E il lavoro dov'è?

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da BackhandWinner »

Dai su, è impossibile avere troppo tempo a disposizione. Il tempo è, quasi sempre, la risorsa più scarsa che abbiamo. E non vale solo per chi ha sete di sapere universale e vuole impare sette lingue moderne e parlare fluentemente greco classico, suonare alla perfezione cinque strumenti musicali, carpire i segreti più reconditi della meccanica quantistica e della biologia molecolare. Basta avere anche una sola passione extralavorativa, più magari una famiglia, e il tempo sembra non bastare mai.
Oh, sì, cazzeggio su internet e sui forum incluso, questo sicuramente. Evviva l'ozio!

Se vogliamo parlare dell'eccesso di tempo a disposizione come problema serio allora dobbiamo immaginarci immortali, come nel racconto capolavoro di Borges. Ecco lì allora il problema in effetti non sarebbe di facile soluzione. :)
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da NNick87 »

BackhandWinner ha scritto:Dai su, è impossibile avere troppo tempo a disposizione. Il tempo è, quasi sempre, la risorsa più scarsa che abbiamo. E non vale solo per chi ha sete di sapere universale e vuole impare sette lingue moderne e parlare fluentemente greco classico, suonare alla perfezione cinque strumenti musicali, carpire i segreti più reconditi della meccanica quantistica e della biologia molecolare. Basta avere anche una sola passione extralavorativa, più magari una famiglia, e il tempo sembra non bastare mai.
Oh, sì, cazzeggio su internet e sui forum incluso, questo sicuramente. Evviva l'ozio!

Se vogliamo parlare dell'eccesso di tempo a disposizione come problema serio allora dobbiamo immaginarci immortali, come nel racconto capolavoro di Borges. Ecco lì allora il problema in effetti non sarebbe di facile soluzione. :)
Io è una vita intera che ho tantissimo tempo a disposizione e tutto sommato pochi soldi. Si vive benissimo così.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da alessandro »

http://www.repubblica.it/economia/2017/ ... 155600183/

Sembra un film di zalone

Vigili che non possono stare all'aperto, infermieri che non possono toccare i pazienti, medici inadatti fisicamente a interagire con le persone, spazzini a cui è vietato dal certificato di spazzare...

Qui sarebbe da fare una bella pulizia.
Lasciatemi essere un po' demagogico.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da paoolino »

"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Nickognito »

Non ho capito in che modo dei dati sul passato possono essere di guida per il futuro.
Io non so se la tecnologia fara' aumentare la disoccupazione in modo drastico in futuro. Ma non vedo come il ruolo della tecnologia del passato o presente possa essere un indicatore.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto:Non ho capito in che modo dei dati sul passato possono essere di guida per il futuro.
Io non so se la tecnologia fara' aumentare la disoccupazione in modo drastico in futuro. Ma non vedo come il ruolo della tecnologia del passato o presente possa essere un indicatore.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da alessandro »

Nickognito ha scritto:Non ho capito in che modo dei dati sul passato possono essere di guida per il futuro.
Io non so se la tecnologia fara' aumentare la disoccupazione in modo drastico in futuro. Ma non vedo come il ruolo della tecnologia del passato o presente possa essere un indicatore.
di solito, non prevedono m apossono dare un'idea.

nuova tecnologia - perdita di posti di lavoro - nuovi e differenti lavori ch eprima non esistevano.
negli scorsi 300 e' andata cosi', magari succede ancora magari no.

di norma le serie lunghe e' piu' probabil esi ripetano che non il contrario.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da uglygeek »

alessandro ha scritto:
Nickognito ha scritto:Non ho capito in che modo dei dati sul passato possono essere di guida per il futuro.
Io non so se la tecnologia fara' aumentare la disoccupazione in modo drastico in futuro. Ma non vedo come il ruolo della tecnologia del passato o presente possa essere un indicatore.
di solito, non prevedono m apossono dare un'idea.

nuova tecnologia - perdita di posti di lavoro - nuovi e differenti lavori ch eprima non esistevano.
negli scorsi 300 e' andata cosi', magari succede ancora magari no.

di norma le serie lunghe e' piu' probabil esi ripetano che non il contrario.
Non sta gia' succedendo, non e' che si tratta di prevedere il futuro.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto:
di solito, non prevedono m apossono dare un'idea.

