E il lavoro dov'è?
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Re: E il lavoro dov'è?
non e' che se vado li' inizio a diventare come gios. Albergo in montagna, pure' di proprieta' della diocesi. un paio di libri di teologia, un grappino, e un occhio al cùlo della cameriera, che' tanto li' di giovane c'e' solo lei, con cui poi prendero' un te' caldo capendo tutto di lei in un secondo.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: E il lavoro dov'è?
Nickognito ha scritto:non e' che se vado li' inizio a diventare come gios. Albergo in montagna, pure' di proprieta' della diocesi. un paio di libri di teologia, un grappino, e un occhio al cùlo della cameriera, che' tanto li' di giovane c'e' solo lei, con cui poi prendero' un te' caldo capendo tutto di lei in un secondo.
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: E il lavoro dov'è?
Per quanto tempo è? quanto tempo puoi/devi stare?Nickognito ha scritto:dopo argentina, val di fassa... stavolta mi hanno cercato loro.. vivere in montagna, mh... odio prendere decisioni
Io dico che per 6-9 mesi, vai: sono tutte esperienze notevoli. E' come vivere tante vite,
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Re: E il lavoro dov'è?
Ombra84 ha scritto:Nickognito ha scritto:non e' che se vado li' inizio a diventare come gios. Albergo in montagna, pure' di proprieta' della diocesi. un paio di libri di teologia, un grappino, e un occhio al cùlo della cameriera, che' tanto li' di giovane c'e' solo lei, con cui poi prendero' un te' caldo capendo tutto di lei in un secondo.
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Re: E il lavoro dov'è?
BackhandWinner ha scritto:Ombra84 ha scritto:Nickognito ha scritto:non e' che se vado li' inizio a diventare come gios. Albergo in montagna, pure' di proprieta' della diocesi. un paio di libri di teologia, un grappino, e un occhio al cùlo della cameriera, che' tanto li' di giovane c'e' solo lei, con cui poi prendero' un te' caldo capendo tutto di lei in un secondo.
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Re: E il lavoro dov'è?
e' che non so se riprovare con Praga, e tutto mi blocca, quindi. Se vado tre mesi poi posso andare via. Ma mi hanno detto che cercano chi rimane a lungo, andare per andar via mi semprerebbe un po' prenderli in giro. E poi a me piace la montagna d'estate, e non d'inverno, andarci adesso e andar via dopo e' stupidoLyndon79 ha scritto:Per quanto tempo è? quanto tempo puoi/devi stare?Nickognito ha scritto:dopo argentina, val di fassa... stavolta mi hanno cercato loro.. vivere in montagna, mh... odio prendere decisioni
Io dico che per 6-9 mesi, vai: sono tutte esperienze notevoli. E' come vivere tante vite,
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Re: E il lavoro dov'è?
E allora la risposta ce l'hai: non sei molto convinto ad andare,
Per passare un periodo in montagna, per vivere e lavorare preferirei forse anche io evitare il periodo invernale..
Non so cosa ne pensiate, in certi momenti della vita (diciamo 25-40? ma è poi detto debba per forza esserci un periodo (de)limitato???), è bello passare 2 anni in posto, 1 e mezzo in un altro, 6 mesi, poi altri 2 anni.
A me piacerebbe assai; non credo però molti condividano,
Per passare un periodo in montagna, per vivere e lavorare preferirei forse anche io evitare il periodo invernale..
Non so cosa ne pensiate, in certi momenti della vita (diciamo 25-40? ma è poi detto debba per forza esserci un periodo (de)limitato???), è bello passare 2 anni in posto, 1 e mezzo in un altro, 6 mesi, poi altri 2 anni.
A me piacerebbe assai; non credo però molti condividano,
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Re: E il lavoro dov'è?
Condivido.Lyndon79 ha scritto:E allora la risposta ce l'hai: non sei molto convinto ad andare,
Per passare un periodo in montagna, per vivere e lavorare preferirei forse anche io evitare il periodo invernale..
Non so cosa ne pensiate, in certi momenti della vita (diciamo 25-40? ma è poi detto debba per forza esserci un periodo (de)limitato???), è bello passare 2 anni in posto, 1 e mezzo in un altro, 6 mesi, poi altri 2 anni.
