Ma FEderer suona qualche strumento?alessandro ha scritto:2015.
L'anno si è aperto con la notizia sconvolgente della morte di Pino Daniele, annunciata dal collega Eros Ramazzotti su Instagram: il cantautore napoletano è stato colpito da un infarto nella notte del 5 gennaio e la sua scomparsa verrà ricordata anche per lo strascico mediatico tra moglie, compagna, figli e polemiche.
"Via Pino Daniele" è stata inaugurata nel quartiere San Giuseppe, nel pieno Centro Storico di Napoli.
Nello stesso mese si sono spenti anche Demis Roussos, ex cantante degli Aphrodite's Child, e il fondatore dei gloriosi Krisma Maurizio Arcieri.
Altre tre sono le morti di febbraio: il rapper The Jacka, Lesley Gore e Steve Strange, cantante dei Visage famosissimi negli anni Ottanta per Fade To Grey.
La primavera non ha portato di meglio: se ne sono andati Daevid Allen fondatore di Gong e Soft Machine, il grandissimo bassista dei Toto Mike Porcaro, AJ Pero dei Twisted Sisters, Bob Burns dei Lynyrd Skynyrd, il cantante di When A Man Loves a Woman Percy Sledge e Johnny Kemp.
A maggio arrivano la morte di Ben E. King, incisore della celeberrima Stand By Me, quella di Errol Brown degli Hot Chocolate e soprattutto la tristissima perdita di B.B. King, l'ultimo dei grandi chitarristi blues ancora esistenti.
bbking
Giugno ci ha costretti a dire addio al re del free jazz Ornette Coleman, al poeta e cantante Remo Remotti, al compositore James Horner e al bassista degli Yes Chris Squire.
Se a luglio abbiamo avuto una tregua, ad agosto se ne sono andati la cantante Cilla Black e il batterista fondatore dei Matia Bazar Giancarlo Golzi.
L'autunno non è stato clemente, perché sono scomparsi il sassofonista Phil Woods (aveva suonato in Just The Way You Are di Billy Joel), Rodolfo Maltese del Banco del Mutuo Soccorso eGiorgio D'Adamo dei New Trolls.
Ultimi fuochi di tristezza con la scomparsa di Scott Weiland, ex cantante degli Stone Temple Pilots e Velvet Revolver, e con quella che nella notte di fine dicembre ci ha svegliati in un fiume di lacrime: Lemmy Kilmister dei Motorhead, baluardo di una generazione di metallari indissolubili. E nello stesso giorno, anche la scomparsa di John Bradbury, il batterista degli Specials.
È difficile trovare una chiosa a questo articolo, perché la musica ha perso tantissimo in questo 2015: non possiamo che augurarci di festeggiare bei dischi e promettenti nuove band, invece di piangere chi ci ha lasciato.
In Memoria
Re: In Memoria
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Re: In Memoria
E i troll paraplegici mentali, suonano per caso?
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Re: In Memoria
92 anni. Rientra nella statistica.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: In Memoria
No, per la statistica avrebbe dovuto essere già morto, ma la statistica è una scienza liquida.PINDARO ha scritto:92 anni. Rientra nella statistica.
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Re: In Memoria
Un grande. Ho letto 3-4 libri dei suoi, ero un po' troppo giovane, ma mi hanno comunque lasciato molto. Ebreo di origini polacche, come il grande matematico Mandelbrot, Rosa Luxembourg, Bibi Netanyahu. Mi piace ricordare le sue parole in un'intervista recente sui social media:alessandro ha scritto:E' morto Zygmunt Bauman
But most people use social media not to unite, not to open their horizons wider, but on the contrary, to cut themselves a comfort zone where the only sounds they hear are the echoes of their own voice, where the only things they see are the reflections of their own face
Ecco, questo é il motivo per cui li evito come la peste.
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Re: In Memoria
Ho letto anch'io alcuni dei suoi libri, spunti di riflessione interessantissimi. A volte mi fermavo un quarto d'ora su una singola pagina.
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Re: In Memoria
ok, ma allora per coerenza dovresti evitare amicizia, famiglia, casa, e via e vias&v ha scritto: But most people use social media not to unite, not to open their horizons wider, but on the contrary, to cut themselves a comfort zone where the only sounds they hear are the echoes of their own voice, where the only things they see are the reflections of their own face
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Re: In Memoria
Nickognito ha scritto:
ok, ma allora per coerenza dovresti evitare amicizia, famiglia, casa, e via e via
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: In Memoria
?? Penso (o forse spero...) che molti di noi abbiano amici con idee diverse dalle proprie. Un mio caro amico si é iscritto a 15 anni a rifondazione comunista e per diletto si legge classici del pensiero socialista, la mia migliore amica é una pasionaria di Orban, il mio migliore amico é vegetariano e sta diventando vegano quando io mangio carne o pesce almeno due volte al giorno...e potrei continuare.Nickognito ha scritto:ok, ma allora per coerenza dovresti evitare amicizia, famiglia, casa, e via e vias&v ha scritto: But most people use social media not to unite, not to open their horizons wider, but on the contrary, to cut themselves a comfort zone where the only sounds they hear are the echoes of their own voice, where the only things they see are the reflections of their own face
Ecco, questo é il motivo per cui li evito come la peste.
