni extralavorative.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Avatar utente
Monheim
Massimo Carbone
Messaggi: 17642
Iscritto il: mer lug 18, 2018 3:19 pm
Località: Hobb's End

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Monheim »

uglygeek ha scritto: Il fatto che un anziano possa non essere piu' in grado di fare il suo lavoro e' un altro discorso, pero', in quel caso lo mandi via. Ma non puoi mettere un limite di eta' a priori. Renzo Piano ha 82 anni, ha progettato il ponte di Genova l'anno scorso.

Poi riguardo a Clerici e Tommasi, la commentarono bene la finale del 2008? Perche' se si', allora che importa quanti anni avessero? Tra l'altro io non ho praticamente mai seguito telecronache in italiano dopo di loro, la differenza di livello con quelli che sono venuti dopo era ed e' insopportabile. Fossero tutti come me, le tv non hanno fatto un affare a sostutuirli.
Infatti mi riferivo a quello con limite d'età cioè che a una certa si cambia e stop. Altro che discriminazione.
A meno che si voglia mettere sullo stesso piano la competenza di Lo Monaco (e simili impossibilitati a esprimersi perché ci sono i vecchi mostri sacri ancora attivi ancorati allo scranno) sul tennis nel 2008 a quella di Clerici e Tommasi.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148635
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Nickognito »

Va detto che viviamo in un paese dove molti uomini cambierebbero anche la moglie regolarmente per limiti di eta'. Pero' e' piu' raro che poi le stesse persone si facciano da parte e si licenzino per far posto ai giovani, o dicano alla moglie di trovarsi un amante giovane e decidono di smettere col sesso :)

Perche' qua si puo' parlare in generale, pero', allora, ditemi a che eta' vi licenzierete, anche nel caso avreste bisogno di quei soldi per tirare avanti in vecchiaia, per far spazio ai giovani. Promettetelo no? Scrivetelo qui su mymag: dopo l'eta' x, io, nome e cognome, prometto che smettero' di lavorare per dare occupazione ai giovani.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Avatar utente
laplaz
Massimo Carbone
Messaggi: 28708
Iscritto il: lun set 05, 2005 10:37 am

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da laplaz »

Nickognito ha scritto:Perche' qua si puo' parlare in generale, pero', allora, ditemi a che eta' vi licenzierete, anche nel caso avreste bisogno di quei soldi per tirare avanti in vecchiaia, per far spazio ai giovani. Promettetelo no? Scrivetelo qui su mymag: dopo l'eta' x, io, nome e cognome, prometto che smettero' di lavorare per dare occupazione ai giovani.
Io sinceramente stare a casa a far niente mi annoierei a morte. Probabilmente anche se non come lavoro attivo tutti i giorni proverei in ogni caso a fare qualche attività lavorativa pur potendo rimanere in "pensione". Dipende anche molto dalla salute, da eventuali nipoti da accudire, da altri interessi.
Però non sono dipendente. Credo che un dipendente, se non si trova bene sul posto di lavoro, possa aver ragionevolmente voglia di andarsene il prima possibile.
Avatar utente
uglygeek
Massimo Carbone
Messaggi: 26497
Iscritto il: mer feb 06, 2002 1:00 am
Località: Catalogna

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da uglygeek »

Monheim ha scritto:Infatti mi riferivo a quello con limite d'età cioè che a una certa si cambia e stop. Altro che discriminazione.
Si' che e' discriminazione, discrimini in base all'eta' e non alle capacita'.

(Poi io, sinceramente, non so nemmeno chi sia Lo Monaco...)
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148635
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Nickognito »

Una cosa e' avere voglia di andarsene, altra e' doverlo fare per forza anche se sei bravo e magari non hai soldi e magari devi mantenere anche un figlio minorenne o quasi (si', per adesso non e' reato fare un figlio a 50 anni).

Tra l'altro viviamo in un mondo in cui i vecchi sono discriminati al lavoro, per lo piu', dirigenti di 35 anni meno bravi messi al posto di gente considerata tropp vecchia a 50. Il mobbing sui vecchi e' costante al lavoro. Poi certo, in Italia molti luoghi di vecchi incapaci privilegiati che non fanno nulla, anche, dipende dove vai, ma appunto, uno che non lavora lo devi poter mandare via perche' nonn lavora, non per l'eta'.