nuova tecnologia - perdita di posti di lavoro - nuovi e differenti lavori ch eprima non esistevano.
negli scorsi 300 e' andata cosi', magari succede ancora magari no.

di norma le serie lunghe e' piu' probabil esi ripetano che non il contrario.
boh, no, per me non ha senso. Sarebbe come se dove vivo calcolassero la probabilita' di un'esondazione del fiume dal numero di esondazioni di fiumi nel mondo negli ultimi 400 anni. Ma anche solo di questo fiume. Situazioni totalmente diverse.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da alessandro »

uglygeek ha scritto:
alessandro ha scritto:
Nickognito ha scritto:Non ho capito in che modo dei dati sul passato possono essere di guida per il futuro.
Io non so se la tecnologia fara' aumentare la disoccupazione in modo drastico in futuro. Ma non vedo come il ruolo della tecnologia del passato o presente possa essere un indicatore.
di solito, non prevedono m apossono dare un'idea.

nuova tecnologia - perdita di posti di lavoro - nuovi e differenti lavori ch eprima non esistevano.
negli scorsi 300 e' andata cosi', magari succede ancora magari no.

di norma le serie lunghe e' piu' probabil esi ripetano che non il contrario.
Non sta gia' succedendo, non e' che si tratta di prevedere il futuro.
nuovi lavori sono nati, tipo il tuo.

credo comunque ch eoggi ci siano nel mondo piu' lavoratori di 10 anni fa'. e non ce n esiano mai stati cosi' tanti nella storia.
"Ai ritmi attuali entro il 2018 saranno creati 200 milioni di posti di lavoro supplementari" - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/artico ... 09ca7.html

poi, certo, c'e' una richiesta di lavoro sempre maggiore. ad esempio le donne che in tanti paesi non lavoravano oggi lavorano e la popolazione e' in aumento.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da alessandro »

Nickognito ha scritto:
alessandro ha scritto:
di solito, non prevedono m apossono dare un'idea.

nuova tecnologia - perdita di posti di lavoro - nuovi e differenti lavori ch eprima non esistevano.
negli scorsi 300 e' andata cosi', magari succede ancora magari no.

di norma le serie lunghe e' piu' probabil esi ripetano che non il contrario.
boh, no, per me non ha senso. Sarebbe come se dove vivo calcolassero la probabilita' di un'esondazione del fiume dal numero di esondazioni di fiumi nel mondo negli ultimi 400 anni. Ma anche solo di questo fiume. Situazioni totalmente diverse.
ha senso, e' uno dei principi della finanza ad esempio.

se una certa azione va male per 10 giorni consecutivi e' piu' probabil evada male anch el'undicesimo e cosi' via.
ma basta vedere le serie storiche.

Come per du etennisti ch esi incontrano, se uno vince 3 volte di seguito, e' probabil evinca anche la quarta, se vince 10 volte di seguito e' ancora piu' probabil ech evinca anche la 11° . ( perche' evidentemente è piu' forte)
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Nickognito »

si, ma qui non si parla della stessa azione, ma del termine generico 'azione', o meglio 'finanza'. Sarebbe come fare statistiche sull'andamento nel baratto tremila anni fa su un'azione di una societa' oggi.

O come dire 'beh, la tecnologia per secoli non ha permesso la comunicazione a lunga distanza, quindi nemmeno il telefono o internet lo faranno.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da alessandro »

io dico ch enei secoli una tecnologia ne ha sostituita un'altra e si sono persi lavoratori in una tecnologi avecchia e se ne son ocreati in quella nuova e in altre ad essa collegate.

le auto hanno sostituito i cavalle e oggi ci sono piu' persone ch efanno gli autisti e i costruttoi o manutentori in attivita' legate alle auto di quenti erano prima i vetturini e i maniscalchi.

magari per l aprima volta una tecnologia togliera' il lavoro a tutti, puo' essere, ma magari si ripete per l aduecentesima volta lo stesso schema, vedremo.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da uglygeek »

alessandro ha scritto:io dico ch enei secoli una tecnologia ne ha sostituita un'altra e si sono persi lavoratori in una tecnologi avecchia e se ne son ocreati in quella nuova e in altre ad essa collegate.

le auto hanno sostituito i cavalle e oggi ci sono piu' persone ch efanno gli autisti e i costruttoi o manutentori in attivita' legate alle auto di quenti erano prima i vetturini e i maniscalchi.