A me piacerebbe assai; non credo però molti condividano,
Personalmente, non potendolo fare (per ora), vado di palliativi: ovvi, come i viaggi, meno ovvi, come il Couchsurfing (come host, ma anche come guest in alcuni viaggi; e, v'assicuro, la cosa cambia la prospettiva al mondo, come gli Uccelli di Battiato).
D'altronde, nella modesta vita di provincia si cercano strategie di soppravvivenza culturale per non finire con un libro di teologia, un grappino e un thè con la cameriera.
Tanto per sbrodolare in OT ancora un po', non ho mai capito il senso della montagna d'estate, una cosa, anzi, che quasi mi irrita.
Estate=Mare (ma bello anche d'inverno); Inverno=Montagna. Ma sono uomo di poca fantasia, è evidente, oltre ad essere nipote di marinai e abitante 'del porto'.
Si parlava di lavoro?
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Re: E il lavoro dov'è?
Post dell'annoNickognito ha scritto:non e' che se vado li' inizio a diventare come gios. Albergo in montagna, pure' di proprieta' della diocesi. un paio di libri di teologia, un grappino, e un occhio al cùlo della cameriera, che' tanto li' di giovane c'e' solo lei, con cui poi prendero' un te' caldo capendo tutto di lei in un secondo.
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Re: E il lavoro dov'è?
Beh, più in topic di così. Nickognito, dopo aver letto i post di Gios su Falcade, ha capito che per trovare lavoro, c'è un'unica soluzione: spostarsi in quelle zone,BackhandWinner ha scritto:
Si parlava di lavoro?
Su mare=estate; inverno=montagna . Confermo: sei un uomo privo di fantasia, adriatico-piadinaro con aspirazioni milanesiweekendinmontagnapartenzaalle6delmattino
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Re: E il lavoro dov'è?
anche a me piacerebbe, se fossi più coraggiosaLyndon79 ha scritto:Non so cosa ne pensiate, in certi momenti della vita (diciamo 25-40? ma è poi detto debba per forza esserci un periodo (de)limitato???), è bello passare 2 anni in posto, 1 e mezzo in un altro, 6 mesi, poi altri 2 anni.
A me piacerebbe assai; non credo però molti condividano,
OT
se non sai sciare la montagna d'inverno è una palla atroce.
meglio d'estate.
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Re: E il lavoro dov'è?
Lyndon79 ha scritto:Beh, più in topic di così. Nickognito, dopo aver letto i post di Gios su Falcade, ha capito che per trovare lavoro, c'è un'unica soluzione: spostarsi in quelle zone,BackhandWinner ha scritto:
Si parlava di lavoro?
Su mare=estate; inverno=montagna . Confermo: sei un uomo privo di fantasia, adriatico-piadinaro con aspirazioni milanesiweekendinmontagnapartenzaalle6delmattino
Peggio ancora: settimana bianca.
(eppoi tra i miei sogni piccolo-medio borghesi c'è uno spazio rilevante anche per la casetta in montagna... )
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Re: E il lavoro dov'è?
adoro i colori della montagna. quando e´tutto coperto di roba bianca e´bello, ma per me ci perde. e mi piace camminare, con la neve a volte eß difficile, altre pericoloso comunque siamo ot, parecchio direi
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Re: E il lavoro dov'è?
In Argentina amano tanto la neve.Nickognito ha scritto:adoro i colori della montagna. quando e´tutto coperto di roba bianca e´bello, ma per me ci perde. e mi piace camminare, con la neve a volte eß difficile, altre pericoloso comunque siamo ot, parecchio direi
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: E il lavoro dov'è?
Ti par poco?Nickognito ha scritto:non e' che se vado li' inizio a diventare come gios. Albergo in montagna, pure' di proprieta' della diocesi. un paio di libri di teologia, un grappino, e un occhio al cùlo della cameriera, che' tanto li' di giovane c'e' solo lei, con cui poi prendero' un te' caldo capendo tutto di lei in un secondo.
Io pagherei per essere come me.
Re: E il lavoro dov'è?
In Argentina ci sono più cùli.Nickognito ha scritto:adoro i colori della montagna. quando e´tutto coperto di roba bianca e´bello, ma per me ci perde. e mi piace camminare, con la neve a volte eß difficile, altre pericoloso comunque siamo ot, parecchio direi
Re: E il lavoro dov'è?