Ma poi, boh, esattamente, dai 55 ai 95 anni, per 40 anni chi ve li darebbe i soldi per vivere, a voi e famiglia, la pensione che non esistera' piu'?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Avatar utente
laplaz
Massimo Carbone
Messaggi: 28708
Iscritto il: lun set 05, 2005 10:37 am

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da laplaz »

laplaz ha scritto:
tennisfan82 ha scritto:772mln di ore di cassa integrazione ad aprile
In USA hanno tipo 30 milioni di richieste di sussidi di disoccupazione da inizio Covid, ho perso il conto ormai.
Da noi si è scelto di impedire i licenziamenti. Non dico nè che sia giusto nè che sia sbagliato. Ma ho dei dubbi che si possa tenere in piedi artificiosamente un'azienda per decreto legge.
Avevo scritto questo post prima che uscisse il problema della Jabil. L'azienda aveva già grossi problemi da tempo e probabilmente il Covid è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso colmo, però rimane l'assunto di base. Non puoi obbligare un'impresa a rimanere in vita per decreto legge, non funziona così. Ora tutti se la prendono con la Jabil, e magari sono anche stati dei cani nella gestione dell'azienda, non sto a discutere di questo, ma è per me ridicolo pensare di poter imporre a un'attività imprenditoriale di non licenziare i dipendenti in caso di crisi (per qualsiasi tipo di crisi).
La Jabil è stata la prima, ma a breve ne salteranno a centinaia, PMI e piccola industria che non possono assolutamente essere in grado di sopravvivere nell'attuale contesto.
Avatar utente
uglygeek
Massimo Carbone
Messaggi: 26497
Iscritto il: mer feb 06, 2002 1:00 am
Località: Catalogna

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da uglygeek »

Poi non so che lavoro facciate voi, ma io faccio un lavoro in cui dopo i 40 si e' considerati vecchi, dopo i 50 decrepiti... (No, non il fotomodello :-))
Non e' divertente.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148635
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Nickognito »

uglygeek ha scritto:Poi non so che lavoro facciate voi, ma io faccio un lavoro in cui dopo i 40 si e' considerati vecchi, dopo i 50 decrepiti... (No, non il fotomodello :-))
Non e' divertente.
io pure. Adesso per la prima volta gente di tutte le eta', ma comunque un manager ha di solito 45 anni ecco. Finora ero sempre il piu' vecchio, negli ultimi 10 anni, in tutti i lavori fatti.
Mio cugino gli hanno chiesto di farsi da parte in banca a 50 anni, dandogli un ruolo inferiore, pure se era bravo.

Boh, credo che un quarantenne non trovi lavoro spesso perche' e' considerato vecchio, capisco l'altruismo, ma un quarantenne che cerca lavoro deve augurarsi che i vecchi vengano tutelati molto piu' di adesso e i giovani molto meno o rischia la disoccupazione a vita.

Poi ripeto, ci sono ovviamente dei luoghi dove ancora comandano 60enni incapaci a tempo indeterminato e non assumono nessuno. Ma sono sempre di meno, in via di estinzione, un passato sempre meno attuale.

Che poi spesso i giovani lavorano anche meglio, eh, figuriamoci.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Avatar utente
Monheim
Massimo Carbone
Messaggi: 17642
Iscritto il: mer lug 18, 2018 3:19 pm
Località: Hobb's End

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Monheim »

uglygeek ha scritto:
Monheim ha scritto:Infatti mi riferivo a quello con limite d'età cioè che a una certa si cambia e stop. Altro che discriminazione.
Si' che e' discriminazione, discrimini in base all'eta' e non alle capacita'.

(Poi io, sinceramente, non so nemmeno chi sia Lo Monaco...)
Dicevo che a un certo punto dovrebbero lasciare il passo e non in fase di assunzione. Da quel punto di vista sarei per eliminare l'indicazione dell'età nel cv come in Regno Unito. (In USA come funziona?)
Che poi si possa un po' dedurre dallo stesso e/o vedendo la persona è pur vero anche se un altro discorso visto che una persona può anche avere solo eventuali esperienze lavorative rilevanti per la posizione recenti.

Un mio zio (leva 62) per esempio è stato mandato in pensione nonostante lui volesse continuare a lavorare.
A ogni modo intendevo dai 65/70/75 se proprio.

