In Memoria
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Re: In Memoria
Gli altri due sono Selvaggi e Massaro ventenne.
Re: In Memoria
Dispiace, sono nato in quei giorni.
Attendiamo l'articolo che dice "non dimentichiamo che stiamo incensando un pregiudicato"?
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- alessandro
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Re: In Memoria
Cazzullo sul corriere dice quel che volevo indicare.
Quella vittoria al mondiale come linea di confine tra gli anni di piombo e gli anni 80 del disimpegno e della milano da bere o come dicono altro dell’edonismo.
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Re: In Memoria
Dispiace si, le prime effimere gioie sportive della mia vita portano il suo nome. Dopo qualche match visto in Germania, il primo match che ho visto a casa, tv in bianco e nero, il primo match di sport in assoluto che ho visto a casa e' stato Italia Brasile 3-2.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: In Memoria
Lo diceva sempre Tommasi, che negli Stati Uniti Rossi non avrebbe più giocato. Bel paese, gli Stati Uniti.Gios ha scritto:Dispiace, sono nato in quei giorni.
Attendiamo l'articolo che dice "non dimentichiamo che stiamo incensando un pregiudicato"?
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Re: In Memoria
Non credo di aver vissuto una gioia più pura di quel 5 luglio 1982, Italia-Brasile vista in tv, a 13 anni, età in cui il calcio era tutto.
Pensandoci, Rossi è probabilmente la persona che più ha indirettamente contribuito alla mia felicità. Infatti stravedevo per lui.
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Re: In Memoria
Avevo sette anni durante quell'estate 1982. Ma la ricordo ancora benissimo con grandissimo affetto. E questo è il famoso documentario di Ezio Luzzi, che fu uscì con il Guerin Sportivo. Piccola curiosità: il primo gol dopo la squalifica, Rossi lo fece contro l'Udinese
E poi c'è anche questa chicca..
E poi c'è anche questa chicca..
Leo Durocher: You don't save a pitcher for tomorrow. Tomorrow it may rain.
Re: In Memoria
Io sono di Vicenza, figuriamoci la mestizia che c'è qui (e settimana scorsa è morto Ernesto Galli, portiere di quel Real Vicenza).
Vi racconto un episodio personale: un mio carissimo amico, del 68 come me, nel 2000 ebbe un ictus e da allora è costretto alla carrozzina, ed anche con difficoltà di espressione (anche se capisce e ricorda tutto).
Grande appassionato di calcio, tramite amici comuni contattiamo Paolo Rossi per andare a trovarlo, a sorpresa.
Rossi dà subito la sua disponibilità ed andiamo a casa dell'amico, che ovviamente impazzisce di gioia. Il padre del mio amico, in canotta e pantaloncini corti (era estate piena) non riconosce subito Pablito, tra l'altro cortesissimo e gentile con l'amico e tutti noi.
Appena lo mette a fuoco, sgrana gli occhi: "Ma lei è Paolo Rossi ed io sono conciato così, e dobbiamo fare la foto !". Paolo sorride e fa: "Ma si figuri, va bene così".
Il padre corre in casa, si veste di tutto punto, profumo e brillantina inclusi, e viene a posare per la foto di gruppo.
Per dire cosa rappresentava Rossi per gli sportivi della città.
Quando andavo in giro per il mondo e conoscevo qualcuno, dicevo "Sono di Vicenza"; mi guardavano con aria interrogativa. "PAOLO ROSSI". "Ahhhhh, capito, capito. Lanerossi Vicenza"
Mi spiace veramente tanto, un altro tassello della mia gioventù che si stacca
Vi racconto un episodio personale: un mio carissimo amico, del 68 come me, nel 2000 ebbe un ictus e da allora è costretto alla carrozzina, ed anche con difficoltà di espressione (anche se capisce e ricorda tutto).
Grande appassionato di calcio, tramite amici comuni contattiamo Paolo Rossi per andare a trovarlo, a sorpresa.
Rossi dà subito la sua disponibilità ed andiamo a casa dell'amico, che ovviamente impazzisce di gioia. Il padre del mio amico, in canotta e pantaloncini corti (era estate piena) non riconosce subito Pablito, tra l'altro cortesissimo e gentile con l'amico e tutti noi.