Comunque per le camminate in montagna ultimamente vanno molto le ciaspe, come quotidiana alternativa allo sci. Si sta più tranquilli, c'è più tempo per parlare, magari si arriva in rifugio, ci si stornisce di cibo e alcolici, si torna in giù; effettivamente ci sono discrete possibilità di finire sotto una valanga, a stare disattenti.
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Re: E il lavoro dov'è?
Beh, mal che vada ti avvicini a Dio.Gios ha scritto: effettivamente ci sono discrete possibilità di finire sotto una valanga, a stare disattenti.
Quindi perchè preoccuparsi.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: E il lavoro dov'è?
PINDARO ha scritto:Beh, mal che vada ti avvicini a Dio.Gios ha scritto: effettivamente ci sono discrete possibilità di finire sotto una valanga, a stare disattenti.
Quindi perchè preoccuparsi.
Sottoscrivo
Re: E il lavoro dov'è?
No, mal che vada ti allontani indefinitamente, quindi immagino ci sia da preoccuparsi.PINDARO ha scritto:Beh, mal che vada ti avvicini a Dio.Gios ha scritto: effettivamente ci sono discrete possibilità di finire sotto una valanga, a stare disattenti.
Quindi perchè preoccuparsi.
Cut off even in the blossoms of my sin,
Unhousel'd, disappointed, unanel'd,
No reckoning made, but sent to my account
With all my imperfections on my head
Tradotto da Goffredo Raponi così:
Falciato proprio nel pieno rigoglio
dei suoi peccati: senza comunione,
impreparato, senza estrema unzione,
senza poter contrire la sua anima;
spedito a rendere il suo conto a Dio
col fardello di tutti i suoi peccati.
Amleto - Atto I, Scena V, quando lo spirito del Re dice ad Amleto della sua morte.
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Re: E il lavoro dov'è?
forse rinuncio alla montagna, e passo sotto le miniere di moria.
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Re: E il lavoro dov'è?
Se ne avessi la possibilità, piacerebbe molto anche a me.babaoriley80 ha scritto:anche a me piacerebbe, se fossi più coraggiosaLyndon79 ha scritto:Non so cosa ne pensiate, in certi momenti della vita (diciamo 25-40? ma è poi detto debba per forza esserci un periodo (de)limitato???), è bello passare 2 anni in posto, 1 e mezzo in un altro, 6 mesi, poi altri 2 anni.
A me piacerebbe assai; non credo però molti condividano,
E non credo ci sia un periodo ben preciso per farlo, ma molto dipende se si ha famiglia oppure no, soprattutto quando ci sono dei bambini.
Sul lavoro che non c'è, un mio amico ha appena fatto una scelta controcorrente: ha abbandonato il suo ottimo posto in una multinazionale a Milano, con contratto a tempo indeterminato, per stare vicino alla sua ragazza di Shanghai.
Al momento è senza lavoro, non conosce la lingua, è frastornato, i genitori lo considerano pazzo, ma ora lui è felice.
Ah, l'amour.
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(David Brent)
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Re: E il lavoro dov'è?
Post dell'anno. (visto che tra un po' siamo in clima di premi forumistici)Nickognito ha scritto:non e' che se vado li' inizio a diventare come gios. Albergo in montagna, pure' di proprieta' della diocesi. un paio di libri di teologia, un grappino, e un occhio al cùlo della cameriera, che' tanto li' di giovane c'e' solo lei, con cui poi prendero' un te' caldo capendo tutto di lei in un secondo.
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
Pitone ha scritto:Non serve schifare, basta evitare.
Re: E il lavoro dov'è?
Non so la sua formazione, naturalmente, però immagino che per lavorare in una multinazionale abbia una laurea, magari in materie economiche. Quindi, scelta pazza sì, ma secondo me ci può stare, Shanghai credo sia la megalopoli più in espansione del mondo e per distacco... poi oh, se lui è felice, poteva vivere pure in Burkina Faso.Janie Jones ha scritto:Se ne avessi la possibilità, piacerebbe molto anche a me.babaoriley80 ha scritto:anche a me piacerebbe, se fossi più coraggiosaLyndon79 ha scritto:Non so cosa ne pensiate, in certi momenti della vita (diciamo 25-40? ma è poi detto debba per forza esserci un periodo (de)limitato???), è bello passare 2 anni in posto, 1 e mezzo in un altro, 6 mesi, poi altri 2 anni.