magari per l aprima volta una tecnologia togliera' il lavoro a tutti, puo' essere, ma magari si ripete per l aduecentesima volta lo stesso schema, vedremo.
Si', non e' piu' cosi', questa che scrivi e' un po' una banalita', se devo essere sincero.
Nel momento in cui anche il lavoro di chi controlla le macchine lo faranno sempre piu' le macchine, non e' che lo spazio dei lavori possibili possa crescere senza limiti.
In passato quasi tutti lavoravano nell'agricoltura, poi grazie alle macchine sono bastate poche persone per gestire coltivazioni e allevamenti intensivi.
Poi tutti erano impiegati nell'industria, e anche li' ora prevale l'automazione e operai lavorano solo in posti come la Cina, dove guadagnano cosi' poco da essere piu' economici delle macchine.
Allora nel mondo industrializzato tutto il lavoro si e' spostato sul mondo dei servizi, ma anche li' informatica e intelligenza artificiale gia' stanno tagliando molti posti di lavoro e molti di piu' ne toglieranno in futuro. Dopo i servizi non e' che rimanga altro su cui spostarsi.

Basta pensare - gia' oggi - a lavori come l'impiegato di banca, il cassiere, il negoziante in genere (il commercio e' sempre piu' online), la segretaria, e piu' in generale tanti posti in vari settori dove gli umani servono ancora ma, grazie all'aumento di produttivita' dato dalla tecnologia, semplicemente ne servono meno. E tra questi settori tra l'altro c'e' anche l'ingegneria e l'informatica.
Poi in un futuro nemmeno remoto sono a rischio i lavori nei trasporti, nella logistica, nelle vendite, nell'edilizia e nella scuola.
Infine quando ci saranno veri passi avanti nell'intelligenza artificiale anche il lavoro piu' intellettualmente evoluto sara' a rischio.
Rimpiazzato da cosa? Non e' che serva essere indovini per capire che non c'e' un rimpiazzo, nel momento in cui l'automazione puo' provvedere con una ridotta manodopera alla produzione di beni e servizi.

Ti faccio tre esempi:
- auto e camion che si guidano da soli. Guidare qualcosa e' la principale fonte di occupazione per gli uomini negli Stati Uniti, ci sono solo li' 3.5 milioni di camionisti. Aggiungi tassisti, corrieri, ecc... Con auto a guida automatica sparira' anche il lavoro di molti assicuratori e si prevede che il numero di morti in incidenti stradali dovrebbe passare dai piu' di 30mila di adesso, solo negli Stati Uniti, 85 al giorno, a poche centinaia.
- le scuole, soprattutto di livello piu' alto, avranno sempre meno bisogno di professori sul posto che ripetono anno dopo anno le stesse cose, le lezioni saranno sempre piu' fatte online.
- nella sanita' macchine faranno non solo gli esami ma daranno anche la diagnosi e prescriveranno le cure.

Ci sono ricerche che prospettano che quasi la meta' dei posti di lavoro saranno messi a rischio dalla tecnologia: https://www.technologyreview.com/s/5192 ... erization/

Aveva postato un link backhand mi pare, sul fatto che gia' ci si preoccupa degli effetti psicologici che l'assenza di gratificazione del lavoro potra' causare alle persone, anche se avessero un buon sussidio di cittadinanza.
Ultima modifica di uglygeek il sab gen 21, 2017 11:43 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da BackhandWinner »

alessandro ha scritto:io dico ch enei secoli una tecnologia ne ha sostituita un'altra e si sono persi lavoratori in una tecnologi avecchia e se ne son ocreati in quella nuova e in altre ad essa collegate.

le auto hanno sostituito i cavalle e oggi ci sono piu' persone ch efanno gli autisti e i costruttoi o manutentori in attivita' legate alle auto di quenti erano prima i vetturini e i maniscalchi.