Jacopo Lo Monaco: “Vi racconto la mia vita nel College NCAA”
https://www.spaziotennis.com/interv/lom ... -usa/32510
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Burano
FooLminato
Messaggi: 10762
Iscritto il: mer gen 30, 2002 1:00 am
Località: L'Italia che non vuole bene

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Burano »

Comunque, come direbbe Moggi, ci sono cose strane.
Ieri mi si presenta una 23enne di belle speranze, accompagnata da mamma, dicendo di voler aprire un bar. Esperienza zero, a parte fare i cappuccini come dipendente :D Ti sei informata sulla zona, costi di gestione, sui costi dei fornitori si basava su quello che gli ha detto il venditore..che magari godeva di sconti e trattamenti di favore perché aveva l'attività da una vita e conosceva tutti. Nulla, niente esperienza, niente capacità manageriale (ha la terza media). Non è nemmeno un caso di prestanome per qualcun altro che ha esperienza e che sarebbe il reale 'capo' della bottega, anche perché se no si sarebbe presentato anche lui.
Così, una ragazzina senza arte né parte ha qualche soldo da parte e decide di buttarli nel cesso.
Aggiungiamo il voler aprire un bar nel periodo covid, a pochi mesi dalla seconda ondata (ciao Gios), un po' di brivido ulteriore in un tentativo di salto nel buio già di per sé pazzesco :)
Lo voglio rivedere, Fabio
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148635
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Nickognito »

Burano ha scritto:Comunque, come direbbe Moggi, ci sono cose strane.
Ieri mi si presenta una 23enne di belle speranze, accompagnata da mamma, dicendo di voler aprire un bar. Esperienza zero, a parte fare i cappuccini come dipendente :D Ti sei informata sulla zona, costi di gestione, sui costi dei fornitori si basava su quello che gli ha detto il venditore..che magari godeva di sconti e trattamenti di favore perché aveva l'attività da una vita e conosceva tutti. Nulla, niente esperienza, niente capacità manageriale (ha la terza media). Non è nemmeno un caso di prestanome per qualcun altro che ha esperienza e che sarebbe il reale 'capo' della bottega, anche perché se no si sarebbe presentato anche lui.
Così, una ragazzina senza arte né parte ha qualche soldo da parte e decide di buttarli nel cesso.
Aggiungiamo il voler aprire un bar nel periodo covid, a pochi mesi dalla seconda ondata (ciao Gios), un po' di brivido ulteriore in un tentativo di salto nel buio già di per sé pazzesco :)
oh, magari e' brava :D
anche a me hanno fatto dirigere un albergo con la quinta superiore, zero scuola alberghiera, un anno di esperienza di cui un terzo come portiere notturno, in un paese straniero dove non sapevo la lingua, zero conoscenze economiche, zero esperienze di management, nel momento di peggiore crisi del settore del decennio :D

Certo, io mai avrei rischiato i miei soldi con me stesso e li' non sei da solo come se hai un bar tuo. Ma insomma, si parla di gestire un bar o un albergo, non di andare sulla Luna...
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Burano
FooLminato
Messaggi: 10762
Iscritto il: mer gen 30, 2002 1:00 am
Località: L'Italia che non vuole bene

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Burano »

[quote="Nickognito]
Certo, io mai avrei rischiato i miei soldi con me stesso e li' non sei da solo come se hai un bar tuo. [/quote]

eh scusa il dettaglio da poco :D
Lo voglio rivedere, Fabio
tennisfan82
Massimo Carbone
Messaggi: 83447
Iscritto il: mar lug 12, 2005 4:33 pm
Contatta:

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da tennisfan82 »

E sarà il primo di una lunga serie

Tragedia a Silvi Marina, in provincia di Teramo, un uomo si è suicidato, ma  prima di togliersi la vita ha lasciato un messaggio alla sua famiglia con su scritto: "Perdonatemi". Il ragazzo faceva il cameriere in un albergo e , come riferisce Il Mattino, la causa del suicidio è stato l'impossibilità da parte dei suoi datori di lavoro di rinnovargli il contratto per via delle misure restrittive anti-COVID-19.




Il padre, ritornando a casa, ha trovato il corpo del figlio, ma già non c’era già più nulla da fare: i soccorsi hanno potuto solamente constatare il decesso. Stando a quanto ha raccontato il genitore ai militari, il ragazzo non aveva preso bene la decisione dei suoi datori di lavoro di non rinnovargli il contratto, ma nulla lasciava presagire in un gesto così drammatico.

Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148635
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Nickognito »

Uno vicino a casa mia ha provato a suicidarsi per lo stesso motivo ma non vi è riuscito.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Avatar utente
alessandro
Massimo Carbone
Messaggi: 29009
Iscritto il: gio gen 01, 2009 1:00 am
Località: desenzano
Contatta:

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da alessandro »

tennisfan82 ha scritto:E sarà il primo di una lunga serie

Tragedia a Silvi Marina, in provincia di Teramo, un uomo si è suicidato, ma  prima di togliersi la vita ha lasciato un messaggio alla sua famiglia con su scritto: "Perdonatemi". Il ragazzo faceva il cameriere in un albergo e , come riferisce Il Mattino, la causa del suicidio è stato l'impossibilità da parte dei suoi datori di lavoro di rinnovargli il contratto per via delle misure restrittive anti-COVID-19.




Il padre, ritornando a casa, ha trovato il corpo del figlio, ma già non c’era già più nulla da fare: i soccorsi hanno potuto solamente constatare il decesso. Stando a quanto ha raccontato il genitore ai militari, il ragazzo non aveva preso bene la decisione dei suoi datori di lavoro di non rinnovargli il contratto, ma nulla lasciava presagire in un gesto così drammatico.


Io vedo peggio gli imprenditori (soprattutto settore turistico) che i dipendenti.
Un cameriere ha la cassa integrazione fino a luglio se è assunto e se non lo è c’è il reddito di emergenza e di cittadinanza e altre forme e prima o poi si riparte.
Un imprenditore può ritrovarsi dopo 5 mesi di chiusura forzata e altri mesi di poco lavoro con centinaia di migliaia di euro di debiti, ricevere o meno 600 euro al mese è ininfluente. Vuol dire avere una voragine finanziaria che ti porta via tutto e ti lascia una montagna di debiti.

Certo, numericamente gli imprenditori sono molti meno.
Il primo a postare un messaggio alla nascita di questo forum
Avatar utente
NNick87
Massimo Carbone
Messaggi: 21862
Iscritto il: mer apr 09, 2008 5:36 pm

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da NNick87 »

alessandro ha scritto:
tennisfan82 ha scritto:E sarà il primo di una lunga serie

Tragedia a Silvi Marina, in provincia di Teramo, un uomo si è suicidato, ma  prima di togliersi la vita ha lasciato un messaggio alla sua famiglia con su scritto: "Perdonatemi". Il ragazzo faceva il cameriere in un albergo e , come riferisce Il Mattino, la causa del suicidio è stato l'impossibilità da parte dei suoi datori di lavoro di rinnovargli il contratto per via delle misure restrittive anti-COVID-19.




Il padre, ritornando a casa, ha trovato il corpo del figlio, ma già non c’era già più nulla da fare: i soccorsi hanno potuto solamente constatare il decesso. Stando a quanto ha raccontato il genitore ai militari, il ragazzo non aveva preso bene la decisione dei suoi datori di lavoro di non rinnovargli il contratto, ma nulla lasciava presagire in un gesto così drammatico.


Io vedo peggio gli imprenditori (soprattutto settore turistico) che i dipendenti.
Un cameriere ha la cassa integrazione fino a luglio se è assunto e se non lo è c’è il reddito di emergenza e di cittadinanza e altre forme e prima o poi si riparte.
Un imprenditore può ritrovarsi dopo 5 mesi di chiusura forzata e altri mesi di poco lavoro con centinaia di migliaia di euro di debiti, ricevere o meno 600 euro al mese è ininfluente. Vuol dire avere una voragine finanziaria che ti porta via tutto e ti lascia una montagna di debiti.

Certo, numericamente gli imprenditori sono molti meno.
Si ok ma se un imprenditore fa la fame vada a fare i dipendente. Di solito non hanno cassa integrazione ma conti in banca più cicciosi... :D
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Avatar utente
Paolo79
Saggio
Messaggi: 8751
Iscritto il: dom gen 09, 2005 12:25 pm
Località: Lombardia

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Paolo79 »

usciti i dati istat sull'occupazione mensile di aprile, praticamente in 2 mesi , marzo e aprile, 400 mila persone hanno perso il lavoro e 800 mila hanno smesso di cercarlo.
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
Avatar utente
Nasty
Più decisivo di Borriello
Messaggi: 55172
Iscritto il: lun nov 25, 2002 1:00 am
Località: Foligno, centro del mondo

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Nasty »

Paolo79 ha scritto:usciti i dati istat sull'occupazione mensile di aprile, praticamente in 2 mesi , marzo e aprile, 400 mila persone hanno perso il lavoro e 800 mila hanno smesso di cercarlo.
Contribuendo direttamente a reperire questo dato, posso dire che è certamente rispondente a verità.
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"
Avatar utente
Paolo79
Saggio
Messaggi: 8751
Iscritto il: dom gen 09, 2005 12:25 pm
Località: Lombardia

