In Memoria
Re: In Memoria
Che poi un'opera d'arte non è mai di destra o di sinistra, a meno che non sia volutamente costruita con connotazioni politiche.
Nessun film di zeffirelli e nessun allestimento teatrale ha mai avuto connotazioni politiche di alcun genere, se non il film "the con Musoolini", che era la storia di Zeffirelli stesso bambino e poi adolescente durante la guerra ed è un film antifascista, perchè racconta delle menzogne del duce alle signore inglesi che facevano da tutrici al regista (che erano legate all'ambasciata inglese a Firenze) e dell'esperienza partigiana di Zeffirelli.
Per il resto nulla di politico. Mai.
L'artista era un uomo libero. Libero come poteva esserlo solo chi si ritrova nella ruota dell'ospedale degli innocenti figlio di nn e deve inventarsi tutto. Vita, strada, genitori, cognome.
Libero come chi vede con i suoi occhi gli orrori fascisti ma anche (cito dalla sua autobiografia. Molto bella peraltro. La consiglio) un prete ucciso davanti alla chiesa dai suoi compagni partigiani perchè ha dato l'estrema unzione a un fascista, e poi buttato insieme a lui nella fossa comune.
Libero come chi ha la fortuna di conoscere, adolescente, uno dei più grandi personaggi della storia di Firenze. Giorgio La Pira. Il sindaco santo, che lo prende sotto la sua egida e gli insegna la vita.
Libero come chi si ritrova già bambino a crescere in mezzo a famiglie inglesi e scozzesi e a imparare da bambino lingue e mentalità internazionali.
Libero come chi, giovanissimo, si trova a insegnare Shakespeare agli inglesi, unico nella storia in questo, nei più importanti teatri di Londra e dell'Inghilterra.
Libero come chi partendo dal nulla cosmico che ho citato più sopra, si costruisce con le sue mani una carriera che lo porta a dirigere per 50 anni Liz Taylor, Richard Burton, Maria Callas, Placido Domingo, Mel Gibson, Laurence Olivier, Fanny Ardant, Joan Plowright, Brooke Shields, Antony Quinn,Peter Ustinov, Anna Magnani, Carla Fracci, Rudolf Nureyev, Luciano Pavarotti e a condividere amicizia e lavoro con Luchino Visconti, Coco Chanel e via discorrendo.
Tutto si può dire della carriera di Zeffirelli meno che sia "mediocre".
Mediocre è chi, per motivi politici o presunti tali, si prende la briga di insultare un pilastro della cultura italiana e mondiale dal basso della sua inutilità, del suo triste anonimato.
Nessun film di zeffirelli e nessun allestimento teatrale ha mai avuto connotazioni politiche di alcun genere, se non il film "the con Musoolini", che era la storia di Zeffirelli stesso bambino e poi adolescente durante la guerra ed è un film antifascista, perchè racconta delle menzogne del duce alle signore inglesi che facevano da tutrici al regista (che erano legate all'ambasciata inglese a Firenze) e dell'esperienza partigiana di Zeffirelli.
Per il resto nulla di politico. Mai.
L'artista era un uomo libero. Libero come poteva esserlo solo chi si ritrova nella ruota dell'ospedale degli innocenti figlio di nn e deve inventarsi tutto. Vita, strada, genitori, cognome.
Libero come chi vede con i suoi occhi gli orrori fascisti ma anche (cito dalla sua autobiografia. Molto bella peraltro. La consiglio) un prete ucciso davanti alla chiesa dai suoi compagni partigiani perchè ha dato l'estrema unzione a un fascista, e poi buttato insieme a lui nella fossa comune.
Libero come chi ha la fortuna di conoscere, adolescente, uno dei più grandi personaggi della storia di Firenze. Giorgio La Pira. Il sindaco santo, che lo prende sotto la sua egida e gli insegna la vita.
Libero come chi si ritrova già bambino a crescere in mezzo a famiglie inglesi e scozzesi e a imparare da bambino lingue e mentalità internazionali.
Libero come chi, giovanissimo, si trova a insegnare Shakespeare agli inglesi, unico nella storia in questo, nei più importanti teatri di Londra e dell'Inghilterra.