magari per l aprima volta una tecnologia togliera' il lavoro a tutti, puo' essere, ma magari si ripete per l aduecentesima volta lo stesso schema, vedremo.
No alessandro, dai, tu quoque preso dalla fallaccia del tacchino di Russell?
Che poi, non ha nessun fondamento, non c'è nessuno 'schema' ripetuto duecento volte. C'è un prima e un dopo: Rivoluzione Industriale (sì, c'è anche la rivoluzione agricola attorno all'8000-10000 A.C., ma non è pertinente al discorso). Quindi un evento unico dove, con l'introduzione di macchine che hanno portato un'esplosione della produttività del sistema economico, assieme allasostituzione di forza lavoro umana con forza di lavoro meccanica si è avuta anche la creazione di una serie numerosissima di nuove esigenze che hanno portato nuove possibilità di occupazione.
La rivoluzione digitale ha come suo tratto fondamentale, essenziale, quasi esclusivo, la sostituzione del lavoro umano: non tanto il lavoro manuale, come nel caso della rivoluzione industriale. Ma anche, se non soprattutto, la sostituzione di molto lavoro intellettuale. Nel generale processo di smaterializzazione dell'economia, le esigenze di manutenzione, ad esempio, sono via via sempre minori. E si tratta comunque di occupazioni intellettuali, che, progressivamente, le macchine stesse saranno in grado di svolgere sempre meglio.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da BackhandWinner »

Nickognito ha scritto:Non ho capito in che modo dei dati sul passato possono essere di guida per il futuro.
Io non so se la tecnologia fara' aumentare la disoccupazione in modo drastico in futuro. Ma non vedo come il ruolo della tecnologia del passato o presente possa essere un indicatore.
In nessun modo, infatti, in nessuno.
E' incredibile quanti caschino in questa fallacia induttiva, una cosa sconcertante.

Credenza assurda nella produzione del medesimo effetto passato a partire da un insieme di fenomeni che hanno solo una vaga somiglianza con quelli attuali, in un contesto totalmente cambiato. Pazzesco. Di solito, o è estrema pigrizia, o attaccamento ideologico e quindi senza fondamento razionale a un determinato insieme di credenze (per dire: le magnifiche sorti e progressive dello sviluppo tecnologico quando va a braccetto con il Libero Mercato; o l'attaccamento calvinista all'etica del lavoro)
Ultima modifica di BackhandWinner il sab gen 21, 2017 11:56 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da BackhandWinner »

Vabbè, il primo poi alla fine dice: 'beh, forse, ma in realtà boh, dipende dalla domanda settoriale (e magari aggregata: in caso di fine dell'espansione demografica...)

Il secondo è un classico esercizio econometrico fino a se stesso: si parla di una rivoluzione contemporanea e mi analizza i dati dal 1980 a l'altro ieri. Uhm, ah, interessante, quanti punti ti dà quest'esercizietto futile per la borsa post-doc?
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da alessandro »

BackhandWinner ha scritto:
alessandro ha scritto:io dico ch enei secoli una tecnologia ne ha sostituita un'altra e si sono persi lavoratori in una tecnologi avecchia e se ne son ocreati in quella nuova e in altre ad essa collegate.

le auto hanno sostituito i cavalle e oggi ci sono piu' persone ch efanno gli autisti e i costruttoi o manutentori in attivita' legate alle auto di quenti erano prima i vetturini e i maniscalchi.

magari per l aprima volta una tecnologia togliera' il lavoro a tutti, puo' essere, ma magari si ripete per l aduecentesima volta lo stesso schema, vedremo.
No alessandro, dai, tu quoque preso dalla fallaccia del tacchino di Russell?
Che poi, non ha nessun fondamento, non c'è nessuno 'schema' ripetuto duecento volte. C'è un prima e un dopo: Rivoluzione Industriale (sì, c'è anche la rivoluzione agricola attorno all'8000-10000 A.C., ma non è pertinente al discorso). Quindi un evento unico dove, con l'introduzione di macchine che hanno portato un'esplosione della produttività del sistema economico, assieme allasostituzione di forza lavoro umana con forza di lavoro meccanica si è avuta anche la creazione di una serie numerosissima di nuove esigenze che hanno portato nuove possibilità di occupazione.
La rivoluzione digitale ha come suo tratto fondamentale, essenziale, quasi esclusivo, la sostituzione del lavoro umano: non tanto il lavoro manuale, come nel caso della rivoluzione industriale. Ma anche, se non soprattutto, la sostituzione di molto lavoro intellettuale. Nel generale processo di smaterializzazione dell'economia, le esigenze di manutenzione, ad esempio, sono via via sempre minori. E si tratta comunque di occupazioni intellettuali, che, progressivamente, le macchine stesse saranno in grado di svolgere sempre meglio.
BackhandWinner ha scritto:
alessandro ha scritto:io dico ch enei secoli una tecnologia ne ha sostituita un'altra e si sono persi lavoratori in una tecnologi avecchia e se ne son ocreati in quella nuova e in altre ad essa collegate.