Appena lo mette a fuoco, sgrana gli occhi: "Ma lei è Paolo Rossi ed io sono conciato così, e dobbiamo fare la foto !". Paolo sorride e fa: "Ma si figuri, va bene così".
Il padre corre in casa, si veste di tutto punto, profumo e brillantina inclusi, e viene a posare per la foto di gruppo.
Per dire cosa rappresentava Rossi per gli sportivi della città.
Quando andavo in giro per il mondo e conoscevo qualcuno, dicevo "Sono di Vicenza"; mi guardavano con aria interrogativa. "PAOLO ROSSI". "Ahhhhh, capito, capito. Lanerossi Vicenza"
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Re: In Memoria
Parlando a livello sportivo, spero.uglygeek ha scritto:Non credo di aver vissuto una gioia più pura di quel 5 luglio 1982, Italia-Brasile vista in tv, a 13 anni, età in cui il calcio era tutto.
Pensandoci, Rossi è probabilmente la persona che più ha indirettamente contribuito alla mia felicità. Infatti stravedevo per lui.
Potrei dire lo stesso al contrario allorché Baggio, stravedevo per lui, fallì quel maledetto rigore a Pasadena a nove anni età in cui il calcio era tutto.
Nel 2006 già me ne fotteva il giusto.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: In Memoria
Ricordo! Rientro' dalla squalifica in tempo per la terz'ultima giornata di campionato, la Juve vinse a Udine. In pratica prima dei mondiali aveva giocato solo tre partite di campionato e due o tre partite di preparazione con la nazionale. Era tornato a giocare ai primi di maggio, e la prima partita dell'Italia ai mondiali fu il 14 giugno. Ovvio che nelle prime partite fosse fuori forma, assurdo quanto bene gioco' da luglio in poi.koufax75 ha scritto:Avevo sette anni durante quell'estate 1982. Ma la ricordo ancora benissimo con grandissimo affetto. E questo è il famoso documentario di Ezio Luzzi, che fu uscì con il Guerin Sportivo. Piccola curiosità: il primo gol dopo la squalifica, Rossi lo fece contro l'Udinese
E poi c'è anche questa chicca..
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Re: In Memoria
MoltoNasty ha scritto:Era simpatico, garbato in tv come commentatore
Purtroppo ho quasi solo ricordi dell'opinionista, ricordi "live" del calciatore quasi nulli ero troppo piccolo e troppo poco calcio in televisione.
In generale non amo il giocatore "bomber/opportunista" alla Inzaghi ma come ben detto da altri sopra lui era molto di più, oltre al fiuto del gol tecnica, controllo di palla, dribbling, attaccante completo...solamente mingherlino e poco aiutato dal fisico (rapidità a parte)
Re: In Memoria
No, gioia in assoluto. Ti dico solo che il giorno della mia laurea ho avuto il piu' grave lutto...Monheim ha scritto:Parlando a livello sportivo, spero.uglygeek ha scritto:Non credo di aver vissuto una gioia più pura di quel 5 luglio 1982, Italia-Brasile vista in tv, a 13 anni, età in cui il calcio era tutto.
Pensandoci, Rossi è probabilmente la persona che più ha indirettamente contribuito alla mia felicità. Infatti stravedevo per lui.
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Re: In Memoria
Potrebbero farlo un paio di quotidiani elitisti. Onde evitare il pieno d’impopolarità persino tra i loro lettori, piu’ probabile che uno di essi lo dirotti su settimanali dello stesso editore in uscita più avanti.Gios ha scritto:Dispiace, sono nato in quei giorni.
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Re: In Memoria
Sì.alessandro ha scritto:Cazzullo sul corriere dice quel che volevo indicare.
Quella vittoria al mondiale come linea di confine tra gli anni di piombo e gli anni 80 del disimpegno e della milano da bere o come dicono altro dell’edonismo.
Correo dell'edonismo, quindi ,A voler vedere.
Comunque l'epoca aurea del Nostro Calcio da quel Mondiale e arriva a seconda di come la si vede o a Pasadena o a Berlino.
Più la prima che la seconda, almeno per me.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: In Memoria
E' una cosa che mi aspetto di leggere sul Fatto Quotidiano.gianlu ha scritto:Potrebbero farlo un paio di quotidiani elitisti. Onde evitare il pieno d’impopolarità persino tra i loro lettori, piu’ probabile che uno di essi lo dirotti su settimanali dello stesso editore in uscita più avanti.Gios ha scritto:Dispiace, sono nato in quei giorni.