Libero come chi partendo dal nulla cosmico che ho citato più sopra, si costruisce con le sue mani una carriera che lo porta a dirigere per 50 anni Liz Taylor, Richard Burton, Maria Callas, Placido Domingo, Mel Gibson, Laurence Olivier, Fanny Ardant, Joan Plowright, Brooke Shields, Antony Quinn,Peter Ustinov, Anna Magnani, Carla Fracci, Rudolf Nureyev, Luciano Pavarotti e a condividere amicizia e lavoro con Luchino Visconti, Coco Chanel e via discorrendo.
Tutto si può dire della carriera di Zeffirelli meno che sia "mediocre".
Mediocre è chi, per motivi politici o presunti tali, si prende la briga di insultare un pilastro della cultura italiana e mondiale dal basso della sua inutilità, del suo triste anonimato.
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Re: In Memoria
Commenti sui giornali di sinistra alla dipartita di Zeffirelli (che purtroppo fanno il paio con i giudizi su Camilleri nei giornali di destra) per capire il livello del tifo politico italiano attuale:
"Zeffirelli piace ai fascisti"
"e' mediocre perche' patinato, artigianale, banale e fatuo"
"i simpatizzanti delle camicie nere e le camicie nere adorano la Fallaci e glorificano Zeffirelli."
"chi non e' allineato a sinistra non merita. Punto."
"Per sua sfortuna è nato nel 900, il secolo di Auschwitz e di Picasso, ma continuando con il melodramma lacrimoso a cui sono inclini i poveri di spirito critico che lo acclamano. Un manierista che non ha portato nulla di originale all'arte. Uno che avrebbe condotto al rogo tutto quello che di prezioso hanno prodotto le avanguardie novecentesche. Per lui l'arte si è fermata alle porte del secolo scorso. Tutto quello che fu a venire era comunismo. Che tristezza.. e anche noia!"
"Fanculo al Zeffiretti! Gran parte dell'opera di Franco Corsi è stucchevole, tutto lustrini e moine ma di scarsa sostanza."
"Zeffirelli idolatrato dai suoi pari. Espressione di un estetismo sterile, puri orpelli funzionali al potere dei ricchi, zero i contenuti che elaborano l'armonia della convivenza umana basata sui valori della solidarietà, del merito, e della giustizia. Anche Salvini si unisce a questo coro di lupi sociali e bene fa Montanari a tenergli testa e a cercare di tenere aperti gli occhi agli italiani onesti."
"Un'ipocrita, melensa e bacchettona passerella dei soliti omologati in cerca di notorietà a celebrare un regista che non può certo essere definito "maestro", nè del cinema né di vita. I veri maestri hanno ben altra statura artistica e morale".
"purtroppo in Italia la mediocrità è un valore, soprattutto se ben venduta ai mediocri come Zeffirelli".
"Zeffirelli orrenda nullità incompetente di destra".
"un fascio che faceva cagare in ogni sua espressione artistica".
"Ma andiamo chi lo conosceva sto fascio?"
"Anche lui era umano. Ma era anche un elitario darwinista sociale. E per questo non lo piango davvero. E oltretutto, anche a me i suoi lavori hanno sempre fatto schifo."
" la "Firenze che conta", osannando Scespirelli e Oriana, si e' scelta gli eroi che ne rappresentano al meglio il suo risibile valore basico"
"di una noia mortale ogni sua evacuazione artistica."
"E' morta la Zeffirella! Evviva,uno in meno".
"Zeffirelli, un inutile elevato agli altari dalle camicie nere".
E via discorrendo....
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"i simpatizzanti delle camicie nere e le camicie nere adorano la Fallaci e glorificano Zeffirelli."
"chi non e' allineato a sinistra non merita. Punto."
"Per sua sfortuna è nato nel 900, il secolo di Auschwitz e di Picasso, ma continuando con il melodramma lacrimoso a cui sono inclini i poveri di spirito critico che lo acclamano. Un manierista che non ha portato nulla di originale all'arte. Uno che avrebbe condotto al rogo tutto quello che di prezioso hanno prodotto le avanguardie novecentesche. Per lui l'arte si è fermata alle porte del secolo scorso. Tutto quello che fu a venire era comunismo. Che tristezza.. e anche noia!"