le auto hanno sostituito i cavalle e oggi ci sono piu' persone ch efanno gli autisti e i costruttoi o manutentori in attivita' legate alle auto di quenti erano prima i vetturini e i maniscalchi.

magari per l aprima volta una tecnologia togliera' il lavoro a tutti, puo' essere, ma magari si ripete per l aduecentesima volta lo stesso schema, vedremo.
No alessandro, dai, tu quoque preso dalla fallaccia del tacchino di Russell?
Che poi, non ha nessun fondamento, non c'è nessuno 'schema' ripetuto duecento volte. C'è un prima e un dopo: Rivoluzione Industriale (sì, c'è anche la rivoluzione agricola attorno all'8000-10000 A.C., ma non è pertinente al discorso). Quindi un evento unico dove, con l'introduzione di macchine che hanno portato un'esplosione della produttività del sistema economico, assieme allasostituzione di forza lavoro umana con forza di lavoro meccanica si è avuta anche la creazione di una serie numerosissima di nuove esigenze che hanno portato nuove possibilità di occupazione.
La rivoluzione digitale ha come suo tratto fondamentale, essenziale, quasi esclusivo, la sostituzione del lavoro umano: non tanto il lavoro manuale, come nel caso della rivoluzione industriale. Ma anche, se non soprattutto, la sostituzione di molto lavoro intellettuale. Nel generale processo di smaterializzazione dell'economia, le esigenze di manutenzione, ad esempio, sono via via sempre minori. E si tratta comunque di occupazioni intellettuali, che, progressivamente, le macchine stesse saranno in grado di svolgere sempre meglio.
Si, ma non è detto. Quando le macchine hanno sostituito milioni di uomini prima in agricoltura e poi in industria c'erano piagnistei simili.
Ho superato i 40 anni e ho sentito tante previsioni fallire miseramente perché poi il mondo evolve spesso in direzioni inaspettate, ricordo 10 anni fa che si diceva che con la crescita di utenti di internet la rete sarebbe collassata, e allora il traffico era ridicolo confronto a oggi.

Ci sono aree del mercato del lavoro dove le macchine non sostituiranno l'uomo.
Un esempio stupido, le macchine automatiche per il cappuccino, c'è ne sono di fantastiche, sopra i 10000 euro, che macinano il caffè all'istante e usano latte fresco con schiuma bellissima eppure la gente preferisce un cappuccino fatto da un barista e i cameriere che te lo serve a tavola, magari con un sorriso.

Penso alla cura della persona, alle infermieri alle badanti ma anche un medico è difficilmente sostituibile.
Non fosse altro perché la sola rassicurazione di un medico aiuta a guarire, non basteranno due grafici e una ricetta automatica. L'uomo è umano col le sue debolezze e peculiarità psicologiche.

È ancora nel turismo, la gente preferisce una guida umana al più tettagliato racconto registrato, anche quando il racconto diverrà più interattivo.

Ma anche l'insegnamento, si diceva che i maestri sarebbero stati sostituiti da televisioni collegate ad uno studio, mentre sono ancora lì, con milioni di bambini o ragazzi universitari che si fanno 2 ore di treno per ascoltare un professore a milano o Roma.

Preferisci andare in una pizzeria classica, con il pizzaiolo con le mani infarinate o un locale con il distributore automatico di pizze inserendo la banconota nell'apposita fessura? Perché i distributori di pizze esistono già.

Anche in internet, 10 anni fa si diceva che le agenzie di viaggio e i tour operator sarebbero scomparsi. Oggi sono diminuiti ma sono ancor più grandi e potenti di 10 anni fa, si chiamano Booking.com e expedia.com e in un certo senso airbnb che in pratica è un tour operator, mette in contatto domanda ed offerta, riceve i soldi dal cliente e ne gira una parte a chi ospita. Tra l'altro creando migliaia di posti di lavoro (per ora abusivi) e migliaia di persone in più che viaggiano (si dice).