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Paolo79 »

Nasty ha scritto:
Paolo79 ha scritto:usciti i dati istat sull'occupazione mensile di aprile, praticamente in 2 mesi , marzo e aprile, 400 mila persone hanno perso il lavoro e 800 mila hanno smesso di cercarlo.
Contribuendo direttamente a reperire questo dato, posso dire che è certamente rispondente a verità.
Grazie sono commosso
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
Burano
FooLminato
Messaggi: 10762
Iscritto il: mer gen 30, 2002 1:00 am
Località: L'Italia che non vuole bene

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Burano »

Eccola l'innovazione :)

Immagine
Lo voglio rivedere, Fabio
tennisfan82
Massimo Carbone
Messaggi: 83447
Iscritto il: mar lug 12, 2005 4:33 pm
Contatta:

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da tennisfan82 »

I furbetti dell’Inps

Dopo l'estate dei "furbetti del quartierino" - i disinvolti immobiliaristi guidati da Stefano Ricucci alla conquista nientemeno che del Corriere della Sera nel 2005 - siamo passati ai furbetti della Cassa integrazione, quella schiera di imprenditori che hanno truffato lo Stato approfittando della sua generosità durante la pandemia. Non si parla qui di una manciata di farabutti, di qualche mela marcia in un corpo sano: no, si tratta di più di un quarto del totale, 27,3 per cento per l'esattezza. Questa cifra emerge da uno studio della Banca d'Italia svolto in collaborazione con l'lnps. Secondo tale studio le imprese hanno fatto ricorso in maniera massiccia ai provvedimenti di sostegno emanati dal Cura Italia, comprensivi, oltre che della Cassa integrazione, del Fondo di solidarietà e del Fondo di integrazione. Nei mesi di marzo e aprile ha usufruito di questi strumenti ben il 51% delle imprese, per quasi il 40% dei dipendenti del settore privato. Grazie alla riduzione dell'orario di lavoro, le imprese più piccole hanno risparmiato circa 3.900 euro per dipendente, e le imprese più grandi tra i 21 mila e i 24 mila euro, a seconda del settore. Il problema è che questa pioggia di soldi ha irrorato anche chi non ne aveva titolo. Infatti, come scritto nello studio, l'utilizzo di questi provvedimenti ha coinvolto «una quota significativa di imprese (circa il 20 per cento nella manifattura e il 30 per cento nei servizi) in cui i livelli produttivi o il fatturato non sono diminuiti rispetto al periodo precedente la pandemia». Alla stessa conclusione giunge il recente rapporto del presidente dell'Ufficio parlamentare del bilancio: oltre un quarto delle ore complessivamente pagate dalla Cassa integrazione ha riguardato imprese che non hanno subito alcuna riduzione di fatturato rispetto all'anno precedente. Questi dati presentano una realtà sconfortante: il sistema produttivo italiano considera lo Stato un albero della cuccagna dal quale arraffare quanto più possibile facendosi beffe delle regole e delle norme. Quando più di un quarto delle imprese ha pensato di farsi finanziare la Cassa integrazione mentre invece faceva lavorare i dipendenti, e pure con salari decurtati, ciò vuol dire che una parte consistente della borghesia produttiva italiana è piagata dalla propensione al malaffare. Ingannare e frodare lo Stato non è mai considerato riprovevole, e men che meno criminale. Basta guardare alle dichiarazioni dei redditi che mostrano un Paese di poveracci, impossibilitati a concedersi una sera al ristorante o una utilitaria: proprio quello che si vede in giro... Ma se Paolo Sylos Labini nel suo magistrale Saggio sulle classi sociali, nel lontano 1974, parlava di una piccola borghesia come un topo nel formaggio delle provvidenze pubbliche contrapponendogli le virtù di una borghesia austera, ora questo atteggiamento si è diffuso a macchia d'olio. Del resto non si vede, salvo lodevoli eccezioni, una classe imprenditoriale che rischi il proprio patrimonio e non vada solo a prestito dalle banche o a tosare il parco buoi del mercato azionario. Il comportamento di più di un quarto del sistema delle imprese indica una disastrosa carenza di senso dello Stato in quella che dovrebbe costituire l'ossatura di una classe dirigente. E il silenzio assordante di Confindustria e del suo tanto assertivo presidente lascia interdetti. In altri tempi la Confindustria metteva al bando le imprese in odore di mafia o in qualche misura conniventi. Ora tace su questo reato di massa. Non finiscono mai le estati dei furbetti.
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
Avatar utente
laplaz
Massimo Carbone
Messaggi: 28708
Iscritto il: lun set 05, 2005 10:37 am