A me piacerebbe assai; non credo però molti condividano,
E non credo ci sia un periodo ben preciso per farlo, ma molto dipende se si ha famiglia oppure no, soprattutto quando ci sono dei bambini.
Sul lavoro che non c'è, un mio amico ha appena fatto una scelta controcorrente: ha abbandonato il suo ottimo posto in una multinazionale a Milano, con contratto a tempo indeterminato, per stare vicino alla sua ragazza di Shanghai.
Al momento è senza lavoro, non conosce la lingua, è frastornato, i genitori lo considerano pazzo, ma ora lui è felice.
Ah, l'amour.
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
Pitone ha scritto:Non serve schifare, basta evitare.
Re: E il lavoro dov'è?
Post dell'anno un cà.zzo, che post dell'anno e post dell'anno.
Val di Fassa dove di preciso? Se vuoi faccio il passo San Pellegrino e vado a vedere se dove ti voglion prendere ci sono cameriere decenti.
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Re: E il lavoro dov'è?
ma richiamare questo Giòs per il suo linguaggio scurrile?Gios ha scritto:Post dell'anno un cà.zzo, che post dell'anno e post dell'anno.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
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Re: E il lavoro dov'è?
questo sarebbe il posto (in effetti ho detto di no, ma ho un giorno per cambiare idea)
http://www.hotelpiaz.com/
lascia stare le cameriere , non ho i tuoi gusti
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Re: E il lavoro dov'è?
Mp1 ha scritto:Janie Jones ha scritto:Non so la sua formazione, naturalmente, però immagino che per lavorare in una multinazionale abbia una laurea, magari in materie economiche. Quindi, scelta pazza sì, ma secondo me ci può stare, Shanghai credo sia la megalopoli più in espansione del mondo e per distacco... poi oh, se lui è felice, poteva vivere pure in Burkina Faso.babaoriley80 ha scritto: Se ne avessi la possibilità, piacerebbe molto anche a me.
E non credo ci sia un periodo ben preciso per farlo, ma molto dipende se si ha famiglia oppure no, soprattutto quando ci sono dei bambini.
Sul lavoro che non c'è, un mio amico ha appena fatto una scelta controcorrente: ha abbandonato il suo ottimo posto in una multinazionale a Milano, con contratto a tempo indeterminato, per stare vicino alla sua ragazza di Shanghai.
Al momento è senza lavoro, non conosce la lingua, è frastornato, i genitori lo considerano pazzo, ma ora lui è felice.
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Per tornare in Topic, infatti: la fattibilità di scelte del genere dipende anche molto dal tipo di competenza professionale che si ha.
Quanto questa sia 'esportabile' nel mondo.
Di norma, per esserlo, deve trattarsi di competenza ad alto contenuto tecnologico.
L'ambito informatico direi che è ideale in questo senso. Quello economico molto meno, ma poi lì può entrare in gioco l'esperienza pregressa...e lo stesso vale per un settore, chessò, come quello delle Risorse Umane, anche se quest'ultimo è in molti modi ancora più legato alla Cultura locale di quanto non lo siano le professioni nel settore economico.
Poi, per definizione, le multinazionali tendono ad avere standard comuni in ogni angolo del mondo (pur lasciando spazio, solitamente, a differenze locali): altro fattore facilitante quindi per chi intenda spostare la propria vita altrove (per amour o curiosità o noia o altro).
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Re: E il lavoro dov'è?
Ha una laurea in Ingegneria informatica infatti, quindi immagino che non gli ci vorrà molto per trovare lavoro, e questa cosa ovviamente ha avuto il suo peso nel fargli prendere la decisione di trasferirsi.BackhandWinner ha scritto:Mp1 ha scritto: Non so la sua formazione, naturalmente, però immagino che per lavorare in una multinazionale abbia una laurea, magari in materie economiche. Quindi, scelta pazza sì, ma secondo me ci può stare, Shanghai credo sia la megalopoli più in espansione del mondo e per distacco... poi oh, se lui è felice, poteva vivere pure in Burkina Faso.
Per tornare in Topic, infatti: la fattibilità di scelte del genere dipende anche molto dal tipo di competenza professionale che si ha.
Quanto questa sia 'esportabile' nel mondo.
Di norma, per esserlo, deve trattarsi di competenza ad alto contenuto tecnologico.