Poi scompariranno o diminuiranno molto i bancari, i casellanti ma già il telemarketing è più efficace quello fatto da persone seppur le chiamate automatiche siano più economiche ed esistano già.

Come detto i lavoratori nel mondo sono in continua crescita non in diminuzione, non voglio dire cosa succederà ma quello che succederà non è scontato.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da balbysauro »

alessandro ha scritto:
È ancora nel turismo, la gente preferisce una guida umana al più tettagliato
qui ho qualche dubbio :)
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Ombra84 »

balbysauro ha scritto:
alessandro ha scritto:
È ancora nel turismo, la gente preferisce una guida umana al più tettagliato
qui ho qualche dubbio :)
:lol:
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da alessandro »

Ombra84 ha scritto:
balbysauro ha scritto:
alessandro ha scritto:
È ancora nel turismo, la gente preferisce una guida umana al più tettagliato
qui ho qualche dubbio :)
:lol:
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da uglygeek »

alessandro ha scritto:...
L'esempio delle agenzie di viaggio e' interessante: quante persone credi lavorassero nelle agenzie di viaggio in tutto il mondo, e quante servono per far funzionare hotel.com o booking.com?
Quante persone lavoravano nelle librerie e nei negozi di dischi in tutto il mondo, e quante lavorano in Amazon?
Quante persone guidano i camion per lavoro e quante persone stanno lavorando alla guida automatica?
Perche' poi nessuno ha la palla di vetro, ma il trend e' questo. (E per inciso il fatto che internet non sia collassato e' semmai un punto in piu' a favore della tecnologia).
Nessuno dice che non ci saranno piu' lavori per le persone, si dice che alcuni tipi di lavoro spariranno, e in molti altri serviranno sempre meno persone di quante ne servivano prima. Ci saranno anche nuovi lavori in ambito tecnologico, ma non basteranno affatto per compensare quelli persi. Non e' che possono tutti fare i cuochi o gli infermieri.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da alessandro »

I prodotti fatti da robot costeranno pochissimo, la componente stipendi incide tantissimo.
Costeranno poco e più gente potrà permettermeli spendendo poco e incrementando i volumi e la richiesta di prodotti sempre nuovi che dovranno essere pensati, pubblicizzati, venduti e tanta gente lavorerà in quello.
Magari si lavorerà 3 ore al giorno 4 giorni a settimana e solo uno per famiglia e ci sarà una tale produttività da poter far vivere anche chi non lavora.

L'automazione ha reso possibile viaggiare a poco prezzo e oggi è decuplicato il numero di viaggiatori/turisti e questo ha dato lavoro e soldi per viaggiare a sempre più persone.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da alessandro »

Poi magari tutti gli esseri umani diverranno inutili e ci sarà un suicidio di massa.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto:Poi magari tutti gli esseri umani diverranno inutili e ci sarà un suicidio di massa.
beh, almeno li' hanno il mare vicino, pensa ad arezzo...
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Apollo_Creed. »

non sapevo dove metterla, comunque
La metà dei nuclei familiari in Grecia dichiara che l’unica fonte di reddito di cui dispone è la pensione di un membro della famiglia. Secondo il sondaggio condotto dall’Istituto delle Piccole Imprese della Confederazione Ellenica dei Professionisti, Artigiani e Commercianti (IME GSEVEE), il 49,2 percento delle famiglie vive della pensione di un familiare e non ha alcuna altra fonte di reddito.

Altri dati rilevati:

il 75,3 % dei nuclei familiari ha subìto un declino significativo del proprio reddito nel corso dell’anno 2016;
il 37,1 % dei nuclei familiari dice di vivere con meno 10.000 euro all’anno;
per il 37,9 % dei nuclei familiari i salari sono la principale fonte di reddito;
il 9 % dei nuclei familiari dice di dipendere principalmente dai redditi provenienti da attività commerciali;
un nucleo familiare su tre ha [almeno] un componente della famiglia disoccupato – ciò significa una stima di 1,1 milioni di famiglie in Grecia;
i disoccupati di lungo periodo contano per il il 73,3 % di tutti i senza lavoro;
il 22,4 % dei nuclei familiari ha un componente occupato della famiglia che guadagna meno del salario mensile minimo, pari a 586 euro lordi;
il 9,7 % degli intervistati ha detto che almeno un membro della sua famiglia ha lasciato la Grecia;
il 73,5 % degli intervistati ha detto di aspettarsi un peggioramento ulteriore della propria situazione finanziaria;
il 5,1 % dice invece di aspettarsi un miglioramento;
il 21,3 % dei nuclei familiari ha tasse da pagare in arretrato;
il 34 % delle famiglie stima che non sarà in grado di adempiere ai suoi obblighi verso il fisco nel corso dell’anno 2017;
il 21,3 % dei titolari di mutui è in arretrato sui pagamenti alle banche.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da NK7 »