"Fanculo al Zeffiretti! Gran parte dell'opera di Franco Corsi è stucchevole, tutto lustrini e moine ma di scarsa sostanza."
"Zeffirelli idolatrato dai suoi pari. Espressione di un estetismo sterile, puri orpelli funzionali al potere dei ricchi, zero i contenuti che elaborano l'armonia della convivenza umana basata sui valori della solidarietà, del merito, e della giustizia. Anche Salvini si unisce a questo coro di lupi sociali e bene fa Montanari a tenergli testa e a cercare di tenere aperti gli occhi agli italiani onesti."
"Un'ipocrita, melensa e bacchettona passerella dei soliti omologati in cerca di notorietà a celebrare un regista che non può certo essere definito "maestro", nè del cinema né di vita. I veri maestri hanno ben altra statura artistica e morale".
"purtroppo in Italia la mediocrità è un valore, soprattutto se ben venduta ai mediocri come Zeffirelli".
"Zeffirelli orrenda nullità incompetente di destra".
"un fascio che faceva cagare in ogni sua espressione artistica".
"Ma andiamo chi lo conosceva sto fascio?"
"Anche lui era umano. Ma era anche un elitario darwinista sociale. E per questo non lo piango davvero. E oltretutto, anche a me i suoi lavori hanno sempre fatto schifo."
" la "Firenze che conta", osannando Scespirelli e Oriana, si e' scelta gli eroi che ne rappresentano al meglio il suo risibile valore basico"
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Re: In Memoria
mamma mia
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: In Memoria
Quelli di destra andrebbero lasciati in pace. Per una volta che gliene muore uno che non era un bifolco caprone semianalfabeta. Una rarità in certi ambienti, vanno capiti.
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Re: In Memoria
Tra l'altro epiteti di fascismo a vanvera, visto che si parla di un partigiano. Bo.
Sono basito del livello attuale.
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Re: In Memoria
come nel 99.9% dei casi in cui negli ultimi 30 anni si sono usatichiaky ha scritto:Tra l'altro epiteti di fascismo a vanvera
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: In Memoria
Si ma in questo caso si parla di uno che la guerra la ha effettivamente fatta e dalla parte contro i fascisti. Nemmeno di presunti fascisti trentenni da scrivania, nel caso.Nickognito ha scritto:come nel 99.9% dei casi in cui negli ultimi 30 anni si sono usatichiaky ha scritto:Tra l'altro epiteti di fascismo a vanvera
Si può essere anche di destra e non essere fascisti, evidentemente....
Comunque pare scemo e più scemo questo rimpallo di ignoranza tra i tifosi di destra contro Camilleri e quelli di sinistra contro Zeffirelli.
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Re: In Memoria
impossibile, la destra e' il male e il male e' solo fascismo, al limite nazismo.chiaky ha scritto: Si può essere anche di destra e non essere fascisti, evidentemente....
chi vota a sinistra e' comunista.
Del resto Mussolini e Stalin stanno all'apogeo del loro potere.
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Re: In Memoria
Ricordo anche le solite fesserie ideologizzate anche ai tempi della nomina a senatore a vita di Abbado, notoriamente di sinistra.
Re: In Memoria
Sì eh, che amenità definire fascisti gente come Salvini, Fiore, Iannone, prima di loro La Russa, Alemanno, ancora prima Almirante. Stando solo agli ultimi 30 anni di epiteti al 99.9% a vanvera.Nickognito ha scritto:come nel 99.9% dei casi in cui negli ultimi 30 anni si sono usatichiaky ha scritto:Tra l'altro epiteti di fascismo a vanvera
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Re: In Memoria
No, tu sei un troll.
È diverso.