L'ambito informatico direi che è ideale in questo senso. Quello economico molto meno, ma poi lì può entrare in gioco l'esperienza pregressa...e lo stesso vale per un settore, chessò, come quello delle Risorse Umane, anche se quest'ultimo è in molti modi ancora più legato alla Cultura locale di quanto non lo siano le professioni nel settore economico.
Poi, per definizione, le multinazionali tendono ad avere standard comuni in ogni angolo del mondo (pur lasciando spazio, solitamente, a differenze locali): altro fattore facilitante quindi per chi intenda spostare la propria vita altrove (per amour o curiosità o noia o altro).
Quello che a me lascia perplessa non è l'aver abbandonato il lavoro e tutta la vita che aveva qui, quanto il fatto di andare a vivere in un Paese dove i diritti umani sono così orribilmente calpestati, ma appunto, se lui è felice così va bene anche il Burkina Faso.
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Re: E il lavoro dov'è?
Si' infatti, l'ambito informatico e' perfetto per questo: i computer si programmano allo stesso modo in tutto il mondo, e per lo piu' si usa l'inglese. Grazie a questo dopo 10 anni in Italia mi sono fatto un annetto a Londra, quasi 4 a Dublino e ora sono a Losanna.BackhandWinner ha scritto:Quanto questa sia 'esportabile' nel mondo.
Di norma, per esserlo, deve trattarsi di competenza ad alto contenuto tecnologico.
L'ambito informatico direi che è ideale in questo senso. Quello economico molto meno, ma poi lì può entrare in gioco l'esperienza pregressa...e lo stesso vale per un settore, chessò, come quello delle Risorse Umane, anche se quest'ultimo è in molti modi ancora più legato alla Cultura locale di quanto non lo siano le professioni nel settore economico.
Poi, per definizione, le multinazionali tendono ad avere standard comuni in ogni angolo del mondo (pur lasciando spazio, solitamente, a differenze locali): altro fattore facilitante quindi per chi intenda spostare la propria vita altrove (per amour o curiosità o noia o altro).
Spostarsi e' utile, si fanno esperienze, si cresce. Pero' io ho l'impressione che finche' sei in vacanza apprezzi piu' le differenze, quando poi all'estero ci vivi scopri che da un lato tutto e' quasi uguale dappertutto (perche' gli esseri umani sono uguali dappertutto) e dall'altro lato che stando all'estero si perde moltissimo nella capacita' di comunicare, anche se si parla la lingua molto bene, perche' la "vera" comunicazione e' fatta di tante piccole cose legate alla tua cultura, che sono "lost in translation". Per cui si perde anche qualcosa.
E per cui tornerei volentieri in Italia. Ma siccome l'Italia e' ridotta come un paese del terzo mondo (dal punto di vista lavorativo) e qui guadagno il quadruplo di quanto potrei sperare di guadagnare nel mio paese, mi tocchera' fare l'espatriato per un pezzo.
[scusate l'OT personale, ma mi sembrava piu' o meno in tema]
Ultima modifica di uglygeek il sab nov 06, 2010 8:29 pm, modificato 2 volte in totale.
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Re: E il lavoro dov'è?
magari a un certo punto ti puoi fermare, non necessariamente in Italia.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: E il lavoro dov'è?
Il tema nomade-stanziale (o cacciatore-agricoltore, e quindi Abele-Caino) mi è sempre piuttosto interessato, dai tempi in cui inevitabilmente si legge Chatwin, pur non avendo mai approfondito la cosa. Provo molta simpatia e stima per quelli che, pur un motivo o per l'altro (viandante o mercante) si trovano a peregrinare. D'altra parte provo non meno simpatia per coloro che hanno il buongusto di starsene fermi in un posto, emendando fortuna in un luogo fermo.
Re: E il lavoro dov'è?
A Pera non ci passo tanto spesso, solo alcune volte magari per fare una tappa se vado in direzione Canazei.
E' sicuramente un posto molto piacevole, come tutti i paesini della Val di Fassa.
E' sicuramente un posto molto piacevole, come tutti i paesini della Val di Fassa.
Re: E il lavoro dov'è?