alessandro ha scritto: ma già il telemarketing è più efficace quello fatto da persone seppur le chiamate automatiche siano più economiche ed esistano già.
Da operatore del settore (non call center ci tengo a precisarlo) sotto questo profilo dormo sonni tranquillissimi. Convincere con una telefonata Tizio a darti un appuntamento commerciale è talmente complicato che nessuna intelligenza artificiale per i prossimi 50 anni sarà in grado di rimpiazzare l'uomo. Semplicemente perché sono richieste doti di empatia e conoscenze almeno basilari di psicologia/tecniche di comunicazione, tutti elementi che la tecnologia non è ancora in grado di replicare. Forse ti riferisci alla sondaggistica più che al telemarketing vero e proprio.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da NNick87 »

NK7 ha scritto:
alessandro ha scritto: ma già il telemarketing è più efficace quello fatto da persone seppur le chiamate automatiche siano più economiche ed esistano già.
Da operatore del settore (non call center ci tengo a precisarlo) sotto questo profilo dormo sonni tranquillissimi. Convincere con una telefonata Tizio a darti un appuntamento commerciale è talmente complicato che nessuna intelligenza artificiale per i prossimi 50 anni sarà in grado di rimpiazzare l'uomo. Semplicemente perché sono richieste doti di empatia e conoscenze almeno basilari di psicologia/tecniche di comunicazione, tutti elementi che la tecnologia non è ancora in grado di replicare. Forse ti riferisci alla sondaggistica più che al telemarketing vero e proprio.
Accade già, in un certo senso! :D
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Burano »

Nel telemarketing ci sono persone che però non so se per negligenza loro o per carenza dei sistemi o idiozia aziendale agiscono come robot mal progtammati.a me han chiamato per tre giorni di fila quelli di vodafone proponendomi una cosa idiota, come dargli due euro in più al mese per avere tre giga di dati invece che due. Peccato che io raramente arrivi a un giga al mese di traffico: che cazzo di proposta è? Facendo un lavoro analogo al loro, quando nelle famigerate liste di clienti da contattare trovo uno a cui vorrebbero proponessi un prestito e hanno tipo 50mila euro sul conto, non li chiamo o gli propongo altro. E soprattutto lo segno nel report per non richiamarlo poco dopo!
Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da NK7 »

Burano ha scritto:Nel telemarketing ci sono persone che però non so se per negligenza loro o per carenza dei sistemi o idiozia aziendale agiscono come robot mal progtammati.a me han chiamato per tre giorni di fila quelli di vodafone proponendomi una cosa idiota, come dargli due euro in più al mese per avere tre giga di dati invece che due. Peccato che io raramente arrivi a un giga al mese di traffico: che cazzo di proposta è?
La terza di quelle che hai detto.
Vodafone si appoggia ad agenzie esterne che forniscono nominativi alla kzz, aggiornati poco e male, con personale scadente (fuoricorso, disoccupati senza esperienze commerciali, perditempo vari).
Ma questo più che telemarketing si chiama rompere la minchia alla gente secondo criteri random che non tengono conto delle necessità del potenziale cliente.
Spari a caso nel mucchio e speri di trovare quello che vuole cambiare parrocchia perché è stufo del suo gestore. Statisticamente meno del 5% delle chiamate va a buon fine, è l'inferno dei call center.

Telemarketing vero vuol dire lavorare su un target selezionato, avendo alle spalle un solido database in grado di identificare tipologia di cliente e modalità di approccio, referente corretto ecc, per poi stilare report su ogni singolo contatto (mai più di 10-15 al giorno) e un'analisi di mercato al termine della campagna.
Io chiamo solo aziende di medio-grosso calibro e mai per vendere direttamente ma solo per fissare appuntamento con il nostro commerciale.
Così facendo si toccano percentuali del 30, 40 e a volte 50% (certo uno deve esser bravo, garantito che non è semplice convincere il responsabile acquisti di Pirelli a darti ascolto o anche solo a farsi passare la chiamata).
E se anche il commerciale poi non porta subito a casa contratti pone le basi per una successiva collaborazione.