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Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: In Memoria
Ultimamente capita di leggere, a seguito di aggressioni fasciste, che dovremmo condannare il gesto violento, senza tanti discorsi su fascismo e squadrismo.NK7 ha scritto:Sì eh, che amenità definire fascisti gente come Salvini, Fiore, Iannone, prima di loro La Russa, Alemanno, ancora prima Almirante. Stando solo agli ultimi 30 anni di epiteti al 99.9% a vanvera.Nickognito ha scritto:come nel 99.9% dei casi in cui negli ultimi 30 anni si sono usatichiaky ha scritto:Tra l'altro epiteti di fascismo a vanvera
Condanniamo il gesto di gassare gli ebrei, non il nazismo.
Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: In Memoria
Non ha più senso discutere oramai.
DIrei di politica in generale.
Lasciamo chi ci è immerso con gioia nel mondo fatato dove tutti sono uguali.
Destra, sinistra, tutti uguali.
Chi compra Repubblica è uguale a chi augura uno stupro alla Murgia.
pure Primo Levi è uno che parlava male dei fasisciti per via del tifo politico
E' tutta questione di tifo1!1!1!
saluti
DIrei di politica in generale.
Lasciamo chi ci è immerso con gioia nel mondo fatato dove tutti sono uguali.
Destra, sinistra, tutti uguali.
Chi compra Repubblica è uguale a chi augura uno stupro alla Murgia.
pure Primo Levi è uno che parlava male dei fasisciti per via del tifo politico
E' tutta questione di tifo1!1!1!
saluti
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: In Memoria
È morto l'attore che interpretava Frank Nitti ne Gli Intoccabili.
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
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Re: In Memoria
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Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: In Memoria
che belle che sono queste tavole alla Jacovitti. Fra i suoi disegni mi ricordo in particolare quelli sul golf, fra i tanti.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: In Memoria
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: In Memoria
Uno dei primi libri che ho letto da bambino (libro insomma, era un supplemento al Guerino ma comunque bello corposo, ne ricordo alcune parti a memoria ancora oggi )
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Re: In Memoria
Salvatore Gulisano, in arte il Mago Gabriel
Il problema non è l'acqua che beviamo, è l'acqua che mangiamo.
Re: In Memoria
eddie v. ha scritto:Salvatore Gulisano, in arte il Mago Gabriel
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: In Memoria
fu grande e stimato scienziato, fondamentali i suoi studi svolti nell'ambito del pinotismo...
Il problema non è l'acqua che beviamo, è l'acqua che mangiamo.
Re: In Memoria
Io uno del genere non lo rimpiango. Prima di Mai dire gol chissà quanti poveracci avrà truffato con le sue minchiate.
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Re: In Memoria
Non volevo dirlo io ma non posso non essere d'accordo...NK7 ha scritto:Io uno del genere non lo rimpiango. Prima di Mai dire gol chissà quanti poveracci avrà truffato con le sue minchiate.
La gialappa in realtà l'ha trasformato in versione comica e ha fatto dimenticare le truffe e idiozie che diceva e l'ignoranza senza confini.
Re: In Memoria
Si scherza, eh, restando evidente che il mondo è un posto migliore senza soggetti simili.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
Re: In Memoria
Joao Gilberto
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: In Memoria
E se fosse sempre stato un comico? Molti dei personaggi di Mai Dire TV erano creati ad arte (telenovela piemontese in primis). Non mi sorprenderei se anche il Mago Gabriel fosse stata un'invenzione della Gialappa's.maxredo ha scritto:Non volevo dirlo io ma non posso non essere d'accordo...NK7 ha scritto:Io uno del genere non lo rimpiango. Prima di Mai dire gol chissà quanti poveracci avrà truffato con le sue minchiate.
La gialappa in realtà l'ha trasformato in versione comica e ha fatto dimenticare le truffe e idiozie che diceva e l'ignoranza senza confini.
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Re: In Memoria
tennisfan82 ha scritto:Andrea Camilleri
ecco, lui è uno di quelli per cui mi dispiace sul serio.
per fortuna è vissuto a lungo.
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Re: In Memoria
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Re: In Memoria
Il grandissimo Luciano De Crescenzo .