Mah... piu' che altro il "culture shock" e' molto forte. La lingua, il cibo... Pero' non credere che tutti i lavoratori cinesi se la passino cosi' male. Due miei colleghi sono appena tornati da un viaggio di lavoro a Shanghai e non hanno apprezzato l'inquinamento (a livelli assurdi) il traffico (in Cina nessuno segue nessuna regola della strada per nessuna ragione) e il cibo (per i nostri palati il "vero" cinese e'... difficile), ma hanno anche notato una citta' in grandissima crescita, piena di macchine tedesche (BMW, Mercedes) e i cinesi con cui hanno lavorato facevano le normali 8 ore da lunedi' a venerdi', non e' che la Cina sia tutta un immenso sweatshop.Janie Jones ha scritto:Quello che a me lascia perplessa non è l'aver abbandonato il lavoro e tutta la vita che aveva qui, quanto il fatto di andare a vivere in un Paese dove i diritti umani sono così orribilmente calpestati, ma appunto, se lui è felice così va bene anche il Burkina Faso.
Io comunque non ci andrei...
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Re: E il lavoro dov'è?
Sarei curioso, di fare un'esperienza a Shanghai. Che, come e più di Beijing, è quanto di più occidentale e legata al neo-capitalismo cinese ci sia...
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
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Re: E il lavoro dov'è?
Fino ai 10000euro al mese nemmeno la prenderei in considerazione, la Cina. Sopra quella cifra potrei pensarci, per un periodo limitato di tempo.uglygeek ha scritto: Io comunque non ci andrei...
Ai miei occhi assomiglia molto a un inferno in terra.
Io comunque non faccio molto testo, sono disperatamente eurocentrico (Europa allargata alla Russia e alla Turchia, ovviamente); al di là della mia 'patria', interessato soltanto alle Colonie Americane (soprattutto quelle spagnole e portoghesi) e Oceaniche.
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Re: E il lavoro dov'è?
E' che io detesterei a priori l'idea di vivere e lavorare sotto quel tipo di governo, ma come dici tu, concretamente nella vita di tutti i giorni immagino si sia più presi dall'affrontare lo shock culturale che altro.uglygeek ha scritto: Mah... piu' che altro il "culture shock" e' molto forte. La lingua, il cibo... Pero' non credere che tutti i lavoratori cinesi se la passino cosi' male. Due miei colleghi sono appena tornati da un viaggio di lavoro a Shanghai e non hanno apprezzato l'inquinamento (a livelli assurdi) il traffico (in Cina nessuno segue nessuna regola della strada per nessuna ragione) e il cibo (per i nostri palati il "vero" cinese e'... difficile), ma hanno anche notato una citta' in grandissima crescita, piena di macchine tedesche (BMW, Mercedes) e i cinesi con cui hanno lavorato facevano le normali 8 ore da lunedi' a venerdi', non e' che la Cina sia tutta un immenso sweatshop.
Io comunque non ci andrei...
E poi per chi ama le metropoli dal respiro internazionale Shanghai ha sicuramente molto da offrire.
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Re: E il lavoro dov'è?
io sono di quelli che pensa che puoi startene tutta la vita nello stesso posto, e anche che puoi viaggiare senza mai fermarti. Insomma, dipende dalle situazioniGios ha scritto:Il tema nomade-stanziale (o cacciatore-agricoltore, e quindi Abele-Caino) mi è sempre piuttosto interessato, dai tempi in cui inevitabilmente si legge Chatwin, pur non avendo mai approfondito la cosa. Provo molta simpatia e stima per quelli che, pur un motivo o per l'altro (viandante o mercante) si trovano a peregrinare. D'altra parte provo non meno simpatia per coloro che hanno il buongusto di starsene fermi in un posto, emendando fortuna in un luogo fermo.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: E il lavoro dov'è?
ugly tu eri stato in irlanda? come e' il nord? Londonderry?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: E il lavoro dov'è?
No, io vivevo a Dublino e non sono mai stato al nord. A Londonderry c'e' ancora l'IRA...Nickognito ha scritto:ugly tu eri stato in irlanda? come e' il nord? Londonderry?
Comunque so che l'Irlanda del nord da un lato e' ancora piu' fredda, buia, piovosa e cupa di quella del sud (come se fosse possibile... ) Dall'altro pero' e' UK non Irlanda, il che significa che tutto funziona, tutto e' bene organizzato.
Ma se e' per una offerta di lavoro che hai ricevuto... beh, ci sono posti migliori dove vivere, credo.
Ultima modifica di uglygeek il dom nov 07, 2010 12:09 am, modificato 1 volta in totale.
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