Famiglia: un nonno della mia compagna era un militare (non so il grado) ai tempi del regime comunista ungherese, mezzo ebreo, morto fieramente stalinista, l'altro nonno un cristiano antisemita licenziato dal posto di casellante al passaggio a livello perché teneva foto di santi nel cassetto...e anche qui potrei continuare riportando esempi meno eclatanti della mia famiglia italiana di origine.
Insomma quel che voglio dire ( e quel che penso che anche Bauman volesse dire - a proposito, io sono conservatore, ma il marxista Bauman lo ritengo un eccezionale intellettuale, condivisibile in molto di quel che dice -) é che nella vita offline si é per forza di cose circondati da persone con idee diverse dalle nostre, mentre nella vita online la gente tende a costruire di più gruppi che la pensano in modo affine. Anche se poi é vero che sto in un forum di appassionati di tennis in cui molti si augurano un ritiro di Federer
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Re: In Memoria
Non capisco la tua obiezione. Tu mi dici che per lo piu' i social media non sono utilizzati per ampliare orizzonti, ma per creare una comfort zone. Io di tico che per lo piu' anche famiglia e amici sono usati cosi'.s&v ha scritto:?? Penso (o forse spero...) che molti di noi abbiano amici con idee diverse dalle proprie. Un mio caro amico si é iscritto a 15 anni a rifondazione comunista e per diletto si legge classici del pensiero socialista, la mia migliore amica é una pasionaria di Orban, il mio migliore amico é vegetariano e sta diventando vegano quando io mangio carne o pesce almeno due volte al giorno...e potrei continuare.Nickognito ha scritto:ok, ma allora per coerenza dovresti evitare amicizia, famiglia, casa, e via e vias&v ha scritto: But most people use social media not to unite, not to open their horizons wider, but on the contrary, to cut themselves a comfort zone where the only sounds they hear are the echoes of their own voice, where the only things they see are the reflections of their own face
Ecco, questo é il motivo per cui li evito come la peste.
)
Il tuo esempio personale non so cosa c'entri, perche' allo stesso modo io posso fare l' esempio mio e di altre persone che usano i social allo stesso modo in cui tu sei con gli amici fuori dai social.
Per me il most people di cui sopra vale tanto per i social quanto per la vita sociale reale. Nessuna distinzione, quindi o nulla , o tutto da evitare
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Re: In Memoria
Bauman usa comfort zone in modo diverso da come lo usi tu credo. Famiglia e amici sono una comfort zone affettiva ma per molti possono non essere una comfort zone di opinione (almeno per me, ma ripeto, spero per molti altri...); le persone nei social media tendono a raggrupparsi attorno a idee simili, dove gli altri hanno opinioni simili alle loro che vengono rafforzate in un circolo vizioso. Ci sono diversi studi al riguardo, alcuni che legano, in modo forse un po' avventato, social media con minore tendenza al compromesso nella politica occidentale.Nickognito ha scritto:
Non capisco la tua obiezione. Tu mi dici che per lo piu' i social media non sono utilizzati per ampliare orizzonti, ma per creare una comfort zone. Io di tico che per lo piu' anche famiglia e amici sono usati cosi'.
Non é un social, ma pensa a come funzionano google e youtube: se hai google mail e entri in youtube ricevi come video consigliati video simili a quelli che hai già visto rafforzando le tue convinzioni, questa é una reflection of your own face di cui credo parli Bauman, anche se il suo discorso non é riferito a google.
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Re: In Memoria
È quasi inevitabile che si cerchino conferme e gruppi che la pensino come noi. Che cosa potresti scrivere sul forum del kkk o dei sostenitori di Putin senza essere bandato dopo 10 secondi? Come ho tentato anni fa a porre una domanda nel forum dei fan di Berlusconi e mi hanno bannato all'istante.
Una volta nikognito ha scritto che le discussioni più interessanti sono tra persone che la pensano più o meno allo stesso modo, in effetti è così.
Con persone che hanno basi valoriali opposte è impossibile avere conversazioni costruttive.
Bisogna trovare una via di mezzo, nella mia opinione.
Vedere e leggere opinioni differenti ma sarebbe inutile leggere 'il giornale' perché è troppo lontano e nel mio giudizio anche in malafede.
Poi, si, c'è il pericolo che le tue idee magari estremiste vengano rafforzate sempre più da social molto specifici: dall'estremismo religioso all'anoresdia alla fede calcistica.