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Re: In Memoria
Verissimo!alessandro ha scritto:Cazzullo sul corriere dice quel che volevo indicare.
Quella vittoria al mondiale come linea di confine tra gli anni di piombo e gli anni 80 del disimpegno e della milano da bere o come dicono altro dell’edonismo.
Chissa' se ci fu una causalita' diretta o fu solo una coincidenza temporale, ma di fatto dall'estate 1982 l'Italia cambio' dalla notte al giorno. E' comunque assodato che la vittoria ai mondiali porta almeno un +1% del PIL, in Italia, ma in questo caso la trasformazione fu ben maggiore.
Basta pensare cosa era l'Italia solo due anni prima, nel 1980, con terrorismo, aerei abbattuti, bombe nelle stazioni (e il terremoto), e cos'era il calcio italiano, con le volanti della polizia dentro gli stadi che arrestavano i calciatori a fine partita. Dai mondiali in pochi anni il campionato italiano divenne l'unico campionato di alto livello nel mondo, fino agli anni '90.
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Re: In Memoria
Rossi giocava praticamente senza menischi eh. In un'epoca in cui, per un'operazione al menisco, non dico che si rischiava la carriera ma quasi.maxredo ha scritto:MoltoNasty ha scritto:Era simpatico, garbato in tv come commentatore
Purtroppo ho quasi solo ricordi dell'opinionista, ricordi "live" del calciatore quasi nulli ero troppo piccolo e troppo poco calcio in televisione.
In generale non amo il giocatore "bomber/opportunista" alla Inzaghi ma come ben detto da altri sopra lui era molto di più, oltre al fiuto del gol tecnica, controllo di palla, dribbling, attaccante completo...solamente mingherlino e poco aiutato dal fisico (rapidità a parte)
Più forte di Inzaghi, senza dubbio alcuno.
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Re: In Memoria
Rossi raccontò che anni dopo l’82, andò per una esibizione in Brasile.
Il taxista guarda nello specchietto e chiede “sei Paolo Rossi ?”
“Si, sono io”
Il taxista accosta e dice serio: “scendi!”
Per dire come l’abbiano presa bene i brasiliani.
Il taxista guarda nello specchietto e chiede “sei Paolo Rossi ?”
“Si, sono io”
Il taxista accosta e dice serio: “scendi!”
Per dire come l’abbiano presa bene i brasiliani.
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Re: In Memoria
direi Berlino, quasi fuori tempo massimo per altro.Johnny Rex ha scritto:Sì.alessandro ha scritto:Cazzullo sul corriere dice quel che volevo indicare.
Quella vittoria al mondiale come linea di confine tra gli anni di piombo e gli anni 80 del disimpegno e della milano da bere o come dicono altro dell’edonismo.
Correo dell'edonismo, quindi ,A voler vedere.
Comunque l'epoca aurea del Nostro Calcio da quel Mondiale e arriva a seconda di come la si vede o a Pasadena o a Berlino.
Più la prima che la seconda, almeno per me.
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djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: In Memoria
Prima partita di Rossi al ritorno. Domanda: ma Rossi era davvero colpevole? Ho letto opinioni discordanti a riguardo.
Leo Durocher: You don't save a pitcher for tomorrow. Tomorrow it may rain.
Re: In Memoria
No, da quanto ricordo era stato ingenuo. Non gioco' mai per cambiare i risultati per favorire le scommesse. Si trovo' ad avere a che fare con questi personaggi e avrebbe dovuto denunciare.koufax75 ha scritto:
Prima partita di Rossi al ritorno. Domanda: ma Rossi era davvero colpevole? Ho letto opinioni discordanti a riguardo.
Bisogna anche dire che i calciatori non guadagnavano davvero tanto allora, anche se il calcio faceva girare gia' tanti soldi. Era un periodo strano anche nel calcio.
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Re: In Memoria
quel mitico numero 20
che destino, proprio quel numero... 20 20
Re: In Memoria
Ciao Paolo... I giocatori non dobrebbero andarsene prima degli allenatori
trapattoni
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Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
Re: In Memoria
Quando arrivi a 50 anni tutti i personaggi che hanno fatto da sfondo alla tua vita quando eri ragazzo cominciano a sparire. Quelli di quando eri bambino son gia' quasi tutti andati. E' triste.