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da laplaz »

tennisfan82 ha scritto:I furbetti dell’Inps

Dopo l'estate dei "furbetti del quartierino" - i disinvolti immobiliaristi guidati da Stefano Ricucci alla conquista nientemeno che del Corriere della Sera nel 2005 - siamo passati ai furbetti della Cassa integrazione, quella schiera di imprenditori che hanno truffato lo Stato approfittando della sua generosità durante la pandemia. Non si parla qui di una manciata di farabutti, di qualche mela marcia in un corpo sano: no, si tratta di più di un quarto del totale, 27,3 per cento per l'esattezza. Questa cifra emerge da uno studio della Banca d'Italia svolto in collaborazione con l'lnps. Secondo tale studio le imprese hanno fatto ricorso in maniera massiccia ai provvedimenti di sostegno emanati dal Cura Italia, comprensivi, oltre che della Cassa integrazione, del Fondo di solidarietà e del Fondo di integrazione. Nei mesi di marzo e aprile ha usufruito di questi strumenti ben il 51% delle imprese, per quasi il 40% dei dipendenti del settore privato. Grazie alla riduzione dell'orario di lavoro, le imprese più piccole hanno risparmiato circa 3.900 euro per dipendente, e le imprese più grandi tra i 21 mila e i 24 mila euro, a seconda del settore. Il problema è che questa pioggia di soldi ha irrorato anche chi non ne aveva titolo. Infatti, come scritto nello studio, l'utilizzo di questi provvedimenti ha coinvolto «una quota significativa di imprese (circa il 20 per cento nella manifattura e il 30 per cento nei servizi) in cui i livelli produttivi o il fatturato non sono diminuiti rispetto al periodo precedente la pandemia». Alla stessa conclusione giunge il recente rapporto del presidente dell'Ufficio parlamentare del bilancio: oltre un quarto delle ore complessivamente pagate dalla Cassa integrazione ha riguardato imprese che non hanno subito alcuna riduzione di fatturato rispetto all'anno precedente. Questi dati presentano una realtà sconfortante: il sistema produttivo italiano considera lo Stato un albero della cuccagna dal quale arraffare quanto più possibile facendosi beffe delle regole e delle norme. Quando più di un quarto delle imprese ha pensato di farsi finanziare la Cassa integrazione mentre invece faceva lavorare i dipendenti, e pure con salari decurtati, ciò vuol dire che una parte consistente della borghesia produttiva italiana è piagata dalla propensione al malaffare. Ingannare e frodare lo Stato non è mai considerato riprovevole, e men che meno criminale. Basta guardare alle dichiarazioni dei redditi che mostrano un Paese di poveracci, impossibilitati a concedersi una sera al ristorante o una utilitaria: proprio quello che si vede in giro... Ma se Paolo Sylos Labini nel suo magistrale Saggio sulle classi sociali, nel lontano 1974, parlava di una piccola borghesia come un topo nel formaggio delle provvidenze pubbliche contrapponendogli le virtù di una borghesia austera, ora questo atteggiamento si è diffuso a macchia d'olio. Del resto non si vede, salvo lodevoli eccezioni, una classe imprenditoriale che rischi il proprio patrimonio e non vada solo a prestito dalle banche o a tosare il parco buoi del mercato azionario. Il comportamento di più di un quarto del sistema delle imprese indica una disastrosa carenza di senso dello Stato in quella che dovrebbe costituire l'ossatura di una classe dirigente. E il silenzio assordante di Confindustria e del suo tanto assertivo presidente lascia interdetti. In altri tempi la Confindustria metteva al bando le imprese in odore di mafia o in qualche misura conniventi. Ora tace su questo reato di massa. Non finiscono mai le estati dei furbetti.
Già discusso nel topic Economia e Finanza.
Non mi sembra nemmeno questo un articolo particolarmente equilibrato.
Burano
FooLminato
Messaggi: 10762
Iscritto il: mer gen 30, 2002 1:00 am
Località: L'Italia che non vuole bene

Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Burano »

Io so solo che è anche per via delle innumerevoli truffe che da ottobre progressivamente si potrà accedere solo con spid al sito inps, così chi per esempio ha un genitore anziano a cui star dietro, o fa le cose col suo cellulare tra le mani, o gli tocca procurarsi un'ulteriore sim :-?
Lo voglio rivedere, Fabio
Rispondi