Una volta nikognito ha scritto che le discussioni più interessanti sono tra persone che la pensano più o meno allo stesso modo, in effetti è così.
Con persone che hanno basi valoriali opposte è impossibile avere conversazioni costruttive.
Bisogna trovare una via di mezzo, nella mia opinione.
Vedere e leggere opinioni differenti ma sarebbe inutile leggere 'il giornale' perché è troppo lontano e nel mio giudizio anche in malafede.
Poi, si, c'è il pericolo che le tue idee magari estremiste vengano rafforzate sempre più da social molto specifici: dall'estremismo religioso all'anoresdia alla fede calcistica.
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Re: In Memoria
Far sentire l'utente all'interno della propria confort zone sta alla base del successo di facebook. Fa proprio parte dell modello di busienss pensato da Zuckerberg e lo strumento utilizzato per fare ciò è algoritmo che è stato scritto per farti vedere i contenuti che più ti possono interessare.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Re: In Memoria
Esatto.alessandro ha scritto:È quasi inevitabile che si cerchino conferme e gruppi che la pensino come noi. Che cosa potresti scrivere sul forum del kkk o dei sostenitori di Putin senza essere bandato dopo 10 secondi? Come ho tentato anni fa a porre una domanda nel forum dei fan di Berlusconi e mi hanno bannato all'istante.
Ma a prescindere, è perfettamente naturale che uno tenda a sviluppare il tessuto delle proprie conoscenze e amicizie sui social (ma nella vita reale è la stessa cosa, per me non cambia nulla) nella direzione in cui si inquadrano i suoi interessi culturali e le proprie inclinazioni politiche/sessuali ecc. Non c'è nulla di sbagliato in questo.
Il che naturalmente non implica in alcun modo il rifiuto aprioristico di tutto ciò che non collima con la propria visione della realtà (anche lì con dei limiti più o meno soggettivi, per quel che mi riguarda io non riuscirei mai a relazionarmi con nazistoidi vari e non credo sia un problema di apertura mentale mia in tutta onestà).
Boh, 'sta riflessione di Bauman non mi convince granché.
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Re: In Memoria
Che poi a me non dispiace affatto di non aver nessun amico nazista, ma nemmeno nessun grande amico che ce l' abbia con i musulmani, ecco. La stima ha spesso un certo, valore, nell'amicizia, non e' che uno vuole frequentare solo suoi simili. La mia ragazza e' diversa da me in molti valori, ma se mi dice che vuole stuprare bambini, la lascio, eh....
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Re: In Memoria
Il discorso di s&v applicato ai social vale quando qualcuno tenta di rifarsi un'identità digitale, nettamente distante da quella reale, ma la cosiddetta comfort zone te la ritrovi nella tua cerchia di amici/familiari, poco da fare. Su Fb, al netto di filtri o di ignore vari, ritrovi uno spaccato della realtà.
Re: In Memoria
Mi sembra un'asserzione piuttosto banale con tutto il rispetto per l'intellettuale raffinato che Bauman certamente era. Ognuno di noi trova rassicurazione nel proprio abito mentale. Il difficile è confrontarsi con ciò che ci è alieno. Qui entrano in gioco il sapere, la capacità di provare empatia, l'analisi costi benefici in merito all'instaurazione di un dialogo auspicabilmente costruttivo, l'adesione a principi, fedi, morali ecc...s&v ha scritto:Un grande. Ho letto 3-4 libri dei suoi, ero un po' troppo giovane, ma mi hanno comunque lasciato molto. Ebreo di origini polacche, come il grande matematico Mandelbrot, Rosa Luxembourg, Bibi Netanyahu. Mi piace ricordare le sue parole in un'intervista recente sui social media:alessandro ha scritto:E' morto Zygmunt Bauman
But most people use social media not to unite, not to open their horizons wider, but on the contrary, to cut themselves a comfort zone where the only sounds they hear are the echoes of their own voice, where the only things they see are the reflections of their own face
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Re: In Memoria
forse faccio una grossa figura di m.. ma io questo Bauman non l'avevo mai sentito nominare prima di ieri
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Re: In Memoria
Come no. Bauman e Robin.babaoriley ha scritto:forse faccio una grossa figura di m.. ma io questo Bauman non l'avevo mai sentito nominare prima di ieri
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Re: In Memoria
babaoriley ha scritto:forse faccio una grossa figura di m.. ma io questo Bauman non l'avevo mai sentito nominare prima di ieri
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: In Memoria
Ma che dici. Era quello del famoso circo Bauman.alessandro ha scritto:Come no. Bauman e Robin.babaoriley ha scritto:forse faccio una grossa figura di m.. ma io questo Bauman non l'avevo mai sentito nominare prima di ieri
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Re: In Memoria
discorso vostro vale per le persone normali e di cultura media. Chi ha la 'close. Mind' già di suo, gli analfabeti funzionali, è pericoloso che si rinchiudano ulteriormente nella condivisione di bufale e minchiate.Loro credono davvero che il mondo in cui vivono sia quello degli hotel a cinque stelle per gli immigrati. Io invece non credo che il Bene e la Verità stiano nelle opinioni politiche mie e della mia cerchia. E comunque non penso che intendesse di dover confrontarsi coi nazisti come voi avete estremizzato.NK7 ha scritto:Esatto.alessandro ha scritto:È quasi inevitabile che si cerchino conferme e gruppi che la pensino come noi. Che cosa potresti scrivere sul forum del kkk o dei sostenitori di Putin senza essere bandato dopo 10 secondi? Come ho tentato anni fa a porre una domanda nel forum dei fan di Berlusconi e mi hanno bannato all'istante.