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Re: In Memoria
Pensa a 90, non puo' che peggiorare!uglygeek ha scritto:Quando arrivi a 50 anni tutti i personaggi che hanno fatto da sfondo alla tua vita quando eri ragazzo cominciano a sparire. Quelli di quando eri bambino son gia' quasi tutti andati. E' triste.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: In Memoria
E' anche per quello che molti anziani perdono la voglia di vivere, oltre che per molte altre ragioni.Nickognito ha scritto:Pensa a 90, non puo' che peggiorare!uglygeek ha scritto:Quando arrivi a 50 anni tutti i personaggi che hanno fatto da sfondo alla tua vita quando eri ragazzo cominciano a sparire. Quelli di quando eri bambino son gia' quasi tutti andati. E' triste.
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Re: In Memoria
Grande trap, anche qui con errore come ai bei tempiPaolo79 ha scritto:Ciao Paolo... I giocatori non dobrebbero andarsene prima degli allenatori
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Re: In Memoria
E' in effetti il topic adatto per la nota Ottimistica di Ugly .
Comunque, come ha detto qualcuno
puoi sentirti giovane quanto vuoi ma è in momenti come questi che si capisce chi lo è veramente e chi no
F.F.
Comunque, come ha detto qualcuno
puoi sentirti giovane quanto vuoi ma è in momenti come questi che si capisce chi lo è veramente e chi no
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Re: In Memoria
Comunque i messo peggio sono i 40-50 perché ti rendi conto che hai scavallato e comincia il declino e si avvicina la fine è non lo accetti.uglygeek ha scritto:E' anche per quello che molti anziani perdono la voglia di vivere, oltre che per molte altre ragioni.Nickognito ha scritto:Pensa a 90, non puo' che peggiorare!uglygeek ha scritto:Quando arrivi a 50 anni tutti i personaggi che hanno fatto da sfondo alla tua vita quando eri ragazzo cominciano a sparire. Quelli di quando eri bambino son gia' quasi tutti andati. E' triste.
I vecchi hanno di solito acquisito una consapevolezza e accettazione “la mia vita l’ho fatta”.
Il famoso grafico della felicità a U
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Re: In Memoria
Soprattutto se si tratta di agonisti, giocoforza giovani. Se ne sono andati ormai tutti i protagonisti anni settanta-ottanta nell'imprenditoria, arte, politica e in tutte le attività in cui generalmente non si diventa leader prima dei cinquant'anni. A parte gli atleti, dei più in vista di quell'epoca chi rimane? Mi vengono in mente Baudo, Berlusconi, Celentano, De Benedetti, De Mita, Del Vecchio, Lollobrigida, Loren, Mina, Scalfari.uglygeek ha scritto:Quando arrivi a 50 anni tutti i personaggi che hanno fatto da sfondo alla tua vita quando eri ragazzo cominciano a sparire. Quelli di quando eri bambino son gia' quasi tutti andati. E' triste.
« Ci vorrebbe un lavoro a parte per star dietro a tutte le balle che si scrivono »
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el saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!
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Re: In Memoria
Boh, se fai un figlio a 50 anni, prima dei 70 non ci pensi
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: In Memoria
Discorso interessante. Io, in effetti, sono almeno 6-7 anni che, ogni tanto, vado in crisi mistica, nel senso che penso alla morte.
Prima non mi capitava. Penso che sono ormai un cinquantenne e mi chiedo quanti anni mi rimangano.
Non che mi spaventi morire, mi interessa poco, se non che da morto non potrei ascoltare la musica e vedere il tennis (ma tanto tra un pò lo abbandonerò anche da vivo, se continua così)..e fare cose come leggere eccetera. Ma per il resto vabbè, pazienza.
E' la malattia che mi spaventa, potessi morire di colpo non avrei problemi ad accettare la morte, fosse anche domani.
Il calvario, insomma, che spesso precede la fine, per me e per chi dovrebbe poi sopportare questo calvario standomi vicino.
Se dovessi arrivare agli 80 anni credo che ci penserei meno, in effetti. Ora boh...è questa età di mezzo del cazzo, in cui sei metà giovane e metà vecchio, la gente attorno a te se ne va e tu ti chiedi quanto ti rimane.