Solo che la gente quando gli dici che ti occupi di telemarketing pensa appunto a Fastweb e ti fa il sorrisino idiota. Poi certo, ridono di meno appena gli dici che con due ore di lavoro al giorno da casa tua arrivi a 1600€ netti.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da taylorhawkins89 »

Registratevi al registro delle opposizioni così non rompono più...
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Pindaro »

taylorhawkins89 ha scritto:Registratevi al registro delle opposizioni così non rompono più...
Non serve a nulla.
Basta comprarsi un normalissimo telefono cordless con la funzione blacklist.
Problema risolto.
E la blacklist c'è pure in qualsiasi smartphone ( o di suo o tramite app).
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da taylorhawkins89 »

Lo so, considera che ogni volta che mi arriva una chiamata dubbia, prima di rispondere verifico la provenienza su google. Appena è confermato che è un numero di telemarketing lo blocco dal telefono, ma solo ex post. Sono degli schifosi, poi se uno aspetta anche chiamate importanti, capite bene il danno che possono arrecare. Purtroppo il passo dall'opt in(gli operatori possono chiamare solo chi ha dato previo consenso) all'opt out(posso chiamare tutti tranne chi si è iscritto al registro) è un allineamento della legge italiano alle usanze in Europa.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Pindaro »

taylorhawkins89 ha scritto:Lo so, considera che ogni volta che mi arriva una chiamata dubbia, prima di rispondere verifico la provenienza su google. Appena è confermato che è un numero di telemarketing lo blocco dal telefono, ma solo ex post.
Sì, certo, pure io.
Ma alla fine i prefissi e i numeri li riconosci subito.
Tipo gli 0289 etc
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Nickognito »

a me non mi chiama mai nessuno, e ho bloccato solo Pindaro.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da pocaluce »

io comunque questo "odio" per le chiamate di telemarketing non l'ho mai capito più di tanto, considerato che:
- sia dal cellulare che dal fisso ormai si riesce a vedere chi è il chiamante e quindi decidere di conseguenza se rispondere o meno. in caso di super insistenza, si possono bloccare i numeri senza troppa difficoltà.
- fatto salvo per una percentuale di "disonesti" (che penso sia grosso modo uguale anche in altre professioni), dopo un paio di "no" desistono;
- a parte quando subentra l'idiozia o la noncuranza (chiamate ripetute od offerte ridicole tipo quelle che diceva burano), a volte le offerte che propongono sono anche abbastanza valide (io nell'ultimo anno con le chiamate di telemarketing ho cambiato gestore di gas, luce e cellulare, risparmiando almeno il 30% su ogni bolletta).

boh per carità, capisco la noia o le chiamate ad orari scomodi, però insomma, ci son cose peggiori a mio avviso...
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Apollo_Creed. »

Istat

Disoccupazione 12% (+0,4 rispetto 2015)
Giovanile 40,1% (+1,8 su 2015)
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da NNick87 »

Apollo_Creed. ha scritto:Istat

Disoccupazione 12% (+0,4 rispetto 2015)
Giovanile 40,1% (+1,8 su 2015)
Non vedevi l'ora che uscissero i dati. :D
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Apollo_Creed. »

NNick87 ha scritto:
Apollo_Creed. ha scritto:Istat

Disoccupazione 12% (+0,4 rispetto 2015)
Giovanile 40,1% (+1,8 su 2015)
Non vedevi l'ora che uscissero i dati. :D
certo, tifo per la disoccupazione e la povertà.

mentre chi voterà nuovamente gli autori di questo sfascio sociale è un benpensante.
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Re: E il lavoro dov'è?

Messaggio da Apollo_Creed. »

Apollo_Creed. ha scritto:
NNick87 ha scritto:
Apollo_Creed. ha scritto:Istat

Disoccupazione 12% (+0,4 rispetto 2015)
Giovanile 40,1% (+1,8 su 2015)
Non vedevi l'ora che uscissero i dati. :D
certo, tifo per la disoccupazione e la povertà.

mentre chi voterà nuovamente gli autori di questo sfascio sociale è un benpensante.
per dire, a.d. 2011

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