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Re: In Memoria
In poco più di 24 ore Camilleri e De Crescenzo
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Re: In Memoria
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
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Re: In Memoria
Uomo di Grande e Vera CulturaAlga ha scritto:
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: In Memoria
come da post nel topic di boris, grandissima perdita.tennisfan82 ha scritto:Mattia Torre
A lot of people say, "Yeah, I like Dennis Rodman," but they don't really mean that. I'm a big Dennis Rodman fan. I've been a Rodman fan since 1998 when he was in all his controversy, so that's never going to change.
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Re: In Memoria
https://www.indiscreto.info/2019/07/bep ... -mani.htmluglygeek ha scritto:Beppe Merlo.
Chi ha inventato il rovescio a due mani? La morte di Beppe Merlo è la morte di uno dei più famosi interpreti di questo colpo, nell’epoca in cui chi lo adottava era considerato quasi un eretico. Peraltro il rovescio bimane di Merlo, uno dei campioni che ha reso popolare il tennis in Italia insieme a Pietrangeli, Gardini e Sirola, era diversissimo da quelli odierni, avendo un’impugnatura quasi a metà manico.
Beppe Merlo ha inventato quindi il rovescio a due mani? La risposta è no, perché solo per citare giocatori in grado di fare strada negli Slam (come del resto Merlo, due volte semifinalista al Roland Garros), vengono in mente Vivian McGrath, australiano che nel 1937 vinse lo Slam di casa ma che era molto forte anche sulla terra battuta e il connazionale John Bromwich che invece vinse Wimbledon nel 1939 e nel 1946.
Di sicuro al contrario di quelli dei due australiani (non li abbiamo visti ovviamente giocare, ma ci sono le foto) quelli di Merlo erano colpi personalissimi e inimitabili, da autodidatta anche se autodidatta certo non era. Il rovescio a due mani sarebbe stato usato da altri campioni, come Pancho Segura che sarebbe diventato un grandissimo allenatore (uomo chiave nelle carriere di Jimmy Connors, Stan Smith e Tracy Austin), ma soltanto da metà anni Settanta con Borg, Connors e la Evert diventò un fenomeno di massa, non più una genialata o un trucco da femminuccia (una volta ci si esprimeva così) con poca forza, bensì qualcosa da insegnare come fondamentale nelle scuole federali.
Noi che le abbiamo frequentate dal 1976 al 1983, con pochissimo costrutto, abbiamo avuto il 100% dei maestri (uno diverso ogni semestre, quindi 14 in totale) che partiva con questa idea e del resto anche gente leggermente più forte di noi, come Edberg, Sampras e Federer, ha staccato la mano solo a metà adolescenza.
L’importanza di Beppe Merlo è stata secondo noi di altro tipo, se non vogliamo fare storytelling su video che per qualità sembrano quelli di Ridolini. Nell’immaginario sportivo degli anni soprattutto Cinquanta ma anche Sessanta lui pur con i suoi colpi personalissimi rappresentava per stile e comportamenti il tennis ‘di una volta’ (anche una volta esisteva quindi il tennis di una volta) mentre uno come Fausto Gardini, tecnicamente inferiore a lui, era l’emblema dell’agonismo e di una presunta modernità professionistica (anche se poi si ritirò una prima volta a 25 anni, per un lavoro ‘serio’, per pentirsi e tornare a 30). I due diedero vita ad un’epica finale degli Internazionali d’Italia che consigliamo di leggere nello splendido racconto di Ubaldo Scanagatta.
In realtà il più professionista era Merlo, che avrebbe giocato e anche piuttosto bene fino a 48 anni. Visto che a quell’età, con un tennis già atletico, partecipò agli Assoluti indoor che quell’anno erano a Cantù. Vincendo addirittura un set contro il ventenne Gian Luigi Signorini, prima di crollare. Ci hanno detto che il gioco di Merlo ricordava tantissimo quello di un campione che abbiamo tanto visto e apprezzato, Gene Mayer, prendiamo e registriamo. Con la nostra testa ricordiamo invece che all’inizio del 1976 Merlo era in lizza insieme a Pietrangeli per succedere come capitano di Coppa Davis all’eterno rivale Gardini. Fu scelto Pietrangeli, con l’unica vittoria italiana che arrivò proprio in quel magico 1976. Adesso Beppe Merlo non c’è più, così come la Coppa Davis.
F.F.
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