Prima non mi capitava. Penso che sono ormai un cinquantenne e mi chiedo quanti anni mi rimangano.
Non che mi spaventi morire, mi interessa poco, se non che da morto non potrei ascoltare la musica e vedere il tennis (ma tanto tra un pò lo abbandonerò anche da vivo, se continua così)..e fare cose come leggere eccetera. Ma per il resto vabbè, pazienza.
E' la malattia che mi spaventa, potessi morire di colpo non avrei problemi ad accettare la morte, fosse anche domani.
Il calvario, insomma, che spesso precede la fine, per me e per chi dovrebbe poi sopportare questo calvario standomi vicino.
Se dovessi arrivare agli 80 anni credo che ci penserei meno, in effetti. Ora boh...è questa età di mezzo del cazzo, in cui sei metà giovane e metà vecchio, la gente attorno a te se ne va e tu ti chiedi quanto ti rimane.
"Amo Speranza" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
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Re: In Memoria
Emilio Fede 31, Galliani 44, Rino Tommasi 34, Clerici 30, Ornella Vanoni 34, Sandra Milo 33, Mara Maionchi 41, Gigi Riva 44, Marcello Dell'Utri 41, Maurizio Costanzo 38.gianlu ha scritto:Soprattutto se si tratta di agonisti, giocoforza giovani. Se ne sono andati ormai tutti i protagonisti anni settanta-ottanta nell'imprenditoria, arte, politica e in tutte le attività in cui generalmente non si diventa leader prima dei cinquant'anni. A parte gli atleti, dei più in vista di quell'epoca chi rimane? Mi vengono in mente Baudo, Berlusconi, Celentano, De Benedetti, De Mita, Del Vecchio, Lollobrigida, Loren, Mina, Scalfari.uglygeek ha scritto:Quando arrivi a 50 anni tutti i personaggi che hanno fatto da sfondo alla tua vita quando eri ragazzo cominciano a sparire. Quelli di quando eri bambino son gia' quasi tutti andati. E' triste.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: In Memoria
Dell'Utri e Maionchi negli anni ottanta credo di non averli mai sentiti nominare. Gli altri ci stanno chiaramente in un elenco di personaggi, tranne forse Galliani, troppo gregario per essere menzionato.Monheim ha scritto:Emilio Fede 31, Galliani 44, Rino Tommasi 34, Clerici 30, Ornella Vanoni 34, Sandra Milo 33, Mara Maionchi 41, Gigi Riva 44, Marcello Dell'Utri 41, Maurizio Costanzo 38.gianlu ha scritto:Soprattutto se si tratta di agonisti, giocoforza giovani. Se ne sono andati ormai tutti i protagonisti anni settanta-ottanta nell'imprenditoria, arte, politica e in tutte le attività in cui generalmente non si diventa leader prima dei cinquant'anni. A parte gli atleti, dei più in vista di quell'epoca chi rimane? Mi vengono in mente Baudo, Berlusconi, Celentano, De Benedetti, De Mita, Del Vecchio, Lollobrigida, Loren, Mina, Scalfari.uglygeek ha scritto:Quando arrivi a 50 anni tutti i personaggi che hanno fatto da sfondo alla tua vita quando eri ragazzo cominciano a sparire. Quelli di quando eri bambino son gia' quasi tutti andati. E' triste.
« Ci vorrebbe un lavoro a parte per star dietro a tutte le balle che si scrivono »
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Re: In Memoria
Comprendo e condivido, pur facendo presente che quest'età ha i suoi pregi perché in genere il declino fisico non è ancora pesante, altre facoltà sono ancora ben sviluppate, e sono ancora suscettibili di miglioramento le basi caratteriali, comportamentali, culturali, patrimoniali, tecniche eccchiaky ha scritto:Discorso interessante. Io, in effetti, sono almeno 6-7 anni che, ogni tanto, vado in crisi mistica, nel senso che penso alla morte.
Prima non mi capitava. Penso che sono ormai un cinquantenne e mi chiedo quanti anni mi rimangano.
Non che mi spaventi morire, mi interessa poco, se non che da morto non potrei ascoltare la musica e vedere il tennis (ma tanto tra un pò lo abbandonerò anche da vivo, se continua così)..e fare cose come leggere eccetera. Ma per il resto vabbè, pazienza.