Ma a prescindere, è perfettamente naturale che uno tenda a sviluppare il tessuto delle proprie conoscenze e amicizie sui social (ma nella vita reale è la stessa cosa, per me non cambia nulla) nella direzione in cui si inquadrano i suoi interessi culturali e le proprie inclinazioni politiche/sessuali ecc. Non c'è nulla di sbagliato in questo.
Il che naturalmente non implica in alcun modo il rifiuto aprioristico di tutto ciò che non collima con la propria visione della realtà (anche lì con dei limiti più o meno soggettivi, per quel che mi riguarda io non riuscirei mai a relazionarmi con nazistoidi vari e non credo sia un problema di apertura mentale mia in tutta onestà).
Boh, 'sta riflessione di Bauman non mi convince granché.
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Re: In Memoria
Invece gli analfabeti funzionali, senza internet e i social, sarebbero di piu' aperte vedute...
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Re: In Memoria
Passerebbero meno tempo a leggere e condividere minchiate con cui si incoraggiano e spalleggiano a vicenda. È conclamato.
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Re: In Memoria
si, ma il discorso non verte sul tempo passato a condividere minchiate, ma sull'apertura mentale.Burano ha scritto:Passerebbero meno tempo a leggere e condividere minchiate con cui si incoraggiano e spalleggiano a vicenda. È conclamato.
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Re: In Memoria
Di sicuro l'apertura mentale non può che diminuire passando ore a fomentarsi in cerchie ristrette come quelle. Un mostro che si autoalimenta.
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Re: In Memoria
Capisco. Quindi ad esempio per te, l' apertura mentale dell amia famosa signora che non era mai uscita per 80 anni dal proprio paesino di 300 anime in Puglia e odiava tutti i negri e albanesi come infimi vermi, sicuramente andando su facebook sarebbe diminuita.Burano ha scritto:Di sicuro l'apertura mentale non può che diminuire passando ore a fomentarsi in cerchie ristrette come quelle. Un mostro che si autoalimenta.
Secondo me non sarebbe diminuita.
Lecito avere opinioni diverse.
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Re: In Memoria
Vale il solito esempio di Eco sull'ubriaco di paese all'osteria e adesso che sta sui social.
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Re: In Memoria
No, non vale, Eco diceva che il social e' una cassa di risonanza dello stupido, non che lo stupido diventa piu' ristretto mentalmente. Proprio due temi non legati fra di loro.Burano ha scritto:Vale il solito esempio di Eco sull'ubriaco di paese all'osteria e adesso che sta sui social.
Eco diceva che l' ubriaco diceva vaccate all'osteria e non a mezzo mondo, tu dici che l' ubriaco, senza parlare a mezzo mondo ma solo a poche persone, allora sarebbe stato piu' di ampie vedute.
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Re: In Memoria
Si acuisce la "patologia", mi pare evidente.
mezzo mondo come lui.quindi si convince ancor di più delle sue vedute.
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Re: In Memoria
a me non pare evidente, mezzo mondo e' comunque, cambia solo quel che si intende per mondoBurano ha scritto:Si acuisce la "patologia", mi pare evidente.
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Re: In Memoria
è morto Jimmy 'Superfly' Snuka
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Re: In Memoria
Uccisa in Brasile Loalwa Braz Vieira, la cantante della 'Lambada'
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Re: In Memoria
Più o meno come la morte di Bowie lo scorso all'inizio dello scorso anno.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: In Memoria
LIVORNO. È morta Franca Pannocchia, conosciuta a Livorno e in tutta Italia come Mamma Franca. Aveva 85 anni. Da un po' di tempo era ricoverata all'ospedale di viale Alfieri. Negli anni Ottanta e Novanta è stata una delle commercianti più note della città col suo negozio Roberta Pelle in piazza XX Settembre. Ma soprattutto è stata un'icona delle televendite: memorabili le sue apparizioni sulle televisioni locali a fianco del figlio Roberto.
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Re: In Memoria
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