E' la malattia che mi spaventa, potessi morire di colpo non avrei problemi ad accettare la morte, fosse anche domani.
Il calvario, insomma, che spesso precede la fine, per me e per chi dovrebbe poi sopportare questo calvario standomi vicino.
Se dovessi arrivare agli 80 anni credo che ci penserei meno, in effetti. Ora boh...è questa età di mezzo del cazzo, in cui sei metà giovane e metà vecchio, la gente attorno a te se ne va e tu ti chiedi quanto ti rimane.
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Re: In Memoria
Chiaro, quei due nomi nello specifico son stati messi lì tra il serio e il faceto anche se Dell'Utri ben sappiamo che non era affatto un gregario nell'imprenditoria di quei tempi.gianlu ha scritto:Dell'Utri e Maionchi negli anni ottanta credo di non averli mai sentiti nominare. Gli altri ci stanno chiaramente in un elenco di personaggi, tranne forse Galliani, troppo gregario per essere menzionato.Monheim ha scritto:Emilio Fede 31, Galliani 44, Rino Tommasi 34, Clerici 30, Ornella Vanoni 34, Sandra Milo 33, Mara Maionchi 41, Gigi Riva 44, Marcello Dell'Utri 41, Maurizio Costanzo 38.gianlu ha scritto:
Soprattutto se si tratta di agonisti, giocoforza giovani. Se ne sono andati ormai tutti i protagonisti anni settanta-ottanta nell'imprenditoria, arte, politica e in tutte le attività in cui generalmente non si diventa leader prima dei cinquant'anni. A parte gli atleti, dei più in vista di quell'epoca chi rimane? Mi vengono in mente Baudo, Berlusconi, Celentano, De Benedetti, De Mita, Del Vecchio, Lollobrigida, Loren, Mina, Scalfari.
Zoff 42.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: In Memoria
Mettiamoci anche Paolo Conte, nato il 6 gennaio del 1937 esattamente un anno prima di Adriano Celentano.gianlu ha scritto:Dell'Utri e Maionchi negli anni ottanta credo di non averli mai sentiti nominare. Gli altri ci stanno chiaramente in un elenco di personaggi, tranne forse Galliani, troppo gregario per essere menzionato.Monheim ha scritto:Emilio Fede 31, Galliani 44, Rino Tommasi 34, Clerici 30, Ornella Vanoni 34, Sandra Milo 33, Mara Maionchi 41, Gigi Riva 44, Marcello Dell'Utri 41, Maurizio Costanzo 38.gianlu ha scritto:
Soprattutto se si tratta di agonisti, giocoforza giovani. Se ne sono andati ormai tutti i protagonisti anni settanta-ottanta nell'imprenditoria, arte, politica e in tutte le attività in cui generalmente non si diventa leader prima dei cinquant'anni. A parte gli atleti, dei più in vista di quell'epoca chi rimane? Mi vengono in mente Baudo, Berlusconi, Celentano, De Benedetti, De Mita, Del Vecchio, Lollobrigida, Loren, Mina, Scalfari.
Ultima modifica di rob il gio dic 10, 2020 7:55 pm, modificato 1 volta in totale.
Re: In Memoria
L'atmosfera giusta per un bel Requiem...Scegli tu quale...Verdi, Fauré, Cherubini, Mozart ecc...chiaky ha scritto:Discorso interessante. Io, in effetti, sono almeno 6-7 anni che, ogni tanto, vado in crisi mistica, nel senso che penso alla morte.
Prima non mi capitava. Penso che sono ormai un cinquantenne e mi chiedo quanti anni mi rimangano.
Non che mi spaventi morire, mi interessa poco, se non che da morto non potrei ascoltare la musica e vedere il tennis (ma tanto tra un pò lo abbandonerò anche da vivo, se continua così)..e fare cose come leggere eccetera. Ma per il resto vabbè, pazienza.
E' la malattia che mi spaventa, potessi morire di colpo non avrei problemi ad accettare la morte, fosse anche domani.
Il calvario, insomma, che spesso precede la fine, per me e per chi dovrebbe poi sopportare questo calvario standomi vicino.
Se dovessi arrivare agli 80 anni credo che ci penserei meno, in effetti. Ora boh...è questa età di mezzo del cazzo, in cui sei metà giovane e metà vecchio, la gente attorno a te se ne va e tu ti chiedi quanto ti rimane.